1. COME CREARE TEAM
MULTICULTURALI
EFFICACI
by Daniela Cottone & Elsa Karin Pieper
Gennaio 2014
“Se
esiste
un
segreto
del
successo
è
questo:
comprendere
il
punto
di
vista
dell’altro
e
vedere
le
cose
con
i
suoi
occhi.”
(Henry
Ford)
L’Italia
delle
multinazionali
Lo
studio
“Italia
Multinazionale”
pubblicato
dall’
ICE
nel
2012
e
realizzato
in
collaborazione
con
il
Politecnico
di
Milano
ha
rile-‐
o
vato
la
presenza
di
n
8.492
imprese
italiane
partecipate
dall’
estero
con
886
mila
dipendenti.
Il
60%
risiede
al
Nord-‐Ovest,
il
20%
al
Nord-‐Est,
il
15%
in
Centro
e
il
5%
al
Sud.
L’economia
italiana
è
sempre
più
connessa
con
mercati
e
mondi
stranieri.
Migliaia
di
aziende
presenti
nel
bel
paese
fanno
parte
di
gruppi
stranieri
o
hanno
partecipazioni
all’estero.
Questi
collegamenti
“organici”
si
rispecchiano
nelle
organizzazioni
stesse:
in
molte
realtà
i
team
internazionali
ormai
appartengono
alla
normalità.
I
collaboratori
necessitano
di
sviluppare
competenze
specifiche
per
saper
collaborare
in
modo
efficace
e
creare
sinergie
basate
sulle
loro
diversità.
D’altro
canto
il
management
deve
saper
riconoscere
e
tener
conto
delle
particularità
culturali
delle
persone
per
far
diventare
i
loro
saperi
e
modi
di
pensare
fonte
di
innovazione,
benessere
e
produttività.
1
2. Multiculturalità in
azienda: da fonte di
criticità a fonte di
sinergie
Come?
La
diversità
culturale
ha
un
forte
impatto
sulla
produttività
dei
team.
La
produttività
dipende
dal
potenziale
umano
dei
membri
e
dal
processo
di
lavoro.
Il
processo
include
tutte
le
azioni
intra-‐
ed
interpersonali
che
servono
per
trasformare
le
risorse
in
risultati.
Queste
azioni
vengono
compromesse
da
comportamenti
legati
ad
antagonismi
esagerati,
frustrazioni
e
malintesi
all’interno
del
team
-‐
rendendo
così
il
processo
difettoso.
Qui
entra
in
gioco
la
diversità
culturale:
se
i
membri
dei
team
pensano,
comunicano
ed
agiscono
in
modi
diversi,
fraintendimenti
e
valutazioni
errate
sono
all’ordine
del
giorno.
Le
consequenze:
confusione,
complessità,
stress
e
mancanza
di
fiducia.
Tutti
fattori
che
compromettono
pesantemente
l’efficacia
e
la
produttività
delle
squadre
di
lavoro.
In
funzione
delle
competenze
interculturali
dei
loro
membri,
i
team
multiculturali
tendono
ad
essere
o
estremamente
efficaci
o
estremamente
inefficaci*:
Numerose
ricerche
ri-‐
velano
che
la
diversità
culturale
può
avere
effetti
decisamente
positivi
o
negativi
sull’efficacia
dei
team.
La
differenza
sta
nelle
competenze
intercul-‐
turali
acquisite.*
*Fonte:
N.J.
Adler/A.
Gunderson
(2006)
2
3. Team
multiculturali
altamente
performanti
non
piombano
dal
cielo;
essi
vengono
creati
con
misure
concrete
e
mirate.
Dal
momento
in
cui
i
membri
di
un
team
multiculturale
imparano
a
riconoscere,
valorizzare
ed
integrare
le
loro
diversità
riescono
a
produrre
maggiori
risultati
e
sviluppare
strategie
e
soluzioni
più
innovative
rispetto
ai
team
“omogenei”.
Le
radici
culturali
influenzano
profondamente
il
modo
di
pensare,
sentire
e
agire
delle
persone.
Pertanto,
ogni
intervento
mirato
allo
sviluppo
delle
competenze
interculturali
“Vivamus
porta
deve
partire
dalla
consapevolezza
del
proprio
bagaglio
est
sed
est.”
culturale,
basato
su
valori
e
credenze
che
sono
stati
trasmessi
sin
dalla
prima
infanzia.
Ogni collaboratore può
acquisire la consapevolezza e le competenze
interculturali necessarie.
Rendersi
conto
di
queste
forze
potentissime
e
riconoscere
che
possono
variare
secondo
il
contesto
in
cui
le
persone
sono
cresciute
è
la
base
indispensabile
per
il
successivo
lavoro
di
allineamento
culturale.
Si
parte
dalla
consapevolezza
delle
proprie
preferenze
culturali.
A
questo
scopo
l’azienda
tedesca
ICUnet
AG,
leader
europeo
nell’Intercultural
Management,
ha
sviluppato
l’
“Intercultural
Preference
Tool”
(IPT®),
un
test
che
fornisce
una
fotografia
del
profilo
culturale
individuale
in
sette
dimensioni,
ad
es.
il
modo
di
comunicare,
il
decision
making,
il
senso
di
gerarchia
e
la
gestione
del
tempo.
Germania
Cina
L’esito
può
essere
paragonato
con
i
profili
di
altre
persone
o
di
un
determinato
paese
(da
scegliere
tra
50
paesi
disponibili).
Ciò
rende
possibile
comprendere
quali
sono
i
“gap”
culturali
all’interno
del
team
al
fine
di
ridurli.
L’IPT®
rappresenta
il
primo
di
una
serie
di
interventi
tra
training
e
coaching
individuali
e
di
gruppo
per
permettere
le
persone
di
acquisire
know-‐how,
sviluppare
empatia
ed
ampliare
il
proprio
repertorio
comunicativo
e
comportamentale.
Il
test
può
essere
applicato
esclusivamente
da
istituzioni
o
consulenti
appositamente
certificati
ICUnet.
IPT®:
profilo
culturale
di
un
professionista
(col.
grigio)
paragonato
con
i
profili
a
campione
di
due
paesi
stranieri:
Germania
e
Cina.
3
4.
Avere
collaboratori
con
competenze
interculturali
non
è
più
un
optional,
è
un
fattore
competitivo.
Noi
ci
occupiamo
proprio
di
questo:
sviluppare
le
competenze
interculturali
in
tutti
coloro
che
lavorano
in
un
contesto
inter-‐
nazionale
o
stanno
per
entrarci.
Lo
facciamo
proponendo
percorsi
di
training
e
coaching
®
Aiutiamo a creare team
multiculturali efficaci.
preceduti
dalla
somministrazione
dell’IPT
(siamo
trainer
certificati
e
partner
esclusivi
della
ICUnet
in
Italia).
Utilizziamo
un
approccio
molto
pratico
e
centrato
sulle
necessità
che
imprenditori,
manager
e
professional
hanno
di
agire
velocemente
e
di
ottenere
risultati
tangibili
in
breve
tempo.
Daniela
Cottone
&
Elsa
Karin
Pieper
“Intercultural
Empowerment”
Contatti
Daniela
Cottone
http://it.linkedin.com/pub/daniela-‐
cottone/9/a30/76a
enhancingpeople.cottone@gmail.com
Elsa
Karin
Pieper
http://it.linkedin.com/pub/elsa-‐karin-‐
pieper/4/708/207/
e.pieper@tiscali.it
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