Corso per la formazione: "il patrocinio a spese dello Stato (Legal Aid) consente alle persone prive di risorse finanziarie sufficienti per pagarsi un avvocato di usufruire ugualmente dell'assistenza legale per agire e difendersi nel processo." www.avvocatogratis.com
Istituzione del codice tributo per l’utilizzo in compensazione, mediante il m...
La difesa degli indifesi: l’art. 24 della Costituzione ed il patrocinio a spese dello Stato
1. La difesa degli indifesi
L’art. 24 della Costituzione
ed il
patrocinio a spese dello Stato
2. Per avere Giustizia devo poter avere una difesa (tecnica?).
Se non posso avere una difesa non avrò MAI alcun accesso ad una vera giustizia
3. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Niente difesa niente giustizia
Oggi, siamo tutti consapevoli che l'accesso alla Giustizia è condizione
necessaria per essere un paese civile.
Oggi, siamo consapevoli che la Giustizia ci chiede anche di essere in posizione
di uguaglianza davanti a Lei.
Per essere uguali avanti alla giustizia dobbiamo avere uguali mezzi di Difesa.
Per avere mezzi uguali serve la stessa capacità economica.
La Giustizia è quindi un diritto di tutti e tutti hanno diritto di avere accesso alla
Giustizia muniti di una Difesa che li metta in pari condizioni.
Giustizia. Difesa. Mezzi. 3
4. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E quindi:
Solo rendendo la Difesa indipendente da limiti di reddito si può garantire la
parità degli individui davanti alla giurisdizione.
Altrimenti:
● Senza un adeguato supporto economico non si avrà mai una vera difesa.
● Senza una vera difesa non si avrà accesso ad una vera giustizia.
● Senza una vera giustizia non si avrà mai una società civile.
Tutti i paesi occidentali hanno perciò scelto di assicurare l'accesso alla giustizia
ad ogni persona a prescindere dal suo reddito, integrando la capacità di difesa
di chi non ha i mezzi con il sostegno dello Stato, ovvero con il patrocinio a
spese dello Stato. 4
5. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Ma cos'è il diritto di difesa?
Il diritto di difesa è il diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti
ed interessi legittimi ed e considerato dal nostro ordinamento giuridico un
diritto universalmente riconosciuto, indipendentemente dalla nazionalità
dell'interessato o dal reddito conseguito.
Per rendere effettivo questo principio, la legge italiana ha istituito il patrocinio
a spese dello Stato (Legal Aid) che consente alle persone prive di risorse
finanziarie sufficienti per pagarsi un avvocato di usufruire ugualmente
dell'assistenza legale per agire e difendersi nel processo.
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6. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Cosa vuol dire“Patrocinio a spese dello Stato”?
E’ l’istituto grazie al quale l'onorario e le spese spettanti al legale, e le spese
processuali vengono liquidati dal giudice al termine del processo (in
particolare, della fase processuale di riferimento) e pagati dallo Stato – o
prenotati a debito.
Il diritto alla difesa (assieme al PSS) è riconosciuto in quattro documenti
fondamentali:
1. la Carta Costituzionale della Repubblica Italiana;
2. il Trattato per la Costituzione della Comunità Europea;
3. la Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo;
4. la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. 6
7. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
La Costituzione Italiana
“Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi
legittimi. La difesa e diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e
difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori
giudiziari.”
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8. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
ILT.U.S.G.
Il diritto alla difesa è costituzionalmente attuato nella parte III del Testo Unico
in materia di spese di giustizia (D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115).
Assicurando anche ai non abbienti tale diritto, si vuole impedire, fra l'altro, che
l'impossibilità di fare valere le proprie ragioni possa spingere ad atti di
ingiustizia arbitraria e privata.
Inoltre, si porta ad attuazione quel principio di uguaglianza dichiarato all'art. 3,
con il quale la Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli economici e
sociali che ne minacciano l'attuazione.
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9. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Costituzione Europea
“Articolo II-107 - IV comma
Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente,
pubblicamente e entro un termine ragionevole da un giudice indipendente e
imparziale, precostituito per legge. Ogni persona ha la facoltà di farsi
consigliare, difendere e rappresentare.
A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti e concesso il patrocinio a
spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso
effettivo alla giustizia.”
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10. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
La Convenzione Europea per la salvaguardia i diritti
dell'uomo e delle libertà
“Articolo 6, comma 3°: 3.
In particolare, ogni accusato ha diritto a: (...omississ...)
c. difendersi personalmente o avere l’assistenza di un difensore di sua scelta
e, se non ha i mezzi per retribuire un difensore, poter essere assistito
gratuitamente da un avvocato d’ufficio, quando lo esigono gli interessi
della giustizia; (.... omississ… )
e. farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non
parla la lingua usata all’udienza.” 10
11. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione
Europea
Articolo 47
“Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale
(...omississ...)
A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio
a spese dello Stato qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso
effettivo alla giustizia.”
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12. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Che cos’è allora il patrocinio a spese dello Stato?
E’ un istituto giuridico disciplinato dal DPR 115/2002 (TUSG) che consente a chi
e privo di un reddito minimo (oggi pari a € 11.493,82) di essere difeso nel
processo gratuitamente, e quindi permette di farsi assistere e
rappresentare in giudizio da un avvocato senza dover pagare le spese di
difesa e le altre spese processuali, poiché queste vengono pagate dallo stato o
esentate con la prenotazione a debito.
Il patrocinio a spese dello Stato non copre mai le spese di un'eventuale
soccombenza ed è consentito per la sola difesa processuale (in giudizio) e
non puo mai essere autorizzato per l'assistenza extragiudiziale.
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13. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
In quali giudizi è ammesso?
Il patrocinio a spese dello stato è ammesso:
1. - nel processo penale;
2. - nel processo civile;
3. - nel processo amministrativo;
4. - nel processo contabile;
5. - nel processo tributario;
6. - nel processo di volontaria giurisdizione (anche nei processi per
separazione e divorzio).
L’ammissione vale per ogni grado e per ogni fase e stato del processo,
ma anche per tutti quei processi, derivati ed incidentali, comunque
connessi. 13
14. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Chi ha diritto al patrocinio a spese dello Stato?
TUTTI, cittadini italiani e non, possono essere ammessi al patrocinio a spese
dello Stato quando si trovano nelle condizioni previste dalla legge per gli
specifici processi.
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15. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Nel processo penale,possono essere ammessi:
I cittadini italiani, i cittadini comunitari, gli stranieri e gli apolidi residenti nello
Stato che ricoprano la veste di indagato, imputato, condannato,
responsabile civile o civilmente obbligato per l’ammenda, offeso dal reato,
danneggiato che intenda costituirsi parte civile.
Può quindi chiedere l'ammissione al beneficio anche la vittima di un reato.
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16. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Nel processo civile possono essere ammessi:
1. i cittadini italiani e degli altri Stati appartenenti all'Unione Europea;
2. gli stranieri, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al
momento del sorgere del rapporto o del verificarsi del fatto oggetto del
processo da instaurare;
3. il cittadino di Stati non appartenenti all’Unione europea
(extracomunitario) che intende impugnare il provvedimento di
espulsione o decisioni in ordine alla domanda di asilo, protezione o
revoca dello status di rifugiato (art. 16 d.lgs. 28 gennaio 2008 n. 25);
4. gli apolidi (ovvero chi non abbia alcuna cittadinanza);
5. gli enti o associazioni che non perseguano fini di lucro e non esercitino
attività economica.
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17. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Quando si ha diritto al beneficio di Stato?
L'ammissione è riservata a chi è considerato non abbiente al momento
della presentazione della domanda, e qualora tale condizione permanga
per tutta la durata del processo e salva la revoca dell'ammissione qualora
detta condizione venga meno.
Può pertanto essere ammesso al patrocinio chi è titolare di un reddito
imponibile ai fini dell’imposta personale sul reddito, risultante
dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 11.493,82. Detto limite viene
innalzato nell'ambito del processo penale e nelle controversie stragiudiziali
transfrontaliere.
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18. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Il tetto reddituale è sempre lo stesso?
Il limite di reddito a cui riferirsi viene aggiornato ogni due anni e l'ultimo
aumento è riferito al gennaio 2018 (decreto ministeriale 16 gennaio 2018).
Il successivo adeguamento doveva avvenire a partire dal gennaio 2020, ma
il ministero non provvede a dare automatico adeguamento alla scadenza e
può accadere che la variazione dell'indice ISTAT venga recepita anche
molti mesi dopo la scadenza del termine biennale previsto dal DPR 115/2002.
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19. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Come si calcola il dato reddituale?
Se l’interessato vive solo, la somma dei suoi redditi imponibili non deve
superare euro 11.493,82.
Si considerano tutti i redditi imponibili ai fini delle imposte sul reddito delle
persone fisiche (IRPEF) percepiti nell’ultimo anno, come lo stipendio da
lavoro dipendente, la pensione, il reddito da lavoro autonomo, ecc.
Si tiene conto, inoltre, dei redditi esenti dall’Irpef o assoggettati a ritenuta
alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva, nonché delle somme
ricevute dal richiedente a titolo di liberalità (gratuitamente) ma con carattere
continuativo da familiari non conviventi e da terzi.
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20. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Il tetto reddituale è lo stesso anche nel penale?
No, nel penale il limite di reddito è aumentato di 1.032,91 euro per ogni
familiare convivente. Ad esempio: se la famiglia e composta da 2 persone, il
reddito totale non deve superare € 11.493,82 + 1.032,91 euro; se la famiglia e
composta di 3 persone, il reddito totale non deve superare € 11.493,82 +
1.032,91 + 1.032,91 euro, ecc.
Tuttavia, in sede penale, il Giudice respinge comunque la domanda di
ammissione se, in base al tenore di vita, alle condizioni personali e familiari ed
alle attività economiche svolte, vi e fondato motivo di ritenere che le
condizioni di reddito siano differenti da quelle indicate.
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21. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Cosa succede se il ministero ritarda?
Dal 1 luglio 2014 al
31 giugno 2016 c’è
stata una
variazione ISTAT
del 2,2 % e ne
consegue un
innalzamento del
detto a € 11746,68.
Ad oggi restano
fuori oltre 200.000
contribuenti.
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22. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Come si calcola il dato reddituale?
Se l’interessato vive solo, la somma dei suoi redditi imponibili non deve
superare euro 11.493,82.
Si considerano tutti i redditi imponibili ai fini delle imposte sul reddito delle
persone fisiche (IRPEF) percepiti nell’ultimo anno, come lo stipendio da
lavoro dipendente, la pensione, il reddito da lavoro autonomo, ecc.
Si tiene conto, inoltre, dei redditi esenti dall’Irpef o assoggettati a ritenuta
alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva, nonché delle somme
ricevute dal richiedente a titolo di liberalità (gratuitamente) ma con carattere
continuativo da familiari non conviventi e da terzi.
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23. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Quando è escluso il patrocinio a spese dello Stato?
Non può essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato, nei giudizi penali:
1. chi è indagato, imputato o condannato per reati di evasione fiscale,
ma solo quando si e indagati o imputati per il medesimo reato, e chi e
difeso da più di un avvocato;
2. negli altri giudizi: chi sostiene ragioni manifestamente infondate e chi
e parte in una causa per cessione di crediti e ragioni altrui, quando la
cessione non sia in pagamento di crediti o ragioni preesistenti;
3. chi sia stato già condannato, con sentenza passata in giudicato, per
reati di mafia e per alcuni delitti in materia di stupefacenti e
contrabbando.
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24. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Chi può sottoscrivere la domanda?
L’interessato, o il difensore, anche con raccomandata postale.
E’ sempre necessaria la firma dell’interessato, autenticata dal difensore o
dal funzionario che riceve la domanda.
Non e ammessa la richiesta in forma orale, nemmeno in udienza
Può ottenere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato anche colui che,
avendone i requisiti di legge, presenti la propria domanda in assenza di un
avvocato già individuato.
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25. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Chi può presentare la domanda?
L’interessato, o il difensore, anche con raccomandata postale.
Non vi sono impedimenti all’ammissione al gratuito patrocinio anche a
favore di colui che, avendone i requisiti di legge, presenti la propria
domanda in assenza di un avvocato già individuato.
Il richiedente ha, infatti, diritto di presentare la propria istanza e di essere
ammesso in via provvisoria al patrocinio a spese dello Stato anche senza
indicare un legale in tale momento: la nomina di un avvocato dovrà
comunque essere svolta successivamente.
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26. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Quando si presenta la domanda?
La domanda deve sempre essere presentata prima del giudizio o, al
massimo, a procedimento in corso perché gli effetti decorrono dalla
presentazione della richiesta.
La richiesta di ammissione ha perciò efficacia dalla data di presentazione
della domanda (che sia presentata avanti il Consiglio dell'Ordine degli
Avvocati o avanti il Magistrato competente) e non è mai retroattiva.
Nelle more dell'ammissione non serve anticipare alcun importo e, semmai,
in caso di mancato accoglimento della domanda, sarà la cancelleria a
provvedere alla riscossione degli importi non versati.
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27. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Dove si presenta la domanda?
La domanda di ammissione al patrocinio a spese dello Stato va depositata:
A) nel giudizio penale: (1) o direttamente dalla parte in udienza o (2)
presso l’Ufficio del magistrato davanti al quale pende il processo;
B) nel giudizio civile: SOLO presso la Segreteria del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di riferimento (del luogo ove ha sede l’ufficio giudiziario
competente per il giudizio di merito);
C) nel giudizio contabile, amministrativo e tributario: commissione ad
hoc.
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28. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Come si scrive la domanda?
La domanda deve contenere la richiesta di ammissione; l’indicazione del
processo cui si riferisce; le generalità e il codice fiscale del richiedente e dei
familiari conviventi. Si deve dichiarare, autocertificandolo, che si è nelle
condizioni di reddito richieste dalla legge e specificare il reddito totale (le
false indicazioni o le omissioni anche parziali dei dati indicati nelle proprie
dichiarazioni comportano la commissione di un delitto.
Occorre anche impegnarsi a comunicare le variazioni di reddito
successive alla presentazione della domanda che possono portare a
decadere dal beneficio o che siano comunque rilevanti.
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29. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Cosa altro serve?
I cittadini di stati non appartenenti all’Unione europea, inoltre, devono
indicare quali redditi possiedono all’estero.
Nei giudizi extrapenali: si devono anche descrivere i fatti e i motivi della
causa che servono a valutarne la fondatezza, nonché le prove che si
vogliono chiedere.
Nel giudizio penale, per la vittima di reati a sfondo sessuale non serve indicare
il proprio reddito.
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30. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Cosa succede se si dichiara il falso?
Le persone ammesse al patrocinio possono essere sottoposte al controllo
della guardia di finanza, anche tramite indagini presso le banche e le agenzie
di finanziamento. Le dichiarazioni false od omissive e la mancata
comunicazione degli aumenti di reddito sono punite con la pena della
reclusione in carcere da 1 a 6 anni e 8 mesi di reclusione in carcere e con
la multa da 309,87 a 1.549,37 euro; la condanna comporta la revoca
dall'ammissione con effetto retroattivo, oltre che il recupero coattivo delle
somme corrisposte dallo Stato.
La sanzione penale e prevista anche per chi omette di comunicare le
variazione del reddito entro il termine di 30 giorni dalla scadenza del
termine annuale. 30
31. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Cosa fare se la domanda non viene accolta?
- Nel processo civile: dopo il rigetto della domanda presentata al Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati, l’interessato può proporre direttamente la
richiesta di ammissione al Giudice competente per il giudizio del merito,
che decide con decreto. In questo caso, l'istanza va formulata con apposito
ed autonomo atto che deve contenere l'esposizione delle ragioni poste a
suo fondamento e può essere sottoscritta in proprio dallo stesso richiedente.
- Nel processo penale: contro il provvedimento di rigetto, l’interessato puo
presentare ricorso al presidente del Tribunale o della Corte di Appello
entro 20 giorni dal momento in cui ne e venuto a conoscenza. Il ricorso e
notificato all’Ufficio delle Entrate.
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32. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
Come si sceglie il difensore?
La scelta dell'avvocato resta sempre riservata al soggetto ammesso al
patrocinio, ma si può nominare un solo (1) difensore (con 2 si decade).
L'art. 80 D.P.R. 115/2002, sostituito dall'art. 1, L. 24.02.2005, n. 25 stabilisce
ora che chi e ammesso può nominare un difensore scelto tra gli iscritti
negli elenchi degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato (con 2
anni di anzianità e niente sanzioni disciplinari superiori all’avvertimento),
istituiti presso i consigli dell'Ordine Forense del distretto di Corte di
Appello nel quale ha sede il magistrato competente a conoscere del merito o il
magistrato davanti al quale pende il processo.
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33. E gli altri paesi?
E l’Italia rispetto a loro?
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34. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
In Europa lo chiamano“Legal Aid”
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35. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
In Europa lo chiamano“Legal Aid”
I dati del CEPEJ 2018 ci dicono che:
1. l'Italia spende € 3,85 per abitante; mentre la media dei paesi del
Consiglio d'Europa è di € 6,96.
2. La Francia spende € 5,06 per abitante.
3. La Spagna spende € 5,64 per abitante.
4. Il Portogallo spende € 5,85 per abitante.
5. La Germania spende € 8,23 per abitante.
6. Israele spende € 10,18 per abitante.
7. L'Olanda spende € 27,42 per abitante.
8. Inghilterra e Galles spendono € 31,00 per abitante.
9. La Svezia spende € 36,21 per abitante. 35
36. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E gli altri paesi quanto pagano?
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37. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E gli altri paesi quanto pagano?
In Italia, nel 2016, il compenso medio (civile e penale) ammonta a € 663,00
IVA e CPA compresi:
● la media dei paesi del Consiglio è di € 1.185,00;
● il dato mediano è di € 829,00.
Da rilevare tuttavia che il compenso medio per processo penale vede invece
una parcella di 842 euro, IVATI.
Parcella quindi con imponibile netto di € 671,50, compreso di spese generali,
per un intero processo penale. Ciò significa che la media del civile è ben più
bassa (ben sotto € 550).
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38. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E quanti vi accedono?
Il numero di pratiche ammesse per 100.000 italiani è pari a 581, dato
superiore alla media europea (447), ma che sconta il fatto che oltre il 75 %
oggi sia composto da domande dei richiedenti asilo (emigranti che si
oppongono al mancato riconoscimento dell'asilo politico o della tutela
umanitaria).
In Austria il compenso medio è pari ad € 963,00 per 234 pratiche di
ammissione ogni 100.000 abitanti.
Fonte: CEPEJ 2018
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39. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E quante istanze x 100.000 abitanti?
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40. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E quanto pagano ogni liquidazione?
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41. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E che budget pro capite x il legal aid?
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42. Alberto Vigani: la difesa degli indifesi.
E quante liquidazioni nel civile e nel penale?
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