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Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                 ROMA, 13 DICEMBRE 2012




    CONNESSIONI IN ACCIAIO
              Corso di Costruzioni Metalliche
           Tenuto dal Prof. Ing. Franco Bontempi
               Anno Accademico 2012/2013



                Ing. Chiara Crosti
               “Sapienza” Universita’ di Roma
                Sapienza” Universita’
chiara.crosti@uniroma1.it,
chiara.crosti@uniroma1.it, chiara.crosti@francobontempi.org
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
               Ing. Chiara Crosti
Introduction




               E-mail: chiara.crosti@francobontempi.org - chiara.crosti@uniroma1.it

               •   Dottorato in Ingegneria delle Strutture Universita’ di Roma “Sapienza”, XXIII Ciclo,
                   Novembre 2011. Titolo tesi: “Improving the safety of steel bridges through more
                   accurate and affordable modeling of connections”, relatore: Prof. F. Bontempi,
Part I




                   correlatore: Dr. Dat Duthinh.

               •   Guest researcher presso il National Institute of Standard and Technology (NIST) in
                   Gaithersburg, Maryland, USA;
                    •   Costruzioni in acciaio:
Part II




                         • Ottimizzazione strutturale e identificazione del rischio nel caso di Multi-
                            Hazard;
                         • Analisi non lineari ad elementi finiti di connessioni in acciaio sottoposte a
                            condizioni di carico estreme.
Conclusions




               •   Laurea in Ingegneria civile indirizzo Strutture, Settembre del 2007. Titolo tesi:
                   “Analisi strutturale per la valutazione prestazionale delle costruzioni in acciaio
                   soggette ad incendio", relatore prof. F. Bontempi, correlatore Ing. F. Petrini.

                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Introduction                                                               OUTLINES


                                  ASPETTI GENERALI
Part I




                                 ASPETTI NORMATIVI

                   Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti
Part II




                                 ASPETTI APPLICATIVI
                        Applicazione del metodo delle componenti
Part III




               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM




                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Introduction                                                               OUTLINES


                                  ASPETTI GENERALI
Part I




                                 ASPETTI NORMATIVI

                   Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti
Part II




                                 ASPETTI APPLICATIVI
                        Applicazione del metodo delle componenti
Part III




               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM




                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                                       ASPETTI GENERALI
               UNIONI IN ACCIAIO
Introduction



               Unioni correnti: servono per creare profili composti a partire da ferri piatti e cantonali (profili che non
               esistono sui sagomari, come travi alte e profili a cassone)

               Unioni di forza: uniscono tra lori i vari elementi strutturali per formare l’intera costruzione

                                                            I giunti tra gli elementi sono realizzati nelle zone di diffusione
Part I




                                                            (D regions):

                                                                - Sono sede di concentrazioni di sforzi
                                                                - Non vale la teoria della trave di Bernoulli (non sono
                                                                  verificate le ipotesi alla base della teoria di De Saint
Part II




                                                                  Venant)
                                                                - Le indicazioni progettuali sono basate su teorie e
                                                                  modellazioni semplificate supportate da analisi
                                                                  sperimentali o numeriche
               Immagine da http://dankuchma.com/stm
Part III




               Lo studio accurato delle unioni è fondamentale perché i collegamenti possono costituire il punto
               debole della struttura.
               “TECNICA DELLE COSTRUZIONI Basi della progettazione Elementi intelaiti in acciaio”. F. Bontempi, S. Arangio,
               L. Sgambi. Carocci, Roma. 2008”

                                                      CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                             Crollo di capannoni a seguito del sisma, Maggio 2012




Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Part III   Part II   Part I   Introduction




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                             Crollo di capannoni a seguito del sisma, Maggio 2012




Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Part III   Part II   Part I   Introduction

                                                                             Bridge on I 35-W Minnesota, August 1st 2001




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                                                           ASPETTI GENERALI




Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                    ASPETTI GENERALI
               Bridge on I 35-W Minnesota, August 1st 2001
Introduction
Part I
Part II




                                   U10-W
Part III




                                  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction

                                                                             I-35W DIFFERENT CAUSES OF COLLAPSE




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO




Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                                                   ASPETTI GENERALI
               ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO
Introduction




               1)      Trave-colonna
                       singolo
               2)      Trave-colonna
Part I




                       doppio
               3)      Continuità
                       trave-trave
               4)      Continuità
                       colonna-colonna
Part II




               5)      Colonna-
                       fondazione
Part III




                    Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                                                   ASPETTI GENERALI
               ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO
Introduction




               1)      Trave-colonna
                       singolo
               2)      Trave-colonna
Part I




                       doppio
               3)      Continuità
                       trave-trave
               4)      Continuità
                       colonna-colonna
Part II




               5)      Colonna-
                       fondazione
Part III




                    Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                                                   ASPETTI GENERALI
               ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO
Introduction




               1)      Trave-colonna
                       singolo
               2)      Trave-colonna
Part I




                       doppio
               3)      Continuità
                       trave-trave
               4)      Continuità
                       colonna-colonna
Part II




               5)      Colonna-
                       fondazione
Part III




                    Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                                                   ASPETTI GENERALI
               ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO
Introduction




               1)      Trave-colonna
                       singolo
               2)      Trave-colonna
Part I




                       doppio
               3)      Continuità
                       trave-trave
               4)      Continuità
                       colonna-colonna
Part II




               5)      Colonna-
                       fondazione
Part III




                    Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                                                   ASPETTI GENERALI
               ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO
Introduction




               1)      Trave-colonna
                       singolo
               2)      Trave-colonna
Part I




                       doppio
               3)      Continuità
                       trave-trave
               4)      Continuità
                       colonna-colonna
Part II




               5)      Colonna-
                       fondazione
Part III




                    Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                               ASPETTI GENERALI
               SISTEMI DI COLLEGAMENTO
Introduction



                     CHIODATI                            BULLONATI                                 SALDATI




                                                                                                      cerniera
Part I




               •Cadute in disuso;             •Facilità e velocità di montaggio e           •Collegamenti più rigidi;
               •Poiché montati a caldo, nei   smontaggio;                                   • Si evita l’indebolimento
Part II




               gambi si generavano spesso     • Flessibilità della struttura nel caso       dovuto ai fori dei bulloni;
               tensioni di trazione che       debba essere modificata per rispondere        • Le saldature occupano
               portavano anche alla rottura   a nuove esigenze distributive;                meno spazio. I giunti sono
               del chiodo stesso;             • Riutilizzo delle parti strutturali;         più snelli;
               • Non possono essere           •Gli elementi strutturali sono indeboliti     •Gli elementi da unire non
               scomposte a meno che non si    dalla presenza dei fori;                      devono subire un trattamento
Part III




               distruggano gli elementi di    • La presenza dei fori comporta una           iniziale (per le bullonature
               connessione.                    distribuzione        delle        tensioni   bisogna realizzare i fori).
                                              caratterizzata da punte locali .

                                         CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
Introduction                                                               OUTLINES


                                  ASPETTI GENERALI
Part I




                                 ASPETTI NORMATIVI

                   Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti
Part II




                                 ASPETTI APPLICATIVI
                        Applicazione del metodo delle componenti
Part III




               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM




                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                              ASPETTI NORMATIVI
               ASPETTI NORMATIVI
Introduction



               NTC 2008
Part I
Part II




                              4.2.8.1 Unioni con bulloni, chiodi e perni soggetti a carichi statici
                              4.2.8.2 Unioni saldate
                              4.2.8.3 Unioni soggetti a carichi a fatichi
                              4.2.8.4 Unioni soggetti a vibrazioni, urti e/o inversioni di carico
Part III




                              …..
                              ……
                              …….

                             CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                  ASPETTI NORMATIVI
               ASPETTI NORMATIVI
Introduction



               NTC 2008

               Cap. 1 – Oggetto
               “Circa le indicazioni applicative per l’ottenimento delle prescritte prestazioni, per quanto
               non espressamente specificato nel presente documento, ci si può riferire a normative di
               comprovata validità e a altri documenti tecnici elencati nel Cap. 12. In particolare quelle
Part I




               fornite dagli Eurocodici con le relative Appendici nazionali costituiscono indicazioni di
               comprovata validità e forniscono il sistematico supporto applicativo delle presenti
               norme.”
               Cap. 12 – Riferimenti tecnici
Part II




               “Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i
               principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti:
               - Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici
                  Nazionali o, in mancanza di esse, nella forma internazionale EN;
               - Norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale
Part III




                 dell’Unione Europea;
               - Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI.”


                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                          ASPETTI NORMATIVI
               ASPETTI NORMATIVI
Introduction



               Eurocode 3: Design of steel structures

               Part 1.8: Design of Joints
               1.   Introduction
Part I




               2.   Basis of Design
               3.   Connections made with bolts, rivets or pins
               4.   Welded connections
               5.   Analysis, classification and modeling
               6.   Structural joints connecting H or I sections
               7.   Hollow section joints
Part II
Part III




                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                 ASPETTI NORMATIVI




Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
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                                                                                     ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE DEI NODI
Introduction



               Le strutture in acciaio sono usualmente progettate facendo riferimento a modelli in cui i nodi
               hanno comportamento ideale. Quando si rappresenta la realtà tramite un modello è
               necessario fare numerose ipotesi funzionali alla rappresentazione. Generalmente, nella
               progettazione delle strutture in acciaio, si accetta di rappresentare il comportamento dei nodi
               attraverso due modelli idealizzati: incastro perfetto e cerniera perfetta. L’incastro perfetto
               implica la completa continuità tra gli elementi collegati, il trasferimento completo delle forze
Part I




               tra l’estremità della trave e la colonna e l’assenza di deformazioni parassite; la cerniera
               perfetta prevede una sufficiente capacita di rotazione della trave senza sviluppare momenti
               parassiti. Sebbene l’adozione di questi due modelli comporti delle notevoli semplificazioni
               nelle procedure di analisi e progettazione, il comportamento reale è sempre intermedio.
Part II
Part III




                                                     ……………………………

                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                           ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE DEL NODO SECONDO UNI EN 1993-1-8:2005
Introduction




               •Joint stiffness:
                    •Rigid;
                    •Semi-rigid;
                    •Pinned.
Part I




               •Joint strength:
                    •Full strength;
                    •Partial strength;
                    •Pinned.
Part II




               •Joint ductility:
                    •Continuos;
                    •Semi-continuos;
                    •Simple.
Part III




                                                                           UNI EN 1993-1-8:2005

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                                                                                                                    ASPETTI NORMATIVI
               Per rappresentare il comportamento di un nodo si fa riferimento al diagramma momento-
Introduction


               rotazione da cui è possibile effettuare delle valutazioni riguardanti la resistenza, la rigidezza
               e la duttilità; in funzione della tipologia di connessione.




                                                                                             Mj,R
Part I




                                                                                                                     Sj,ini
Part II




                                                                                                                                               ϕCd
                  Nodo                                   Modello                              Curva caratteristica momento-rotazione


                                                     Mj,R = momento flettente resistente
Part III




                                                     Sj,ini = rigidezza rotazionale iniziale
                                                     ϕCd = rotazione ultima
                 Lorenzo Conversano-Valutazione dell’influenza delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio
                                                  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                    ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RIGIDEZZA
Introduction




               This classification is only applicable to beam-to-column joint configurations.

               Rigid
               The joint behavior is assumed not to have significant influence on the distribution of internal
               forces and moments in the structure, nor on its overall deformation.
Part I




               Semi-rigid
               The joint provides a predictable degree of interaction between members, based on the design
               moment rotation characteristics of the joint. It should be able to transmit internal forces and
               moments.
Part II




               Pinned
               The joint shall be capable of transmitting the internal forces, without developing significant
               moments which might affect the structural members. It shall be also capable of accepting the
               resulting rotations under the design loads.
Part III




                                                                                     UNI EN 1993-1-8:2005

                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III            Part II   Part I   Introduction




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                             ASPETTI NORMATIVI




                                    UNI EN 1993-1-8:2005




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                                                                                      ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RESISTENZA
Introduction



               Through the comparison of its actual design moment resistance Mj,Rd with the design
               moment resistances of the members that it connects, a joint may be classified as full-strength,
               pinned or partial-strength.

               Full-strength (ripristino di resistenza)
Part I




               The design resistance of a full-strength joint shall be not less than that of the connected
               members
               Boundary:

               Partial-strength (a parziale ripristino)
Part II




               A joint which does not meet the criteria for full-strength or nominally pinned joints should be
               considered to have a partial-strength resistance.

               Pinned (a cerniera)
               The joint shall be capable of transmitting the internal forces, without developing significant
Part III




               moments which might adversely affect the members of the structure. It shall also be capable
               of accepting the resulting rotations under the design loads.
               Boundary:
                                                                                      UNI EN 1993-1-8:2005
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                                                                         ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RESISTENZA
Introduction




                                                                              ripristino di
                                                                              resistenza
                    M, FULL STRENGTH
Part I




                                                                               a parziale
                                                                               ripristino
Part II




               0.25*M, FULL STRENGTH
                                                                               a cerniera
Part III




                                                                         UNI EN 1993-1-8:2005

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                                                                        ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE SECONDO LA DUTTILITA’
Introduction




                  STIFFNESS/RESISTANCE        Full-strength   Partial-strength Pinned

                          Rigid                Continuos      Semi-continuos     *
Part I




                        Semi-rigid           Semi-continuos Semi-continuos       *

                         Pinned                    *                *          Simple
Part II
Part III




                                                                         UNI EN 1993-1-8:2005


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                                                                                    ASPETTI NORMATIVI
               CLASSIFICAZIONE SECONDO I TIPI DI ANALISI
Introduction



               L’interpretazione da fornire a questa nuova classificazione dipende anche dal tipo di analisi
               che si vuole condurre. Difatti, nel caso di un’analisi elastica globale, le uniche
               caratteristiche rilevanti per la modellazione sono quelle di rigidezza; viceversa se stiamo
               effettuando un’analisi rigido-plastica ci interessano principalmente le resistenze; infine, in
               tutti gli altri casi, sia la rigidezza che la resistenza governano il modo in cui il nodo
               dovrebbe essere modellato. La tabella seguente riassume la casistica presentata:
Part I
Part II
Part III




                                                                                     UNI EN 1993-1-8:2005

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                                                                                               ASPETTI NORMATIVI
               MODELLAZIONE DEL NODO
Introduction



               Il metodo che fornisce la più accurata conoscenza del comportamento dei nodi consiste
               nell’effettuare test sperimentali; tuttavia, nella pratica di progettazione questa tecnica è
               antieconomica, il che la rende adatta per lo più a propositi di ricerca. L’uso dei dati
               sperimentali disponibili in letteratura è principalmente rivolto, più che alla progettazione, alla
               validazione di modelli che mirano alla previsione del comportamento dei nodi a partire dalle
               sue proprietà geometriche e meccaniche. I modelli per la previsione del comportamento dei
Part I




               nodi si dividono in cinque categorie:


               •test sperimentali; “Goverdhan data bank”, “Steel connection data bank”, “SERICON data bank”
               •modelli empirici;   Polimonio di Frye e Morris
               •modelli analitici;  4 parametri di Richard e Abbott
Part II




               •modelli agli elementi finiti;
               •modelli meccanici.                            METODO DELLE COMPONENTI
Part III




                Detti anche modelli a molla, i modelli meccanici si basano sulla simulazione del
                nodo/collegamento con un insieme di componenti rigide e flessibili.



                                            CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                             ASPETTI NORMATIVI
               GIUNTO SALDATO
Introduction


                                                         1- Identificazione delle componenti;

                                                         .
Part I




               METODO DELLE COMPONENTI                   2- Risposta delle componenti;

               1- Identificazione delle componenti;
Part II




               2- Risposta delle componenti;

               3-Assemblaggio delle componenti.
                                                         3-Assemblaggio delle componenti.
Part III




                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                                                                  ASPETTI NORMATIVI
               Il primo step da seguire, nel metodo delle componenti, è quello dell’individuazione delle
Introduction


               varie fonti di deformabilità.
               Nel caso di connessioni saldate sono:
               - Pannello d’anima della colonna a taglio;        CWS
               - Anima della colonna in trazione;                CWT
               - Anima della colonna in compressione;            CWC
               - Flangia della colonna in flessione;             CFB
Part I




               - Anima e flangia della trave in compressione.    BFC
Part II
Part III




                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                     ASPETTI NORMATIVI
               Come è possibile notare, non tutte le componenti sono dello stesso tipo, poiché alcune di
Introduction


               esse contribuiscono sia in termini di rigidezza che di resistenza e vengono modellate con
               legami di tipo elasto-plastico; altre, ponendo solo una limitazione alla resistenza vengono
               modellate con legami di tipo rigido-plastico.

               Le prime tre componenti, ovvero anima della colonna a taglio (CWS) e pannelli a
               trazione (CWT) e compressione (CWC), governano sia la rigidezza che la resistenza del
Part I




               nodo; invece, la flangia della colonna in flessione (CFB) e l’anima e flangia della trave
               in compressione (BFC) forniscono solo delle limitazioni in termini di resistenza senza
               contribuire in maniera rilevante alla rigidezza.

               In tale metodo, per i nodi saldati si ipotizza che la rottura delle saldature sia assolutamente
Part II




               evitata, poiché esse sono in grado di fornire piccolissime deformazioni dando vita a
               meccanismi di rottura fragili. Questa è la ragione per cui è auspicabile seguire criteri di
               progetto delle saldature, sempre a vantaggio di sicurezza e che prevedano sovraresistenze
               rispetto alla componente più debole.
Part III




                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                              ASPETTI NORMATIVI
               Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J)
Introduction



                                                              6.2.4.1 Column web panel in shear (CWS)
Part I


                 Eurocodice 3 Part 1_1
Part II
Part III




                                         CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                       ASPETTI NORMATIVI
               Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J)
Introduction




                                                   6.2.4.2 Column web in transverse compression
                                                                     (CWC)
Part I
Part II
Part III




                                 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                  ASPETTI NORMATIVI
               Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J)
Introduction




               Si deve valutare la resistenza all’instabilita’ dell’anima della colonna considerata come
               membratura compressa.
Part I
Part II




               Si aggiungono piatti di rinforzo per aumentare la resistenza dell’anima della colonna
Part III




                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                              ASPETTI NORMATIVI
               Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J)
Introduction




                                                     6.2.4.3 Column web in transverse tension (CWT)
Part I
Part II




                                            in caso contrario bisogna rinforzare il
                                            giunto con oppurtuni irrigidimenti
Part III




                                 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                          ASPETTI NORMATIVI
               Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J)
Introduction




                                                  6.2.4.3 Column web in transverse tension (CWT)
Part I




                                                       Resistenza a flessione dell’ala
                                                       della colonna
Part II
Part III




                                 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                     ASPETTI NORMATIVI
               Determinazione del momento resistente
Introduction




               Determinati i valori di resistenza e rigidezza di ogni componente nodale, è necessario, per
               ricavare il legame momento-rotazione del nodo, correlare le singole componenti fra loro,
               assumendo che la resistenza complessiva sia governata dalla resistenza della componente
               più debole.                              CWC    CWT     CWS
Part I




                                           M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z
               Dove z e’ il braccio delle forze interne
Part II




                                                                  Mj,R


                                                          z
Part III




                                                                 Curva caratteristica momento-rotazione
                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                  ASPETTI NORMATIVI
               6.3 Rotational stiffness (Rigidezza rotazionale)
Introduction
Part I
Part II




                                                                  Sj,ini
Part III




                                CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III         Part II   Part I   Introduction

                                                                                  6.4 Rotation capacity




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                               ϕCd
                                                                                                          ASPETTI NORMATIVI




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Part III   Part II   Part I   Introduction

                                                                            METODO DELLE COMPONENTI




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                                      ASPETTI NORMATIVI




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Introduction                                                               OUTLINES


                                  ASPETTI GENERALI
Part I




                                 ASPETTI NORMATIVI

                   Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti
Part II




                                 ASPETTI APPLICATIVI
                        Applicazione del metodo delle componenti
Part III




               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM




                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I       Introduction

                                                                                       ESEMPIO APPLICATIVO
                                                                             HE 220A




                                                            IPE 300




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                                             ASPETTI APPLICATIVI




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Introduction                                                                          ASPETTI APPLICATIVI

               Momento plastico della trave, IPE 300

               My,T = Wy * σy = 153.2 kNm

               Mu,T = Wpl * σy = 172.1 kNm

               Momento plastico della colonna, HEA 220
Part I




               My,T = Wy * σy = 141.7 kNm

               Mu,T = Wpl * σy = 156.3 kNm
Part II




               M
               Mu
               My
                                                           Foto tratta dal Ballio Mazzolani “Strutture in acciaio” Hoepli.
Part III




                                                       χ
                        χy                      χu
                                    CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                               ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction
Part I
Part II
Part III




                             CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                            ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction



               Resistenza della zona compressa, (annesso J)

                                                   CWC
Part I




                                                               = 340.6 kN

                                              = 272.5 kN
Part II




                                                           0



                                                         = 155.7 mm
Part III




                                     CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                 ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction



               Resistenza della zona compressa, (annesso J)
               Resistenza all’instabilita’ dell’anima della colonna
Part I




               Modo a nodi spostabili

               Lunghezza libera di inflessione L0= d
Part II




               Larghezza efficace beff= (h2+ss2)0.5


                                                       = 184 kN
Part III




               La resistenza della zona compressa e’ governata dall’instabilita’, dato che Fc,RD = 272.5 kN


                                           CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                              ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction



               Resistenza della zona tesa, (annesso J)
                                                   CFT
Part I




                                                         = 325 kN

                                                         = 321 kN
Part II




                                                               Non c’e’ bisogno di rinforzare il
                                                = 280.88 kN
                                                               giunto con oppurtuni irrigidimenti
Part III




                                     CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction



               Resistenza della zona tesa, (annesso J)
                                                           CWT
Part I




                                    = 435 kN
                                                         = 325 kN

                                                         = 321 kN
Part II




                                                                 Non c’e’ bisogno di rinforzare il
                                                = 280.88 kN
                                                                 giunto con oppurtuni irrigidimenti
Part III




                                     CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                              ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI
Introduction



               Resistenza della zona soggetta a taglio, (annesso J)
Part I




                                             = 298.3 kN

               Valutare eventuali problemi di imbozzamento del pannello d’anima della colonna

                             OK
Part II
Part III




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                                                                                   ASPETTI APPLICATIVI
               CALCOLO DEL MOMENTO RESISTENTE DEL GIUNTO
Introduction




               M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z = Nc,RD * z = 184 * 0.29 = 53.36 kNm
                             184    321     298

               La resistenza del giunto e’ governata dalla instabilita’ della colonna.
Part I
Part II




                                                                                              z = 0.29 m
Part III




                                          CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                  ASPETTI APPLICATIVI
               Calcolo della rigidezza rotazionale del giunto
Introduction




                                     = 1.115E7
Part I
Part II
Part III




                                CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                  ASPETTI APPLICATIVI
               Calcolo della capacita’ di rotazione del giunto
Introduction
Part I
Part II
Part III




                                CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                            ASPETTI APPLICATIVI
               Classificazione del nodo
Introduction



               Secondo la resistenza:

                                              pinned          53.36 > 0.25*MF-S     PARTIAL
                                                                                   STRENGHT
                                              rigid           53.36 < 153           (a parziale
                                                                                    ripristino)
Part I




               Mj,RD = 53.36 kN*m

               MF-S (beam) = 153 kN*m
Part II




               MF-S (column) = 142 kN*m

               Secondo la rigidezza rotazionale:
                                                        1.115 E+7 < 1.075 E+8
                                                                                   SEMI-RIGID
Part III




                                                        1.115 E+7 > 2.152E+6




                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                                    ASPETTI APPLICATIVI
               Considerazioni
Introduction



               Nel caso in cui si voglia realizzare un giunto a completo ripristino:

               •Inserimento di irrigidimenti per rinforzare la colonna:

                    •Irrigidimenti orizzontali: (le due forze concentrate in corrispondenza delle ali della
                    trave sono assorbite dagli irrigidimenti stessi che in genere vengono realizzati dello
Part I




                    stesso spessore delle ali della trave).
Part II
Part III




                      M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z = Vpl,RD * z = 298.3* 0.29 = 86.5 kNm

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                                                                                     ASPETTI APPLICATIVI
               Considerazioni
Introduction



               Nel caso in cui si voglia realizzare un guinto a completo ripristino:

               •Inserimento di irrigidimenti per rinforzare la colonna:

                    •Irrigidimenti orizzontali + Irrigidimento obliquo:
Part I




                                                           •irrigidimento di 15 mm di spessore (t);
                                                           •lavori solo per una larghezza corrispondente alla
                                                           larghezza dell’ala della trave (b);
Part II
Part III




                                                               M RD = Vpl,RD * z = 525* 0.29 = 152 kNm


                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                     ASPETTI APPLICATIVI
               GIUNTO FLANGIATO
Introduction



               Extended end-plate connections
Part I
Part II
Part III




                                   CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                                                 ASPETTI APPLICATIVI
               GIUNTO FLANGIATO
Introduction




                       Unione saldata                     Unione flangiata
Part I
Part II
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                 ASPETTI APPLICATIVI




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                                                                  ASPETTI APPLICATIVI
               ESEMPIO APPLICATIVO (Tesi di Laurea Ing. Lorenzo Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




                                CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction




                                    Ing. Lorenzo Conversano

  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
                                                                                                       RESISTENZA
                                                                                                       RIGIDEZZA
                                                                                                                    ASPETTI APPLICATIVI




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                                                                               ASPETTI APPLICATIVI
               DIAGRAMMA MOMENTO-ROTAZIONE
Introduction




                       250
                       M
                     (kNm)
                       200
Part I




                       150


                       100
                                                                      TEST     EC3
Part II




                        50


                         0                                                                  θ (rad)
                             0      0.01      0.02       0.03      0.04       0.05      0.06

               Il nodo studiato corrisponde esattamente al nodo del test identificato nella SERICON data
Part III




               bank come 109.003; le proprieta’ geometriche e le proprieta’ meccaniche sono quelle
               descritte in precedenza. Il test e’ stato effettuato da Humer nel marzo del 1987 presso
               l’Institute of steel Timber Constrution della University of Innsbruck.

                                      CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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Introduction                                                               OUTLINES


                                  ASPETTI GENERALI
Part I




                                 ASPETTI NORMATIVI

                   Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti
Part II




                                 ASPETTI APPLICATIVI
                        Applicazione del metodo delle componenti
Part III




               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM




                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                             MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE FLANGIATA               CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano)
                                                                  MODELLO
Introduction



                                             Elementi:
                                            Flangia                          Condizioni al contorno:
                                           (SHELL)
                                             • shell                         DX, DY, DZ
                                              • beam
                                                  Bulloni
                                              • beam Point contact Tension
                                                 (BEAM)
                                              Materiale:                          Ala trave LINEARITA’
                                                                                         NON
Part I




                                                                                  (SHELL)
                                              Elasto-plastico incrudente
                                              Analisi: Statica non lineare
                                                                                             Anima trave
                                          M 250                                               (SHELL)
                                        (kNm)
Part II




                                            200


                                            150

                 Anima
                                            100
                colonna
               (SHELL)
Part III




                                             50


                                              0
                                                  0    0.01     0.02       0.03      0.04   0.05      0.06
                                          Ala colonna (SHELL)                                      θ (rad)


                              CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL CONTATTO PIASTRA - ALA DELLA COLONNA             (Ing.Conversano)
Introduction



                                     POINT CONTACT BEAM ELEMENT



                                                Elementi BEAM di tipo Point contact con
                                                rigidezza a trazione nulla, cioè reagenti solo a
Part I




                                                compressione, per simulare il contatto tra la
                                                piastra, a cui e’ saldata la trave.
Part II
Part III




                                CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                          MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL CONTATTO PIASTRA -ALA DELLA COLONNA                                    (Ing.Conversano)
Introduction



               Per ognuno dei diversi valori di rigidezza a compressione assegnati agli elementi si controlla la
               variazione di distanza tra due punti collegati, uno appartenente alla piastra e uno all’ala della colonna.

               Il valore che annulla totalmente la variazione di distanza tra i punti di controllo, che e’ stato utilizzato
               nell’analisi svolta, e assegnando tale rigidezza e possibile considerare gli elementi infinitamente rigidi.
Part I
Part II
Part III




                                           CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL BULLONE
Introduction



                                          “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere solo
                                          a compressione, rigidezza a trazione nulla)


                                          Beam (sezione del gambo del bullone)
Part I
Part II
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL BULLONE
Introduction



                                          “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere solo
                                          a compressione, rigidezza a trazione nulla)


                                          Beam (sezione del gambo del bullone)
Part I
Part II




                                          Beam (sezione del gambo del bullone)
                                          “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere a
                                          compressione e a trazione)
Part III




                                          “Beam” (elemento in grado di resistere solo a
                                          compressione, rigidezza a tazione nulla)

                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL BULLONE
Introduction




                 htesta/2
Part I
Part II
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               MODELLAZIONE DEL BULLONE
Introduction
Part I
Part II
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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6/15                                      Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA
                                                  MODEL VALIDATION
Introduction


                             Tests of gusset plates performed at the University of Alberta
                                           (Nast, Grondin and Cheng, 1999).
Part I
Part II




               •Thickness of 9.61 mm and ten bolt holes of diameter 24.3 mm.
               •The model is fixed along the two perpendicular edges at the bottom and left.
Conclusions




               •The analysis accounts for the nonlinearity of the material and large displacements.
               •The material is bilinear elasto-plastic, with Young’s modulus of 215 GPa, yield strength of 410 MPa
               and tangent modulus of 2.15 GPa.
               •The analysis uses true stress and true strain.

                                 Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
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7/15                  Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA
                              MODEL VALIDATION
Introduction
Part I
Part II
Conclusions




               Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
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8/15                                  Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA
                                             MODEL VALIDATION
Introduction
Part I




               P = P0 cos α, where – 45° ≤ α ≤ 45°
Part II
Conclusions




                              Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
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                             MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE FLANGIATA                   CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano)
                                                                      MODELLO
Introduction
Part I
Part II




                             Pressione lineare sugli elementi SHELL del
                             bordo superiore dell’anima della trave
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                          CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano)
               UNIONE BULLONATA CON FLANGIA DI ESTREMITA’     MODELLO
Introduction



                                            Analisi non lineari:

                                            •Non linearita’ di materiale:
Part I
Part II
Part III




                               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                             MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE FLANGIATA             CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano)
                                                                MODELLO
Introduction



                                           Analisi non lineari:

                                           •Non linearita’ di geometria:
Part I
Part II
Part III




                              CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                      MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               CURVA M-θ                                                 (Ing.Conversano)
Introduction




               Analisi incrementale
Part I
Part II
Part III




                                      CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                                  (Ing.Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                                  (Ing.Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                                  (Ing.Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                                  (Ing.Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
                                                  (Ing.Conversano)
Introduction
Part I
Part II
Part III




               CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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               UNIONE FLANGIATA_CONFRONTI
Introduction



                 250
                         M
                       (kNm)
                 200                                                                                        Mu

                 150
Part I




                 100
                                                                                  TEST
                  50                                                              EC3
Part II




                                                                                  FEM

                   0                                                                                        θ (rad)
                       0         0.01         0.02      0.03          0.04         0.05              0.06

                               RIGIDEZZA                              RESISTENZA
Part III




                                             Sj,ini                                     Mj,R
                       EC3 senza coeff. 21000 kNm/rad          EC3 senza coeff.   106          kNm
                            FEM         20584 kNm/rad               FEM           170          kNm
                            Test        17864 kNm/rad               Test          153          kNm


                                        CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                             MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE CONTROVENTO-TRAVE SECONDARIA             Ing. Omati, Ing. Risa
Introduction




                                                PLATE
Part I




                                                                      BEAM
Part II




                                                                       LINK
Part III




                             CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                             MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE COLONNA-FONDAZIONE                       Ing. Lofrano, Ing. Natangelo
Introduction


                                    PLATE




                  SOLID
Part I
Part II




                                                                         BEAM
Part III




                             CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE
Introduction
Part I
Part II
Part III




                              CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE
Introduction




                                                        N. Nodes: 28330

                                                        n. Dof : 169980
Part I




                                                        n. Elements S4R and S3R: 27670
Part II
Part III




                              CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE
Introduction
Part I
Part II
Part III




                              CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
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                                          MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO
Introduction
Part I




                     Configurazione 1                       Configurazione 2                          Configurazione 3
Part II




                                                               Cerniera ideale
               CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E PROPRIETA’ DEI MATERIALI
                      TRAVI        COLONNE PIANI 1-2-3      COLONNE PIANI 4-5-6-7   COLONNE PIANI 8-9-10          Acciaio S355
                     IPE 400              HE 340 B                 HE 280 B                HE 240 B          E      210000 N/mm2
                L      9.14   m     H1        5.33    m       H      4.2      m       H      4.2      m
                                   H 2-3-4    4.2     m                                                     fyk       355    N/mm2
                Me    410.38 kNm                              Me    488.48    kNm    Me     333.10    kNm
Part III




                Mp   463.985 kNm     Me      765.38   kNm                                                   fu        510    N/mm2
                                                              Mp    544.57    kNm    Mp     373.82    kNm
                χp   0.00845 1/m    Mp       854.84   kNm
                                                              χp    0.0121    1/m           0.0141    1/m
                                                                                                            εu         5         %
                                                                                      χp
                χu    0.25   1/m     χp      0.0099   1/m                                                   εe       0.169       %
                                                              χu    0.3571    1/m     χu    0.4167    1/m
                                     χu      0.2941   1/m


                                             CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                                 MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO
Introduction
Part I




                  Configurazione 1             Configurazione 2           Configurazione 3
Part II




                                                              Elementi
                                                             Connection
Part III




                                     CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
                              MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM
               STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO
Introduction
Part I




                                            Configurazione 1                                              Configurazione 2                                                    Configurazione 3
                             1200                                                             1200                                                            1200
Part II




                             1000                                                             1000                                                            1000
               Taglio al piede (kN)




                                                                             Taglio al piede (kN)




                                                                                                                                             Taglio al piede (kN)
                                      800                                                           800                                                             800

                                      600                                                           600                                                             600

                                      400                                                           400                                                             400
                                                              Ideale                                                      Ideale                                                            Ideale
Part III




                                      200                                                           200                                                             200                     Semirigidi
                                                              Semirigidi                                                  Semirigidi

                                        0                                                             0                                                               0
                                            0     0.5          1           1.5                            0    0.5         1           1.5                                0        0.5         1         1.5
                                                  Spostamento (m)                                              Spostamento (m)                                                    Spostamento (m)


                                                                       CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
Part III   Part II   Part I   Introduction

                                                                            Semi-rigid behavior of connections in fire:




  CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO




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Connessioni in Acciaio - Lezione 14 dicembre2012

  • 1. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ROMA, 13 DICEMBRE 2012 CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di Costruzioni Metalliche Tenuto dal Prof. Ing. Franco Bontempi Anno Accademico 2012/2013 Ing. Chiara Crosti “Sapienza” Universita’ di Roma Sapienza” Universita’ chiara.crosti@uniroma1.it, chiara.crosti@uniroma1.it, chiara.crosti@francobontempi.org
  • 2. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Ing. Chiara Crosti Introduction E-mail: chiara.crosti@francobontempi.org - chiara.crosti@uniroma1.it • Dottorato in Ingegneria delle Strutture Universita’ di Roma “Sapienza”, XXIII Ciclo, Novembre 2011. Titolo tesi: “Improving the safety of steel bridges through more accurate and affordable modeling of connections”, relatore: Prof. F. Bontempi, Part I correlatore: Dr. Dat Duthinh. • Guest researcher presso il National Institute of Standard and Technology (NIST) in Gaithersburg, Maryland, USA; • Costruzioni in acciaio: Part II • Ottimizzazione strutturale e identificazione del rischio nel caso di Multi- Hazard; • Analisi non lineari ad elementi finiti di connessioni in acciaio sottoposte a condizioni di carico estreme. Conclusions • Laurea in Ingegneria civile indirizzo Strutture, Settembre del 2007. Titolo tesi: “Analisi strutturale per la valutazione prestazionale delle costruzioni in acciaio soggette ad incendio", relatore prof. F. Bontempi, correlatore Ing. F. Petrini. CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 3. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction OUTLINES ASPETTI GENERALI Part I ASPETTI NORMATIVI Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti Part II ASPETTI APPLICATIVI Applicazione del metodo delle componenti Part III MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 4. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction OUTLINES ASPETTI GENERALI Part I ASPETTI NORMATIVI Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti Part II ASPETTI APPLICATIVI Applicazione del metodo delle componenti Part III MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 5. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI UNIONI IN ACCIAIO Introduction Unioni correnti: servono per creare profili composti a partire da ferri piatti e cantonali (profili che non esistono sui sagomari, come travi alte e profili a cassone) Unioni di forza: uniscono tra lori i vari elementi strutturali per formare l’intera costruzione I giunti tra gli elementi sono realizzati nelle zone di diffusione Part I (D regions): - Sono sede di concentrazioni di sforzi - Non vale la teoria della trave di Bernoulli (non sono verificate le ipotesi alla base della teoria di De Saint Part II Venant) - Le indicazioni progettuali sono basate su teorie e modellazioni semplificate supportate da analisi sperimentali o numeriche Immagine da http://dankuchma.com/stm Part III Lo studio accurato delle unioni è fondamentale perché i collegamenti possono costituire il punto debole della struttura. “TECNICA DELLE COSTRUZIONI Basi della progettazione Elementi intelaiti in acciaio”. F. Bontempi, S. Arangio, L. Sgambi. Carocci, Roma. 2008” CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 6. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Crollo di capannoni a seguito del sisma, Maggio 2012 Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 7. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Crollo di capannoni a seguito del sisma, Maggio 2012 Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 8. Part III Part II Part I Introduction Bridge on I 35-W Minnesota, August 1st 2001 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI GENERALI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 9. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI Bridge on I 35-W Minnesota, August 1st 2001 Introduction Part I Part II U10-W Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 10. Part III Part II Part I Introduction I-35W DIFFERENT CAUSES OF COLLAPSE CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 11. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO Introduction 1) Trave-colonna singolo 2) Trave-colonna Part I doppio 3) Continuità trave-trave 4) Continuità colonna-colonna Part II 5) Colonna- fondazione Part III Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 12. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO Introduction 1) Trave-colonna singolo 2) Trave-colonna Part I doppio 3) Continuità trave-trave 4) Continuità colonna-colonna Part II 5) Colonna- fondazione Part III Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 13. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO Introduction 1) Trave-colonna singolo 2) Trave-colonna Part I doppio 3) Continuità trave-trave 4) Continuità colonna-colonna Part II 5) Colonna- fondazione Part III Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 14. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO Introduction 1) Trave-colonna singolo 2) Trave-colonna Part I doppio 3) Continuità trave-trave 4) Continuità colonna-colonna Part II 5) Colonna- fondazione Part III Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 15. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI ZONE NODALI IN UN TELAIO IN ACCIAIO Introduction 1) Trave-colonna singolo 2) Trave-colonna Part I doppio 3) Continuità trave-trave 4) Continuità colonna-colonna Part II 5) Colonna- fondazione Part III Lorenzo Conversano-ValutazioneCROSTI – delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio dell’influenza CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 16. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI GENERALI SISTEMI DI COLLEGAMENTO Introduction CHIODATI BULLONATI SALDATI cerniera Part I •Cadute in disuso; •Facilità e velocità di montaggio e •Collegamenti più rigidi; •Poiché montati a caldo, nei smontaggio; • Si evita l’indebolimento Part II gambi si generavano spesso • Flessibilità della struttura nel caso dovuto ai fori dei bulloni; tensioni di trazione che debba essere modificata per rispondere • Le saldature occupano portavano anche alla rottura a nuove esigenze distributive; meno spazio. I giunti sono del chiodo stesso; • Riutilizzo delle parti strutturali; più snelli; • Non possono essere •Gli elementi strutturali sono indeboliti •Gli elementi da unire non scomposte a meno che non si dalla presenza dei fori; devono subire un trattamento Part III distruggano gli elementi di • La presenza dei fori comporta una iniziale (per le bullonature connessione. distribuzione delle tensioni bisogna realizzare i fori). caratterizzata da punte locali . CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 17. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction OUTLINES ASPETTI GENERALI Part I ASPETTI NORMATIVI Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti Part II ASPETTI APPLICATIVI Applicazione del metodo delle componenti Part III MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 18. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI ASPETTI NORMATIVI Introduction NTC 2008 Part I Part II 4.2.8.1 Unioni con bulloni, chiodi e perni soggetti a carichi statici 4.2.8.2 Unioni saldate 4.2.8.3 Unioni soggetti a carichi a fatichi 4.2.8.4 Unioni soggetti a vibrazioni, urti e/o inversioni di carico Part III ….. …… ……. CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 19. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI ASPETTI NORMATIVI Introduction NTC 2008 Cap. 1 – Oggetto “Circa le indicazioni applicative per l’ottenimento delle prescritte prestazioni, per quanto non espressamente specificato nel presente documento, ci si può riferire a normative di comprovata validità e a altri documenti tecnici elencati nel Cap. 12. In particolare quelle Part I fornite dagli Eurocodici con le relative Appendici nazionali costituiscono indicazioni di comprovata validità e forniscono il sistematico supporto applicativo delle presenti norme.” Cap. 12 – Riferimenti tecnici Part II “Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti: - Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali o, in mancanza di esse, nella forma internazionale EN; - Norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale Part III dell’Unione Europea; - Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI.” CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 20. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI ASPETTI NORMATIVI Introduction Eurocode 3: Design of steel structures Part 1.8: Design of Joints 1. Introduction Part I 2. Basis of Design 3. Connections made with bolts, rivets or pins 4. Welded connections 5. Analysis, classification and modeling 6. Structural joints connecting H or I sections 7. Hollow section joints Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 21. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI NORMATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 22. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE DEI NODI Introduction Le strutture in acciaio sono usualmente progettate facendo riferimento a modelli in cui i nodi hanno comportamento ideale. Quando si rappresenta la realtà tramite un modello è necessario fare numerose ipotesi funzionali alla rappresentazione. Generalmente, nella progettazione delle strutture in acciaio, si accetta di rappresentare il comportamento dei nodi attraverso due modelli idealizzati: incastro perfetto e cerniera perfetta. L’incastro perfetto implica la completa continuità tra gli elementi collegati, il trasferimento completo delle forze Part I tra l’estremità della trave e la colonna e l’assenza di deformazioni parassite; la cerniera perfetta prevede una sufficiente capacita di rotazione della trave senza sviluppare momenti parassiti. Sebbene l’adozione di questi due modelli comporti delle notevoli semplificazioni nelle procedure di analisi e progettazione, il comportamento reale è sempre intermedio. Part II Part III …………………………… CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 23. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE DEL NODO SECONDO UNI EN 1993-1-8:2005 Introduction •Joint stiffness: •Rigid; •Semi-rigid; •Pinned. Part I •Joint strength: •Full strength; •Partial strength; •Pinned. Part II •Joint ductility: •Continuos; •Semi-continuos; •Simple. Part III UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 24. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Per rappresentare il comportamento di un nodo si fa riferimento al diagramma momento- Introduction rotazione da cui è possibile effettuare delle valutazioni riguardanti la resistenza, la rigidezza e la duttilità; in funzione della tipologia di connessione. Mj,R Part I Sj,ini Part II ϕCd Nodo Modello Curva caratteristica momento-rotazione Mj,R = momento flettente resistente Part III Sj,ini = rigidezza rotazionale iniziale ϕCd = rotazione ultima Lorenzo Conversano-Valutazione dell’influenza delle connessioni semi-rigide nell’analisi globale delle strutture in acciaio CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 25. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RIGIDEZZA Introduction This classification is only applicable to beam-to-column joint configurations. Rigid The joint behavior is assumed not to have significant influence on the distribution of internal forces and moments in the structure, nor on its overall deformation. Part I Semi-rigid The joint provides a predictable degree of interaction between members, based on the design moment rotation characteristics of the joint. It should be able to transmit internal forces and moments. Part II Pinned The joint shall be capable of transmitting the internal forces, without developing significant moments which might affect the structural members. It shall be also capable of accepting the resulting rotations under the design loads. Part III UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 26. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI NORMATIVI UNI EN 1993-1-8:2005 Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 27. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RESISTENZA Introduction Through the comparison of its actual design moment resistance Mj,Rd with the design moment resistances of the members that it connects, a joint may be classified as full-strength, pinned or partial-strength. Full-strength (ripristino di resistenza) Part I The design resistance of a full-strength joint shall be not less than that of the connected members Boundary: Partial-strength (a parziale ripristino) Part II A joint which does not meet the criteria for full-strength or nominally pinned joints should be considered to have a partial-strength resistance. Pinned (a cerniera) The joint shall be capable of transmitting the internal forces, without developing significant Part III moments which might adversely affect the members of the structure. It shall also be capable of accepting the resulting rotations under the design loads. Boundary: UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 28. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE SECONDO LA RESISTENZA Introduction ripristino di resistenza M, FULL STRENGTH Part I a parziale ripristino Part II 0.25*M, FULL STRENGTH a cerniera Part III UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 29. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE SECONDO LA DUTTILITA’ Introduction STIFFNESS/RESISTANCE Full-strength Partial-strength Pinned Rigid Continuos Semi-continuos * Part I Semi-rigid Semi-continuos Semi-continuos * Pinned * * Simple Part II Part III UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 30. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE SECONDO I TIPI DI ANALISI Introduction L’interpretazione da fornire a questa nuova classificazione dipende anche dal tipo di analisi che si vuole condurre. Difatti, nel caso di un’analisi elastica globale, le uniche caratteristiche rilevanti per la modellazione sono quelle di rigidezza; viceversa se stiamo effettuando un’analisi rigido-plastica ci interessano principalmente le resistenze; infine, in tutti gli altri casi, sia la rigidezza che la resistenza governano il modo in cui il nodo dovrebbe essere modellato. La tabella seguente riassume la casistica presentata: Part I Part II Part III UNI EN 1993-1-8:2005 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 31. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI MODELLAZIONE DEL NODO Introduction Il metodo che fornisce la più accurata conoscenza del comportamento dei nodi consiste nell’effettuare test sperimentali; tuttavia, nella pratica di progettazione questa tecnica è antieconomica, il che la rende adatta per lo più a propositi di ricerca. L’uso dei dati sperimentali disponibili in letteratura è principalmente rivolto, più che alla progettazione, alla validazione di modelli che mirano alla previsione del comportamento dei nodi a partire dalle sue proprietà geometriche e meccaniche. I modelli per la previsione del comportamento dei Part I nodi si dividono in cinque categorie: •test sperimentali; “Goverdhan data bank”, “Steel connection data bank”, “SERICON data bank” •modelli empirici; Polimonio di Frye e Morris •modelli analitici; 4 parametri di Richard e Abbott Part II •modelli agli elementi finiti; •modelli meccanici. METODO DELLE COMPONENTI Part III Detti anche modelli a molla, i modelli meccanici si basano sulla simulazione del nodo/collegamento con un insieme di componenti rigide e flessibili. CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 32. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI GIUNTO SALDATO Introduction 1- Identificazione delle componenti; . Part I METODO DELLE COMPONENTI 2- Risposta delle componenti; 1- Identificazione delle componenti; Part II 2- Risposta delle componenti; 3-Assemblaggio delle componenti. 3-Assemblaggio delle componenti. Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 33. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Il primo step da seguire, nel metodo delle componenti, è quello dell’individuazione delle Introduction varie fonti di deformabilità. Nel caso di connessioni saldate sono: - Pannello d’anima della colonna a taglio; CWS - Anima della colonna in trazione; CWT - Anima della colonna in compressione; CWC - Flangia della colonna in flessione; CFB Part I - Anima e flangia della trave in compressione. BFC Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 34. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Come è possibile notare, non tutte le componenti sono dello stesso tipo, poiché alcune di Introduction esse contribuiscono sia in termini di rigidezza che di resistenza e vengono modellate con legami di tipo elasto-plastico; altre, ponendo solo una limitazione alla resistenza vengono modellate con legami di tipo rigido-plastico. Le prime tre componenti, ovvero anima della colonna a taglio (CWS) e pannelli a trazione (CWT) e compressione (CWC), governano sia la rigidezza che la resistenza del Part I nodo; invece, la flangia della colonna in flessione (CFB) e l’anima e flangia della trave in compressione (BFC) forniscono solo delle limitazioni in termini di resistenza senza contribuire in maniera rilevante alla rigidezza. In tale metodo, per i nodi saldati si ipotizza che la rottura delle saldature sia assolutamente Part II evitata, poiché esse sono in grado di fornire piccolissime deformazioni dando vita a meccanismi di rottura fragili. Questa è la ragione per cui è auspicabile seguire criteri di progetto delle saldature, sempre a vantaggio di sicurezza e che prevedano sovraresistenze rispetto alla componente più debole. Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 35. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J) Introduction 6.2.4.1 Column web panel in shear (CWS) Part I Eurocodice 3 Part 1_1 Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 36. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J) Introduction 6.2.4.2 Column web in transverse compression (CWC) Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 37. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J) Introduction Si deve valutare la resistenza all’instabilita’ dell’anima della colonna considerata come membratura compressa. Part I Part II Si aggiungono piatti di rinforzo per aumentare la resistenza dell’anima della colonna Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 38. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J) Introduction 6.2.4.3 Column web in transverse tension (CWT) Part I Part II in caso contrario bisogna rinforzare il giunto con oppurtuni irrigidimenti Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 39. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Calcolo delle RESISTENZAdelle varie componenti (Appendice J) Introduction 6.2.4.3 Column web in transverse tension (CWT) Part I Resistenza a flessione dell’ala della colonna Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 40. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI Determinazione del momento resistente Introduction Determinati i valori di resistenza e rigidezza di ogni componente nodale, è necessario, per ricavare il legame momento-rotazione del nodo, correlare le singole componenti fra loro, assumendo che la resistenza complessiva sia governata dalla resistenza della componente più debole. CWC CWT CWS Part I M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z Dove z e’ il braccio delle forze interne Part II Mj,R z Part III Curva caratteristica momento-rotazione CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 41. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI NORMATIVI 6.3 Rotational stiffness (Rigidezza rotazionale) Introduction Part I Part II Sj,ini Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 42. Part III Part II Part I Introduction 6.4 Rotation capacity CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ϕCd ASPETTI NORMATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 43. Part III Part II Part I Introduction METODO DELLE COMPONENTI CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI NORMATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 44. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction OUTLINES ASPETTI GENERALI Part I ASPETTI NORMATIVI Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti Part II ASPETTI APPLICATIVI Applicazione del metodo delle componenti Part III MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 45. Part III Part II Part I Introduction ESEMPIO APPLICATIVO HE 220A IPE 300 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI APPLICATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 46. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction ASPETTI APPLICATIVI Momento plastico della trave, IPE 300 My,T = Wy * σy = 153.2 kNm Mu,T = Wpl * σy = 172.1 kNm Momento plastico della colonna, HEA 220 Part I My,T = Wy * σy = 141.7 kNm Mu,T = Wpl * σy = 156.3 kNm Part II M Mu My Foto tratta dal Ballio Mazzolani “Strutture in acciaio” Hoepli. Part III χ χy χu CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 47. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 48. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Resistenza della zona compressa, (annesso J) CWC Part I = 340.6 kN = 272.5 kN Part II 0 = 155.7 mm Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 49. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Resistenza della zona compressa, (annesso J) Resistenza all’instabilita’ dell’anima della colonna Part I Modo a nodi spostabili Lunghezza libera di inflessione L0= d Part II Larghezza efficace beff= (h2+ss2)0.5 = 184 kN Part III La resistenza della zona compressa e’ governata dall’instabilita’, dato che Fc,RD = 272.5 kN CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 50. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Resistenza della zona tesa, (annesso J) CFT Part I = 325 kN = 321 kN Part II Non c’e’ bisogno di rinforzare il = 280.88 kN giunto con oppurtuni irrigidimenti Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 51. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Resistenza della zona tesa, (annesso J) CWT Part I = 435 kN = 325 kN = 321 kN Part II Non c’e’ bisogno di rinforzare il = 280.88 kN giunto con oppurtuni irrigidimenti Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 52. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DELLE RESISTENZE DELLE VARIE COMPONENTI Introduction Resistenza della zona soggetta a taglio, (annesso J) Part I = 298.3 kN Valutare eventuali problemi di imbozzamento del pannello d’anima della colonna OK Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 53. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI CALCOLO DEL MOMENTO RESISTENTE DEL GIUNTO Introduction M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z = Nc,RD * z = 184 * 0.29 = 53.36 kNm 184 321 298 La resistenza del giunto e’ governata dalla instabilita’ della colonna. Part I Part II z = 0.29 m Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 54. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI Calcolo della rigidezza rotazionale del giunto Introduction = 1.115E7 Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 55. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI Calcolo della capacita’ di rotazione del giunto Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 56. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI Classificazione del nodo Introduction Secondo la resistenza: pinned 53.36 > 0.25*MF-S PARTIAL STRENGHT rigid 53.36 < 153 (a parziale ripristino) Part I Mj,RD = 53.36 kN*m MF-S (beam) = 153 kN*m Part II MF-S (column) = 142 kN*m Secondo la rigidezza rotazionale: 1.115 E+7 < 1.075 E+8 SEMI-RIGID Part III 1.115 E+7 > 2.152E+6 CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 57. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI Considerazioni Introduction Nel caso in cui si voglia realizzare un giunto a completo ripristino: •Inserimento di irrigidimenti per rinforzare la colonna: •Irrigidimenti orizzontali: (le due forze concentrate in corrispondenza delle ali della trave sono assorbite dagli irrigidimenti stessi che in genere vengono realizzati dello Part I stesso spessore delle ali della trave). Part II Part III M RD = min { Fc,RD; Ft,RD; Vpl,RD } * z = Vpl,RD * z = 298.3* 0.29 = 86.5 kNm CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 58. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI Considerazioni Introduction Nel caso in cui si voglia realizzare un guinto a completo ripristino: •Inserimento di irrigidimenti per rinforzare la colonna: •Irrigidimenti orizzontali + Irrigidimento obliquo: Part I •irrigidimento di 15 mm di spessore (t); •lavori solo per una larghezza corrispondente alla larghezza dell’ala della trave (b); Part II Part III M RD = Vpl,RD * z = 525* 0.29 = 152 kNm CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 59. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI GIUNTO FLANGIATO Introduction Extended end-plate connections Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 60. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI GIUNTO FLANGIATO Introduction Unione saldata Unione flangiata Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 61. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO ASPETTI APPLICATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 62. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI ESEMPIO APPLICATIVO (Tesi di Laurea Ing. Lorenzo Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 63. Part III Part II Part I Introduction Ing. Lorenzo Conversano CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO RESISTENZA RIGIDEZZA ASPETTI APPLICATIVI Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 64. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi ASPETTI APPLICATIVI DIAGRAMMA MOMENTO-ROTAZIONE Introduction 250 M (kNm) 200 Part I 150 100 TEST EC3 Part II 50 0 θ (rad) 0 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.06 Il nodo studiato corrisponde esattamente al nodo del test identificato nella SERICON data Part III bank come 109.003; le proprieta’ geometriche e le proprieta’ meccaniche sono quelle descritte in precedenza. Il test e’ stato effettuato da Humer nel marzo del 1987 presso l’Institute of steel Timber Constrution della University of Innsbruck. CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 65. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi Introduction OUTLINES ASPETTI GENERALI Part I ASPETTI NORMATIVI Definizioni, Classificazioni, Metodo delle componenti Part II ASPETTI APPLICATIVI Applicazione del metodo delle componenti Part III MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 66. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE FLANGIATA CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano) MODELLO Introduction Elementi: Flangia Condizioni al contorno: (SHELL) • shell DX, DY, DZ • beam Bulloni • beam Point contact Tension (BEAM) Materiale: Ala trave LINEARITA’ NON Part I (SHELL) Elasto-plastico incrudente Analisi: Statica non lineare Anima trave M 250 (SHELL) (kNm) Part II 200 150 Anima 100 colonna (SHELL) Part III 50 0 0 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.06 Ala colonna (SHELL) θ (rad) CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 67. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL CONTATTO PIASTRA - ALA DELLA COLONNA (Ing.Conversano) Introduction POINT CONTACT BEAM ELEMENT Elementi BEAM di tipo Point contact con rigidezza a trazione nulla, cioè reagenti solo a Part I compressione, per simulare il contatto tra la piastra, a cui e’ saldata la trave. Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 68. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL CONTATTO PIASTRA -ALA DELLA COLONNA (Ing.Conversano) Introduction Per ognuno dei diversi valori di rigidezza a compressione assegnati agli elementi si controlla la variazione di distanza tra due punti collegati, uno appartenente alla piastra e uno all’ala della colonna. Il valore che annulla totalmente la variazione di distanza tra i punti di controllo, che e’ stato utilizzato nell’analisi svolta, e assegnando tale rigidezza e possibile considerare gli elementi infinitamente rigidi. Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 69. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL BULLONE Introduction “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere solo a compressione, rigidezza a trazione nulla) Beam (sezione del gambo del bullone) Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 70. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL BULLONE Introduction “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere solo a compressione, rigidezza a trazione nulla) Beam (sezione del gambo del bullone) Part I Part II Beam (sezione del gambo del bullone) “Beam” (elemento rigido, in grado di resistere a compressione e a trazione) Part III “Beam” (elemento in grado di resistere solo a compressione, rigidezza a tazione nulla) CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 71. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL BULLONE Introduction htesta/2 Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 72. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM MODELLAZIONE DEL BULLONE Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 73. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi 6/15 Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA MODEL VALIDATION Introduction Tests of gusset plates performed at the University of Alberta (Nast, Grondin and Cheng, 1999). Part I Part II •Thickness of 9.61 mm and ten bolt holes of diameter 24.3 mm. •The model is fixed along the two perpendicular edges at the bottom and left. Conclusions •The analysis accounts for the nonlinearity of the material and large displacements. •The material is bilinear elasto-plastic, with Young’s modulus of 215 GPa, yield strength of 410 MPa and tangent modulus of 2.15 GPa. •The analysis uses true stress and true strain. Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
  • 74. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi 7/15 Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA MODEL VALIDATION Introduction Part I Part II Conclusions Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
  • 75. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi 8/15 Predicting the behavior of gusset plate in tension using FEA MODEL VALIDATION Introduction Part I P = P0 cos α, where – 45° ≤ α ≤ 45° Part II Conclusions Crosti, Duthinh – Block shear failure of gusset plates
  • 76. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE FLANGIATA CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano) MODELLO Introduction Part I Part II Pressione lineare sugli elementi SHELL del bordo superiore dell’anima della trave Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 77. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano) UNIONE BULLONATA CON FLANGIA DI ESTREMITA’ MODELLO Introduction Analisi non lineari: •Non linearita’ di materiale: Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 78. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE FLANGIATA CARATTERISTICHE DEL(Ing.Conversano) MODELLO Introduction Analisi non lineari: •Non linearita’ di geometria: Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 79. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM CURVA M-θ (Ing.Conversano) Introduction Analisi incrementale Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 80. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM (Ing.Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 81. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM (Ing.Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 82. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM (Ing.Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 83. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM (Ing.Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 84. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM (Ing.Conversano) Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 85. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi UNIONE FLANGIATA_CONFRONTI Introduction 250 M (kNm) 200 Mu 150 Part I 100 TEST 50 EC3 Part II FEM 0 θ (rad) 0 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.06 RIGIDEZZA RESISTENZA Part III Sj,ini Mj,R EC3 senza coeff. 21000 kNm/rad EC3 senza coeff. 106 kNm FEM 20584 kNm/rad FEM 170 kNm Test 17864 kNm/rad Test 153 kNm CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 86. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE CONTROVENTO-TRAVE SECONDARIA Ing. Omati, Ing. Risa Introduction PLATE Part I BEAM Part II LINK Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 87. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE COLONNA-FONDAZIONE Ing. Lofrano, Ing. Natangelo Introduction PLATE SOLID Part I Part II BEAM Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 88. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 89. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE Introduction N. Nodes: 28330 n. Dof : 169980 Part I n. Elements S4R and S3R: 27670 Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 90. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM UNIONE IN UN PONTE A STRUTTURALE RETICOLARE Introduction Part I Part II Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 91. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO Introduction Part I Configurazione 1 Configurazione 2 Configurazione 3 Part II Cerniera ideale CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E PROPRIETA’ DEI MATERIALI TRAVI COLONNE PIANI 1-2-3 COLONNE PIANI 4-5-6-7 COLONNE PIANI 8-9-10 Acciaio S355 IPE 400 HE 340 B HE 280 B HE 240 B E 210000 N/mm2 L 9.14 m H1 5.33 m H 4.2 m H 4.2 m H 2-3-4 4.2 m fyk 355 N/mm2 Me 410.38 kNm Me 488.48 kNm Me 333.10 kNm Part III Mp 463.985 kNm Me 765.38 kNm fu 510 N/mm2 Mp 544.57 kNm Mp 373.82 kNm χp 0.00845 1/m Mp 854.84 kNm χp 0.0121 1/m 0.0141 1/m εu 5 % χp χu 0.25 1/m χp 0.0099 1/m εe 0.169 % χu 0.3571 1/m χu 0.4167 1/m χu 0.2941 1/m CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 92. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO Introduction Part I Configurazione 1 Configurazione 2 Configurazione 3 Part II Elementi Connection Part III CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 93. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi MODELLAZIONE DI COLLEGAMENTI IN ACCIAIO CON FEM STUDIO DELLE CONNESSIONI IN UN TELAIO MULTIPIANO Introduction Part I Configurazione 1 Configurazione 2 Configurazione 3 1200 1200 1200 Part II 1000 1000 1000 Taglio al piede (kN) Taglio al piede (kN) Taglio al piede (kN) 800 800 800 600 600 600 400 400 400 Ideale Ideale Ideale Part III 200 200 200 Semirigidi Semirigidi Semirigidi 0 0 0 0 0.5 1 1.5 0 0.5 1 1.5 0 0.5 1 1.5 Spostamento (m) Spostamento (m) Spostamento (m) CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO
  • 94. Part III Part II Part I Introduction Semi-rigid behavior of connections in fire: CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 95. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 96. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 97. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 98. Part III Part II Part I Introduction CROSTI – CONNESSIONI IN ACCIAIO Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi
  • 99. Corso di COSTRUZIONI METALLICHE - Prof. Ing. Franco Bontempi