SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 19
Platone: i dialoghi e i miti

Istituto San Luca - Moncalieri
a cura della Prof.ssa Giusy Cavalieri
Al termine della guerra del Peloponneso (404 a.C.) Atene

viene sconfitta da Sparta, che impone alla città un regime
oligarchico (Trenta Tiranni, 403 a.C.), subito però
rovesciato da una rivolta popolare sostenuta dal partito
democratico. Mentre Socrate viene messo a morte (399
a.C.) la seconda sofistica comincia ad accentuare i caratteri
distruttivi della propria posizione filosofica. L'aristocratico
Platone reagisce a questa situazione di crisi politicoculturale cercando uno stabile punto di riferimento e
trovandolo nella figura altamente idealizzata del proprio
maestro, Socrate.
 L'insegnamento socratico diventa allora la materia per
l'elaborazione di una posizione che valorizzi il richiamo alla
virtù, al bene collettivo ed alla giustizia come forma di
reazione alla decadenza della città.
Nato ad Atene da famiglia aristocratica (427-347 a.C.) è
inizialmente discepolo di Cratilo, per poi seguire gli
insegnamenti di Socrate. Alla sua morte reagisce con la
proposta di una radicale rivoluzione filosofica, che abbia come
finalità l'acquisizione di contenuti stabili ed universali, i quali a
loro volta possano costituire alti fondamenti per una nuova
civiltà politica, basata sul bene e l'idea di giustizia. Visita
Megara, l'Egitto e Cirene. Giunge a Siracusa, dove conosce il
tiranno della città, Dionigi il Vecchio. Accusato di sovversione
per i suoi progetti di riforma filosofico-politica, viene
incarcerato e poi venduto come schiavo. Liberato, ritorna ad
Atene e qui fonda la propria scuola: l'Accademia (387 a.C.).
Con la presa del potere a Siracusa di Dionigi il Giovane
Platone ritenta l'avventura politica, di nuovo insieme a
Dione. Ma ancora fallisce nei suoi propositi. Platone
ritornerà a Siracusa una terza volta (361 a.C.). Ritorna
però definitivamente ad Atene, per incomprensioni
manifeste con il tiranno siracusano, e si dedica
all'insegnamento nella sua scuola, sino alla morte.
Le opere di Platone sono state organizzate in nove

tetralogie (la parola è formata dal prefisso di origine
greca tetra "quattro" seguito da logia "opera")

 Scritti giovanili o socratici. Apologia, Critone, Ione, Lachete,

Liside, Carmide, Eutifrone, Eutidemo, Ippia minore, Cratilo,
Ippia maggiore, Menesseno, Gorgia, Repubblica (I),
Protagora.
 Scritti della maturità. Menone, Fedone, Simposio,
Repubblica (II-X), Fedro.
 Scritti del periodo autocritico. Parmenide, Teeteto, Sofista,
Politico, Filebo, Timeo, Crizia, Leggi. Lettere (VII-VIII).
Dottrine non scritte Intorno al Bene.
Seguendo gli insegnamenti del proprio maestro Socrate,
Platone utilizza la forma letteraria del dialogo per
permettere alla filosofia la dimensione della ricerca aperta,
del discorso che ritorna sempre su se stesso per
perfezionarsi nel radicamento reale e nella giustificazione
ideale.

La vicinanza alla figura ed alla personalità di Socrate si
esprime pure con la sottolineatura da parte di Platone
dell'importanza del discorso non scritto,
dell'interrogazione e dell'argomentazione orale, libera
nel proprio movimento di precisazione e legittimazione.
La filosofia diventava esempio di quella autoregolazione
ed autodeterminazione che avrebbe dovuto seguire nei
propri stessi ordinamenti cittadini il popolo ateniese.
La volontà di essere vicino alla mentalità popolare e di
persuaderla al miglioramento del pensiero e dell'azione
induce Platone ad utilizzare, poi, frequentemente il
mito. va infatti inteso come esposizione di un pensiero
Il mito

ancora nella forma di racconto, quindi non come
ragionamento puro e rigoroso. Ha una funzione allegorica e
didascalica, presenta cioè una serie di concetti attraverso
immagini che facilitano il significato di un discorso piuttosto
complesso, per renderne comprensibili i problemi,
determinando nell’ascoltatore un atteggiamento positivo nei
confronti dello sviluppo della riflessione.
Quella che in termini storici possiamo chiamare "filosofia
platonica" è sorta dalla riflessione sulla politica,
esattamente, come scriverà Koyrè: tutta la vita filosofica
di Platone è stata determinata da un avvenimento
eminentemente politico, la condanna a morte di Socrate
 La riflessione sulla politica diventa, in altre parole, riflessione sul

concetto di giustizia, e dalla riflessione su questo concetto sorge
un'idea di filosofia intesa come processo di crescita dell'Uomo.
 Fin dalle prime fasi di questa riflessione, appare chiaro che per il
filosofo ateniese risolvere il problema della giustizia significa
affrontare il problema della conoscenza.
La teoria della conoscenza, viene esposta dal filosofo

attraverso un mito, raccontato all’inizio del settimo libro
della Repubblica
 Immaginiamo che alcuni schiavi vivano incatenati in una

caverna, con le spalle all’uscita e il viso rivolto verso la parete
di fondo. Immaginiamo poi che fuori dalla caverna ci sia un
muro, oltre il quale passano degli uomini che portano statue
sulle spalle, raffiguranti tutti i generi di cose e che dietro di
loro arda un fuoco, mentre in alto splende il sole.

Gli schiavi della caverna, vedendo proiettate sul fondo

della stessa le ombre delle statue e udendo – per effetto
dell’eco- le voci di chi passa fuori, crederanno – non
avendo visto mai altro- che questa sia la vera realtà.

Ma supponiamo che uno di loro riesca a liberarsi…
Cambierebbe la sua opinione. Prima, vedendo le statue,
sarebbe convinto che esse siano la vera realtà, poi,
procedendo verso l’esterno, attribuirebbe agli uomini
che portano le statue il carattere di vera realtà
ed infine, abituatosi alla luce del sole, capirebbe che esso,
con la sua luce è causa di tutte le cose visibili.
Rappresentazione dei diversi livelli della realtà. Le ombre

sono le pure apparenze; le statue sono le cose sensibili;
gli uomini e gli oggetti sono le Idee; il Sole simboleggia
l’Idea del Bene o Idea Somma.
Normalmente gli uomini sono tenuti prigionieri,

costretti ad osservare delle semplici ombre di forme
che non sono neanche dei veri oggetti; essi possono
essere trovati soltanto "fuori della caverna", cioè nel
mondo intelligibile delle forme conosciute dalla
ragione e non dalla percezione.
 Inoltre, dopo aver fatto ritorno dalla contemplazione del divino alle

"cose umane", l'uomo-filosofo rischia di fare una "cattiva figura" se,
« …prima ancora di avere rifatto l'abitudine a questa tenebra recente,
viene costretto a contendere nei tribunali o in qualunque altra sede
discutendo sulle ombre della giustizia o sulle copie che danno luogo a
queste ombre, e a battersi sulla interpretazione che di questi problemi
dà chi non ha mai veduto la giustizia in sé. »
 Chiaramente Platone si riferisce, tra le righe, al processo che

Socrate dovette subire: tutto il mito, infatti, diviene una
metafora della vita del filosofo ateniese, che riuscì a risalire
la strada verso la verità, ma venne ucciso per aver tentato di
portarla agli uomini, incatenati al mondo dell'opinione.
Secondo Platone l’uomo arriva alla conoscenza delle idee, attraverso
 l’anima, con la metempsicosi , ovvero nell’intervallo di tempo che
percorre dalla morte alla reincarnazione.
 L’uomo arriva a conoscere il mondo visibile o illusorio attraverso i
sensi .
 L’uomo arriva a conoscere il mondo intelligibile attraverso le idee ,
le quali costituiscono gli aspetti universali della realtà.
 L’uomo ha accesso alla conoscenza mediante l’anamnesi nella
quale ricorda ciò che ha contemplato durante il ciclo della
reincarnazione.
La teoria della conoscenza , come detto
precedentemente, può essere spiegata mediante una
retta. Platone immagina di dividere in 2 partii, di cui una
più piccola e una più grande, una retta. Questi segmenti
rappresentano la dòxa (in greco δόξα )segmento più
piccolo = conoscenza sensoriale e l’epìsteme (in greco
ἐπιστήμη ) segmento più grande= conoscenza
intellettuale.
Immaginiamo un segmento bisecato, rappresentante il

mondo visibile da una parte (C-E), e il mondo intelligibile
dall'altra (A-C). Quello visibile, dato che è accessibile alla
nostra percezione, è rappresentato dal tratto più lungo.
Suddividiamo poi ulteriormente i due segmenti, in modo
da ottenere quattro parti. Anche questa volta, alla sfera
del concreto va riservato il segmento più lungo.
 Secondo Platone la conoscenza si articola in 2 stadi:
 l'opinione (doxa) e
 la scienza (episteme).
 L'opinione a propria volta si divide in immaginazione (eikasia scritta

εἰκασία) e credenza (pistis scritta πίστις), mentre la scienza si divide in
pensiero discorsivo (diànoia scritta διάνοια) e intellezione (nòesis scritta
νόησις).

 Nòesis- Forme intelligibili più alte, perché raggiunte e sviluppate per via

puramente speculativa (AB): la filosofia, cioè la vera scienza.
 Diànoia - Forme di verità intelligibili, ma meno alte, perché basate su un
riscontro empirico (BC): la geometria e le scienze in genere.
 Pistis- Gli oggetti visibili (CD): gli animali, le piante, gli uomini e tutte le loro
produzioni.
 Eikasia- Le manifestazioni di oggetti visibili (DE), ossia le immagini: le
ombre, i riflessi nell'acqua, i miraggi, le illusioni ottiche
L’amico Platone vi attenderà alla prossima interrogazione

Buon lavoro

Más contenido relacionado

La actualidad más candente (20)

Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Sofisti: il movimento sofistico
Sofisti: il movimento sofisticoSofisti: il movimento sofistico
Sofisti: il movimento sofistico
 
Aristotele
AristoteleAristotele
Aristotele
 
Parmenide in Breve
Parmenide in BreveParmenide in Breve
Parmenide in Breve
 
L'indagine sull'uomo fino a socrate
L'indagine sull'uomo fino a socrateL'indagine sull'uomo fino a socrate
L'indagine sull'uomo fino a socrate
 
La scuola di Mileto
La scuola di MiletoLa scuola di Mileto
La scuola di Mileto
 
I fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora, Democrito - by Lucia Gangale
I fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora, Democrito - by Lucia GangaleI fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora, Democrito - by Lucia Gangale
I fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora, Democrito - by Lucia Gangale
 
Marco porcio catone
Marco porcio catoneMarco porcio catone
Marco porcio catone
 
L'apologia di socrate di Platone
L'apologia di socrate di PlatoneL'apologia di socrate di Platone
L'apologia di socrate di Platone
 
Aristotele
AristoteleAristotele
Aristotele
 
Giovanni Boccaccio
Giovanni BoccaccioGiovanni Boccaccio
Giovanni Boccaccio
 
Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Orlando furioso
Orlando furiosoOrlando furioso
Orlando furioso
 
Socrate
SocrateSocrate
Socrate
 
Socrate%20e%20 platone
Socrate%20e%20 platoneSocrate%20e%20 platone
Socrate%20e%20 platone
 
I sepolcri
I sepolcriI sepolcri
I sepolcri
 
La nascita filosofia antica
La nascita filosofia anticaLa nascita filosofia antica
La nascita filosofia antica
 
Convivio
ConvivioConvivio
Convivio
 
Dante alighieri
Dante alighieriDante alighieri
Dante alighieri
 
3 Storia della Filosofia
3 Storia della Filosofia3 Storia della Filosofia
3 Storia della Filosofia
 

Destacado

Destacado (20)

Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Platone il numero 1
Platone il numero 1Platone il numero 1
Platone il numero 1
 
Platone : Il mito della caverna
Platone : Il mito della cavernaPlatone : Il mito della caverna
Platone : Il mito della caverna
 
Platone 2
Platone 2Platone 2
Platone 2
 
Mito della caverna - classe 4^
Mito della caverna - classe 4^Mito della caverna - classe 4^
Mito della caverna - classe 4^
 
Il dialogo platonico
Il dialogo platonicoIl dialogo platonico
Il dialogo platonico
 
Platone 3
Platone 3Platone 3
Platone 3
 
Sofisti socrate
Sofisti socrateSofisti socrate
Sofisti socrate
 
Platone: Il mito di eros
Platone: Il mito di erosPlatone: Il mito di eros
Platone: Il mito di eros
 
Introduzione Alla Filosofia Della Scienza 02
Introduzione Alla Filosofia Della Scienza 02Introduzione Alla Filosofia Della Scienza 02
Introduzione Alla Filosofia Della Scienza 02
 
Platone i sensi e le idee
Platone i sensi e le ideePlatone i sensi e le idee
Platone i sensi e le idee
 
Il mito di theuth 6 12-10
Il mito di theuth 6 12-10Il mito di theuth 6 12-10
Il mito di theuth 6 12-10
 
Mito Di Theuth 3^O
Mito Di Theuth 3^OMito Di Theuth 3^O
Mito Di Theuth 3^O
 
LA PERCENTUALE
LA PERCENTUALELA PERCENTUALE
LA PERCENTUALE
 
Calcolo proporzioni
Calcolo proporzioniCalcolo proporzioni
Calcolo proporzioni
 
Proporzioni
ProporzioniProporzioni
Proporzioni
 
Lo stato platonico
Lo stato  platonicoLo stato  platonico
Lo stato platonico
 
Rapporti e proporzioni 2013
Rapporti e proporzioni 2013Rapporti e proporzioni 2013
Rapporti e proporzioni 2013
 

Similar a Platone

filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptx
filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptxfilosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptx
filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptxGiansalvoCantore
 
Fonti e periodizzazioni
Fonti e periodizzazioniFonti e periodizzazioni
Fonti e periodizzazioniElisa2088
 
03. Storia della Filosofia. La Sofistica
03. Storia della Filosofia. La Sofistica03. Storia della Filosofia. La Sofistica
03. Storia della Filosofia. La SofisticaMario Cinà
 
2. fonti e periodizzazioni (b)
2. fonti e periodizzazioni (b)2. fonti e periodizzazioni (b)
2. fonti e periodizzazioni (b)Stefano Ulliana
 
Storia della filosofia
Storia della filosofiaStoria della filosofia
Storia della filosofiamariocina
 
01. Storia della Filosofia. Introduzione
01. Storia della Filosofia. Introduzione01. Storia della Filosofia. Introduzione
01. Storia della Filosofia. IntroduzioneMario Cinà
 
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia GangaleCelebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia Gangalereportages1
 
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...lucantonini
 
Socrate e i socratici minori
Socrate e i socratici minoriSocrate e i socratici minori
Socrate e i socratici minoriElisa2088
 
Vita Nova Evola - Marano
Vita Nova Evola - MaranoVita Nova Evola - Marano
Vita Nova Evola - MaranoStefanoMarano4
 

Similar a Platone (20)

Platone
PlatonePlatone
Platone
 
Il meglio di Platone!
Il meglio di Platone!Il meglio di Platone!
Il meglio di Platone!
 
Platone (1)
Platone (1)Platone (1)
Platone (1)
 
filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptx
filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptxfilosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptx
filosofia_vol_1_uni_3_cap1.pptx
 
Aristotele
AristoteleAristotele
Aristotele
 
La scuola stoica
La scuola stoicaLa scuola stoica
La scuola stoica
 
Tra Mito E Logos
Tra Mito E LogosTra Mito E Logos
Tra Mito E Logos
 
Fonti e periodizzazioni
Fonti e periodizzazioniFonti e periodizzazioni
Fonti e periodizzazioni
 
03. Storia della Filosofia. La Sofistica
03. Storia della Filosofia. La Sofistica03. Storia della Filosofia. La Sofistica
03. Storia della Filosofia. La Sofistica
 
Mauro bonazzi su socrate
Mauro bonazzi su socrateMauro bonazzi su socrate
Mauro bonazzi su socrate
 
2. fonti e periodizzazioni (b)
2. fonti e periodizzazioni (b)2. fonti e periodizzazioni (b)
2. fonti e periodizzazioni (b)
 
Storia della filosofia
Storia della filosofiaStoria della filosofia
Storia della filosofia
 
01. Storia della Filosofia. Introduzione
01. Storia della Filosofia. Introduzione01. Storia della Filosofia. Introduzione
01. Storia della Filosofia. Introduzione
 
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia GangaleCelebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
 
Handout nietzsche
Handout nietzscheHandout nietzsche
Handout nietzsche
 
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...
Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse int...
 
I sofisti
I sofistiI sofisti
I sofisti
 
1LATRA~1.PPT
1LATRA~1.PPT1LATRA~1.PPT
1LATRA~1.PPT
 
Socrate e i socratici minori
Socrate e i socratici minoriSocrate e i socratici minori
Socrate e i socratici minori
 
Vita Nova Evola - Marano
Vita Nova Evola - MaranoVita Nova Evola - Marano
Vita Nova Evola - Marano
 

Platone

  • 1. Platone: i dialoghi e i miti Istituto San Luca - Moncalieri a cura della Prof.ssa Giusy Cavalieri
  • 2. Al termine della guerra del Peloponneso (404 a.C.) Atene viene sconfitta da Sparta, che impone alla città un regime oligarchico (Trenta Tiranni, 403 a.C.), subito però rovesciato da una rivolta popolare sostenuta dal partito democratico. Mentre Socrate viene messo a morte (399 a.C.) la seconda sofistica comincia ad accentuare i caratteri distruttivi della propria posizione filosofica. L'aristocratico Platone reagisce a questa situazione di crisi politicoculturale cercando uno stabile punto di riferimento e trovandolo nella figura altamente idealizzata del proprio maestro, Socrate.  L'insegnamento socratico diventa allora la materia per l'elaborazione di una posizione che valorizzi il richiamo alla virtù, al bene collettivo ed alla giustizia come forma di reazione alla decadenza della città.
  • 3. Nato ad Atene da famiglia aristocratica (427-347 a.C.) è inizialmente discepolo di Cratilo, per poi seguire gli insegnamenti di Socrate. Alla sua morte reagisce con la proposta di una radicale rivoluzione filosofica, che abbia come finalità l'acquisizione di contenuti stabili ed universali, i quali a loro volta possano costituire alti fondamenti per una nuova civiltà politica, basata sul bene e l'idea di giustizia. Visita Megara, l'Egitto e Cirene. Giunge a Siracusa, dove conosce il tiranno della città, Dionigi il Vecchio. Accusato di sovversione per i suoi progetti di riforma filosofico-politica, viene incarcerato e poi venduto come schiavo. Liberato, ritorna ad Atene e qui fonda la propria scuola: l'Accademia (387 a.C.).
  • 4. Con la presa del potere a Siracusa di Dionigi il Giovane Platone ritenta l'avventura politica, di nuovo insieme a Dione. Ma ancora fallisce nei suoi propositi. Platone ritornerà a Siracusa una terza volta (361 a.C.). Ritorna però definitivamente ad Atene, per incomprensioni manifeste con il tiranno siracusano, e si dedica all'insegnamento nella sua scuola, sino alla morte.
  • 5. Le opere di Platone sono state organizzate in nove tetralogie (la parola è formata dal prefisso di origine greca tetra "quattro" seguito da logia "opera")  Scritti giovanili o socratici. Apologia, Critone, Ione, Lachete, Liside, Carmide, Eutifrone, Eutidemo, Ippia minore, Cratilo, Ippia maggiore, Menesseno, Gorgia, Repubblica (I), Protagora.  Scritti della maturità. Menone, Fedone, Simposio, Repubblica (II-X), Fedro.  Scritti del periodo autocritico. Parmenide, Teeteto, Sofista, Politico, Filebo, Timeo, Crizia, Leggi. Lettere (VII-VIII). Dottrine non scritte Intorno al Bene.
  • 6. Seguendo gli insegnamenti del proprio maestro Socrate, Platone utilizza la forma letteraria del dialogo per permettere alla filosofia la dimensione della ricerca aperta, del discorso che ritorna sempre su se stesso per perfezionarsi nel radicamento reale e nella giustificazione ideale. La vicinanza alla figura ed alla personalità di Socrate si esprime pure con la sottolineatura da parte di Platone dell'importanza del discorso non scritto, dell'interrogazione e dell'argomentazione orale, libera nel proprio movimento di precisazione e legittimazione.
  • 7. La filosofia diventava esempio di quella autoregolazione ed autodeterminazione che avrebbe dovuto seguire nei propri stessi ordinamenti cittadini il popolo ateniese. La volontà di essere vicino alla mentalità popolare e di persuaderla al miglioramento del pensiero e dell'azione induce Platone ad utilizzare, poi, frequentemente il mito. va infatti inteso come esposizione di un pensiero Il mito ancora nella forma di racconto, quindi non come ragionamento puro e rigoroso. Ha una funzione allegorica e didascalica, presenta cioè una serie di concetti attraverso immagini che facilitano il significato di un discorso piuttosto complesso, per renderne comprensibili i problemi, determinando nell’ascoltatore un atteggiamento positivo nei confronti dello sviluppo della riflessione.
  • 8. Quella che in termini storici possiamo chiamare "filosofia platonica" è sorta dalla riflessione sulla politica, esattamente, come scriverà Koyrè: tutta la vita filosofica di Platone è stata determinata da un avvenimento eminentemente politico, la condanna a morte di Socrate  La riflessione sulla politica diventa, in altre parole, riflessione sul concetto di giustizia, e dalla riflessione su questo concetto sorge un'idea di filosofia intesa come processo di crescita dell'Uomo.  Fin dalle prime fasi di questa riflessione, appare chiaro che per il filosofo ateniese risolvere il problema della giustizia significa affrontare il problema della conoscenza.
  • 9. La teoria della conoscenza, viene esposta dal filosofo attraverso un mito, raccontato all’inizio del settimo libro della Repubblica
  • 10.
  • 11.  Immaginiamo che alcuni schiavi vivano incatenati in una caverna, con le spalle all’uscita e il viso rivolto verso la parete di fondo. Immaginiamo poi che fuori dalla caverna ci sia un muro, oltre il quale passano degli uomini che portano statue sulle spalle, raffiguranti tutti i generi di cose e che dietro di loro arda un fuoco, mentre in alto splende il sole. Gli schiavi della caverna, vedendo proiettate sul fondo della stessa le ombre delle statue e udendo – per effetto dell’eco- le voci di chi passa fuori, crederanno – non avendo visto mai altro- che questa sia la vera realtà. Ma supponiamo che uno di loro riesca a liberarsi… Cambierebbe la sua opinione. Prima, vedendo le statue, sarebbe convinto che esse siano la vera realtà, poi, procedendo verso l’esterno, attribuirebbe agli uomini che portano le statue il carattere di vera realtà
  • 12. ed infine, abituatosi alla luce del sole, capirebbe che esso, con la sua luce è causa di tutte le cose visibili.
  • 13. Rappresentazione dei diversi livelli della realtà. Le ombre sono le pure apparenze; le statue sono le cose sensibili; gli uomini e gli oggetti sono le Idee; il Sole simboleggia l’Idea del Bene o Idea Somma. Normalmente gli uomini sono tenuti prigionieri, costretti ad osservare delle semplici ombre di forme che non sono neanche dei veri oggetti; essi possono essere trovati soltanto "fuori della caverna", cioè nel mondo intelligibile delle forme conosciute dalla ragione e non dalla percezione.
  • 14.  Inoltre, dopo aver fatto ritorno dalla contemplazione del divino alle "cose umane", l'uomo-filosofo rischia di fare una "cattiva figura" se, « …prima ancora di avere rifatto l'abitudine a questa tenebra recente, viene costretto a contendere nei tribunali o in qualunque altra sede discutendo sulle ombre della giustizia o sulle copie che danno luogo a queste ombre, e a battersi sulla interpretazione che di questi problemi dà chi non ha mai veduto la giustizia in sé. »  Chiaramente Platone si riferisce, tra le righe, al processo che Socrate dovette subire: tutto il mito, infatti, diviene una metafora della vita del filosofo ateniese, che riuscì a risalire la strada verso la verità, ma venne ucciso per aver tentato di portarla agli uomini, incatenati al mondo dell'opinione.
  • 15. Secondo Platone l’uomo arriva alla conoscenza delle idee, attraverso  l’anima, con la metempsicosi , ovvero nell’intervallo di tempo che percorre dalla morte alla reincarnazione.  L’uomo arriva a conoscere il mondo visibile o illusorio attraverso i sensi .  L’uomo arriva a conoscere il mondo intelligibile attraverso le idee , le quali costituiscono gli aspetti universali della realtà.  L’uomo ha accesso alla conoscenza mediante l’anamnesi nella quale ricorda ciò che ha contemplato durante il ciclo della reincarnazione.
  • 16. La teoria della conoscenza , come detto precedentemente, può essere spiegata mediante una retta. Platone immagina di dividere in 2 partii, di cui una più piccola e una più grande, una retta. Questi segmenti rappresentano la dòxa (in greco δόξα )segmento più piccolo = conoscenza sensoriale e l’epìsteme (in greco ἐπιστήμη ) segmento più grande= conoscenza intellettuale.
  • 17. Immaginiamo un segmento bisecato, rappresentante il mondo visibile da una parte (C-E), e il mondo intelligibile dall'altra (A-C). Quello visibile, dato che è accessibile alla nostra percezione, è rappresentato dal tratto più lungo. Suddividiamo poi ulteriormente i due segmenti, in modo da ottenere quattro parti. Anche questa volta, alla sfera del concreto va riservato il segmento più lungo.
  • 18.  Secondo Platone la conoscenza si articola in 2 stadi:  l'opinione (doxa) e  la scienza (episteme).  L'opinione a propria volta si divide in immaginazione (eikasia scritta εἰκασία) e credenza (pistis scritta πίστις), mentre la scienza si divide in pensiero discorsivo (diànoia scritta διάνοια) e intellezione (nòesis scritta νόησις).  Nòesis- Forme intelligibili più alte, perché raggiunte e sviluppate per via puramente speculativa (AB): la filosofia, cioè la vera scienza.  Diànoia - Forme di verità intelligibili, ma meno alte, perché basate su un riscontro empirico (BC): la geometria e le scienze in genere.  Pistis- Gli oggetti visibili (CD): gli animali, le piante, gli uomini e tutte le loro produzioni.  Eikasia- Le manifestazioni di oggetti visibili (DE), ossia le immagini: le ombre, i riflessi nell'acqua, i miraggi, le illusioni ottiche
  • 19. L’amico Platone vi attenderà alla prossima interrogazione Buon lavoro