Donato Federico Auricchio, Head of Digital Marketing di @AND EMILI – “AI-Powe...
Intevista a Giovanni Cundrò - Lidl Italia
1. Business School
L’esperienza e le competenze di Giovanni Cundro’
in Lidl Italia
RETAIL - CATENE INTERNAZIONALI
Il lavoro conferito al nostro gruppo per il primo project work è stato quello di ricercare
ed intervistare professionisti del mondo del retail in particolare facendo riferimento
all’ambito delle catene internazionali. La nostra ricerca si è focalizzata in un primo
momento su Linkedin, dove si è potuto identificare e contattare professionisti del
settore spiegando loro il motivo della nostra indagine. Dopo aver ottenuto le
loro e-mail personali e/o contatti skype si è potuto procedere con l’intervista.
E così abbiamo avuto il grande piacere di intervistare via skype Giovanni
Cundrò, attualmente Funzionario del Commerciale Gicap SPA di Messina
dove gestisce le insegne Sidis e Ard in Sicilia e Calabria, e fino a poco tempo
fa, Coordinatore Regionale Vendite presso Lidl Italia. Il nostro lavoro si è
concretizzato nell’approfondire le competenze manageriali che contraddistinguono un
buon manager oltre alla sua carriera lavorativa nell’azienda di riferimento.
La carriera di Giovanni Cundrò nella GDO
inizia a 19 anni come ausiliare alle vendite nei
Supermercati Standa fino a diventare due anni e
mezzo fa Coordinatore Regionale Vendite presso
Lidl Italia Srl.
Il nome completo della compagnia è Lidl Stiftung&
Co KG., appartiene alla holding Schwarz, della
quale fanno parte altre catene di supermercati
tedesche, come Handelshof e Kaufland.
Il gruppo opera con due diversi sistemi distributivi:
il cd. Discount (con insegna Lidl) e la struttura
commerciale degli Iper e Super con il marchio
Kaufland. Dapprima, ci siamo focalizzati, attraverso
una breve intervista, sul ruolo svolto da Giovanni
Cundrò quando operava come dirigente in Lidl
Italia dal suo punto di vista professionale.
Buongiorno Giovanni Cundrò, innanzitutto
grazie per aver aderito alla nostra richiesta
ed aver accettato la proposta di prender
parte all’intervista. Potrebbe illustrarci com’è
strutturato l’organigramma in Lidl?
“In Lidl c’è una Direzione Generale sita ad Arcole
(VR) e poi ogni Regione ha la sua Direzione
Regionale con 6 Dirigenti: un Direttore Regionale,
un dirigente della logistica, un dirigente degli
acquisti, un dirigente amministrativo e due dirigenti
vendite che vengono chiamati Coordinatori
GiovanniCu
ndrò-LidlItalia
2. Regionali Vendite, appunto il ruolo che svolgevo
in Lidl. Sotto i Coordinatori ci sono dei Capi Area
che supportano gli Store Manager (affiancati dai
Commessi Specializzati) e infine gli ausiliari alle
Vendite”.
DicosasioccupanellospecificoilCoordinatore
Regionale e a chi è subordinato?
“E’ il garante dei risultati dell’area, fra i quali Vendite,
Differenze Inventariali, Costo del Personale. E’ inoltre
il responsabile disciplinare di tutti i dipendenti
della Regione che gestisce. E’ subordinato al
Direttore Vendite Lidl Italia e al Direttore Regionale
rispettivamente ‘capo disciplinare’ e ‘capo
gerarchico’”.
Ci sono differenze tra Nord e Sud essendo lei
stato Coordinatore Regionale Vendite sia a
Nord che a Sud?
“La differenza sostanziale risiede nel potere
d’acquisto più favorevole nel Nord, anche se oggi la
crisi ha obbligato anche al Nord a valutare politiche
commerciali più ‘aggressive’. Ma anche il Sud ha
una caratteristica chiave che a Nord non troviamo:
non essendoci molto turn-over, il dipendente
del sud manifesta, soprattutto nella fase iniziale,
maggiore ‘propensione al sacrificio’ a lavoro, nel
senso che c’è un forte attaccamento all’azienda
da parte del dipendente. Tale caratteristica però,
a volte, complica le relazioni, in quanto può
sfociare nel fenomeno di ‘assenteismo’ in quanto
il lavoratore si sente maggiormente libero di
assentarsi, sentendosi in diritto di decidere cosa
fare per una sorta di credito che si costruisce
essendo attaccato all’azienda. Il valore positivo
viene controbilanciato da questo negativo”.
Quali sono le differenze tra Store Manager e
Capo-Area in Lidl Italia?
“E’ vero che ci sono fra i due ruoli differenze
di competenze importanti, ma io credo che
fondamentalmente entrambi abbiano obiettivi
comuni, sia quantitativi a livello di risultati, sia
qualitativi a livello di soddisfazione del cliente
finale. Il Capo-Area ha una visione più ampia
perché gestisce 4-5 punti vendita”.
Per quanto riguarda il bilancio dei punti
vendita, lei di cosa si occupa?
“Il Coordinatore predispone bilanci annuali
in termini di budget vendite, perdite merce e
produttività, e li monitora con bilanci settimanali
per tenere sotto controllo tutti gli indicatori
gestionali, in primis la produttività, che oggi è
diventata un indicatore fondamentale da gestire
per raggiungere l’eccellenza”.
Come funziona la Comunicazione in Lidl?
“Prevalentemente via e-mail (90%), e con
informative standard settimanali”.
Successivamente ci siamo focalizzati sull’obiettivo
del project work, ossia capire quali dovrebbero
essere le caratteristiche di un buon manager
secondo la sua visione attraverso le seguenti
domande:
Sappiamo che lei ha svolto diversi ruoli
professionali tra cui quello di Direttore, di
Capo Area e Coordinatore Regionale delle
Vendite. Potrebbe illustrarci le differenze tra
questi tre ruoli che ha ricoperto?
“Premetto che ho ricoperto l’incarico di direttore
nel gruppo Auchan ma non in Lidl e che nella mia
visione il ruolo cambia da azienda ad azienda. In
Auchan lo reputo più complicato, ma anche più
piacevole, in quanto vi è molta più autonomia
gestionale. L’obiettivo, però, credo sia unico: la
Customer satisfaction. Il Coordinatore invece
si avvale dei Capi Area per portare la visione
dell’Azienda nei punti vendita.
Il Capo Area e il Coordinatore Regionale impattano
sulla formazione degli Store Manager e hanno
un ruolo molto importante: fungono da ‘filtro’
trasmettendo l’idea aziendale agli Store Manager
e ai Commessi Specializzati”.
Tre caratteristiche che per lei descrivono un
buon Store Manager, un buon Area Manager
e un buon coordinatore delle vendite.
“A prescindere dal ruolo, io penso che le
caratteristiche siano comuni: onestà intellettuale
e lavorativa dal punto di vista personale, capacità
di problem solving e Leadership che ti permette
di costruirti e dare obiettivi chiari, raggiungibili e
misurabili”.
Se dovesse trovare uno slogan per definire
un buon Area Manager, quale sarebbe?
“Essere un buon ‘Capo dei Capi’; nel senso che in
una struttura gerarchizzata bisogna avere rispetto
per chi lavora al di sotto di sé, dando fiducia e
trattandoli come sono, ovvero dei Capi. Non
bisogna mai invadere la loro sfera di Leadership,
in quanto sono loro che ti aiutano a raggiungere
gli obiettivi”.
3. Tre caratteristiche per fare carriera secondo
lei.
“Oltre quelle già dette ne aggiungo una che
nella mia esperienza personale è stata decisiva:
l’audacia. Senza una buona dose di audacia non
sarei dove mi trovo in questo momento”.
Come vede il settore dei discount in ottica
futura?
“Premetto che Lidl non è un discount, ma fa il
‘soft-discount’, anzi si avvicina sempre di più ad un
supermercato, sia a livello di ‘scelte assortimentali’
proponendo delle marche (Barilla-Ferrero ad es.),
sia a livello di servizio, puntando su alcuni settori
come ‘Profumeria’ e ‘Enoteca’, incrementati col
passare del tempo in termini di referenze perché il
cliente si sentisse sempre più soddisfatto.
Il discount lo vedo come un ‘sali e scendi’ per i
prossimi anni (dico sempre: 10 sì e 10 no….), infatti,
prevedo nei prossimi anni un peggioramento delle
performance di questo canale a favore del classico
Supermercato”.
Attraverso l’intervista ad un professionista del
settore siamo giunti alla conclusione che per essere
un buon Manager non bisogna essere ‘superman’
o ‘superwoman’ ma avere in primis soltanto tanta
audacia, capacità di fronteggiare i problemi ed
onestà intellettuale a cui andrebbero aggiunte
altre importanti caratteristiche come ad esempio
la capacità di interpretare tutte le esigenze di un
gruppo, saper generare leadership negli altri, saper
assumere decisioni per poter guidare un team per
raggiungere tutti insieme il conseguimento degli
obiettivi.
Retail Your Talent. Programma di formazione post laurea - 2015
II Project Work
Intervista a cura di:
• Patrizia Daphnie Marino Caminiti
• Salvatore Mele
-> www.istud.it
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