1. LA PENISOLA GRECA E LE ISOLE DELL’EGEO
Sono indicate le principali località con ritrovamenti di età minoico-micenea
o collegate ai più antichi miti greci.
Isola di Creta: civiltà minoica
Micene
Micene sulla penisola greca: civiltà micenea
2. LA CIVILTA’ MINOICA SULL’ISOLA DI CRETA
La civiltà minoica, attiva nell’età del bronzo nell’isola di
Creta, fu la prima civiltà urbana del Mediterraneo a creare
città dotate di strutture ben definite e con residenze simili ai
palazzi mesopotamici.
I palazzi cretesi erano costruiti con tecniche edilizie
particolari, diverse da quelle usate nelle case comuni: i muri
perimetrali, per esempio, erano costituiti da grossi blocchi di
pietra, invece che da comuni mattoni.
Come i palazzi mesopotamici, anche questi palazzi erano
organizzati attorno ad ampi cortili centrali, lungo il perimetro
dei quali si disponevano gli altri ambienti. Erano rpivi di
mura difensive, avevano più accessi, non seguivano principi
di rigorosa assialità e simmetria, non ripetevano più volte gli
stessi elementi architettonici.
3. LEGENDA PIANTA DEL PALAZZO DI CNOSSO
1) Gradinate e area del teatro; 14) Cortile del canale di pietra;
2) Magazzini; 15) Sala dei colonnati;
3) Cortile; 16) Sala delle doppie asce;
4) Vestibolo; 17) Mégaron della regina;
5) Corridoio con l'affresco della 18) Bagno della regina;
processione; 19) Rampe di scale;
6) Ingressi e atri; 20) Cripte a pilastri;
7) Propilei meridionali; 21) Sala della lustrazione;
8) Santuario tripartito; 22) Portico;
9) Vestibolo; 23) Case del periodo del palazzo;
10) Sala del trono; 24) Area del palazzo con rovine di case posteriori;
11) Sala settentrionale a pilastri; 25) Edifici anteriori del palazzo.
12) Magazzini degli alti phithoi;
13) Bastioni;
4. Tavolette in maiolica dipinta, ritrovate nell’area archeologica del
Palazzo dia Cnosso, riproducono le facciate di case borghesi
che sorgevano a Cnosso. Le case erano a più piani e, particolare
rilevante, i locali prendevano luce da finestre.
6. PALAZZO DI CNOSSO. Veduta del Palazzo con i restauri
realizzati dall’archeologo Arthur John Evans a fine XIX secolo.
7. FESTO
FESTO. PLANIMETRIA DEL PALAZZO.
Il Palazzo presentava un cortile centrale, intorno al quale ruotava la vita
del palazzo. Esso costituiva il luogo di ritrovo e di passeggio degli abitanti,
e vi confluivano le derrate che venivano poi collocate nei magazzini.
Centro di smistamento in ogni direzione, il Cortile centrale aveva intorno
a sé i vari quartieri, divisi ma nello stesso tempo uniti tra di loro per mezzo
di corridoi, ideati in funzione di scopi determinati; comunicanti, ma anche
indipendenti: questo problema della comunicazione e insieme della
autonomia delle varie parti del Palazzo era stato genialmente risolto dagli
architetti con un sapiente sfruttamento del cortile centrale.
8. LA CIVILTA’ MICENEA SULLA PENISOLA GRECA
Le principali città della civiltà micenea - Micene, Tebe, Atene –
sorgevano su alture, in posizioni facilemnte difendibili, ed erano
protette da mura monumentali costruite con blocchi di pietra
squadrati.
All’interno delle cinte fortificate si trovavano edifici pubblici e
privati nonché i palazzi dei sovrani, organizzati intorno alla sala
principale, il mégaron. Questo ambiente di forma rettangolare,
conteneva il trono e un grande focolare centrale di forma rotonda,
spesso circondato da quattro colonne disposte a quadrato, dototo
probabilmente di funzioni culturali.
Attorno al mègaron si disponevano sale minori, residenziali e di
servizio, spesso ornate di affreschi: vi si accedeva tramite
vestiboli e cortili, spessoporticati.
I palazzi micenei pur riprendendo alcune caratteristiche
architettoniche cretesi, come i porticati, si distinguevano
nettamente dai palazzi minoici, che erano rpivi di fortificazioni,
facilmente accessibili, molto più grandi e ricchi e con
un’organizzazione molto meno rigida e ordinata.
10. MICENE, PORTA DEI LEONI.
Costituisce l’ingresso
monumentale alla cittadella
dove sorgeva il Palazzo.
L’enorme architrave monolitico
misura 4,50m di lunghezza,
2m di spessore e 1m di altezza
ed sormontato dal rilievo con i
due leoni affiancati ad una
colonna. Le teste degli animali,
ora mancanti, erano rivolte
verso chi entrava a monito e
minaccia per gli eventuali
aggressori.
11. MICENE. IL TESORO DI ATREO. E’ la più grande di tutte le tombe a
tholos conosciute. La facciata in origine era riccamente decorata.