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FOCUS ON
Complice l’attenzione riservata ai prodotti cosmetici destinati
al pubblico musulmano durante l’ultima edizione di Cosmoprof,
all’interno dell’area ‘Halal Cosmetics: from production to sales’,
i prodotti di bellezza con certificazione Halal sono protagonisti
di un trend ascendente. Tutti ne parlano, tutti li elogiano.
Non tutti però hanno le idee chiare in merito. A questo proposito
abbiamo intervistato Anna Mario Tiozzo, Presidente e Fondatrice
dell’Ente di Certificazione italiano WHAD, World halal development.
Clara Maldini
Cosmetica
certificata
Halal
262 263BEAUTYPLAN
BEAUTYPLAN
‘H
alal’, ovvero lecito in lingua
araba, delinea tutto ciò che
secondo le regole religiose
musulmane è considerato idoneo
a essere consumato. Al contrario
ciò che è ‘haram’ indica ogni tipo
di ingrediente/sostanza non lecita
secondo quanto stabilito dal Corano
e dal Sunna.
Questa breve premessa motiva la
grande attenzione che il consumatore
musulmano ripone in fase di acquisto
di prodotti alimentari, cosmetici,
farmaceutici, etc…, optando solo
per tutto ciò che è stato realizzato
e commercializzato in modo da non
offendere la morale religiosa. Tra ciò
che è haram e ciò che è halal vi è
poi la vasta zona grigia di ‘sostanze
dubbie’ (con riferimento ai cosmetici,
basti pensare agli ingredienti di
nuova generazione, che un tempo
non esistevano). Poiché il Corano
prescrive che ‘in caso di dubbio
sia meglio astenersi’ non è difficile
comprendere a che tipo di limitazioni
si trovi di fronte il consumatore
musulmano quando deve procedere
all’acquisto di un prodotto cosmetico
occidentale.
Da qui emerge il grande valore di
una certificazione che, apposta sulle
confezioni, solleva l’acquirente dal
compito, pressoché irrealizzabile, di
verificare la liceità di ogni singolo
ingrediente. “A muovere i primi,
fondamentali, passi per promuovere
la cultura del prodotto certificato
halal (non solo alimentare) – spiega
Anna Maria Tiozzo - è stata la
Malesia che, nel 2010, seguendo
alcune normative standard già
emanate nel Brunei, ha impresso una
forte accelerata alla diffusione della
consapevolezza collettiva in materia;
un successivo step è stato compiuto
con le normative ESMA, Emirates
Authority for Standardization, che,
emanate negli Emirati Arabi, sono
state le prime regole specifiche
per la cosmetica. Complice la
decisione dell’Emiro, che nel 2014 ha
sponsorizzato ‘Dubai come capitale
dello Stato Islamico’, con tutto ciò
che ne è conseguito in termini
di iniziative di comunicazione e di
strategie di marketing, oggi si sente
parlare di cosmetica halal anche
in Occidente”.
QUANDO UN PRODOTTO
COSMETICO PROFESSIONALE
È ‘LECITO’?
“La normativa halal – prosegue Anna
Maria Tiozzo - deriva dalle regole
alimentari: all’interno dei cosmetici
non deve assolutamente esserci nulla
di quanto non può essere mangiato
seguendo i dettami della religione
musulmana. Ne consegue che non
vi possono essere ingredienti di
derivazione suina, derivati del corpo
umano, estratti di animali trovati
morti o non macellati seguendo il
procedimento rituale, e componenti
contaminati da saliva di cane.
Ciò significa che il prodotto halal
non è necessariamente vegano o
vegetariano, come molte persone,
sbagliando, credono. Il più delle volte
si arriva a prodotti del tutto privi di
ingredienti di origine animale perché
le aziende si rendono conto che in
questo modo risulta più facile per
loro la produzione. In caso contrario
noi, Ente di Certificazione, avremmo
l’obbligo di verificare l’intera filiera
del prodotto per accertarci che
gli ingredienti di origine animale,
ovviamente non suini, derivino solo
da animali macellati ritualmente, etc…
Quanto all’alcol, mentre secondo
la religione musulmana non ci sono
problemi per l’alcol cetilico, l’etanolo
è invece assolutamente proibito,
perché considerato risultato di un
processo fermentativo che rende la
sostanza intossicante (da intendersi
come ‘impura’) per l’organismo.
In cosmetica l’etanolo può quindi
essere utilizzato solo se non è stato
estratto da una bevanda alcolica
e quindi se risulta da un altro tipo
di fermentazione”.
Per i musulmani, tre sono i gradi
di impurità religiosa: grave, media
e lieve. Compito dell’Ente di
Certificazione è verificare l’assenza
totale dell’impurità grave. È
sufficiente che anche solo un
ingrediente venga contaminato per
rendere haram l’intero prodotto.
In tutti i casi dubbi l’Ente di
Certificazione si affida al giudizio di
una Fatwa (costituita da uno o più
esperti di legge coranica).
DIFFERENZE TRA
TRATTAMENTO
PROFESSIONALE PRODOTTO
COSMETICO
Le cose da sapere quando si parla
di prodotti cosmetici destinati a un
impiego professionale a vantaggio
di un pubblico di fede musulmana,
però, sono svariate e non si limitano
agli ingredienti ammessi o vietati.
“Quando si ha a che fare con persone
di religione musulmana – precisa
Anna Maria Tiozzi – è fondamentale
che l’Estetista tenga a mente che
una cosa sono i prodotti, un’altra,
e completamente diversa, è la loro
applicazione. Secondo la nostra
religione, per esempio, vi è una
zona del corpo, chiamata awra
(che per le donne va da sotto il
seno al ginocchio e per gli uomini
dall’ombelico al ginocchio), che può
essere vista solo dal coniuge. Di
conseguenza un trattamento anti-
cellulite certificato halal non avrebbe
senso di esistere, perché nessuna
donna musulmana lo chiederebbe
mai alla propria Estetista. Perciò noi,
come Ente di Certificazione, non ci
limitiamo a seguire le aziende clienti
per tutto ciò che concerne i passaggi
necessari per certificare i loro
prodotti, ma proponiamo anche un
supporto informativo e formativo”.
SPA MUSLIM FRIENDLY
Proprio in quest’ottica WHAD
organizza corsi di formazione per
gli operatori del settore estetico
professionale finalizzati a spiegare
come approcciare al meglio la
clientela musulmana, sia in termini
di trattamenti preferiti, sia sotto il
profilo del ricevimento in Istituto
e delle modalità di proposta di un
protocollo estetico.
“Qualche tempo fa abbiamo
proposto una giornata di formazione
presso un Albergo di Abano
Terme – spiega la Presidente di
WHAD –, cui hanno partecipato
circa 150 persone, tutte operatrici
professionali, cui abbiamo spiegato
quali sono i trattamenti preferiti
delle clienti musulmane, quali
al contrario sono quelli da non
proporre, come approcciarle nella
fase dell’accoglienza, etc… Sono tante
le cose da sapere quando si offre
un percorso di benessere e bellezza
a un pubblico di fede musulmana.
Un esempio per tutti è offerto
dagli Hammam, che sempre più
numerosi stanno aprendo in tutta
Italia: senza arrivare agli eccessi di
quelli ‘misti’, dove uomini e donne
non dispongono di percorsi separati,
per una donna di fede musulmana
potrebbe risultare problematico
anche andare in un luogo in cui vi
siano altre donne nude; secondo la
nostra religione infatti non si deve
non solo mostrare l’awra,
ma nemmeno vedere quella altrui”.
Il riscontro di questa proposta
formativa è stato eccellente: le
operatrici partecipanti non solo
hanno dimostrato un elevato
interesse ma si sono dimostrate
competenti e altamente
professionali. “Credo che le estetiste
stiano cominciando a capire la
forza di una proposta cosmetica
professionale certificata halal –
conclude Anna Maria Tiozzo –
che colma un vuoto di mercato:
le ragazze e le donne musulmane
che abitano in Italia, nella stragrande
maggioranza dei casi, infatti, non
si recano al Centro Estetico non
perché non vogliano ma perché sono
purtroppo consapevoli di non trovare
nulla che faccia per loro. Per questo
proporre presso il proprio Centro
Estetico prodotti e trattamenti
certificati è un’occasione ottima
per ampliare il giro di clientela,
conquistando la fiducia di un nuovo
target di pubblico”.
Di seguito alcuni esempi
di aziende che hanno intrapreso,
con successo, il percorso per ottenere
la Certificazione Halal per alcune
delle loro linee cosmetiche.
FOCUS ON
WHAD in breve
Fondato nel 2007 l’Ente di Certificazione
italiano WHAD, World halal development,
accompagna le aziende nel processo di
certificazione halal, con una consulenza
a 360° che va dalla certificazione halal
alla redazione del piano HHACCP, dalla
formazione del personale addetto alle linee
di produzione halal a quella dei responsabili
dell’ufficio export, fino al marketing islamico
e alla creazione di canali di distribuzione
in 22 Paesi di fede islamica. Oltre alla sede
italiana WHAD ha sedi in Indonesia e Malesia
e un desk operativo a Dubai.
Per ulteriori informazioni: www.whad-it.com
264 265BEAUTYPLAN
BEAUTYPLAN
FOCUS ON
QUANDO FARSI BELLE
È UN PIACEVOLE
LUSSO
Realtà italiana specializzata
nella Ricerca e Sviluppo per la
formulazione e la produzione
conto terzi di prodotti
cosmetici, RF Cosmetici
consta di un laboratorio di
ricerca e sviluppo interno,
costantemente impegnato nella
progettazione e formulazione
di nuove forme cosmetiche per
importanti aziende nazionali e
internazionali.
“La nostra attività – spiega
la titolare Rita Rizzi – ci ha
permesso di avere una visione
globale di un settore, come
quello della bellezza, che per sua
natura è in continua evoluzione,
strettamente connesso con una
società in movimento e quindi
influenzato dai cambiamenti
dello stile di vita collettivo.
Nel mondo del beauty, infatti,
è il lifestyle a guidare le scelte
di acquisto del pubblico. Ciò
vale anche per la consumatrice
musulmana, il cui stile di vita
è scandito dal rispetto delle
prescrizioni religiose”.
Questa la consapevolezza
alla base della scelta di RF
Cosmetici di creare la collezione
Nuage de Beauté, certificata
halal. “I prodotti di questa
linea – descrive Rita Rizzi –
sono caratterizzati da texture
affascinanti e da esclusivi
principi attivi, 100% made in
Italy, che spaziano dal lussuoso
estratto di tartufo bianco di
Alba alle cellule staminali
vegetali di peperoncino rosso
di Calabria, all’estratto di fico
d’india di Sicilia, prodotti tipici
della nostra terra, conosciuti e
apprezzati in tutto il mondo,
veicolati da formulati
sorprendenti”.
Ingredienti innovativi e al
tempo stesso tradizionali,
la cui derivazione,
estrazione, e composizione sono
state verificate da un Centro di
Certificazione Halal. “Quando
abbiamo cominciato ad
affacciarci a questo segmento,
abbiamo notato che i prodotti
proposti erano spesso naturali
ma poco performanti e poco
attraenti. Per questo abbiamo
ipotizzato una linea che,
rimanendo fedele alla necessità
di ingredienti ‘leciti’, offrisse un
elevato livello di sensorialità e
di skin feel; a nostro parere è
proprio questa la direzione che
la cosmetica halal dovrebbe
seguire nei prossimi anni,
mirando a percorrere una strada
fatta di liceità, tracciabilità,
sicurezza, pulizia, esclusività,
efficacia e lusso”.
NUAGE DE BEAUTÉ:
PUNTI DI FORZA
Con la piena adesione agli
standard Halal, questa gamma
offre esclusivi trattamenti
dedicati al piacere della cura
di sé; le formulazioni sono
arricchite da principi attivi rari e
preziosi, derivati dall’eccellenza
dei laboratori di Ricerca Italiani.
Nuage de Beauté si compone
di tre creme per il giorno,
contenenti cellule staminali
vegetali di peperoncino rosso,
declinate in texture diverse, e
di tre creme per la notte che,
grazie al prezioso estratto di
tartufo bianco, incrementano
i processi riparativi cutanei
durante il riposo notturno.
Questi sei diversi elixir agiscono
specificatamente sulle necessità
cutanee individuali (es:
disidratazione, macchie, pelle
sensibile, …) e possono anche
essere miscelati alle proprie
creme abituali per potenziarne
l’efficacia.
Per l’area contorno occhi,
punto focale della bellezza di
una donna, sono state pensate
tre formulazioni che lavorano
contrastando gli inestetismi
legati al gonfiore e ai segni
del tempo; a questi prodotti
si aggiunge un contorno occhi
potenziato che agisce anche sulla
tonalità della pelle, cui conferisce
un effetto luminoso.
UN ITER STIMOLANTE
Il mercato del cosmetico
certificato halal non è un
fenomeno di nicchia: da 5 anni a
questa parte, trainato da nuove
normative internazionali, cresce
infatti con un tasso del 12%
annuo.
“Tutti i prodotti della
collezione Nuage de Beauté
– interviene Rita Rizzi - sono
privi di ingredienti illeciti
e sono stati formulati in
conformità ai dettami delle
normative internazionali halal.
La certificazione conferitaci
da WHAD World halal
development (Halal Roma), Ente
di certificazione halal italiano
specializzato in cosmetica e
farmaco, ha comportato un iter
lungo e laborioso che ci spinti
a fare molte rinunce: l’ Ente di
certificazione ha infatti analizzato
decine e decine di materie
prime, al fine di verificarne
e validarne la conformità e
la piena adesione ai principi
halal e ai criteri degli standard
internazionali. Da parte nostra
abbiamo deciso di eliminare tanti
ingredienti ‘tradizionalmente
cosmetici’, come il collagene
e l’elastina di origine animale,
sostituendoli con altre materie
prime lecite. In questo modo
abbiamo potuto progredire sotto
il profilo della ricerca scientifica
e scoprire, per esempio,
che è possibile sostituire gli
estratti secchi ottenuti tramite
estrazione alcolica, con estratti
di piante ottenuti attraverso
bioliquefazione”.
www.rfcosmetici.it
COSMETICA
‘GLOBALE’
“I mercati di Medio Oriente e
Far East stanno dimostrando di
apprezzare sempre più il Made
in Italy e in particolare alcune
categorie di prodotti cosmetici
– afferma Linda Detomaso,
Responsabile Marketing di PDT
Cosmetici -. Tra queste si
impongono le linee per pelli
impure, i prodotti schiarenti
uniformanti, e gli anti-age
all’acido ialuronico che Physio
Natura, nostro marchio di
punta, ha scelto di certificare
anche Halal, come segno
di sensibilità e rispetto verso
culture e religioni diverse”.
Physio Natura ha ottenuto
questo riconoscimento (per 8
referenze) già da diversi mesi,
a testimonianza degli elevati
standard di produzione che
caratterizzano la filiera di PDT
Cosmetici.
Presentata in anteprima all’ultima
edizione di Cosmoprof, la linea
Physio Natura Halal ha subito
riscosso un interesse notevole.
“Ci aspettavamo curiosità e
siamo rimasti piacevolmente
sorpresi dalla grande attenzione
suscitata oltre che presso i buyer
esteri anche presso molti centri
estetici italiani, che hanno visto
in questo segmento un motivo
di interesse e un’opportunità
per acquisire un nuovo target
di pubblico”.
Forte degli ottimiri scontri, PDT
ha in programma altre iniziative,
come la partecipazione a Fiere
internazionali e incontri B2B,
volte a promuovere Physio
Natura Halal. “La certificazione
Halal – ribadisce Linda
Detomaso - sarà elemento di
ulteriore incentivo al processo di
internazionalizzazione del nostro
brand Physio Natura, il cui listino,
dedicato alla distribuzione nel
canale professionale dei centri
estetici e delle Spa, è attualmente
composto di oltre 20 trattamenti
cosmetici viso/corpo, ciascuno
dei quali offre sia un protocollo
cabina arricchito da specifiche
tecniche di massaggio, sia
prodotti domiciliari. Grazie alla
linea Halal, ci auguriamo che
il marchio possa trarre nuova
linfa per una rapida diffusione in
territori ricchi e con alta spesa
pro-capite, come Arabia Saudita,
Iran, l’area del Golfo con gli
Emirati, e nazioni emergenti, tra
cui Malesia e Thailandia (senza
dimenticare la crescente porzione
delle consumatrici occidentali
sensibili a questi temi)”.
PHYSIO NATURA
HALAL
Avelia Siero Intensivo Schiarente:
l’innovativa formulazione
arricchita da estratti vegetali,
come arbutina (contenuta nelle
foglie di uva ursina), liquirizia
e thè verde, risulta ideale per
prevenire e attenuare le macchie
cutanee, contrastando l’azione
della tirosinasi nella produzione
di melanina.
AVELIA MASCHERA
TRATTAMENTO
INTENSIVO
(coadiuvante nell’eliminazione
delle macchie cutanee):
maschera viso monouso studiata
per il trattamento intensivo
schiarente uniformante. Grazie
all’innovativa formulazione
arricchita da estratti vegetali,
come arbutina (contenuta nelle
foglie di uva ursina), liquirizia e
tè verde, è ideale per prevenire
ed attenuare le macchie cutanee
contrastando l’azione della
tirosinasi nella produzione
di melanina.
www.pdtcosmetici.it
RFCOSMETICI PDTCOSMETICI
FORMULAZIONE COSMETICI
CERTIFICATI HALAL
Halal Certified
Cosmetic Formulations
266 267BEAUTYPLAN
BEAUTYPLAN
COSMETICA HALAL MADE IN FRANCE
All’ultima edizione di Cosmoprof era presente anche la
francese Khadija Cosmetics, che produce prodotti cosmetici
e referenze per il make-up ‘lecite’ per esaudire le necessità
di benessere e bellezza delle donne musulmane.
www.khadijacosmetics.com
KADHIJACOSMETICS
ALLEGRINIAMENITIES
LINEE DI CORTESIA
HALAL
Da 25 anni nome importante
nel settore della produzione
di linee di cortesia per Hotel,
Allegrini Amenities, si distingue
nel panorama internazionale
per il forte interesse che da
sempre mostra verso gli ultimi
trend del mercato e per il suo
costante impegno a innovare
e innovarsi.
Questa filosofia e l’attenzione
alle culture e al lifestyle di
altri Paesi hanno permesso
ad Allegrini Amenities di
ottenere la certificazione Halal
e di presentare al mercato
internazionale quattro linee di
cortesia certificate dall’ente HIA
(Halal International Authority).
Presentate in anteprima
all’ultima edizione di Cosmoprof,
le quattro nuove collezioni
Halal - Argan Source®Halal,
Oliva del Mediterraneo Halal,
Nero Oud Halal e Cocci Nella®
Halal – saranno distribuite in
tutto il mondo.
www.allegriniamenities.com
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268 269BEAUTYPLAN
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Beauty plan - Cosmetica certificata Halal

  • 1. FOCUS ON Complice l’attenzione riservata ai prodotti cosmetici destinati al pubblico musulmano durante l’ultima edizione di Cosmoprof, all’interno dell’area ‘Halal Cosmetics: from production to sales’, i prodotti di bellezza con certificazione Halal sono protagonisti di un trend ascendente. Tutti ne parlano, tutti li elogiano. Non tutti però hanno le idee chiare in merito. A questo proposito abbiamo intervistato Anna Mario Tiozzo, Presidente e Fondatrice dell’Ente di Certificazione italiano WHAD, World halal development. Clara Maldini Cosmetica certificata Halal 262 263BEAUTYPLAN BEAUTYPLAN
  • 2. ‘H alal’, ovvero lecito in lingua araba, delinea tutto ciò che secondo le regole religiose musulmane è considerato idoneo a essere consumato. Al contrario ciò che è ‘haram’ indica ogni tipo di ingrediente/sostanza non lecita secondo quanto stabilito dal Corano e dal Sunna. Questa breve premessa motiva la grande attenzione che il consumatore musulmano ripone in fase di acquisto di prodotti alimentari, cosmetici, farmaceutici, etc…, optando solo per tutto ciò che è stato realizzato e commercializzato in modo da non offendere la morale religiosa. Tra ciò che è haram e ciò che è halal vi è poi la vasta zona grigia di ‘sostanze dubbie’ (con riferimento ai cosmetici, basti pensare agli ingredienti di nuova generazione, che un tempo non esistevano). Poiché il Corano prescrive che ‘in caso di dubbio sia meglio astenersi’ non è difficile comprendere a che tipo di limitazioni si trovi di fronte il consumatore musulmano quando deve procedere all’acquisto di un prodotto cosmetico occidentale. Da qui emerge il grande valore di una certificazione che, apposta sulle confezioni, solleva l’acquirente dal compito, pressoché irrealizzabile, di verificare la liceità di ogni singolo ingrediente. “A muovere i primi, fondamentali, passi per promuovere la cultura del prodotto certificato halal (non solo alimentare) – spiega Anna Maria Tiozzo - è stata la Malesia che, nel 2010, seguendo alcune normative standard già emanate nel Brunei, ha impresso una forte accelerata alla diffusione della consapevolezza collettiva in materia; un successivo step è stato compiuto con le normative ESMA, Emirates Authority for Standardization, che, emanate negli Emirati Arabi, sono state le prime regole specifiche per la cosmetica. Complice la decisione dell’Emiro, che nel 2014 ha sponsorizzato ‘Dubai come capitale dello Stato Islamico’, con tutto ciò che ne è conseguito in termini di iniziative di comunicazione e di strategie di marketing, oggi si sente parlare di cosmetica halal anche in Occidente”. QUANDO UN PRODOTTO COSMETICO PROFESSIONALE È ‘LECITO’? “La normativa halal – prosegue Anna Maria Tiozzo - deriva dalle regole alimentari: all’interno dei cosmetici non deve assolutamente esserci nulla di quanto non può essere mangiato seguendo i dettami della religione musulmana. Ne consegue che non vi possono essere ingredienti di derivazione suina, derivati del corpo umano, estratti di animali trovati morti o non macellati seguendo il procedimento rituale, e componenti contaminati da saliva di cane. Ciò significa che il prodotto halal non è necessariamente vegano o vegetariano, come molte persone, sbagliando, credono. Il più delle volte si arriva a prodotti del tutto privi di ingredienti di origine animale perché le aziende si rendono conto che in questo modo risulta più facile per loro la produzione. In caso contrario noi, Ente di Certificazione, avremmo l’obbligo di verificare l’intera filiera del prodotto per accertarci che gli ingredienti di origine animale, ovviamente non suini, derivino solo da animali macellati ritualmente, etc… Quanto all’alcol, mentre secondo la religione musulmana non ci sono problemi per l’alcol cetilico, l’etanolo è invece assolutamente proibito, perché considerato risultato di un processo fermentativo che rende la sostanza intossicante (da intendersi come ‘impura’) per l’organismo. In cosmetica l’etanolo può quindi essere utilizzato solo se non è stato estratto da una bevanda alcolica e quindi se risulta da un altro tipo di fermentazione”. Per i musulmani, tre sono i gradi di impurità religiosa: grave, media e lieve. Compito dell’Ente di Certificazione è verificare l’assenza totale dell’impurità grave. È sufficiente che anche solo un ingrediente venga contaminato per rendere haram l’intero prodotto. In tutti i casi dubbi l’Ente di Certificazione si affida al giudizio di una Fatwa (costituita da uno o più esperti di legge coranica). DIFFERENZE TRA TRATTAMENTO PROFESSIONALE PRODOTTO COSMETICO Le cose da sapere quando si parla di prodotti cosmetici destinati a un impiego professionale a vantaggio di un pubblico di fede musulmana, però, sono svariate e non si limitano agli ingredienti ammessi o vietati. “Quando si ha a che fare con persone di religione musulmana – precisa Anna Maria Tiozzi – è fondamentale che l’Estetista tenga a mente che una cosa sono i prodotti, un’altra, e completamente diversa, è la loro applicazione. Secondo la nostra religione, per esempio, vi è una zona del corpo, chiamata awra (che per le donne va da sotto il seno al ginocchio e per gli uomini dall’ombelico al ginocchio), che può essere vista solo dal coniuge. Di conseguenza un trattamento anti- cellulite certificato halal non avrebbe senso di esistere, perché nessuna donna musulmana lo chiederebbe mai alla propria Estetista. Perciò noi, come Ente di Certificazione, non ci limitiamo a seguire le aziende clienti per tutto ciò che concerne i passaggi necessari per certificare i loro prodotti, ma proponiamo anche un supporto informativo e formativo”. SPA MUSLIM FRIENDLY Proprio in quest’ottica WHAD organizza corsi di formazione per gli operatori del settore estetico professionale finalizzati a spiegare come approcciare al meglio la clientela musulmana, sia in termini di trattamenti preferiti, sia sotto il profilo del ricevimento in Istituto e delle modalità di proposta di un protocollo estetico. “Qualche tempo fa abbiamo proposto una giornata di formazione presso un Albergo di Abano Terme – spiega la Presidente di WHAD –, cui hanno partecipato circa 150 persone, tutte operatrici professionali, cui abbiamo spiegato quali sono i trattamenti preferiti delle clienti musulmane, quali al contrario sono quelli da non proporre, come approcciarle nella fase dell’accoglienza, etc… Sono tante le cose da sapere quando si offre un percorso di benessere e bellezza a un pubblico di fede musulmana. Un esempio per tutti è offerto dagli Hammam, che sempre più numerosi stanno aprendo in tutta Italia: senza arrivare agli eccessi di quelli ‘misti’, dove uomini e donne non dispongono di percorsi separati, per una donna di fede musulmana potrebbe risultare problematico anche andare in un luogo in cui vi siano altre donne nude; secondo la nostra religione infatti non si deve non solo mostrare l’awra, ma nemmeno vedere quella altrui”. Il riscontro di questa proposta formativa è stato eccellente: le operatrici partecipanti non solo hanno dimostrato un elevato interesse ma si sono dimostrate competenti e altamente professionali. “Credo che le estetiste stiano cominciando a capire la forza di una proposta cosmetica professionale certificata halal – conclude Anna Maria Tiozzo – che colma un vuoto di mercato: le ragazze e le donne musulmane che abitano in Italia, nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, non si recano al Centro Estetico non perché non vogliano ma perché sono purtroppo consapevoli di non trovare nulla che faccia per loro. Per questo proporre presso il proprio Centro Estetico prodotti e trattamenti certificati è un’occasione ottima per ampliare il giro di clientela, conquistando la fiducia di un nuovo target di pubblico”. Di seguito alcuni esempi di aziende che hanno intrapreso, con successo, il percorso per ottenere la Certificazione Halal per alcune delle loro linee cosmetiche. FOCUS ON WHAD in breve Fondato nel 2007 l’Ente di Certificazione italiano WHAD, World halal development, accompagna le aziende nel processo di certificazione halal, con una consulenza a 360° che va dalla certificazione halal alla redazione del piano HHACCP, dalla formazione del personale addetto alle linee di produzione halal a quella dei responsabili dell’ufficio export, fino al marketing islamico e alla creazione di canali di distribuzione in 22 Paesi di fede islamica. Oltre alla sede italiana WHAD ha sedi in Indonesia e Malesia e un desk operativo a Dubai. Per ulteriori informazioni: www.whad-it.com 264 265BEAUTYPLAN BEAUTYPLAN
  • 3. FOCUS ON QUANDO FARSI BELLE È UN PIACEVOLE LUSSO Realtà italiana specializzata nella Ricerca e Sviluppo per la formulazione e la produzione conto terzi di prodotti cosmetici, RF Cosmetici consta di un laboratorio di ricerca e sviluppo interno, costantemente impegnato nella progettazione e formulazione di nuove forme cosmetiche per importanti aziende nazionali e internazionali. “La nostra attività – spiega la titolare Rita Rizzi – ci ha permesso di avere una visione globale di un settore, come quello della bellezza, che per sua natura è in continua evoluzione, strettamente connesso con una società in movimento e quindi influenzato dai cambiamenti dello stile di vita collettivo. Nel mondo del beauty, infatti, è il lifestyle a guidare le scelte di acquisto del pubblico. Ciò vale anche per la consumatrice musulmana, il cui stile di vita è scandito dal rispetto delle prescrizioni religiose”. Questa la consapevolezza alla base della scelta di RF Cosmetici di creare la collezione Nuage de Beauté, certificata halal. “I prodotti di questa linea – descrive Rita Rizzi – sono caratterizzati da texture affascinanti e da esclusivi principi attivi, 100% made in Italy, che spaziano dal lussuoso estratto di tartufo bianco di Alba alle cellule staminali vegetali di peperoncino rosso di Calabria, all’estratto di fico d’india di Sicilia, prodotti tipici della nostra terra, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, veicolati da formulati sorprendenti”. Ingredienti innovativi e al tempo stesso tradizionali, la cui derivazione, estrazione, e composizione sono state verificate da un Centro di Certificazione Halal. “Quando abbiamo cominciato ad affacciarci a questo segmento, abbiamo notato che i prodotti proposti erano spesso naturali ma poco performanti e poco attraenti. Per questo abbiamo ipotizzato una linea che, rimanendo fedele alla necessità di ingredienti ‘leciti’, offrisse un elevato livello di sensorialità e di skin feel; a nostro parere è proprio questa la direzione che la cosmetica halal dovrebbe seguire nei prossimi anni, mirando a percorrere una strada fatta di liceità, tracciabilità, sicurezza, pulizia, esclusività, efficacia e lusso”. NUAGE DE BEAUTÉ: PUNTI DI FORZA Con la piena adesione agli standard Halal, questa gamma offre esclusivi trattamenti dedicati al piacere della cura di sé; le formulazioni sono arricchite da principi attivi rari e preziosi, derivati dall’eccellenza dei laboratori di Ricerca Italiani. Nuage de Beauté si compone di tre creme per il giorno, contenenti cellule staminali vegetali di peperoncino rosso, declinate in texture diverse, e di tre creme per la notte che, grazie al prezioso estratto di tartufo bianco, incrementano i processi riparativi cutanei durante il riposo notturno. Questi sei diversi elixir agiscono specificatamente sulle necessità cutanee individuali (es: disidratazione, macchie, pelle sensibile, …) e possono anche essere miscelati alle proprie creme abituali per potenziarne l’efficacia. Per l’area contorno occhi, punto focale della bellezza di una donna, sono state pensate tre formulazioni che lavorano contrastando gli inestetismi legati al gonfiore e ai segni del tempo; a questi prodotti si aggiunge un contorno occhi potenziato che agisce anche sulla tonalità della pelle, cui conferisce un effetto luminoso. UN ITER STIMOLANTE Il mercato del cosmetico certificato halal non è un fenomeno di nicchia: da 5 anni a questa parte, trainato da nuove normative internazionali, cresce infatti con un tasso del 12% annuo. “Tutti i prodotti della collezione Nuage de Beauté – interviene Rita Rizzi - sono privi di ingredienti illeciti e sono stati formulati in conformità ai dettami delle normative internazionali halal. La certificazione conferitaci da WHAD World halal development (Halal Roma), Ente di certificazione halal italiano specializzato in cosmetica e farmaco, ha comportato un iter lungo e laborioso che ci spinti a fare molte rinunce: l’ Ente di certificazione ha infatti analizzato decine e decine di materie prime, al fine di verificarne e validarne la conformità e la piena adesione ai principi halal e ai criteri degli standard internazionali. Da parte nostra abbiamo deciso di eliminare tanti ingredienti ‘tradizionalmente cosmetici’, come il collagene e l’elastina di origine animale, sostituendoli con altre materie prime lecite. In questo modo abbiamo potuto progredire sotto il profilo della ricerca scientifica e scoprire, per esempio, che è possibile sostituire gli estratti secchi ottenuti tramite estrazione alcolica, con estratti di piante ottenuti attraverso bioliquefazione”. www.rfcosmetici.it COSMETICA ‘GLOBALE’ “I mercati di Medio Oriente e Far East stanno dimostrando di apprezzare sempre più il Made in Italy e in particolare alcune categorie di prodotti cosmetici – afferma Linda Detomaso, Responsabile Marketing di PDT Cosmetici -. Tra queste si impongono le linee per pelli impure, i prodotti schiarenti uniformanti, e gli anti-age all’acido ialuronico che Physio Natura, nostro marchio di punta, ha scelto di certificare anche Halal, come segno di sensibilità e rispetto verso culture e religioni diverse”. Physio Natura ha ottenuto questo riconoscimento (per 8 referenze) già da diversi mesi, a testimonianza degli elevati standard di produzione che caratterizzano la filiera di PDT Cosmetici. Presentata in anteprima all’ultima edizione di Cosmoprof, la linea Physio Natura Halal ha subito riscosso un interesse notevole. “Ci aspettavamo curiosità e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla grande attenzione suscitata oltre che presso i buyer esteri anche presso molti centri estetici italiani, che hanno visto in questo segmento un motivo di interesse e un’opportunità per acquisire un nuovo target di pubblico”. Forte degli ottimiri scontri, PDT ha in programma altre iniziative, come la partecipazione a Fiere internazionali e incontri B2B, volte a promuovere Physio Natura Halal. “La certificazione Halal – ribadisce Linda Detomaso - sarà elemento di ulteriore incentivo al processo di internazionalizzazione del nostro brand Physio Natura, il cui listino, dedicato alla distribuzione nel canale professionale dei centri estetici e delle Spa, è attualmente composto di oltre 20 trattamenti cosmetici viso/corpo, ciascuno dei quali offre sia un protocollo cabina arricchito da specifiche tecniche di massaggio, sia prodotti domiciliari. Grazie alla linea Halal, ci auguriamo che il marchio possa trarre nuova linfa per una rapida diffusione in territori ricchi e con alta spesa pro-capite, come Arabia Saudita, Iran, l’area del Golfo con gli Emirati, e nazioni emergenti, tra cui Malesia e Thailandia (senza dimenticare la crescente porzione delle consumatrici occidentali sensibili a questi temi)”. PHYSIO NATURA HALAL Avelia Siero Intensivo Schiarente: l’innovativa formulazione arricchita da estratti vegetali, come arbutina (contenuta nelle foglie di uva ursina), liquirizia e thè verde, risulta ideale per prevenire e attenuare le macchie cutanee, contrastando l’azione della tirosinasi nella produzione di melanina. AVELIA MASCHERA TRATTAMENTO INTENSIVO (coadiuvante nell’eliminazione delle macchie cutanee): maschera viso monouso studiata per il trattamento intensivo schiarente uniformante. Grazie all’innovativa formulazione arricchita da estratti vegetali, come arbutina (contenuta nelle foglie di uva ursina), liquirizia e tè verde, è ideale per prevenire ed attenuare le macchie cutanee contrastando l’azione della tirosinasi nella produzione di melanina. www.pdtcosmetici.it RFCOSMETICI PDTCOSMETICI FORMULAZIONE COSMETICI CERTIFICATI HALAL Halal Certified Cosmetic Formulations 266 267BEAUTYPLAN BEAUTYPLAN
  • 4. COSMETICA HALAL MADE IN FRANCE All’ultima edizione di Cosmoprof era presente anche la francese Khadija Cosmetics, che produce prodotti cosmetici e referenze per il make-up ‘lecite’ per esaudire le necessità di benessere e bellezza delle donne musulmane. www.khadijacosmetics.com KADHIJACOSMETICS ALLEGRINIAMENITIES LINEE DI CORTESIA HALAL Da 25 anni nome importante nel settore della produzione di linee di cortesia per Hotel, Allegrini Amenities, si distingue nel panorama internazionale per il forte interesse che da sempre mostra verso gli ultimi trend del mercato e per il suo costante impegno a innovare e innovarsi. Questa filosofia e l’attenzione alle culture e al lifestyle di altri Paesi hanno permesso ad Allegrini Amenities di ottenere la certificazione Halal e di presentare al mercato internazionale quattro linee di cortesia certificate dall’ente HIA (Halal International Authority). Presentate in anteprima all’ultima edizione di Cosmoprof, le quattro nuove collezioni Halal - Argan Source®Halal, Oliva del Mediterraneo Halal, Nero Oud Halal e Cocci Nella® Halal – saranno distribuite in tutto il mondo. www.allegriniamenities.com FOCUS ON 268 269BEAUTYPLAN BEAUTYPLAN