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PROGETTO DI TIROCINIO SdFP - Di festa in festa con le nostre tradizioni - A. Vantaggiato

  1. UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria A cura di Vantaggiato Addolorata
  2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO  TITOLO DEL PROGETTO: Di festa in festa con le nostre tradizioni  DESTINATARI: 24 alunni (14 maschi e 10 femmine) di quattro e cinque anni.  Principale Campo di esperienza coinvolto: Il sé e l’altro  MOTIVAZIONI: Nella costruzione dell’identità personale, rientrano, tra le altre competenze, il personale, rientrano, tra le altre competenze, il senso di appartenenza alla comunità familiare, a quella scolastica e a quella sociale. Da qui la proposta di un percorso che nasce dall’esigenza di far conoscere ai bambini la propria storia, le tradizioni, gli usi e i costumi della realtà in cui vivono e confrontarli con gli altri non solo per rafforzare il legame con la propria realtà, bensì educare il bambino ad una cittadinanza unitaria e plurale.
  3. FINALITA’ GENERALI In riferimento alle Indicazioni per il Curricolo 2007  Educare il bambino ad una cittadinanza unitaria e plurale attraverso la conoscenza e la trasmissione delle proprie e altrui tradizioni: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche.  Condurre il bambino nelle prime forme di esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata della realtà di vita nonché della storia e delle tradizioni locali.  Riconoscere e apprezzare l’identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di cultura e di valori esistenti nelle comunità e tradizioni di appartenenza.
  4. OBIETTIVI SPECIFICI  Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e sviluppare un senso di appartenenza  Conoscere la realtà territoriale di altri bambini (vicini e lontani) per confrontare le diverse (vicini e lontani) per confrontare le diverse situazioni.  Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo.  Ricostruire ed elaborare successioni di eventi.  Orientarsi nello spazio e strutturarlo fisicamente e graficamente.
  5. ATTIVITA’ DIDATTICHE ATTIVITA’ DIDATTICHE FASE D’INNESCO Attività 1 Uscita sul territorio  Uscita sul territorio  Conversazione  Scheda strutturata: “Questa è la mia città”, mettendo in evidenza lo stemma della città di Galatina (Le), raffigurante la civetta.
  6. FASE ATTUATIVA Attività 2  Brainstorming: ai bambini sarà chiesto il nome del loro paese e se conoscono il nome della strada dove si trova la loro casa.  Visione di una max mappa del paese di Galatina dove saranno state individuate di rosso le strade di residenza dei bambini e inserite le loro foto.  Scheda illustrata: “Questa è la mia casa” che coloreranno a seconda di com’è la propria casa. Attività 3  Ascolto e comprensione del racconto “La storia di Kiosci”.  Conversazione/riflessione sul personaggio e sul luogo della storia, mettendo in ATTIVITA’ DIDATTICHE ATTIVITA’ DIDATTICHE  Conversazione/riflessione sul personaggio e sul luogo della storia, mettendo in evidenza com’è fatta la casa degli eschimesi, di che colore è e di quale forma, riflettendo sulla differenza tra la propria casa e quella di Kiosci.  Schede strutturate: “La storia di Kiosci” e “Ad ognuno la sua casa”: la docente propone ed analizza le schede e stimola la verbalizzazione di ciò che vedono, nominando le case (iglù). Fornisce poi le indicazioni per colorarle. Attività 4  Ascolto e comprensione della storia legata alle proprie tradizioni “Lu Sciacuddrhi”  Conversazione/riflessione sul personaggio fantastico e sul suo modo di comportarsi nelle tradizioni del passato  Racconto orale da parte di ogni bambino della storia appena ascoltata  Scheda libera: rappresentare iconicamente come immaginano Lu Sciacuddrhi
  7. FASE ATTUATIVA Attività 5  Arrivo del personaggio tipico delle tradizioni Galatinesi “Lu Sciacuddrhi”, è un pupazzo che ben raffigura il personaggio in questione: viene toccato, guardato dai bambini, preso con sé.  Ascolto della filastrocca in dialetto su “Lu Sciacuddrhi” e memorizzazione in gruppo della stessa. Scheda illustrata su “Lu Sciacuddrhi” da colorare secondo le indicazioni. ATTIVITA’ DIDATTICHE ATTIVITA’ DIDATTICHE  Scheda illustrata su “Lu Sciacuddrhi” da colorare secondo le indicazioni. Attività 6  Realizzazione dello Sciacuddrhi mediante varie tecniche.  Cartellone con i disegni dei bambini “RACCOGLIAMO LE IDEE” sullo Sciacuddrhi e le foto che li ritraggono insieme, quando Lu Sciacuddrhi viene a trovarli.  Piccola mostra con le creazioni dei bambini. FASE FINALE Attività 7  Drammatizzazione del racconto fantastico “ Lu Sciacuddrhi”.
  8. LO STEMMA DEL MIO PAESE: GALATINA LA MIA CASA
  9. AD OGNUNO LA SUA CASA
  10. DALLE TRADIZIONI DI GALATINA: LA FILASTROCCA DELLO “SCIACUDDRHI” IN DIALETTO GALATINESE
  11. ARRIVA “LU SCIACUDDRHI” : CONOSCIAMOLO MEGLIO
  12. LA TIROCINANTE ALL’OPERA
  13. ORA TOCCA AI BAMBINI ORA TOCCA AI BAMBINI
  14. Se potessi cosa cambierei? • Dedicherei più tempo al confronto multiculturale, andando ad analizzare più storie e più realtà nel mondo. • Esaminerei le tradizioni di altri popoli e le confronterei con le nostre. CONCLUSIONI FORMATIVE CONCLUSIONI FORMATIVE le confronterei con le nostre. • Darei più spazio alla rappresentazione iconica libera, più che strutturata.
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