2. LA NASCITA DEL NEOCLASSICISMO
Con l'affermarsi della filosofia illuminista vediamo l'affermarsi in campo artistico di una
nuova corrente che affonda le sue radici sugli antichi canoni di bellezza greci, adatti ad
esprimere il forte pensiero razionale che tanto contraddistingueva la nuova corrente
filosofica. Il neoclassicismo si oppone cosi al tardo Barocco e al Rococò, sancendo la loro
definitiva caduta, insieme al mondo delle corti. L'arte riacquista la semplicità, la
compostezza e il realismo (ancora più fedele grazie ai nuovi studi in campo scientifico) di
un tempo, ripudiando l'eccessiva sfarzosità e teatralità della corrente precedente. Lo
scultore che più incarna questa ritrovata concezione dell'arte è sicuramente Antonio
Canova
3. ANTONIO CANOVA
Antonio Canova nasce a Possagno il primo novembre 1757.
Svolge il suo apprendistato aVenezia, dove successivamente
aprì il suo primo studio. Nel 1779 si traferisce a Roma, dove
rimarrà per tutta la sua vita salvo qualche sporadico
spostamento. Qui frequenta dei corsi di nudo all'Accademia di
Francia e si avvicina ancor più all'arte classica. La sua carriera
artistica è costellata dai successi, tanto da ricevere
riconoscimenti da figure di spicco come Napoleone, la famiglia
Asburgo e la famiglia Borbone.Tra le sue opere più importanti
troviamo sicuramenteTeseo Sul Minotauro, Amore e Psiche e
la scultura raffigurante Paolina Borghese, sorella di Napoleone
4. AMORE E PSICHE
Questa statua raffigura l'episodio del mito di Amore e Psiche in
cui Amore rianima Psiche, la quale aveva aperto un vaso
ricevuto negli inferi da Proserpina e destinato aVenere: la
punizione per questo atto fu un "sonno infernale". Il momento
rappresentato è quello in cui Amore sfiora Psiche: i due amanti
si guardano l'un l'altro preannunciando un bacio, ma nel
neoclassicismo l'oggetto da riprodurre non è mai l'azione in sé,
bensì l'istante precedente o successivo, colmo di equilibrio ed
ordine, con i corpi dei due protagonisti rappresentanti in una
torsione naturalissima che permette anche di godere di una
diversa visione della statua da ogni angolazione. Questa
statue, assieme a molte altre, sono la prova concreta che non è
solo la concezione artistica ad essere ripresa dalla Grecia, bensì
ci si ispira a tutta la sua cultura in senso più ampio
5. TESEO SUL
MINOTAURO
Questa fu la prima opera realizzata da Canova dopo il suo arrivo a Roma. Il
soggetto raffigurato e L'eroeTeseo immediatamente dopo lo sconto con il
minotauro. I soggetti traggono origine dal mito Greco secondo il quale il re
Minosse costringesseAtene a mandare delle persone come tributi da offrire
al minotauro, il quale si cibava di carne umana.Teseo si offrì volontario e,
una volta giunto al labirinto dove il minotauro era rinchiuso, si battè con lui e
ne uscì vincitore. Il volto diTeseo appare inespressivo, come se tutte le sue
emozioni fossero state rilasciante durante la lotta e fossero terminate con
essa. Il corpo, né teso né contratto, appare invece armonioso e rilassato. I
due corpi sono iscirvibili in un triangolo, caratteristica di tutte le sculture
greche, e l'opera simboleggia la vittoria della razionalità (Teseo)
sull'irrazionalità e l'istinto (Il minotauro, la cui testa e animale, e con essa la
mente). L'opera, così come tutte le altre realizzate da Canova, è interamente
costituita di marmo; l'unica aggiunta era talvolta della cera spalmata sopra al
marmo stesso per esaltarne colore e senso di elasticità.
6. PAOLINA BORGHESE
Canova grazie alla sua fama entrò in buoni rapporti con molti
personaggi di spicco dell'epoca, fra cui il più importante
Napoleone. Per lui fece varie sculture raffiguranti i membri
della sua famiglia: tra queste la più celebre è sicuramente
quella che ha come soggetto Paolina Borghese, sorella di
Napoleone. Paolina è raffigurata adagiata su un fianco al di
sopra di un divano con il busto nudo fino all'inguine, con la
parte inferiore del corpo coperta da un drappo. Nella mano
sinistra Paolina tiene fieramente il pomo della vittoria, creando
un parallelismo con la deaVenere, che ricevette la mela da
Paride in quanto giudicata come la più bella delle dee.