Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Tenerezze
1. “Tenerezze”
progetto di “relazioni” fra due generazioni
Scuola Statale dell’infanzia
“L’albero delle farfalle”
Centro Diurno comunale
“Il ritrovo dei saggi”
Montecavolo di Quattro Castella, ottobre 2010 – giugno 2011
3. Protagonisti del progetto:
• i bambini della sezione 5 anni
della Scuola Statale dell’infanzia
“L’albero delle farfalle”
insieme
• agli ospiti del Centro Diurno Comunale
“Il ritrovo dei saggi”
Conduttrice delle proposte di animazione musicale:
• Morena Rodolfi,
insegnante CEPAM, musicoterapista
con:
• Angela, Greta, Mirella e Pierangelo,
insegnanti e atelierista della Scuola
• il gruppo di lavoro degli operatori
del Centro Diurno
(Coop. Sociale Ancora)
Documentazioni fotografiche:
• insegnanti e atelierista della Scuola con il gruppo
di lavoro degli operatori del Centro Diurno
Presentazione:
Pierangelo, atelierista
4. Tutti perdono il fiore della gioventù.
Un fucile, una sella o una persona, tutti sono migliori quando sono usati
e hanno perso la lucentezza del nuovo, acquistando il valore del tempo.
Ernest Hemingway
6. Con la legge 31 luglio 2005, n.159,
è stata istituita per il giorno 2 ottobre di ogni anno la
“Festa nazionale dei nonni”
con lo scopo di “celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni
all’interno delle famiglie e della società in generale”
e metterne in evidenza l’influenza positiva nel processo di
crescita dei bambini e delle nuove generazioni.
7. La ricorrenza, di grande rilevanza umana e
sociale, e di carattere educativo e formativo,
è stata l’occasione per iniziare un percorso che ha visto protagonisti i
bambini e gli ospiti del Centro Diurno Comunale di Montecavolo
insieme in alcuni momenti di festa (dei nonni, di Natale,
di carnevale, di Pasqua, di giugno).
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9. Partendo da una nostra convinzione che pensa all’anziano
come portatore di un immenso patrimonio di
sentimenti, memorie storiche e saggezza,
l’intento che abbiamo voluto raggiungere
è stato il riuscire ad instaurare relazioni
tra due generazioni diverse.
10. Nella consapevolezza che la convivenza fosse sia per i bambini che per gli ospiti, fonte di una forte
risorsa, abbiamo pensato e posto il nostro intento pedagogico ad una reciproca valorizzazione
che andasse a riscoprire il valore dello stare insieme, dell’essere accolto e accettato… valori che,
secondo noi, soprattutto per i bambini, sono le basi per una crescita all’insegna del rispetto e
dell’accoglienza.
11. Inoltre il confronto fra bambini e anziani ha sorprendenti finalità educative proprio perché invita a
condividere il bagaglio di esperienze, di conoscenze, di competenze specifiche
della generazione di appartenenza che possono diventare occasioni di stimolo reciproco.
12. Un progetto che vuole evidenziare come il rapporto fra anziani e bambini
può trovare una magica e sana complicità,
dove i sentimenti si legano profondamente all’insegna dei valori della vita.
13. Pertanto abbiamo pensato riconoscere il giusto valore educativo e costruttivo del
ruolo che può svolgere una persona anziana in contesti sia familiari che sociali.
Angela, Greta, Mirella e Pierangelo,
insegnanti e atelierista Scuola Statale dell’Infanzia “L’albero delle farfalle” Montecavolo
14.
15. Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte,
perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro.
Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri.
È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi,
di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.
Toro Seduto (1831 – 1890)
Capo tribù dei Hunkpapa Sioux (Lakota)
18. Cosa siamo andati a fare al Centro Diurno?
Amalia: Siamo andati al Centro Diurno a trovare i nonni.
Lorenzo: A trovare i nonni, a vedere i nonni.
19. Nermin: La festa con i nonni!!! (riguardando le
foto della relativa documentazione)
20. Testimonianza di Ivonne Caiti, ospite del Centro Diurno:
Sono stati tutti molto carini e affettuosi e ho molto piacere a venire il 23 giugno a visitare l’asilo e
festeggiare insieme.
21. Cosa siamo andati a fare al Centro Diurno?
Marcello: A cantare delle canzoni e poi dopo abbiamo fatto i
passi degli animali.
22. Cosa vi è piaciuto maggiormente durante le feste?
Giulia P.: A me piaceva ballare il cocomero.
Giada B.: La cosa che mi è piaciuta di più quando i nonni hanno suonato.
23. Perché è importante la festa dei nonni?
Valentina: Perché i nonni sono importanti.
Elisa: Speciali.
Alessio: Perché ci insegnano tante cose.
Luca: Mia nonna, pure, ci insegna un gioco con le carte.
Alessandro: Perché ci raccontano tante storie.
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26. Valentina: Abbiamo anche cantato con
Morena.
Chi è Morena?
Margherita: Una che ci fa cantare e
suonare.
Nermin: E’ una nostra amica che ci fa
giocare e cantare con i nonni.
Amalia: E’ una che ci fa cantare e suonare.
Valentina: E’ una tata che ci fa giocare e
fare tante belle cose.
Lorenzo: Forse lo so chi è Morena! E’ una
che ci fa giocare e suonare e fare degli
specie di giochi.
Valentina: Delle canzoni e dei giochi.
27. Che canzoni fa sentire Morena?
Margherita: Quelle dei nonni, quando
erano piccoli.
Nermin: Quella dei paperi.
Valentina: Hanno cantato anche i nonni
con gli strumenti. Eh… fanno sentire quella
del cielo azzurro, dei papaveri. Abbiamo
cantato anche quella del cocomero
tondo, tondo.
Lorenzo: La Casetta in Canadà.
Marcello: Il cocomero tondo, tondo…
28. Testimonianza di Rina Manfredotti,
ospite del Centro Diurno:
Sono stati meravigliosi perché quando li dicevi di
tacere e di fare a modo non parlavano più ed
erano bravissimi. Mi è piaciuto tanto tutto
l’insieme; è stato meraviglioso.
29. Antonella Milizia,
operatore OSA del Centro Diurno:
E’ stata una esperienza bellissima
perché ho notato che ogni volta che ci
si incontra con i bambini,
i nostri anziani diventano
sempre più allegri.
30. Il saluto del Sindaco di Quattro Castella,
Andrea Tagliavini,
che ha partecipato alla festa dei nonni.
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32. Raffaela Rossi,
operatore OSS del Centro Diurno:
Anziani e bambini è una bella unione; è
una cosa simile perché li accomuna la
tenerezza . Sono due mondi all’opposto
con le stesse curiosità.
36. Testimonianze di
Carolina Moscatelli, ospite del Centro Diurno:
A me i bambini piacciono tanto.
Ada Sezzi, ospite del Centro Diurno:
Mi è piaciuto tutto, sono stati molto bravi.
37. Testimonianza di Rina Manfredotti,
ospite del Centro Diurno
: Mi è piaciuto molto, sono stati molto bravi, è stata
una cosa nuova, bellissima.
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40. Testimonianza di Elena Cornia, ospite del Centro Diurno:
E’ stato molto bello, particolarmente i momenti
con la musica.
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42. Vi è piaciuta la festa di Natale al Centro Diurno?
Nermin: E’ stato bellissimo.
Giada G.: Fare il girotondo con i nonni.
50. Testimonianza di Ilca Gelosini,
ospite del Centro Diurno:
“Mi piacciono molto i bambini, poi li
voglio tanto bene a tal punto che non li
vedo neanche metà del bene che li
voglio”.
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55. Perché siamo andati al Centro Diurno?
Giada B.: Siamo andati là a divertirci.
60. La festa di carnevale è coincisa con un’altra importante festa:
con l’ 8 marzo, giorno della festa della donna.
I bambini hanno regalato a tutte le signore una grafica a colori,
raffigurante rami di mimosa,
disegnata dal vero, a scuola, nei giorni precedenti.
61. Testimonianza di Laura Fornaciari, ospite del Centro Diurno:
E’ stato magnifico, i bambini sono stati molto bravi.
64. Cosa abbiamo fatto al Centro Diurno?
Giada B.: Prima di tutto abbiamo cantato e giocato
con i nonni.
65. Elisa: Siamo andati ad aprire l’uovo di Pasqua e abbiamo giocato, cantato,
poi abbiamo dato alcuni regali.
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69. Cosa abbiamo fatto durante la festa?
Amalia: Cantare, cantare, cantare, cantare
70. Testimonianza di Laura Fornaciari,
ospite del Centro Diurno:
Sono stati tutti molto bravi e meravigliosi anche
quando usavano i pon pon colorati.
71. Che canzoni vi faceva ballare Morena?
Amalia: Lo sai che i papaveri… I papaveri e Il cocomero,
I papaveri e Il cocomero tondo, tondo.
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73. Alessio: E ci hanno anche fatto i tatuaggi una
donna che non so come si chiama, dove abita…
i suoi dati…
74. Nermin: E poi abbiamo anche rotto un uovo da loro, di Pasqua.
Roberto C.: E alla fine abbiamo mangiato l’uovo.
Nermin: Mi ricordo che avevamo trovato una pistola con l’acqua dentro.
Testimonianza di Laura Fornaciari, ospite del Centro Diurno:
In particolare una bambina mi è piaciuta perché è venuta da me a rompere l’uovo di Pasqua.
79. E’ stata una vera gioia partecipare alla festa
conclusiva del progetto “Tenerezze” . Ma è
stata ancora più grande la gioia per gli ospiti
del Centro Diurno sentirsi ancora partecipi
della realtà quotidiana del proprio territorio,
in particolare nel ritrovare ancora un legame
tra due generazioni così lontane. L’intento è
di continuare a mantenere saldo questo
rapporto attraverso nuovi progetti che diano
spazio all’incontro, al confronto e alla
condivisione di esperienze in un reciproco
dialogo fra generazioni.
Miriam, animatrice del Centro Diurno
80. Spalle al muro,
Quando gli anni, son fucili contro,
Qualche piega, sulla pelle tua,
I pensieri tolgono, il posto alle
parole,….
Vecchio…!!!
Mentre ti scoppia il cuore, non
devi far rumore,
Anche se hai tanto amore, da
dare a chi vuoi tu!
…
Da
Spalle al muro,
di
Mariella Nava, cantautrice
81. postfazione
di
Pierangelo Giovanetti, atelierista del Comune di Quattro Castella
Dott.ssa Federica Cirlini, dirigente area “Servizi alla persona del Comune di Quattro Castella
“Tenerezze” che bel titolo per individuare un percorso progettuale
dove i protagonisti sono stati bambini e anziani insieme!!!
82. Un percorso che ha voluto unire due realtà, due mondi, due generazioni differenti ma per tante cose
uguali, simili, come lo stupore dei bambini e la dolcezza delle persone non più
giovani... Un percorso dove la musica, con le animazioni coordinate da Morena, ha fatto da
legame e da filo conduttore agli incontri. Una musica popolare, di quando i nonni erano giovani, che è
stata apprezzata anche dai bambini e che è stata vissuta da tutti i protagonisti in modo ludico con tanta
armonia e serenità…
83. Il progetto si è svolto all’interno delle attività di animazione musicale attuata al centro diurno in
collaborazione con il Cepam; attività che tenendo conto delle differenti caratteristiche patologiche e
psicologiche in cui si vengono a trovare gli anziani, utilizza le potenzialità della musica per
migliorare la qualità della vita. L’animazione musicale è stata, infatti, un ottimo tramite per
raggiungere i seguenti obiettivi: aiutare gli anziani a sviluppare o recuperare la capacità di
relazione, acquisendo una maggior autostima e considerazione di sé; dare sollievo alle ansie,
incoraggiando e guidando la comunicazione emotiva anche di stati di rabbia, di frustrazione, per superarli
nella comunicazione stessa; favorire l’utilizzo dell’espressione vocale e linguistica; aiutare a riappropriarsi
del presente e a ristabilire un contatto con la realtà.
84. La musica ha offerto, inoltre, un importante occasione di incontro, di gioco e di
relazione tra tutti gli ospiti del centro diurno ed i bambini della scuola dell’infanzia statale,
promuovendo un’importante occasione di relazione tra bambini ed anziani e di conoscenza
tra generazioni.
Un’esperienza ricca ed articolata che ha messo in relazione ed in stretto contatto servizi diversi
sul territorio.
85. Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
86. Montecavolo, ottobre – giugno 2011
Scuola Statale dell’Infanzia
“L’albero delle farfalle”
Centro Diurno Comunale
“Il ritrovo dei saggi”