A scuola di Diritti Umani: attività mineraria, diritti umani e ambiente
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Educación
Tre casi emblematici tra Italia e Brasile. Marco Ratti è giornalista, ha partecipato al progetto A scuola di Diritti Umani, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo dal Festival dei Diritti Umani di Milano.
www.festivaldirittiumani.it
L'attività mineraria e la lavorazione dei suoi prodotti sono spesso fonte di
violazione dei diritti umani. È innegabile guardando il caso del quartiere Piquiá
de Baixo nella città di Açailandia, nel Nordest del Brasile, dove la presenza di
cinque centrali siderurgiche che lavorano il ferro portato dalla multinazionale
Vale S.A. ha devastato l'ambiente e violato il diritto alla salute della
popolazione locale. Una volta zona pre-amazzonica, infatti, oggi l'intera area è
caratterizzata dalla presenza di piantagioni di eucalipto, che danno legna a
centinaia di carbonaie che producono il carbone vegetale necessario al
funzionamento della siderurgiche.
Queste industrie, costruite proprio a fianco delle abitazioni, lavorano
emettendo sostanze inquinanti 24 ore al giorno e 365 giorni all'anno attraverso
12 altoforni che non sono neppure dotati di filtri per la riduzione delle
emissioni. Ci sono altre due realtà che hanno riversi punti in comune con
Piquiá de Baixo: quella di un altro impianto siderurgico a Rio de Janeiro,
posseduto dalla Vale S.A. insieme alla tedesca ThyssenKrupp, che presenta
problematiche simili; quella dell'Ilva di Taranto, che peraltro compra il ferro
proprio dalla Vale S.A.
Francesco Gesualdi,
Dario Bossi
Il prezzo del ferro. Come
si arricchisce la più
grande multinazionale
del ferro e come
resistono le vittime a
livello mondiale
EMI, 2010
Brasile, storia del
villaggio che ha
sconfitto la
multinazionale del ferro
Marco Ratti
L’Espresso
09.03.2016
(vai all’articolo)
Raccolta di articoli in
italiano sulla vicenda
della Vale a Piquiá de
Baixo
(vai al sito)
“Polmoni d’acciaio", vite
tra i veleni
Dal Brasile all'Ilva di
Taranto, radiografia di
un massacro
Marco Ratti
22.04.2014
(vai all’articolo)
Marco Ratti è un giornalista investigativo. Dopo aver vissuto in una delle aree più povere del Brasile per tre
anni, ha dato vita insieme ad alcuni colleghi a Osservatorio Diritti, un sito che si occupa esclusivamente di
notizie legate ai diritti umani, in Italia e nel mondo. Ha lavorato con l’Espresso, Il Sole-24 Ore, Famiglia
Cristiana, Nigrizia, l’Editoriale Domus, Finanza e Mercati, l’Agenzia giornalista radiotelevisiva (Agr) e altre
testate. Ha partecipato alla fondazione e alla crescita di ETicaNews, un sito d'informazione indipendente che
si occupa di finanza socialmente responsabile e di responsabilità sociale d’impresa.
Ha conosciuto da vicino il mondo della cooperazione, a cui si era avvicinato vivendo per un anno nel Kosovo
del dopoguerra. E ha studiato in profondità i meccanismi di alcune istituzioni internazionali (ha collaborato alla
pubblicazione del libro “Dal Tribunale penale internazionale per la ex-Jugoslavia alla Corte penale
internazionale”, Giuffrè). Competenze che adesso mette a servizio di Osservatorio Diritti.
Marco Ratti