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Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Nicolò Tosana - Martina Beltrami
Tea Bellini - Alessandro Piccinelli
Project Work - Marketing dei servizi
A.A 2016-17
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Agenda
I. Zona e Punti vendita
II. Struttura del questionario
III. Profilo degli intervistati
IV. Analisi dei dati
i) Scelta del punto vendita
ii) Scelta del prodotto
iii) Tendenze alimentari
iv) Focus prodotti locali
v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili
V. Proposte-idee di marketing
VI. Considerazioni finali
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
I. Zona e punti vendita
Sud ovest
SUPERMERCATI
Simply Market - Via Cefalonia, 16
Coop - Via Corsica, 130
Simply Market - Via S. Zeno, 76
HARD DISCOUNT
Despar - Via Cipro, 15
Prix Quality - Via Divisione Acqui, 88a
Penny market - Via A. Lamarmora, 173
NEGOZI BIO
Bioland Market - Via Orzinuovi, 85
Il Fiordaliso Bio - Via Solferino, 29
NEGOZI TRADIZIONALI
Forneria Cavalleri - Via Cipro, 32
Gastronomia Vittoni - Via E. Margheriti, 13
MERCATI
Mercato Villaggio Sereno - Villaggio Sereno
Interviste per
canale distributivo
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
II. Struttura del questionario
‣ criteri di scelta del punto vendita;
‣ criteri di scelta del prodotto;
‣ sensibilità alle leve di marketing;
‣ relazione cibo-identità-comunità;
‣ aspetti socio-economici-demografici.
Link al questionario
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Nutrire Brescia e l’hinterland
III. Profilo degli intervistati
- 55 interviste -
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Nutrire Brescia e l’hinterland
III. Profilo degli intervistati (2)
lic. elementare
lic. media
diploma
laurea
studente
operaio/impiegato
dirigente/imprenditore/lib.professionista
casalinga
disoccupato
pensionato/a
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
I. Zona e Punti vendita
II. Struttura del questionario
III. Profilo degli intervistati
IV. Analisi dei dati
i) Scelta del punto vendita
ii) Scelta del prodotto
iii) Tendenze alimentari
iv) Focus prodotti locali
v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili
V. Proposte-idee di marketing
VI. Considerazioni finali
Agenda
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Moltissimo Molto Abbastanza Poco Per niente
‣La vicinanza casa-lavoro e la comodità del punto vendita (disponibilità del parcheggio) risultano essere i
principali criteri di scelta del punto vendita.
‣La varietà dei prodotti offerti (presenza di prodotti locali, freschi, biologici) è molto importante.
‣Infine, ambiente, convenienza e fedeltà al punto vendita sono criteri comunque considerati, ma in misura
minore rispetto ai precedenti.
i) Scelta del punto vendita: criteri
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
i) Scelta del punto vendita: frequenza di utilizzo dei canali distributivi
Sempre Spesso A volte Raramente Mai
Supermercato 49% 47% 2% 0% 2%
Discount 11% 15% 18% 22% 34%
Negozi tradizionali 9% 18% 29% 29% 15%
Mercati rionali 2% 5% 20% 18% 55%
Negozi e mercati
BIO 2% 11% 13% 18% 56%
Mercato equo-
solidale 0% 4% 7% 20% 69%
Produttori 0% 7% 13% 15% 65%
GAS 0% 0% 2% 2% 96%
E-commerce 0% 4% 9% 9% 78%
Canale di vendita preferito
Risultano essere i canali di vendita
preferiti dopo i supermercati.
N.B. sono utilizzati da due
segmenti di consumatori differenti.
Utilizzati con bassa frequenza
Frequenza discreta per segmenti di
consumatori interessati a particolari
caratteristiche del prodotto
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
ii) Scelta del prodotto: criteri
La qualità risulta essere il criterio principale nella scelta dei prodotti, seguito dalla provenienza.
Successivamente i consumatori considerano il prezzo.
Marca e reperibilità risultano essere variabili considerate marginalmente.
Infine, si è riscontrato uno scarso interesse per le politiche socio-ambientali del produttore e per il packing.
Prezzo
criteri di scelta del prodotto
Provenienza
Qualità
Reperibilità
Marca
Politiche del
produttore
Packaging
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Nutrire Brescia e l’hinterland
Controlla l’etichetta prima
dell’acquisto?
sempre
spesso
a volte
raramente
mai
‣Il 73% controlla la data di scadenza
‣Il 67% guarda gli ingredienti
‣Il 51% verifica la provenienza
‣Poco considerate sono le informazioni
nutrizionali ed eventuali certificazioni
‣ L’etichetta risulta essere uno strumento utile per comunicare con il consumatore, il quale dichiara
di porre attenzione alle informazioni in essa contenute prima dell’acquisto. Risulta positivo il
numero di consumatori che controlla la provenienza dei prodotti. Negativo è il dato che mostra un
basso interesse per le certificazioni: si ritiene che una maggiore sensibilizzazione del consumatore
potrebbe introdurre questa variabile fra quelle prese in considerazioni al momento dell’acquisto.
Se si, quali voci?
ii) Scelta del prodotto: criteri (2)
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
‣La maggioranza dei consumatori tende a preferire prodotti salutistici ed a marchio di qualità
‣Nessuno degli intervistati presta attenzione a cibi vegani/vegetariani. Questo dato risulta in contrasto
con le ricerche condotte da Eurispes (L’Istituto di Ricerca degli Italiani): sommando il numero di italiani
che seguono una dieta vegetariana e vegana si raggiunge l’ 8,1% della popolazione (+2% rispetto al 2015).
(http://www.probios.it/eurispes-rapporto-italia-2016-in-aumento-il-numero-di-vegetariani-e-vegani/)
‣Una discreta attenzione è rivolta ai prodotti per intolleranti.
Salutistici
Dietetici
Etici e sostenibili
Vegani e vegetariani
Per intolleranti
Marchio di qualità
Nessuna
iii) Tendenze alimentari
Prodotti:
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Prodotto Aumento Invariato Ridotto
Pesce 47% 45% 7%
Carne 5% 35% 60%
Alcool e bibite 9% 55% 36%
Frutta e verdura 51% 45% 4%
Legumi 38% 53% 9%
Pasta e riso 5% 73% 22%
Prodotti caseari 13% 51% 36%
Snack e junk food 5% 56% 38%
No Si
Nel tempo sono cambiate le
sue abitudini alimentari?
iii) Tendenze alimentari (2)
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Se sì, perché?
Scandali
ambientali/
alimentari
Aspetti
economici
Maggiore cultura
alimentare
Maggiore ampiezza
dell’offerta
Problemi di salute
Andamento dell'interesse del tema nutrizione negli ultimi 10 anni
fonte: Google trends https://trends.google.it/trends/
Nutrizione; dal 2/2007 al 4/2017; Italia; Alimenti e bevande
iii) Tendenze alimentari (3)
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
iv) Focus prodotti locali
rapporto cibo-comunità-identità
Per quali categorie di prodotti ricerca maggiormente una provenienza locale?
Solo il 27% degli intervistati ha risposta affermativamente alla domanda.
I prodotti maggiormente citati sono: frutta, verdura, confetture.
W
hat?
W
hy?
Pratica autoproduzione e autoconsumo di alcuni prodotti? Se sì, quali?
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Mi sa citare qualche
prodotto tipico del
territorio e della
cucina bresciana?
• Agnolotti
• Bagoss
• Spiedo
• Casoncelli
• Spongada
• Bollito
• Malfatti
• Vini Franciacorta
• Ossibuchi
• Polenta Taragna
• Robiola
• Rosa camuna
• Cassola
• Asparagi selvatici
• Barba del frate
• Cervelletti di vitello
• Ciccioli con pane
• Farina di castagne con latte
• Frittura di latte
• Panada
• Rane
iv) Focus prodotti locali (2)
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Il prezzo dei prodotti eco-sostenibili
a suo avviso è:
alto, ma giustificato
alto, ma ingiustificato
accettabile
È interessante rilevare che la gran parte
dei rispondenti riconosce il maggior
valore dei prodotti eco-sostenbili, e
pertanto ne giustifica il prezzo più elevato
Acquisterebbe più prodotti eco-
sostenibili se il prezzo fosse minore?
60% 23,6% 16,4%
La variabile «prezzo» incide notevolmente
sulla propensione all’acquisto
iv) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
I. Zona e Punti vendita
II. Struttura del questionario
III. Profilo degli intervistati
IV. Analisi dei dati
i) Scelta del punto vendita
ii) Scelta del prodotto
iii) Tendenze alimentari
iv) Focus prodotti locali
v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili
V. Proposte-idee di marketing
VI. Considerazioni finali
Agenda
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Ha mai sentito parlare di Slow Food?
si e conosco la sua attività
si, ma non so di cosa si occupa
no
‣ un quarto degli intervistati conosce Slow Food e la
sua attività.
‣ un altro 25% ha sentito parlare dell’Associazione,
ma non sa di cosa si occupa mentre
‣ quasi la metà dichiara di non conoscere Slow food.
Considerando le percentuali ottenute si desume che è
necessaria una continua sensibilizzazione della popolazione
con riferimento a queste tematiche
V. Proposte e idee di marketing
segue…
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Secondo lei, come sarebbe meglio promuovere
l’acquisto e il consumo di prodotti locali?
• Le degustazioni risultano lo strumento preferito
dalla maggioranza del pubblico intervistato;
• A seguire fiere/eventi e passaparola
costituiscono le alternative favorite;
• ristoranti/trattorie che servono una cucina tipica
Interessante osservare come gli strumenti ritenuti più
efficaci per favorire l’incontro con i prodotti locali siano
quelli tradizionali: gli intervistati prediligono la
possibilità di «toccare con mano» il prodotto e affidarsi
al parere di chi l’ha già provato
Proposte e idee di marketing (2)
• utilizzo social network
• sito web, newsletter e content marketing
• presenza diffusa su blog di cucina
In aggiunta ai tradizionali mezzi di comunicazione si
suggerisce l’utilizzo di strumenti digitali per raggiungere
un più ampio numero di interessati.
• progetti di sensibilizzazioni con gli Istituti di
istruzione
Si ritiene che la diffusione della cultura alimentare sia
un tema da affrontare a tutti i livelli di istruzione e un
ottimo mezzo per sensibilizzare la popolazione ad un
cibo buono, pulito e giusto.
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Prodotto e prezzo: i consumatori risultano avere una maggiore cultura alimentare, per questo, ricercano
prodotti di qualità e ne verificano la provenienza. Il prezzo rimane una variabile
discriminante nella scelta del prodotto.
Punto vendita: gli attuali ritmi di vita frenetici inducono le persone a razionalizzare il tempo; questo
comporta la scelta dei punti vendita in base alla comodità e alla vicinanza casa-lavoro.
Risulta quindi essenziale una distribuzione capillare dei prodotti locali ed eco-sostenibili
affinché raggiungano il consumatore finale. E’ quindi necessario utilizzare come canale di
vendita i supermercati pur presidiando i negozi di prossimità.
Comunicazione: per quanto riguarda i prodotti alimentari i consumatori prediligono i mezzi di
comunicazione tradizionali (degustazioni, fiere, passaparola). Tuttavia risulta importante
affiancare a questi i nuovi mezzi di comunicazione digitali (social, blog, web site) che
permettono di sensibilizzare più facilmente un maggior numero di persone.
Rapporto comunità-cibo-identità: risulta che una buona percentuale di intervistati ricerca prodotti locali,
soprattutto formaggi, frutta e verdura, carne e salumi. Le motivazioni alla base di queste
scelte sono riconducibili alla maggiore qualità e alla volontà di sostenere l’economia
locale e creare relazioni con il territorio.
VI. Conclusioni
Prezzo
Prodotto Comunicazione
Distribuzione
Comunità
Supermercati Local
Formaggi
Salumi
Cultura
Università degli studi di Brescia
Nutrire Brescia e l’hinterland
Grazie per l’attenzione!
Link: foto, video, questionario, dataset
Contatti:
nicolotosana@gmail.com
nicolotosana

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Nutrire Brescia e l'hinterland

  • 1. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Nicolò Tosana - Martina Beltrami Tea Bellini - Alessandro Piccinelli Project Work - Marketing dei servizi A.A 2016-17
  • 2. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Agenda I. Zona e Punti vendita II. Struttura del questionario III. Profilo degli intervistati IV. Analisi dei dati i) Scelta del punto vendita ii) Scelta del prodotto iii) Tendenze alimentari iv) Focus prodotti locali v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili V. Proposte-idee di marketing VI. Considerazioni finali
  • 3. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland I. Zona e punti vendita Sud ovest SUPERMERCATI Simply Market - Via Cefalonia, 16 Coop - Via Corsica, 130 Simply Market - Via S. Zeno, 76 HARD DISCOUNT Despar - Via Cipro, 15 Prix Quality - Via Divisione Acqui, 88a Penny market - Via A. Lamarmora, 173 NEGOZI BIO Bioland Market - Via Orzinuovi, 85 Il Fiordaliso Bio - Via Solferino, 29 NEGOZI TRADIZIONALI Forneria Cavalleri - Via Cipro, 32 Gastronomia Vittoni - Via E. Margheriti, 13 MERCATI Mercato Villaggio Sereno - Villaggio Sereno Interviste per canale distributivo
  • 4. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland II. Struttura del questionario ‣ criteri di scelta del punto vendita; ‣ criteri di scelta del prodotto; ‣ sensibilità alle leve di marketing; ‣ relazione cibo-identità-comunità; ‣ aspetti socio-economici-demografici. Link al questionario
  • 5. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland III. Profilo degli intervistati - 55 interviste -
  • 6. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland III. Profilo degli intervistati (2) lic. elementare lic. media diploma laurea studente operaio/impiegato dirigente/imprenditore/lib.professionista casalinga disoccupato pensionato/a
  • 7. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland I. Zona e Punti vendita II. Struttura del questionario III. Profilo degli intervistati IV. Analisi dei dati i) Scelta del punto vendita ii) Scelta del prodotto iii) Tendenze alimentari iv) Focus prodotti locali v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili V. Proposte-idee di marketing VI. Considerazioni finali Agenda
  • 8. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Moltissimo Molto Abbastanza Poco Per niente ‣La vicinanza casa-lavoro e la comodità del punto vendita (disponibilità del parcheggio) risultano essere i principali criteri di scelta del punto vendita. ‣La varietà dei prodotti offerti (presenza di prodotti locali, freschi, biologici) è molto importante. ‣Infine, ambiente, convenienza e fedeltà al punto vendita sono criteri comunque considerati, ma in misura minore rispetto ai precedenti. i) Scelta del punto vendita: criteri
  • 9. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland i) Scelta del punto vendita: frequenza di utilizzo dei canali distributivi Sempre Spesso A volte Raramente Mai Supermercato 49% 47% 2% 0% 2% Discount 11% 15% 18% 22% 34% Negozi tradizionali 9% 18% 29% 29% 15% Mercati rionali 2% 5% 20% 18% 55% Negozi e mercati BIO 2% 11% 13% 18% 56% Mercato equo- solidale 0% 4% 7% 20% 69% Produttori 0% 7% 13% 15% 65% GAS 0% 0% 2% 2% 96% E-commerce 0% 4% 9% 9% 78% Canale di vendita preferito Risultano essere i canali di vendita preferiti dopo i supermercati. N.B. sono utilizzati da due segmenti di consumatori differenti. Utilizzati con bassa frequenza Frequenza discreta per segmenti di consumatori interessati a particolari caratteristiche del prodotto
  • 10. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland ii) Scelta del prodotto: criteri La qualità risulta essere il criterio principale nella scelta dei prodotti, seguito dalla provenienza. Successivamente i consumatori considerano il prezzo. Marca e reperibilità risultano essere variabili considerate marginalmente. Infine, si è riscontrato uno scarso interesse per le politiche socio-ambientali del produttore e per il packing. Prezzo criteri di scelta del prodotto Provenienza Qualità Reperibilità Marca Politiche del produttore Packaging
  • 11. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Controlla l’etichetta prima dell’acquisto? sempre spesso a volte raramente mai ‣Il 73% controlla la data di scadenza ‣Il 67% guarda gli ingredienti ‣Il 51% verifica la provenienza ‣Poco considerate sono le informazioni nutrizionali ed eventuali certificazioni ‣ L’etichetta risulta essere uno strumento utile per comunicare con il consumatore, il quale dichiara di porre attenzione alle informazioni in essa contenute prima dell’acquisto. Risulta positivo il numero di consumatori che controlla la provenienza dei prodotti. Negativo è il dato che mostra un basso interesse per le certificazioni: si ritiene che una maggiore sensibilizzazione del consumatore potrebbe introdurre questa variabile fra quelle prese in considerazioni al momento dell’acquisto. Se si, quali voci? ii) Scelta del prodotto: criteri (2)
  • 12. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland ‣La maggioranza dei consumatori tende a preferire prodotti salutistici ed a marchio di qualità ‣Nessuno degli intervistati presta attenzione a cibi vegani/vegetariani. Questo dato risulta in contrasto con le ricerche condotte da Eurispes (L’Istituto di Ricerca degli Italiani): sommando il numero di italiani che seguono una dieta vegetariana e vegana si raggiunge l’ 8,1% della popolazione (+2% rispetto al 2015). (http://www.probios.it/eurispes-rapporto-italia-2016-in-aumento-il-numero-di-vegetariani-e-vegani/) ‣Una discreta attenzione è rivolta ai prodotti per intolleranti. Salutistici Dietetici Etici e sostenibili Vegani e vegetariani Per intolleranti Marchio di qualità Nessuna iii) Tendenze alimentari Prodotti:
  • 13. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Prodotto Aumento Invariato Ridotto Pesce 47% 45% 7% Carne 5% 35% 60% Alcool e bibite 9% 55% 36% Frutta e verdura 51% 45% 4% Legumi 38% 53% 9% Pasta e riso 5% 73% 22% Prodotti caseari 13% 51% 36% Snack e junk food 5% 56% 38% No Si Nel tempo sono cambiate le sue abitudini alimentari? iii) Tendenze alimentari (2)
  • 14. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Se sì, perché? Scandali ambientali/ alimentari Aspetti economici Maggiore cultura alimentare Maggiore ampiezza dell’offerta Problemi di salute Andamento dell'interesse del tema nutrizione negli ultimi 10 anni fonte: Google trends https://trends.google.it/trends/ Nutrizione; dal 2/2007 al 4/2017; Italia; Alimenti e bevande iii) Tendenze alimentari (3)
  • 15. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland iv) Focus prodotti locali rapporto cibo-comunità-identità Per quali categorie di prodotti ricerca maggiormente una provenienza locale? Solo il 27% degli intervistati ha risposta affermativamente alla domanda. I prodotti maggiormente citati sono: frutta, verdura, confetture. W hat? W hy? Pratica autoproduzione e autoconsumo di alcuni prodotti? Se sì, quali?
  • 16. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Mi sa citare qualche prodotto tipico del territorio e della cucina bresciana? • Agnolotti • Bagoss • Spiedo • Casoncelli • Spongada • Bollito • Malfatti • Vini Franciacorta • Ossibuchi • Polenta Taragna • Robiola • Rosa camuna • Cassola • Asparagi selvatici • Barba del frate • Cervelletti di vitello • Ciccioli con pane • Farina di castagne con latte • Frittura di latte • Panada • Rane iv) Focus prodotti locali (2)
  • 17. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Il prezzo dei prodotti eco-sostenibili a suo avviso è: alto, ma giustificato alto, ma ingiustificato accettabile È interessante rilevare che la gran parte dei rispondenti riconosce il maggior valore dei prodotti eco-sostenbili, e pertanto ne giustifica il prezzo più elevato Acquisterebbe più prodotti eco- sostenibili se il prezzo fosse minore? 60% 23,6% 16,4% La variabile «prezzo» incide notevolmente sulla propensione all’acquisto iv) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili
  • 18. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland I. Zona e Punti vendita II. Struttura del questionario III. Profilo degli intervistati IV. Analisi dei dati i) Scelta del punto vendita ii) Scelta del prodotto iii) Tendenze alimentari iv) Focus prodotti locali v) Sensibilità al prezzo dei prodotti eco-sostenibili V. Proposte-idee di marketing VI. Considerazioni finali Agenda
  • 19. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Ha mai sentito parlare di Slow Food? si e conosco la sua attività si, ma non so di cosa si occupa no ‣ un quarto degli intervistati conosce Slow Food e la sua attività. ‣ un altro 25% ha sentito parlare dell’Associazione, ma non sa di cosa si occupa mentre ‣ quasi la metà dichiara di non conoscere Slow food. Considerando le percentuali ottenute si desume che è necessaria una continua sensibilizzazione della popolazione con riferimento a queste tematiche V. Proposte e idee di marketing segue…
  • 20. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Secondo lei, come sarebbe meglio promuovere l’acquisto e il consumo di prodotti locali? • Le degustazioni risultano lo strumento preferito dalla maggioranza del pubblico intervistato; • A seguire fiere/eventi e passaparola costituiscono le alternative favorite; • ristoranti/trattorie che servono una cucina tipica Interessante osservare come gli strumenti ritenuti più efficaci per favorire l’incontro con i prodotti locali siano quelli tradizionali: gli intervistati prediligono la possibilità di «toccare con mano» il prodotto e affidarsi al parere di chi l’ha già provato Proposte e idee di marketing (2) • utilizzo social network • sito web, newsletter e content marketing • presenza diffusa su blog di cucina In aggiunta ai tradizionali mezzi di comunicazione si suggerisce l’utilizzo di strumenti digitali per raggiungere un più ampio numero di interessati. • progetti di sensibilizzazioni con gli Istituti di istruzione Si ritiene che la diffusione della cultura alimentare sia un tema da affrontare a tutti i livelli di istruzione e un ottimo mezzo per sensibilizzare la popolazione ad un cibo buono, pulito e giusto.
  • 21. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Prodotto e prezzo: i consumatori risultano avere una maggiore cultura alimentare, per questo, ricercano prodotti di qualità e ne verificano la provenienza. Il prezzo rimane una variabile discriminante nella scelta del prodotto. Punto vendita: gli attuali ritmi di vita frenetici inducono le persone a razionalizzare il tempo; questo comporta la scelta dei punti vendita in base alla comodità e alla vicinanza casa-lavoro. Risulta quindi essenziale una distribuzione capillare dei prodotti locali ed eco-sostenibili affinché raggiungano il consumatore finale. E’ quindi necessario utilizzare come canale di vendita i supermercati pur presidiando i negozi di prossimità. Comunicazione: per quanto riguarda i prodotti alimentari i consumatori prediligono i mezzi di comunicazione tradizionali (degustazioni, fiere, passaparola). Tuttavia risulta importante affiancare a questi i nuovi mezzi di comunicazione digitali (social, blog, web site) che permettono di sensibilizzare più facilmente un maggior numero di persone. Rapporto comunità-cibo-identità: risulta che una buona percentuale di intervistati ricerca prodotti locali, soprattutto formaggi, frutta e verdura, carne e salumi. Le motivazioni alla base di queste scelte sono riconducibili alla maggiore qualità e alla volontà di sostenere l’economia locale e creare relazioni con il territorio. VI. Conclusioni Prezzo Prodotto Comunicazione Distribuzione Comunità Supermercati Local Formaggi Salumi Cultura
  • 22. Università degli studi di Brescia Nutrire Brescia e l’hinterland Grazie per l’attenzione! Link: foto, video, questionario, dataset Contatti: nicolotosana@gmail.com nicolotosana