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© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
I Bambini sono come …
i Pomodori !
Ovvero: IL TESORO DIMENTICATO
Un progetto per riconoscere, promuovere
e valorizzare il talento
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Unicamente... conosciamoci
MI PRESENTO: UNICAMENTE è uno Studio di consulenza e formazione
imprenditoriale, fondato nel 2004 da Consolata Plantone, business
designer; dopo i master in Industrial e Visual Design, ho conseguito anche un
Master in Comunicazione Multimediale, una Specializzazione in Promozione
Turistica dei Beni Culturali ed Ambientali e una in Europrogettazione.
Mi occupo di comunicazione, marketing, innovazione e sviluppo d’impresa.
PERCHÉ QUESTO PROGETTO? perché le imprese italiane hanno un potenziale
nascosto ma devono investire nei talenti e sviluppare il loro capitale umano.
Ma, soprattutto, sono mamma di un ragazzo “gifted” e nel corso degli anni
abbiamo affrontato non poche difficoltà.
Vi racconto cosa significa essere “gifted” in Italia, oggi. (agg. al 2013).
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Sono tutti pomodori, ma…
… non sono tutti uguali!
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Pomodori“Ciliegini”
Sono dolci, succosi, tanto
buoni… ma sono piccolini e
non possono crescere di più
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Pomodori“Sammarzano”
Sono ottimi per la salsa,
ma si ottiene il meglio
solo se “spremuti”
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Pomodori da insalata
Sono i più comuni e di
medie dimensioni;
vanno bene sempre, in
“qualsiasi occasione”
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Pomodoro“Cuore di Bue”
Sono di notevoli dimensioni e
maturano presto; ma anche
“verdi sono già ottimi”
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Pomodori“Chilo delle Garfagnana”
Hanno dimensioni
eccezionali e sono un po’
“difficili da maneggiare”
Maturano precocemente
e rendono 4 volte i
pomodori normali
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Cosa hanno in comune
Tutte le piante di pomodori,
tuttavia, per crescere bene,
devono essere innaffiate
moltissimo e, soprattutto,
legate ad un sostegno,
altrimenti la pianta si piega
sotto il peso del frutto
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Maturazione
I pomodori, poi, non raggiungono
tutti la maturazione nello stesso
momento; per cui se si aspetta a
raccoglierli tutti insieme, quelli
maturati per primi saranno
oramai marci e da buttare…
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
I bambini sono come i pomodori
La precedente metafora vuole solo far riflettere su come i
bambini talentati siano una vera e propria risorsa, ma
troppo spesso il problema viene emarginato
Tra le risorse su cui può contare un Paese, molto spesso ahimè
dimenticate, ci sono le risorse umane
Si fa di tutto per trovare nuove risorse, del suolo e del
sottosuolo, ma per trovare e coltivare risorse umane si è
sempre fatto ben poco
Bisogna riconoscere ed aiutare sin da bambini le persone
particolarmente dotate intellettualmente: urge adottare
misure efficaci ed immediate, servono interventi OGGI!
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Eppur qualcosa si dice…
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Mario Draghi
“L’istruzione è uno dei più importanti capitoli di un’azione
di riforma volta a modificare il contesto in cui è inserito
questo sistema.… Una efficace politica dell’istruzione deve
conciliare l’eccellenza con l’equa diffusione delle
opportunità di istruirsi nella misura massima desiderata.
Non vi è conflitto fra questi due obiettivi, purché il soggetto
pubblico persegua l’obiettivo di livellare le opportunità di
partenza e compia scelte gestionali che permettano anche
al mercato di selezionare l’eccellenza….”
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Economia, Istruzione e crescita
economica, Lectio Magistralis del prof. Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia, in
occasione dell’inaugurazione del 100° anno accademico
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Emma Marcegaglia
Un paese che voglia crescere deve investire nella
formazione, nella scuola e nell’università.
Va cambiata la cultura che ha indebolito la scuola e
l’università per un malinteso e dannoso egualitarismo. Invece
di spingere i ragazzi a studiare di più, è prevalsa l’idea di
promuoverli più facilmente.
Si è pensato che il titolo di studio, e non la qualità
dell’istruzione, fosse la chiave della promozione sociale.
Invece di valorizzare i talenti, si è appiattito tutto verso il
basso.
Il risultato è che a 15 anni un ragazzo italiano ha già perso un
anno di apprendimento rispetto a un suo coetaneo europeo.
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Emma Marcegaglia
Dobbiamo ricercare e promuovere i talenti.
Mentre da noi si teorizza l’uguaglianza nella mediocrità,
in Gran Bretagna si è creato - con una selezione
oggettiva e trasparente - un gruppo di scuole capaci di
valorizzare i più bravi e preparare le classi dirigenti del
futuro. Così si costruisce il futuro sulla base del merito
e non con le promozioni di massa.
Mi rivolgo, come mamma di una bambina di 5 anni, a
tutti i genitori
Tratto da “Relazione di Emma Marcegaglia all'assemblea di Confindustria” - Roma il
22 maggio 2008
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È un problema di cultura
Il problema, pertanto, è che in Italia in primo luogo
manca la cultura del sapere e dell’intelligenza
Spesso la parola meritocrazia viene erroneamente
usata per descrivere una società dove la salute, la
ricchezza e lo stato sociale sono raggiunti attraverso la
competizione e, dove, quindi, il criterio di "merito" può
di fatto sparire a fronte di forza bruta o furbizia
E non bisogna nemmeno confondere intelligenza con
rendimento scolastico… che talvolta non coincidono
(vedi A. Einstein)
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Sono stati dati gli input...
Già nel 1994, la raccomandazione n.1248 del Consiglio d’Europa
sull’educazione dei bambini talentati ha sottolineato la necessità
di sviluppare il loro potenziale intellettivo attraverso strumenti
e condizioni di insegnamento particolari
Infatti, secondo la raccomandazione in oggetto, “i bambini
talentati dovrebbero poter beneficiare di condizioni adeguate
di insegnamento, capaci di sviluppare completamente le loro
potenzialità, nel loro interesse e nell’interesse della società
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Ma... il tesoro è dimenticato...
Nessun paese si può permettere di
sprecare dei talenti, poiché sarebbe
proprio uno spreco di risorse umane non
identificare in tempo delle potenzialità
intellettuali o di altra natura, per le quali
sono necessari strumenti adeguati
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Cosa si sta facendo…
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Siamo tutti uguali?
Tutti gli individui sono diversi, anche gli plusdotati; e tutti
hanno il diritto ad avere le stesse opportunità di formazione
secondo le loro capacità
Per rispondere, però, in modo adeguato ai bisogni specifici di
ciascuno è necessario conoscere lo sviluppo intellettuale e
affettivo dei ragazzi, è indispensabile identificarli
tempestivamente in modo corretto
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Quanti sono?
Lo studioso americano Wechsler sviluppò una scala di valutazione dell’intelligenza,
sottolineando che il QI di una persona rappresenta la sua posizione all’interno di un
gruppo, parametro il rapporto fra l’età mentale e l’età reale
Così, un bambino di 6 anni che risponda esattamente almeno alla metà dei quesiti
preparati per soggetti di 8 anni, ha un quoziente d’intelligenza pari a: QI = 8/6 = 133
Da un punto di vista statistico, se un test d’intelligenza è ben tarato, applicato ad un
campione sufficientemente grande di popolazione, darà i seguenti risultati:
Il 50% della popolazione presenta un QI compreso tra 90 e 110
Il 25% della popolazione si trova al di sopra di 110
Il 25% della popolazione si trova al di sotto di 90
Statisticamente il 2% dei nati di ogni anno raggiunge un QI molto alto superiore a 145
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In Europa
A seconda del Paese in questione e della relativa politica
educativa, l’istruzione dei giovani dotati e la promozione, in
generale, del talento può costituire:
parte dell’istruzione tradizionale
una disciplina a se stante, che segue misure educative speciali
e distinte dal percorso scolastico di istruzione
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E… in Italia?
L’Italia che fa scappare i suoi cervelli all’estero e sembra non
preoccuparsi particolarmente neanche dei piccoli di talento
Secondo un'indagine tedesca, l'Italia è l'unico Paese sviluppato in
cui non esiste un regolamento scolastico o uno strumento
legislativo che definisca le modalità di inserimento per gli studenti
plusdotati
Per molti anni è stato consentito alle famiglie di iscrivere i
bambini in anticipo al secondo anno di scuola primaria, previo
superamento di esame di idoneità (Decreto Legislativo 15 aprile 2005,
n.76, art.1 comma 4); tale possibilità ora non è più prevista
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Autonomia didattica e organizzativa
All'interno del Regolamento dell'autonomia scolastica vi sono norme
che regolano l'autonomia didattica (art. 4) e l'autonomia
organizzativa (art. 5).
L'applicazione di queste norme è di diretta competenza della scuola
che vi dà attuazione con criteri di flessibilità, ma nel rispetto della
libertà di scelta educativa delle famiglie e, comunque, riconoscendo
e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di
ciascun alunno, e adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo
Il Ministero, però, non chiarisce in dettaglio cosa intenda né cosa
siano i moduli di approfondimento
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Diritto allo studio e pari opportunità
Per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti, lo Stato
italiano prevede sostegni, servizi e provvidenza varie affinché
ognuno possa realizzare il proprio diritto personale
all'istruzione.
Le norme prevedono sostegni per alunni disabili, scuole
ospedaliere, interventi per alunni stranieri, interventi nelle
aree a rischio di dispersione scolastica e devianza minorile o
altri specifici servizi finalizzati ad assicurare ad ognuno il diritto
all'istruzione sancito dalla Costituzione
I bambini dotati e plusdotati non sono menzionati né per loro
c'è alcun programma particolare!
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Leggi regionali per il diritto allo studio
Tra le funzioni delle Regioni vi è quella del diritto allo
studio che si realizza con strutture, servizi e attività
destinate a facilitare, mediante erogazioni e provvidenze
in denaro o mediante servizi individuali o collettivi, a
favore di alunni di scuole pubbliche e private,
l'assolvimento dell'obbligo nonché, per gli studenti capaci
e meritevoli, la prosecuzione degli studi….
Ogni regione si è data nel tempo una propria legge
regionale per il diritto allo studio: tuttavia queste leggi
sono notevolmente differenziate tra loro
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Discriminati … di fatto
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Non sono tutti uguali!
Mentre l’esistenza degli alunni ipodotati é prevista in modo
inclusivo nelle classi della scuola italiana e nella formazione
degli insegnanti già da molti anni, i bambini dotati e i plusdotati
non godono di un vero e proprio riconoscimento nel sistema
scolastico
L’impressione è che, con il pretesto della differenziazione interna
e dell’individualizzazione dell’insegnamento, si voglia affrontare
in modo superficiale la situazione di coloro che deviano dalla
norma verso l’alto
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Abbandonati a loro stessi
Le ricerche condotte sulla popolazione scolastica dotata
hanno dimostrato che il target di alunni si aggira tra il 3 e il
10% dell’utenza scolastica complessiva, e che un numero
significativo di alunni talentati si trova in difficoltà e
cerca di frequente un’assistenza sociale, per evitare
l’insuccesso o l’abbandono scolastico
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A volte etichettati come“Geni”
Per genio (dal latino genius, dal verbo genere, generare, creare)
s'intende quella speciale attitudine naturale atta a produrre
opere di importante rilevanza artistica, scientifica, etica o sociale
La disposizione naturale può anche essere portata alla luce con
l'educazione, ma difficilmente trasmessa ad altri (i figli o i
discepoli dei geni molto raramente eguagliano i padri o i maestri)
Nel corso dei secoli, la parola genio ha assunto significati e
valenze molto diverse
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Genio o secchione?
In latino genium ha la medesima radice di ingenium, ingegno appunto,
ovvero acutezza d'intelletto, a cui si contrappone invece lo studium,
le capacità acquisite con un impegno lungo e laborioso
Nel Rinascimento il genio è chi, dotato di "multiforme ingegno",
giganteggia sul resto dell'umanità per le sue capacità insieme artistiche
e scientifiche. Tipica la figura di Leonardo, prototipo dell'intelligenza
geniale
Nei secoli XVII e XVIII, l'ammirazione e stupefazione per le scoperte
scientifiche fa sì che si torni ad intendere il genio come nell'accezione
rinascimentale, per cui il termine si associa a campi del sapere, genio
scientifico, matematico, filosofico ecc.
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Spesso derisi come“Secchioni”
Secchione è accrescitivo di secchia (< lat. parl. sicla, latino classico situla,
«secchio») e si dice di alunno sgobbone. La voce viene dal lombardo ticinese
segión, «alunno che studia molto»
Per spiegare il rapporto che c’è tra secchio e studio, più che pensare
all’alunno che va continuamente a riempire il suo secchio al pozzo della
scienza, c’è chi ritiene che si debba ricorrere a sgamelà («sgobbare, lavorare
molto»), che fa pensare a gamela, il recipiente per il rancio dei soldati, e di
qui si passa a un recipiente più grande, il segión
Siamo di fronte a un procedimento molto comune nel gergo, per cui a una
parola viene sostituito un sinonimo. Infatti a segión viene dato, attraverso
gamela («gamella»), il significato di sgamelà, cioè «sgobbare» (fonte www.pianetascuola.net/
dizionari/storia_parole/index.html)
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Il disagio scolastico
La parola “secchione” negli ultimi anni è entrata nell’italiano
come termine gergale studentesco
Nessuno vuole essere sgobbone, neanche chi lo è… anche se,
studiare, dovrebbe essere normale per uno studente
Di solito la parola “secchione” viene usata in senso
dispregiativo (vedi http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Secchione), ma
talvolta si può accompagnare anche a una certa invidia per chi fa
una cosa che è difficile fare
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Un problema di cultura
L'intelligenza estrema fa per lo più paura, perché evoca una
superiorità.
Le società temono il bambino iperdotato per lo stesso motivo:
temono di non poterlo frenare, tenere nelle regole, prevedere.
Si identifica l'iperdotato con l'extraterrestre pericoloso, più che
col bambino bisognoso di comprensione e appoggio
Piero Angela nella sua trasmissione del 23/6/08 evidenzia come
in Italia si sia più propensi a strapagare un calciatore o una
velina piuttosto di uno studioso e un ricercatore!
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Da una parte, i soldi ci sono…
Spinto dagli investimenti in
cultura, spettacolo e sociale, il
mercato delle sponsorizzazioni in
Italia crescerà del 3,1%
raggiungendo quota 1.826
milioni di euro
Nel 2008, i mezzi di
comunicazione più interessanti
per gli sponsor saranno: la
Nazionale di calcio ed i suoi
campioni come testimonial
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Ma, dall’altra…
La borsa di studio per un dottorato di
ricerca in Italia è oggi di 810 euro mensili,
rispetto ai 1100 euro mensili della
Germania, ai 1500 euro della Svezia, ai 4000
dollari degli Stati Uniti.
! I laureati più brillanti trovano facilmente lavoro presso grandi
università e centri di ricerca stranieri, con livelli di retribuzione
adeguati ed interessanti prospettive scientifiche.
! È infatti impensabile che una persona possa garantirsi un futuro
dignitoso restando in attesa di una borsa di studio costantemente in
ritardo, nonostante i soldi ci siano e siano già stanziati
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Paradossi italiani
In Italia, tuttavia, sono attivi 3.076 corsi di laurea, organizzati in 48 classi di laurea,
all'interno delle quali ogni ateneo può inventarsi le denominazioni che preferisce.
Salvatore Casillo, ordinario di sociologia industriale all'Università di Salerno, ha raccolto
in un libro dal titolo "Come ti erudisco il pupo. Rapporto sull'università italiana”; e tra le
altre cose, anche i corsi di laurea più strampalati esistenti e frequentati.
Verde Ornamentale, corso di laurea dell'Università di Bologna;
Gestione Tecnica del Paesaggio, corso di laurea dell'Università di Perugia;
Tutela e Benessere Animale, si studia a Teramo;
Scienza della Produzione e della Trasformazione del Latte, Università di Milano;
Scienza e Tecniche Equine, si studia a Parma;
Scienze dell'Allevamento, Igiene e Benessere del Cane e del Gatto, Università di Bari;
Tecniche dell'Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila, Università di Pisa;
Scienza della Mediazione Linguistica per Traduttori Dialoghisti Cinetelevisivi, Torino;
Scienze e Tecnologie del Fitness, corso di laurea dell'Università di Camerino;
Scienze e Turismo Alpino, si studia a Torino.
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Conclusioni
Tutte le azioni adottate attualmente, o in precedenza,
riguardano sempre e comunque solo le eccellenze a partire dai
licei e poi l’Università…
Ma quanti, nel frattempo, si sono persi per strada?
Da uno studio emerge che una buona percentuale di ragazzi che
abbandona precocemente la scuola è in effetti un ragazzo dal
potenziale alto.
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Dire, fare… ma che fare?
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La rinascita
L’Italia vide col Rinascimento il suo periodo di auge... ora il
nostro Paese deve uscire dal Medioevo e tuffarsi in un nuovo
Rinascimento dove tanti mecenati sostengano e promuovano i
giovani talenti
Questo è il momento giusto, ma bisogna spingersi oltre: essere
il primo paese che adotta un metodo nell'head hunter sin da
piccoli e un adeguato accompagnamento di questi
2006
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Ma… per diventare Campioni del Mondo…
Serve formare una squadra
Serve una squadra di eccellenze
Le eccellenze non si improvvisano
ma si ricercano e si allenano col
tempo sin da piccoli
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Avere“stoffa”non basta!
Bisogna anzitutto saperli riconoscere, perché diagnosi errate sono gravissime,
poiché appioppano ai bambini una patente di anomalia comoda per
neutralizzarli, ma terribile per il loro sviluppo.
Le conseguenze sono pesanti, per l’evoluzione intellettiva e psichica di questo
bambini e per la società, che soffoca molti cervelli prima ancora che fuggano.
Nonostante l’alto potenziale intellettivo, a volte riescono male a scuola. Si
annoiano alle ripetizioni, sono frustrati nel loro voler approfondire, si sentono
diversi, quindi inferiori; disadeguati, incompresi, quindi soli.
Scopo della progetto non è l’addestramento precoce dei bambini, ma
l’equilibrato sviluppo globale della loro personalità. Il metodo deve essere
fondato sull’arricchimento più che sull’anticipo
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Deve conoscere e
sostenere i bambini
talentati, non discriminarli
Serve conoscere gli alti potenziali
ma serve anche conoscere le
scuole e gli insegnanti adeguati
La piramide delle responsabilità
Scuola
Stato
Società
Aziende, Imprese, Famiglie, Associazioni, ecc...
Servono leggi che offrano più elasticità e
maggiori opportunità ai bambini talentati
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Ipotesi di progetto
Bisogna pertanto agire in modo trasversale e sistematico attraverso:
1. Individuazione dei dotati e plusdotati, a vari livelli, su scala nazionale
2. Individuazione di docenti, genitori, pediatri, imprenditori interessati
ad occuparsi di tali progetti
3. preparazione di tutor/coach con competenze specifiche atte a
sviluppare le diverse espressioni del potenziale intellettivo (intelligenza
linguistica, logico-matematica, spaziale, artistica, ecc…)
4. Allestire delle strutture per attuare i programmi di sviluppo
5. Promuovere e realizzare progetti di comunicazione di massa per
sensibilizzare la Società a migliorare l’accettazione ed il rapporto nei
confronti del bambino talentato
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Un progetto (in) Comune
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
L’unione fa la forza
Per promuovere i talenti serve intrecciare delle reti fra partner
diversi che s’identificano in un progetto comune mirato e lo
sostengono
Il nostro paese deve trovare la soluzione adatta alla sua
situazione: non possiamo semplicemente emulare modelli adottati
in altri Paesi
Dobbiamo mettere in moto la nostra creatività; come in passato,
Impero Romano e Rinascimento, tutte le energie devono essere
concentrate su un unico obiettivo: la promozione dei talenti
(Mecenate)
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Ipotesi di soggetti interessati
Enti promotori: Eurotalent
Patrocinio: Ministero della Pubblica Istruzione, UNESCO
Enti sostenitori: ANCI, Junior Achievement, Assoreti, Confindustria
Enti finanziatori: FSE, XPrize Foundation, Credit Suisse...
Sponsor: Aziende Virtuose
Altri Partner: Piemme Edizioni (Geronimo Stilton)
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
1_Riconoscere la dotazione intellettiva
PERCHÉ
Per incoraggiare e sostenere con successo i giovani talenti occorre
innanzitutto trovare gli strumenti adatti per capire questi ragazzi.
L’obiettivo è di scovare bambini dotati di capacità superiori alla
media e di interessarli, prepararli, motivarli e incoraggiarli nel
loro cammino verso i massimi livelli. Un cammino che questi
giovani devono volere e potere percorrere da soli
È indispensabile conoscere i soggetti potenziali affinchè questi
talenti non vadano persi
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
1_Riconoscere la dotazione intellettiva
COME
Preparazione di materiale informativo sul
riconoscimento dei ns soggetti, da distribuire in modo
globale ad insegnanti, pediatri, psicologi e genitori
I genitori sono indispensabili: la famiglia rappresenta un
importante sostegno dal profilo psicologico
Somministrazione di pre-test attraverso scuole,
consultori, ecc… atti all’individuazione dei bambini e
ragazzi dotati o plusdotati
Organizzazione di concorsi
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2_Identificazione tutor
PERCHÉ
In presenza di talento, bisogna sapere cosa fare, dove e
a chi rivolgersi
Per essere aiutati e sostenuti, i genitori dei bambini e
dei ragazzi dotati e plusdotati devono conoscere i nomi
di chi fa parte del progetto; devono avere dei punti di
riferimento precisi e, soprattutto, che siano
facilmente raggiungibili sia dal punto di vista logistico
sia finanziario (pari opportunità)
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2_Identificazione tutor
COME
Recupero degli insegnanti (si prevede centomila in meno, tra
docenti di ruolo e supplenti, entro il 2011)
Realizzazione di materiale informativo per insegnanti
(intelligenza, superdotazione, promozione dei talenti)
Somministrazione di questionari sulla percezione e sulla
disponibilità di partecipare al progetto
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3_Formazione di chi si occupa di loro
PERCHÉ
Per quanto riguarda l’individuazione e la formazione di questi
bambini, è bene affidarsi ad esperti: non basta che siano psicologi o
testisti, devono essere persone abituate ad aver a che fare con
questi bambini
COME
Preparazione degli insegnanti, attraverso:
Convegni
Seminari
Corsi di formazione di alto livello
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3bis_Dislocazione dei tutor
Per poter ottenere risultati omgenei, è necessario istituire la
figura di un Tutor di 1° livello per Regione; un Tutor di 2° livello
Provinciale; un coach di 3° livello locale
In tal modo si crea una struttura piramidale a cascata che sia
modulare, replicabile ed implementabile nel tempo
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4_Le strutture
In italia abbiamo 8.101 comuni e vi sono ben:
5.640 palestre
13.978 associazioni e federazioni sportive
4.448 impianti sportivi e corsi in varie discipline
(fonte: Pagine Gialle on-line)
Ma quante “palestre per la mente” abbiamo?
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Un metodo per le pari opportunità
Per permettere ad ogni bambino di crescere al meglio è sempre
necessario rispettarne i tempi reali di sviluppo.
In un insegnamento centrato sulla media, non sono rispettate le
pari opportunità: alcuni bambini dovranno ripiegare le loro ali,
altri tenteranno inutilmente di allargarle.
L'insegnamento, soprattutto nelle classi elementari, dovrebbe
essere altamente differenziato
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Palestre per la mente
Realizzazione di classi scolastiche o extra-scolastiche sull’idea dei club
sportivi dove un coach segue i bambini; questi potranno così sviluppare
un costante approfondimento e l’apertura ad iniziative particolari
atte ad aprire la dimensione del sapere in tante forme non approfondite
dalla scuola (sviluppo dell’intelligenza, in tutte le sue espressioni,
attraverso discipline come musica, pittura, astronomia, teatro, sport,
ecc…).
Lezioni in FAD, esercitazioni, laboratori
Incentivi e vantaggi concreti anche per le famiglie che spesso non hanno
i mezzi economici per accompagnare nel loro cammino i bambini dotati
o plusdotati
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
5_Atteggiamento della Società
Servono progetti per cambiare l’atteggiamento della Società verso i bambini
dotati e plusdotati
Aziende virtuose, che fanno CSR, devono essere particolarmente
sensibilizzate e finanziare, anche nel loro interesse, programmi ed aventi a
sostegno dei talenti
Realizzazione di mostre itineranti multimediali e multisensoriali per
illustrare la magnificenza e le potenzialità del cervello, attraverso gli esempi
dei “grandi” (in ogni campo) del passato e del presente
Realizzazione di libri (ad esempio di Geronimo Stilton che è molto
apprezzato), riviste per bambini/ragazzi, programmi televisivi, ed eventuali
cartoons in cui si sottolinea l’importanza di preferire l’intelligenza e la cultura
e la promozione dei talenti
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza...
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Talento o eccellenza scolastica
Il talento, nella accezione che in questo ambito lo intendiamo, non ha nulla a che
vedere con curriculum, votazioni o con l’eccellente conoscenza di una materia
L’aver ottenuto un alto punteggio a scuola non necessariamente significa essere un
talento, sia pure potenziale; così come non lo è una persona che esprime fortissime
conoscenze informatiche, ad esempio, magari tali da essere considerato nel suo campo
un guru
Il talento ha più a che vedere con il saper essere della persona nei confronti degli
altri, quindi con le sue capacità di relazione, di interazione e di comunicazione.
I talenti sono giovani con un forte potenziale e con prestazioni superiori alla media,
in grado di lavorare assumendosi responsabilità sempre maggiori, veloci
nell’apprendere e in grado di trasferire valore alla struttura
(fonte La questione dei talenti tra mito e realtà.- Fabio Ricceri - http://employerbranding.blogspot.com)
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Dal dono …
! Il periodo dell’infanzia, in cui si registra la miglior capacità di
apprendimento, va sfruttato per introdurre una formazione di
arricchimento, soprattutto nei bambini dotati o plusdotati.
! Il giovane talento deve infatti prepararsi sia culturalmente sia
psichicamente al viaggio che lo condurrà a raggiungere i massimi
livelli, ma questo va affrontato in modo adeguato e sereno.
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… al talento
Deve essere seguito da esperti che sappiano arricchire
gradualmente le proposte, senza fretta e senza gravare il
bambino di pretese e aspettative.
Lo scopo non è infarcire di nozioni, ma permettere la gioia
dell’apprendimento e la scoperta della ricerca
Per quanto riguarda la formazione del bambino, è fondamentale
saper ascoltare e rispettare i suoi ritmi, senza ascoltare né chi è
convinto che i bambini debbano sottostare ai tempi imposti dalle
convenzioni, né chi vuole addestrarli precocemente
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Una scelta obbligata
La mancanza di pari opportunità nell’ambito dell’apprendimento
scolastico, ha conseguenze gravi per questi bambini, come per la
nazione.
Infatti per ogni Stato è importantissimo aiutare i propri cittadini a
sviluppare al meglio l’intelligenza e la creatività, specialmente se
lo Stato è privo di materie prime e affida il benessere della
nazione alla capacità di innovazione
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
Un investimento responsabile
Gli investimenti in sponsorizzazioni hanno un ritorno a breve/medio
termine e sono finalizzati solo alla promozione dell’immagine per
ottenere maggiori vendite
L’investimento in Risorse Umane è a medio/lungo termine ma è
finalizzato a rendere la nostra economia più innovativa e più
competitiva, nonché meno vincolata all'acquisto di brevetti esteri
che rappresentano alti costi per le nostre imprese
È in quest’ottica, pertanto, che si ipotizza nel progetto un supporto
fondamentale di Confindustria, dove incentiva le imprese ad
investire nei talenti fin dal loro riconoscimento e poi nella loro
crescita
© Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone
ROI (Return of Investiment)
In pochi anni sarà possibile anche calcolare il ROI, avendo sempre
più disponibilità di capitale umano altamente preparato e pronto
a vedersela con un mercato dei talenti senza frontiere; capaci
quindi di confrontarsi con la concorrenza intellettuale degli
immigrati di seconda generazione, fortemente motivati a salire
nella scala sociale
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Un sogno…
Era il 1975, quando il giovane Gates con l'aria un po' secchiona disse:
«Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa»
E’ il 2008… e io nel futuro vedo una palestra per la mente in ogni
comune e una in ogni scuola
Maggio 2013: si è fatto ancora nulla; c’è una forte ostilità già solo a
parlare di simili argomenti.... continuo a sperare e a lavorarci!
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Restiamo in contatto?
UnicaMente, The Pursuit of Uniquess (La ricerca dell'unicità) si
pone al fianco delle imprese italiane per aiutarle a ri-scoprire il
vantaggio competitivo e la proposta di valore delle attività e del
territorio in cui operano, in un’ottica di sviluppo del benessere
sostenibile e valorizzazione del capitale umano.
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La mia lunga e diversificata esperienza
Freelance
Ho lavorato come: Image & Communication specialist • Recruiter & human resources Assistant • Learning & Development Assistant
Dipendente
Volontaria
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Grazie per l’attenzione
Confidiamo nelVostro sostegno!

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I Bambini sono come i pomodori...

  • 1. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone I Bambini sono come … i Pomodori ! Ovvero: IL TESORO DIMENTICATO Un progetto per riconoscere, promuovere e valorizzare il talento
  • 2. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Unicamente... conosciamoci MI PRESENTO: UNICAMENTE è uno Studio di consulenza e formazione imprenditoriale, fondato nel 2004 da Consolata Plantone, business designer; dopo i master in Industrial e Visual Design, ho conseguito anche un Master in Comunicazione Multimediale, una Specializzazione in Promozione Turistica dei Beni Culturali ed Ambientali e una in Europrogettazione. Mi occupo di comunicazione, marketing, innovazione e sviluppo d’impresa. PERCHÉ QUESTO PROGETTO? perché le imprese italiane hanno un potenziale nascosto ma devono investire nei talenti e sviluppare il loro capitale umano. Ma, soprattutto, sono mamma di un ragazzo “gifted” e nel corso degli anni abbiamo affrontato non poche difficoltà. Vi racconto cosa significa essere “gifted” in Italia, oggi. (agg. al 2013).
  • 3. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Sono tutti pomodori, ma… … non sono tutti uguali!
  • 4. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Pomodori“Ciliegini” Sono dolci, succosi, tanto buoni… ma sono piccolini e non possono crescere di più
  • 5. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Pomodori“Sammarzano” Sono ottimi per la salsa, ma si ottiene il meglio solo se “spremuti”
  • 6. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Pomodori da insalata Sono i più comuni e di medie dimensioni; vanno bene sempre, in “qualsiasi occasione”
  • 7. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Pomodoro“Cuore di Bue” Sono di notevoli dimensioni e maturano presto; ma anche “verdi sono già ottimi”
  • 8. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Pomodori“Chilo delle Garfagnana” Hanno dimensioni eccezionali e sono un po’ “difficili da maneggiare” Maturano precocemente e rendono 4 volte i pomodori normali
  • 9. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Cosa hanno in comune Tutte le piante di pomodori, tuttavia, per crescere bene, devono essere innaffiate moltissimo e, soprattutto, legate ad un sostegno, altrimenti la pianta si piega sotto il peso del frutto
  • 10. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Maturazione I pomodori, poi, non raggiungono tutti la maturazione nello stesso momento; per cui se si aspetta a raccoglierli tutti insieme, quelli maturati per primi saranno oramai marci e da buttare…
  • 11. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone I bambini sono come i pomodori La precedente metafora vuole solo far riflettere su come i bambini talentati siano una vera e propria risorsa, ma troppo spesso il problema viene emarginato Tra le risorse su cui può contare un Paese, molto spesso ahimè dimenticate, ci sono le risorse umane Si fa di tutto per trovare nuove risorse, del suolo e del sottosuolo, ma per trovare e coltivare risorse umane si è sempre fatto ben poco Bisogna riconoscere ed aiutare sin da bambini le persone particolarmente dotate intellettualmente: urge adottare misure efficaci ed immediate, servono interventi OGGI!
  • 12. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Eppur qualcosa si dice…
  • 13. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Mario Draghi “L’istruzione è uno dei più importanti capitoli di un’azione di riforma volta a modificare il contesto in cui è inserito questo sistema.… Una efficace politica dell’istruzione deve conciliare l’eccellenza con l’equa diffusione delle opportunità di istruirsi nella misura massima desiderata. Non vi è conflitto fra questi due obiettivi, purché il soggetto pubblico persegua l’obiettivo di livellare le opportunità di partenza e compia scelte gestionali che permettano anche al mercato di selezionare l’eccellenza….” Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Economia, Istruzione e crescita economica, Lectio Magistralis del prof. Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia, in occasione dell’inaugurazione del 100° anno accademico
  • 14. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Emma Marcegaglia Un paese che voglia crescere deve investire nella formazione, nella scuola e nell’università. Va cambiata la cultura che ha indebolito la scuola e l’università per un malinteso e dannoso egualitarismo. Invece di spingere i ragazzi a studiare di più, è prevalsa l’idea di promuoverli più facilmente. Si è pensato che il titolo di studio, e non la qualità dell’istruzione, fosse la chiave della promozione sociale. Invece di valorizzare i talenti, si è appiattito tutto verso il basso. Il risultato è che a 15 anni un ragazzo italiano ha già perso un anno di apprendimento rispetto a un suo coetaneo europeo.
  • 15. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Emma Marcegaglia Dobbiamo ricercare e promuovere i talenti. Mentre da noi si teorizza l’uguaglianza nella mediocrità, in Gran Bretagna si è creato - con una selezione oggettiva e trasparente - un gruppo di scuole capaci di valorizzare i più bravi e preparare le classi dirigenti del futuro. Così si costruisce il futuro sulla base del merito e non con le promozioni di massa. Mi rivolgo, come mamma di una bambina di 5 anni, a tutti i genitori Tratto da “Relazione di Emma Marcegaglia all'assemblea di Confindustria” - Roma il 22 maggio 2008
  • 16. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone È un problema di cultura Il problema, pertanto, è che in Italia in primo luogo manca la cultura del sapere e dell’intelligenza Spesso la parola meritocrazia viene erroneamente usata per descrivere una società dove la salute, la ricchezza e lo stato sociale sono raggiunti attraverso la competizione e, dove, quindi, il criterio di "merito" può di fatto sparire a fronte di forza bruta o furbizia E non bisogna nemmeno confondere intelligenza con rendimento scolastico… che talvolta non coincidono (vedi A. Einstein)
  • 17. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Sono stati dati gli input... Già nel 1994, la raccomandazione n.1248 del Consiglio d’Europa sull’educazione dei bambini talentati ha sottolineato la necessità di sviluppare il loro potenziale intellettivo attraverso strumenti e condizioni di insegnamento particolari Infatti, secondo la raccomandazione in oggetto, “i bambini talentati dovrebbero poter beneficiare di condizioni adeguate di insegnamento, capaci di sviluppare completamente le loro potenzialità, nel loro interesse e nell’interesse della società
  • 18. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Ma... il tesoro è dimenticato... Nessun paese si può permettere di sprecare dei talenti, poiché sarebbe proprio uno spreco di risorse umane non identificare in tempo delle potenzialità intellettuali o di altra natura, per le quali sono necessari strumenti adeguati
  • 19. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Cosa si sta facendo…
  • 20. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Siamo tutti uguali? Tutti gli individui sono diversi, anche gli plusdotati; e tutti hanno il diritto ad avere le stesse opportunità di formazione secondo le loro capacità Per rispondere, però, in modo adeguato ai bisogni specifici di ciascuno è necessario conoscere lo sviluppo intellettuale e affettivo dei ragazzi, è indispensabile identificarli tempestivamente in modo corretto
  • 21. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Quanti sono? Lo studioso americano Wechsler sviluppò una scala di valutazione dell’intelligenza, sottolineando che il QI di una persona rappresenta la sua posizione all’interno di un gruppo, parametro il rapporto fra l’età mentale e l’età reale Così, un bambino di 6 anni che risponda esattamente almeno alla metà dei quesiti preparati per soggetti di 8 anni, ha un quoziente d’intelligenza pari a: QI = 8/6 = 133 Da un punto di vista statistico, se un test d’intelligenza è ben tarato, applicato ad un campione sufficientemente grande di popolazione, darà i seguenti risultati: Il 50% della popolazione presenta un QI compreso tra 90 e 110 Il 25% della popolazione si trova al di sopra di 110 Il 25% della popolazione si trova al di sotto di 90 Statisticamente il 2% dei nati di ogni anno raggiunge un QI molto alto superiore a 145
  • 22. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone In Europa A seconda del Paese in questione e della relativa politica educativa, l’istruzione dei giovani dotati e la promozione, in generale, del talento può costituire: parte dell’istruzione tradizionale una disciplina a se stante, che segue misure educative speciali e distinte dal percorso scolastico di istruzione
  • 23. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone E… in Italia? L’Italia che fa scappare i suoi cervelli all’estero e sembra non preoccuparsi particolarmente neanche dei piccoli di talento Secondo un'indagine tedesca, l'Italia è l'unico Paese sviluppato in cui non esiste un regolamento scolastico o uno strumento legislativo che definisca le modalità di inserimento per gli studenti plusdotati Per molti anni è stato consentito alle famiglie di iscrivere i bambini in anticipo al secondo anno di scuola primaria, previo superamento di esame di idoneità (Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n.76, art.1 comma 4); tale possibilità ora non è più prevista
  • 24. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Autonomia didattica e organizzativa All'interno del Regolamento dell'autonomia scolastica vi sono norme che regolano l'autonomia didattica (art. 4) e l'autonomia organizzativa (art. 5). L'applicazione di queste norme è di diretta competenza della scuola che vi dà attuazione con criteri di flessibilità, ma nel rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie e, comunque, riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascun alunno, e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo Il Ministero, però, non chiarisce in dettaglio cosa intenda né cosa siano i moduli di approfondimento
  • 25. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Diritto allo studio e pari opportunità Per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti, lo Stato italiano prevede sostegni, servizi e provvidenza varie affinché ognuno possa realizzare il proprio diritto personale all'istruzione. Le norme prevedono sostegni per alunni disabili, scuole ospedaliere, interventi per alunni stranieri, interventi nelle aree a rischio di dispersione scolastica e devianza minorile o altri specifici servizi finalizzati ad assicurare ad ognuno il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione I bambini dotati e plusdotati non sono menzionati né per loro c'è alcun programma particolare!
  • 26. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Leggi regionali per il diritto allo studio Tra le funzioni delle Regioni vi è quella del diritto allo studio che si realizza con strutture, servizi e attività destinate a facilitare, mediante erogazioni e provvidenze in denaro o mediante servizi individuali o collettivi, a favore di alunni di scuole pubbliche e private, l'assolvimento dell'obbligo nonché, per gli studenti capaci e meritevoli, la prosecuzione degli studi…. Ogni regione si è data nel tempo una propria legge regionale per il diritto allo studio: tuttavia queste leggi sono notevolmente differenziate tra loro
  • 27. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Discriminati … di fatto
  • 28. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Non sono tutti uguali! Mentre l’esistenza degli alunni ipodotati é prevista in modo inclusivo nelle classi della scuola italiana e nella formazione degli insegnanti già da molti anni, i bambini dotati e i plusdotati non godono di un vero e proprio riconoscimento nel sistema scolastico L’impressione è che, con il pretesto della differenziazione interna e dell’individualizzazione dell’insegnamento, si voglia affrontare in modo superficiale la situazione di coloro che deviano dalla norma verso l’alto
  • 29. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Abbandonati a loro stessi Le ricerche condotte sulla popolazione scolastica dotata hanno dimostrato che il target di alunni si aggira tra il 3 e il 10% dell’utenza scolastica complessiva, e che un numero significativo di alunni talentati si trova in difficoltà e cerca di frequente un’assistenza sociale, per evitare l’insuccesso o l’abbandono scolastico
  • 30. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone A volte etichettati come“Geni” Per genio (dal latino genius, dal verbo genere, generare, creare) s'intende quella speciale attitudine naturale atta a produrre opere di importante rilevanza artistica, scientifica, etica o sociale La disposizione naturale può anche essere portata alla luce con l'educazione, ma difficilmente trasmessa ad altri (i figli o i discepoli dei geni molto raramente eguagliano i padri o i maestri) Nel corso dei secoli, la parola genio ha assunto significati e valenze molto diverse
  • 31. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Genio o secchione? In latino genium ha la medesima radice di ingenium, ingegno appunto, ovvero acutezza d'intelletto, a cui si contrappone invece lo studium, le capacità acquisite con un impegno lungo e laborioso Nel Rinascimento il genio è chi, dotato di "multiforme ingegno", giganteggia sul resto dell'umanità per le sue capacità insieme artistiche e scientifiche. Tipica la figura di Leonardo, prototipo dell'intelligenza geniale Nei secoli XVII e XVIII, l'ammirazione e stupefazione per le scoperte scientifiche fa sì che si torni ad intendere il genio come nell'accezione rinascimentale, per cui il termine si associa a campi del sapere, genio scientifico, matematico, filosofico ecc.
  • 32. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Spesso derisi come“Secchioni” Secchione è accrescitivo di secchia (< lat. parl. sicla, latino classico situla, «secchio») e si dice di alunno sgobbone. La voce viene dal lombardo ticinese segión, «alunno che studia molto» Per spiegare il rapporto che c’è tra secchio e studio, più che pensare all’alunno che va continuamente a riempire il suo secchio al pozzo della scienza, c’è chi ritiene che si debba ricorrere a sgamelà («sgobbare, lavorare molto»), che fa pensare a gamela, il recipiente per il rancio dei soldati, e di qui si passa a un recipiente più grande, il segión Siamo di fronte a un procedimento molto comune nel gergo, per cui a una parola viene sostituito un sinonimo. Infatti a segión viene dato, attraverso gamela («gamella»), il significato di sgamelà, cioè «sgobbare» (fonte www.pianetascuola.net/ dizionari/storia_parole/index.html)
  • 33. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Il disagio scolastico La parola “secchione” negli ultimi anni è entrata nell’italiano come termine gergale studentesco Nessuno vuole essere sgobbone, neanche chi lo è… anche se, studiare, dovrebbe essere normale per uno studente Di solito la parola “secchione” viene usata in senso dispregiativo (vedi http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Secchione), ma talvolta si può accompagnare anche a una certa invidia per chi fa una cosa che è difficile fare
  • 34. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Un problema di cultura L'intelligenza estrema fa per lo più paura, perché evoca una superiorità. Le società temono il bambino iperdotato per lo stesso motivo: temono di non poterlo frenare, tenere nelle regole, prevedere. Si identifica l'iperdotato con l'extraterrestre pericoloso, più che col bambino bisognoso di comprensione e appoggio Piero Angela nella sua trasmissione del 23/6/08 evidenzia come in Italia si sia più propensi a strapagare un calciatore o una velina piuttosto di uno studioso e un ricercatore!
  • 35. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Da una parte, i soldi ci sono… Spinto dagli investimenti in cultura, spettacolo e sociale, il mercato delle sponsorizzazioni in Italia crescerà del 3,1% raggiungendo quota 1.826 milioni di euro Nel 2008, i mezzi di comunicazione più interessanti per gli sponsor saranno: la Nazionale di calcio ed i suoi campioni come testimonial
  • 36. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Ma, dall’altra… La borsa di studio per un dottorato di ricerca in Italia è oggi di 810 euro mensili, rispetto ai 1100 euro mensili della Germania, ai 1500 euro della Svezia, ai 4000 dollari degli Stati Uniti. ! I laureati più brillanti trovano facilmente lavoro presso grandi università e centri di ricerca stranieri, con livelli di retribuzione adeguati ed interessanti prospettive scientifiche. ! È infatti impensabile che una persona possa garantirsi un futuro dignitoso restando in attesa di una borsa di studio costantemente in ritardo, nonostante i soldi ci siano e siano già stanziati
  • 37. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Paradossi italiani In Italia, tuttavia, sono attivi 3.076 corsi di laurea, organizzati in 48 classi di laurea, all'interno delle quali ogni ateneo può inventarsi le denominazioni che preferisce. Salvatore Casillo, ordinario di sociologia industriale all'Università di Salerno, ha raccolto in un libro dal titolo "Come ti erudisco il pupo. Rapporto sull'università italiana”; e tra le altre cose, anche i corsi di laurea più strampalati esistenti e frequentati. Verde Ornamentale, corso di laurea dell'Università di Bologna; Gestione Tecnica del Paesaggio, corso di laurea dell'Università di Perugia; Tutela e Benessere Animale, si studia a Teramo; Scienza della Produzione e della Trasformazione del Latte, Università di Milano; Scienza e Tecniche Equine, si studia a Parma; Scienze dell'Allevamento, Igiene e Benessere del Cane e del Gatto, Università di Bari; Tecniche dell'Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila, Università di Pisa; Scienza della Mediazione Linguistica per Traduttori Dialoghisti Cinetelevisivi, Torino; Scienze e Tecnologie del Fitness, corso di laurea dell'Università di Camerino; Scienze e Turismo Alpino, si studia a Torino.
  • 38. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Conclusioni Tutte le azioni adottate attualmente, o in precedenza, riguardano sempre e comunque solo le eccellenze a partire dai licei e poi l’Università… Ma quanti, nel frattempo, si sono persi per strada? Da uno studio emerge che una buona percentuale di ragazzi che abbandona precocemente la scuola è in effetti un ragazzo dal potenziale alto.
  • 39. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Dire, fare… ma che fare?
  • 40. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone La rinascita L’Italia vide col Rinascimento il suo periodo di auge... ora il nostro Paese deve uscire dal Medioevo e tuffarsi in un nuovo Rinascimento dove tanti mecenati sostengano e promuovano i giovani talenti Questo è il momento giusto, ma bisogna spingersi oltre: essere il primo paese che adotta un metodo nell'head hunter sin da piccoli e un adeguato accompagnamento di questi
  • 41. 2006
  • 42. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Ma… per diventare Campioni del Mondo… Serve formare una squadra Serve una squadra di eccellenze Le eccellenze non si improvvisano ma si ricercano e si allenano col tempo sin da piccoli
  • 43. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Avere“stoffa”non basta! Bisogna anzitutto saperli riconoscere, perché diagnosi errate sono gravissime, poiché appioppano ai bambini una patente di anomalia comoda per neutralizzarli, ma terribile per il loro sviluppo. Le conseguenze sono pesanti, per l’evoluzione intellettiva e psichica di questo bambini e per la società, che soffoca molti cervelli prima ancora che fuggano. Nonostante l’alto potenziale intellettivo, a volte riescono male a scuola. Si annoiano alle ripetizioni, sono frustrati nel loro voler approfondire, si sentono diversi, quindi inferiori; disadeguati, incompresi, quindi soli. Scopo della progetto non è l’addestramento precoce dei bambini, ma l’equilibrato sviluppo globale della loro personalità. Il metodo deve essere fondato sull’arricchimento più che sull’anticipo
  • 44. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Deve conoscere e sostenere i bambini talentati, non discriminarli Serve conoscere gli alti potenziali ma serve anche conoscere le scuole e gli insegnanti adeguati La piramide delle responsabilità Scuola Stato Società Aziende, Imprese, Famiglie, Associazioni, ecc... Servono leggi che offrano più elasticità e maggiori opportunità ai bambini talentati
  • 45. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Ipotesi di progetto Bisogna pertanto agire in modo trasversale e sistematico attraverso: 1. Individuazione dei dotati e plusdotati, a vari livelli, su scala nazionale 2. Individuazione di docenti, genitori, pediatri, imprenditori interessati ad occuparsi di tali progetti 3. preparazione di tutor/coach con competenze specifiche atte a sviluppare le diverse espressioni del potenziale intellettivo (intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, artistica, ecc…) 4. Allestire delle strutture per attuare i programmi di sviluppo 5. Promuovere e realizzare progetti di comunicazione di massa per sensibilizzare la Società a migliorare l’accettazione ed il rapporto nei confronti del bambino talentato
  • 46. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Un progetto (in) Comune
  • 47. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone L’unione fa la forza Per promuovere i talenti serve intrecciare delle reti fra partner diversi che s’identificano in un progetto comune mirato e lo sostengono Il nostro paese deve trovare la soluzione adatta alla sua situazione: non possiamo semplicemente emulare modelli adottati in altri Paesi Dobbiamo mettere in moto la nostra creatività; come in passato, Impero Romano e Rinascimento, tutte le energie devono essere concentrate su un unico obiettivo: la promozione dei talenti (Mecenate)
  • 48. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Ipotesi di soggetti interessati Enti promotori: Eurotalent Patrocinio: Ministero della Pubblica Istruzione, UNESCO Enti sostenitori: ANCI, Junior Achievement, Assoreti, Confindustria Enti finanziatori: FSE, XPrize Foundation, Credit Suisse... Sponsor: Aziende Virtuose Altri Partner: Piemme Edizioni (Geronimo Stilton)
  • 49. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 1_Riconoscere la dotazione intellettiva PERCHÉ Per incoraggiare e sostenere con successo i giovani talenti occorre innanzitutto trovare gli strumenti adatti per capire questi ragazzi. L’obiettivo è di scovare bambini dotati di capacità superiori alla media e di interessarli, prepararli, motivarli e incoraggiarli nel loro cammino verso i massimi livelli. Un cammino che questi giovani devono volere e potere percorrere da soli È indispensabile conoscere i soggetti potenziali affinchè questi talenti non vadano persi
  • 50. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 1_Riconoscere la dotazione intellettiva COME Preparazione di materiale informativo sul riconoscimento dei ns soggetti, da distribuire in modo globale ad insegnanti, pediatri, psicologi e genitori I genitori sono indispensabili: la famiglia rappresenta un importante sostegno dal profilo psicologico Somministrazione di pre-test attraverso scuole, consultori, ecc… atti all’individuazione dei bambini e ragazzi dotati o plusdotati Organizzazione di concorsi
  • 51. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 2_Identificazione tutor PERCHÉ In presenza di talento, bisogna sapere cosa fare, dove e a chi rivolgersi Per essere aiutati e sostenuti, i genitori dei bambini e dei ragazzi dotati e plusdotati devono conoscere i nomi di chi fa parte del progetto; devono avere dei punti di riferimento precisi e, soprattutto, che siano facilmente raggiungibili sia dal punto di vista logistico sia finanziario (pari opportunità)
  • 52. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 2_Identificazione tutor COME Recupero degli insegnanti (si prevede centomila in meno, tra docenti di ruolo e supplenti, entro il 2011) Realizzazione di materiale informativo per insegnanti (intelligenza, superdotazione, promozione dei talenti) Somministrazione di questionari sulla percezione e sulla disponibilità di partecipare al progetto
  • 53. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 3_Formazione di chi si occupa di loro PERCHÉ Per quanto riguarda l’individuazione e la formazione di questi bambini, è bene affidarsi ad esperti: non basta che siano psicologi o testisti, devono essere persone abituate ad aver a che fare con questi bambini COME Preparazione degli insegnanti, attraverso: Convegni Seminari Corsi di formazione di alto livello
  • 54. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 3bis_Dislocazione dei tutor Per poter ottenere risultati omgenei, è necessario istituire la figura di un Tutor di 1° livello per Regione; un Tutor di 2° livello Provinciale; un coach di 3° livello locale In tal modo si crea una struttura piramidale a cascata che sia modulare, replicabile ed implementabile nel tempo
  • 55. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 4_Le strutture In italia abbiamo 8.101 comuni e vi sono ben: 5.640 palestre 13.978 associazioni e federazioni sportive 4.448 impianti sportivi e corsi in varie discipline (fonte: Pagine Gialle on-line) Ma quante “palestre per la mente” abbiamo?
  • 56. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Un metodo per le pari opportunità Per permettere ad ogni bambino di crescere al meglio è sempre necessario rispettarne i tempi reali di sviluppo. In un insegnamento centrato sulla media, non sono rispettate le pari opportunità: alcuni bambini dovranno ripiegare le loro ali, altri tenteranno inutilmente di allargarle. L'insegnamento, soprattutto nelle classi elementari, dovrebbe essere altamente differenziato
  • 57. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Palestre per la mente Realizzazione di classi scolastiche o extra-scolastiche sull’idea dei club sportivi dove un coach segue i bambini; questi potranno così sviluppare un costante approfondimento e l’apertura ad iniziative particolari atte ad aprire la dimensione del sapere in tante forme non approfondite dalla scuola (sviluppo dell’intelligenza, in tutte le sue espressioni, attraverso discipline come musica, pittura, astronomia, teatro, sport, ecc…). Lezioni in FAD, esercitazioni, laboratori Incentivi e vantaggi concreti anche per le famiglie che spesso non hanno i mezzi economici per accompagnare nel loro cammino i bambini dotati o plusdotati
  • 58. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone 5_Atteggiamento della Società Servono progetti per cambiare l’atteggiamento della Società verso i bambini dotati e plusdotati Aziende virtuose, che fanno CSR, devono essere particolarmente sensibilizzate e finanziare, anche nel loro interesse, programmi ed aventi a sostegno dei talenti Realizzazione di mostre itineranti multimediali e multisensoriali per illustrare la magnificenza e le potenzialità del cervello, attraverso gli esempi dei “grandi” (in ogni campo) del passato e del presente Realizzazione di libri (ad esempio di Geronimo Stilton che è molto apprezzato), riviste per bambini/ragazzi, programmi televisivi, ed eventuali cartoons in cui si sottolinea l’importanza di preferire l’intelligenza e la cultura e la promozione dei talenti
  • 59. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza...
  • 60. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Talento o eccellenza scolastica Il talento, nella accezione che in questo ambito lo intendiamo, non ha nulla a che vedere con curriculum, votazioni o con l’eccellente conoscenza di una materia L’aver ottenuto un alto punteggio a scuola non necessariamente significa essere un talento, sia pure potenziale; così come non lo è una persona che esprime fortissime conoscenze informatiche, ad esempio, magari tali da essere considerato nel suo campo un guru Il talento ha più a che vedere con il saper essere della persona nei confronti degli altri, quindi con le sue capacità di relazione, di interazione e di comunicazione. I talenti sono giovani con un forte potenziale e con prestazioni superiori alla media, in grado di lavorare assumendosi responsabilità sempre maggiori, veloci nell’apprendere e in grado di trasferire valore alla struttura (fonte La questione dei talenti tra mito e realtà.- Fabio Ricceri - http://employerbranding.blogspot.com)
  • 61. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Dal dono … ! Il periodo dell’infanzia, in cui si registra la miglior capacità di apprendimento, va sfruttato per introdurre una formazione di arricchimento, soprattutto nei bambini dotati o plusdotati. ! Il giovane talento deve infatti prepararsi sia culturalmente sia psichicamente al viaggio che lo condurrà a raggiungere i massimi livelli, ma questo va affrontato in modo adeguato e sereno.
  • 62. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone … al talento Deve essere seguito da esperti che sappiano arricchire gradualmente le proposte, senza fretta e senza gravare il bambino di pretese e aspettative. Lo scopo non è infarcire di nozioni, ma permettere la gioia dell’apprendimento e la scoperta della ricerca Per quanto riguarda la formazione del bambino, è fondamentale saper ascoltare e rispettare i suoi ritmi, senza ascoltare né chi è convinto che i bambini debbano sottostare ai tempi imposti dalle convenzioni, né chi vuole addestrarli precocemente
  • 63. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Una scelta obbligata La mancanza di pari opportunità nell’ambito dell’apprendimento scolastico, ha conseguenze gravi per questi bambini, come per la nazione. Infatti per ogni Stato è importantissimo aiutare i propri cittadini a sviluppare al meglio l’intelligenza e la creatività, specialmente se lo Stato è privo di materie prime e affida il benessere della nazione alla capacità di innovazione
  • 64. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Un investimento responsabile Gli investimenti in sponsorizzazioni hanno un ritorno a breve/medio termine e sono finalizzati solo alla promozione dell’immagine per ottenere maggiori vendite L’investimento in Risorse Umane è a medio/lungo termine ma è finalizzato a rendere la nostra economia più innovativa e più competitiva, nonché meno vincolata all'acquisto di brevetti esteri che rappresentano alti costi per le nostre imprese È in quest’ottica, pertanto, che si ipotizza nel progetto un supporto fondamentale di Confindustria, dove incentiva le imprese ad investire nei talenti fin dal loro riconoscimento e poi nella loro crescita
  • 65. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone ROI (Return of Investiment) In pochi anni sarà possibile anche calcolare il ROI, avendo sempre più disponibilità di capitale umano altamente preparato e pronto a vedersela con un mercato dei talenti senza frontiere; capaci quindi di confrontarsi con la concorrenza intellettuale degli immigrati di seconda generazione, fortemente motivati a salire nella scala sociale
  • 66. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Un sogno… Era il 1975, quando il giovane Gates con l'aria un po' secchiona disse: «Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa» E’ il 2008… e io nel futuro vedo una palestra per la mente in ogni comune e una in ogni scuola Maggio 2013: si è fatto ancora nulla; c’è una forte ostilità già solo a parlare di simili argomenti.... continuo a sperare e a lavorarci!
  • 67. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Restiamo in contatto? UnicaMente, The Pursuit of Uniquess (La ricerca dell'unicità) si pone al fianco delle imprese italiane per aiutarle a ri-scoprire il vantaggio competitivo e la proposta di valore delle attività e del territorio in cui operano, in un’ottica di sviluppo del benessere sostenibile e valorizzazione del capitale umano.
  • 68. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone La mia lunga e diversificata esperienza Freelance Ho lavorato come: Image & Communication specialist • Recruiter & human resources Assistant • Learning & Development Assistant Dipendente Volontaria
  • 69. © Unicamente 2008-2013 - Progetto di Consolata Plantone Grazie per l’attenzione Confidiamo nelVostro sostegno!