SlideShare a Scribd company logo
1 of 33
Download to read offline


TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
REPORT ATTIVITÀ PARLAMENTARE
O N . E M A N U E L E L O D O L I N I
“Pochi avranno la grandezza necessaria per piegare la
storia, ma ciascuno di noi può cambiare una piccola
cosa nel mondo. E con la somma di tutte le piccole
azioni sarà scritta la storia di una generazione”.
Robert Kennedy
Sono nato ad Ancona il 12 agosto 1977. 
Ho iniziato ad interessarmi di politica quando ero
poco più che ragazzo nella stagione dell’Ulivo,
seguendone il percorso fino alla nascita del PD.
Sono stato eletto alla Camera per la prima volta in
occasione delle elezioni politiche del 2013 dopo aver
vinto le Parlamentarie (primarie per la scelta dei
parlamentari) in provincia di Ancona.
Nel corso dell’attuale legislatura sono stato nominato membro della
Commissione Finanze, della Commissione Bicamerale per gli Affari
Regionali e della Commissione Difesa. Sono componente della
➡In carica dal 15/03/12013
➡Eletto nella circoscrizione XIV (MARCHE). Lista di elezione PARTITO
DEMOCRATICO
➡Iscritto al gruppo parlamentare PARTITO DEMOCRATICO dal 19 marzo 2013
➡Componente della VI COMMISSIONE (FINANZE) dal 7 maggio 2013
➡Componente della COMMISSIONE PERMANENTE IV DIFESA dal 20/05/2016
➡Componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI
REGIONALI dal 19 luglio 2013
➡Membro della Direzione Nazionale del PD
!2
ON. EMANUELE LODOLINI
Carissime e carissimi,
a più di tre anni dall’inizio
della 17° Legislatura del
P a r l a m e n t o i t a l i a n o -
caratterizzata, ricorderete, da
un esordio a dir
p o c o
“complicato”
tale da far
pensare, da
subito, ad un
fischio finale
m o l t o
anticipato - ho
pensato fosse
d o v e r o s o
presentarvi un
r e n d i c o n t o
sintetico dell’attività politica
p o r t a t a a v a n t i q u a l e
parlamentare eletto alla
Camera dei Deputati. Lo
faccio nella convinzione che
sia fondamentale restituire, in
maniera trasparente, i
risultati del lavoro svolto in
favore del proprio territorio.
Ho ben chiaro, naturalmente,
c h e s i è p a r l a m e n t a r i
espressione di un territorio
esclusivamente quando, oltre
ad occuparsi dell’attività
legislativa e della relativa
comunicazione, si è capaci di
promuovere e di contribuire
attivamente ai progetti e ai
servizi che lo stesso territorio è
in grado di esprimere. Nel mio
ruolo istituzionale ho spesso
dedicato forze e impegno a
recuperare importanti risorse
da destinare poi, con un
opportuno e attento lavoro di
squadra, alla nostra realtà
territoriale.
Concretezza, capacità di
i n d i v i d u a r e o b i e t t i v i
raggiungibili e costanza nel
perseguirli: questi i punti
fermi del mio lavoro di
deputato; questi gli strumenti
cui faccio ricorso ogni giorno
per cercare di rappresentare
d e g n a m e n t e , i n
Parlamento la Provincia di
Ancona e le Marche.
Grazie per l’attenzione.
EMANULE LODOLINI

!3
IL PARLAMENTARE
DEL TERRITORIO
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
!4
0 5000 10000 15000 20000
Presenze Assenze (*)
Presente in 18.672
votazioni elettroniche
Ultima votazione: 3/08/2016
(*) Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in
cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è
presente ma non vota.
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
tipo di atto:
Primo
firmatario:
Co-
firmatario Relatore
disegno di legge 7 220 1
mozione 1 52
interpellanza 53
interrogazione a risposta
orale
21
interrogazione a risposta
scritta
73 51
interrogazione in
commissione
43 54
risoluzione in commissione 3 29
risoluzione conclusiva 1 10
odg in assemblea 9 50
emendamenti 110 345
!5
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
REFERENDUM COSTITUZIONALE:
IN AUTUNNO L’ULTIMO MIGLIO
UNA “LEGISLATURA COSTITUENTE”, UNA “LEGISLATURA PER LE RIFORME”,
UNA “LEGISLATURA CHE METTE L’ITALIA AL PASSO CON I TEMPI”: SONO
MOLTE LE AGGETTIVAZIONI CHE IMPEGNANO GLI ADDETTI AI LAVORI NEL
DESCRIVERE LE ATTIVITÀ PORTATE AVANTI IN QUESTA 17° LEGISLATURA.
PIÙ SEMPLICEMENTE, DA PARTE MIA, PRE- FERISCO RICONDURRE IL TUTTO
ALLA DEFINIZIONE DI UNA POLITICA CHE È STATA CAPACE DI PROMUOVERE
UN NUOVO E MODERNO IMPIANTO POLITICO-ISTITUZIONALE.
INFATTI, CON LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE, DEL JOBS ACT, DELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA SCUOLA E ALTRE ANCORA, SI È
VOLUTO SEGNARE UN UNICO PROCESSO DI CAMBIAMENTO, TANTO
DELL’ARCHITETTURA COSTITUZIONALE QUANTO DELLA MACCHINA STATALE
NELLA SUA INTEREZZA.
PASSI DECISIVI E ATTESI DA DECENNI - SI PENSI ANCHE SOLO
ALL’ELIMINAZIONE DEL SENATO, STRUTTURA “GEMELLA” ALL’ORIGINE DI UN
MACCHINOSO RIMPALLO DI LEGGI TRA LE CAMERE - CHE PORTANO, DI
FATTO, AD UN RIBALTAMENTO DEI RUOLI, CON IL CITTADINO
CHE DIVENTA FINALMENTE PROTAGONISTA E TITOLARE DI NUOVI DIRITTI
UTILI AD OTTENERE RISPOSTE TRASPARENTI NEL MOMENTO IN CUI ENTRA IN
CONTATTO CON LE STRUTTURE PUBBLICHE.
NELLE PAGINE SEGUENTI RIPRENDEREMO ALCUNI DEI PRINCIPALI
CONTENUTI DELLE RIFORME, CONSAPEVOLI CHE L’INFRASTRUTTURA DEL
CAMBIAMENTO È STATA APPROVATA DAL PARLAMENTO MA CHE ADESSO
TOCCA AGLI ITALIANI PERCORRERE L’ULTIMO MIGLIO - E CON CIÒ INTENDO
IL REFERENDUM DELL’AUTUNO 2016 - ALLO SCOPO DI COMPLETARE IL
PERCORSO DI MODERNIZZAZIONE, LASCIANDOCI FINALMENTE ALLE SPALLE
UNA POLITICA SPESSO INCAPACE DI DECIDERE O COMUNQUE SEMPRE IN
RITARDO RISPETTO ALLE ASPETTATIVE E ALLE NECESSITÀ DEI CITTADINI.
DA QUI ALL’AUTUNNO CONCENTRIAMOCI QUINDI SUI CONTENUTI DEL
CAMBIAMENTO, NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE QUELLO DI OTTOBRE NON
SARÀ “UN” REFERENDUM MA SARÀ “IL” REFERENDUM.
!6
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
IL LAVORO IN COMMISSIONE FINANZE
La Commissione Finanze è una delle 14
commissioni permanenti della Camera. È chiamata
ad occuparsi di molti argomenti importanti: la
politica fIscale, il contrasto all’evasione/elusione,
tutto ciò che attiene a banche e assicurazioni, le
fondazioni bancarie, i Giochi. Qui si discute
anche di Demanio, finanza pubblica, enti locali,
patto di
stabilità, accise, evasione fiscale. Attualmente è presieduta da Maurizio
Bernardo (Ncd), che nel
luglio di quest'anno è subentrato a Daniele Capezzone (Forza Italia). Faccio
parte di questa commissione sin dall'inizio della legislatura.
Di seguito alcuni dei principali provvedimenti di cui mi sono occupato assieme ai
miei colleghi e una breve descrizione del contenuto di ciascuno.
Banche Popolari
È stato uno dei provvedimenti più ostici, di cui si è parlato poco sui grandi media
nonostante le sue importanti implicazioni (come quella di una serie di aggregazioni
di istituti). Il testo indirizza una serie di cambiamenti necessari per rendere più
solido il sistema creditizio e in particolare questa particolare tipologia di banche
che, nonostante siano quotate in borsa in alcuni casi e distribuiscano utili come
tutte le spa, mantengono una forma societaria cooperativa. Con sacche di
privilegio per pochi 'notabili' che spesso si susseguono nel ricoprire le cariche di
vertice di questi istituti impedendo di restare al passo con le evoluzioni del
mercato.
La riforma delle BCC
Dopo la riforma della disciplina delle banche popolari, il Governo ha deciso di
compiere un altro importante passo nell’ampio disegno di ristrutturazione e
innovazione della normativa italiana concernente l'intero sistema bancario, con
l’obiettivo di rafforzarlo, di renderlo più resistente di fronte ad ogni possibile shock,
di mettere gli istituti nelle condizioni di finanziare adeguatamente l’economia reale
e di favorire così la crescita e l’occupazione. Nasce da queste fondamentali
esigenze il decreto-legge del 14 febbraio 2016, n. 18, recante "Misure urgenti
concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla
!7
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e
la gestione collettiva del risparmio" (AC 3606). Il decreto si compone di ventuno
articoli, di cui quattro aggiunti del corso dell’esame in Commissione Finanze, ma
l’interesse principale risiede innanzitutto nei primi due, attraverso i quali viene per
l’appunto ridisegnato il sistema del credito cooperativo italiano, introducendo forti
elementi di innovazione e al tempo stesso mantenendone integra l’identità.
Contro l'evasione fiscale
Il contrasto all'evasione fiscale è stato uno dei temi su cui abbiamo lavorato di più
in commissione Finanze alla Camera. Non con un solo provvedimento, ma con più
azioni tra loro connesse. A cominciare dalla legge sul rientro dei capitali, che ha
fatto rientrare in Italia miliardi di euro di capitale e 4 miliardi di euro di gettito
aggiuntivo per lo Stato. Una legge che ha potuto funzionare grazie ad una serie di
accordi bilaterali con alcuni "paradisi fiscali" portati avanti dal Governo e dalla
Commissione insieme. Cito solo quelli più importanti: Svizzera, Città del Vaticano,
Liechtenstein, Principato di Monaco. Grazie alla dichiarazione dei redditi pre-
compilata, sono stati individuati oltre 200mila italiani che avevano "dimenticato" di
pagare le tasse o commesso errori di calcolo.
Legge sulla concorrenza
Un altro terreno su cui ho lavorato tantissimo assieme ai miei colleghi della
Commissione Finanze (in congiunta con quelli delle Attività produttive) è stato
quello della prima legge sulla concorrenza varata dal parlamento, su cui l'Italia era
in ritardo di sei anni. Una legge che contrasta le rendite di posizione e va incontro
ai cittadini. I punti principali. Rc auto: previsto un intervento per i meccanismi di
calcolo dei risarcimenti che tiene insieme strumenti efficaci contro le truffe e una
maggiore tutela dei danneggiati. Sconti sulle polizze assicurative per chi accetta di
installare la scatola nera e altri strumenti anti-frode. Energia, abbiamo garantito
che il passaggio al mercato libero avvenga in modo graduale e produca risparmi
reali per i consumatori. Fondi pensione, con le norme approvate, vengono
abbreviati i termini per l’anticipo dell’erogazione delle prestazioni pensionistiche.
Telefonia e TV, meno vincoli e più chiarezza in caso di cambio di fornitore,
eliminati una serie di vincoli oggi presenti nei contratti con i fornitori di servizi di
telefonia, televisivi e di comunicazioni elettroniche.
Completamento della delega fiscale
Finalmente nel corso del 2015 siamo riusciti ad attuare e completare la delega
fiscale, che resta il più importante dei provvedimenti a cui ho avuto l'onore di
lavorare da quando faccio parte di questa commissione. Nel corso dell'anno
!8
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
abbiamo esaminato definitivamente gli ultimi decreti delegati dal Governo (su
delega, appunto, del parlamento) relativamente a trasmissione telematica delle
dichiarazioni Iva, sistema sanzionatorio, riordino delle agenzie fiscali, fatturazione
elettronica, disciplina degli interpelli, fisco internazionale, stima e monitoraggio
dell'evasione fiscale (di cui sono stato relatore). Altri temi oggetto della delega,
come ad esempio quello dei Giochi, sono stati inclusi in parte nella legge di
stabilità e in parte in un disegno di legge che sarà esaminato nel 2016.
Misure per gli enti locali
La Commissione Finanze si occupa anche degli enti locali. Su questo argomento
abbiamo esaminato e varato molti provvedimenti, sia su impulso del governo
tramite appositi decreti, che attraverso nostre proposte che poi sono confluite nella
legge di stabilità. E' il caso della questione dell'Imu agricola, della tassazione
immobiliare, del superamento del patto di stabilità che consentirà ai Comuni di fare
più investimenti (quante volte abbiamo sentito dai nostri sindaci e dai nostri
assessori che non potevano fare opere per effetto dei vincoli del Patto?).
Purtroppo non siamo riusciti a ottenere tutto ciò che avremmo voluto, ma i risultati
sono molto significativi: per la prima volta dopo molti anni, infatti, finalmente si
riducono le tasse. E per una commissione parlamentare che si occupa di tasse
riuscire a fare questo aumentando i risultati derivanti dalla lotta all'evasione, è un
bel risultato.
Le norme sulla risoluzione delle crisi bancarie
Voglio dedicare un paio di pagine ad un argomento di cui si è discusso tantissimo,
spesso con toni e dichiarazioni anche a sproposito, ossia quello della risoluzione
delle crisi bancarie di cui molto mi sono occupato lavorando nella commissione
parlamentare che è titolata seguire questi temi (la Commissione Finanze,
appunto). Si è molto discusso nello specifico, delle vicende che riguardano Banca
Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di
Chieti. Cerco brevemente di chiarire come sono andate le cose, dato che è un
tema tra i più dibattuto nel 2015.
Il decreto varato dal Governo ha agito su quattro banche che insieme
rappresentano l'1% del mercato bancario italiano e che da tempo erano in
amministrazione straordinaria. Il programma di risoluzione è finanziato dalle altre
banche attive in Italia che hanno fornito risorse finanziarie per 3,6 miliardi al fondo
di risoluzione nazionale. Dunque nemmeno un euro di soldi pubblici è stato speso
per questa causa. L’operazione, pienamente conforme al quadro normativo
dell’Unione europea, è orientata a tutelare l’intero sistema sociale e produttivo
servito dalle banche, ad esclusione degli investitori che hanno allocato proprie
risorse su titoli ad alto rischio d’impresa come le azioni e le obbligazioni
subordinate.
!9
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
La risoluzione così concepita ha messo al sicuro i risparmi di circa 1 milione di
correntisti e obbligazionisti per un controvalore di circa 12 miliardi di euro (oltre ai
depositi già garantiti).
Grazie al salvataggio sono nate 4 nuove banche con forza patrimoniale molto
superiore a quella delle banche originarie, gravate da crediti in sofferenza o non
esigibili.
Le 4 nuove banche sostengono il tessuto economico del territorio: circa 200.000
piccole e medie imprese, commercianti e artigiani che disponevano di fidi e
aperture di credito dai precedenti istituti, continuano a godere del sostegno
finanziario per la propria attività da parte delle nuove banche.
Si è conservato il livello occupazionale sul territorio, perché i 6.000 dipendenti
proseguono il loro rapporto di lavoro con le nuove banche e anche le 1.000
persone occupate nell’indotto non hanno subito impatti a causa della crisi. Sul
tessuto socio-economico dei territori in cui operano le 4 banche vengono quindi
riversati più di 24 miliardi di euro di raccolta.
L’alternativa al salvataggio sarebbe stata la liquidazione delle banche. In questo
caso la procedura avrebbe comportato la vendita di tutte le attività e la
distribuzione degli eventuali proventi, comunque insufficienti a un rimborso
completo, tra i creditori. Il numero di persone destinate a subire un danno
patrimoniale sarebbe stato certamente di diversi ordini di grandezza superiore alle
12.500 persone che hanno investito in obbligazioni subordinate.
Inoltre, in caso di liquidazione, sarebbe stata richiesta la restituzione dei crediti a
vista messi a disposizione delle imprese sul territorio per un valore superiore a 10
miliardi di euro. Questo perché in caso di liquidazione bancaria i titolari di un
prestito o un mutuo vengono chiamati a restituirli immediatamente. Ovviamente
sarebbe stato interrotto il rapporto di lavoro con i dipendenti.
Per gli investitori che avevano acquistato titoli ad alto rischio come le obbligazioni
subordinate (ovvero titoli di cui la banca garantisce la restituzione in subordino al
rimborso di tutte le altre tipologie di titoli) è stato previsto un apposito fondo nella
legge di stabilità di 100 milioni di euro (soldi privati, versati dalle altre banche nel
fondo interbancario), che serviranno a ristorare i risparmiatori effettivamente
truffati o inconsapevolmente indotti a investire su un prodotto ad altro rischio. Ogni
singolo caso sarà esaminato da un arbitrato istituito presso l'Autorità nazionale
anti- corruzione.
!10
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
La nuova legge elettorale
È stata la battaglia parlamentare più complicata di tutto il 2015. La nuova legge
elettorale è stata definitivamente approvata e ho avuto l'onore di concorrere a
realizzarla sedendo in Commissione Affari costituzionali in sostituzione del ministro
competente in materia, Maria Elena Boschi. Sono innumerevoli le ore che ho
trascorso in commissione e fuori da essa in riunione con i colleghi del Pd che ne
fanno parte per discutere ogni aspetto di questa legge. Un lavoro intenso,
sconosciuto, invisibile: che alla fine ha prodotto una legge elettorale che dal 1°
luglio 2016 sarà perfettamente utilizzabile in caso di elezione.
In estrema sintesi ecco cosa prevede:
!11
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
Entrata in vigore. L’Italicum entrerà in vigore il primo luglio 2016 e si applica solo
alla camera, perché nel frattempo dovrebbe essere approvata la riforma
costituzionale che eliminerà il bicameralismo.
Premio di maggioranza e sbarramento. La lista che ha più del 40 per cento al
primo turno (o che vince al ballottaggio) ottiene il premio di maggioranza: 340
seggi su 630. I 290 seggi che rimangono devono essere assegnati agli altri partiti.
Lo sbarramento per entrare in parlamento è fissato al 3 per cento.
Collegi. Le 27 circoscrizioni attuali saranno sostituite da venti circoscrizioni
elettorali, suddivise in cento collegi plurinominali. In ogni collegio, in media di circa
seicentomila abitanti ciascuno, verranno presentate delle liste composte in media
da sei candidati. In Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si voterà invece con i
collegi uninominali.
Preferenze. Nella prima stesura della legge elettorale le liste erano bloccate, cioè i
candidati erano eletti nell’ordine con cui erano presentati nella lista. Nella
formazione appena approvata è previsto che solo i capolista siano bloccati,
mentre dal secondo eletto in poi ci sono le preferenze. Ogni elettore potrà
esprimere al massimo due preferenze.
Voto di genere. Ogni elettore potrà esprimere massimo due preferenze, ma dovrà
votare due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda
preferenza. È libero invece di esprimere una sola preferenza (o nessuna).
Nell’ambito di ogni circoscrizione (che in parte coincide con le regioni) i capolista
di un sesso non devono essere superiori al 60 per cento del totale.
La Riforma della Costituzione
È la legge più importante della legislatura, la si attende da quarant’anni. È la
riforma della Costituzione che introduce una serie di innovazioni importanti al
nostro ordinamento, a partire dal superamento del bicameralismo paritario, ovvero
la presenza di due camere che hanno le stesse funzioni e fanno le stesse cose. In
autunno 2016 il referendum confermativo darà agli italiani il potere di approvare o
meno questa legge epocale.
La sintesi della riforma:
La composizione. Il numero dei senatori passa da 315 a 100 e non saranno 'nuovi'
politici perchè si tratterà di 74 consiglieri regionali (scelti tramite indicazione
diretta), 21 sindaci, 5 senatori nominati dal capo dello Stato per 7 anni.
Come cambiano le funzioni. Il Senato non avrà più il potere di dare o togliere la
fIducia al governo, che sarà una prerogativa della Camera. Il Senato avrà però la
possibilità di esprimere proposte di modifIca anche sulle leggi che esulano dalle
!12
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
sue competenze. Più complessa la situazione per quanto riguarda le leggi che
concernono i poteri delle regioni e degli enti locali, sui quali il Senato conserva
maggiori poteri. Avrà poi il ruolo di controllore delle politiche pubbliche e di
controllo sulla Pubblica Amministrazione, oltre che occuparsi di politiche europee.
Eleggerà due giudici della Corte Costituzionale.
Elezione del presidente della Repubblica. Cambia il quorum: non basterà più la
metà più uno degli elettori, ma serviranno i due terzi per i primi scrutini; poi i tre
quinti; dal settimo scrutinio saranno necessari i tre quinti dei votanti. Addio al ping
pong. È probabilmente l'effetto più importante: l'approvazione delle leggi sarà
quasi sempre prerogativa della Camera, con il risultato che l'iter sarà molto più
rapido.
!13
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
I poteri del Governo. Il governo avrà una corsia preferenziale per i suoi
provvedimenti, la Camera dovrà metterli in votazione entro 70 giorni, ma a
differenza dei decreti legge che entrano immediatamente in vigore (pur essendo
passibili di modifIche in parlamento) questi provvedimenti saranno operativi solo
dopo il voto defInitivo della Camera.
La riforma del Titolo V. Con la modifIca del Titolo V della Costituzione viene
rovesciato il sistema per distinguere le competenze dello Stato da quelle delle
regioni. Sarà lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva (politica estera,
immigrazione, rapporti con la chiesa, difesa, moneta, burocrazia, ordine pubblico,
ecc.).
Esame preventivo di costituzionalità. Aumentano anche i poteri della Corte
Costituzionale, che potrà intervenire con un giudizio preventivo sulle leggi che
regolano elezioni di Camera e Senato.
La riforma della Pubblica amministrazione
Un altro testo di legge su cui ho lavorato tantissimo in Commissione è la riforma
della Pubblica Amministrazione. Responsabilità, trasparenza, digitale: sono le tre
parole chiave della legge, che è la base per una riforma organica di tutta la PA,
partendo da una maggiore trasparenza dei processi, una più chiara individuazione
delle responsabilità di chi deve decidere e fare le cose. E poi una robusta dose di
innovazione con l'obiettivo di fornire a cittadini e imprese un unico Pin di ingresso
per l'accesso ad ogni servizio pubblico. Servirà un grande sforzo organizzativo per
far funzionare tutto questo, ma è indispensabile: perchè la PA è l'insieme di
ingranaggi che servono per far funzionare uno stato. Il 2016 sarà l'anno
dell'attuazione della riforma.
Una rivoluzione digitale nell'erogazione dei servizi.
Un diritto dei cittadini diventa un dovere per le amministrazioni. Basta un click per
richiedere e ricevere documenti. Accesso a qualunque servizio online con un solo
Pin.
Silenzio assenso tra le amministrazioni e con i cittadini. Stop ai ritardi sulle
richieste. Regole certe per avviare un'attività.
Trasparenza: la migliore politica contro la corruzione a costo zero. Si sciolgono i
nodi della burocrazia: risparmio, qualità dei servizi, controllo sociale contro il
malaffare.
Riorganizzazione dell'Amministrazione dello Stato: politiche pubbliche più
coordinate e valutazioni per decisioni più rapide. Eliminazione delle duplicazioni,
!14
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
forme più snelle di funzionamento. Gestione associata dei servizi delle Forze di
Polizia. Accorpati PRA e Motorizzazioni (documento unico di circolazione e
proprietà dei veicoli)
Riforma delle Camere di commercio: nuova mission e più efficienza. Più sostegno
concreto alle imprese. Costi ridotti grazie ad una razionalizzazione della presenza
sul territorio (riduzione da 105 ad un massimo di 60 Camere in tutta Italia).
Enti di ricerca pubblici più efficienti ed europei: meno burocrazia per la ricerca,
maggiore flessibilità nella gestione delle risorse, regole più semplici. Definizione
del ruolo dei ricercatori nel rispetto della Carta europea. Maggiore flessibilità
organizzativa per garantire una migliore conciliazione tra vita e lavoro. Incentivi
per modelli organizzativi che favoriscano il lavoro remoto, lo smart-working e il co-
working.
!15
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
Forte riduzione del numero delle Società Partecipate: razionalizzazione del
sistema delle partecipazioni pubbliche. Rafforzamento dei criteri pubblicistici nella
gestione: tetto alle retribuzioni e trasparenza: incentivi e premi a enti locali che
scelgono di aggregare attività di gestione per favorire efficienza e risparmio.
Tariffari che tengano conto di produttività per ridurre aggravio su cittadini e
imprese. Maggiore trasparenza nei contratti di servizio. Strumenti di rilevazione e
obbligo di standard di qualità nazionali.
IL LAVORO IN AULA ALLA CAMERA
Nel corso del 2015 e di questa metà 2016, dall'aula di Montecitorio sono passati
moltissimi provvedimenti. E' vero che la gran parte del lavoro di un parlamentare a
Roma si sviluppa fuori dall'emiciclo (questo spiega anche il perchè talvolta le
riprese televisive mostrino un'aula vuota: molto spesso ciò è dovuto al fatto che si
sta lavorando in altri luoghi, in altre mansioni, per altre questioni, al netto del fatto
che c'è comunque una quota di assenteismo del tutto ingiustificata tra i miei
colleghi); ma è vero anche che molto tempo viene trascorso ugualmente dentro
l'aula.
Di seguito riporto alcuni dei principali provvedimenti di cui ci siamo occupati e che
ho cercato di seguire con più attenzione degli altri (escludendo quelli trattati nelle
pagine precedenti e relativi alle Commissioni parlamentari di mia competenza).
LOTTA ALLA POVERTÀ: LA LEGGE DELEGA
La Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, lo scorso luglio, la delega
recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al
sistema degli interventi e dei servizi sociali. Si tratta di un provvedimento collegato
alla legge di stabilità 2016 che avvia un intervento strutturale di contrasto alla
povertà, con risorse la cui entità non è mai stata stanziata a tale scopo: è la prima
volta nel nostro Paese che in un piano di lotta alla povertà c'è un capitolo di spesa
permanente nel bilancio dello Stato che prevede, intanto, un miliardo di euro ogni
anno.
La delega prevede la creazione di un reddito di inclusione di contrasto alla povertà
assoluta, una misura basata sia su trattamenti economici, sia sull’azione della rete
dei servizi sociali. Non una visione economicista, quindi, né tanto meno
assistenzialistica, ma un approccio che ha come obiettivo la dignità delle persone.
Si tratta della prima forma strutturale di reddito di inclusione per la popolazione in
età lavorativa che non abbia mezzi per condurre un livello di vita dignitoso, non
sperimentale o limitata a qualche zona, di carattere universale ed, ovviamente,
!16
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
sottoposta alla prova dei mezzi. Per il futuro, il Fondo sarà alimentato, oltre che
dal riordino delle prestazioni già destinate al contrasto alla povertà, anche con
successivi provvedimenti legislativi, cioè con risorse il cui reperimento dovrà
essere assicurato da provvedimenti ulteriori che dovranno consentire di
raggiungere, progressivamente, le persone in condizione di povertà assoluta.
Si rende così più chiara la direzione di marcia e cioè la scelta di realizzare la
graduale estensione della platea delle persone beneficiarie e l'incremento del
valore del contributo economico nei limiti delle risorse, appunto, di cui potrà
disporre il Fondo. Con tale provvedimento, l’Italia chiude definitivamente il periodo
delle sperimentazioni nella lotta alla povertà e l’approccio di tipo emergenziale, per
arrivare alla prima misura a sostegno della persone in situazione di povertà
assoluta, in linea con quanto avviene nel resto d’Europa.
LA RIFORMA DEL SISTEMA DEI CONFIDI
La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge delega al Governo
per la riforma del sistema dei Confidi nel testo trasmesso dal Senato.
I confidi sono enti che svolgono l'attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi e i
servizi
connessi o strumentali a favore delle piccole e medie imprese o dei liberi
professionisti associati, nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legge. La
garanzia dei confidi rappresentata da un fondo al quale contribuiscono tutti i soci
che hanno aderito consorzio.
La delega al Governo ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei confidi, proprio per
migliorare l'accesso al credito; semplificare gli adempimenti, contenere i costi di
funzionamento che vengono ribaltati inevitabilmente sulle imprese; rafforzare
patrimonialmente i confidi, anche alla luce della disciplina più stringente introdotta
dall’introduzione a livello europeo dell’Unione bancaria; disciplinare la raccolta di
risorse pubbliche e private e i contributi degli enti pubblici verso i fondi di garanzia;
razionalizzare la filiera di garanzia e controgaranzia; realizzare una maggiore
sinergia tra il fondo centrale di garanzia nazionale e i confidi, evitando l'effetto
spiazzamento del ricorso diretto del sistema delle imprese sul fondo centrale di
garanzia saltando il sistema dei confidi; migliorare l’accesso generale al credito e
utilizzare i confidi come strumento per un miglioramento dell'educazione
finanziaria delle imprese e per l'attivazione di un sistema di consulenza soprattutto
per il sistema delle microimprese.
Il Senato ha introdotto il divieto all'uso di derivati o comunque di strumenti
finanziari complessi.
!17
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
LA LEGGE SUL “DOPO DI NOI”
La Camera dei deputati, il 14 giugno 2016, ha definitivamente approvato la legge
in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di
sostegno
familiare, più comunemente conosciuta come legge sul “dopo di noi”.
Questa legge introduce misure che tutelano i disabili gravi non solo nel periodo di
vita successivo alla scomparsa dei genitori (dopo di noi), ma già durante
l'esistenza in vita dei genitori attraverso la progressiva presa in carico della
persona interessata (durante noi). Si tratta in particolare di misure che aumentano
le tutele e potenziano i diritti delle persone disabili, muovendosi nel solco
dell'articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che
riconosce l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità,
con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e di scegliere dove e con chi
vivere. A tal fine, la legge prevede anche un Fondo che finanzierà, tra gli altri, lo
sviluppo di programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di
sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il
raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone disabili.
Per la prima volta vengono stanziate risorse strutturali per politiche di aiuto
concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un
progetto individuale. Non si tratta quindi di uno spot e le risorse messe in campo
per il triennio (2016-2018) sono complessivamente 270 milioni, tra il Fondo e le
agevolazioni fiscali.
RIFORMA DEL TERZO SETTORE
La Camera dei deputati ha approvato la legge delega per la riforma del Terzo
settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. Uno
dei più importanti provvedimenti di questa legislatura. Il provvedimento riforma
organicamente la disciplina riguardante il volontariato, la cooperazione sociale,
l’associazionismo non-profit, le fondazioni, le imprese sociali.
LA BUONA SCUOLA
Una scuola autonoma e aperta al territorio; continuità nella didattica, con un’offerta
formativa più efficiente, flessibile e aggiornata; strumenti più efficaci di raccordo
con il mondo del lavoro. E poi: oltre 100 mila nuovi insegnanti assunti; investimenti
nell’edilizia scolastica; 500 euro l’anno per l’aggiornamento e l’attività culturale di
ogni docente. Questi gli elementi essenziali della riforma della Pubblica istruzione
che abbiamo approvato alla Camera, dopo una lunga discussione parlamentare e
non poche polemiche, dovute anche a difetti di comunicazione nello spiegare i
contenuti della riforma. Nei mesi successivi la riforma è entrata pienamente in
vigore con le assunzioni promesse, l'attivazione degli investimenti previsti,
!18
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
l'erogazione del bonus agli insegnanti e tutti i vari passaggi previsti dal testo di
legge.
LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI
La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che introduce
nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso e
la disciplina delle convivenze di fatto. Il provvedimento era stato approvato, in
prima lettura dal Senato, con il voto di fiducia sul maxiemendamento presentato
dal Governo che riproduceva in larga parte il contenuto dell'AS 2081 (ora AC
3634) di iniziativa dei senatori Cirinnà e altri.
!19
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
La riforma del lavoro (Jobs Act)
La legge delega di riforma del mercato del lavoro (ribattezza “jobs act”) è un
provvedimento complesso, ma molto importante e forse tra quelli che più hanno
fatto discutere nel 2014. I suoi obiettivi sono quelli di estendere le protezioni,
semplificare la selva di contratti che caratterizzato il nostro sistema, introdurre
nuovi strumenti per le politiche attive del lavoro (quelle rivolte, cioè, all’aiuto a chi
non ha o sta cercando un’occupazione), revisionare il sistema degli ammortizzatori
sociali. Si tratta di azioni che da molto tempo vengono definite da più parti
necessarie, ma finora si è visto poco di concreto. La legge delega approvata a
dicembre, consentirà al Governo di emanare i decreti delegati che riguardano i
singoli punti sopra elencati e altri, che saranno l’attuazione concreta della riforma.
Alcuni di questi decreti sono stati tempestivamente approvati dal consiglio dei
!20
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
ministri del 24 dicembre 2014. Su ciascuno di essi ci sarà non solo una
discussione parlamentare, ma anche – come sempre – una informazione il più
possibile puntuale e tempestiva per tutti coloro che mi seguono attraverso i vari
canali di comunicazione che utilizzo (incontri pubblici, social networks, newsletter,
contatto diretto, ecc.). Il lavoro è il tema più importante che dobbiamo affrontare e
lo strumento unico per riportare il nostro Paese alla crescita e alla riconquista della
fiducia nel futuro.
UNA LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI E
FARMACEUTICI
Lo sperpero di alimenti e farmaci rappresenta un costo sempre più insostenibile,
anche da un punto di vista morale, per la collettività e comporta un dispendio di
risorse naturali, idriche ed energetiche, oltre ad essere fonte di inquinamento.
È la prima volta in Italia che si definiscono termini come "spreco" o "eccedenza
alimentare" e che si interviene al fine di indirizzare la donazione di questi beni: si
tratta di un tassello all’interno di un piano strategico e di un ventaglio più ampio di
politiche attive, soprattutto in materia di contrasto alla povertà.
La legge si prefigge lo scopo di favorire la riduzione degli sprechi per ciascuna
delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di
prodotti alimentari, farmaceutici o di altri prodotti, individuando specifiche misure
finalizzate, in particolare, all'utilizzo dei beni per finalità di solidarietà sociale e al
riutilizzo dei prodotti per ridurre la produzione di rifiuti.
In Italia, come indica una recente ricerca effettuata dal Politecnico di Milano,
vengono prodotte in un anno circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze
alimentari, intese come cibo che viene realizzato, trasformato, distribuito e
preparato per la somministrazione, e per diverse ragioni non viene venduto o
consumato. Di queste circa 500.000 tonnellate vengono recuperate, con tassi
differenti sulla base del grado di recuperabilità del prodotto e dello stadio della
filiera in cui l’eccedenza si genera.
CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO E RIUSO DEL
SUOLO EDIFICATO
I temi del consumo di suolo, del riuso del suolo edificato e della valorizzazione
delle aree agricole stanno assumendo ormai da qualche tempo una rilevanza
crescente e sono finalmente giunti all'attenzione anche del legislatore, sulla spinta
di una maggiore consapevolezza dell'opinione pubblica, del mondo scientifico e
delle professioni riguardo al tema dei limiti di un modello di sviluppo, che per molto
tempo non si è misurato in modo adeguato con il tema della finitezza delle risorse
ambientali e territoriali.
!21
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
UNA LEGGE PER I REATI AMBIENTALI
Dopo oltre 15 anni di attesa, finalmente anche l'Italia si è dotata di una legge
organica sui reati ambientali introducendo una serie di casi che fino ad oggi non
erano puniti o lo erano con pene minime. In particolare sono stati aggiunti o
inasprite le pene nel nostro ordinamento relativamente ai reati di disastro
ambientale; inquinamento ambientale; impedimento al controllo ambientale;
traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività. Allo stesso tempo si
introducono sanzioni accessorie molto efficaci nella prevenzione e nella
repressione degli illeciti. Con una speciale aggravante, legata ai reati che vengono
commessi dalla criminalità organizzata, che ha l'obiettivo di colpire in maniera
puntuale proprio le cosiddette ecomafie.
LA LEGGE SULLA GREEN ECONOMY
Finalmente una legge nazionale organica sull'economia verde, che mette in fila
azioni, misure, provvedimenti e incentivi per il settore "green" in Italia. Abbiamo
approvato prima della pausa natalizia il cosiddetto "collegato ambientale",
ribattezzato "green act", in cui sono previste norme che vanno nella direzione di
premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre che delle imprese e delle
amministrazioni. C'è ancora tanta strada da fare sulle politiche ambientali, ma
finalmente anche su questo fronte le cose si muovono.
NUOVE NORME CONTRO LA CORRUZIONE E IL FALSO IN
BILANCIO
Dopo essere stato il parlamento e il Governo che per primi hanno istituito una
Autorità nazionale contro la corruzione (guidata da Raffaele Cantone), nel corso
del 2015 abbiamo approvato una serie di norme molto importanti per contrastare il
fenomeno della corruzione nel nostro Paese. Il "pacchetto" contiene una serie di
misure che vanno dall'incremento delle sanzioni per i reati più gravi contro la
pubblica amministrazione, a quelle volte al recupero delle somme indebitamente
percepite dal pubblico ufficiale, alla reintroduzione del reato di falso in bilancio.
REATO DI OMICIO STRADALE
Una battaglia che va avanti da anni e che finalmente giunge al traguardo. Ancora
tante sono le attività da fare per abbassare il rischio e l'incidentalità sulle strade,
ma la legge che introduce il reato di omicidio stradale nel nostro Paese è una
legge di grande valore. Un fattore di giustizia ed equità, oltre che un deterrente di
cui c'era bisogno. Non è un caso che importanti associazioni come la "Lorenzo
Guarnieri" o l'Asaps (che opera a livello nazionale, ma ha sede a Forlì) si siano
battute per anni per questo risultato. Finalmente raggiunto
!22
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
NUOVA NORMATIVA SULLE CLASS ACTION
La Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge sull’azione di classe
che modifica la disciplina dell'azione di classe a tutela degli interessi dei
consumatori e degli utenti. L’obiettivo della proposta è quello, sulla base
dell'esperienza acquisita nei primi anni dell'applicazione dell'istituto, di conferire
maggiore efficacia all'azione di classe.
NUOVA DISCIPLINA SU PRESCRIZIONE REATI
In materia di Giustizia la Camera ha lavorato moltissimo nel corso del 2015. Tra i
provvedimenti portati avanti, c'è anche quello che riguarda la revisione dell'istituto
della prescrizione dei reati. Il nucleo della proposta fa leva sulla sentenza di
condanna di primo grado che, affermando la responsabilità dell'imputato non può
che essere assolutamente incompatibile con l'ulteriore decorso del termine utile al
cosiddetto oblio collettivo rispetto al fatto criminoso commesso. Non si tratta però
di far cessare da quel momento la prescrizione, quanto di introdurre specifiche
parentesi di sospensione per dare modo ai giudizi di impugnazione di poter
disporre di un periodo congruo per il loro svolgimento, senza che vi sia il pericolo
di una estinzione del reato per decorso del tempo pur dopo il riconoscimento della
fondatezza della pretesa punitiva dello Stato, consacrato dalla sentenza di
condanna non definitiva.
La responsabilità civile dei magistrati
Il Parlamento ha approvato la proposta di legge che modifica la “Legge Vassalli”,
la quale (approvata successivamente al referendum abrogativo del novembre
1987) regola l'azione per fare valere la responsabilità civile dello Stato per i danni
causati dalla condotta illecita di un magistrato. Le modifiche introdotte dal
provvedimento in esame hanno come obiettivo quello di rendere effettiva la
disciplina della responsabilità civile dello Stato e dei magistrati, anche alla luce
dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
Lo ius soli sportivo
L'integrazione passa anche dallo sport. Sono orgoglioso di aver contribuito a
introdurre in Italia lo ius soli sportivo. Abbiamo infatti approvato una legge di
iniziativa parlamentare che prevede che i ragazzi non italiani residenti nel nostro
paese potranno tesserarsi presso le realtà appartenenti alle Federazioni nazionali,
alle Associazioni e agli Enti di promozione sportiva secondo le stesse procedure
!23
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
dei loro omologhi italiani. Un atto di civiltà, oltre che un ulteriore passo verso una
integrazione più compiuta e concreta.
Diritti del figlio non riconosciuto dalla nascita
Originariamente, la legge sulle adozioni (Legge n. 184 del 1983) prevedeva che il
minore adottato entrasse a far parte giuridicamente di una nuova famiglia con il
presupposto però che fosse mantenuto il segreto sulle sue origini. Con una legge
molto delicata (c'è stato un lungo confronto in commissione su questo tema), ma
io credo giusta e tardiva, abbiamo esteso la possibilità di conoscere le proprie
origini biologiche anche al figlio adottato non riconosciuto alla nascita. Negli anni
cinquanta si contavano circa 5.000 casi l’anno. Le nascite si sono contratte del
39%, mentre i mancati riconoscimenti si sono ridotti del 91%. Attualmente, sono
mediamente quattrocento ogni anno i bambini che nascono e che non vengono
riconosciuti dalla madre, per lo più giovani donne straniere.
Continuità affettiva dei figli in affido familiare
Questo provvedimento interviene sulla legge n. 184 del 1983 per ridefinire il
rapporto tra procedimento di adozione e istituto dell'affidamento familiare, allo
scopo di garantire il diritto alla continuità affettiva con la famiglia affidataria del
minore di cui sia dichiarata l'adottabilità. Non si tratta di trasformare l'affido in
adozione, ma di tutelare le relazioni significative maturate da un minore in un
prolungato periodo con la famiglia affidataria. Siamo partiti di una convinzione: il
rapporto affettivo continuato e stabile nel tempo è un bene prezioso, che il
legislatore non può non considerare all'interno della disciplina delle adozioni, dove
il minore deve essere sempre più al centro dell’attenzione.
Una legge quadro per la riforma della Protezione Civile
È un argomento molto importante anche per i nostri territori, dove la Protezione
civile ha un ruolo fondamentale di supporto alle amministrazioni locali non solo
durante le emergenze, ma anche nella gestione ordinaria di molti servizi. Un ruolo
ancora più forte nei piccoli comuni. Con la legge che abbiamo approvato alla
Camera, si fissano i campi di intervento e principi e criteri entro i quali il Governo -
attraverso propri decreti legislativi - dovrà riordinare, semplificare ed attualizzare la
normativa di supporto al sistema nazionale della protezione civile.
!24
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
Legge sull'autismo
Sono orgoglioso di far parte del primo parlamento italiano che è riuscito ad
approvare una legge sull'autismo. Si tratta di una malattia che rientra nella
categoria dei “disturbi pervasivi dello sviluppo”, che dipendono da un alterato
sviluppo del cervello. Si tratta di un disordine neuropsichico infantile, che può
comportare gravi problemi nella capacità di comunicare, di entrare in relazione con
le persone e riadattarsi all'ambiente. Il provvedimento prevede interventi finalizzati
a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e
l'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.
L'impegno per l'agricoltura
Un pacchetto di misure urgenti per il rilancio dei comparti strategici del latte,
dell’olio e della pesca; per aiutare i conduttori agricoli colpiti dalle alluvioni del
2014-2015 e per razionalizzare la macchina amministrativa destinata al sostegno
del settore primario. È quanto prevede il decreto-legge n. 51 "Rilancio dei settori
agricoli in crisi e razionalizzazione delle strutture ministeriali", che è stato uno dei
tanti provvedimenti assunti nel corso del 2015 in materia di agricoltura. C'è poi
l'approvazione della legge sull'agricoltura sociale per l'inserimento lavorativo dei
soggetti svantaggiati o disabili nell'ambito di un welfare che vede nell'agricoltura le
potenzialità per dare un futuro non solo ai disabili ma anche a quanti devono esser
reinseriti nel mondo del lavoro come chi si è disintossicato dalla droga. Inoltre
abbiamo varato la legge per la tutela della biodiversità agraria e agroalimentare,
un provvedimento che stabilisce i princìpi per l'istituzione di un sistema nazionale
di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, finalizzato alla
difesa di questo capitale naturale, culturale, economico. Infine le misure che
riguardano l'abolizione dell'Imu agricola e la cancellazione dell'Irap per le imprese
agricole, che assieme ad altre 'minori' costituiscono il pacchetto-agricoltura
contenuto dentro alla legge di stabilità. Possiamo tranquillamente affermare di
aver riportato l'agricoltura al centro dell'agenda politica del nostro Paese, dopo
anni - troppi - di oblio.
Legge sulla nautica
Il settore della nautica da diporto risulta particolarmente rilevante per l'economia
italiana. Il comparto vale, complessivamente, oltre 40 miliardi di euro – circa il
2,6% del Pil nazionale – con più di 480 mila occupati, che però ha sofferto un
fortissimo ridimensionamento negli ultimi 5 anni. Un settore molto importante
anche per la Romagna, dove tra lavoratori diretti e indotto sono impiegate migliaia
di persone. Abbiamo approvato una legge, nel corso del 2015, che persegue la
finalità principale di introdurre nel codice della nautica da diporto misure di
semplificazione degli adempimenti e mira al potenziamento dei dispositivi di
!25
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
sicurezza e all'aggiornamento dei requisiti per il conseguimento della patente
nautica, per assicurare una migliore formazione.
Nuovo codice degli appalti
Una legge molto importante che siamo riusciti a varare dopo un lungo rimpallo tra
Camera e Senato, è quella che riguarda la riforma del codice degli appalti, che
apporta importanti novità sul fronte della tutela della legalità, dell'interesse
pubblico e e della qualità dei lavori che vengono assegnati. Cambiamenti
sostanziali riguardano gli affidamenti sia per la progettazione che per l’esecuzione
delle opere, la richiesta di maggiore qualificazione delle stazioni appaltanti e delle
imprese, il ruolo rafforzato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il divieto di
deroghe alle procedure di affidamento, la riduzione delle varianti in corso d’opera,
l’eliminazione dell’aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso per le
professioni tecniche, la maggiore centralità della fase progettuale sostituendo il
progetto preliminare con quello esecutivo.
Nuova governance della Rai
Abbiamo varato una prima legge di riforma della Rai, che si limita agli aspetti di
direzione e gestione del servizio pubblico radiotelevisivo: la cosiddetta governance
della RAI; e non riguarda l'intero sistema radiotelevisivo, che cercheremo invece di
affrontare nei prossimi mesi. L'obiettivo è fare della Rai un'azienda capace di
essere presente e produrre contenuti per tutte le piattaforme; che sappia tenere
conto delle enormi trasformazioni che hanno attraversato il sistema dei media
audiovisivi e radiofonici di questi anni, un servizio pubblico con una particolare
attenzione all'innovazione tecnologica.
I beni culturali diventano servizi pubblici essenziali
Abbiamo esaminato e convertito in legge un decreto dal valore simbolico molto
importante, scaturito dopo i disordini nati al Colosseo e in tutta l'area di fori
imperiali a Roma a seguito di una assemblea sindacale. Il testo di legge che
abbiamo approvato e che è definitivamente in vigore, chiarisce che l’apertura al
pubblico di musei e luoghi della cultura rientra tra i servizi pubblici disciplinati dalla
legge n. 146 del 1990 riguardante l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi
pubblici essenziali, cioè in quei servizi volti alla tutela di diritti costituzionalmente
garantiti. Dunque nessuna limitazione al diritto a manifestare, ma non sarà più
possibile nelle ore di punta o nei periodi di massimo afflusso impedire a migliaia di
turisti di visitare il nostro patrimonio.
!26
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
La legge di stabilità 2016
La Legge di stabilità è la legge più significativa che ogni anno il parlamento è
chiamato ad esaminare. Corrisponde a quella che un tempo era chiamata
“Finanziaria” e stabilisce il budget dello Stato per l'anno successivo, nonché le
politiche di riduzione della spesa e di investimento che si vogliono pianificare. È un
lavoro che dura un paio di mesi, comincia in ottobre e si conclude generalmente
alla vigilia di Natale. Quest'anno, come accaduto per altri provvedimenti, è stato
spesso necessario lavorare in notturna sia in commissione che in aula, anche
perchè per la prima volta dopo molto tempo la legge di stabilità è stata approvata
senza l'apposizione della questione di fiducia da parte del Governo. Questo
implica un iter più articolato, ma anche una maggior possibilità di modifiche da
parte del parlamento. I provvedimenti sono tantissimi e di seguito ho cercato di
sintetizzarli, ritenendo che sia una legge talmente importante da non poter
relegare ad un solo paragrafo.
VIA IMU E TASI PER IL 70% DELLE FAMIGLIE. Sostenere la ripresa economica e
dare più peso al portafogli delle persone: è l’obiettivo che vogliamo perseguire con
la definitiva cancellazione delle tasse sulla prima casa, cui si è aggiunta la
riduzione del 50 per cento l’Imu sulle case date in comodato d’uso a figli o genitori.
PACCHETTO CASA. Il “pacchetto casa” è uno dei piatti forte della legge di
stabilità. Non solo per l’azzeramento delle imposte sulla prima casa, ma anche per
una serie di misure che incentivano l’acquisto, la manutenzione e l’investimento
delle persone sulla propria abitazione. Un modo per sostenere la famiglia, le
giovani coppie, progetti di vita di lunga durata.
CONTRO LA POVERTÀ. Per la prima volta dopo molto tempo, finalmente l’Italia si
dota di una serie di misure organiche per il contrasto alla povertà e all’esclusione
sociale. Un’insieme di interventi importanti, anche se è chiaro che serviranno anni
per recuperare il terreno perso a causa della crisi economica e di lunghi periodi di
assenza di politiche di questo tipo. Si interviene con risorse straordinarie anche
sull’educazione, sulle disabilità gravi, sull’incentivazione alle donazioni alimentari,
sull’edilizia residenziale pubblica, sulla non autosufficienza.
PER LE IMPRESE. È una legge di stabilità che ripone grande attenzione sulla
piccola e media impresa. Dagli incentivi gli investimenti alla cancellazione dell’imu
sui macchinari, dal taglio dell’Ires a partire dal 2017 agli ecobonus, senza
dimenticare i provvedimenti che consentono di disattivare le cosiddette “clausole
di salvaguardia” introdotte dai precedenti governi e che prevedevano per il 2016
l’aumento di accise sui carburanti e dell’Iva sui consumi per oltre 16 miliardi di
tasse in più. Capitolo a parte, poi, l’agricoltura, fortemente presente nella legge di
stabilità. E ancora gli sgravi per le imprese che assumono a tempo indeterminato.
!27
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
GIOCHI. Per il contrasto e la regolazione del gioco d’azzardo nella legge di
stabilità 2016 si prevedono molti interventi. Innanzi tutto vengono introdotte nuove
norme, che vietano la pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni
radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno. A partire
dal 2017 si prevede, dunque, una riduzione del 30 per cento delle newslot rispetto
agli apparecchi attivi al 31 luglio 2015 e si aumenta la tassazione.
SICUREZZA. Un grande sforzo in termini di risorse (un miliardo di euro) e mezzi
viene fatto nel settore della difesa e della sicurezza nella legge di stabilità 2016. Si
tratta di risorse che andranno a potenziare gli organici, a dare un riconoscimento
economico maggiore (finalmente!) ai lavoratori del comparto della sicurezza e
della difesa, compresi i vigili del fuoco. Si potenziano le misure per il contrasto al
terrorismo e agli attacchi informatici (ormai sempre più frequenti) e si prevede una
maggior presenza di agenti sul territorio. Ad ogni euro speso in sicurezza,
corrisponde un euro speso in cultura.
CULTURA. L’investimento in cultura è uno dei capitoli più importanti della legge di
stabilità 2016. In controtendenza rispetto al passato, si aumentano in maniera
cospicua gli investimenti nel comparto puntando sulla riqualificazione, sulle
professionalità, sulla fruizione dei nostri beni e del nostro patrimonio. Si rende
permanente la detrazione fiscale del 65% per chi eroga donazioni allo scopo di
sostenere la cultura e lo spettacolo (il cosiddetto art-bonus), si investe sulle
biblioteche, si attribuisce una carta ai giovani che compiono 18 anni per l’ingresso
in teatri, musei, aree archeologiche, mostre, eventi culturali e per l’acquisto di libri.
AGRICOLTURA. Erano anni che lo Stato centrale non metteva al centro delle
proprie iniziative l’agricoltura come siamo riusciti a fare nella legge di stabilità
2016. Un insieme di interventi di poco inferiori, come valore, al miliardo di euro che
sono il segno tangibile della volontà di riportare i riflettori su un settore che rimane
strategico per lo sviluppo del Paese. Tagliare le tasse agli agricoltori significa
andare incontro alle esigenze di reddito, di semplificazione e di fiducia di cui
l’intero settore ha bisogno.
LAVORO E PENSIONI. Nella legge di stabilità 2016 ci sono molti interventi che
riguardano il mondo del lavoro e, in misura inferiore, il settore pensionistico (che
sarà oggetto di una complessiva riforma nel corso del prossimo anno). Dal rinnovo
delle decontribuzioni per le assunzioni stabili, agli sgravi Irap per i lavoratori
stagionali (importante per settori come il turismo); dal rifinanziamento della cassa
integrazione all’intervento per la salvaguardia di altri 26mila esodati; dall’avvio
della flessibilità pensionistica con il part-time, all’estensione della no-tax area.
!28
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
SANITÀ. Le risorse destinate a finanziare il Sistema Sanitario Nazionale
ammontavano a 109 miliardi un anno fa, sono 110 oggi e diventeranno 111 miliardi
nel 2016, con 800 milioni dedicati esclusivamente ai Livelli essenziali di assistenza
(Lea), da aggiornare ogni anno (con obbligo di parere delle competenti
Commissioni parlamentari). Questo prevede, cifre e bilancio alla mano, la legge di
stabilità 2016. Prevista anche la possibilità di nuove assunzioni.
ENTI LOCALI, VIA IL PATTO DI STABILITÀ. La legge di stabilità 2016 prevede
molte importanti novità per la finanza locale. La più importante è quella del
sostanziale superamento del Patto di Stabilità, giustamente additato negli ultimi
anni come la causa di molti mali per gli enti locali, impossibiliti a investire per
effetto del rigido rispetto dei vincoli di bilancio. Si compie un passo avanti
considerevole, che consentirà agli enti che hanno bilanci in ordine di poter
investire.
FUSIONI DI COMUNI. Si introducono forti incentivi per le unioni e le fusioni di
comuni. L'emendamento stabilizza gli stanziamenti di 30 milioni annui per
incentivare le unioni di comuni e di ulteriori 30 milioni annui per le fusioni
(inizialmente previsti per il solo triennio 2014-2016), raddoppiando dal 20% al 40%
la maggiorazione dei trasferimenti per i comuni istituiti a seguito di fusione.
SOSTEGNO ALLA NAUTICA. Con un emendamento approvato alla Legge di
Stabilità verrà abolita la tassa sulla nautica introdotta con scarsa lungimiranza dal
Governo Monti, tanto che l'intero settore in Italia ha subito negli anni scorsi una
vigorosa battuta d'arresto (decine di migliaia di imbarcazioni 'emigrate' verso i
paesi europei a noi vicini, cantieri navali in crisi, licenziamenti, chiusure). Si tratta
di una notizia positiva anche per l'economia romagnola perchè il settore
rappresenta una fetta importante del nostro sistema produttivo, a partire dal
Gruppo Ferretti ma non solo. Tra lavoratori diretti e indiretti si tratta di migliaia di
posti di lavoro e tantissimi fornitori che avranno ora nuove occasioni.
Un'opportunità da sfruttare.
LAVORATORI STAGIONALI. Una delle norme più importanti per la Romagna
inserite nella legge di stabilità a cui stiamo lavorando alla Camera è quella sui
lavoratori stagionali. Viene, infatti, estesa la deducibilità del costo del lavoro
dall'imponibile Irap, nel limite del 70%, per ogni lavoratore stagionale impiegato
per almeno 120 giorni nel periodo d'imposta. Una notizia positiva per i tanti
operatori turistici della nostra terra.
!29
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO
La parte più bella del lavoro di un parlamentare, almeno per me, è quella che
riguarda il rapporto con la propria realtà di provenienza, con quello che un tempo
si chiamava il proprio “collegio” (e che grazie alla nuova legge elettorale tornerà a
chiamarsi così). Nel totale del lavoro di un deputato, almeno sulla base della mia
esperienza, il rapporto con il territorio rappresenta almeno la metà dell'impegno
profuso nello svolgimento del proprio lavoro.
Un deputato a Roma non lavora solo quando si trova in
aula o in commissione (molte sono le attività che si svolgono nei ministeri, negli
incontri preparatori, nelle riunioni per esaminare alcuni problemi anche di carattere
locale); ma soprattutto molto del nostro lavoro si dovrebbe svolgere – il
condizionale è d'obbligo perchè forse non per tutti i colleghi è così – nella propria
comunità di appartenenza. In cosa consiste questo lavoro? In prima battuta nel
rispondere alle tante sollecitazioni che provengono da singoli cittadini,
associazioni, organizzazioni economiche, imprese, amministrazioni locali. Poi ci
sono gli eventi istituzionali a cui presenziare, le manifestazioni pubbliche in cui si è
chiamati a intervenire, i convegni di approfondimento che non sono solo una
passerella ma talvolta anche occasioni vere di approfondimento e conoscenza. Ci
sono, inoltre, gli appuntamenti e le iniziative per far conoscere ciò che ci si fa:
comunicati stampa, presenze televisive, incontri pubblici (i nostri #OpenCamera,
ma anche quelli organizzati da altri) e le newsletter. Infine, fatto da non trascurare,
c'è l'attività di studio e documentazione: per cercare di essere preparati al meglio
quando si devono affrontare argomenti che non si conoscono, pur avendo sempre
poco tempo a disposizione.
LA COMUNICAZIONE
#OpenCamera, una finestra aperta sul parlamento
Anche per tutto il 2015 si sono susseguiti gli appuntamenti di #OpenCamera, il
format inaugurato subito dopo il mio insediamento nel marzo 2013 e che consiste
in un ciclo di incontri periodici sul territorio basati non sui miei interventi, ma sulle
risposte alle domande del pubblico presente. Ai nove appuntamenti “canonici” di
#OpenCamera si aggiungono tutte le iniziative politiche organizzate dal PD o da
altri soggetti istituzionali o politici, oltre alle assemblee informali a cui ho
!30
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
partecipare per discutere dell'attività parlamentare e del Governo. Obiettivo è
incrementare queste iniziative e raggiungere anche quelle zone in cui ancora non
si è riusciti, soprattutto per ragioni di tempo, a prevedere assemblee pubbliche con
questo format.
Chi è interessato a organizzare una tappa nella propria zona, può contattarmi a
segreteria.lodolini@camera.it
Sito internet
Il sito web www.lodolini.it contiene tutti gli articoli pubblicati, i comunicati stampa,
le newsletter inviate nel corso di questi anni, oltre ad una serie di contenuti
sull'attività parlamentare. Al suo interno pubblico resoconti approfonditi su ciò che
viene deciso al parlamento o sulle più importanti decisioni assunte dal Governo;
ma anche opinioni e report su ciò che faccio a livello territoriale.
Le newsletter
Le newsletter riportano i resoconti dell'attività sul territorio e in parlamento e sono
lo strumento che utilizzo con maggiore frequenza per comunicare, informare e
confrontarmi con le persone che mi seguono. Ogni spedizione arriva a 6000
persone. L'iscrizione alle newsletter avviene tramite sito, tramite richiesta via
email, contatto personale, sms o durante gli incontri pubblici.
Social network
Facebook e Twitter sono altri due strumenti che utilizzo molto per informare le
persone su ciò che faccio, su ciò che penso e su ciò che succede a Roma e nelle
Marche. Sono strumenti utilissimi per alimentare costantemente il flusso e lo
scambio di informazioni con le persone. Di seguito, come di consueto, una breve
analisi statistica sull’utilizzo del mio profilo e della mia pagina presenti sui social
network più diffusi.
!31
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
LE MIE PROPOSTE DI LEGGE
COME PRIMO FIRMATARIO
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LODOLINI ed altri:
"Introduzione dell'articolo 21-bis della Costituzione, recante il
riconoscimento del diritto universale di accesso alla rete internet" (1508)
(presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013)
LODOLINI ed altri: "Disposizioni per il contrasto del fenomeno dell'erosione
costiera lungo il litorale adriatico delle Marche e per la valorizzazione
turistica del territorio" (1867)
(presentata il 3 dicembre 2013, annunziata il 4 dicembre 2013)
LODOLINI ed altri: "Istituzione della figura professionale del tecnico di
ecocardiografia" (2781)
(presentata il 18 dicembre 2014, annunziata il 19 dicembre 2014)
LODOLINI ed altri: "Disposizioni per garantire il funzionamento del Museo
tattile statale 'Omero'" (3352)
(presentata l'8 ottobre 2015, annunziata il 9 ottobre 2015)
LODOLINI ed altri: "Modifica al testo unico di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, in materia di popolazione dei comuni e di fusione dei
comuni minori" (3420)
(presentata l'11 novembre 2015, annunziata il 12 novembre 2015)
LODOLINI ed altri: "Istituzione del Parco nazionale del Monte
Conero" (3425)
(presentata il 12 novembre 2015, annunziata il 13 novembre 2015)
LODOLINI ed altri: "Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione delle
bande musicali" (3931)
(presentata il 27 giugno 2016, annunziata il 28 giugno 2016)
!32
TRE ANNI DOPO:
COSA ABBIAMO FATTO,
COSA C’È DA FARE
La tua opinione è importante. Rimaniamo in contatto:
Sito - www.lodolini.it e-mail - segreteria.lodolini@camera.it
Facebook - www.faceboocl.com/emanuele.lodolini
Twitter - twitter.com/ELodolini
Sito PD - www.partitodemocratico.it

Sito del gruppo PD alla Camera - www.deputatipd.it
Mille giorni per cambiare l’Italia - passodopopasso.italia.it
!33

More Related Content

What's hot

Lega nord le contraddizioni idv
Lega nord   le contraddizioni idvLega nord   le contraddizioni idv
Lega nord le contraddizioni idvvorrei
 
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERA
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERABilancio di metà mandato #OPENCAMERA
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERACristian Mazzoni
 
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO telosaes
 
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del Governo
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del GovernoDalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del Governo
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del GovernoMario Agostinelli
 
Pietro Ichino sulla riforma costituzionale
Pietro Ichino sulla riforma costituzionalePietro Ichino sulla riforma costituzionale
Pietro Ichino sulla riforma costituzionaleAntonino Leone
 
La proposta di revisione costituzionale
La proposta di revisione costituzionaleLa proposta di revisione costituzionale
La proposta di revisione costituzionaleMario Agostinelli
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migrantiPaolo Soro
 
Dossier Camereaperte 2013
Dossier Camereaperte 2013Dossier Camereaperte 2013
Dossier Camereaperte 2013Valeria Gennari
 
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno Galliera
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno GallieraDichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno Galliera
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno GallieraMarco Campanini
 
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italy
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of ItalyWarren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italy
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italylovejoy
 

What's hot (13)

Portico 296
Portico 296Portico 296
Portico 296
 
Lega nord le contraddizioni idv
Lega nord   le contraddizioni idvLega nord   le contraddizioni idv
Lega nord le contraddizioni idv
 
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERA
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERABilancio di metà mandato #OPENCAMERA
Bilancio di metà mandato #OPENCAMERA
 
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
 
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del Governo
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del GovernoDalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del Governo
Dalla democrazia sociale all'esercizio del potere da parte del Governo
 
Pietro Ichino sulla riforma costituzionale
Pietro Ichino sulla riforma costituzionalePietro Ichino sulla riforma costituzionale
Pietro Ichino sulla riforma costituzionale
 
Vera democrazia
Vera democraziaVera democrazia
Vera democrazia
 
Pieghevole20150910
Pieghevole20150910Pieghevole20150910
Pieghevole20150910
 
La proposta di revisione costituzionale
La proposta di revisione costituzionaleLa proposta di revisione costituzionale
La proposta di revisione costituzionale
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migranti
 
Dossier Camereaperte 2013
Dossier Camereaperte 2013Dossier Camereaperte 2013
Dossier Camereaperte 2013
 
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno Galliera
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno GallieraDichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno Galliera
Dichiarazione di voto: UNIFICAZIONE ASP. M5S Unione Reno Galliera
 
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italy
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of ItalyWarren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italy
Warren Mosler - Modern Monetary Theory (MMT) Tour of Italy
 

Viewers also liked

La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheCristian Mazzoni
 
La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheCristian Mazzoni
 
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...Cristian Mazzoni
 
L'ABC della legge di stabilità 2016
L'ABC della legge di stabilità 2016L'ABC della legge di stabilità 2016
L'ABC della legge di stabilità 2016Cristian Mazzoni
 
Legge di Stabilità 2016
Legge di Stabilità 2016 Legge di Stabilità 2016
Legge di Stabilità 2016 Cristian Mazzoni
 
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentareCristian Mazzoni
 
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...Maurizio Bortoletti
 
La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheCristian Mazzoni
 
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa Regione Marche - P.F. Difesa della Costa
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa Matteo Filippone
 

Viewers also liked (11)

La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione Marche
 
La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione Marche
 
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-...
 
L'ABC della legge di stabilità 2016
L'ABC della legge di stabilità 2016L'ABC della legge di stabilità 2016
L'ABC della legge di stabilità 2016
 
Report 2015
Report 2015Report 2015
Report 2015
 
Legge di Stabilità 2016
Legge di Stabilità 2016 Legge di Stabilità 2016
Legge di Stabilità 2016
 
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare
#OpenCamera: report dell'On. Lodolini sul primo anno da parlamentare
 
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...
 
La criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione MarcheLa criminalità organizzata nella Regione Marche
La criminalità organizzata nella Regione Marche
 
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa Regione Marche - P.F. Difesa della Costa
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa
 
6. LEGALITA'
6. LEGALITA'6. LEGALITA'
6. LEGALITA'
 

Similar to Report settembre2016

Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCI
Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCIRelazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCI
Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCIGianguido Passoni
 
il Portico 303 settembre 2013
il Portico 303 settembre 2013il Portico 303 settembre 2013
il Portico 303 settembre 2013novellara
 
Camere aperte 2011
Camere aperte 2011Camere aperte 2011
Camere aperte 2011Luca Mengoni
 
Programma elettorale - 2013
Programma elettorale - 2013 Programma elettorale - 2013
Programma elettorale - 2013 Monica Muti
 
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013idealistait
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare donellamattesini
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentareCinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentaredonellamattesini
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare donellamattesini
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare donellamattesini
 
Lettera di sollecito a proposta
Lettera di sollecito a propostaLettera di sollecito a proposta
Lettera di sollecito a propostaredazione gioianet
 
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALELE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALEGianni Bresciani
 
No, non così
No, non cosìNo, non così
No, non cosìdemxilno
 
Presentazione massa-quorum-zero
Presentazione massa-quorum-zeroPresentazione massa-quorum-zero
Presentazione massa-quorum-zeropaolomichelotto
 
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di Interessi
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di InteressiDisposizioni in Materia di Rappresentanza di Interessi
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di InteressiChiara Arseni
 

Similar to Report settembre2016 (20)

Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCI
Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCIRelazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCI
Relazione apertura presidente Fassino XXII Assemblea ANCI
 
il Portico 303 settembre 2013
il Portico 303 settembre 2013il Portico 303 settembre 2013
il Portico 303 settembre 2013
 
Camere aperte 2011
Camere aperte 2011Camere aperte 2011
Camere aperte 2011
 
Programma elettorale - 2013
Programma elettorale - 2013 Programma elettorale - 2013
Programma elettorale - 2013
 
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013
Programma elettorale del Pdl. elezioni 2013
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentareCinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare
 
Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare Cinque anni di impegno parlamentare
Cinque anni di impegno parlamentare
 
85 documento no-grazie-fdi
85 documento no-grazie-fdi85 documento no-grazie-fdi
85 documento no-grazie-fdi
 
Sintesi programma
Sintesi programmaSintesi programma
Sintesi programma
 
Lettera di sollecito a proposta
Lettera di sollecito a propostaLettera di sollecito a proposta
Lettera di sollecito a proposta
 
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALELE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
LE ACLI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
 
Sinistra per il si
Sinistra per il siSinistra per il si
Sinistra per il si
 
No, non così
No, non cosìNo, non così
No, non così
 
Pieghevole20141002
Pieghevole20141002Pieghevole20141002
Pieghevole20141002
 
Pieghevole20141113
Pieghevole20141113Pieghevole20141113
Pieghevole20141113
 
Presentazione massa-quorum-zero
Presentazione massa-quorum-zeroPresentazione massa-quorum-zero
Presentazione massa-quorum-zero
 
Documento 62considerazioni[1]
Documento 62considerazioni[1]Documento 62considerazioni[1]
Documento 62considerazioni[1]
 
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di Interessi
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di InteressiDisposizioni in Materia di Rappresentanza di Interessi
Disposizioni in Materia di Rappresentanza di Interessi
 

More from Cristian Mazzoni

Guida ai finanziamenti europei 2014-2020
Guida ai finanziamenti europei 2014-2020Guida ai finanziamenti europei 2014-2020
Guida ai finanziamenti europei 2014-2020Cristian Mazzoni
 
Intervista al Corriere Adriatico
Intervista al Corriere AdriaticoIntervista al Corriere Adriatico
Intervista al Corriere AdriaticoCristian Mazzoni
 
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALIDISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALICristian Mazzoni
 
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICO
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICOLE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICO
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICOCristian Mazzoni
 
Legge elettorale e questione di fiducia
Legge elettorale e questione di fiduciaLegge elettorale e questione di fiducia
Legge elettorale e questione di fiduciaCristian Mazzoni
 
Riforma sistema sanzionatorio
Riforma sistema sanzionatorioRiforma sistema sanzionatorio
Riforma sistema sanzionatorioCristian Mazzoni
 

More from Cristian Mazzoni (8)

Guida ai finanziamenti europei 2014-2020
Guida ai finanziamenti europei 2014-2020Guida ai finanziamenti europei 2014-2020
Guida ai finanziamenti europei 2014-2020
 
Intervista al Corriere Adriatico
Intervista al Corriere AdriaticoIntervista al Corriere Adriatico
Intervista al Corriere Adriatico
 
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALIDISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI
 
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICO
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICOLE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICO
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICO
 
Legge elettorale e questione di fiducia
Legge elettorale e questione di fiduciaLegge elettorale e questione di fiducia
Legge elettorale e questione di fiducia
 
ITALICUM
ITALICUMITALICUM
ITALICUM
 
Dossier Jobs Act
Dossier Jobs ActDossier Jobs Act
Dossier Jobs Act
 
Riforma sistema sanzionatorio
Riforma sistema sanzionatorioRiforma sistema sanzionatorio
Riforma sistema sanzionatorio
 

Report settembre2016

  • 1. 
 TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE REPORT ATTIVITÀ PARLAMENTARE O N . E M A N U E L E L O D O L I N I
  • 2. “Pochi avranno la grandezza necessaria per piegare la storia, ma ciascuno di noi può cambiare una piccola cosa nel mondo. E con la somma di tutte le piccole azioni sarà scritta la storia di una generazione”. Robert Kennedy Sono nato ad Ancona il 12 agosto 1977.  Ho iniziato ad interessarmi di politica quando ero poco più che ragazzo nella stagione dell’Ulivo, seguendone il percorso fino alla nascita del PD. Sono stato eletto alla Camera per la prima volta in occasione delle elezioni politiche del 2013 dopo aver vinto le Parlamentarie (primarie per la scelta dei parlamentari) in provincia di Ancona. Nel corso dell’attuale legislatura sono stato nominato membro della Commissione Finanze, della Commissione Bicamerale per gli Affari Regionali e della Commissione Difesa. Sono componente della ➡In carica dal 15/03/12013 ➡Eletto nella circoscrizione XIV (MARCHE). Lista di elezione PARTITO DEMOCRATICO ➡Iscritto al gruppo parlamentare PARTITO DEMOCRATICO dal 19 marzo 2013 ➡Componente della VI COMMISSIONE (FINANZE) dal 7 maggio 2013 ➡Componente della COMMISSIONE PERMANENTE IV DIFESA dal 20/05/2016 ➡Componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI dal 19 luglio 2013 ➡Membro della Direzione Nazionale del PD !2 ON. EMANUELE LODOLINI
  • 3. Carissime e carissimi, a più di tre anni dall’inizio della 17° Legislatura del P a r l a m e n t o i t a l i a n o - caratterizzata, ricorderete, da un esordio a dir p o c o “complicato” tale da far pensare, da subito, ad un fischio finale m o l t o anticipato - ho pensato fosse d o v e r o s o presentarvi un r e n d i c o n t o sintetico dell’attività politica p o r t a t a a v a n t i q u a l e parlamentare eletto alla Camera dei Deputati. Lo faccio nella convinzione che sia fondamentale restituire, in maniera trasparente, i risultati del lavoro svolto in favore del proprio territorio. Ho ben chiaro, naturalmente, c h e s i è p a r l a m e n t a r i espressione di un territorio esclusivamente quando, oltre ad occuparsi dell’attività legislativa e della relativa comunicazione, si è capaci di promuovere e di contribuire attivamente ai progetti e ai servizi che lo stesso territorio è in grado di esprimere. Nel mio ruolo istituzionale ho spesso dedicato forze e impegno a recuperare importanti risorse da destinare poi, con un opportuno e attento lavoro di squadra, alla nostra realtà territoriale. Concretezza, capacità di i n d i v i d u a r e o b i e t t i v i raggiungibili e costanza nel perseguirli: questi i punti fermi del mio lavoro di deputato; questi gli strumenti cui faccio ricorso ogni giorno per cercare di rappresentare d e g n a m e n t e , i n Parlamento la Provincia di Ancona e le Marche. Grazie per l’attenzione. EMANULE LODOLINI
 !3 IL PARLAMENTARE DEL TERRITORIO
  • 4. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE !4 0 5000 10000 15000 20000 Presenze Assenze (*) Presente in 18.672 votazioni elettroniche Ultima votazione: 3/08/2016 (*) Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota.
  • 5. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE tipo di atto: Primo firmatario: Co- firmatario Relatore disegno di legge 7 220 1 mozione 1 52 interpellanza 53 interrogazione a risposta orale 21 interrogazione a risposta scritta 73 51 interrogazione in commissione 43 54 risoluzione in commissione 3 29 risoluzione conclusiva 1 10 odg in assemblea 9 50 emendamenti 110 345 !5
  • 6. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE REFERENDUM COSTITUZIONALE: IN AUTUNNO L’ULTIMO MIGLIO UNA “LEGISLATURA COSTITUENTE”, UNA “LEGISLATURA PER LE RIFORME”, UNA “LEGISLATURA CHE METTE L’ITALIA AL PASSO CON I TEMPI”: SONO MOLTE LE AGGETTIVAZIONI CHE IMPEGNANO GLI ADDETTI AI LAVORI NEL DESCRIVERE LE ATTIVITÀ PORTATE AVANTI IN QUESTA 17° LEGISLATURA. PIÙ SEMPLICEMENTE, DA PARTE MIA, PRE- FERISCO RICONDURRE IL TUTTO ALLA DEFINIZIONE DI UNA POLITICA CHE È STATA CAPACE DI PROMUOVERE UN NUOVO E MODERNO IMPIANTO POLITICO-ISTITUZIONALE. INFATTI, CON LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE, DEL JOBS ACT, DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA SCUOLA E ALTRE ANCORA, SI È VOLUTO SEGNARE UN UNICO PROCESSO DI CAMBIAMENTO, TANTO DELL’ARCHITETTURA COSTITUZIONALE QUANTO DELLA MACCHINA STATALE NELLA SUA INTEREZZA. PASSI DECISIVI E ATTESI DA DECENNI - SI PENSI ANCHE SOLO ALL’ELIMINAZIONE DEL SENATO, STRUTTURA “GEMELLA” ALL’ORIGINE DI UN MACCHINOSO RIMPALLO DI LEGGI TRA LE CAMERE - CHE PORTANO, DI FATTO, AD UN RIBALTAMENTO DEI RUOLI, CON IL CITTADINO CHE DIVENTA FINALMENTE PROTAGONISTA E TITOLARE DI NUOVI DIRITTI UTILI AD OTTENERE RISPOSTE TRASPARENTI NEL MOMENTO IN CUI ENTRA IN CONTATTO CON LE STRUTTURE PUBBLICHE. NELLE PAGINE SEGUENTI RIPRENDEREMO ALCUNI DEI PRINCIPALI CONTENUTI DELLE RIFORME, CONSAPEVOLI CHE L’INFRASTRUTTURA DEL CAMBIAMENTO È STATA APPROVATA DAL PARLAMENTO MA CHE ADESSO TOCCA AGLI ITALIANI PERCORRERE L’ULTIMO MIGLIO - E CON CIÒ INTENDO IL REFERENDUM DELL’AUTUNO 2016 - ALLO SCOPO DI COMPLETARE IL PERCORSO DI MODERNIZZAZIONE, LASCIANDOCI FINALMENTE ALLE SPALLE UNA POLITICA SPESSO INCAPACE DI DECIDERE O COMUNQUE SEMPRE IN RITARDO RISPETTO ALLE ASPETTATIVE E ALLE NECESSITÀ DEI CITTADINI. DA QUI ALL’AUTUNNO CONCENTRIAMOCI QUINDI SUI CONTENUTI DEL CAMBIAMENTO, NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE QUELLO DI OTTOBRE NON SARÀ “UN” REFERENDUM MA SARÀ “IL” REFERENDUM. !6
  • 7. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE IL LAVORO IN COMMISSIONE FINANZE La Commissione Finanze è una delle 14 commissioni permanenti della Camera. È chiamata ad occuparsi di molti argomenti importanti: la politica fIscale, il contrasto all’evasione/elusione, tutto ciò che attiene a banche e assicurazioni, le fondazioni bancarie, i Giochi. Qui si discute anche di Demanio, finanza pubblica, enti locali, patto di stabilità, accise, evasione fiscale. Attualmente è presieduta da Maurizio Bernardo (Ncd), che nel luglio di quest'anno è subentrato a Daniele Capezzone (Forza Italia). Faccio parte di questa commissione sin dall'inizio della legislatura. Di seguito alcuni dei principali provvedimenti di cui mi sono occupato assieme ai miei colleghi e una breve descrizione del contenuto di ciascuno. Banche Popolari È stato uno dei provvedimenti più ostici, di cui si è parlato poco sui grandi media nonostante le sue importanti implicazioni (come quella di una serie di aggregazioni di istituti). Il testo indirizza una serie di cambiamenti necessari per rendere più solido il sistema creditizio e in particolare questa particolare tipologia di banche che, nonostante siano quotate in borsa in alcuni casi e distribuiscano utili come tutte le spa, mantengono una forma societaria cooperativa. Con sacche di privilegio per pochi 'notabili' che spesso si susseguono nel ricoprire le cariche di vertice di questi istituti impedendo di restare al passo con le evoluzioni del mercato. La riforma delle BCC Dopo la riforma della disciplina delle banche popolari, il Governo ha deciso di compiere un altro importante passo nell’ampio disegno di ristrutturazione e innovazione della normativa italiana concernente l'intero sistema bancario, con l’obiettivo di rafforzarlo, di renderlo più resistente di fronte ad ogni possibile shock, di mettere gli istituti nelle condizioni di finanziare adeguatamente l’economia reale e di favorire così la crescita e l’occupazione. Nasce da queste fondamentali esigenze il decreto-legge del 14 febbraio 2016, n. 18, recante "Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla !7
  • 8. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio" (AC 3606). Il decreto si compone di ventuno articoli, di cui quattro aggiunti del corso dell’esame in Commissione Finanze, ma l’interesse principale risiede innanzitutto nei primi due, attraverso i quali viene per l’appunto ridisegnato il sistema del credito cooperativo italiano, introducendo forti elementi di innovazione e al tempo stesso mantenendone integra l’identità. Contro l'evasione fiscale Il contrasto all'evasione fiscale è stato uno dei temi su cui abbiamo lavorato di più in commissione Finanze alla Camera. Non con un solo provvedimento, ma con più azioni tra loro connesse. A cominciare dalla legge sul rientro dei capitali, che ha fatto rientrare in Italia miliardi di euro di capitale e 4 miliardi di euro di gettito aggiuntivo per lo Stato. Una legge che ha potuto funzionare grazie ad una serie di accordi bilaterali con alcuni "paradisi fiscali" portati avanti dal Governo e dalla Commissione insieme. Cito solo quelli più importanti: Svizzera, Città del Vaticano, Liechtenstein, Principato di Monaco. Grazie alla dichiarazione dei redditi pre- compilata, sono stati individuati oltre 200mila italiani che avevano "dimenticato" di pagare le tasse o commesso errori di calcolo. Legge sulla concorrenza Un altro terreno su cui ho lavorato tantissimo assieme ai miei colleghi della Commissione Finanze (in congiunta con quelli delle Attività produttive) è stato quello della prima legge sulla concorrenza varata dal parlamento, su cui l'Italia era in ritardo di sei anni. Una legge che contrasta le rendite di posizione e va incontro ai cittadini. I punti principali. Rc auto: previsto un intervento per i meccanismi di calcolo dei risarcimenti che tiene insieme strumenti efficaci contro le truffe e una maggiore tutela dei danneggiati. Sconti sulle polizze assicurative per chi accetta di installare la scatola nera e altri strumenti anti-frode. Energia, abbiamo garantito che il passaggio al mercato libero avvenga in modo graduale e produca risparmi reali per i consumatori. Fondi pensione, con le norme approvate, vengono abbreviati i termini per l’anticipo dell’erogazione delle prestazioni pensionistiche. Telefonia e TV, meno vincoli e più chiarezza in caso di cambio di fornitore, eliminati una serie di vincoli oggi presenti nei contratti con i fornitori di servizi di telefonia, televisivi e di comunicazioni elettroniche. Completamento della delega fiscale Finalmente nel corso del 2015 siamo riusciti ad attuare e completare la delega fiscale, che resta il più importante dei provvedimenti a cui ho avuto l'onore di lavorare da quando faccio parte di questa commissione. Nel corso dell'anno !8
  • 9. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE abbiamo esaminato definitivamente gli ultimi decreti delegati dal Governo (su delega, appunto, del parlamento) relativamente a trasmissione telematica delle dichiarazioni Iva, sistema sanzionatorio, riordino delle agenzie fiscali, fatturazione elettronica, disciplina degli interpelli, fisco internazionale, stima e monitoraggio dell'evasione fiscale (di cui sono stato relatore). Altri temi oggetto della delega, come ad esempio quello dei Giochi, sono stati inclusi in parte nella legge di stabilità e in parte in un disegno di legge che sarà esaminato nel 2016. Misure per gli enti locali La Commissione Finanze si occupa anche degli enti locali. Su questo argomento abbiamo esaminato e varato molti provvedimenti, sia su impulso del governo tramite appositi decreti, che attraverso nostre proposte che poi sono confluite nella legge di stabilità. E' il caso della questione dell'Imu agricola, della tassazione immobiliare, del superamento del patto di stabilità che consentirà ai Comuni di fare più investimenti (quante volte abbiamo sentito dai nostri sindaci e dai nostri assessori che non potevano fare opere per effetto dei vincoli del Patto?). Purtroppo non siamo riusciti a ottenere tutto ciò che avremmo voluto, ma i risultati sono molto significativi: per la prima volta dopo molti anni, infatti, finalmente si riducono le tasse. E per una commissione parlamentare che si occupa di tasse riuscire a fare questo aumentando i risultati derivanti dalla lotta all'evasione, è un bel risultato. Le norme sulla risoluzione delle crisi bancarie Voglio dedicare un paio di pagine ad un argomento di cui si è discusso tantissimo, spesso con toni e dichiarazioni anche a sproposito, ossia quello della risoluzione delle crisi bancarie di cui molto mi sono occupato lavorando nella commissione parlamentare che è titolata seguire questi temi (la Commissione Finanze, appunto). Si è molto discusso nello specifico, delle vicende che riguardano Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Cerco brevemente di chiarire come sono andate le cose, dato che è un tema tra i più dibattuto nel 2015. Il decreto varato dal Governo ha agito su quattro banche che insieme rappresentano l'1% del mercato bancario italiano e che da tempo erano in amministrazione straordinaria. Il programma di risoluzione è finanziato dalle altre banche attive in Italia che hanno fornito risorse finanziarie per 3,6 miliardi al fondo di risoluzione nazionale. Dunque nemmeno un euro di soldi pubblici è stato speso per questa causa. L’operazione, pienamente conforme al quadro normativo dell’Unione europea, è orientata a tutelare l’intero sistema sociale e produttivo servito dalle banche, ad esclusione degli investitori che hanno allocato proprie risorse su titoli ad alto rischio d’impresa come le azioni e le obbligazioni subordinate. !9
  • 10. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE La risoluzione così concepita ha messo al sicuro i risparmi di circa 1 milione di correntisti e obbligazionisti per un controvalore di circa 12 miliardi di euro (oltre ai depositi già garantiti). Grazie al salvataggio sono nate 4 nuove banche con forza patrimoniale molto superiore a quella delle banche originarie, gravate da crediti in sofferenza o non esigibili. Le 4 nuove banche sostengono il tessuto economico del territorio: circa 200.000 piccole e medie imprese, commercianti e artigiani che disponevano di fidi e aperture di credito dai precedenti istituti, continuano a godere del sostegno finanziario per la propria attività da parte delle nuove banche. Si è conservato il livello occupazionale sul territorio, perché i 6.000 dipendenti proseguono il loro rapporto di lavoro con le nuove banche e anche le 1.000 persone occupate nell’indotto non hanno subito impatti a causa della crisi. Sul tessuto socio-economico dei territori in cui operano le 4 banche vengono quindi riversati più di 24 miliardi di euro di raccolta. L’alternativa al salvataggio sarebbe stata la liquidazione delle banche. In questo caso la procedura avrebbe comportato la vendita di tutte le attività e la distribuzione degli eventuali proventi, comunque insufficienti a un rimborso completo, tra i creditori. Il numero di persone destinate a subire un danno patrimoniale sarebbe stato certamente di diversi ordini di grandezza superiore alle 12.500 persone che hanno investito in obbligazioni subordinate. Inoltre, in caso di liquidazione, sarebbe stata richiesta la restituzione dei crediti a vista messi a disposizione delle imprese sul territorio per un valore superiore a 10 miliardi di euro. Questo perché in caso di liquidazione bancaria i titolari di un prestito o un mutuo vengono chiamati a restituirli immediatamente. Ovviamente sarebbe stato interrotto il rapporto di lavoro con i dipendenti. Per gli investitori che avevano acquistato titoli ad alto rischio come le obbligazioni subordinate (ovvero titoli di cui la banca garantisce la restituzione in subordino al rimborso di tutte le altre tipologie di titoli) è stato previsto un apposito fondo nella legge di stabilità di 100 milioni di euro (soldi privati, versati dalle altre banche nel fondo interbancario), che serviranno a ristorare i risparmiatori effettivamente truffati o inconsapevolmente indotti a investire su un prodotto ad altro rischio. Ogni singolo caso sarà esaminato da un arbitrato istituito presso l'Autorità nazionale anti- corruzione. !10
  • 11. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE La nuova legge elettorale È stata la battaglia parlamentare più complicata di tutto il 2015. La nuova legge elettorale è stata definitivamente approvata e ho avuto l'onore di concorrere a realizzarla sedendo in Commissione Affari costituzionali in sostituzione del ministro competente in materia, Maria Elena Boschi. Sono innumerevoli le ore che ho trascorso in commissione e fuori da essa in riunione con i colleghi del Pd che ne fanno parte per discutere ogni aspetto di questa legge. Un lavoro intenso, sconosciuto, invisibile: che alla fine ha prodotto una legge elettorale che dal 1° luglio 2016 sarà perfettamente utilizzabile in caso di elezione. In estrema sintesi ecco cosa prevede: !11
  • 12. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE Entrata in vigore. L’Italicum entrerà in vigore il primo luglio 2016 e si applica solo alla camera, perché nel frattempo dovrebbe essere approvata la riforma costituzionale che eliminerà il bicameralismo. Premio di maggioranza e sbarramento. La lista che ha più del 40 per cento al primo turno (o che vince al ballottaggio) ottiene il premio di maggioranza: 340 seggi su 630. I 290 seggi che rimangono devono essere assegnati agli altri partiti. Lo sbarramento per entrare in parlamento è fissato al 3 per cento. Collegi. Le 27 circoscrizioni attuali saranno sostituite da venti circoscrizioni elettorali, suddivise in cento collegi plurinominali. In ogni collegio, in media di circa seicentomila abitanti ciascuno, verranno presentate delle liste composte in media da sei candidati. In Trentino Alto Adige e nella Valle d’Aosta si voterà invece con i collegi uninominali. Preferenze. Nella prima stesura della legge elettorale le liste erano bloccate, cioè i candidati erano eletti nell’ordine con cui erano presentati nella lista. Nella formazione appena approvata è previsto che solo i capolista siano bloccati, mentre dal secondo eletto in poi ci sono le preferenze. Ogni elettore potrà esprimere al massimo due preferenze. Voto di genere. Ogni elettore potrà esprimere massimo due preferenze, ma dovrà votare due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. È libero invece di esprimere una sola preferenza (o nessuna). Nell’ambito di ogni circoscrizione (che in parte coincide con le regioni) i capolista di un sesso non devono essere superiori al 60 per cento del totale. La Riforma della Costituzione È la legge più importante della legislatura, la si attende da quarant’anni. È la riforma della Costituzione che introduce una serie di innovazioni importanti al nostro ordinamento, a partire dal superamento del bicameralismo paritario, ovvero la presenza di due camere che hanno le stesse funzioni e fanno le stesse cose. In autunno 2016 il referendum confermativo darà agli italiani il potere di approvare o meno questa legge epocale. La sintesi della riforma: La composizione. Il numero dei senatori passa da 315 a 100 e non saranno 'nuovi' politici perchè si tratterà di 74 consiglieri regionali (scelti tramite indicazione diretta), 21 sindaci, 5 senatori nominati dal capo dello Stato per 7 anni. Come cambiano le funzioni. Il Senato non avrà più il potere di dare o togliere la fIducia al governo, che sarà una prerogativa della Camera. Il Senato avrà però la possibilità di esprimere proposte di modifIca anche sulle leggi che esulano dalle !12
  • 13. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE sue competenze. Più complessa la situazione per quanto riguarda le leggi che concernono i poteri delle regioni e degli enti locali, sui quali il Senato conserva maggiori poteri. Avrà poi il ruolo di controllore delle politiche pubbliche e di controllo sulla Pubblica Amministrazione, oltre che occuparsi di politiche europee. Eleggerà due giudici della Corte Costituzionale. Elezione del presidente della Repubblica. Cambia il quorum: non basterà più la metà più uno degli elettori, ma serviranno i due terzi per i primi scrutini; poi i tre quinti; dal settimo scrutinio saranno necessari i tre quinti dei votanti. Addio al ping pong. È probabilmente l'effetto più importante: l'approvazione delle leggi sarà quasi sempre prerogativa della Camera, con il risultato che l'iter sarà molto più rapido. !13
  • 14. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE I poteri del Governo. Il governo avrà una corsia preferenziale per i suoi provvedimenti, la Camera dovrà metterli in votazione entro 70 giorni, ma a differenza dei decreti legge che entrano immediatamente in vigore (pur essendo passibili di modifIche in parlamento) questi provvedimenti saranno operativi solo dopo il voto defInitivo della Camera. La riforma del Titolo V. Con la modifIca del Titolo V della Costituzione viene rovesciato il sistema per distinguere le competenze dello Stato da quelle delle regioni. Sarà lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva (politica estera, immigrazione, rapporti con la chiesa, difesa, moneta, burocrazia, ordine pubblico, ecc.). Esame preventivo di costituzionalità. Aumentano anche i poteri della Corte Costituzionale, che potrà intervenire con un giudizio preventivo sulle leggi che regolano elezioni di Camera e Senato. La riforma della Pubblica amministrazione Un altro testo di legge su cui ho lavorato tantissimo in Commissione è la riforma della Pubblica Amministrazione. Responsabilità, trasparenza, digitale: sono le tre parole chiave della legge, che è la base per una riforma organica di tutta la PA, partendo da una maggiore trasparenza dei processi, una più chiara individuazione delle responsabilità di chi deve decidere e fare le cose. E poi una robusta dose di innovazione con l'obiettivo di fornire a cittadini e imprese un unico Pin di ingresso per l'accesso ad ogni servizio pubblico. Servirà un grande sforzo organizzativo per far funzionare tutto questo, ma è indispensabile: perchè la PA è l'insieme di ingranaggi che servono per far funzionare uno stato. Il 2016 sarà l'anno dell'attuazione della riforma. Una rivoluzione digitale nell'erogazione dei servizi. Un diritto dei cittadini diventa un dovere per le amministrazioni. Basta un click per richiedere e ricevere documenti. Accesso a qualunque servizio online con un solo Pin. Silenzio assenso tra le amministrazioni e con i cittadini. Stop ai ritardi sulle richieste. Regole certe per avviare un'attività. Trasparenza: la migliore politica contro la corruzione a costo zero. Si sciolgono i nodi della burocrazia: risparmio, qualità dei servizi, controllo sociale contro il malaffare. Riorganizzazione dell'Amministrazione dello Stato: politiche pubbliche più coordinate e valutazioni per decisioni più rapide. Eliminazione delle duplicazioni, !14
  • 15. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE forme più snelle di funzionamento. Gestione associata dei servizi delle Forze di Polizia. Accorpati PRA e Motorizzazioni (documento unico di circolazione e proprietà dei veicoli) Riforma delle Camere di commercio: nuova mission e più efficienza. Più sostegno concreto alle imprese. Costi ridotti grazie ad una razionalizzazione della presenza sul territorio (riduzione da 105 ad un massimo di 60 Camere in tutta Italia). Enti di ricerca pubblici più efficienti ed europei: meno burocrazia per la ricerca, maggiore flessibilità nella gestione delle risorse, regole più semplici. Definizione del ruolo dei ricercatori nel rispetto della Carta europea. Maggiore flessibilità organizzativa per garantire una migliore conciliazione tra vita e lavoro. Incentivi per modelli organizzativi che favoriscano il lavoro remoto, lo smart-working e il co- working. !15
  • 16. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE Forte riduzione del numero delle Società Partecipate: razionalizzazione del sistema delle partecipazioni pubbliche. Rafforzamento dei criteri pubblicistici nella gestione: tetto alle retribuzioni e trasparenza: incentivi e premi a enti locali che scelgono di aggregare attività di gestione per favorire efficienza e risparmio. Tariffari che tengano conto di produttività per ridurre aggravio su cittadini e imprese. Maggiore trasparenza nei contratti di servizio. Strumenti di rilevazione e obbligo di standard di qualità nazionali. IL LAVORO IN AULA ALLA CAMERA Nel corso del 2015 e di questa metà 2016, dall'aula di Montecitorio sono passati moltissimi provvedimenti. E' vero che la gran parte del lavoro di un parlamentare a Roma si sviluppa fuori dall'emiciclo (questo spiega anche il perchè talvolta le riprese televisive mostrino un'aula vuota: molto spesso ciò è dovuto al fatto che si sta lavorando in altri luoghi, in altre mansioni, per altre questioni, al netto del fatto che c'è comunque una quota di assenteismo del tutto ingiustificata tra i miei colleghi); ma è vero anche che molto tempo viene trascorso ugualmente dentro l'aula. Di seguito riporto alcuni dei principali provvedimenti di cui ci siamo occupati e che ho cercato di seguire con più attenzione degli altri (escludendo quelli trattati nelle pagine precedenti e relativi alle Commissioni parlamentari di mia competenza). LOTTA ALLA POVERTÀ: LA LEGGE DELEGA La Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, lo scorso luglio, la delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali. Si tratta di un provvedimento collegato alla legge di stabilità 2016 che avvia un intervento strutturale di contrasto alla povertà, con risorse la cui entità non è mai stata stanziata a tale scopo: è la prima volta nel nostro Paese che in un piano di lotta alla povertà c'è un capitolo di spesa permanente nel bilancio dello Stato che prevede, intanto, un miliardo di euro ogni anno. La delega prevede la creazione di un reddito di inclusione di contrasto alla povertà assoluta, una misura basata sia su trattamenti economici, sia sull’azione della rete dei servizi sociali. Non una visione economicista, quindi, né tanto meno assistenzialistica, ma un approccio che ha come obiettivo la dignità delle persone. Si tratta della prima forma strutturale di reddito di inclusione per la popolazione in età lavorativa che non abbia mezzi per condurre un livello di vita dignitoso, non sperimentale o limitata a qualche zona, di carattere universale ed, ovviamente, !16
  • 17. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE sottoposta alla prova dei mezzi. Per il futuro, il Fondo sarà alimentato, oltre che dal riordino delle prestazioni già destinate al contrasto alla povertà, anche con successivi provvedimenti legislativi, cioè con risorse il cui reperimento dovrà essere assicurato da provvedimenti ulteriori che dovranno consentire di raggiungere, progressivamente, le persone in condizione di povertà assoluta. Si rende così più chiara la direzione di marcia e cioè la scelta di realizzare la graduale estensione della platea delle persone beneficiarie e l'incremento del valore del contributo economico nei limiti delle risorse, appunto, di cui potrà disporre il Fondo. Con tale provvedimento, l’Italia chiude definitivamente il periodo delle sperimentazioni nella lotta alla povertà e l’approccio di tipo emergenziale, per arrivare alla prima misura a sostegno della persone in situazione di povertà assoluta, in linea con quanto avviene nel resto d’Europa. LA RIFORMA DEL SISTEMA DEI CONFIDI La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge delega al Governo per la riforma del sistema dei Confidi nel testo trasmesso dal Senato. I confidi sono enti che svolgono l'attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi e i servizi connessi o strumentali a favore delle piccole e medie imprese o dei liberi professionisti associati, nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legge. La garanzia dei confidi rappresentata da un fondo al quale contribuiscono tutti i soci che hanno aderito consorzio. La delega al Governo ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei confidi, proprio per migliorare l'accesso al credito; semplificare gli adempimenti, contenere i costi di funzionamento che vengono ribaltati inevitabilmente sulle imprese; rafforzare patrimonialmente i confidi, anche alla luce della disciplina più stringente introdotta dall’introduzione a livello europeo dell’Unione bancaria; disciplinare la raccolta di risorse pubbliche e private e i contributi degli enti pubblici verso i fondi di garanzia; razionalizzare la filiera di garanzia e controgaranzia; realizzare una maggiore sinergia tra il fondo centrale di garanzia nazionale e i confidi, evitando l'effetto spiazzamento del ricorso diretto del sistema delle imprese sul fondo centrale di garanzia saltando il sistema dei confidi; migliorare l’accesso generale al credito e utilizzare i confidi come strumento per un miglioramento dell'educazione finanziaria delle imprese e per l'attivazione di un sistema di consulenza soprattutto per il sistema delle microimprese. Il Senato ha introdotto il divieto all'uso di derivati o comunque di strumenti finanziari complessi. !17
  • 18. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE LA LEGGE SUL “DOPO DI NOI” La Camera dei deputati, il 14 giugno 2016, ha definitivamente approvato la legge in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, più comunemente conosciuta come legge sul “dopo di noi”. Questa legge introduce misure che tutelano i disabili gravi non solo nel periodo di vita successivo alla scomparsa dei genitori (dopo di noi), ma già durante l'esistenza in vita dei genitori attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata (durante noi). Si tratta in particolare di misure che aumentano le tutele e potenziano i diritti delle persone disabili, muovendosi nel solco dell'articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che riconosce l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e di scegliere dove e con chi vivere. A tal fine, la legge prevede anche un Fondo che finanzierà, tra gli altri, lo sviluppo di programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone disabili. Per la prima volta vengono stanziate risorse strutturali per politiche di aiuto concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un progetto individuale. Non si tratta quindi di uno spot e le risorse messe in campo per il triennio (2016-2018) sono complessivamente 270 milioni, tra il Fondo e le agevolazioni fiscali. RIFORMA DEL TERZO SETTORE La Camera dei deputati ha approvato la legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. Uno dei più importanti provvedimenti di questa legislatura. Il provvedimento riforma organicamente la disciplina riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo non-profit, le fondazioni, le imprese sociali. LA BUONA SCUOLA Una scuola autonoma e aperta al territorio; continuità nella didattica, con un’offerta formativa più efficiente, flessibile e aggiornata; strumenti più efficaci di raccordo con il mondo del lavoro. E poi: oltre 100 mila nuovi insegnanti assunti; investimenti nell’edilizia scolastica; 500 euro l’anno per l’aggiornamento e l’attività culturale di ogni docente. Questi gli elementi essenziali della riforma della Pubblica istruzione che abbiamo approvato alla Camera, dopo una lunga discussione parlamentare e non poche polemiche, dovute anche a difetti di comunicazione nello spiegare i contenuti della riforma. Nei mesi successivi la riforma è entrata pienamente in vigore con le assunzioni promesse, l'attivazione degli investimenti previsti, !18
  • 19. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE l'erogazione del bonus agli insegnanti e tutti i vari passaggi previsti dal testo di legge. LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che introduce nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto. Il provvedimento era stato approvato, in prima lettura dal Senato, con il voto di fiducia sul maxiemendamento presentato dal Governo che riproduceva in larga parte il contenuto dell'AS 2081 (ora AC 3634) di iniziativa dei senatori Cirinnà e altri. !19
  • 20. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE La riforma del lavoro (Jobs Act) La legge delega di riforma del mercato del lavoro (ribattezza “jobs act”) è un provvedimento complesso, ma molto importante e forse tra quelli che più hanno fatto discutere nel 2014. I suoi obiettivi sono quelli di estendere le protezioni, semplificare la selva di contratti che caratterizzato il nostro sistema, introdurre nuovi strumenti per le politiche attive del lavoro (quelle rivolte, cioè, all’aiuto a chi non ha o sta cercando un’occupazione), revisionare il sistema degli ammortizzatori sociali. Si tratta di azioni che da molto tempo vengono definite da più parti necessarie, ma finora si è visto poco di concreto. La legge delega approvata a dicembre, consentirà al Governo di emanare i decreti delegati che riguardano i singoli punti sopra elencati e altri, che saranno l’attuazione concreta della riforma. Alcuni di questi decreti sono stati tempestivamente approvati dal consiglio dei !20
  • 21. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE ministri del 24 dicembre 2014. Su ciascuno di essi ci sarà non solo una discussione parlamentare, ma anche – come sempre – una informazione il più possibile puntuale e tempestiva per tutti coloro che mi seguono attraverso i vari canali di comunicazione che utilizzo (incontri pubblici, social networks, newsletter, contatto diretto, ecc.). Il lavoro è il tema più importante che dobbiamo affrontare e lo strumento unico per riportare il nostro Paese alla crescita e alla riconquista della fiducia nel futuro. UNA LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI E FARMACEUTICI Lo sperpero di alimenti e farmaci rappresenta un costo sempre più insostenibile, anche da un punto di vista morale, per la collettività e comporta un dispendio di risorse naturali, idriche ed energetiche, oltre ad essere fonte di inquinamento. È la prima volta in Italia che si definiscono termini come "spreco" o "eccedenza alimentare" e che si interviene al fine di indirizzare la donazione di questi beni: si tratta di un tassello all’interno di un piano strategico e di un ventaglio più ampio di politiche attive, soprattutto in materia di contrasto alla povertà. La legge si prefigge lo scopo di favorire la riduzione degli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici o di altri prodotti, individuando specifiche misure finalizzate, in particolare, all'utilizzo dei beni per finalità di solidarietà sociale e al riutilizzo dei prodotti per ridurre la produzione di rifiuti. In Italia, come indica una recente ricerca effettuata dal Politecnico di Milano, vengono prodotte in un anno circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari, intese come cibo che viene realizzato, trasformato, distribuito e preparato per la somministrazione, e per diverse ragioni non viene venduto o consumato. Di queste circa 500.000 tonnellate vengono recuperate, con tassi differenti sulla base del grado di recuperabilità del prodotto e dello stadio della filiera in cui l’eccedenza si genera. CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO E RIUSO DEL SUOLO EDIFICATO I temi del consumo di suolo, del riuso del suolo edificato e della valorizzazione delle aree agricole stanno assumendo ormai da qualche tempo una rilevanza crescente e sono finalmente giunti all'attenzione anche del legislatore, sulla spinta di una maggiore consapevolezza dell'opinione pubblica, del mondo scientifico e delle professioni riguardo al tema dei limiti di un modello di sviluppo, che per molto tempo non si è misurato in modo adeguato con il tema della finitezza delle risorse ambientali e territoriali. !21
  • 22. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE UNA LEGGE PER I REATI AMBIENTALI Dopo oltre 15 anni di attesa, finalmente anche l'Italia si è dotata di una legge organica sui reati ambientali introducendo una serie di casi che fino ad oggi non erano puniti o lo erano con pene minime. In particolare sono stati aggiunti o inasprite le pene nel nostro ordinamento relativamente ai reati di disastro ambientale; inquinamento ambientale; impedimento al controllo ambientale; traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività. Allo stesso tempo si introducono sanzioni accessorie molto efficaci nella prevenzione e nella repressione degli illeciti. Con una speciale aggravante, legata ai reati che vengono commessi dalla criminalità organizzata, che ha l'obiettivo di colpire in maniera puntuale proprio le cosiddette ecomafie. LA LEGGE SULLA GREEN ECONOMY Finalmente una legge nazionale organica sull'economia verde, che mette in fila azioni, misure, provvedimenti e incentivi per il settore "green" in Italia. Abbiamo approvato prima della pausa natalizia il cosiddetto "collegato ambientale", ribattezzato "green act", in cui sono previste norme che vanno nella direzione di premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre che delle imprese e delle amministrazioni. C'è ancora tanta strada da fare sulle politiche ambientali, ma finalmente anche su questo fronte le cose si muovono. NUOVE NORME CONTRO LA CORRUZIONE E IL FALSO IN BILANCIO Dopo essere stato il parlamento e il Governo che per primi hanno istituito una Autorità nazionale contro la corruzione (guidata da Raffaele Cantone), nel corso del 2015 abbiamo approvato una serie di norme molto importanti per contrastare il fenomeno della corruzione nel nostro Paese. Il "pacchetto" contiene una serie di misure che vanno dall'incremento delle sanzioni per i reati più gravi contro la pubblica amministrazione, a quelle volte al recupero delle somme indebitamente percepite dal pubblico ufficiale, alla reintroduzione del reato di falso in bilancio. REATO DI OMICIO STRADALE Una battaglia che va avanti da anni e che finalmente giunge al traguardo. Ancora tante sono le attività da fare per abbassare il rischio e l'incidentalità sulle strade, ma la legge che introduce il reato di omicidio stradale nel nostro Paese è una legge di grande valore. Un fattore di giustizia ed equità, oltre che un deterrente di cui c'era bisogno. Non è un caso che importanti associazioni come la "Lorenzo Guarnieri" o l'Asaps (che opera a livello nazionale, ma ha sede a Forlì) si siano battute per anni per questo risultato. Finalmente raggiunto !22
  • 23. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE NUOVA NORMATIVA SULLE CLASS ACTION La Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge sull’azione di classe che modifica la disciplina dell'azione di classe a tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti. L’obiettivo della proposta è quello, sulla base dell'esperienza acquisita nei primi anni dell'applicazione dell'istituto, di conferire maggiore efficacia all'azione di classe. NUOVA DISCIPLINA SU PRESCRIZIONE REATI In materia di Giustizia la Camera ha lavorato moltissimo nel corso del 2015. Tra i provvedimenti portati avanti, c'è anche quello che riguarda la revisione dell'istituto della prescrizione dei reati. Il nucleo della proposta fa leva sulla sentenza di condanna di primo grado che, affermando la responsabilità dell'imputato non può che essere assolutamente incompatibile con l'ulteriore decorso del termine utile al cosiddetto oblio collettivo rispetto al fatto criminoso commesso. Non si tratta però di far cessare da quel momento la prescrizione, quanto di introdurre specifiche parentesi di sospensione per dare modo ai giudizi di impugnazione di poter disporre di un periodo congruo per il loro svolgimento, senza che vi sia il pericolo di una estinzione del reato per decorso del tempo pur dopo il riconoscimento della fondatezza della pretesa punitiva dello Stato, consacrato dalla sentenza di condanna non definitiva. La responsabilità civile dei magistrati Il Parlamento ha approvato la proposta di legge che modifica la “Legge Vassalli”, la quale (approvata successivamente al referendum abrogativo del novembre 1987) regola l'azione per fare valere la responsabilità civile dello Stato per i danni causati dalla condotta illecita di un magistrato. Le modifiche introdotte dal provvedimento in esame hanno come obiettivo quello di rendere effettiva la disciplina della responsabilità civile dello Stato e dei magistrati, anche alla luce dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Lo ius soli sportivo L'integrazione passa anche dallo sport. Sono orgoglioso di aver contribuito a introdurre in Italia lo ius soli sportivo. Abbiamo infatti approvato una legge di iniziativa parlamentare che prevede che i ragazzi non italiani residenti nel nostro paese potranno tesserarsi presso le realtà appartenenti alle Federazioni nazionali, alle Associazioni e agli Enti di promozione sportiva secondo le stesse procedure !23
  • 24. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE dei loro omologhi italiani. Un atto di civiltà, oltre che un ulteriore passo verso una integrazione più compiuta e concreta. Diritti del figlio non riconosciuto dalla nascita Originariamente, la legge sulle adozioni (Legge n. 184 del 1983) prevedeva che il minore adottato entrasse a far parte giuridicamente di una nuova famiglia con il presupposto però che fosse mantenuto il segreto sulle sue origini. Con una legge molto delicata (c'è stato un lungo confronto in commissione su questo tema), ma io credo giusta e tardiva, abbiamo esteso la possibilità di conoscere le proprie origini biologiche anche al figlio adottato non riconosciuto alla nascita. Negli anni cinquanta si contavano circa 5.000 casi l’anno. Le nascite si sono contratte del 39%, mentre i mancati riconoscimenti si sono ridotti del 91%. Attualmente, sono mediamente quattrocento ogni anno i bambini che nascono e che non vengono riconosciuti dalla madre, per lo più giovani donne straniere. Continuità affettiva dei figli in affido familiare Questo provvedimento interviene sulla legge n. 184 del 1983 per ridefinire il rapporto tra procedimento di adozione e istituto dell'affidamento familiare, allo scopo di garantire il diritto alla continuità affettiva con la famiglia affidataria del minore di cui sia dichiarata l'adottabilità. Non si tratta di trasformare l'affido in adozione, ma di tutelare le relazioni significative maturate da un minore in un prolungato periodo con la famiglia affidataria. Siamo partiti di una convinzione: il rapporto affettivo continuato e stabile nel tempo è un bene prezioso, che il legislatore non può non considerare all'interno della disciplina delle adozioni, dove il minore deve essere sempre più al centro dell’attenzione. Una legge quadro per la riforma della Protezione Civile È un argomento molto importante anche per i nostri territori, dove la Protezione civile ha un ruolo fondamentale di supporto alle amministrazioni locali non solo durante le emergenze, ma anche nella gestione ordinaria di molti servizi. Un ruolo ancora più forte nei piccoli comuni. Con la legge che abbiamo approvato alla Camera, si fissano i campi di intervento e principi e criteri entro i quali il Governo - attraverso propri decreti legislativi - dovrà riordinare, semplificare ed attualizzare la normativa di supporto al sistema nazionale della protezione civile. !24
  • 25. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE Legge sull'autismo Sono orgoglioso di far parte del primo parlamento italiano che è riuscito ad approvare una legge sull'autismo. Si tratta di una malattia che rientra nella categoria dei “disturbi pervasivi dello sviluppo”, che dipendono da un alterato sviluppo del cervello. Si tratta di un disordine neuropsichico infantile, che può comportare gravi problemi nella capacità di comunicare, di entrare in relazione con le persone e riadattarsi all'ambiente. Il provvedimento prevede interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. L'impegno per l'agricoltura Un pacchetto di misure urgenti per il rilancio dei comparti strategici del latte, dell’olio e della pesca; per aiutare i conduttori agricoli colpiti dalle alluvioni del 2014-2015 e per razionalizzare la macchina amministrativa destinata al sostegno del settore primario. È quanto prevede il decreto-legge n. 51 "Rilancio dei settori agricoli in crisi e razionalizzazione delle strutture ministeriali", che è stato uno dei tanti provvedimenti assunti nel corso del 2015 in materia di agricoltura. C'è poi l'approvazione della legge sull'agricoltura sociale per l'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati o disabili nell'ambito di un welfare che vede nell'agricoltura le potenzialità per dare un futuro non solo ai disabili ma anche a quanti devono esser reinseriti nel mondo del lavoro come chi si è disintossicato dalla droga. Inoltre abbiamo varato la legge per la tutela della biodiversità agraria e agroalimentare, un provvedimento che stabilisce i princìpi per l'istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, finalizzato alla difesa di questo capitale naturale, culturale, economico. Infine le misure che riguardano l'abolizione dell'Imu agricola e la cancellazione dell'Irap per le imprese agricole, che assieme ad altre 'minori' costituiscono il pacchetto-agricoltura contenuto dentro alla legge di stabilità. Possiamo tranquillamente affermare di aver riportato l'agricoltura al centro dell'agenda politica del nostro Paese, dopo anni - troppi - di oblio. Legge sulla nautica Il settore della nautica da diporto risulta particolarmente rilevante per l'economia italiana. Il comparto vale, complessivamente, oltre 40 miliardi di euro – circa il 2,6% del Pil nazionale – con più di 480 mila occupati, che però ha sofferto un fortissimo ridimensionamento negli ultimi 5 anni. Un settore molto importante anche per la Romagna, dove tra lavoratori diretti e indotto sono impiegate migliaia di persone. Abbiamo approvato una legge, nel corso del 2015, che persegue la finalità principale di introdurre nel codice della nautica da diporto misure di semplificazione degli adempimenti e mira al potenziamento dei dispositivi di !25
  • 26. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE sicurezza e all'aggiornamento dei requisiti per il conseguimento della patente nautica, per assicurare una migliore formazione. Nuovo codice degli appalti Una legge molto importante che siamo riusciti a varare dopo un lungo rimpallo tra Camera e Senato, è quella che riguarda la riforma del codice degli appalti, che apporta importanti novità sul fronte della tutela della legalità, dell'interesse pubblico e e della qualità dei lavori che vengono assegnati. Cambiamenti sostanziali riguardano gli affidamenti sia per la progettazione che per l’esecuzione delle opere, la richiesta di maggiore qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese, il ruolo rafforzato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il divieto di deroghe alle procedure di affidamento, la riduzione delle varianti in corso d’opera, l’eliminazione dell’aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso per le professioni tecniche, la maggiore centralità della fase progettuale sostituendo il progetto preliminare con quello esecutivo. Nuova governance della Rai Abbiamo varato una prima legge di riforma della Rai, che si limita agli aspetti di direzione e gestione del servizio pubblico radiotelevisivo: la cosiddetta governance della RAI; e non riguarda l'intero sistema radiotelevisivo, che cercheremo invece di affrontare nei prossimi mesi. L'obiettivo è fare della Rai un'azienda capace di essere presente e produrre contenuti per tutte le piattaforme; che sappia tenere conto delle enormi trasformazioni che hanno attraversato il sistema dei media audiovisivi e radiofonici di questi anni, un servizio pubblico con una particolare attenzione all'innovazione tecnologica. I beni culturali diventano servizi pubblici essenziali Abbiamo esaminato e convertito in legge un decreto dal valore simbolico molto importante, scaturito dopo i disordini nati al Colosseo e in tutta l'area di fori imperiali a Roma a seguito di una assemblea sindacale. Il testo di legge che abbiamo approvato e che è definitivamente in vigore, chiarisce che l’apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura rientra tra i servizi pubblici disciplinati dalla legge n. 146 del 1990 riguardante l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, cioè in quei servizi volti alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti. Dunque nessuna limitazione al diritto a manifestare, ma non sarà più possibile nelle ore di punta o nei periodi di massimo afflusso impedire a migliaia di turisti di visitare il nostro patrimonio. !26
  • 27. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE La legge di stabilità 2016 La Legge di stabilità è la legge più significativa che ogni anno il parlamento è chiamato ad esaminare. Corrisponde a quella che un tempo era chiamata “Finanziaria” e stabilisce il budget dello Stato per l'anno successivo, nonché le politiche di riduzione della spesa e di investimento che si vogliono pianificare. È un lavoro che dura un paio di mesi, comincia in ottobre e si conclude generalmente alla vigilia di Natale. Quest'anno, come accaduto per altri provvedimenti, è stato spesso necessario lavorare in notturna sia in commissione che in aula, anche perchè per la prima volta dopo molto tempo la legge di stabilità è stata approvata senza l'apposizione della questione di fiducia da parte del Governo. Questo implica un iter più articolato, ma anche una maggior possibilità di modifiche da parte del parlamento. I provvedimenti sono tantissimi e di seguito ho cercato di sintetizzarli, ritenendo che sia una legge talmente importante da non poter relegare ad un solo paragrafo. VIA IMU E TASI PER IL 70% DELLE FAMIGLIE. Sostenere la ripresa economica e dare più peso al portafogli delle persone: è l’obiettivo che vogliamo perseguire con la definitiva cancellazione delle tasse sulla prima casa, cui si è aggiunta la riduzione del 50 per cento l’Imu sulle case date in comodato d’uso a figli o genitori. PACCHETTO CASA. Il “pacchetto casa” è uno dei piatti forte della legge di stabilità. Non solo per l’azzeramento delle imposte sulla prima casa, ma anche per una serie di misure che incentivano l’acquisto, la manutenzione e l’investimento delle persone sulla propria abitazione. Un modo per sostenere la famiglia, le giovani coppie, progetti di vita di lunga durata. CONTRO LA POVERTÀ. Per la prima volta dopo molto tempo, finalmente l’Italia si dota di una serie di misure organiche per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Un’insieme di interventi importanti, anche se è chiaro che serviranno anni per recuperare il terreno perso a causa della crisi economica e di lunghi periodi di assenza di politiche di questo tipo. Si interviene con risorse straordinarie anche sull’educazione, sulle disabilità gravi, sull’incentivazione alle donazioni alimentari, sull’edilizia residenziale pubblica, sulla non autosufficienza. PER LE IMPRESE. È una legge di stabilità che ripone grande attenzione sulla piccola e media impresa. Dagli incentivi gli investimenti alla cancellazione dell’imu sui macchinari, dal taglio dell’Ires a partire dal 2017 agli ecobonus, senza dimenticare i provvedimenti che consentono di disattivare le cosiddette “clausole di salvaguardia” introdotte dai precedenti governi e che prevedevano per il 2016 l’aumento di accise sui carburanti e dell’Iva sui consumi per oltre 16 miliardi di tasse in più. Capitolo a parte, poi, l’agricoltura, fortemente presente nella legge di stabilità. E ancora gli sgravi per le imprese che assumono a tempo indeterminato. !27
  • 28. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE GIOCHI. Per il contrasto e la regolazione del gioco d’azzardo nella legge di stabilità 2016 si prevedono molti interventi. Innanzi tutto vengono introdotte nuove norme, che vietano la pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno. A partire dal 2017 si prevede, dunque, una riduzione del 30 per cento delle newslot rispetto agli apparecchi attivi al 31 luglio 2015 e si aumenta la tassazione. SICUREZZA. Un grande sforzo in termini di risorse (un miliardo di euro) e mezzi viene fatto nel settore della difesa e della sicurezza nella legge di stabilità 2016. Si tratta di risorse che andranno a potenziare gli organici, a dare un riconoscimento economico maggiore (finalmente!) ai lavoratori del comparto della sicurezza e della difesa, compresi i vigili del fuoco. Si potenziano le misure per il contrasto al terrorismo e agli attacchi informatici (ormai sempre più frequenti) e si prevede una maggior presenza di agenti sul territorio. Ad ogni euro speso in sicurezza, corrisponde un euro speso in cultura. CULTURA. L’investimento in cultura è uno dei capitoli più importanti della legge di stabilità 2016. In controtendenza rispetto al passato, si aumentano in maniera cospicua gli investimenti nel comparto puntando sulla riqualificazione, sulle professionalità, sulla fruizione dei nostri beni e del nostro patrimonio. Si rende permanente la detrazione fiscale del 65% per chi eroga donazioni allo scopo di sostenere la cultura e lo spettacolo (il cosiddetto art-bonus), si investe sulle biblioteche, si attribuisce una carta ai giovani che compiono 18 anni per l’ingresso in teatri, musei, aree archeologiche, mostre, eventi culturali e per l’acquisto di libri. AGRICOLTURA. Erano anni che lo Stato centrale non metteva al centro delle proprie iniziative l’agricoltura come siamo riusciti a fare nella legge di stabilità 2016. Un insieme di interventi di poco inferiori, come valore, al miliardo di euro che sono il segno tangibile della volontà di riportare i riflettori su un settore che rimane strategico per lo sviluppo del Paese. Tagliare le tasse agli agricoltori significa andare incontro alle esigenze di reddito, di semplificazione e di fiducia di cui l’intero settore ha bisogno. LAVORO E PENSIONI. Nella legge di stabilità 2016 ci sono molti interventi che riguardano il mondo del lavoro e, in misura inferiore, il settore pensionistico (che sarà oggetto di una complessiva riforma nel corso del prossimo anno). Dal rinnovo delle decontribuzioni per le assunzioni stabili, agli sgravi Irap per i lavoratori stagionali (importante per settori come il turismo); dal rifinanziamento della cassa integrazione all’intervento per la salvaguardia di altri 26mila esodati; dall’avvio della flessibilità pensionistica con il part-time, all’estensione della no-tax area. !28
  • 29. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE SANITÀ. Le risorse destinate a finanziare il Sistema Sanitario Nazionale ammontavano a 109 miliardi un anno fa, sono 110 oggi e diventeranno 111 miliardi nel 2016, con 800 milioni dedicati esclusivamente ai Livelli essenziali di assistenza (Lea), da aggiornare ogni anno (con obbligo di parere delle competenti Commissioni parlamentari). Questo prevede, cifre e bilancio alla mano, la legge di stabilità 2016. Prevista anche la possibilità di nuove assunzioni. ENTI LOCALI, VIA IL PATTO DI STABILITÀ. La legge di stabilità 2016 prevede molte importanti novità per la finanza locale. La più importante è quella del sostanziale superamento del Patto di Stabilità, giustamente additato negli ultimi anni come la causa di molti mali per gli enti locali, impossibiliti a investire per effetto del rigido rispetto dei vincoli di bilancio. Si compie un passo avanti considerevole, che consentirà agli enti che hanno bilanci in ordine di poter investire. FUSIONI DI COMUNI. Si introducono forti incentivi per le unioni e le fusioni di comuni. L'emendamento stabilizza gli stanziamenti di 30 milioni annui per incentivare le unioni di comuni e di ulteriori 30 milioni annui per le fusioni (inizialmente previsti per il solo triennio 2014-2016), raddoppiando dal 20% al 40% la maggiorazione dei trasferimenti per i comuni istituiti a seguito di fusione. SOSTEGNO ALLA NAUTICA. Con un emendamento approvato alla Legge di Stabilità verrà abolita la tassa sulla nautica introdotta con scarsa lungimiranza dal Governo Monti, tanto che l'intero settore in Italia ha subito negli anni scorsi una vigorosa battuta d'arresto (decine di migliaia di imbarcazioni 'emigrate' verso i paesi europei a noi vicini, cantieri navali in crisi, licenziamenti, chiusure). Si tratta di una notizia positiva anche per l'economia romagnola perchè il settore rappresenta una fetta importante del nostro sistema produttivo, a partire dal Gruppo Ferretti ma non solo. Tra lavoratori diretti e indiretti si tratta di migliaia di posti di lavoro e tantissimi fornitori che avranno ora nuove occasioni. Un'opportunità da sfruttare. LAVORATORI STAGIONALI. Una delle norme più importanti per la Romagna inserite nella legge di stabilità a cui stiamo lavorando alla Camera è quella sui lavoratori stagionali. Viene, infatti, estesa la deducibilità del costo del lavoro dall'imponibile Irap, nel limite del 70%, per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni nel periodo d'imposta. Una notizia positiva per i tanti operatori turistici della nostra terra. !29
  • 30. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO La parte più bella del lavoro di un parlamentare, almeno per me, è quella che riguarda il rapporto con la propria realtà di provenienza, con quello che un tempo si chiamava il proprio “collegio” (e che grazie alla nuova legge elettorale tornerà a chiamarsi così). Nel totale del lavoro di un deputato, almeno sulla base della mia esperienza, il rapporto con il territorio rappresenta almeno la metà dell'impegno profuso nello svolgimento del proprio lavoro. Un deputato a Roma non lavora solo quando si trova in aula o in commissione (molte sono le attività che si svolgono nei ministeri, negli incontri preparatori, nelle riunioni per esaminare alcuni problemi anche di carattere locale); ma soprattutto molto del nostro lavoro si dovrebbe svolgere – il condizionale è d'obbligo perchè forse non per tutti i colleghi è così – nella propria comunità di appartenenza. In cosa consiste questo lavoro? In prima battuta nel rispondere alle tante sollecitazioni che provengono da singoli cittadini, associazioni, organizzazioni economiche, imprese, amministrazioni locali. Poi ci sono gli eventi istituzionali a cui presenziare, le manifestazioni pubbliche in cui si è chiamati a intervenire, i convegni di approfondimento che non sono solo una passerella ma talvolta anche occasioni vere di approfondimento e conoscenza. Ci sono, inoltre, gli appuntamenti e le iniziative per far conoscere ciò che ci si fa: comunicati stampa, presenze televisive, incontri pubblici (i nostri #OpenCamera, ma anche quelli organizzati da altri) e le newsletter. Infine, fatto da non trascurare, c'è l'attività di studio e documentazione: per cercare di essere preparati al meglio quando si devono affrontare argomenti che non si conoscono, pur avendo sempre poco tempo a disposizione. LA COMUNICAZIONE #OpenCamera, una finestra aperta sul parlamento Anche per tutto il 2015 si sono susseguiti gli appuntamenti di #OpenCamera, il format inaugurato subito dopo il mio insediamento nel marzo 2013 e che consiste in un ciclo di incontri periodici sul territorio basati non sui miei interventi, ma sulle risposte alle domande del pubblico presente. Ai nove appuntamenti “canonici” di #OpenCamera si aggiungono tutte le iniziative politiche organizzate dal PD o da altri soggetti istituzionali o politici, oltre alle assemblee informali a cui ho !30
  • 31. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE partecipare per discutere dell'attività parlamentare e del Governo. Obiettivo è incrementare queste iniziative e raggiungere anche quelle zone in cui ancora non si è riusciti, soprattutto per ragioni di tempo, a prevedere assemblee pubbliche con questo format. Chi è interessato a organizzare una tappa nella propria zona, può contattarmi a segreteria.lodolini@camera.it Sito internet Il sito web www.lodolini.it contiene tutti gli articoli pubblicati, i comunicati stampa, le newsletter inviate nel corso di questi anni, oltre ad una serie di contenuti sull'attività parlamentare. Al suo interno pubblico resoconti approfonditi su ciò che viene deciso al parlamento o sulle più importanti decisioni assunte dal Governo; ma anche opinioni e report su ciò che faccio a livello territoriale. Le newsletter Le newsletter riportano i resoconti dell'attività sul territorio e in parlamento e sono lo strumento che utilizzo con maggiore frequenza per comunicare, informare e confrontarmi con le persone che mi seguono. Ogni spedizione arriva a 6000 persone. L'iscrizione alle newsletter avviene tramite sito, tramite richiesta via email, contatto personale, sms o durante gli incontri pubblici. Social network Facebook e Twitter sono altri due strumenti che utilizzo molto per informare le persone su ciò che faccio, su ciò che penso e su ciò che succede a Roma e nelle Marche. Sono strumenti utilissimi per alimentare costantemente il flusso e lo scambio di informazioni con le persone. Di seguito, come di consueto, una breve analisi statistica sull’utilizzo del mio profilo e della mia pagina presenti sui social network più diffusi. !31
  • 32. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE LE MIE PROPOSTE DI LEGGE COME PRIMO FIRMATARIO PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LODOLINI ed altri: "Introduzione dell'articolo 21-bis della Costituzione, recante il riconoscimento del diritto universale di accesso alla rete internet" (1508) (presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013) LODOLINI ed altri: "Disposizioni per il contrasto del fenomeno dell'erosione costiera lungo il litorale adriatico delle Marche e per la valorizzazione turistica del territorio" (1867) (presentata il 3 dicembre 2013, annunziata il 4 dicembre 2013) LODOLINI ed altri: "Istituzione della figura professionale del tecnico di ecocardiografia" (2781) (presentata il 18 dicembre 2014, annunziata il 19 dicembre 2014) LODOLINI ed altri: "Disposizioni per garantire il funzionamento del Museo tattile statale 'Omero'" (3352) (presentata l'8 ottobre 2015, annunziata il 9 ottobre 2015) LODOLINI ed altri: "Modifica al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di popolazione dei comuni e di fusione dei comuni minori" (3420) (presentata l'11 novembre 2015, annunziata il 12 novembre 2015) LODOLINI ed altri: "Istituzione del Parco nazionale del Monte Conero" (3425) (presentata il 12 novembre 2015, annunziata il 13 novembre 2015) LODOLINI ed altri: "Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione delle bande musicali" (3931) (presentata il 27 giugno 2016, annunziata il 28 giugno 2016) !32
  • 33. TRE ANNI DOPO: COSA ABBIAMO FATTO, COSA C’È DA FARE La tua opinione è importante. Rimaniamo in contatto: Sito - www.lodolini.it e-mail - segreteria.lodolini@camera.it Facebook - www.faceboocl.com/emanuele.lodolini Twitter - twitter.com/ELodolini Sito PD - www.partitodemocratico.it
 Sito del gruppo PD alla Camera - www.deputatipd.it Mille giorni per cambiare l’Italia - passodopopasso.italia.it !33