Questi lucidi sono stati presentati durante due serate di formazioni genitori alla scuola materna di Calvecchia.
Le due serate avevano lo scopo di trattare il significato delle fiabe a livello simbolico e la loro importanza nella crescita cognitiva ed emotiva del bambino.
L'autrice di queste slide è la dott.ssa Maria Silvia Guglielmin, psicologa,psicodrammatista (studio in Treviso vicolo biscaro,1) parte dei contenuti di queste slide sono stati ricavati dal libro "il mondo incantato di Bettelheim
Lucidi Seminario Sulla Fiaba Per Genitori Calvecchia
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4. Soltanto il porcellino più anziano è in grado di rimandare il desiderato momento dei giochi, e agisce invece conformemente alla sua capacità di prevedere quello che può accadere in futuro Lupo: rappresenta tutte le forze asociali, inconsce e divoranti da cui l’individuo deve imparare a difendersi, e che egli può sconfiggere mediante la forza del proprio Io L’identificazione con i tre porcellini insegna che ci sono degli sviluppi: possibilità di progresso dal principio del piacere al principio di realtà. Al bambino che è stato invitato ad identificarsi con uno dei protagonisti, si infonde speranza e gli viene detto che sviluppando la propria intelligenza potrà sconfiggere anche un avversario molto forte. Il bambino si identifica volta per volta con ogni porcellino e riconosce la progressione dell’identità
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7. Crisi : si delinea in pieno, e spesso drammaticamente, il problema che costituisce il nucleo vero e proprio della fiaba. Diviene chiaro in questa fase chi è il protagonista e qual è la difficoltà che si trova a dover superare Soluzione : porta alla tipica conclusione “e vissero felici e contenti” riuscendo a risolvere il problema, a oltrepassare l’ostacolo, a sconfiggere il nemico. In questo sta il messaggio positivo della fiaba: i problemi esistono, ma si possono superare. A volte la soluzione viene dal protagonista stesso dalla sua furbizia, coraggio o bontà d’animo, ma il più delle volte è aiutato dalla comparsa di un alleato
8. Il Nemico e l’Alleato sono due personaggi immancabili: l’uno crea difficoltà e ostacoli al protagonista, l’altro lo aiuta. L’uno è mosso da cattive passioni, molto comuni, la gelosia, l’invidia, l’avidità, l’altro dai buoni sentimenti: la compassione, la riconoscenza, la generosità I PERSONAGGI I personaggi non sono ambigui: l’eroe non ha mai paura e il cattivo non ha mai pietà. Il che non corrisponde affatto alla vita reale, dove luci e ombre si mescolano. Ma corrisponde alla necessità del bambino Permette al bambino di comprendere facilmente la differenza fra le due cose. Le ambiguità devono attendere finché una personalità relativamente solida non si sia stabilità sulla base di positive identificazioni
9. Il bambino si trova nella condizione di dipendere totalmente per la sua sopravvivenza dai genitori, i quali, in quanto persone reali, sono un po’ buone e un po’ cattive, e questo è anche nella sua percezione quotidiana. Ma è troppo terrificante pensare di dipendere totalmente da qualcuno che può anche essere cattivo. Così il bambino scinde le immagini: la mamma buona e la mamma cattiva, la fata e la strega. Tutte le azioni cattive nelle fiabe non sono mai compiute da mamme, ma da matrigne e persino le matrigne si comportano benissimo con i figli propri. Il bambino stesso nella realtà è un po’ buono e un po’ cattivo. Ma neppure questo è molto tollerabile per il bambino. Nell’immaginario tutte queste tendenze distruttive possono trovare spazio e volto, nella rappresentazione del nemico, del rivale, nell’antagonista.
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13. Non esiste minaccia peggiore nella vita di quella che saremo abbandonati, lasciati completamente soli Angoscia di separazione Più siamo giovani maggiore è la nostra angoscia quando ci sentiamo abbandonati, perché il bambino piccolo perisce in senso reale quando non viene adeguatamente protetto e accudito . Perciò la consolazione definitiva è che non verremo mai abbandonati Unione permanente del principe e della principessa Simboleggia l’integrazione dei diversi aspetti della personalità Unità morale a livello più elevato l’angoscia di separazione è superata quando è stato trovato il partner ideale Creazione di rapporti umani soddisfacenti
14. Regno Non viene mai detto niente di esso, neppure di quello che fa il re e la regina. Diventare il re o la regina di questo regno ha un solo scopo: quello di comandare anziché di essere comandato Diventare re o regina simboleggia una condizione di vera indipendenza , in cui l’eroe si sente sicuro, soddisfatto e felice come l’infante si sentiva nel suo stato di maggiore dipendenza, quando era veramente curato in tutto nel regno della propria culla Alla fine della storia l’eroe ha superato tutte le prove e malgrado ciò è rimasto fedele a se stesso, o attraversandole ha raggiunto la sua autentica individualità E fu saggio e pacifico (è una vittoria su se stessi non sugli altri) e vissero felici e contenti … E’ in questo che la maturità dovrebbe consistere: nella capacità di governare se stessi con saggezza, e di conseguenza vivere felici
15. Hansel e Gretel Credono che i loro genitori stiano complottando per abbandonarli Un bambino piccolo che si sveglia affamato nell’oscurità della notte si sente minacciato di completo rifiuto e di abbandono, che egli percepisce sotto forma di paura di morire di fame. I bambini, che sanno di avere un bisogno disperato dei loro genitori, tentano di tornare a casa dopo essere stati abbandonati Hansel riesce a trovare la strada per uscire dal bosco Prima che un bambino abbia il coraggio di affrontare il viaggio che simboleggia l’impresa di trovare se stesso, può prendere l’iniziativa solo cercando di tornare alla passività, di garantirsi una gratificazione eternamente dipendente Il fatto che ritornino a casa non risolve nulla Qualche storia
16. La conseguenze del tentativo di affrontare i problemi Della vita mediante la regressione e il rifiuto, è quella di ridurre la capacità dell’individuo di risolvere i problemi Utilizzo delle Briciole di pane Hansel e Gretel danno pieno sfogo alla loro Regressione mangiando la casa di Marzapane, i bambini non pensano che stanno distruggendo ciò che dovrebbe dare loro rifugio
17. Il rovescio di posizioni a danno della strega Comunica che i bambini che hanno poca esperienza e stanno Ancora imparando l’autocontrollo non devono essere Giudicati in base agli stessi criteri con cui sono giudicati I grandi, che si suppone siano meglio in grado di Dominare i loro desideri istintuali. la punizione della strega È giustificata così come il salvataggio dei bambini Per sopravvivere essi devono sviluppare L’iniziativa e rendersi conto che la loro unica Risorsa consiste nella progettazione intelligente e Nell’azione La strega è una personificazione Degli aspetti distruttivi
18. Ereditano i gioielli della strega Stadio superiore di sviluppo: La madre buona era nascosta in quella cattiva, distruttiva (strega) uccelli È preferibile per Hansel e Gretel non trovare subito il Sentiero, ma affrontare i pericoli del mondo.
19. Cappuccetto Rosso Nella sua casa regna l’abbondanza che la bambina È lieta di condividere con la nonna Il mondo esterno per lei non è un luogo Minaccioso, dove non possa trovare un sentiero quindi abbandona la propria casa volontariamente Riconosce la bellezza del mondo esterno Ambivalenza del bambino vivere in accordo Col il principio del piacere o col principio di realtà Raccogliere Fiori finche non È più divertente
20. maschio Seduttore che se gli si da retta diventa Il distruttore (LUPO) La figura paterna responsabile, forte e Salvatrice (CACCIATORE)
21. Per quanto l’ingenuità sia affascinante, è pericoloso rimanere ingenui per tutta la vita Fornisce al lupo tutte le Istruzioni per andare alla casa Della nonna L’inconscio di CR fa di tutto per tradire la nonna Non c’è nulla che la nonna non Avrebbe dato alla bambina: indica che Non è una figura matura, ma che si Lascia trasportare dalle proprie necessità
22. E’ di CR l’idea di riempire di Sassi la pancia del lupo Deve essere CR a decidere cosa Fare e a mettere in atto il suo Proposito. Se in futuro non vuole Correre rischi, deve essere in grado Di eliminare il seduttore. Se lo avesse fatto il Cacciatore CR non avrebbe mai potuto avere L’impressine di aver realmente superato la sua debolezza Rinascita CR e la nonna non muoiono realmente È una rinascita a livello superiore. I bambini devono poter credere che sia Possibile raggiungere una più alta forma di esistenza se si riesce a Padroneggiare le necessarie fasi di sviluppo
31. Drammatizzazione (Dotti, Psicodramma per bambini, Franco Angeli, 2002) Consente di esorcizzare e meglio maneggiare le paure da parte dei bambini. La paura giocata diventa governabile. A differenza di quanto succede nella quotidianità si può giocare a “stare nella paura” e a sconfiggere senza le conseguenze della vita reale I bambini possono sperimentare le dimensioni della fusionalità e dell’aggressività. Con la mediazione del ruolo giocato e del contesto di semirealtà (come se) possono essere vissute esperienze significative connesse alla sperimentazione della rabbia, dell’assertività, come pure della fiducia, dell’abbandono e dell’intimità Facilita la comunicazione di contenuti emozionali rilevanti del bambino in un contesto protetto Permette di lavorare sui momenti critici che l’esperienza scolastica incontra nel suo procedere ( inserimento, chiusura, elaborazione di lutti o perdite…)
32. Proposte di lavoro Drammatizzazione su copione : diventa l’opportunità di giocare sulle trasformazioni e sulle varianti ai ruoli proposti dal copione di partenza. La fiaba e il racconto svolgono la funzione di pretesto per consentire l’emergenza dei contenuti e delle fantasie dei bambini. Attraverso i personaggi e le situazioni proposte dal testo, i bambini trasformano e ricreano con la drammatizzazione una nuova storia, specchio di ciò che avviene nel loro mondo interiore
33. Drammatizzazione con i peluche e/o oggetti significativi : Se si utilizzano i peluche, tra gli attori della drammatizzazione non vi sono solo i bambini che interpretano dei ruoli, ma anche gli oggetti significativi per i bambini stessi. In questo caso l’oggetto diventa una sorta di alter ego protetto che parla al posto del bambino. Nel gioco di inversione di ruolo con questi oggetti il bambino comunica ed esprime contenuti molto importanti.
34. DIECI INDICAZIONI PER UN RACCONTO EFFICACE (George Burns, 101 storie che guariscono, ed. Erickson, 2006 ) 1 Siamo tutti narratori Raccontiamo le nostre storie, ascoltiamo le storie degli altri e ascoltiamo le nostre storie 2 Affidati al tuo entusiasmo 3 usa la tua intelligenza, moralità, integrità Bisogna comunicare messaggi che aiutino responsabilmente i bambini a raggiungere quello che vogliono o di cui hanno bisogno 4 adatta la storia L’identificazione con la storia è più facile se il suo personaggio si addice all’età del bambino. Bambini di età prescolare: comunicano per metafore Nei primi anni scuola elementare: storie di animali In seguito storie di eroi di cartoni animati o film
35. 5 rendi reale la storia Arricchendola di particolari 6 prepara un canovaccio della storia 7 Ripeti la storia Qual è l’esito della storia? Quali sono i passi o i processi che portano ad esso? Qual è il problema da cui prende avvio la storia? Quale personaggio può corrispondere bene all’ascoltatore? 8 raccontala a qualcun altro 9 osserva il tuo ascoltatore 10 Sii flessibile
36. IL SENSO DEL GIOCO deriva da una struttura naturale di dotazione biologica e che matura in concomitanza con tutte le altre funzioni naturali. La condivisione di senso con l’altro: l’incontro di due. Ecco le condizioni che la comunità scientifica moderna identifica come essenziali per ogni evoluzione armoniosa e felice” 3 componenti: contenuto forma Vissuto emozionale Devono essere in equilibrio