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              INTERCROSS                      L N G MEDGAS Tenninal
                                   PROJECT:                                                                                                                                                                                                         28.10.2005
                                               GIOIA TAURO S FERDINANDO                                                                               ROSARNO

            ODe N°                 UNIr:                                                                                                                                                                REV




                                                                      INDICE
        1              INTRODUZIONE                                                                                                                                                                                                                                                  3
            1.1        PREMESSA                                                                                                                                                                                                                                                      3
               1.1.1      Motivazioni del progetto                                                                                                                                                                                                                                   4
            1.2        SCOPO E CRITERI DI REDAZIONE DELLO STUDIO                                                                                                                                                                                                                    10
        2              QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO                                                                                                                                                                                                                          13
~/


        3              QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE                                                                                                                                                                                                                            22
            3.1        IL SISTEMA GNL                                                 22
            3.2        ALTERN ATIVE DI SITO                                           24
            3.3        DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO                                      25
            3.4        ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DI ESERCIZIO E RELATIVE INTERAZIONI
                       CON L'AMBIENTE                                                 30
            3.5        INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE DELL'INSERIMENTO DELL'IMPIANTO
                       NELL' AMBIENTE CIRCOSTANTE                                     38
            3.6        INTERVENTI DI COMPENSAZIONE                                    39
            3.7        OPERE CONNESSE: Gasdotto                                       39
        4              QUADRO DI RIFERIMENTO                                        AMBIENT ALE                                                                                                                                                                                 .40
            4.1        DESCRIZIONE GENERALE DEL SITO E AMBITO DI INFLUENZA
"---                   POTENZIALE                                                                                                                                                                                                                                                   40
              4.1.1       Definizione dell'Ambito Territoriale (sito ed area vasta) e delle Componenti
                          Ambientali Interessate                                                                                                                                                                                                                                    40
              4.1.2       Emergenze ambientali storiche e artistiche nell'area vasta                                                                                                                                                                                                45
            4.2        FATTORI E COMPONENTI AMBIENTALI PERTURBATI DAL PROGETTO
                       NELLE SUE DIVERSE FASI                                                                                                                                                                                                                                       48
              4.2.1       Atmosfera                                                                                                                                                                                                                                                 48
              4.2.2       Alnbiente Idrico                                                                                                                                                                                                                                          53
              4.2.3       Suolo E Sottosuolo                                                                   o •••••          o •••••          o o o ••••••••••                       o o o •••••   o •••   o o o o.     o •••••••••••••••••••                                0.58
              4.2.4       Vegetazione Flora Fauna Ecosistemi                                                                                                                                                                                                                        62
              4.2.5       Rumore e Vibrazioni                              o •••••••••••••                        o •••••••••••••                         o •••••••••••••••••••••••••                                    o o o.    o •••••••           o o o o ••••••           o   72
              4.2.6       Paesaggio                  o o"   o •••••   o o o ••••••••••••••                           o o.    o ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••                                                                                   o •••       77
            4.3       IMPATTO SUL SISTEMA AMBIENTALE COMPLESSIVO E SUA PREVEDIBILE
                      EVOLUZIONE                                                 89  o ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••                                                                                                0 •••••••••••




        5              MONITORAGGIO            E STUDI AMBIENTALI                                                                                                                                                                                                                92
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CLIENT:                                                           DATE:
 "'-
                    INTERCROSS                      L N G MEDGAS Terminal
                                       PROJECf:                                                              28.10.2005
                                                    GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
               DOC N°                  UNIT:                                                      REV    1



              1           INTRODUZIONE

              1.1         PREMESSA

                          Il presente. Studio          di Impatto Ambientale,       presentato    da LNG MEDGAS
                          TERMINAL, riguarda il progetto di un impianto di ricezione e rigassificazione di

"-
     ~
                          GNL. Vi      è   riportata    la descrizione    delle caratteristiche     della opera,    con
                          particolare riferimento agli aspetti di protezione e salvaguardia dell'ambiente e
                          lo studio dei suoi effetti sulle componenti ambientali interessate.

                          L'impianto sarà ubicato nel Comune di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno,
                          in Provincia di Reggio Calabria, nell' omonima Area di Sviluppo Industriale.

                          Nella figura 1     è   riportata l'ubicazione e la rete viaria locale, nella figura 2           è
                          riportata l'area vasta in scala 1:50000, la corografia dell'impianto con il tracciato
                          del gasdotto      di collegamento       alla Rete Nazionale       dei Gasdotti (SNAM)           è
                          riportata in figura 3.


                          Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di ricezione e rigassificazione
~        ..
                          di GNL della capacità nominale di 12 miliardi di m3/anno.

                          L'opera   è costituita   essenzialmente dai sistemi principali seguenti:

                          •      ponti le a mare per l'attracco e lo scarico delle navi metaniere;

                          •      sistema di trasferimento del GNL;

                          •      sistema di stoccaggio a terra del GNL;

                          •      impianto di rigassificazione;

                          •      sistemi ausiliari e opere accessorie.

                          " sistema di stoccaggio a terra        è costituito   da 4 serbatoi ci/indrici della capacità
"'--~                     di 150.000 m3 ciascuno per un totale di 600.000 m3
l CLIENT:                                                      !DATE:
~
           INTERCROSS                       L N G MEDGAS Tenninal
                             l   PROJECT:                                                    i        28.10.2005
                             i              GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO                 l                     _
     ~-_--DOC ~:   _=_-=-_=~ru~~=_=~=_- s_~~~_~=~_~~~:=J~=~-j_~
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       SUBJECT                                     SIA - SINTESI NON TECNICA




                   L'immissione del gas naturale nella Rete Nazionale dei Gasdotti (SNAM) sarà
                   effettuata tramite una derivazione dalla linea che transita in prossimità del sito,
                   attraverso un gasdotto di raccordo.

      1.1.1        Motivazioni del progetto

~                  Il progetto si inquadra nel nuovo scenario energetico nazionale che prevede:

                    •   la graduale      Iiberalizzazione   del mercato del gas naturale, prevista dal
                        Decreto     Legislativo   del Governo       n° 164 del 23/05/2000         (cosiddetto
                        "Decreto Letta"), in attuazione della direttiva europea 98/30/CE recante
                        norme comuni per il mercato interno del gas naturale;


                    •   la graduale liberalizzazione        del mercato dell'energia elettrica, iniziata nel
                        febbraio    1999 a seguito dell'approvazione        del decreto legislativo 79/99,
                        noto come Decreto Bersani, che ha segnato la fine del monopolio ENEL e
                        l'ingresso dei nuovi "Soggetti Produttori";

                    •   la legge 23 agosto 2004, n.239 " Riordino del settore energetico nonché
~~
                        delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di
                        energia"


                    •   il raggiungi mento degli obiettivi del protocollo di Kyoto sulla riduzione
                        dell'immissione     di CO2 in atmosfera. La combustione          del Gas Naturale
                        immette in atmosfera circa la metà della CO2 mediamente immessa da altri
                        combustibili e comporta la riduzione delle emissioni degli Ossidi di Azoto e
                        l'annullamento di quelle degli Ossidi di Zolfo e delle Polveri;


                    •   l'utilizzo di siti industriali per la sicurezza e l'approvvigionamento        strategico
                        dell'energia ai sensi dell'art. 8 della legge n. 340 del 2000;
~
CLIENT:
                                UNIT:     L N G MEDGAS Terminai
                                                SIA - SINTESI NON TECNICA
                                                                 DATE:
                    1I5/92l i
                       I:0
                       REV                 i SHEET                  28.10.2005
O   ~
         PROJECT:




                     •    l'adozione di misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico
                          nazionale e per la semplificazione delle procedure di autorizzazione degli
                          impianti di produzione di energia elettrica.

                    Per quanto riguarda i primi due punti, oltre all'apertura del mercato interno del
                    gas naturale e dell'energia elettrica, i decreti sono finalizzati anche
    '--- .
    
                    all'incremento    dell'efficienza    della   generazione,   della   trasmissione   e
                    distribuzione, ed al rafforzamento della sicurezza dell'approvvigionamento e
                    della protezione dell'ambiente.

                    Relativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 dal settore energetico,
                    l'Italia, firmataria del protocollo di Kyoto, è impegnata a ridurre, tali emissioni,
                    complessivamente, di circa 4 - 5 milioni di tonnellate all'anno, con interventi
                    volti ad aumentare il rendimento medio del parco esistente.

                    L'incremento del rendimento dovrebbe essere realizzato anche mediante
                    dismissioni di centrali esistenti e loro sostituzione con centrali a ciclo combinato

    ~-              alimentate a gas naturale.

                    Si ritiene che l'impianto di rigassificazione di Gioia Tauro sia in linea con gli
                    indirizzi di politica energetica nazionale richiamati.

                    La scelta dell'ubicazione    è giustificata da:

                      •   la presenza di un' importante infrastruttura già realizzata quale il porto di
                          Gioia Tauro;

                      •   la prossimità ad una linea della Rete Nazionale dei Gasdotti con grande
                          capacità di trasporto, che consente di rendere disponibile ovunque il gas
                          naturale importato, senza necessità di costruire nuovi gasdotti;
    ~j
CLIENT:                                                               DATE:

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          INTERCROSS
                                           L N G MEDGAS Terminai
                             PROJECT:                                                                   28.10.2005
                                           GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

        DOC N°               UNIT:                                                        REV      1




                 •     l'opportunità di incrementare l'occupazione industriale nella zona, tramite il
                       contributo che la costruzione e l'esercizio dell'impianto                potranno dare in
                       modo diretto ed indiretto. A tale riguardo si sottolinea che sono previsti
                       circa 100 addetti per l'esercizio e la manutenzione dell'impianto e ulteriori
                       addetti   nell'occupazione      indotta (catering,    sorveglianza,        pulizie, alloggi
~                      personale, giardinaggio,etc)      ;


                  •    la convenienza        per le industrie presenti nell'area,         per quelle di futuro
                       insediamento       e per i Comuni del comprensorio            di stipulare contratti di
                       fornitura del gas a costi inferiori agli attuali;

                  •    la possibilità     di mettere    a disposizione      "il freddo"    per le imprese            di
                       surgelazione, refrigerazione e commercializzazione             di alimenti diversi, che
                       si insediano nell'lnterporto;


                  •    la localizzazione      in un' Area di Sviluppo Industriale in cui la presenza
                       industriale   è   da tempo consolidata, dotata di infrastrutture portuali, stradali,
~                      autostradali e ferroviarie di prim'ordine, poco congestionata e caratterizzata
                       da una buona "ricettività ambientale".

                 /I Gas Naturale
                 La domanda di gas naturale a livello mondiale                è   incrementata      nel decennio
                 1992 - 2002 da 2.091 miliardi di metri cubi a circa 2.638, il quale rappresenta
                 un incremento del 26%. (Fonte: Eni Dil and Gas Review)

                 Stime recenti indicano che il gas naturale resterà la fonte di energia in più forte
                 crescita   nei prossimi 20 anni: il consumo               quasi raddoppierà.          La richiesta
                 aggiuntiva di gas naturale proverrà maggiormente dal settore della generazione
                 di energia elettrica.       Gli impianti a ciclo combinato COnturbine a gas sono tra i
~
CLIENT:
                                 UNIT:        L N G MEDGAS Terminai
                                                    SIA - SINTESI NON TECNICA
                                                                     DATE:
                   17/92 I
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                      REV                     I SHEET                   28.10.2005
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        PROJECT:




                   piu efficienti ed inoltre il gas naturale           è   preferibile dal punto di vista ambientale
                   per le minori emissioni di inquinanti rispetto al petrolio e al carbone.

                   Infatti, la stima di crescita mondiale di gas naturale al 2010                        è     del 101 %,
                   prendendo come anno di partenza il 1997 (secondo il ODE).

     -~
                   Il futuro incremento della domanda di gas a livello mondiale verrà soddisfatta in
                   maniera crescente dal GNL, dove si stima un aumento dai 150 miliardi di metri
                   cubi (anno) del 2002 ai 205 - 274 miliardi nel 2010, aumento che corrisponde
                   tra il 36% - 82%.


                   Per    quanto     riguarda       l'Italia,   il gas     naturale   è   l'unica   fonte      energetica
                   significativamente         presente e sfruttabile sul territorio italiano.       L'Italia   è stata   tra
                   i primi Paesi utilizzatori a impiegare su vasta scala il gas naturale.

                   L'Italia ha registrato un consumo di gas pari a circa 80,3 miliardi di metri cubi
                   nel 2004, con una crescita di circa il 3.8% rispetto al 2003.

    "-~            Tale   aumento         è    principalmente        dovuto    ai maggiori    consumi        nel settore
                   termoelettrico        (+8.9%), dove si        è   verificata   l'entrata in esercizio di alcune
                   centrali    a ciclo   combinato, nonché di un forte consumo nel settore industriale
                   (+3.4%).

                   Nel 2004, la domanda di gas in Italia               è   stata soddisfatta per il 84% (circa 67,3
                   miliardi di metri cubi) da importazioni                  di gas provenienti dall'Algeria,        dalla
                   Russia, e dall'Olanda, mentre il restante 16% (circa 13 miliardi di metri cubi)                        è
                   associato a produzione interna.               Si stima che la produzione interna scenderà
                   fino a 7 miliardi di metri cubi nel 2010 portando l'Italia a dipendere in maniera
                   maggiore dall'approvvigionamento               di gas dal estero.

    ~
CLIENT:                                                                                                                                  DATE:

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       INTERCROSS
                                          L N G MEDGAS TerminaI
                              PROJECT:                                                                                                                                      28.10.2005
                                           GIOIA TAURO S FERDINANDO                                                                       ROSARNO
                                           ...................................................   , "   ,.. ,   ",   ,   ,    ,   "    "     "   .


     DOC N°                   UNlT:                                                                                         SHEET          8/92             REV        1
     SU[BJECT                                                                      SIA - SINlflESI NON TECNICA




                            Importazione di Gas nel 2003 secondo la provenienza




                                                                                                                                             DI Passo Gries

L                                                                                                                                            CI Tarvisio
                                                                                                                                             o Panigaglia
                                                                                                                                                           e Gorizia


                                                                                                                                             o Mazara del     Vallo




                Fonte: AEEG

                Inoltre, per "soddisfare i consumi di gas previsti al 2015 (circa 104 miliardi di
                metri cubi) e conservare un margine di capacità del 15-16%, dovranno essere
                                                                                                                                                                                    è
G               realizzati la gran parte dei gasdotti e dei terminali di Gnl proposti.
                conclusione      dello studio "La domanda                                                                            di gas naturale e il sistema
                                                                                                                                                                           Questa
                                                                                                                                                                                 Italia:
                                                                                                                                                                                        la


                prospettive      al     2010                    e                     al           2015",                   predisposto             dall'Associazione          Italiana
                Economisti dell'Energia (AIEE) presentato ad Aprile, 2004. Perciò, la domanda
                di gas naturale in Italia nei prossimi 10 anni, presenta prospettive di crescita
                superiori     sia rispetto a quelle degli altri paesi europei,                                                                                 sia alla domanda
                complessiva di energia in Italia.

                Le previsioni ricavate dai dati pubblicati dall'Unione Petrolifera lasciano ritenere
                che la crescita del settore proseguirà nei prossimi cinque anni ad un ritmo di
                circa il 4% annuo.


L               In previsione dell'aumento della richiesta di gas sopraindicata e tenendo conto
                dei seguenti fattori:
CLIENT:
                               UNIT:     L N G MEDGAS TerminaI
                 19/92 i
                  !REV
                                               SIA - SINTESI NONDATE:
                                          ! SHEET
                                                                 TECNICA
                                                                   28.10.2005
                   lioI
O   ~
      PROJECT:




                  •   difficoltà a realizzare nuovi collegamenti internazionali;


                  •   molti dei paesi in possesso di ingenti scorte di gas sono geograficamente
                      distanti e non collegabili con gasdotti;

                  •   il collegamento attraverso tubazione si presenta estremamente vincolante
    "-
                      e strategicamente "debole";

                 sembra indispensabile            ricercare metodologie di trasporto che consentano         di
                 superare i vincoli strutturali determinati dal trasporto gas per gasdotto.

                 Per le sue caratteristiche         il trasporto di gas naturale liquefatto (GNL) offre una
                 valida risposta alla esigenza di cui sopra.

                 Profilo del proponente
                 LNG MED GAS TERMINAL e' la Societa' Proponente e proprietaria del progetto
                 ed appaltatrice dei lavori. Ha sede a Roma in Via della Rotonda, 36 e ha tra                i
                 suoi principali      azionisti    il Gruppo Crossgas     e la Compagnia     Italpetroli   del
    ~            Gruppo Sensi.

                 Unificazione progetti LNG TERMINA L               e SOCIETÀ   PETROLIFERA GIOIA
                 TAURO
                 La Società LNG MedGas Terminai ha incorporato in un'unica iniziativa i due
                 progetti     proposti   nella Zona      Industriale   della Piana di Gioia Tauro-         San
                 Ferdinando e Rosarno; il progetto della Società LNG Terminai prevedeva un
                 pontile di attracco per le navi metaniere a nord del Porto di Gioia Tauro, in area
                 demaniale sulle coste del Comune di San Ferdinando, ed in Area Industriale
                 veniva ubicato l'impianto di rigassificazione; il progetto della Società Petrolifera
                 Gioia Tauro prevedeva un pontile per l'attracco delle navi metaniere in area
                 portuale     e l'ubicazione       del terminale    nella lingua di terra dove sono stati
    "--
                 realizzati    i   depositi costieri della società stessa. Per queste iniziative erano
CLIENT:                                                           DATE:
    ~j

                    INTERCROSS                      L N G MEDGAS TerminaI
                                       PROJECf:                                                           28.10.2005
                                                    GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
               DDe N°                  UNIT:




                          state avviate le istruttorie autorizzative, ai sensi dell'Art. 8 della Legge n.340/00
                          con le Conferenze dei Servizi tenutesi in data 16 e 17 aprile 2003, presso il
                          MAP. Per tali iniziative si era in attesa delle modifiche             progettuali    che li
                          rendessero' compatibili con le caratteristiche del progetto di sviluppo del porto

    ~
    '----"'
                          Le Società     Capogruppo       dei   due Proponenti      hanno deciso di fondere        le
                          iniziative di cui sopra, individuando         nella società LNG MedGas Terminai              il
                          nuovo Proponente.


                          Il progetto unificato così individuato, raccogliendo gli elementi per i quali vi era
                          stato apprezzamento          e consenso    ed allinenandosi     alle previste modifiche
                          progettuali del Porto ed in sinergia con gli sviluppi futuri dello stesso, si ritiene
                          potrà rispondere più compiutamente ai requisiti richiesti a livello ambientale e di
                         sicurezza

              1.2        SCOPO E CRITERI DI REDAZIONE DELLO STUDIO

                          Nello studio viene analizzato l'impatto dell'impianto        proposto sulle componenti
~~                       ambientali interessate.


                         Sono    evidenziate        le motivazioni   tecnologiche     ed ambientali     che    hanno
                         condizionato le scelte progettuali.

                          E' stata   inoltre      considerata   anche    l'opera   connessa,   quale    il gasdotto,
                         indispensabile per il funzionamento dell' impianto.

                         Relativamente all'iter autorizzativo dell'impianto, la legge 24 novembre 2000, n
                         340,    "Disposizioni per la delegificazione       di norme e per la semplificazione di
                         procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione           1999" all'Art. 8 "Utilizzo

                         di siti industriali per la sicurezza e l'approvvigionamento       strategico dell'energia"
~                        prevede che l'autorizzazione venga rilasciata a seguito della presentazione da
CLIENT:                                                                                DATE:

~                                           L N G MEDGAS TerminaI
       INTERCROSS
                               PROJECf:                                                                                    28.10.2005
                                            GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
                                                                       ~, .._ ... _-_.   __ ... _ ... _ .._.-

     DOC N°                    UNIT:                                       Il /92                               REV    1
                                                                       TECNICA




              parte del richiedente            del progetto   preliminare                     e dello             studio di impatto
              ambientale


              Lo Studio, çhe           è   strutturato secondo uno schema che ricalca le indicazioni
              contenute nella vigente normativa, comprende le parti seguenti:

~
              •     Quadro di Riferimento Programmatico;

              •     Quadro di Riferimento Progettuale;

              •     Quadro di Riferimento Ambientale;

              •     Monitoraggio e Studi ambientali;

              Nel Quadro di Riferimento Programmatico              sono forniti gli elementi conoscitivi
              sulle relazioni fra l'opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione
              territoriale e settoriale, vigenti, ed analizzate le congruenze o discordanze con
              tali atti.


              Nel Quadro di riferimento progettuale sono descritte:
~-

              •     le caratteristiche tecniche dell'opera;

              •     l'uso delle risorse come materie prime, combustibili, acqua, terreni, etc.;

              •     le interferenze ambientali come emissioni, rilasci, produzione di rifiuti;

              •     i malfunzionamenti,         etc.

              Nel quadro di riferimento ambientale,             al fine di una più agevole lettura, il
              rapporto     è   strutturato per singole componenti ambientali e per ciascuna di esse,
              sono descritte lo stato attuale, le sue tendenze evolutive ed il previsto impatto
              derivante dalle attività di costruzione ed esercizio. Sono stati altresì considerati

              gli eventuali impatti indiretti e a tale scopo sono stati evidenziati gli opportuni
L             richiami alle varie componenti coinvolte.
12/92   1i UNIT:    SHEET
                                  CLIENT:                   : DATE:
                                                                 28.10.2005
         Il
                      PROJECT:       L N G MEDGAS Terminai




                       Per ciascuna componente la valutazione dei singoli impatti tiene conto, secondo
                       quanto richiesto dalle norme, della situazione attuale e della sua evoluzione
                       futura, con e senza l'intervento   proposto, confrontandola    con le prescrizioni
                       delle normafive vigenti in materia. Ciò per quanto riguarda sia la fase di cantiere
                       sia quella di esercizio.
"'----




~




 ~-/
CLIENT:                                                                                                        DATE:

~
           INTERCROSS
                                           L N G MEDGAS Tenninal
                              PROJECT:                                                                                                                28.10.2005
                                            GIOIA        TAURO S FERDINANDO                                         ROSARNO
                                            ____ •   •   ._ ••••••• __ •••_~_ ••••
                                                                  m                    m   •••    m_ •••_ ••''' •


       DOC N°                  UNIT:                                                                   . SHEET                      REV      1
                                                         SIA. _.




       2         QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
                 Il Quadro di Riferimento Programmatico fornisce gli elementi conoscitivi, sulle

                 relazioni tra l'opera progettata e gli atti di pianificazione                                                        e programmazione
                 territoriale e settoriale.


"---             Il Quadro di Riferimento Programmatico considera innanzi tutto lo stato degli atti
                 e degli      strumenti     programmatici                                        a livello          europeo,       nazionale,         regionale,
                 provinciale e locale relativi al progetto in questione ed all'area interessata dalla
                 sua    realizzazione;         esamina                          poi              il          progetto    sulla    base    degli        strumenti
                 programmatici, al fine di verificarne la conformità agli indirizzi e alle prescrizioni
                 dei vari atti, anche alla luce di loro eventuali modificazioni.

                 L'elemento      di riferimento per la pianificazione                                                   a livello europeo         è    il "Green
                 Paper" ossia il "Libro Verde -                                            Verso una strategia                     europea    di sicurezza
                 dell'approvvigionamento             energetico", adottato dalla Commissione europea il 29
                 novembre 2000. Tale documento traccia quella che sarà la politica energetica
                 europea negli anni futuri.
~,




                 Il Green Paper considera che l'obiettivo principale della strategia energetica
                 debba     consistere      nel garantire,                                   per il benessere                     dei cittadini        e il buon
                 funzionamento          dell'economia,                               la disponibilità                   fisica e costante        dei prodotti
                 energetici     sul mercato, ad un prezzo accessibile                                                       a tutti i consumatori,            nel
                 rispetto dell'ambiente e nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. Non si tratta
                 di massimizzare l'autonomia energetica o minimizzare la dipendenza, bensì di
                 ridurre i rischi legati a quest'ultima.


                 Per quanto concerne l'assetto europeo dei settori dell'energia elettrica e del gas
                 che riguardano          l'impianto             in oggetto sono rilevanti                                        le direttive comunitarie

"--
                 recanti le norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e del gas,
                 rispettivamente 96/92/CE del 19 Dicembre 1996, 98/30/CE del 22 Giugno 1998.
CLIENT:                                                           DATE:
~
       INTERCROSS                         L N G MEDGAS TerminaI
                           PROJECT:                                                                28.10.2005
                                          GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

     DOC N°                UNIT:                                                    REV      1




              L'Italia per il momento risulta essere priva di un documento                 di indirizzo di
              programmazione         energetica dal momento che il PEN          è decaduto    allo scadere
              dell'anno 2000; le indicazioni programmatiche di questo piano, in buona parte in
              linea con il Green Paper possono ancora essere utilizzate come riferimento per
              quanto non sia in contrasto con il nuovo assetto della regolamentazione                      del
~            mercato dell'energia elettrica e del gas.

              Infatti, modificazioni       importanti alla regolamentazione      di questi mercati sono
              state apportate dai due Decreti di applicazione               delle corrispondenti     direttive
              comunitarie.    Il Decreto Bersani del 16 marzo 1999 per l'energia elettrica e il
              Decreto Letta del 23 maggio 2000 per il gas.

              Esse   liberalizzano        le attività     di produzione,   importazione-esportazione,           e
              vendita dell'energia elettrica e del gas con la conseguente rottura dei monopoli
              che caratterizzavano         i servizi a rete relativi e la conseguente apertura a nuovi
              operatori.


~             Sono stati perciò esaminati               questi Decreti e le relative direttive di onglne
              nonché i successivi documenti istituzionali in materia al fine di cogliere indirizzi
              o prescrizioni programmatiche aventi attinenza con l'impianto in oggetto.

              Dall'insieme    dei documenti considerati           risulta che l'impianto   in oggetto non
              contrasta con nessuno degli indirizzi europei e nazionali ed anzi rappresenta
              quanto di meglio oggi si possa fare per soddisfarli.

              Per quanto concerne la programmazione                 nazionale in campo di infrastrutture,
              alla fine del 2001      è   stata approvata la legge 443/2001 (detta "legge obiettivo"),
              divenuta operativa con l'emanazione del Decreto Legislativo 20 agosto 2002, n°
              190, che delega direttamente al governo parte delle decisioni in merito.
~
15/92     UNIT:     CLIENT:
                            C:HFFT                     : DATE:
                                                            28.10.2005
    Il           PROJECT:      L N G MEDGAS TerminaI




                   In particolare "regola la progettazione, l'approvazione dei progetti e la
                  realizzazione delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale,
                  nonché [...] degli insediamenti produttivi strategici e delle infrastrutture
                  strategiche private di preminente interesse nazionale [...l".

                  Sulla base dei suddetti atti legislativi, il Comitato Interministeriale per la
~
                  Programmazione Economica (CIPE) ha deliberato alla fine del 2003
                  (deliberazione 89/2003) un programma delle opere strategiche contenente
                  anche l'approvazione      del   progetto preliminare per il cosiddetto         Hub
                  interportuale di Gioia Tauro. L'implementazione delle attività legate al porto di
                  Gioia Tauro compresa la realizzazione dell'impianto di rigassificazione oggetto
                  del presente studio e l'annessa possibilità di insediare attività che utilizzino il
                  freddo generato durante il processo di rigassificazione ("piastra del freddo")
                  sono quindi espressamente contemplate tra le priorità infrastrutturali nazionali.

                  La materia riguardante la protezione e la vincolistica dei beni culturali e


L                 ambientali è stata recentemente oggetto di un importante intervento legislativo
                  con l'emanazione del D.Lgs. 22/01/2004 n° 42, denominato "Codice dei beni
                  culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della Legge 06/07/2002 n°
                  137",

                  Questo decreto legislativo è costituito da un testo unico nel quale sono riunite e
                  coordinate tutte le disposizioni legislative vigenti in materia di beni culturali ed
                  ambientali e detta nuove procedure per il rilascio dei N.O. ambientali.

                  Nel caso specifico, il contesto territoriale di riferimento comprende un'area
                  vincolata come "Area panoramica costiera tirrenica caratterizzata da ricca
                  vegetazione sita nel comune di Gioia Tauro" (codice vincolo 180046). L'Opera
                  oggetto del presente studio ricade parzialmente all'interno di queste aree. Tale
~
CLIENT:                                                                   DATE:
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          INTERCROSS
                                             L N G MEDGAS Tenninal
                              PROJECT:                                                                       28.10.2005
                                             GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

        Doe N°                UNIT:                                                          REV        1




                 vincolo emanato con decreto del 11/10/1967,                  è   modificabile     previa apposita
                 autorizzazione ai sensi dell'Art. 146 del succitato D.Lgs 42/2004.

                 Lo stesso Decreto riconferma quanto già disposto dalla L. 431/1985 (Legge
                 Galasso) e dalla L. 1497/1939 a proposito dei vincoli paesaggistici in presenza
                 di determinati beni ambientali tra cui "i territori costieri compresi in una fascia
"----
                 della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul
                 mare". Alcune opere connesse all'impianto oggetto del presente studio quali il
                 pontile d'approdo ed un tratto del gasdotto di collegamento                       ricadono in tale
                 fascia.


                 Si sottolinea al riguardo che la gran parte dell'Area di Sviluppo Industriale della
                 Provincia di Reggio Calabria entro la quale ricade l'intervento                   è    sottoposta ai
                 suddetti vincoli. Le istallazioni industriali ivi previste, già realizzate o in corso di
                 realizzazione,       incluso il Porto di Gioia Tauro, hanno tutte ottenuto il relativo
                 benestare.


~                Sulla scorta di quanto sopra si ritiene che, anche per l'opera in oggetto, sarà
                 possibile ottenere analoga autorizzazione.

                 A livello regionale, l'Amministrazione          Regionale traccia con il Piano Operativo
                 Regionale       2000-2006        (P.O.R.)     quello   che       sarà      l'assetto       economico,
                 prevedendo       l'impiego dei Fondi Strutturali destinati dall'Unione                 Europea alla
                 Regione Calabria. La strategia regionale mira a rafforzare, con questo piano, gli
                 elementi della crescita per arrivare ad un abbattimento della disoccupazione                             e
                 del disagio sociale. AI centro di questa strategia di sviluppo sostenibile, si pone
                 la necessità di assicurare forte concentrazione agli interventi.

                 In questo quadro, la realizzazione            del progetto d'impianto di rigassificazione
~                GNL       proposto     da    LNG   Terminai     sembra       del   tutto     congruente         con      il
CLIENT:                                                                  DATE:

~.
          INTERCROSS                          L N G MEDGAS Terminai
                              PROJECT:                                                                       28.10.2005
                                               GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

        DOC N°                UNIT:                                                       REV          1




                 perseguimento delle finalità di stimolo per l'imprenditorialità,               di potenziamento
                 dei sistemi produttivi locali e di valorizzazione del patrimonio tecnologico fatte
                 proprie dal P.O.R..

                 La Regione Calabria              è   tra le prime regioni ad essersi dotata di un Piano
                 Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.) approvato a marzo scorso.
~

                 Sulla base della legge obiettivo commentata precedentemente                       e del presente
                 piano energetico ambientale, la Giunta Regionale, in data 8 marzo 2005, ha
                 espresso parere favorevole alla proposta di realizzazione del terminale per la
                 trasformazione del gas naturale liquefatto da allocare in prossimità del porto di
                 Gioia Tauro e oggetto del presente studio. Lo stesso P.E.A.R. cita anche i
                 previsti investimenti         riguardanti la piattaforma del freddo. Si tratta, come già
                 accennato,         della     possibilità   di   insediare   aziende   agro-alimentari          che       si
                 occupano          dello    stoccaggio      e    della   commercializzazione      di       prodotti   da
                 conservare a bassa temperatura che possono sfruttare il freddo derivante dal
                 processo di rigassificazione raggiungendo così una migliore competitività.
",--.
                 AI fine di affrontare le problematiche della mobilità, la Regione Calabria si                            è
                 dotata di un Piano Regionale dei Trasporti,                   il quale prevede dei sistemi di
                 mobilità terrestre, marittimi, lagunari, lacuali, fluviali ed aerei che operano in
                 modo continuativo e ad accesso generalizzato e dei sistemi ferroviari di vario
                 livello.


                 Dalla lettura di questo strumento non emergono                     elementi di contrasto con
                 l'opera in esame. Essa non comporta, infatti, alcun percepibile aumento del
                 flusso veicolare in zona. In quanto ai sistemi di mobilità marittimi, va citata la
                 nave fornitrice           di gas naturale liquido, che attraccherà            nel tratto di mare
                 antistante   il   Porto di Gioia Tauro con frequenza circa bisettimana/e,                  utilizzando
"---
CLIENT:                                                    DATE:
~
      INTERCROSS
                                    L N G MEDGAS TerminaI
                        PROJEcr:                                                       28.10.2005
                                    GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

    DOC N°              UNIT:                                              REV     1




             peraltro i servizi di questa importante infrastruttura locale che a tutt'oggi risulta
             non appieno utilizzata.

             Per inquadrare il problema molto sentito, del rischio idrogeologico è stato
             analizzato il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico recentemente aggiornato
             dall'Autorità di Bacino della Regione Calabria.
~

             Dallo studio degli elaborati allegati a tale strumento si evince che nell'area non
             sono presenti zone a rischio. Soltanto lungo il lato settentrionale dell'area
             d'intervento in esame, in coincidenza con l'alveo del Fiume Vena, all'interno
             degli argini esistenti, essa è classificata come "zona di attenzione".

             L'intervento in esame tiene conto di questa classificazione ubicando tutti
             fabbricati ad una distanza minima di circa 500 m da tale zona. Un'analoga
             classificazione è stata assegnata all'alveo del fiume Mesima, che si trova a nord
             del sito ad una distanza maggiore (circa 2,5 km).

             Da alcuni anni, l'Amministrazione Regionale ha avviato un processo di
~
             programmazione territoriale che ha portato nel 1996 all'adozione di un Piano
             Territoriale Regionale (P.T.R.) che contiene gli indirizzi pianificatori di
             riferimento per gli interventi sul territorio regionale. È utile sottolineare che,
             benché le indicazioni di questo strumento non siano vincolanti ai fini di legge, in
             quanto non è stato approvato dal Consiglio Regionale, il progetto in esame non
             contrasta in nessuna parte con le indicazioni finora pronunciate.

             In questo processo si inserisce quanto disposto dalla nuova legge regionale
             L.R. 19 del 2002 che regolamenta le questioni urbanistiche. In sintonia con
             quanto sta avvenendo in altre regioni, questa legge individua il Piano
             Territoriale   di     Coordinamento   come     strumento     competente       per   la
~
CLIENT:                                                       DATE:
',,--~                                     L N G MEDGAS Tenninal
           INTERCROSS
                                PROJECT:                                                           28.10.2005
                                           GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

         DOC N°                 UNIT:                                              REV      1




                  programmazione territoriale. Questo strumento         è di competenza   provinciale e le
                  singole province sono chiamate a dotarsi di un tale piano.

                  Sempre a livello regionale, sono anche stati istituiti alcuni strumenti operativi in
                  materia, tra cui i Progetti Integrati Territoriali (P.I.T.) che permettono a livello
                  subregionale, di programmare, finanziare e quindi realizzare interventi territoriali
..j
                  in coerenza con gli indirizzi territoriali sovraordinati.

                  Emerge dai rispettivi documenti        analizzati   una volontà dell'Amministrazione
                  Regionale     di interloquire,   molto più che in passato, con gli Enti ad essa
                  subordinata      e di passare,     da un semplice       quadro   prescrittivo,     ad una
                  programmazione        complessa ed efficace del territorio coordinando quest'ultima
                  con la già menzionata programmazione economica regionale.

                  Citiamo infine le aree protette istituite in Calabria. Nella Regione sono presenti
                  quattro parchi nazionali:

                  •     il Parco del Pollino
.._-
                  •     il Parco della Calabria (Sila grande e Sila piccola)

                  •     il Parco della Sila

                  •     il Parco dell'Aspromonte

                  Tutti questi parchi nazionali sono distanti più di km 15 dall'area in esame.

                  Nell'area vasta allargata interessata dall'intervento oggetto del presente studio
                  sono presenti alcuni Siti d'Importanza Comunitaria (SIC), ma non vi sono Zone
                  di Protezione Speciale (ZPS).

                  I SIC più prossimi al sito, di seguito elencati, si trovano ad un distanza tale da
                  non avere un nesso dì rilevanza con l'intervento in esame.
,,-.
CLIENT:                                                        DATE:
 ~
        INTERCROSS                      L N G MEDGAS TerminaI
                            PROJECT:                                                             28.10.2005
                                        GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
      DOC N°                                                                       REV     1




               Essi sono:


                •    Costa Viola e Monte S.Elia (SI C IT9350158); distanza: 16,0 km


                •    Fossia - Maropati (SIC IT9350169); distanza: 15,2 km


~-'
                •    Vallone Fusolano - Cinquefrondi (SIC IT9350166); distanza: 17,8 km

               A livello provinciale,     si sta attendendo l'adozione di un Piano Territoriale di

               Coordinamento       Provinciale (P.T.C.P.), strumento, che la Provincia di Reggio
               Calabria così come molte altre province italiane, non ha ancora predisposto.

               La Provincia di Reggio Calabria ha invece avviato la redazione di un Piano
               Energetico Provinciale. Tra gli obiettivi di questo piano figurano:

                •    razionalizzazione dell'uso delle fonti energetiche;


                •    aumento    del rendimento       del sistema territorio    in modo da ridurre gli
                     sprechi;
~-


                •    mantenimento      delle condizioni di benessere e più funzionale            uso delle
                    tecnologie e dei sistemi costruttivi.

               La pianificazione       urbanistica   locale del Comune        di Gioia   Tauro     avviene

               attualmente sulla base del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) approvato nel
               1994 che pur essendo ancora lo strumento vigente sta per essere sostituito dal
               più attuale Piano Strutturale Comunale (P.S.C.).

               Tra gli obiettivi strategici di questo piano troviamo quello di "realizzare un polo
               logistico a supporto dell'hub portuale e dell'agglomerato        industriale costituendo
               un nodo strategico         per il sistema    dei traffici   nazionali   ed internazionali
L              attraverso la realizzazione ed il potenziamento della struttura interportuale."
CLIENT:                                                                 DATE:

~
            INTERCROSS                       L N G MEDGAS TerminaI
                               PROJECT:                                                                    28.10.2005
                                             GIOIA TAURO S FERDINANDO       ROSARNO

          Doe N°               UNIT:                                                            REV    1




                   Come già accennato a proposito dei livelli nazionali e regionali, l'opera oggetto
                   del presente studio        è   già stata contemplata in chiave programmatica                a tutti i
                   livelli amministrativi.


                   La pianificazione      territoriale locale a San Ferdinando           è      affidata al Piano di
                   Fabbricazione       del 1986 aggiornato con variante del 1990. Il Comune non                         è
"'-----
                   dotato di Piano Regolatore Generale.

                   L'area prevista per l'intervento oggetto del presente studio ricade all'interno del
                   Nucleo di Industrializzazione        per il quale   è   stato predisposto ed approvato un
                   piano   urbanistico       apposito   a cura del Consorzio           per l'Area        di Sviluppo
                   Industriale della Provincia di Reggio Calabria. L'intervento andrebbe quindi ad
                   occupare    un'area già destinata         alla funzione industriale           e le indicazioni    di
                   progetto risultano congruenti con tutte le indicazioni tecniche richieste degli
                   strumenti analizzati.


                   L'intervento proposto risulta non solo essere in linea con quanto previsto dagli
                  strumenti   di pianificazione        analizzati   ma, a tutti      livelli     amministrativi    dal
~
                   nazionale al locale,      è esplicitamente   contemplata la sua realizzazione.




L
CLIENT:                                                             DATE:
     ~
               INTERCROSS                     L N G MEDGAS Terminai
                                   PROJEcr:                                                                 28.10.2005
                                              GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
          Doe N°                   UNIr:                                                     REV       1




         3           QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
         3.1         IL SISTEMA GNL

                     Il gas naturale liquefatto si presenta come un liquido alla temperatura di -161°C,
                    tensione     di vapore di circa 1 bar e peso specifico pari a circa 465 kg/m3
                    trasportabile     senza    grossi      problemi    nei serbatoi      criogenici    di metaniere
 ~
                     appositamente attrezzate. Il processo di riconversione da liquido a gas avviene
                     per semplice       somministrazione       di calore     a temperatura       ambiente,      senza
                     necessità     di reazioni chimiche        o apparecchiature         meccaniche        complicate:
                    durante      la trasformazione      il volume un metro cubo di liquido origina                  ben
                     seicento metri cubi di gas, giustificando in tal modo trasferimenti del liquido su
                     rilevanti distanze.


                     L'industria del GNL utilizza il gas naturale sia come materia prima sia come
                     prodotto : il passaggio intermedio del processo           è    proprio la liquefazione a GNL.
                    Gli elementi fondamentali dell'industria del GNL sono:


"--                   •     I terminali di esportazione;

                      •     Le navi metaniere;


                      •     I terminali di importazione.


                     Una tipologia particolare degli impianti         è destinata   allivellamento    dei picchi.

                     Terminali di esportazione


                    I terminali di esportazione         si trovano per la loro natura sulle coste e sono
                    destinati a liquefare il gas naturale che viene successivamente                    caricato sulle
                    navi metaniere.

~/
CLIENT:                                                         DATE:
"--.j                                     L N G MEDGAS Tenninal
          INTERCROSS
                               PROJECf:                                                          28.10.2005
                                          GIOIA TAURO S FERDINANDO   ROSARNO

        DOC N°                 UNIT:                                             REV     !   1

                                                SIA -




                 Navi metaniere


                 Il trasporto del GNL avviene           per mare in apposite   navi metaniere (aventi
                 solitamente una capacità di carico nell'intervallo 40.000-200.000           m3) che sono
                 imbarcazioni     a doppio scafo e sono probabilmente i più sofisticati mercantili
                 attualmente     in esercizio (aventi un costo anche doppio rispetto a quello di
~
                 petroliere di analoga dimensione.

                 Terminali di importazione


                 I terminali di importazione (o ricezione), quale quello in progetto, sono progettati
                 per ricevere il GNL dalle navi metaniere, scaricarlo, stoccarlo, trasformarlo in
                 fase gassosa e quindi immetterlo nelle reti di trasporto o di distribuzione.

                 Le funzioni essenziali di un terminale di ricezione sono le seguenti:

                  •    Scarico e stoccaggio del GNL;


                  •    Recupero e pressurizzazione del GNL;
"-j
                  •    Rigassificazione del GNL;


                  •    Regolazione della qualità del gas.




~
CLIENT:                                                          DATE:

'-

           INTERCROSS
                                          L N G MEDGAS TerminaI
                               PROJECf:                                                              28.10.2005
                                          GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO

      Doe N°                   UNIT:                                                    REV     1




     3.2         ALTERNATIVE DI SITO

                 Per la individuazione del sito idoneo alla installazione di un terminale GNL della

                 potenzialità prevista sono state esaminate varie alternative sull'intero territorio.

                 Per la determinazione       del sito si   è   innanzitutto preferito restringere la ricerca

~                all'area   meridionale      della   penisola,      sia   perché   le   aree   del   nord    che
                 corrispondono ai suddetti requisiti sono maggiormente congestionate, sia per la
                 presenza, nelle poche aree disponibili, di analoghe iniziative o di altre ipotesi di
                 utilizzazione, non compatibili con la presente.

                 La ricerca si   è focalizzata   in particolare sulla Calabria, che con i suoi 750 km di
                 coste e la presenza di numerosi porti, sembrava prestarsi alla realizzazione
                 dell'opera.    Sono state individuate le seguenti aree, tutte sulla costa tirrenica
                 della regionePorto       di Gioia Tauro, Polo di Lamezia Terme.

                 Tra le alternative prese in esame             è   risultato particolarmente   rispondente    ai
                 requisiti elencati in precedenza l'area ubicata a ridosso del Porto di Gioia Tauro,
~                e segnatamente nel Comune di Gioia Tauro e San Ferdinando.




~/
1                  UNIT:
                                     CLIENT:   L N G MEDGAS REV DATE:
                                                              TerminaI
                                                                    28.10.2005
~PROJECT:




            3.3       DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO

                      Il terminale      consentirà     lo scarico e l'immissione     sulla rete di distribuzione
                      nazionale di 12 miliardi di Sm3/anno.


                      L'intera installazione in terra ferma occupa, con le sue aree di rispetto, una

~-'
                      superficie di circa 40 ettari( Fig 4).

                      I sistemi principali dell'impianto sono i seguenti:


                                Piattaforma di scarico e sistemi di ormeggio;
                                Serbatoi per la discarica e lo stoccaggio dei serbatoi del GNL;
                                Sistema di rigassificazione;
                                Sistemi di contenimento e trattamento degli inquinanti;
                                Sistemi ausiliari.
                      Piattaforma di scarico
                      Per l'accosto, ormeggio e discarica di navi metaniere fino a circa 280.000 DWT,
                      corrispondenti      ad una portata utile di circa 200.000 m3 di GNL,       è   previsto che
~                     venga realizzato un pontile nella zona antistante l'impianto (Fig. 4).

                      L'asse dell'ormeggio (asse piattaforma), assicura una distanza minima che può
                      essere considerata di totale sicurezza nei riguardi delle manovre di evoluzione
                      ed accosto       da effettuare      con l'assi-stenza di almeno due rimorchiatori        di
                      adeguata potenza.

                      E' prevista la realizzazione di tre briccole di accosto         poste ad un interasse di
                      100 m: esse hanno lo scopo di assorbire l'energia di accosto delle metaniere, di
                      evitare     che le metani ere vengano         a contatto     con la piattaforma    quando
                      sottoposte      all'azione     del vento   e del moto ondoso,      di costituire   punti di
                      ormeggio per i cavi di ritenuta longitudinale ed infine di assicurare una corretta
~                     posizione della nave con i bracci di carico situati sul pontile.
CLIENT:
                                UNIT:      L N G MEDGAS Tenninal  DATE:
                                                 SIA - SINTESI NON TECNICI ••
                                                                     28.10.2005
                 126/92 i
                  i il o
                    REV
                     i                      !SHEET
O   "'---
      PROJECT:




                 La piattaforma consentirà l'attracco delle metaniere e sarà dotata di tutte le
                 apparecchiature         necessarie per garantire il rispetto di tutti   i criteri   di sicurezza e
                 di controllo delle operazioni secondo i più moderni standard internazionali

                 Collegamenti della piattaforma con /'impianto
                 Le   metaniere,         in fase     di   scarico,   saranno   collegate     alle     tubazioni   di
    ~---
                 trasferimento         del prodotto a terra, attraverso quattro bracci di scarico da 16
                 pollici in grado di consentire            una portata di GNL tramite          pompe di bordo
                 dell'ordine     di 10.000/12.500         m3/ora. Un quinto braccio da 16 pollici sarà
                 collegato alla nave per consentire il ricircolo dei vapori del GNL ai serbatoi della
                 metaniera      per compensare il volume del liquido scaricato.

                 I bracci di carico saranno dotati di dispositivi di sicurezza per evitare rilasci del
                 prodotto      o danneggiamenti           alla nave e alla piattaforma         in condizioni      di
                 emergenza. In particolare nel caso vengano superati i campi operativi dei bracci
                 verranno ad un primo livello di intervento fermate le pompe di trasferimento e
                 chiuse le valvole sui bracci mentre ad un secondo livello verrà operato lo
    '---         sgancio rapido dei bracci. Permettendo,se necessario, alla metaniera di lasciare
                 l'ormeggio senza versamenti di GNL.


                 Serbatoi per la discarica e lo stoccaggio del GNL
                 Il sistema dei serbatoi sarà costituito              da quattro serbatoi da 150.000 m3
                 ciascuno. Questa capacità            è   sufficiente a produrre 1.500.000 Nm3/h (capacità
                 nominale di spedizione del gas naturale vaporizzato) per una durata pari a circa
                 2,5 giorni alla massima capacità di produzione.

                 Secondo       i più   recenti indirizzi della tecnologia nel campo,       i serbatoi   saranno a
                 contenimento          totale,   con un serbatoio     di contenimento       interno       metallico

                 (coibentato esternamente con lana di roccia, foamglass in pannelli, perlite in
    ~
                 noduli), in acciaio al Ni, cilindrico ad asse verticale ed un contenitore esterno in
CLIENT:    L N G MEDGAS Terminai
                                           SU" -, SINTESI NON TECNICA
                                                            DATE:
           1 i27/92 l
                          UNIT:                                 28.10.2005
                l0 i
               ;REV                   ! SHEET
..~
PROJECT:




           cemento armato precompresso dotato di soletta di copertura di forma ellittica
           progettata per sostenere le tubazioni del GNL ed il coperchio metallico del
           serbatoio interno.


           Sia le tubazioni di arrivo del GNL che le tubazioni di partenza entreranno nel
           serbatoio dal tetto per garantire elevati margini di sicurezza contro perdite di
,,--.
           prodotto.

           Ogni serbatoio           sarà equipaggiato   con strumentazioni       e apparecchiature     di
           sicurezza.


           Sistema di rigassificazione
           L'operazione       di rigassificazione   del GNL, contenuto nei serbatoi di processo
           allo stato liquido ad una temperatura             di -160°C   avviene somministrando         il
           calore       per la trasformazione        di fase   in appositi   scambiatori     di calore
           (vaporizzatori)      ai quali il GNL viene inviato da pompe sommerse              interne ai
           serbatoi e successive pompe di spinta.

'-....-.
           Il calore necessario viene fornito da acqua di mare, alla temperatura di presa,
           spruzzata      all'esterno     dei fasci tubieri dei vaporizzatori.     Il gas, inizialmente
           liquido, cambia fase assorbendo calore dall'acqua di mare.

           L'impianto di vaporizzazione sarà realizzato su due linee in grado di trattare la
            portata di progetto.

           L'acqua        di mare necessaria         per il funzionamento    dei vaporizzatori       sarà
           prelevata da apposita presa collocata nello specchiO di mare antistante il porto
            in prossimità del confine tra        i comuni   di S Ferdinando e Gioia Tauro        e sarà
            restituita in mare a temperatura inferiore di circa sette gradi a quella di presa.

"---
CLIENT:
                            UNIT:     L N G MEDGAS Terminai
                                            SIA --SINTESI NOi! TECNICA
                                                              DATE:
                                                                  28.10.2005
              28/92
            1TREV 
               l0                      ISHEET
~                


 PROJECT:




            La portata di acqua necessaria è di circa 4,2 m3/sec per linea per un totale di
            8,3 m3/sec.

            All'uscita     degli evaporatori    il gas prodotto sarà convogliato    alla stazione di
            misura fiscale e di lì al collegamento con la rete dei metanodotti nazionale con
            le caratteristiche adatte per l'immissione in rete.
~

            Sistemi ausiliari
            Il terminale sarà corredato con i seguenti sistemi ausiliari:


             •    Sistema di scarico di emergenza del gas;

             •    Sistema acqua di mare ai vaporizzatori;

             •    Sistema antincendio;


             •    Sistema aria compressa;

             •    Sistema azoto;
~
             •    Sistema acqua potabile e servizi;


             •    Sistema trattamento acque reflue;

             •    Sistema di raffreddamento in ciclo chiuso;


             •    Sistema combustibili;


             •    Sistema di controllo e comando;

             •        Sistema di controllo sicurezza;


             •        Sistema alimentazione elettrica di servizio e di emergenza.
"---
CLIENT:                                                   DATE:
"----
            INTERCROSS                  L N G MEDGAS TerminaI
                             PROJECT:                                                     28.10.2005
                                        GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
          DOC N°             UNIT:                         SHEET    29 / 92    REV
                                                SIA - SINTESI NON TECNICA




                   Sistemi Di Contenimento E Trattamento Degli Inquinanti
                   Nel progetto dell' impianto per la salvaguardia dell'ambiente sono          utilizzati
                   sistemi di tecnologia tale da minimizzare l'impatto sul territorio sia per quanto
                   riguarda il trattamento di effluenti liquidi e gassosi, sia per quanto concerne il
                   rumore prodotto dalle apparecchiature. Ciò consente il pieno rispetto delle
,----,            norme di legge in materia.




"-~




~-
30/92      CLIENT:
                                 UNIT:    L N G MEDGAS TerminaI
                                                SIA - SINTESI NON TECNICA
                                                                 DATE:
                                                                    28.10.2005
                   1 i IREV i
                        lO !               i SHEEr
.~PROJECT:




             3.4   ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DI ESERCIZIO E RELATIVE INTERAZIONI
                   CON L'AMBIENTE

                   Nel seguito sono descritte le azioni rilevanti che, in fase di costruzione e di
                   esercizio, génerano interazioni con l'ambiente esterno, nonché le quantità e le
                   caratteristiche delle risorse utilizzate. Sono quindi illustrate le scelte progettuali

~.                 e le misure adottate allo scopo di minimizzare le interazioni con l'ambiente.

                   Fase di cantiere


                   La costruzione prevede una fase di realizzazione delle opere civili ed una fase
                   dei montaggi elettromeccanici        dei macchinari e componenti dell'impianto.      Le
                   principali interazioni con l'ambiente nella fase di costruzione si riferiscono alle
                   seguenti azioni.

                            Livellamento fonda/i.
                            La scelta progettuale di costruire il pontile fino a circa 500 m dalla
                            battigia, ove i fondali sono a quota - 55 m., adatti quindi ad ospitare
                            anche le navi metaniere di maggiori dimensioni (200.000 m3), in luogo di
~
                            realizzare una struttura portuale nuova, più vicina alla battigia, evita la
                            esecuzione di consistenti operazioni di dragaggio per la realizzazione di
                            adeguati fondali.

                            /nfissione di pali
                            Saranno    infissi pali d'acciaio   per la realizzazione   del pontile e delle
                            piattaforme d'attracco delle navi. L'infissione dei pali avverrà mediante un
                            batti palo che, date le dimensioni dei pali e la profondità di infissione, sarà
                            di adeguata potenza.




~
31/92
                  REV       CLIENT:
                            UNIr:     L SHEET MEDGAS Terminai
                                        NG               DATE:
                                                            28.10.2005
    .--
ON TECNICA
     PROJECf:




                        Movimenti di terra.

                        Per il livellamento del terreno,la realizzazione degli scavi di fondazione
                        sarà necessaria una movimentazione di circa 100.000 m3 di terra.


                        Rilasci gassosi.
                        Sono quelli emessi dalle macchine di cantiere e dagli autocarri per il
     ~
                        trasporto materiali e la movimentazione del terreno.

                        Rilasci liquidi.
                        Sono quelli di tipo civile connessi con la presenza del personale. Essi
                        saranno rilasciati all'esterno dopo opportuno trattamento;(oppure              inviati
                        all'impianto consortile).

                        Rifiuti solidi.
                        Quali principalmente imballaggi di macchinari e apparecchiature              e rifiuti
                        solidi urbani connessi con la presenza del personale.

                        Rumore.
     ~                  La rumorosità ambientale indotta dalla costruzione dell'impianto varia in
                        funzione dello stadio dell'attività costruttiva. Considerata la distanza delle

                        opere,    l'unico    contributo   di una certa     significatività   alla rumorosità
                        ambientale        deriva dalla fase di infissione dei pali di sostegno         per il
                        prolungamento        del pontile e per la realizzazione        della piattaforma    di
                        attracco, a causa dell'uso di un martello batti palo.

                        Questo tipo di attrezzatura         è   caratterizzato   dall'emissione    di rumori
                        impulsivi orientativamente pari a 100 d8A a 10 m di distanza.




     ~
CLIENT:
                                UNIr:     L N G MEDGAS Terminai
                                                SIA " SINTESI NON TECNICA
                                                                DATE:
                                                                   28.10.2005
            1i32/92
               I lO i
               REV      l                  SHEET
~.
 PROJECf:




                            Traffico
                            Per il trasporto del personale e dei materiali       è   previsto un incremento di
                            traffico durante la costruzione dell'impianto       stimabile in un massimo di
                            circa '150-200 auto I giorno per il trasporto individuale del personale, 5 -
                            10 autobus      I giorno per il trasporto collettivo e mediamente        15 -   20

 '--'                       mezzi pesanti I giorno per il trasporto di materiali e macchinari;

                        Altre eventuali interferenze ambientali
                            Durante alcune fasi della costruzione relative a movimenti di terra, potrà
                            verificarsi un aumento della polverosità dell'aria, peraltro circoscritto alla
                            sola area di cantiere.


                            Verranno a tale proposito adottati provvedimenti specifici per contenere
                            eventuali     eccessi di polverosità    quali ad esempio la riduzione della
                            velocità di movimento per i mezzi pesanti, l'annaffiatura periodica delle
                            strade e dei piazzali, etc.

                            Le lavorazioni e l'impiego dei mezzi saranno programmati in modo da
~
                            mantenere il più possibile costante il numero di addetti al cantiere (salvo
                            nella fase crescente di avvio cantiere ed in quella decrescente di fine
                            cantiere) così da limitare i fenomeni di punta e di concentrazione              di
                            traffico e l'impatto sulle strutture ricettive limitrofe.

            Le principali risorse utilizzate in fase di cantiere sono le seguenti:

            •               Terreni
                            Le aeree impegnate in fase di costruzione sono complessivamente             pari a
                            circa 40 ha.



'--o
CLIENT:                                                                                                                        DATE:
~                                     L N G MEDGAS Tenninal
       INTERCROSS
                          PROJECT:                                                                                                                            28.10.2005
                                       GIOIA TAURO 5 FERDINANDO ROSARNO
                                       ....._•..__...   ._._..__ ..•~•••..•.
                                                                          _m._ .m__._•.._.__m_'__'''_r._.~''_ ..__'   '   ''     '_'_'._m..... "

     Doe N°               UNIT:                                                                                                33/92               REV   1




              •      Acqua
                     I quantitativi d'acqua per gli usi potabile ed industriale ammontano a circa
                     80 m3/ giorno e saranno approvvigionati dalle esistenti reti idriche locali;

              •      Materiali

                     impiego di 100.000 m3 di calcestruzzo per la realizzazione delle opere
~j


                     civili; 10.000 t. di acciaio per l'armatura del calcestruzzo e circa 7000 t.
                     per i pali d'acciaio della piattaforma di attracco; sistemazione di 15.000
                     m2   di strade e piazzali. Per la fornitura di materiali inerti (120.000 m3) e la
                     confezione      di calcestruzzo                                          destinato                    ai serbatoi              saranno   necessari

                     materiali opportunamente selezionati, mentre per le strutture "tradizionali"
                     si farà ricorso a cave di prestito e a centrali di betonaggio locali;

              •      Combustibili
                     Sono     quelli (gasolio                           benzina                         ) necessari                         per l'alimentazione     delle
                     macchine di cantiere (automezzi gru, battipalo, escavatori, natanti). Il loro
                     approvvigionamento                        sarà a cura delle imprese appaltatrici.
~
              Fase di esercizio


              In fase di normale esercizio le azioni rilevanti che generano interazioni con
              l'ambiente sono le seguenti:

                     Rilascio effluenti gassosi
                     Consistono nelle emissioni saltuarie dei prodotti della combustione                                                                              dei
                     dispositivi che utilizzano il gas naturale in situazioni di emergenza e/o
                    . transitorio:   rigassificatori a fiamma sommersa; turbina a gas (o diesel)
                     per i generatori di emergenza e sistema di scarico di emergenza;


~
CLIENT:
                             UNIT:      L N G MEDGAS TerminaI
                                              SIA - SINTESI NONDATE:
                                                                TECNICA
             1 34/92 i
                 REV
               i I:o ,                   ISHEET                   28.10.2005
"---
  PROJECT:




                               I rigasificatori a fiamma sommersa
                     vengono           utilizzati soltanto   in caso di indisponibilità        del sistema    di
                     rigassiticazione "open rack" ad acqua di mare. Per il loro funzionamento
                     viene" utilizzato parte del gas naturale già in fase gassosa. La portata di
                     gas ai bruciatori        è di   circa 3000 Nm3/h per ciascuno dei tre scambiatori
'----                della linea. I gas combusti vengono fatti gorgogliare in acqua e quindi
                     sono rilasciati in atmosfera. Le emissioni inquinanti totali sono costituite
                     essenzialmente da ossidi di azoto NOx e sono pari a circa 10 Kg/h

                               /I generatore di energia eiettrica:
                         utilizza il gas naturale per la turbina a gas da 20 MW, con un consumo di
                         5000 Nm3/h di GN e rilasci di 160.000 Nm3/h di effluenti gassosi con una
                     concentrazione di NOx nei fumi pari a 50 mg/Nm3;

                               /I sistema di scarico di emergenza:
                     del gas consiste in una serie di scarichi in grado di emettere in zone
                         opportunamente        isolate gli eventuali    gas provenienti        dai sistemi    di
.~                      sicurezza dell'impianto. Il sistema     è sdoppiato       in due sottosistemi:


                     •          Stiati di alta pressione provenienti sostanzialmente dal sistema di
                                rigassiticazione.     Il suo funzionamento     è   previsto solo in condizioni
                                di indisponibilità del gasdotto di collegamento alla rete nazionale e
                                successivo intervento delle valvole di sicurezza per alta pressione.
                                La portata massima può raggiungere 3,2 ton./min per brevissimi
                                periodi (max 10 minuti);

                         •      Sistema scarico prodotti di combustione sfiati gas bassa pressione
                                che proviene, in condizioni di emergenza,                 dallo stiato in fase
                                vapore dalle tubazioni durante le operazioni di trasferimento                del
'----
                                GNL dalla nave all'impianto          o dallo sfiato dai serbatoi o del
CLIENT:
                              UNIT:
                                          L N G MEDGAS TerminaI  DATE:
                                                SIA - SINTESI NON TECNICA
                                                                    28.10.2005
                 135/92 :
                  i iREV
                      ,o i                ISHEET
O   ~ PROJECf:




                                 condensatore dei vapori di boil off. La portata massima         è di   circa 1
                                 t/min. I rilasci di NOx sono al massimo di circa 3 Kg/min per
                                 brevissimi periodi (max 10 minuti);

                         Rilascio eff/uenti liquidi
                        Gli scarichi derivanti dall'impianto di trattamento delle acque reflue e dalle
    ~
                         acque      meteoriche     sono   stimabili   in circa   50.000   m3 /    anno.     La
                         restituzione dell'acqua di mare proveniente dal sistema di rigassificazione
                         "open rack" ammonta a 8,3 m3/sec;

                         Rifiuti solidi
                        Sono quelli prodotti dall'impianto di trattamento biologico ed ammontano
                        a circa 15 t / anno con contenuto di umidità di circa il 50%;


                         Movimento del naviglio
                         Eventuali effetti sull'ambiente marino, sono quelli derivanti dal movimento
                         del naviglio(incluse      le imbarcazioni di servizio alla piattaforma operativa
                         per l'attracco delle navi metaniere);

                         Rumore
                         Le emissioni sonore in fase di esercizio sono dovute al funzionamento dei

                         macchinari principalmente costituiti da motori, pompe e compressori;

                         Presenza fisica delle opere:
                         in relazione alle caratteristiche percettive delle opere ed ai loro eventuali
                         effetti sul paesaggio.

                 Le principali risorse utilizzate durante l'esercizio dell'impianto sono:

                 •       Terreni:

    ~                    Le aeree impegnate in fase di esercizio sono complessivamente                  pari a
                         circa 40 ha;
CLIENT:                                                     DATE:
    ~                                     L N G MEDGAS TerminaI
          INTER(;ROSS
                             PROJECT:                                                        28.10.2005
                                          GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
        Doe N°               UNIT:                                               REV     1




                 •      Acqua
                         I quantitativi d'acqua per gli usi potabile ed industriale in fase di esercizio
                        sono così suddivisi:

                        •       acqua per usi industriali vari: il fabbisogno medio     è pari a circa
                                10m3/h,   quello di punta è di 15m3I h:
~

                        •       acqua di mare per il sistema di rigassificazione "open rack" del
                                GNL la portata è di circa 8,3 m3/sec.;

                        •       acqua potabile: fabbisogno di punta stimabile in circa 10
                                m3/giorno;

                        L'acqua potabile e quella per usi industriali saranno approvvigionati dalle
                        esistenti reti idriche locali;

                 •      Personale

                        Nella fase di esercizio è previsto !'impiego di 100 dipendenti per la

    ~                   conduzione e la gestione dell'impianto.

                        I servizi quali mensa, amministrazione, operazioni marittime, pulizie,
                        vigilanza, etc. saranno forniti da Ditte esterne occuperanno ulteriori unità;

                 •      Combustibile

                        E' il gas naturale necessario per l'alimentazione della turbina a gas del
                        generatore elettrico da 20 MW e dei bruciatori a fiamma sommersa, il cui
                        funzionamento      è previsto soltanto in condizioni di emergenza per
                        indisponibilità del sistema di rigassificazione "open rack" ad acqua di
                        mare. A tale scopo sarà utilizzato parte del GNL evaporato. La portata
                        prevista sarà pari a circa 9000 Sm3/h.
L
CLIENT:                                                  DATE:
.~                                  L N G MEDGAS Tenninal
        INTERCROSS
                          PROJECf:                                                      28.10.2005
                                        GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
      DOC N°              UNIT:                                             REV    :1




               Fase di fine esercizio


               Dal punto di vita economico industriale, la durata della vita dell'impianto   è di 25
               anni. Successivamente sarà possibile procedere o ad una prosecuzione
               dell'attività produttiva, con revisione generale del macchinario, o ad una
               cessazione dell'attività produttiva.
~

               In ogni caso le caratteristiche dell'impianto sono tali da non compromettere in
               modo irreversibile l'area impegnata.




~




~
L            INTERCROSS
                                CLIENT:


                                PROJECT:
                                            L N G MEDGAS Tenninal
                                                                                                    DATE:


                                                                                                        28.10.2005
                                             GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
        DOC N°                   UNIT:                                                      REV     1



       3.5         INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE                 DELL'INSERIMENTO            DELL'IMPIANTO
                   NELL'AMBIENTE CIRCOSTANTE

                   Sono stati adottati provvedimenti specifici per contenere al massimo l'impatto
                   ambientale sia nella scelta dei componenti dell'impianto,                sia nelle modalità di
                   realizzazione quali:

~.
                    •     il sistema di trattamento degli effluenti liquidi;

                    •     l'adozione di componenti a bassa rumorosità;

                   Come ulteriori interventi di mitigazione sono stati presi in considerazione:


                    •     il trattamento    delle   superfici   esterne   degli   edifici    e dei componenti
                          dell'impianto    per i quali si può ricorrere a colorazioni             e pannellature,
                          opportunamente selezionate per un ottimale inserimento nell'ambiente;

                    •     il ripristino di colture di agrumi tipiche della zona, quali arance, limoni,
                          mandarini, c1ementine etc. nelle aree libere ad ovest dell'impianto.
~




"'--
eLIENT:                                                                      DATE:
~                                           L N G MEDGAS TerminaI
             INTERCROSS
                                PROJECT:                                                                         28.10.2005
                                            GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
                                                              ...--- ..-------.------ - --.
        Doe N°                  UNIT:                                                             REV    !   1
                                                     ___________________
                                                              ~~_~~_~_. ~_:._~2
                                                                      ~
                                                          - SINTESI NOf'l




       3.6         INTERVENTI DI COMPENSAZIONE

                   Il proponente       si impegna a definire un protocollo di intesa con la Regione
                   Calabria circa le opportune compensazioni e ricadute per il territorio, così come
                   previsto nella Delibera della Giunta della Regione Calabria n. 249 del 3 marzo
                   2005.
~~



       3.7         OPERECONNESSE:GASDOTTO

                   L'unica     opera    connessa     necessaria       per il funzionamento              dell'impianto         è
                   costituita dal gasdotto di collegamento alla rete nazionale di trasporto del gas
                   naturale.    Esso sarà effettuato         tramite un raccordo di circa 6,3 km a Est
                   dell'impianto   (Fig. 3 ) L'opera sarà completamente                       interrata e a fine lavori
                   saranno ripristinate le condizioni geomorfologiche                 delle aree attraversate. Alla
                   fine dei lavori, lungo tutta la fascia interessata, nei terreni agricoli sarà possibile
                   effettuare le normali pratiche colturali mentre nelle altre aree potrà riprendere la

~                  crescita della vegetazione erbacea ed arbustiva tipica della zona.




"--~
CLIENT:                                                         DATE:
~                                           L N G MEDGAS Terminai
          INTERCROSS
                              PROJECT:                                                             28.10.2005
                                            GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO
     Doe N°                    UNIT:                                                  REV     1




    4           QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE



    4.1         DESCRIZIONE GENERALE DEL SITO E AMBITO DI INFLUENZA
                POTENZIALE

    4.1.1       Definizione dell'Ambito Territoriale (sito ed area vasta) e delle Componenti
~
                Ambientali Interessate

                L'area destinata ad ospitare l'impianto di ricezione e rigassificazione            è   ubicata
                nei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando in Provincia di Reggio Calabria
                nell'area     del Consorzio ASI di Reggio Calabria - Agglomerato di Gioia Tauro-
                Rosarno - San Ferdinando; essa si trova nella vasta Piana di Gioia Tauro incisa
                da una fitta rete di corsi d'acqua.


                Le     zone     adiacenti       all'Area   di   Sviluppo    Industriale     sono    utilizzate
                prevalentemente          per fini agricoli; data la natura del terreno e la disponibilità di
               acqua vi sono praticate colture irrigue di tipo intensivo quali agrumeti frutteti e

L              colture in serra. I centri abitati più prossimi al sito sono: S.Ferdinando,
               Tauro, Rosarno, Rizziconi, Taurianova, Polistena, e Melicucco.
                                                                                                        Gioia



               L'area vasta      è     un cerchio di circa 5 km di raggio (Fig.2), ad ovest il cerchio       è
               tagliato dalla costa tirrenica. Essa appartiene al versante tirrenico della costa
               calabra ed      è inserita   nella vasta pianura di Gioia Tauro - Rosarno. Quest'ultima
               è   contornata: da una zona d'entroterra           pedemontana, disposta ad anfiteatro,
               ove sorgono la maggior parte dei centri abitati dell'area e da una zona montana
               che si estende fino allo spartiacque appenninico.


               Lungo il tratto di costa sfociano a mare due corsi d'acqua a carattere perenne: il
               fiume Mesima ed il fiume Petrace che drenano ampi bacini imbriferi con reticoli
               molto fitti.
~
Studio di impatto ambientale del rigassificatore
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  • 1.
  • 2. CLIENT: DATE: "--- INTERCROSS L N G MEDGAS Tenninal PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO ODe N° UNIr: REV INDICE 1 INTRODUZIONE 3 1.1 PREMESSA 3 1.1.1 Motivazioni del progetto 4 1.2 SCOPO E CRITERI DI REDAZIONE DELLO STUDIO 10 2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 13 ~/ 3 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 22 3.1 IL SISTEMA GNL 22 3.2 ALTERN ATIVE DI SITO 24 3.3 DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO 25 3.4 ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DI ESERCIZIO E RELATIVE INTERAZIONI CON L'AMBIENTE 30 3.5 INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE DELL'INSERIMENTO DELL'IMPIANTO NELL' AMBIENTE CIRCOSTANTE 38 3.6 INTERVENTI DI COMPENSAZIONE 39 3.7 OPERE CONNESSE: Gasdotto 39 4 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENT ALE .40 4.1 DESCRIZIONE GENERALE DEL SITO E AMBITO DI INFLUENZA "--- POTENZIALE 40 4.1.1 Definizione dell'Ambito Territoriale (sito ed area vasta) e delle Componenti Ambientali Interessate 40 4.1.2 Emergenze ambientali storiche e artistiche nell'area vasta 45 4.2 FATTORI E COMPONENTI AMBIENTALI PERTURBATI DAL PROGETTO NELLE SUE DIVERSE FASI 48 4.2.1 Atmosfera 48 4.2.2 Alnbiente Idrico 53 4.2.3 Suolo E Sottosuolo o ••••• o ••••• o o o •••••••••• o o o ••••• o ••• o o o o. o ••••••••••••••••••• 0.58 4.2.4 Vegetazione Flora Fauna Ecosistemi 62 4.2.5 Rumore e Vibrazioni o ••••••••••••• o ••••••••••••• o ••••••••••••••••••••••••• o o o. o ••••••• o o o o •••••• o 72 4.2.6 Paesaggio o o" o ••••• o o o •••••••••••••• o o. o •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• o ••• 77 4.3 IMPATTO SUL SISTEMA AMBIENTALE COMPLESSIVO E SUA PREVEDIBILE EVOLUZIONE 89 o •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• 0 ••••••••••• 5 MONITORAGGIO E STUDI AMBIENTALI 92 "---
  • 3. CLIENT: DATE: "'- INTERCROSS L N G MEDGAS Terminal PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 1 INTRODUZIONE 1.1 PREMESSA Il presente. Studio di Impatto Ambientale, presentato da LNG MEDGAS TERMINAL, riguarda il progetto di un impianto di ricezione e rigassificazione di "- ~ GNL. Vi è riportata la descrizione delle caratteristiche della opera, con particolare riferimento agli aspetti di protezione e salvaguardia dell'ambiente e lo studio dei suoi effetti sulle componenti ambientali interessate. L'impianto sarà ubicato nel Comune di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno, in Provincia di Reggio Calabria, nell' omonima Area di Sviluppo Industriale. Nella figura 1 è riportata l'ubicazione e la rete viaria locale, nella figura 2 è riportata l'area vasta in scala 1:50000, la corografia dell'impianto con il tracciato del gasdotto di collegamento alla Rete Nazionale dei Gasdotti (SNAM) è riportata in figura 3. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di ricezione e rigassificazione ~ .. di GNL della capacità nominale di 12 miliardi di m3/anno. L'opera è costituita essenzialmente dai sistemi principali seguenti: • ponti le a mare per l'attracco e lo scarico delle navi metaniere; • sistema di trasferimento del GNL; • sistema di stoccaggio a terra del GNL; • impianto di rigassificazione; • sistemi ausiliari e opere accessorie. " sistema di stoccaggio a terra è costituito da 4 serbatoi ci/indrici della capacità "'--~ di 150.000 m3 ciascuno per un totale di 600.000 m3
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7. l CLIENT: !DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS Tenninal l PROJECT: i 28.10.2005 i GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO l _ ~-_--DOC ~: _=_-=-_=~ru~~=_=~=_- s_~~~_~=~_~~~:=J~=~-j_~ __ ------i __ o~~-C=[~~L _ .J SUBJECT SIA - SINTESI NON TECNICA L'immissione del gas naturale nella Rete Nazionale dei Gasdotti (SNAM) sarà effettuata tramite una derivazione dalla linea che transita in prossimità del sito, attraverso un gasdotto di raccordo. 1.1.1 Motivazioni del progetto ~ Il progetto si inquadra nel nuovo scenario energetico nazionale che prevede: • la graduale Iiberalizzazione del mercato del gas naturale, prevista dal Decreto Legislativo del Governo n° 164 del 23/05/2000 (cosiddetto "Decreto Letta"), in attuazione della direttiva europea 98/30/CE recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale; • la graduale liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, iniziata nel febbraio 1999 a seguito dell'approvazione del decreto legislativo 79/99, noto come Decreto Bersani, che ha segnato la fine del monopolio ENEL e l'ingresso dei nuovi "Soggetti Produttori"; • la legge 23 agosto 2004, n.239 " Riordino del settore energetico nonché ~~ delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia" • il raggiungi mento degli obiettivi del protocollo di Kyoto sulla riduzione dell'immissione di CO2 in atmosfera. La combustione del Gas Naturale immette in atmosfera circa la metà della CO2 mediamente immessa da altri combustibili e comporta la riduzione delle emissioni degli Ossidi di Azoto e l'annullamento di quelle degli Ossidi di Zolfo e delle Polveri; • l'utilizzo di siti industriali per la sicurezza e l'approvvigionamento strategico dell'energia ai sensi dell'art. 8 della legge n. 340 del 2000; ~
  • 8. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS Terminai SIA - SINTESI NON TECNICA DATE: 1I5/92l i I:0 REV i SHEET 28.10.2005 O ~ PROJECT: • l'adozione di misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale e per la semplificazione delle procedure di autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica. Per quanto riguarda i primi due punti, oltre all'apertura del mercato interno del gas naturale e dell'energia elettrica, i decreti sono finalizzati anche '--- . all'incremento dell'efficienza della generazione, della trasmissione e distribuzione, ed al rafforzamento della sicurezza dell'approvvigionamento e della protezione dell'ambiente. Relativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 dal settore energetico, l'Italia, firmataria del protocollo di Kyoto, è impegnata a ridurre, tali emissioni, complessivamente, di circa 4 - 5 milioni di tonnellate all'anno, con interventi volti ad aumentare il rendimento medio del parco esistente. L'incremento del rendimento dovrebbe essere realizzato anche mediante dismissioni di centrali esistenti e loro sostituzione con centrali a ciclo combinato ~- alimentate a gas naturale. Si ritiene che l'impianto di rigassificazione di Gioia Tauro sia in linea con gli indirizzi di politica energetica nazionale richiamati. La scelta dell'ubicazione è giustificata da: • la presenza di un' importante infrastruttura già realizzata quale il porto di Gioia Tauro; • la prossimità ad una linea della Rete Nazionale dei Gasdotti con grande capacità di trasporto, che consente di rendere disponibile ovunque il gas naturale importato, senza necessità di costruire nuovi gasdotti; ~j
  • 9. CLIENT: DATE: -.-- INTERCROSS L N G MEDGAS Terminai PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 • l'opportunità di incrementare l'occupazione industriale nella zona, tramite il contributo che la costruzione e l'esercizio dell'impianto potranno dare in modo diretto ed indiretto. A tale riguardo si sottolinea che sono previsti circa 100 addetti per l'esercizio e la manutenzione dell'impianto e ulteriori addetti nell'occupazione indotta (catering, sorveglianza, pulizie, alloggi ~ personale, giardinaggio,etc) ; • la convenienza per le industrie presenti nell'area, per quelle di futuro insediamento e per i Comuni del comprensorio di stipulare contratti di fornitura del gas a costi inferiori agli attuali; • la possibilità di mettere a disposizione "il freddo" per le imprese di surgelazione, refrigerazione e commercializzazione di alimenti diversi, che si insediano nell'lnterporto; • la localizzazione in un' Area di Sviluppo Industriale in cui la presenza industriale è da tempo consolidata, dotata di infrastrutture portuali, stradali, ~ autostradali e ferroviarie di prim'ordine, poco congestionata e caratterizzata da una buona "ricettività ambientale". /I Gas Naturale La domanda di gas naturale a livello mondiale è incrementata nel decennio 1992 - 2002 da 2.091 miliardi di metri cubi a circa 2.638, il quale rappresenta un incremento del 26%. (Fonte: Eni Dil and Gas Review) Stime recenti indicano che il gas naturale resterà la fonte di energia in più forte crescita nei prossimi 20 anni: il consumo quasi raddoppierà. La richiesta aggiuntiva di gas naturale proverrà maggiormente dal settore della generazione di energia elettrica. Gli impianti a ciclo combinato COnturbine a gas sono tra i ~
  • 10. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS Terminai SIA - SINTESI NON TECNICA DATE: 17/92 I : 0 ! REV I SHEET 28.10.2005 O "----- PROJECT: piu efficienti ed inoltre il gas naturale è preferibile dal punto di vista ambientale per le minori emissioni di inquinanti rispetto al petrolio e al carbone. Infatti, la stima di crescita mondiale di gas naturale al 2010 è del 101 %, prendendo come anno di partenza il 1997 (secondo il ODE). -~ Il futuro incremento della domanda di gas a livello mondiale verrà soddisfatta in maniera crescente dal GNL, dove si stima un aumento dai 150 miliardi di metri cubi (anno) del 2002 ai 205 - 274 miliardi nel 2010, aumento che corrisponde tra il 36% - 82%. Per quanto riguarda l'Italia, il gas naturale è l'unica fonte energetica significativamente presente e sfruttabile sul territorio italiano. L'Italia è stata tra i primi Paesi utilizzatori a impiegare su vasta scala il gas naturale. L'Italia ha registrato un consumo di gas pari a circa 80,3 miliardi di metri cubi nel 2004, con una crescita di circa il 3.8% rispetto al 2003. "-~ Tale aumento è principalmente dovuto ai maggiori consumi nel settore termoelettrico (+8.9%), dove si è verificata l'entrata in esercizio di alcune centrali a ciclo combinato, nonché di un forte consumo nel settore industriale (+3.4%). Nel 2004, la domanda di gas in Italia è stata soddisfatta per il 84% (circa 67,3 miliardi di metri cubi) da importazioni di gas provenienti dall'Algeria, dalla Russia, e dall'Olanda, mentre il restante 16% (circa 13 miliardi di metri cubi) è associato a produzione interna. Si stima che la produzione interna scenderà fino a 7 miliardi di metri cubi nel 2010 portando l'Italia a dipendere in maniera maggiore dall'approvvigionamento di gas dal estero. ~
  • 11. CLIENT: DATE: ~~ INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO ................................................... , " ,.. , ", , , , " " " . DOC N° UNlT: SHEET 8/92 REV 1 SU[BJECT SIA - SINlflESI NON TECNICA Importazione di Gas nel 2003 secondo la provenienza DI Passo Gries L CI Tarvisio o Panigaglia e Gorizia o Mazara del Vallo Fonte: AEEG Inoltre, per "soddisfare i consumi di gas previsti al 2015 (circa 104 miliardi di metri cubi) e conservare un margine di capacità del 15-16%, dovranno essere è G realizzati la gran parte dei gasdotti e dei terminali di Gnl proposti. conclusione dello studio "La domanda di gas naturale e il sistema Questa Italia: la prospettive al 2010 e al 2015", predisposto dall'Associazione Italiana Economisti dell'Energia (AIEE) presentato ad Aprile, 2004. Perciò, la domanda di gas naturale in Italia nei prossimi 10 anni, presenta prospettive di crescita superiori sia rispetto a quelle degli altri paesi europei, sia alla domanda complessiva di energia in Italia. Le previsioni ricavate dai dati pubblicati dall'Unione Petrolifera lasciano ritenere che la crescita del settore proseguirà nei prossimi cinque anni ad un ritmo di circa il 4% annuo. L In previsione dell'aumento della richiesta di gas sopraindicata e tenendo conto dei seguenti fattori:
  • 12. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS TerminaI 19/92 i !REV SIA - SINTESI NONDATE: ! SHEET TECNICA 28.10.2005 lioI O ~ PROJECT: • difficoltà a realizzare nuovi collegamenti internazionali; • molti dei paesi in possesso di ingenti scorte di gas sono geograficamente distanti e non collegabili con gasdotti; • il collegamento attraverso tubazione si presenta estremamente vincolante "- e strategicamente "debole"; sembra indispensabile ricercare metodologie di trasporto che consentano di superare i vincoli strutturali determinati dal trasporto gas per gasdotto. Per le sue caratteristiche il trasporto di gas naturale liquefatto (GNL) offre una valida risposta alla esigenza di cui sopra. Profilo del proponente LNG MED GAS TERMINAL e' la Societa' Proponente e proprietaria del progetto ed appaltatrice dei lavori. Ha sede a Roma in Via della Rotonda, 36 e ha tra i suoi principali azionisti il Gruppo Crossgas e la Compagnia Italpetroli del ~ Gruppo Sensi. Unificazione progetti LNG TERMINA L e SOCIETÀ PETROLIFERA GIOIA TAURO La Società LNG MedGas Terminai ha incorporato in un'unica iniziativa i due progetti proposti nella Zona Industriale della Piana di Gioia Tauro- San Ferdinando e Rosarno; il progetto della Società LNG Terminai prevedeva un pontile di attracco per le navi metaniere a nord del Porto di Gioia Tauro, in area demaniale sulle coste del Comune di San Ferdinando, ed in Area Industriale veniva ubicato l'impianto di rigassificazione; il progetto della Società Petrolifera Gioia Tauro prevedeva un pontile per l'attracco delle navi metaniere in area portuale e l'ubicazione del terminale nella lingua di terra dove sono stati "-- realizzati i depositi costieri della società stessa. Per queste iniziative erano
  • 13. CLIENT: DATE: ~j INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DDe N° UNIT: state avviate le istruttorie autorizzative, ai sensi dell'Art. 8 della Legge n.340/00 con le Conferenze dei Servizi tenutesi in data 16 e 17 aprile 2003, presso il MAP. Per tali iniziative si era in attesa delle modifiche progettuali che li rendessero' compatibili con le caratteristiche del progetto di sviluppo del porto ~ '----"' Le Società Capogruppo dei due Proponenti hanno deciso di fondere le iniziative di cui sopra, individuando nella società LNG MedGas Terminai il nuovo Proponente. Il progetto unificato così individuato, raccogliendo gli elementi per i quali vi era stato apprezzamento e consenso ed allinenandosi alle previste modifiche progettuali del Porto ed in sinergia con gli sviluppi futuri dello stesso, si ritiene potrà rispondere più compiutamente ai requisiti richiesti a livello ambientale e di sicurezza 1.2 SCOPO E CRITERI DI REDAZIONE DELLO STUDIO Nello studio viene analizzato l'impatto dell'impianto proposto sulle componenti ~~ ambientali interessate. Sono evidenziate le motivazioni tecnologiche ed ambientali che hanno condizionato le scelte progettuali. E' stata inoltre considerata anche l'opera connessa, quale il gasdotto, indispensabile per il funzionamento dell' impianto. Relativamente all'iter autorizzativo dell'impianto, la legge 24 novembre 2000, n 340, "Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999" all'Art. 8 "Utilizzo di siti industriali per la sicurezza e l'approvvigionamento strategico dell'energia" ~ prevede che l'autorizzazione venga rilasciata a seguito della presentazione da
  • 14. CLIENT: DATE: ~ L N G MEDGAS TerminaI INTERCROSS PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO ~, .._ ... _-_. __ ... _ ... _ .._.- DOC N° UNIT: Il /92 REV 1 TECNICA parte del richiedente del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale Lo Studio, çhe è strutturato secondo uno schema che ricalca le indicazioni contenute nella vigente normativa, comprende le parti seguenti: ~ • Quadro di Riferimento Programmatico; • Quadro di Riferimento Progettuale; • Quadro di Riferimento Ambientale; • Monitoraggio e Studi ambientali; Nel Quadro di Riferimento Programmatico sono forniti gli elementi conoscitivi sulle relazioni fra l'opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale, vigenti, ed analizzate le congruenze o discordanze con tali atti. Nel Quadro di riferimento progettuale sono descritte: ~- • le caratteristiche tecniche dell'opera; • l'uso delle risorse come materie prime, combustibili, acqua, terreni, etc.; • le interferenze ambientali come emissioni, rilasci, produzione di rifiuti; • i malfunzionamenti, etc. Nel quadro di riferimento ambientale, al fine di una più agevole lettura, il rapporto è strutturato per singole componenti ambientali e per ciascuna di esse, sono descritte lo stato attuale, le sue tendenze evolutive ed il previsto impatto derivante dalle attività di costruzione ed esercizio. Sono stati altresì considerati gli eventuali impatti indiretti e a tale scopo sono stati evidenziati gli opportuni L richiami alle varie componenti coinvolte.
  • 15. 12/92 1i UNIT: SHEET CLIENT: : DATE: 28.10.2005 Il PROJECT: L N G MEDGAS Terminai Per ciascuna componente la valutazione dei singoli impatti tiene conto, secondo quanto richiesto dalle norme, della situazione attuale e della sua evoluzione futura, con e senza l'intervento proposto, confrontandola con le prescrizioni delle normafive vigenti in materia. Ciò per quanto riguarda sia la fase di cantiere sia quella di esercizio. "'---- ~ ~-/
  • 16. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS Tenninal PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO ____ • • ._ ••••••• __ •••_~_ •••• m m ••• m_ •••_ ••''' • DOC N° UNIT: . SHEET REV 1 SIA. _. 2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO Il Quadro di Riferimento Programmatico fornisce gli elementi conoscitivi, sulle relazioni tra l'opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale. "--- Il Quadro di Riferimento Programmatico considera innanzi tutto lo stato degli atti e degli strumenti programmatici a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e locale relativi al progetto in questione ed all'area interessata dalla sua realizzazione; esamina poi il progetto sulla base degli strumenti programmatici, al fine di verificarne la conformità agli indirizzi e alle prescrizioni dei vari atti, anche alla luce di loro eventuali modificazioni. L'elemento di riferimento per la pianificazione a livello europeo è il "Green Paper" ossia il "Libro Verde - Verso una strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico", adottato dalla Commissione europea il 29 novembre 2000. Tale documento traccia quella che sarà la politica energetica europea negli anni futuri. ~, Il Green Paper considera che l'obiettivo principale della strategia energetica debba consistere nel garantire, per il benessere dei cittadini e il buon funzionamento dell'economia, la disponibilità fisica e costante dei prodotti energetici sul mercato, ad un prezzo accessibile a tutti i consumatori, nel rispetto dell'ambiente e nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. Non si tratta di massimizzare l'autonomia energetica o minimizzare la dipendenza, bensì di ridurre i rischi legati a quest'ultima. Per quanto concerne l'assetto europeo dei settori dell'energia elettrica e del gas che riguardano l'impianto in oggetto sono rilevanti le direttive comunitarie "-- recanti le norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e del gas, rispettivamente 96/92/CE del 19 Dicembre 1996, 98/30/CE del 22 Giugno 1998.
  • 17. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 L'Italia per il momento risulta essere priva di un documento di indirizzo di programmazione energetica dal momento che il PEN è decaduto allo scadere dell'anno 2000; le indicazioni programmatiche di questo piano, in buona parte in linea con il Green Paper possono ancora essere utilizzate come riferimento per quanto non sia in contrasto con il nuovo assetto della regolamentazione del ~ mercato dell'energia elettrica e del gas. Infatti, modificazioni importanti alla regolamentazione di questi mercati sono state apportate dai due Decreti di applicazione delle corrispondenti direttive comunitarie. Il Decreto Bersani del 16 marzo 1999 per l'energia elettrica e il Decreto Letta del 23 maggio 2000 per il gas. Esse liberalizzano le attività di produzione, importazione-esportazione, e vendita dell'energia elettrica e del gas con la conseguente rottura dei monopoli che caratterizzavano i servizi a rete relativi e la conseguente apertura a nuovi operatori. ~ Sono stati perciò esaminati questi Decreti e le relative direttive di onglne nonché i successivi documenti istituzionali in materia al fine di cogliere indirizzi o prescrizioni programmatiche aventi attinenza con l'impianto in oggetto. Dall'insieme dei documenti considerati risulta che l'impianto in oggetto non contrasta con nessuno degli indirizzi europei e nazionali ed anzi rappresenta quanto di meglio oggi si possa fare per soddisfarli. Per quanto concerne la programmazione nazionale in campo di infrastrutture, alla fine del 2001 è stata approvata la legge 443/2001 (detta "legge obiettivo"), divenuta operativa con l'emanazione del Decreto Legislativo 20 agosto 2002, n° 190, che delega direttamente al governo parte delle decisioni in merito. ~
  • 18. 15/92 UNIT: CLIENT: C:HFFT : DATE: 28.10.2005 Il PROJECT: L N G MEDGAS TerminaI In particolare "regola la progettazione, l'approvazione dei progetti e la realizzazione delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, nonché [...] degli insediamenti produttivi strategici e delle infrastrutture strategiche private di preminente interesse nazionale [...l". Sulla base dei suddetti atti legislativi, il Comitato Interministeriale per la ~ Programmazione Economica (CIPE) ha deliberato alla fine del 2003 (deliberazione 89/2003) un programma delle opere strategiche contenente anche l'approvazione del progetto preliminare per il cosiddetto Hub interportuale di Gioia Tauro. L'implementazione delle attività legate al porto di Gioia Tauro compresa la realizzazione dell'impianto di rigassificazione oggetto del presente studio e l'annessa possibilità di insediare attività che utilizzino il freddo generato durante il processo di rigassificazione ("piastra del freddo") sono quindi espressamente contemplate tra le priorità infrastrutturali nazionali. La materia riguardante la protezione e la vincolistica dei beni culturali e L ambientali è stata recentemente oggetto di un importante intervento legislativo con l'emanazione del D.Lgs. 22/01/2004 n° 42, denominato "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della Legge 06/07/2002 n° 137", Questo decreto legislativo è costituito da un testo unico nel quale sono riunite e coordinate tutte le disposizioni legislative vigenti in materia di beni culturali ed ambientali e detta nuove procedure per il rilascio dei N.O. ambientali. Nel caso specifico, il contesto territoriale di riferimento comprende un'area vincolata come "Area panoramica costiera tirrenica caratterizzata da ricca vegetazione sita nel comune di Gioia Tauro" (codice vincolo 180046). L'Opera oggetto del presente studio ricade parzialmente all'interno di queste aree. Tale ~
  • 19. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS Tenninal PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIT: REV 1 vincolo emanato con decreto del 11/10/1967, è modificabile previa apposita autorizzazione ai sensi dell'Art. 146 del succitato D.Lgs 42/2004. Lo stesso Decreto riconferma quanto già disposto dalla L. 431/1985 (Legge Galasso) e dalla L. 1497/1939 a proposito dei vincoli paesaggistici in presenza di determinati beni ambientali tra cui "i territori costieri compresi in una fascia "---- della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare". Alcune opere connesse all'impianto oggetto del presente studio quali il pontile d'approdo ed un tratto del gasdotto di collegamento ricadono in tale fascia. Si sottolinea al riguardo che la gran parte dell'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Reggio Calabria entro la quale ricade l'intervento è sottoposta ai suddetti vincoli. Le istallazioni industriali ivi previste, già realizzate o in corso di realizzazione, incluso il Porto di Gioia Tauro, hanno tutte ottenuto il relativo benestare. ~ Sulla scorta di quanto sopra si ritiene che, anche per l'opera in oggetto, sarà possibile ottenere analoga autorizzazione. A livello regionale, l'Amministrazione Regionale traccia con il Piano Operativo Regionale 2000-2006 (P.O.R.) quello che sarà l'assetto economico, prevedendo l'impiego dei Fondi Strutturali destinati dall'Unione Europea alla Regione Calabria. La strategia regionale mira a rafforzare, con questo piano, gli elementi della crescita per arrivare ad un abbattimento della disoccupazione e del disagio sociale. AI centro di questa strategia di sviluppo sostenibile, si pone la necessità di assicurare forte concentrazione agli interventi. In questo quadro, la realizzazione del progetto d'impianto di rigassificazione ~ GNL proposto da LNG Terminai sembra del tutto congruente con il
  • 20. CLIENT: DATE: ~. INTERCROSS L N G MEDGAS Terminai PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 perseguimento delle finalità di stimolo per l'imprenditorialità, di potenziamento dei sistemi produttivi locali e di valorizzazione del patrimonio tecnologico fatte proprie dal P.O.R.. La Regione Calabria è tra le prime regioni ad essersi dotata di un Piano Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.) approvato a marzo scorso. ~ Sulla base della legge obiettivo commentata precedentemente e del presente piano energetico ambientale, la Giunta Regionale, in data 8 marzo 2005, ha espresso parere favorevole alla proposta di realizzazione del terminale per la trasformazione del gas naturale liquefatto da allocare in prossimità del porto di Gioia Tauro e oggetto del presente studio. Lo stesso P.E.A.R. cita anche i previsti investimenti riguardanti la piattaforma del freddo. Si tratta, come già accennato, della possibilità di insediare aziende agro-alimentari che si occupano dello stoccaggio e della commercializzazione di prodotti da conservare a bassa temperatura che possono sfruttare il freddo derivante dal processo di rigassificazione raggiungendo così una migliore competitività. ",--. AI fine di affrontare le problematiche della mobilità, la Regione Calabria si è dotata di un Piano Regionale dei Trasporti, il quale prevede dei sistemi di mobilità terrestre, marittimi, lagunari, lacuali, fluviali ed aerei che operano in modo continuativo e ad accesso generalizzato e dei sistemi ferroviari di vario livello. Dalla lettura di questo strumento non emergono elementi di contrasto con l'opera in esame. Essa non comporta, infatti, alcun percepibile aumento del flusso veicolare in zona. In quanto ai sistemi di mobilità marittimi, va citata la nave fornitrice di gas naturale liquido, che attraccherà nel tratto di mare antistante il Porto di Gioia Tauro con frequenza circa bisettimana/e, utilizzando "---
  • 21. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJEcr: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 peraltro i servizi di questa importante infrastruttura locale che a tutt'oggi risulta non appieno utilizzata. Per inquadrare il problema molto sentito, del rischio idrogeologico è stato analizzato il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico recentemente aggiornato dall'Autorità di Bacino della Regione Calabria. ~ Dallo studio degli elaborati allegati a tale strumento si evince che nell'area non sono presenti zone a rischio. Soltanto lungo il lato settentrionale dell'area d'intervento in esame, in coincidenza con l'alveo del Fiume Vena, all'interno degli argini esistenti, essa è classificata come "zona di attenzione". L'intervento in esame tiene conto di questa classificazione ubicando tutti fabbricati ad una distanza minima di circa 500 m da tale zona. Un'analoga classificazione è stata assegnata all'alveo del fiume Mesima, che si trova a nord del sito ad una distanza maggiore (circa 2,5 km). Da alcuni anni, l'Amministrazione Regionale ha avviato un processo di ~ programmazione territoriale che ha portato nel 1996 all'adozione di un Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) che contiene gli indirizzi pianificatori di riferimento per gli interventi sul territorio regionale. È utile sottolineare che, benché le indicazioni di questo strumento non siano vincolanti ai fini di legge, in quanto non è stato approvato dal Consiglio Regionale, il progetto in esame non contrasta in nessuna parte con le indicazioni finora pronunciate. In questo processo si inserisce quanto disposto dalla nuova legge regionale L.R. 19 del 2002 che regolamenta le questioni urbanistiche. In sintonia con quanto sta avvenendo in altre regioni, questa legge individua il Piano Territoriale di Coordinamento come strumento competente per la ~
  • 22. CLIENT: DATE: ',,--~ L N G MEDGAS Tenninal INTERCROSS PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 programmazione territoriale. Questo strumento è di competenza provinciale e le singole province sono chiamate a dotarsi di un tale piano. Sempre a livello regionale, sono anche stati istituiti alcuni strumenti operativi in materia, tra cui i Progetti Integrati Territoriali (P.I.T.) che permettono a livello subregionale, di programmare, finanziare e quindi realizzare interventi territoriali ..j in coerenza con gli indirizzi territoriali sovraordinati. Emerge dai rispettivi documenti analizzati una volontà dell'Amministrazione Regionale di interloquire, molto più che in passato, con gli Enti ad essa subordinata e di passare, da un semplice quadro prescrittivo, ad una programmazione complessa ed efficace del territorio coordinando quest'ultima con la già menzionata programmazione economica regionale. Citiamo infine le aree protette istituite in Calabria. Nella Regione sono presenti quattro parchi nazionali: • il Parco del Pollino .._- • il Parco della Calabria (Sila grande e Sila piccola) • il Parco della Sila • il Parco dell'Aspromonte Tutti questi parchi nazionali sono distanti più di km 15 dall'area in esame. Nell'area vasta allargata interessata dall'intervento oggetto del presente studio sono presenti alcuni Siti d'Importanza Comunitaria (SIC), ma non vi sono Zone di Protezione Speciale (ZPS). I SIC più prossimi al sito, di seguito elencati, si trovano ad un distanza tale da non avere un nesso dì rilevanza con l'intervento in esame. ,,-.
  • 23. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° REV 1 Essi sono: • Costa Viola e Monte S.Elia (SI C IT9350158); distanza: 16,0 km • Fossia - Maropati (SIC IT9350169); distanza: 15,2 km ~-' • Vallone Fusolano - Cinquefrondi (SIC IT9350166); distanza: 17,8 km A livello provinciale, si sta attendendo l'adozione di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.), strumento, che la Provincia di Reggio Calabria così come molte altre province italiane, non ha ancora predisposto. La Provincia di Reggio Calabria ha invece avviato la redazione di un Piano Energetico Provinciale. Tra gli obiettivi di questo piano figurano: • razionalizzazione dell'uso delle fonti energetiche; • aumento del rendimento del sistema territorio in modo da ridurre gli sprechi; ~- • mantenimento delle condizioni di benessere e più funzionale uso delle tecnologie e dei sistemi costruttivi. La pianificazione urbanistica locale del Comune di Gioia Tauro avviene attualmente sulla base del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) approvato nel 1994 che pur essendo ancora lo strumento vigente sta per essere sostituito dal più attuale Piano Strutturale Comunale (P.S.C.). Tra gli obiettivi strategici di questo piano troviamo quello di "realizzare un polo logistico a supporto dell'hub portuale e dell'agglomerato industriale costituendo un nodo strategico per il sistema dei traffici nazionali ed internazionali L attraverso la realizzazione ed il potenziamento della struttura interportuale."
  • 24. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIT: REV 1 Come già accennato a proposito dei livelli nazionali e regionali, l'opera oggetto del presente studio è già stata contemplata in chiave programmatica a tutti i livelli amministrativi. La pianificazione territoriale locale a San Ferdinando è affidata al Piano di Fabbricazione del 1986 aggiornato con variante del 1990. Il Comune non è "'----- dotato di Piano Regolatore Generale. L'area prevista per l'intervento oggetto del presente studio ricade all'interno del Nucleo di Industrializzazione per il quale è stato predisposto ed approvato un piano urbanistico apposito a cura del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Reggio Calabria. L'intervento andrebbe quindi ad occupare un'area già destinata alla funzione industriale e le indicazioni di progetto risultano congruenti con tutte le indicazioni tecniche richieste degli strumenti analizzati. L'intervento proposto risulta non solo essere in linea con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione analizzati ma, a tutti livelli amministrativi dal ~ nazionale al locale, è esplicitamente contemplata la sua realizzazione. L
  • 25. CLIENT: DATE: ~ INTERCROSS L N G MEDGAS Terminai PROJEcr: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIr: REV 1 3 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 3.1 IL SISTEMA GNL Il gas naturale liquefatto si presenta come un liquido alla temperatura di -161°C, tensione di vapore di circa 1 bar e peso specifico pari a circa 465 kg/m3 trasportabile senza grossi problemi nei serbatoi criogenici di metaniere ~ appositamente attrezzate. Il processo di riconversione da liquido a gas avviene per semplice somministrazione di calore a temperatura ambiente, senza necessità di reazioni chimiche o apparecchiature meccaniche complicate: durante la trasformazione il volume un metro cubo di liquido origina ben seicento metri cubi di gas, giustificando in tal modo trasferimenti del liquido su rilevanti distanze. L'industria del GNL utilizza il gas naturale sia come materia prima sia come prodotto : il passaggio intermedio del processo è proprio la liquefazione a GNL. Gli elementi fondamentali dell'industria del GNL sono: "-- • I terminali di esportazione; • Le navi metaniere; • I terminali di importazione. Una tipologia particolare degli impianti è destinata allivellamento dei picchi. Terminali di esportazione I terminali di esportazione si trovano per la loro natura sulle coste e sono destinati a liquefare il gas naturale che viene successivamente caricato sulle navi metaniere. ~/
  • 26. CLIENT: DATE: "--.j L N G MEDGAS Tenninal INTERCROSS PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV ! 1 SIA - Navi metaniere Il trasporto del GNL avviene per mare in apposite navi metaniere (aventi solitamente una capacità di carico nell'intervallo 40.000-200.000 m3) che sono imbarcazioni a doppio scafo e sono probabilmente i più sofisticati mercantili attualmente in esercizio (aventi un costo anche doppio rispetto a quello di ~ petroliere di analoga dimensione. Terminali di importazione I terminali di importazione (o ricezione), quale quello in progetto, sono progettati per ricevere il GNL dalle navi metaniere, scaricarlo, stoccarlo, trasformarlo in fase gassosa e quindi immetterlo nelle reti di trasporto o di distribuzione. Le funzioni essenziali di un terminale di ricezione sono le seguenti: • Scarico e stoccaggio del GNL; • Recupero e pressurizzazione del GNL; "-j • Rigassificazione del GNL; • Regolazione della qualità del gas. ~
  • 27. CLIENT: DATE: '- INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIT: REV 1 3.2 ALTERNATIVE DI SITO Per la individuazione del sito idoneo alla installazione di un terminale GNL della potenzialità prevista sono state esaminate varie alternative sull'intero territorio. Per la determinazione del sito si è innanzitutto preferito restringere la ricerca ~ all'area meridionale della penisola, sia perché le aree del nord che corrispondono ai suddetti requisiti sono maggiormente congestionate, sia per la presenza, nelle poche aree disponibili, di analoghe iniziative o di altre ipotesi di utilizzazione, non compatibili con la presente. La ricerca si è focalizzata in particolare sulla Calabria, che con i suoi 750 km di coste e la presenza di numerosi porti, sembrava prestarsi alla realizzazione dell'opera. Sono state individuate le seguenti aree, tutte sulla costa tirrenica della regionePorto di Gioia Tauro, Polo di Lamezia Terme. Tra le alternative prese in esame è risultato particolarmente rispondente ai requisiti elencati in precedenza l'area ubicata a ridosso del Porto di Gioia Tauro, ~ e segnatamente nel Comune di Gioia Tauro e San Ferdinando. ~/
  • 28. 1 UNIT: CLIENT: L N G MEDGAS REV DATE: TerminaI 28.10.2005 ~PROJECT: 3.3 DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO Il terminale consentirà lo scarico e l'immissione sulla rete di distribuzione nazionale di 12 miliardi di Sm3/anno. L'intera installazione in terra ferma occupa, con le sue aree di rispetto, una ~-' superficie di circa 40 ettari( Fig 4). I sistemi principali dell'impianto sono i seguenti: Piattaforma di scarico e sistemi di ormeggio; Serbatoi per la discarica e lo stoccaggio dei serbatoi del GNL; Sistema di rigassificazione; Sistemi di contenimento e trattamento degli inquinanti; Sistemi ausiliari. Piattaforma di scarico Per l'accosto, ormeggio e discarica di navi metaniere fino a circa 280.000 DWT, corrispondenti ad una portata utile di circa 200.000 m3 di GNL, è previsto che ~ venga realizzato un pontile nella zona antistante l'impianto (Fig. 4). L'asse dell'ormeggio (asse piattaforma), assicura una distanza minima che può essere considerata di totale sicurezza nei riguardi delle manovre di evoluzione ed accosto da effettuare con l'assi-stenza di almeno due rimorchiatori di adeguata potenza. E' prevista la realizzazione di tre briccole di accosto poste ad un interasse di 100 m: esse hanno lo scopo di assorbire l'energia di accosto delle metaniere, di evitare che le metani ere vengano a contatto con la piattaforma quando sottoposte all'azione del vento e del moto ondoso, di costituire punti di ormeggio per i cavi di ritenuta longitudinale ed infine di assicurare una corretta ~ posizione della nave con i bracci di carico situati sul pontile.
  • 29.
  • 30. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS Tenninal DATE: SIA - SINTESI NON TECNICI •• 28.10.2005 126/92 i i il o REV i !SHEET O "'--- PROJECT: La piattaforma consentirà l'attracco delle metaniere e sarà dotata di tutte le apparecchiature necessarie per garantire il rispetto di tutti i criteri di sicurezza e di controllo delle operazioni secondo i più moderni standard internazionali Collegamenti della piattaforma con /'impianto Le metaniere, in fase di scarico, saranno collegate alle tubazioni di ~--- trasferimento del prodotto a terra, attraverso quattro bracci di scarico da 16 pollici in grado di consentire una portata di GNL tramite pompe di bordo dell'ordine di 10.000/12.500 m3/ora. Un quinto braccio da 16 pollici sarà collegato alla nave per consentire il ricircolo dei vapori del GNL ai serbatoi della metaniera per compensare il volume del liquido scaricato. I bracci di carico saranno dotati di dispositivi di sicurezza per evitare rilasci del prodotto o danneggiamenti alla nave e alla piattaforma in condizioni di emergenza. In particolare nel caso vengano superati i campi operativi dei bracci verranno ad un primo livello di intervento fermate le pompe di trasferimento e chiuse le valvole sui bracci mentre ad un secondo livello verrà operato lo '--- sgancio rapido dei bracci. Permettendo,se necessario, alla metaniera di lasciare l'ormeggio senza versamenti di GNL. Serbatoi per la discarica e lo stoccaggio del GNL Il sistema dei serbatoi sarà costituito da quattro serbatoi da 150.000 m3 ciascuno. Questa capacità è sufficiente a produrre 1.500.000 Nm3/h (capacità nominale di spedizione del gas naturale vaporizzato) per una durata pari a circa 2,5 giorni alla massima capacità di produzione. Secondo i più recenti indirizzi della tecnologia nel campo, i serbatoi saranno a contenimento totale, con un serbatoio di contenimento interno metallico (coibentato esternamente con lana di roccia, foamglass in pannelli, perlite in ~ noduli), in acciaio al Ni, cilindrico ad asse verticale ed un contenitore esterno in
  • 31. CLIENT: L N G MEDGAS Terminai SU" -, SINTESI NON TECNICA DATE: 1 i27/92 l UNIT: 28.10.2005 l0 i ;REV ! SHEET ..~ PROJECT: cemento armato precompresso dotato di soletta di copertura di forma ellittica progettata per sostenere le tubazioni del GNL ed il coperchio metallico del serbatoio interno. Sia le tubazioni di arrivo del GNL che le tubazioni di partenza entreranno nel serbatoio dal tetto per garantire elevati margini di sicurezza contro perdite di ,,--. prodotto. Ogni serbatoio sarà equipaggiato con strumentazioni e apparecchiature di sicurezza. Sistema di rigassificazione L'operazione di rigassificazione del GNL, contenuto nei serbatoi di processo allo stato liquido ad una temperatura di -160°C avviene somministrando il calore per la trasformazione di fase in appositi scambiatori di calore (vaporizzatori) ai quali il GNL viene inviato da pompe sommerse interne ai serbatoi e successive pompe di spinta. '-....-. Il calore necessario viene fornito da acqua di mare, alla temperatura di presa, spruzzata all'esterno dei fasci tubieri dei vaporizzatori. Il gas, inizialmente liquido, cambia fase assorbendo calore dall'acqua di mare. L'impianto di vaporizzazione sarà realizzato su due linee in grado di trattare la portata di progetto. L'acqua di mare necessaria per il funzionamento dei vaporizzatori sarà prelevata da apposita presa collocata nello specchiO di mare antistante il porto in prossimità del confine tra i comuni di S Ferdinando e Gioia Tauro e sarà restituita in mare a temperatura inferiore di circa sette gradi a quella di presa. "---
  • 32. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS Terminai SIA --SINTESI NOi! TECNICA DATE: 28.10.2005 28/92 1TREV l0 ISHEET ~ PROJECT: La portata di acqua necessaria è di circa 4,2 m3/sec per linea per un totale di 8,3 m3/sec. All'uscita degli evaporatori il gas prodotto sarà convogliato alla stazione di misura fiscale e di lì al collegamento con la rete dei metanodotti nazionale con le caratteristiche adatte per l'immissione in rete. ~ Sistemi ausiliari Il terminale sarà corredato con i seguenti sistemi ausiliari: • Sistema di scarico di emergenza del gas; • Sistema acqua di mare ai vaporizzatori; • Sistema antincendio; • Sistema aria compressa; • Sistema azoto; ~ • Sistema acqua potabile e servizi; • Sistema trattamento acque reflue; • Sistema di raffreddamento in ciclo chiuso; • Sistema combustibili; • Sistema di controllo e comando; • Sistema di controllo sicurezza; • Sistema alimentazione elettrica di servizio e di emergenza. "---
  • 33. CLIENT: DATE: "---- INTERCROSS L N G MEDGAS TerminaI PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: SHEET 29 / 92 REV SIA - SINTESI NON TECNICA Sistemi Di Contenimento E Trattamento Degli Inquinanti Nel progetto dell' impianto per la salvaguardia dell'ambiente sono utilizzati sistemi di tecnologia tale da minimizzare l'impatto sul territorio sia per quanto riguarda il trattamento di effluenti liquidi e gassosi, sia per quanto concerne il rumore prodotto dalle apparecchiature. Ciò consente il pieno rispetto delle ,----, norme di legge in materia. "-~ ~-
  • 34. 30/92 CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS TerminaI SIA - SINTESI NON TECNICA DATE: 28.10.2005 1 i IREV i lO ! i SHEEr .~PROJECT: 3.4 ATTIVITA' DI COSTRUZIONE E DI ESERCIZIO E RELATIVE INTERAZIONI CON L'AMBIENTE Nel seguito sono descritte le azioni rilevanti che, in fase di costruzione e di esercizio, génerano interazioni con l'ambiente esterno, nonché le quantità e le caratteristiche delle risorse utilizzate. Sono quindi illustrate le scelte progettuali ~. e le misure adottate allo scopo di minimizzare le interazioni con l'ambiente. Fase di cantiere La costruzione prevede una fase di realizzazione delle opere civili ed una fase dei montaggi elettromeccanici dei macchinari e componenti dell'impianto. Le principali interazioni con l'ambiente nella fase di costruzione si riferiscono alle seguenti azioni. Livellamento fonda/i. La scelta progettuale di costruire il pontile fino a circa 500 m dalla battigia, ove i fondali sono a quota - 55 m., adatti quindi ad ospitare anche le navi metaniere di maggiori dimensioni (200.000 m3), in luogo di ~ realizzare una struttura portuale nuova, più vicina alla battigia, evita la esecuzione di consistenti operazioni di dragaggio per la realizzazione di adeguati fondali. /nfissione di pali Saranno infissi pali d'acciaio per la realizzazione del pontile e delle piattaforme d'attracco delle navi. L'infissione dei pali avverrà mediante un batti palo che, date le dimensioni dei pali e la profondità di infissione, sarà di adeguata potenza. ~
  • 35. 31/92 REV CLIENT: UNIr: L SHEET MEDGAS Terminai NG DATE: 28.10.2005 .-- ON TECNICA PROJECf: Movimenti di terra. Per il livellamento del terreno,la realizzazione degli scavi di fondazione sarà necessaria una movimentazione di circa 100.000 m3 di terra. Rilasci gassosi. Sono quelli emessi dalle macchine di cantiere e dagli autocarri per il ~ trasporto materiali e la movimentazione del terreno. Rilasci liquidi. Sono quelli di tipo civile connessi con la presenza del personale. Essi saranno rilasciati all'esterno dopo opportuno trattamento;(oppure inviati all'impianto consortile). Rifiuti solidi. Quali principalmente imballaggi di macchinari e apparecchiature e rifiuti solidi urbani connessi con la presenza del personale. Rumore. ~ La rumorosità ambientale indotta dalla costruzione dell'impianto varia in funzione dello stadio dell'attività costruttiva. Considerata la distanza delle opere, l'unico contributo di una certa significatività alla rumorosità ambientale deriva dalla fase di infissione dei pali di sostegno per il prolungamento del pontile e per la realizzazione della piattaforma di attracco, a causa dell'uso di un martello batti palo. Questo tipo di attrezzatura è caratterizzato dall'emissione di rumori impulsivi orientativamente pari a 100 d8A a 10 m di distanza. ~
  • 36. CLIENT: UNIr: L N G MEDGAS Terminai SIA " SINTESI NON TECNICA DATE: 28.10.2005 1i32/92 I lO i REV l SHEET ~. PROJECf: Traffico Per il trasporto del personale e dei materiali è previsto un incremento di traffico durante la costruzione dell'impianto stimabile in un massimo di circa '150-200 auto I giorno per il trasporto individuale del personale, 5 - 10 autobus I giorno per il trasporto collettivo e mediamente 15 - 20 '--' mezzi pesanti I giorno per il trasporto di materiali e macchinari; Altre eventuali interferenze ambientali Durante alcune fasi della costruzione relative a movimenti di terra, potrà verificarsi un aumento della polverosità dell'aria, peraltro circoscritto alla sola area di cantiere. Verranno a tale proposito adottati provvedimenti specifici per contenere eventuali eccessi di polverosità quali ad esempio la riduzione della velocità di movimento per i mezzi pesanti, l'annaffiatura periodica delle strade e dei piazzali, etc. Le lavorazioni e l'impiego dei mezzi saranno programmati in modo da ~ mantenere il più possibile costante il numero di addetti al cantiere (salvo nella fase crescente di avvio cantiere ed in quella decrescente di fine cantiere) così da limitare i fenomeni di punta e di concentrazione di traffico e l'impatto sulle strutture ricettive limitrofe. Le principali risorse utilizzate in fase di cantiere sono le seguenti: • Terreni Le aeree impegnate in fase di costruzione sono complessivamente pari a circa 40 ha. '--o
  • 37. CLIENT: DATE: ~ L N G MEDGAS Tenninal INTERCROSS PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO 5 FERDINANDO ROSARNO ....._•..__... ._._..__ ..•~•••..•. _m._ .m__._•.._.__m_'__'''_r._.~''_ ..__' ' '' '_'_'._m..... " Doe N° UNIT: 33/92 REV 1 • Acqua I quantitativi d'acqua per gli usi potabile ed industriale ammontano a circa 80 m3/ giorno e saranno approvvigionati dalle esistenti reti idriche locali; • Materiali impiego di 100.000 m3 di calcestruzzo per la realizzazione delle opere ~j civili; 10.000 t. di acciaio per l'armatura del calcestruzzo e circa 7000 t. per i pali d'acciaio della piattaforma di attracco; sistemazione di 15.000 m2 di strade e piazzali. Per la fornitura di materiali inerti (120.000 m3) e la confezione di calcestruzzo destinato ai serbatoi saranno necessari materiali opportunamente selezionati, mentre per le strutture "tradizionali" si farà ricorso a cave di prestito e a centrali di betonaggio locali; • Combustibili Sono quelli (gasolio benzina ) necessari per l'alimentazione delle macchine di cantiere (automezzi gru, battipalo, escavatori, natanti). Il loro approvvigionamento sarà a cura delle imprese appaltatrici. ~ Fase di esercizio In fase di normale esercizio le azioni rilevanti che generano interazioni con l'ambiente sono le seguenti: Rilascio effluenti gassosi Consistono nelle emissioni saltuarie dei prodotti della combustione dei dispositivi che utilizzano il gas naturale in situazioni di emergenza e/o . transitorio: rigassificatori a fiamma sommersa; turbina a gas (o diesel) per i generatori di emergenza e sistema di scarico di emergenza; ~
  • 38. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS TerminaI SIA - SINTESI NONDATE: TECNICA 1 34/92 i REV i I:o , ISHEET 28.10.2005 "--- PROJECT: I rigasificatori a fiamma sommersa vengono utilizzati soltanto in caso di indisponibilità del sistema di rigassiticazione "open rack" ad acqua di mare. Per il loro funzionamento viene" utilizzato parte del gas naturale già in fase gassosa. La portata di gas ai bruciatori è di circa 3000 Nm3/h per ciascuno dei tre scambiatori '---- della linea. I gas combusti vengono fatti gorgogliare in acqua e quindi sono rilasciati in atmosfera. Le emissioni inquinanti totali sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto NOx e sono pari a circa 10 Kg/h /I generatore di energia eiettrica: utilizza il gas naturale per la turbina a gas da 20 MW, con un consumo di 5000 Nm3/h di GN e rilasci di 160.000 Nm3/h di effluenti gassosi con una concentrazione di NOx nei fumi pari a 50 mg/Nm3; /I sistema di scarico di emergenza: del gas consiste in una serie di scarichi in grado di emettere in zone opportunamente isolate gli eventuali gas provenienti dai sistemi di .~ sicurezza dell'impianto. Il sistema è sdoppiato in due sottosistemi: • Stiati di alta pressione provenienti sostanzialmente dal sistema di rigassiticazione. Il suo funzionamento è previsto solo in condizioni di indisponibilità del gasdotto di collegamento alla rete nazionale e successivo intervento delle valvole di sicurezza per alta pressione. La portata massima può raggiungere 3,2 ton./min per brevissimi periodi (max 10 minuti); • Sistema scarico prodotti di combustione sfiati gas bassa pressione che proviene, in condizioni di emergenza, dallo stiato in fase vapore dalle tubazioni durante le operazioni di trasferimento del '---- GNL dalla nave all'impianto o dallo sfiato dai serbatoi o del
  • 39. CLIENT: UNIT: L N G MEDGAS TerminaI DATE: SIA - SINTESI NON TECNICA 28.10.2005 135/92 : i iREV ,o i ISHEET O ~ PROJECf: condensatore dei vapori di boil off. La portata massima è di circa 1 t/min. I rilasci di NOx sono al massimo di circa 3 Kg/min per brevissimi periodi (max 10 minuti); Rilascio eff/uenti liquidi Gli scarichi derivanti dall'impianto di trattamento delle acque reflue e dalle ~ acque meteoriche sono stimabili in circa 50.000 m3 / anno. La restituzione dell'acqua di mare proveniente dal sistema di rigassificazione "open rack" ammonta a 8,3 m3/sec; Rifiuti solidi Sono quelli prodotti dall'impianto di trattamento biologico ed ammontano a circa 15 t / anno con contenuto di umidità di circa il 50%; Movimento del naviglio Eventuali effetti sull'ambiente marino, sono quelli derivanti dal movimento del naviglio(incluse le imbarcazioni di servizio alla piattaforma operativa per l'attracco delle navi metaniere); Rumore Le emissioni sonore in fase di esercizio sono dovute al funzionamento dei macchinari principalmente costituiti da motori, pompe e compressori; Presenza fisica delle opere: in relazione alle caratteristiche percettive delle opere ed ai loro eventuali effetti sul paesaggio. Le principali risorse utilizzate durante l'esercizio dell'impianto sono: • Terreni: ~ Le aeree impegnate in fase di esercizio sono complessivamente pari a circa 40 ha;
  • 40. CLIENT: DATE: ~ L N G MEDGAS TerminaI INTER(;ROSS PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIT: REV 1 • Acqua I quantitativi d'acqua per gli usi potabile ed industriale in fase di esercizio sono così suddivisi: • acqua per usi industriali vari: il fabbisogno medio è pari a circa 10m3/h, quello di punta è di 15m3I h: ~ • acqua di mare per il sistema di rigassificazione "open rack" del GNL la portata è di circa 8,3 m3/sec.; • acqua potabile: fabbisogno di punta stimabile in circa 10 m3/giorno; L'acqua potabile e quella per usi industriali saranno approvvigionati dalle esistenti reti idriche locali; • Personale Nella fase di esercizio è previsto !'impiego di 100 dipendenti per la ~ conduzione e la gestione dell'impianto. I servizi quali mensa, amministrazione, operazioni marittime, pulizie, vigilanza, etc. saranno forniti da Ditte esterne occuperanno ulteriori unità; • Combustibile E' il gas naturale necessario per l'alimentazione della turbina a gas del generatore elettrico da 20 MW e dei bruciatori a fiamma sommersa, il cui funzionamento è previsto soltanto in condizioni di emergenza per indisponibilità del sistema di rigassificazione "open rack" ad acqua di mare. A tale scopo sarà utilizzato parte del GNL evaporato. La portata prevista sarà pari a circa 9000 Sm3/h. L
  • 41. CLIENT: DATE: .~ L N G MEDGAS Tenninal INTERCROSS PROJECf: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV :1 Fase di fine esercizio Dal punto di vita economico industriale, la durata della vita dell'impianto è di 25 anni. Successivamente sarà possibile procedere o ad una prosecuzione dell'attività produttiva, con revisione generale del macchinario, o ad una cessazione dell'attività produttiva. ~ In ogni caso le caratteristiche dell'impianto sono tali da non compromettere in modo irreversibile l'area impegnata. ~ ~
  • 42. L INTERCROSS CLIENT: PROJECT: L N G MEDGAS Tenninal DATE: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO DOC N° UNIT: REV 1 3.5 INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE DELL'INSERIMENTO DELL'IMPIANTO NELL'AMBIENTE CIRCOSTANTE Sono stati adottati provvedimenti specifici per contenere al massimo l'impatto ambientale sia nella scelta dei componenti dell'impianto, sia nelle modalità di realizzazione quali: ~. • il sistema di trattamento degli effluenti liquidi; • l'adozione di componenti a bassa rumorosità; Come ulteriori interventi di mitigazione sono stati presi in considerazione: • il trattamento delle superfici esterne degli edifici e dei componenti dell'impianto per i quali si può ricorrere a colorazioni e pannellature, opportunamente selezionate per un ottimale inserimento nell'ambiente; • il ripristino di colture di agrumi tipiche della zona, quali arance, limoni, mandarini, c1ementine etc. nelle aree libere ad ovest dell'impianto. ~ "'--
  • 43. eLIENT: DATE: ~ L N G MEDGAS TerminaI INTERCROSS PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO ...--- ..-------.------ - --. Doe N° UNIT: REV ! 1 ___________________ ~~_~~_~_. ~_:._~2 ~ - SINTESI NOf'l 3.6 INTERVENTI DI COMPENSAZIONE Il proponente si impegna a definire un protocollo di intesa con la Regione Calabria circa le opportune compensazioni e ricadute per il territorio, così come previsto nella Delibera della Giunta della Regione Calabria n. 249 del 3 marzo 2005. ~~ 3.7 OPERECONNESSE:GASDOTTO L'unica opera connessa necessaria per il funzionamento dell'impianto è costituita dal gasdotto di collegamento alla rete nazionale di trasporto del gas naturale. Esso sarà effettuato tramite un raccordo di circa 6,3 km a Est dell'impianto (Fig. 3 ) L'opera sarà completamente interrata e a fine lavori saranno ripristinate le condizioni geomorfologiche delle aree attraversate. Alla fine dei lavori, lungo tutta la fascia interessata, nei terreni agricoli sarà possibile effettuare le normali pratiche colturali mentre nelle altre aree potrà riprendere la ~ crescita della vegetazione erbacea ed arbustiva tipica della zona. "--~
  • 44. CLIENT: DATE: ~ L N G MEDGAS Terminai INTERCROSS PROJECT: 28.10.2005 GIOIA TAURO S FERDINANDO ROSARNO Doe N° UNIT: REV 1 4 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE 4.1 DESCRIZIONE GENERALE DEL SITO E AMBITO DI INFLUENZA POTENZIALE 4.1.1 Definizione dell'Ambito Territoriale (sito ed area vasta) e delle Componenti ~ Ambientali Interessate L'area destinata ad ospitare l'impianto di ricezione e rigassificazione è ubicata nei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando in Provincia di Reggio Calabria nell'area del Consorzio ASI di Reggio Calabria - Agglomerato di Gioia Tauro- Rosarno - San Ferdinando; essa si trova nella vasta Piana di Gioia Tauro incisa da una fitta rete di corsi d'acqua. Le zone adiacenti all'Area di Sviluppo Industriale sono utilizzate prevalentemente per fini agricoli; data la natura del terreno e la disponibilità di acqua vi sono praticate colture irrigue di tipo intensivo quali agrumeti frutteti e L colture in serra. I centri abitati più prossimi al sito sono: S.Ferdinando, Tauro, Rosarno, Rizziconi, Taurianova, Polistena, e Melicucco. Gioia L'area vasta è un cerchio di circa 5 km di raggio (Fig.2), ad ovest il cerchio è tagliato dalla costa tirrenica. Essa appartiene al versante tirrenico della costa calabra ed è inserita nella vasta pianura di Gioia Tauro - Rosarno. Quest'ultima è contornata: da una zona d'entroterra pedemontana, disposta ad anfiteatro, ove sorgono la maggior parte dei centri abitati dell'area e da una zona montana che si estende fino allo spartiacque appenninico. Lungo il tratto di costa sfociano a mare due corsi d'acqua a carattere perenne: il fiume Mesima ed il fiume Petrace che drenano ampi bacini imbriferi con reticoli molto fitti. ~