Cecchi M. Le esperienze dei pazienti e degli operatori sanitari protagonisti ...
Un antinfiammatorio vale l'altro?
1. Orientarsi in salute & sanità per fare scelte consapevoli Un antinfiammatorio vale l’altro? 16 settembre 2008 Alessandro Nobili Luca Pasina
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3. Farmaci antiinfiammatori non steroidei Cosa sono? Sono farmaci capaci di ridurre i processi infiammatori e possiedono inoltre azione antalgica, antipiretica e inibiscono l’aggregazione piastrinica Come agiscono? Bloccano l’azione di un enzima (ciclossigenasi-COX), che regola la sintesi di mediatori chimici (prostaglandine-PG) responsabili della risposta infiammatoria, della sensazione di dolore e dell’aumento della temperatura corporea
6. Efficacia clinica Sono tutti “potenti” allo stesso modo? A dosaggi equivalenti l’efficacia clinica dei diversi FANS è la stessa, anche se è possibile una grande variabilità di risposta Furst De. Arthritis Rheum. 1994 Jan;37(1):1-9 DIFFERENZE: riguardano tossicità, soprattutto tollerabilità gastrointestinale, principalmente legata al dosaggio utilizzato Heymann MA. Drugs 1986;32 Suppl 4:164-76
10. Interazioni tra farmaci Ibuprofene-ASA Effetto : riduzione dell’effetto antiaggregante e cardioprotettivo dell’ASA se l’ibuprofene viene assunto 2 ore prima Meccanismo : interferenza con il legame dell’ASA alla COX-1 Comportamento : è quindi opportuno usare un altro FANS o assumere l’ibuprofene più di 2 ore prima dell’aspirina
14. Vantaggi attesi dai COXIB Minor gastrolesività, perché non inibiscono le prostaglandine con effetto protettivo sulla mucosa gastrica Svantaggi inattesi dai COXIB Aumento degli eventi trombotici (infarto miocardio) (CLASS - celecoxib; VIGOR - rofecoxib) Gastrotossicità (durata trattamento) ?
15. Gastrolesività: risultati presentati a 6 e non a 12 per massimizzare i risultati a favore del celecoxib
16. Cardiotossicità o effetto cardioprotettivo del naprossene Cardiotossicità: inizialmente non “ammessa” ed attribuita ad un effetto cardioprotettivo del farmaco di confronto. Poi ricercata in uno studio di efficacia per una diversa indicazione terapeutica
17. Cardiotossicità: nota già dal 2000….così come era già noto lo “scarso” effetto cardioprotettivo del naprossene, che non poteva giustificare i risultati dello studio VIGOR
18. Rischio cardiovascolare Rapporto inibizione COX-1/COX-2 Sbilanciamento verso l’inibizione della COX-2 non permette di avere un’azione (antiaggregante) che si contrappone a quella esercitata dai trombossani (che favoriscono l’aggregazione piastrinica e sono sintetizzati dalla COX-1)
19. Scelta del farmaco di controllo: Selettività per COX: dipendentemente da quello che si vuole valutare (es. Gastrotossicità, rischio CV) Dosaggio equivalente
24. L’ analisi dei risultati presentata all’FDA nel 2001 è stata condotta con un metodo che minimizza il rischio di mortalità. Quella più “affidabile” che evidenziava il rischio di mortalità è stata presentata invece nel 2003 già noto Rischio di mortalità associata al rofecoxib era già noto…….
31. Ruolo dell’Industria nella Farmacovigilanza Farmacovigilanza: Definizione OMS : insieme delle attività coinvolte nella rilevazione, valutazione, conoscenza e prevenzione degli effetti avversi e di qualsiasi altro problema legato ai farmaci Fase clinica e sorveglianza post-marketing
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33. Conclusioni Problema indipendenza-trasparenza (conflitto di interesse) Problema metodologico (scelta farmaco controllo, dosaggio, outcome, durata) Problema sicurezza a lungo termine e in popolazioni a rischio Criteri di scelta, valutazione globale del rapporto beneficio-rischio Ruolo delle agenzie regolatorie