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L'ingrediente educational nelle attività sui s media
L’ingrediente educational
Dimensione educativa nelle attività Social Media Specialist
              incontrate a SQcuola di Blog


                  Thomas Devoti
              #ingredienteducational
L’ingrediente educativo può aggiungere valore




        ma attenzione agli #epic fail!
Curare il significato educativo a volte è
necessario, altre facoltativo, a volte
controproducente.
Può dare reputation, opportunità di business, o
creare engagement. Ma quando? E come?


E soprattutto, cos’è il significato educativo?
1. Il significato educativo non è ovunque. Chi dice «tutto è educativo»
   non dice nulla di specifico, professionale, capace di aggiungere valore.

2. Il significato educativo non è nemmeno questione di didattica o di
   intrattenimento. Per questo non parleremo di cosa insegnano (di
   buono o cattivo) i SM, né di social learning o di edutainment.

3. Analizziamo il significato educativo in senso stretto, professionale, di
   alcune attività programmate sui Social Media. Riconoscere la
   presenza di intenzionalità educativa nelle proposte social; valutarne
   la necessità e l'efficacia; progettare, se necessario, una dimensione
   educativa all'interno di attività social.
Riconoscere il significato educativo: una metafora. Una camminata nel bosco
tra amici può essere educativa in sé, ma la stessa assume un valore diverso
se fatta a fianco …




  …di una guida, di un erborista, di un pellegrino, di
                   un non vedente.
Se la mia guida mi rende
intenzionalmente partecipe del
suo modo di attraversare
l’esperienza, allora si parla di
significato educativo in senso
stretto (professionale).
A livello di marketing, abbiamo visto come Academia Barilla ha agito intenzionalmente
per educare/acculturare un mercato e accreditarsi come ambasciatore del made in Italy.




Con quale sostenibilità e ROI? Nel caso specifico c’è stata una vison
sostenuta dalla famiglia Barilla.
A noi interessa studiare la strategia per una campagna educational
ambiziosa e diventata case study per Harvard e il Financial Time.
Progettare la dimensione educativa
       Proporre esperienze,
       aggregare contenuti,
         creare community
         social e off site.
Valutare necessità, sostenibilità ed efficacia. Case study: SdB

SQcuola di Blog fa apprendimento quando distribuisce contenuti, ma fa
educazione intenzionale quando indica un modo di stare nella relazione
social,




quando propone attività sulla base di valori, quando premia o sanziona
atteggiamenti, per indicare un modo di porsi sui social come professionisti
o semplici membri di una community.
Tale funzione educativa è necessaria alla
missione di SdB (è parte della
formazione) ed è efficace (viene
misurato un obiettivo educativo).
Come ente formativo, infine, ha le
risorse e l’organizzazione per poterne
sostenere la programmazione.
Una decisione ancora da prendere: #liberidimuoversi




Possibilità di fare/non fare attività educativa intenzionale: Liberi di Muoversi
è un ambiente (una app) dove sono promossi comportamenti e dinamiche
sociali in una cornice di valori positivi: questa esperienza può essere educativa
in senso lato, ma solo a fronte di una scelta (adesione) personale. Quindi
non si può ancora parlare di una progettualità educativa in senso stretto, al
massimo di una condivisione di valori tra pari (siamo alla camminata tra
amici).
Progettare invece una dimensione intenzionalmente educativa
significherebbe utilizzare quella esperienza #liberidimuoversi per veicolare
e calibrare ulteriori riflessioni sull'esperienza, accompagnare in un
territorio esperienziale sconosciuto, facendo loro da guida.

Un esempio: chi usa la carrozzella potrebbe integrare/moderare la
qualità delle recensioni spontanee, testimoniare il punto di vista di chi
incontra la barriera: si invia il messaggio che c'è una porzione di
esperienza al di fuori della visione spontanea, si propone un (anche
breve) percorso di comprensione su quella nuova porzione di realtà, si
sviluppa una dinamica creativa tra chi ha due prospettive diverse, si
instaura una relazione, si fa cultura.
#epicfail


file:///C:/Users/thomas/Dropbox/per%20lezione%20okkupata/liceo%20e%20social.htm

Una nostra compagna riceve una proposta inizialmente interessante, che
mostra però alcune ambiguità e contraddizioni. Un Liceo privato vuole fare
una campagna sui social, ma gli obiettivi di comunicazione non sono coerenti
con gli scopi educativi del liceo stesso, addirittura li contraddice.
Manca una consapevolezza con la dimensione pedagogica off-line e questo
scatena una contestazione anche radicale da parte di SMSpecialist.

Immaginate quali commenti avrebbero ricevuto se la campagna fosse stata
aperta alla opinione di genitori, esperti, giornalisti e paranoidi.
Conclusioni:

curare il significato educativo può dare valore, quando è intenzionale e ben
formato è un ingrediente come l’ironia o l’ispirazione.


Quali SMedia Specialist mi premeva interpellare una parte di voi capace di

• riconoscere l’educativo intenzionale, professionale di un’attività social
• valutarne necessità e sostenibilità
• progettare come aggiungere l’ingrediente per esaltare il vostro piatto
Forse ho tralasciato un’ultima questione:
ma quando è davvero necessario curare l’#ingredienteducational?

Il significato di un’esperienza è dato da molte dimensioni: quella
economica, quella emotiva, quella valoriale… a volte quella formativa…

Quando progettate un’attività social, potreste chiedervi: voglio
proporre (intenzionalmente e responsabilmente) anche un nuovo modo
di vedere le cose?
I miei follower stanno cercando un punto di riferimento e una guida
nel settore di cui mi occupo?

Il mondo della vita è pieno di esperienze istruttive di per sé, ma a
volte incontriamo persone o istituti davvero capaci di insegnarci
qualcosa…
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!

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  • 2. L’ingrediente educational Dimensione educativa nelle attività Social Media Specialist incontrate a SQcuola di Blog Thomas Devoti #ingredienteducational
  • 3. L’ingrediente educativo può aggiungere valore ma attenzione agli #epic fail!
  • 4. Curare il significato educativo a volte è necessario, altre facoltativo, a volte controproducente. Può dare reputation, opportunità di business, o creare engagement. Ma quando? E come? E soprattutto, cos’è il significato educativo?
  • 5. 1. Il significato educativo non è ovunque. Chi dice «tutto è educativo» non dice nulla di specifico, professionale, capace di aggiungere valore. 2. Il significato educativo non è nemmeno questione di didattica o di intrattenimento. Per questo non parleremo di cosa insegnano (di buono o cattivo) i SM, né di social learning o di edutainment. 3. Analizziamo il significato educativo in senso stretto, professionale, di alcune attività programmate sui Social Media. Riconoscere la presenza di intenzionalità educativa nelle proposte social; valutarne la necessità e l'efficacia; progettare, se necessario, una dimensione educativa all'interno di attività social.
  • 6. Riconoscere il significato educativo: una metafora. Una camminata nel bosco tra amici può essere educativa in sé, ma la stessa assume un valore diverso se fatta a fianco … …di una guida, di un erborista, di un pellegrino, di un non vedente.
  • 7. Se la mia guida mi rende intenzionalmente partecipe del suo modo di attraversare l’esperienza, allora si parla di significato educativo in senso stretto (professionale).
  • 8. A livello di marketing, abbiamo visto come Academia Barilla ha agito intenzionalmente per educare/acculturare un mercato e accreditarsi come ambasciatore del made in Italy. Con quale sostenibilità e ROI? Nel caso specifico c’è stata una vison sostenuta dalla famiglia Barilla. A noi interessa studiare la strategia per una campagna educational ambiziosa e diventata case study per Harvard e il Financial Time.
  • 9. Progettare la dimensione educativa Proporre esperienze, aggregare contenuti, creare community social e off site.
  • 10. Valutare necessità, sostenibilità ed efficacia. Case study: SdB SQcuola di Blog fa apprendimento quando distribuisce contenuti, ma fa educazione intenzionale quando indica un modo di stare nella relazione social, quando propone attività sulla base di valori, quando premia o sanziona atteggiamenti, per indicare un modo di porsi sui social come professionisti o semplici membri di una community.
  • 11. Tale funzione educativa è necessaria alla missione di SdB (è parte della formazione) ed è efficace (viene misurato un obiettivo educativo). Come ente formativo, infine, ha le risorse e l’organizzazione per poterne sostenere la programmazione.
  • 12. Una decisione ancora da prendere: #liberidimuoversi Possibilità di fare/non fare attività educativa intenzionale: Liberi di Muoversi è un ambiente (una app) dove sono promossi comportamenti e dinamiche sociali in una cornice di valori positivi: questa esperienza può essere educativa in senso lato, ma solo a fronte di una scelta (adesione) personale. Quindi non si può ancora parlare di una progettualità educativa in senso stretto, al massimo di una condivisione di valori tra pari (siamo alla camminata tra amici).
  • 13. Progettare invece una dimensione intenzionalmente educativa significherebbe utilizzare quella esperienza #liberidimuoversi per veicolare e calibrare ulteriori riflessioni sull'esperienza, accompagnare in un territorio esperienziale sconosciuto, facendo loro da guida. Un esempio: chi usa la carrozzella potrebbe integrare/moderare la qualità delle recensioni spontanee, testimoniare il punto di vista di chi incontra la barriera: si invia il messaggio che c'è una porzione di esperienza al di fuori della visione spontanea, si propone un (anche breve) percorso di comprensione su quella nuova porzione di realtà, si sviluppa una dinamica creativa tra chi ha due prospettive diverse, si instaura una relazione, si fa cultura.
  • 14. #epicfail file:///C:/Users/thomas/Dropbox/per%20lezione%20okkupata/liceo%20e%20social.htm Una nostra compagna riceve una proposta inizialmente interessante, che mostra però alcune ambiguità e contraddizioni. Un Liceo privato vuole fare una campagna sui social, ma gli obiettivi di comunicazione non sono coerenti con gli scopi educativi del liceo stesso, addirittura li contraddice. Manca una consapevolezza con la dimensione pedagogica off-line e questo scatena una contestazione anche radicale da parte di SMSpecialist. Immaginate quali commenti avrebbero ricevuto se la campagna fosse stata aperta alla opinione di genitori, esperti, giornalisti e paranoidi.
  • 15. Conclusioni: curare il significato educativo può dare valore, quando è intenzionale e ben formato è un ingrediente come l’ironia o l’ispirazione. Quali SMedia Specialist mi premeva interpellare una parte di voi capace di • riconoscere l’educativo intenzionale, professionale di un’attività social • valutarne necessità e sostenibilità • progettare come aggiungere l’ingrediente per esaltare il vostro piatto
  • 16. Forse ho tralasciato un’ultima questione: ma quando è davvero necessario curare l’#ingredienteducational? Il significato di un’esperienza è dato da molte dimensioni: quella economica, quella emotiva, quella valoriale… a volte quella formativa… Quando progettate un’attività social, potreste chiedervi: voglio proporre (intenzionalmente e responsabilmente) anche un nuovo modo di vedere le cose? I miei follower stanno cercando un punto di riferimento e una guida nel settore di cui mi occupo? Il mondo della vita è pieno di esperienze istruttive di per sé, ma a volte incontriamo persone o istituti davvero capaci di insegnarci qualcosa…