Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
3. • Il fenomeno dei cambiamenti climatici è ormai riconosciuto dalla
comunità scientifica come il problema più rilevante del pianeta, nel
presente e nei prossimi decenni. Sarà un tema che condizionerà la
politica e l’economia dei prossimi anni, al quale si orienterà la ricerca
tecnica e scientifica, ma anche la cultura e le strategie sociali.
• Opportunità di far interagire le discipline
scientifiche, quelle linguistiche e quelle
umanistiche.
• Per facilitare lo scambio di modelli e percorsi
didattici diversi.
DI COSA TRATTIAMO?
4. OBBIETTIVI
A. Potenziare le competenze trasversali e di base del
curriculum, la collaborazione e l’autonomia.
B. Potenziare la didattica del curriculum degli studi.
C. Educare alla cittadinanza globale.
D. Educare alla cittadinanza scientifica.
E. Costruire una consapevole cultura ambientale.
F. Nell’attuale situazione di crisi economica del Paese,
affrontare opportunità concrete di formazione
scolastica legata alle nuove prospettive del mondo del
lavoro.
7. 7
• L’energia è potenza, velocità, calore
• L’energia serve all’uomo per alimentare
le sue “protesi artificiali”.
• L’energia è sviluppo, crescita, consumo
produzione, ed è “motore” del mercato.
COS’E’ L’ENERGIA
per il “senso comune” ?
8. 8
88
• L’energia è una risorsa finita e
degradabile.
• La biosfera si mantiene in equilibrio
dentro una finestra energetica molto
limitata .
• L’energia è diritto alla vita e, quindi, un
bene comune.
COS’E’ L’ENERGIA
per gli “osservatori viventi”?
12. LA TERRA HA RAGGIUNTO UN EQUILIBRIO ADATTO
ALLA VITA: PUO’ SPOSTARSI ANCHE BRUSCAMENTE
13. 13
Dove sono le prove?
La principale autorità scientifica in materia di cambiamento
climatico è il Comitato intergovernativo delle Nazioni Unite sul
cambiamento climatico (IPCC):
• Coordina le scoperte di 2.500 esperti di tutto il mondo,
• Il Terzo Rapporto sul Clima del Panel Intergovernativo sui
Cambiamenti Climatici (IPCC), ha elaborato i diversi scenari
possibili di aumento della temperatura in relazione alle
emissioni ed alla concentrazione di CO2 in atmosfera. Il Rapporto
considera “accettabile” una crescita della temperatura media
del pianeta attorno a 1,5°C entro la fine del secolo al quale
corrisponderebbero effetti climatici “governabili”, sia in termini
di aumento del livello dei mari che di incremento della
frequenza e dell’intensità degli eventi estremi. E per raggiungere
tale concentrazione, le emissioni globali di anidride carbonica
entro il 2030 dovrebbero ridursi del 49 per cento rispetto ai
livelli del 2017 e quindi raggiungere la neutralità carbonica
entro il 2050.
www.climatechange.eu.com
29. Cella fotovoltaica
La tecnologia fotovoltaica consente la
trasformazione diretta della luce solare in
energia elettrica utilizzando materiali
semiconduttori (in particolare silicio).
Un
sistema
diretto a
Km Zero
33. Energia, dove siamo oggi (rispetto al target 1,5)?
Paese Tep pro-capite
Svizzera 3,22
Italia 2,76
Germania 3,81
Francia 3,88
USA 7,02
Cina 2,03
Africa 0,67
Mondo 1,88
Anno 2011
36. Fonte: Enea
Fabbisogno energia primaria
Da qui al 2050 dobbiamo calare dello 0,8-1% l’anno
Siamo scesi a 176 Mtep (livello del 1997),dobbiamo scendere a 120 Mtep
(saremo così a 1,9 tep pro-capite)
37. Sempre più energia dovrà essere rinnovabile
FER
Per inerzia nel 2030 useremo il 79% di fossili (il 75% nel 2050)
Il target deve essere 65% da FER = 85 Mtep (oggi siamo a 26,6)
Triplicare le rinnovabili
44. 44
Impronta Ecologica
L‘ Impronta Ecologica è un bioindicatore che mette in relazione il consumo
umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.
In parole povere, si tratta dell'area biologicamente produttiva di mare e di
terra necessari per rigenerare le risorse consumate da una popolazione
umana e per assorbire i rifiuti corrispondenti, dovuti principalmente alla
tecnologia.
FONTE: www.helianthus.altavista.org
45. 45
L’abitazione
Le case creano un’impronta ecologica sia per l’occupazione del suolo che
per il consumo di energia e materiali usati per realizzarle e per
mantenerle.
Per esempio un’abitazione di 120 m² crea un’impronta ecologica di circa
15.000 m², che sarà minore al crescere del numero delle persone
che vi abitano*.
2
*Fonte: Medielettra Educational
Impronta Ecologica
46. 46
Gli alimenti
1 kg di pane in un anno: circa 30 m²
1 kg di carne bovina in un anno:
circa 300 m²
1 bicchiere di latte all’anno:
4 m²
7 e 1/2
1
1
Impronta Ecologica
47. 47
Produciamo circa 520 kga testa di rifiuti all’anno! Energia e materie prime
“nascoste” nel prodotto
Italia: 200.000 tonnellate/anno di plastica per imbottigliare 11 miliardi di litri
d'acqua, 193 litri/ persona all’anno
1 kg di plastica = 2 kg di petrolio e 10 kWh di energia
(1 bottiglia da 1,5 l = 35 g di plastica)
Il riciclo consente di utilizzare solo 3 kWh/kg
bottiglie di plastica = – energia – emissioni – rifiuti – inceneritori!
1 t di carta = 10 alberi+ 15 m3
d‘acqua + 6000 kWh
48. •Roberto Meregalli – www.martinbuber.euPagina 2
Quanta energia e quante risorse naturali
consumiamo ogni giorno noi italiani?
•1
•Emissioni
•Ogni giorno emettiamo
•22 Kg di CO2 equivalente1
• Ogni giorno, suddividendo i consumi per il numero di abitanti, “ci
servono” 15 KWh di energia elettrica (2010)
•15 KWh/giorno
•2,4 KWh/g IDRO
•0,5 KWh/g EOLICO
•0,4 KWh/g BIOMASSE
• 0,2 KWh/g SOLARE
•2,0 KWh/g IMPORT
•6,7 KWh/g GAS
•1,0 KWh/g PETROLIO
• 1,6 KWh/g CARBONE
•FOSSILI (9,5 KWh/g)
•RINNOVABILI (3,5 KWh/g)
49. •Roberto Meregalli – www.martinbuber.euPagina 2
materie prime e rifiuti
•Ogni giorno abbiamo bisogno di:
•32,8 Kg di materie prime, fossili (3.7 m3 gas, 3,5 Kg
petrolio, 0,8 Kg C)e suolo (la media UE-15 è di 42,5 Kg).
•Ogni giorno ricicliamo 1,5 Kg di
materiali, fra cui:
•di rottami ferrosi
•di alluminio
•di carta
•di vetro
•di plastica
• 1 Kg
• 0,04
• 0,24
• 0,08
• 0,06
Ogni giorno produciamo 4,3 Kg di rifiuti4 (1,5 Kg considerando solo
quelli domestici)
•Ogni giorno sprechiamo 0,2 Kg di cibo5
(0,4 Kg in
totale considerando oltre allo spreco domestico quello
in tutti gli altri settori). All’anno sono 45 Kg per lo
spreco domestico e 146 Kg in totale.
50. Ah … il petrolio !!!
Fonte: Association for the Study of
Peak Oil and gas (www.aspoitalia.net)
51. 51
1 litro gasolio: 2,1-2,7 kg CO2
1 litro benzina: 2,4 kg CO2
1 kg carbone = 3,7 kg CO2
1 kWh elettrico da petrolio =
0,6 kg CO2
Quanta
CO2 da
combu
stibili
fossili?
52. 52
DETERMINANTE E’ RIDURRE
• Il pianeta non può smaltire il carico
energetico a cui viene sottoposto
• L’aumento dei consumi individuali
peggiora salute e benessere
• Aumenta l’ingiustizia sociale
53. Due strategie per ridurre l’uso di energia:
1)Efficienza: „fare di più con meno“
Usare meno energia per ottenere gli stessi servizi finali
(cambiamento delle tecnologie)
2) Sufficienza: „fare meno“
Usare meno energia riducendo l’uso di servizi finali.
(cambiamento degli stili di vita)
55. Per contenere i danni
Oggi con un più
limitato
investimento
potremmo
prevenire.
Domani
dovremo
affrontare danni
valutabili tra il 5
e il 20% del Pil
mondiale.
Per avere una
buona chance di
restare al di sotto
dei 2° C ad un
prezzo gestibile,
le emissioni, sul
piano mondiale,
dovrebbero
diminuire dal 40
al 70% tra il 2010
ed il 2050, e
scendere a zero
almeno entro il
2100".
58. Economia verde?
Sì per sostituire fonti e processi non sostenibili
No per sostenere la crescita (che è insostenibile)
Il lavoro c’è ma bisogna orientare gli investimenti
pubblici e privati e
mettere da parte
il mito della crescita
materiale
59. 59
Cosa possiamo fare?
Le semplici azioni quotidiane hanno un ruolo importante nella lotta
al cambiamento climatico
Quindi…
– Riciclate,
– Risparmiate acqua calda facendo la doccia anziché il bagno
(4 volte meno energia),
– Piantate un albero a scuola, nel vostro giardino o nel
quartiere,
– Usate i mezzi pubblici, andate in bicicletta, camminate,
– Non lasciate gli apparecchi in stand-by: usate il tasto on/off,
– Non lasciate il caricabatterie nella presa quando non state
ricaricando il cellulare.
61. 61
UN NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI
RETI CORTE
RETI CORTE
RETI CORTE
RETI CORTE =
RINNOVABILI
RETI LUNGHE =
RISPARMIO E
COLLETTIVO
62. 62
2010-2050 (2100) : TRANSIZIONE ENERGETICA DELLE 3R
1) RIDUZIONE
dell‘uso mondiale di energia primaria a ca. 13-15 TW
(nel 2010: 15 TW. Previsioni per il 2050: 30 TW)
2) REDISTRIBUZIONE
finestra energetica“ tra 1000 e 6000 watt per persona
3) RINNOVABILI
100 % energie rinnovabili
63. LED VS ALTRE TECNOLOGIE
L'investimento rientra entro 18-24 mesi senza considerare il
risparmio dei costi di manutenzione.
65. Che fare? Misure urgenti
Cancellare i sussidi ai fossili: 548 miliardi $ nel 2013 (fonte: IEA)
Fermare la costruzione di nuove centrali a carbone:
2440 pianificate, +6Gt CO2 al 2030, 12 GT CO2 con emissioni
delle centrali esistenti al 2030 (fonte: CAT)
Istituire una carbon tax, almeno nei paesi maggiori
emettitori
Rafforzare la cooperazione internazionale
68. Priorità delle componenti di traffico
•I trasporti urbani sono
•una questione
•essenzialmente
politica,
•non tecnica. Gli aspetti
•tecnici sono molto
•semplici. Le decisioni
•difficili riguardano chi
•beneficerà delle scelte
•fatte.
•CICLISTI
•TRASPORTO
PUBBLICO
•CONSEGNE
•AUTO•PRIVATE
•PEDONI
•23
69. •
Le prestazioni dei nuovi edifici sono sempre più
elevate
•Le normative dei vari paesi hanno previsto consumi energetici
•progressivamente più bassi. Nel prossimo decennio in Europa i nuovi
•edifici dovranno essere tutti “Nearly zero energy”
70. Mobilità Sostenibile
·Un sistema di trasporto è
sostenibile se:
•– soddisfa le esigenze di
accessibilità di persone e
merci,
•– contribuisce al benessere
economico e sociale
•– utilizza le risorse rinnovabili ad
un tasso inferiore di quello di
rigenerazione,
• – non supera le soglie critiche di
impatto per la salute umana e la
qualità ambientale,
•– riduce gli effetti del
cambiamento climatico
71. Efficienza energetica
• Negli edifici: case nuove invece di nuove case
• Nei trasporti: riduzione dei viaggi “obbligati” → urbanistica
• Nell’industria: nel processo produttivo e nel prodotto (il lusso
è effimero e ha costi energetici non reversibili)
19/02/2015 CGIL A. Tartaglia 72
73. 74
Flusso continuo di potenza di 2000 watt = 1 goccia petrolio al secondo
in un anno, energia primaria per 1,5 tep = 60 GJ = 18 000 kWh
tep: tonnellate equivalenti di petrolio
Per soddisfare tutti i nostri bisogni energetici, immaginate
un rubinetto dal quale esce una goccia di petrolio al
secondo …
74. Società a 2000 Watt
• Perché 2000 Watt pro capite?
Ci sono dei limiti!
Le risorse naturali,
l’energia, lo spazio ecc.
non sono infiniti.
Equità!
Tra le nazioni e le
generazioni, per
garantire un uguale
accesso alle risorse.
75. Società a 2000 Watt
• Perché 1 ton CO2 pro capite e anno?
Sostenibilità
climatica!
1 tonnellata di CO2
pro capite per un
aumento medio della
temperatura globale
pari al massimo a +
2C° (ETH/IPCC).
77. Società a 2000 Watt
• Obiettivi
3 volte meno consumo energetico
8 volte meno emissioni di CO2
Per tutti:
economie domestiche, città, comuni, cantoni
commerci, industrie
edifici, mobilità, energia termica ed elettrica
78. Tre strategie
• Verso la Società a 2000 Watt
Efficienza
Ottenere le medesime prestazioni consumando meno.
Sostituzione
Ottenere le medesime prestazioni in modo diverso (energie
rinnovabili).
Sobrietà
Ridurre il proprio fabbisogno senza ridurre la qualità di vita:
liberarsi del superfluo, adottare uno stile di vita slow,
sostenere il locale e regionale.
79. «La Società a 2000 Watt è possibile
senza una riduzione del comfort!»
…?
Senza una limitazione della qualità di vita: sì!
Qualità di vita intesa come prestazioni energetiche,
benessere interiore, soddisfazione, felicità.
Senza una limitazione del consumo: no!
Consumo inteso come aumento costante dell’impiego
di beni di consumo, status e lusso (esempi: cambiare il
telefonino una volta all’anno, aumento costante della
superficie abitativa pro capite ecc.)
80. Società a 2000 Watt
• sta per …
... obiettivi!
2000 Watt e 1 tonnellata di CO2 pro capite a livello globale
… incredibilmente all’avanguardia!
A tutti i livelli: individuale (comportamento), sociale
(condizioni quadro), tecnico (tecnologie)
… qualità invece di quantità!
Poco ma buono.
81. Società a 2000 Watt
• Obiettivi
3 volte meno consumo energetico
8 volte meno emissioni di CO2
Per tutti:
economie domestiche, città, comuni, cantoni
commerci, industrie
edifici, mobilità, energia termica ed elettrica
82. 83
1. “Limite all’energia? Nonsenso!”
“Se si usassero tecnologie che non emettono CO2,
l’uso di energia primaria pro capite potrebbe crescere almeno fino a 6000
watt pro capite per 9 miliardi di persone.
Vanno limitati i danni ambientali,
non il livello di uso di energia di per sè!”
2. “2050? Troppo presto!”
“Il 2100 o 2150 è più plausibile.”
4 obiezioni alla società a 2000 watt
83. Da secoli l’efficienza energetica
e il consumo totale di energia
aumentano di pari passo.
L’efficienza, se da sola, non è la soluzione.
L’efficienza è il problema.
“Senza la sufficienza,
l‘efficienza è ininfluente”
Conrad Brunner,
Presidente della Agenzia Svizzera per l’Efficienza Energetica
84. •IL PATTO DEI SINDACI
IL PATTO DEI SINDACI
•Nel Gennaio 2008 la Commissione Europea in occasione della settimana per l’Energia Sostenibile
(EUSEW 2008) ha lanciato il “Patto dei Sindaci”, un’iniziativa mirata a coinvolgere le città europee in un
percorso virtuoso di sostenibilità energetica ed ambientale.
•Le città aderenti si impegnano a ridurre di almeno il 20% le proprie emissioni di CO2 (anidride
carbonica) rispetto ad un anno di riferimento entro il 2020, attraverso politiche e azioni condotte a livello
locale che incrementino la produzione di energia da fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
Totale Comuni Aderenti al Patto dei Sindaci:
EUROPA: 4.658 ITALIA: 2.379 , Lombardia 188
Aggiornato a Luglio 2013
85. Herman Daly, economista:
Mettere l’efficienza al primo posto
non porta con sè la sufficienza,
perchè la rende meno necessaria.
Mettere la sufficienza al primo posto
porta alla efficienza,
perchè la rende più necessaria
Efficiency-first does not give frugality-second –
it makes frugality less necessary.
Frugality-first gives us efficiency-second
by making it more necessary.”
86. “Voler mitigare la povertà senza
mitigare la ricchezza è ipocrisia”
Wolfangs Sachs
87. Una curiosità: le mail inquinano?
• ogni mail da 1M (una foto a media definizione da
telefonino) equivale a 19 grammi di anidride
carbonica.
• un messaggio illustrato a otto persone, equivale a
guidare una vettura per un chilometro.
• 250 mlrd di mail/g = 500mila vetture attorno al
mondo
• 1 impiegato al computer = 13,6 tonnellate di CO2
all’anno.
88
89. IL MONDO AL TEMPO DEI
QUANTI
Perché il futuro non è
più quello di una volta
Mario Agostinelli e Debora Rizzuto
Mimesis editore
90. 91
“Conta non ciò che sai, ma ciò che sai
essere sbagliato”
(detto indiano)
• G R A Z I E
• www.energiafelice.it
www.energiafelice.it
Grazie per l’attenzione
info@energiafelice.it
Notas del editor
Perché 1 ton CO2 pro capite e anno?
È la quantità di emissioni che consentirebbe di limitare l’aumento della temperatura globale media a massimo +2°C (Consiglio climatico dell’ONU, IPCC), contenendo i danni del surriscaldamento climatico a un livello sostenibile.
Il nostro sistema socio-economico si basa sulle energie fossili (carbone, petrolio, gas naturale e i rispettivi derivati). La combustione di queste fonti energetiche genera gas serra che, emessi in atmosfera, provocano il surriscaldamento climatico.
Le emissioni di gas serra a livello mondiale sono in costante crescita (circa 2% all’anno): in Svizzera queste corrispondono a circa 9 ton CO2 pro capite e anno.
→1 ton CO2 pro capite e anno: neutralità dal profilo del cambiamento climatico.
1°) RIDUZIONE
2°) REDISTRIBUZIONE
3°) RINNOVABILI
Chiarisco perché si parla di WATT, una unità di potenza
e non di joule o di altre unità di energia.
Per soddisfare tutti i nostri bisogni energetici,
immaginate un rubinetto dal quale esce
una goccia di petrolio-equivalente al secondo,
Il che equivale a un flusso continuo di 2000 watt.
Moltiplichiamo la goccia per i 33 milioni di secondi di un anno
e otteniamo 1,5 t di petrolio-equivalente.
Queste sono pari a 60 GJ o 18 000 kWh.
Queste unità di energia ci sono meno familiari dei watt.
E’ per questo che si è scelto di parlare di “società da 2000 watt”,
Immaginate 20 lampadine da 100 watt, accese tutto l’anno:
Questo è un flusso di 2000 watt.
Perché 2000 Watt?
È la disponibilità media pro capite di energia primaria a livello mondiale, espressa in potenza continua.
I paesi industrializzati hanno un fabbisogno di energia molto più elevato di quelli in via di sviluppo o del terzo mondo: ad oggi le risorse energetiche disponibili non sono sufficienti per consentire a questi ultimi l’accesso al nostro standard di vita.
Il nostro sistema socio-economico si basa sulle energie fossili (carbone, petrolio, gas naturale e i rispettivi derivati). Queste fonti energetiche sono esauribili e non possono quindi garantire un approvvigionamento energetico a lungo termine.
→2000 Watt: equità globale e approvvigionamento energetico sostenibile.
A quanto corrispondono 2000 Watt?
Il Watt (J/s) è un’unità di misura per la potenza e non per il consumo di energia, che si misura invece in Wattora (Wh). La potenza indica l’energia al secondo dell’apparecchio o dell’impianto. Se passiamo l’aspirapolvere, che ha una potenza di 1500 Watt, per mezz’ora, l’energia consumata corrisponde a 1500 W * 0.5 h = 750 Wh oppure 0.75 kWh. 2000 Watt di potenza continua corrispondono pertanto a 17520 kWh all’anno: 2000 Watt • 24 h • 365 giorni = 17520 kWh/anno
Perché 1 ton CO2 pro capite e anno?
È la quantità di emissioni che consentirebbe di limitare l’aumento della temperatura globale media a massimo +2°C (Consiglio climatico dell’ONU, IPCC), contenendo i danni del surriscaldamento climatico a un livello sostenibile.
Il nostro sistema socio-economico si basa sulle energie fossili (carbone, petrolio, gas naturale e i rispettivi derivati). La combustione di queste fonti energetiche genera gas serra che, emessi in atmosfera, provocano il surriscaldamento climatico.
Le emissioni di gas serra a livello mondiale sono in costante crescita (circa 2% all’anno): in Svizzera queste corrispondono a circa 9 ton CO2 pro capite e anno.
→1 ton CO2 pro capite e anno: neutralità dal profilo del cambiamento climatico.
Perché 1 ton CO2 pro capite e anno?
È la quantità di emissioni che consentirebbe di limitare l’aumento della temperatura globale media a massimo +2°C (Consiglio climatico dell’ONU, IPCC), contenendo i danni del surriscaldamento climatico a un livello sostenibile.
Il nostro sistema socio-economico si basa sulle energie fossili (carbone, petrolio, gas naturale e i rispettivi derivati). La combustione di queste fonti energetiche genera gas serra che, emessi in atmosfera, provocano il surriscaldamento climatico.
Le emissioni di gas serra a livello mondiale sono in costante crescita (circa 2% all’anno): in Svizzera queste corrispondono a circa 9 ton CO2 pro capite e anno.
→1 ton CO2 pro capite e anno: neutralità dal profilo del cambiamento climatico.
Fattori di riduzione
Se tutti applicassero i fattori di riduzione riferiti al consumo energetico e alle emissioni di CO2, la Svizzera diventerebbe una «Società a 2000 Watt».
Efficienza
Efficienza nelle catene di approvvigionamento e in impianti, veicoli, apparecchi, illuminazione.
Investimento di meno energia e meno risorse per il medesimo risultato.
Sostituzione
Sostituzione delle fonti energetiche fossili (carbone, petrolio, gas naturale e i rispettivi derivati) con energie rinnovabili e locali (sole, acqua, vento, calore ambientale, biomassa).
Sobrietà
La sobrietà non indica una mancanza o una rinuncia, ma la soglia a partire dalla quale un individuo ha abbastanza di qualcosa (superficie abitativa pro capite, vestiti, apparecchi elettronici, pasti al ristorante ecc.).
La soglia della sobrietà è soggettiva e dipende anche dalla società in cui l’individuo si trova (paese industrializzato, in via di sviluppo o del terzo mondo). Nei paesi industrializzati, in cui l’accesso ai beni di consumo e praticamente illimitato, tale soglia deve essere dettata dal buon senso e da uno stile di vita consapevole e che integra quindi, nell’approccio al consumo, anche il concetto di necessità.
Questo aspetto rimane fondamentale per evitare che la riduzione dei consumi raggiunta attraverso l’impiego di tecnologie efficienti venga in parte vanificata da un comportamento individuale non consapevole.
Fattori di riduzione
Se tutti applicassero i fattori di riduzione riferiti al consumo energetico e alle emissioni di CO2, la Svizzera diventerebbe una «Società a 2000 Watt».