A 40 anni dalla sua nascita, l'email è ancora oggi uno dei più importanti mezzi di comunicazione diretta, se non il più importante.
In questi anni l'email ha saputo integrarsi con i nuovi media nascenti e i nuovi strumenti di comunicazione. Infatti tutti usiamo l'email e spesso lo facciamo via mobile.
4. CHE COS’E’ LA E-MAIL?
La E-Mail (abbreviazione di Electronic Mail, in italiano: posta elettronica) è un
servizio internet grazie al quale ogni utente può inviare o ricevere dei messaggi. È
l'applicazione Internet più conosciuta e più utilizzata attualmente.
La sua nascita risale al 1972, quando Ray Tomlinson installò su ARPANET
(Advanced Research Projects Agency Network) un sistema in grado di scambiare
messaggi fra le varie università, ma chi ne ha realmente definito il
funzionamento si chiamava,
forse non a caso,
Jon Postel !!!
5.
6. L'E-mail marketing è un tipo
di marketing diretto che usa la posta
elettronica come mezzo per comunicare
messaggi commerciali (e non) al
pubblico.
CHE COS’E’ L’ E-MAIL MARKETING
7. VELOCE:
la comunicazione raggiunge immediatamente il target definito con
una comunicazione interattiva che consente al mittente di essere
ricontattato immediatamente.
PRECISA:
L’estrema profilazione di un DATABASE utilizzato consente di
raggiungere solo le aziende/i privati potenzialmente interessati al
prodotto/servizio.
MISURABILE:
Il ritorno sull’investimento (ROI) è misurabile in termini economici
con estrema precisione.
PERCHE’ LA E-MAIL
8. Lasciamo parlare i numeri:
Ogni giorno vengono inviate 188
miliardi di email, contro 3,3 miliardi
di ricerche effettuate sui motori di
ricerca.
13. A COSA SERVE
L’E-MAIL MARKETING?
• Acquisire nuovi clienti
• Fidelizzare i propri clienti
• Vendere nuovi prodotti
• Invitare a fiere/eventi
• Scoprire nuovi mercati
• Raccogliere informazioni sui clienti
• Compiere ricerche e studi di mercato
14. L’importanza del Data Base
Per l’azienda che attua strategie di
comunicazione digitali, la creazione e la
coltivazione di un DB proprietario o
l’utilizzo di DB di terze parti sono processi
fondamentali per il successo di una
qualsiasi azione di marketing
16. Comunicazione sulla propria base contatti: consigli
utili per una buona gestione dei dati esistenti
1. INTEGRARE
Integrare ed armonizzare le variabili utili per conoscere il vostro “cliente” partendo
dalle varie fonti da cui provengono gli iscritti: DB diversi già presenti in azienda
ma costruiti con obiettivi e in tempi diversi, campagne di lead generation presenti
e future su vari media [search, email, social, adv], eventi e fiere, etc.
Conoscere la tipologia di clienti che popolano il vostro DB è la base per poter
sviluppare un approccio analitico che consentirà di strutturare azioni davvero
mirate.
17. Comunicazione sulla propria base contatti: consigli
utili per una buona gestione dei dati esistenti
2. RIPULIRE
Aggiornare, ripulire, completare il proprio DB è un processo complesso. Per farlo
è possibile stimolare gli attuali iscritti con programmi specifici di Lead Generation
(ad esempio concorsi online) e anche favorire il più possibile l’aggiornamento
spontaneo con la richiesta di login al sito a fronte di contenuti e servizi
interessanti per i propri iscritti.
Gli iscritti che non risultano più raggiungibili dopo un certo lasso di tempo vanno
cancellati, quelli che non risultano più attivi richiedono strategie di comunicazione
più specifiche e mirate alla riattivazione.
18. Comunicazione sulla propria base contatti: consigli
utili per una buona gestione dei dati esistenti
3. PROFILARE
Per una reciproca e soddisfacente relazione è necessario studiare accuratamente
il tipo, la qualità e il contenuto più appropriato “cluster per cluster” in base ai
propri obiettivi di marketing.
La rilevanza della comunicazione e la corretta targetizzazione dei membri dei
gruppi cosi identificati garantiscono buona parte del successo di una strategia di
comunicazione, qualunque essa sia.
19. Comunicazione sulla propria base contatti: consigli
utili per una buona gestione dei dati esistenti
4. COMUNICARE
Un programma di email marketing ben articolato deve dare continuità alla
relazione tra il brand e l’utente, anche grazie all’utilizzo di programmi
automatizzati (es. iscrizione alla newsletter, post-acquisto su e-commerce, post-
download etc etc)
Alimentare quindi con messaggi costanti, positivi e significativi per gli iscritti la
vostra comunicazione con loro sarà utile sia per garantire una costante
integrazione del DB, sia per garantire il successo di nuove strategie di marketing.
20. Costruisci e arricchisci il tuo DB di contatti:
consigli utili
1. VISIBILITA’ DEL FORM
Dove si trova il form di registrazione/contatti del tuo sito?
E’ ben visibile in ogni pagina?
E’ fondamentale che lo spazio dedicato alla raccolta dei dati debba essere ben
visibile e accessibile, in modo che tutti coloro che passano sul sito siano spronati
ad entrare in contatto con il tuo brand.
21. Costruisci e arricchisci il tuo DB di contatti:
consigli utili
2. LA COMPILAZIONE: NON SCORAGGIARE I PROSPECTS
Quali informazioni richiedere nel form?
Servono proprio tutti i campi che hai messo?
Un form troppo lungo, di sicuro utile per l’azienda, può dissuadere l’utente: non
scoraggiare il prospect con troppi campi da compilare…
…è sempre possibile arricchire il DB in un secondo momento!
22. Costruisci e arricchisci il tuo DB di contatti:
consigli utili
3. FAVORISCI LE ISCRIZIONI DANDO VANTAGGI REALI
Perché un utente dovrebbe darti i suoi dati?
Il valore aggiunto che si ottiene dando i propri dati deve essere sempre reso
esplicito dando indicazioni sui benefici reali per l’utente…
…studiare una buona CALL TO ACTION!
23. Costruisci e arricchisci il tuo DB di contatti:
consigli utili
4. GLI ALTRI PUNTI DI CONTATTO
I tuoi fan o i tuoi followers sui social network li hai profilati?
Li hai invitati ad iscriversi alla tua newsletter o a profilarsi sul tuo sito?
Inserisci un form sulla tua fan page e viceversa invita gli iscritti al tuo DB a
continuare a seguirti anche sui social media!
Hai un punto vendita fisico? Invita i tuoi clienti a lasciare la tua email una volta
giunti in cassa!
I clienti soddisfatti sono i migliori EVANGELIST! Incoraggiali a ricoprire questo
ruolo e pensa a come ricompensarli!
24. ACQUISTO
Costi bassi
Occorre ricevere l’opt-in da ogni utente presente per potere inviare la mail
Bassa qualità del dato
Necessità di dotarsi di una piattaforma software idonea
AFFITTO
Responsabilità delegata al fornitore
Alta qualità del dato
Costi rapportati alla qualità del dato
No costi infrastrutturali
Campagne di email marketing sui prospect:
consigli utili per la scelta del fornitore
ACQUISTARE O AFFITARE E-MAIL?
25. 1. Storicità e referenze
2. Provenienza dei dati
3. Qualità della banca dati
4. Case histories verificabili
5. Liberatoria in termini di privacy
6. Trasparenza nella reportistica
7. DB proprietario o di terze parti
Campagne di email marketing sui prospect:
consigli utili per la scelta del fornitore
26. E’ FACILE INVIARE EMAIL?
Per inviare un numero elevato di e-mail occorre
munirsi di una piattaforma tecnologica adeguata.
DELIVERABILITY
Le email inviate vengono tutte consegnate?
NO!!!
27. Tutte le tecniche di filtraggio hanno una cosa in comune: cercano di evitare che gli
utenti siano sopraffatti dallo spam. Naturalmente queste tecnologie hanno dei limiti.
Sfortunatamente i filtri non sono in grado di distinguere sempre tra spam ed e-mail
“legittime” e ne risultano quindi quelli che vengono chiamati “falsi positivi” e “falsi
negativi”.
I falsi positivi sono e-mail legittime che vengono erroneamente classificate come
spam, i falsi negativi sono messaggi di spam che sono erroneamente classificati come
e-mail legittime.
DELIVERABILITY
Attenzione al FAI DA TE!!!
28. Manutenzione delle liste
Rimuovere sempre subito gli indirizzi quando le e-mail non arrivano a
destinazione. Un indirizzo che fornisce un errore permanente 2-3 volte in 30
giorni deve essere rimosso dalla lista.
Gli ISP monitorano le percentuali delle email che non arrivano a destinazione e
le bloccheranno se si continua ad inviare messaggi a caselle non più esistenti.
29. MA SI POSSONO INVIARE E-MAIL COMMERCIALI?
• Lo spamming a fini di profitto è un reato (D. Lgs. 196/2003)
• Inviare e-mail pubblicitarie senza il consenso del destinatario è
vietato dalla legge.
• Il consenso è necessario anche quando gli indirizzi e-mail reperiti
presso liste pubbliche, sui siti internet, etc.
• Il consenso del destinatario deve essere chiesto prima dell’invio e
solo dopo averlo informato chiaramente sugli scopi per i quali i suoi
dati personali verranno usati.
30. MA SI POSSONO INVIARE E-MAIL COMMERCIALI?
E’ necessario il consenso informato sul destinatario. Gli indirizzi
e-mail recano dati personali e il fatto che essi possano essere
reperiti facilmente su Internet non implica il diritto di utilizzarli
liberamente per qualsiasi scopo, come per l’invio di messaggi
pubblicitari.
Chi acquista banche dati con indirizzi di posta elettronica è tenuto
ad accertare che ciascuno degli interessati presenti nella banca
dati abbia effettivamente prestato il proprio consenso all’invio di
materiale pubblicitario.
31. VALUTAZIONE DEI RISULTATI
In base agli obiettivi prefissati, occorre munirsi degli strumenti adeguati per poter
monitorare i risultati prefissatisi:
-% E-mail consegnate
- % E-mail aperte (Open Rate)
- % Click effettuati su eventuali link presenti (Click Through Rate)
- % Leads (compilazioni di form) generati su sito o landing page (Conversion Rate)
- % di Download effettuati di eventuali files
- Vendite effettuate dal sito
- % degli Opt-out (rimossi da ulteriori invii) e loro gestione
-Iscrizioni al proprio canale social
-Acquisti off-line
32. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
1. Selezionare la lista da acquistare in base al minor costo (CPM)
Il parametro di costo per valutare la convenienza di una campagna di
email marketing non dovrebbe essere esclusivamente il costo di
acquisto di un eventuale invio (CPM = Costo Per Mille)
E’ consigliabile identificare un parametro più ampio finalizzato a
valutare la lista in rapporto al Costo di acquisizione di una nuova Lead,
di un nuovo Cliente, di un nuovo Visitatore, sia rispetto a fornitori
concorrenti che rispetto ad altri mezzi di comunicazione.
La sola lista di contatti non determina
il successo di una campagna!
33. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
2. Non concentrarsi sul Subject (Oggetto) della Email
Il Subject della email viene spesso trascurato e inserito all’ultimo
momento con una frase qualunque, perdendo completamente di vista
l’importanza che esso riveste nello stimolare l’apertura.
Il Subject deve contenere solo poche parole e cercare di stimolare la
curiosità dell’utente nello scoprire il contenuto dell’email ricevuta
Non trascurare nulla!!!
34. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
3. Inviare la stessa creatività a target differenti
Il vantaggio di poter elaborare una targetizzazione molto precisa viene
del tutto invalidato dall’utilizzare poi una creatività identica (anche nel
copywriting) a tutti i destinatari.
Ad ogni target la sua comunicazione!!!
35. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
4. Inviare una creatività composta da un’unica immagine prova di “Call to Action”
Per semplicità di sviluppo si tende ad utilizzare creatività costituite da mere immagini
statiche inviate via email. Questa soluzione oltre a favorire l’intervento dei filtri anti-
spam finisce spesso per tradursi in comunicazioni prive di call to action ovvero di
stimolo al click e all’azione da parte dell’utente.
Inoltre chi non scarica le immagini non ha la possibilità di leggere la email.
Le call to action devono essere chiare e ben evidenti!
36. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
5. Inviare una creatività con troppe opzioni di scelta
Una creatività che impone all’utente un’attenta selezione di attività tra
numerose opzioni, proprio perché inviata a target differenti.
Di fronte ad una eccessiva e dettagliata scelta d’opzione l’utente
potrebbe risultare disorientato e trovarsi in difficoltà nell’identificare
l’offerta per lui più interessante.
CALL TO ACTION BEN MIRATE!!!
37. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
6. Ripetere lo stesso invio con un intervallo di tempo troppo ristretto
La ripetizione di un messaggio è alla base di un progetto di email
marketing. Occorre però determinare l’intervallo giusto di tempo onde
evitare l’effetto opposto, ossia il disinteresse e l’opt-out
Come scegliere il giusto intervallo?
In base alle informazioni che ritornano da ogni invio!
MISURARE MISURARE MISURARE!
38. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
7. Considerare solo il click come parametro di efficacia di una campagna
In una campagna DEM limitare l’analisi dell’efficacia al solo metro del
numero di click risulta molto riduttivo.
Il ciclo di vita di una DEM normalmente è intorno ai 4-5 giorni, cambia di
molto se il target è B2B o B2C.
L’utente che non clicca potrebbe essere efficacemente recuperato sia con
un secondo invio più mirato, che con altri strumenti di comunicazione
contemporaneamente utilizzati, in modo che la DEM ne diventi un rinforzo,
al pari di altri strumenti
AMPLIARE I PROPRI ORIZZONTI!
39. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
8. Non predisporre una pagina di atterraggio (Landing Page) con contenuto
coerente a quello della DEM
L’errore più comune in questi casi è linkare direttamente alla home page del sito,
oppure, ancor peggio, sviluppare un’offerta accattivante in cui risulta impossibile
ritrovare traccia nel link di atterraggio.
La coerenza genera conversione. Se creo un’aspettativa con la email che non viene
soddisfatta sulla pagina di atterraggio, non avremo conversione!
CREARE UN PERCORSO COERENTE!
40. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
9. Predisporre un percorso di navigazione troppo elaborato prima di arrivare a
misurare la conversione
La pagina di atterraggio deve essere coerente con gli obiettivi di conversione e
ridurre al massimo i passaggi necessari alla conclusione della navigazione: se
l’obiettivo è la lead generation, deve contenere immediatamente un form, se
l’obiettivo è la vendita deve contenere subito il carrello e così via.
Più passaggi (click) sono necessari all’utente prima di arrivare a soddisfare la sua
curiosità o il suo obiettivo, più è presumibile che si perderanno contatti per
strada.
FOCALIZZATI SULL’OBIETTIVO!
41. 10 ERRORI DA EVITARE NELL’USO DELL DEM
10. Non predisporre le creatività leggibile da mobile
Oltre 6 milioni di utenti leggono quotidianamente le email da smartphone o da
tablet.
Una strategia di email marketing non può non tener conto di questo dato.
Occorre predisporre email ed eventuali landing pages in modo che abbiano la
giusta visualizzazione in base al device utilizzato.
AUMENTARE LE CONVERSIONI!
42. CONSIGLI STRATEGICI
1. Stabilire un minimo di piano editoriale/pianificazione
Sia che si tratti di Newsletter che di DEM, si intraprende un percorso di
relazione che si svilupperà nel tempo.
E’ opportuno pertanto avere una buona pianificazione editoriale, avere
chiaro cosa e come si promuoverà nel tempo.
Quali sono i prodotti/servizi da promuovere nei prossimi mesi?
Quali promozioni avrò da proporre?
Etc
43. CONSIGLI STRATEGICI
2. Informare tutte le figure aziendali coinvolte
E’ fondamentale che tutte le figure aziendali coinvolte in un processo di
comunicazione/marketing/commerciale siano informate e coinvolte.
Capita spesso che si perdano reali opportunità proprio per una
mancanza di coordinamento interno.
TUTTI SUL PEZZO!!!
44. CONSIGLI STRATEGICI
3. Effettuare A/B Testing o Split Testing
Per identificare quale sia le versione della comunicazione più efficace è
possibile effettuare A/B test, mettendo a confronto diversi elementi
della stessa email (subject, call to action, immagini, etc).
E’ un’attività molto utile per identificare le creatività ed i messaggi più
performanti in base all’obiettivo.
CONVERSIONI!!!
45. CONSIGLI STRATEGICI
4. Remarketing o Retargeting
Non limitiamoci al mero invio di email…studiamo il comportamento del
nostro prospect e riattiviamolo, sollecitiamolo!
Come? Ad esempio tramite una seconda email mirata se non ha
raggiunto l’obiettivo da noi preposto (acquisto, lead, etc), invio di una
email mirata agli utenti che non hanno aperto la email, etc etc etc
CONVERSIONI!!!
46. CONSIGLI STRATEGICI
5. Remarketing o Retargeting
Non limitiamoci al mero invio di email…studiamo il comportamento del
nostro prospect e riattiviamolo, sollecitiamolo!
Come? Ad esempio tramite l’utilizzo di altri media, quali ad esempio lo
strumento di retargeting di Google
CONVERSIONI!!!
48. CONSIGLI STRATEGICI
6. Email Marketing e Social Media: meglio insieme che separati!!!
Diversi studi dimostrano che l’Email Marketing si conferma essere una
delle strategie vincenti per i Brand, un sistema di promozione migliore
persino dei tanto utilizzati Social Networks!
Occorre pertanto ragionare in un’ottica di integrazione.
Il primo dato importante è che sono aumentate le aziende che
inseriscono all’interno delle proprie email i cosiddetti
“Bottoni Social”
49.
50. CONSIGLI STRATEGICI
Email Marketing e Social Media: meglio insieme che separati!!!
Quali sono i Social Media più integrati nelle email? *
- Facebook: 97%
- Twitter: 91%
- YouTube: 45%
- Pinterest: 42%
* Fonte Experian USA
51. CONSIGLI STRATEGICI
Email Marketing e Social Media: meglio insieme che separati!!!
Il 60% dei Brand che inviano email e nel cui oggetto menzionano
Facebook registrano una crescita del 27% sul proprio sito web nella
settimana successiva all’invio. *
Le Email che invece invitano al “Follow Us” su Twitter presentano click
unici del 9,5% superiori rispetto alle altre email. *
* Fonte Experian USA
52. CONSIGLI STRATEGICI
Email Marketing e Social Media: meglio insieme che separati!!!
Alimentare la propria Pagina Fan tramite azioni di Email Marketing
Questo porta ad acquisire nuovi fan, ossia utenti con cui dialogare.
53. In Sintesi:
L’Email è viva? Di più … sopravvive a tutti!!!
E’ facile fare Email Marketing? Assolutamente no
Perché fare Email Marketing? Per ovvi motivi!!!