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info-learn:  oltre (?) l’informazione e la formazione.   LABeL-CATTID Laboratorio e-learning  “ Sapienza”, Università di Roma Roma, 31 maggio 2007.
Una prima definizione: cosa (NON) è l’info-learn L’info-learn  NON rappresenta semplicemente una nuova piattaforma per l’erogazione di nuovi contenuti,  ma costituisce un nuovo ambito per la connessione-integrazione di diverse aree.   L’ info-learn   costituisce un’infrastruttura tecnologica trasversale che coinvolge, connette e ibrida i territori propri dell’ organizzazione   (knowledge management), delle   risorse umane   (e-learning) e dei   processi organizzativi   (comunità di pratica). Si posiziona quindi tra i   “territori ben definiti e finora distinti, della formazione e dell’informazione […] digitale, fra l’e-learning e l’e-publishing”   (Eletti, 2003), integrandoli in modo funzionale.
Origini e sviluppo dell’info-learn:  società post-industriale e società della conoscenza. ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Origini e sviluppo dell’info-learn in ambito aziendale:  la learning organization. ●   learning organization  come modello “idealtipico” (rif. Weber)  del paradigma post-industriale:  realtà che possiede tutte le caratteristiche  ideali del modello. ●   caratteristiche principali di una  learning organization : - basata su conoscenze e competenze; - partecipativa; - flessibile e orientata al cambiamento; - centrata sul cliente; - orientata alla qualità e alla creazione di valore;
Origini e sviluppo dell’info-learn:  dal modello  meccanico al modello organico (1) Modello meccanico di impresa   - Le  attività  affidate alle risorse umane sono sostanzialmente ridotte a  un susseguirsi lineare di operazioni routinarie;  -  L’elaborazione di informazioni  è ridotta, standard e prevalentemente  a bassa complessità;  - Le  variazioni  all’interno delle singole procedure operative e  gestionali sono accuratamente arginate in quanto l’intera organizzazione  risulta tanto più efficiente quanto meno varianze insorgono al suo interno; - La  componente decisionale  è sottratta al singolo e incorporata  nell’organizzazione;  -  Strutture organizzative, funzioni e procedure  sono integralmente  specificate, oltre che razionalmente interconnesse secondo un  piano preordinato, per assicurare l’efficienza dell’organizzazione.
Origini e sviluppo dell’info-learn:  dal modello meccanico al modello organico (2)  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
info-learn: un nuovo territorio.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (1) .   La maggiore consapevolezza del ruolo ricoperto dagli  asset intangibili  ( capitale umano , capitale  strutturale e  capitale  relazionale ) si combina all’esigenza di governare l’incremento della complessità sociotecnica dell’impresa Componente  Organizzazione Knowledge Management Componente Persone  E-learning Performance economica,  tecnica e organizzativa  dell’ecosistema aziendale  Componente  Processi Comunità di pratica Infrastruttura tecnologica per l’info-formazione Modello Hacker P2P connettivo e relazionale
Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (2). Analisi dell’info-learn come analisi delle ripercussioni significative  in  ciascun  sottoinsieme organizzativo.  In particolare: 1 - Sottoinsieme info-learn / organizzazione  (integrazione con knowledge management); 2 - Sottoinsieme info-learn / risorse umane   (integrazione con e-learning); 3 - Sottoinsieme info-learn / processi aziendali  (integrazione con comunità di pratica); Focus:  elementi tecnologici considerati in stretta relazione con  elementi di tipo organizzativo e socio-relazionale.
Metodo (sottostante) di analisi dell’info-learn: il modello “hacker” Un modello di progettazione tecnologica e sociale che è possibile applicare a  1 -  relazioni  tra persone; 2 -  relazioni   tra ambiti e componenti interne dell’azienda; 3 -  relazioni   tra azienda (nel suo complesso) e mercato. Un modello di produzione e condivisione  peer to peer   (P2P). Secondo tale modello, l’info-learn è concepito come piattaforma tecnologica di tipo connettivo e relazionale in grado di integrare in prospettiva antropocentrica le sue diverse componenti di contesto.
Definizioni di contesto: cos’è il knowledge management.. Il  knowledge management  (KM) rappresenta una strategia organica di identificazione, gestione e valorizzazione delle conoscenze  (Davenport  et al.,  1996).  Distinguiamo:  -  conoscenza preposizionale  o dichiarativa  (conoscenza del  cosa, know what ), tendenzialmente esplicita; -  conoscenza procedurale  o competenza  (conoscenza del  come, know how ), tendenzialmente implicita. L’ obiettivo principale  di un sistema di knowledge management  è “ gestire sia le conoscenze tacite che quelle esplicite, combinando la presentazione di informazioni e conoscenze esplicite con la gestione dei flussi di conoscenza tacita tra gli attori impegnati direttamente nella realizzazione delle attività”  (Morici, Ceriotti, 2003: pp. 148-149).
Definizioni di contesto: cos’è l’e-learning.. Antonio Fini, Luca Vanni   (da  Learning Object e Metadati ) Il termine e-learning denota […] un complesso insieme di metodologie e tecnologie rivolte all’erogazione di contenuti didattici attraverso internet o, più in generale, attraverso qualsiasi tecnologia informatica o delle comunicazioni.  Antonio Fini, Giovanni Bonaiuti  (da E-learning 2.0) L’e-learning sfrutta le potenzialità della rete per fornire in modalità sincrona e/o asincrona, l’accesso a contenuti o relazioni formative in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione.   Valerio Eletti  (da  Che cos'è l'e-learning ) L’e-learning, letteralmente “apprendimento elettronico”, si propone come una modalità o meglio come un sistema di formazione continua, dove ciò che assume valore è il processo all’interno del quale la singola attività formativa è inserita.
Definizioni di contesto: cosa sono le comunità di pratica.. Comunità di pratica Le  comunità di pratica  sono aggregati informali di persone che condividono, in modo cooperativo, fini e obiettivi aziendali, ma anche un dominio comune di conoscenze, pratiche ed esperienze.  Network partecipativi come le comunità di pratica consentono di far emergere gli aspetti critici del sistema e di individuare soluzioni cooperative.   (Rif. Lave, Wenger, 1991; Brown, Duguid, 1991) L’individuazione di pratiche disfunzionali è conseguita anche attraverso altri canali, come la partecipazione a  forum  di discussione on line.  Le criticità rilevate sono poi spesso affidate a gruppi autonomi di progetto.   Un  team  autonomo di progetto  è un gruppo operativo in presenza o a distanza, incaricato di esaminare, sviluppare e introdurre dei cambiamenti in uno specifico contesto. Il team di progettazione lavora con una logica partecipativa, ricevendo obiettivi e non istruzioni.
info-learn: un territorio da cui ripartire a sostegno dell’impresa.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
info-learn: tipologie di contenuti.   Fonte: Enel-Sfera, immagini cortesemente fornite dalla dott.sa Pisani. - Enciclopedia di pillole di conoscenza Finalità:  restituire all’utente, in modo flessibile rispetto alle sue esigenze, l’immediata completezza info-formativa sull’argomento; - Manuali interattivi Finalità:  fornire un supporto specifico per la risoluzione di problemi contingenti, con conoscenze e competenze orientate al contesto; - Schemi autoesplicanti Finalità:  agevolare l’utente nello svolgimento di sequenze procedurali complesse, con set specifici di istruzioni.
info-learn: tipologie di strumenti - Motori di ricerca in linguaggio naturale: Gestiscono il recupero dei contenuti info-learn all’interno dei  repository attraverso interrogazioni in linguaggio naturale.  Il personale non esperto in chiavi di ricerca complesse o operatori booleani può così familiarizzare con domini di conoscenza estranei al proprio percorso formativo ( paradigma dell’accesso ): - Agenti intelligenti: Software che interagiscono attraverso un protocollo comune per il raggiungimento di uno scopo (es.  personalizzazione contenuti ); -  Funzioni proattive integrate:   Strumenti collegati all’attività degli agenti intelligenti nei repository di contenuti. L’erogazione dei contenuti è gestita dalla piattaforma in modo autonomo, non su richiesta dell’utente, attraverso particolari  indici che anticipano le  sue  esigenze cognitive e operative .
info-learn: modalità di fruizione di contenuti e strumenti. ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],- On the job: La fruizione di contenuti e strumenti info-learn si verifica, nella  quasi totalità delle esperienze, in modo integrato e contestuale  rispetto al normale svolgimento delle attività lavorative.
info-learn: come integrare le aree di contesto per valorizzare l’azienda.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
info-learn / knowledge management: un’integrazione possibile? L’info-learn offre singoli atomi di conoscenza dichiarativa e procedurale.  In analogia con le migliori esperienze di KM, invece, il nuovo territorio dell’info-formazione può definirsi: ●  just in time ,  nel senso che l’offerta info-formativa avviene, su richiesta  dell’utente, nel momento in cui le singole conoscenze operative e  gestionali, circoscritte e localizzate, sono effettivamente necessarie;  ●  on the job , nel senso che, nella quasi totalità delle esperienze, l’info- learn interviene su bisogni info-formativi puntuali e delimitati che si  manifestano in modo contestuale rispetto allo svolgimento delle attività . Focus:  Approccio centralizzato vs approccio distribuito al KM
info-learn e apprendimento organizzativo:  l’impresa ipertestuale . ●   AUTONOMIA   locale e periferica nella creazione, gestione e  condivisione delle conoscenze ( livello micro-organizzativo ); ●   COORDINAMENTO   e certificazione delle conoscenze create,  gestite e condivise ( livello meso e macro-organizzativo ). Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica : Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:  Organizzazione knowledge management Primo step per la  Learning Organization 1 - Modello organizzativo dell’impresa ipertestuale Info-learn e apprendimento organizzativo Organizzazione basata su conoscenze
  info-learn / e-learning: un’integrazione possibile? Lo standard  extended e-learning  copre un ventaglio ampio (ma generico)  di bisogni formativi L’ info-learn   interviene invece in modo capillare rendendo disponibili pillole di conoscenza settoriali, circoscritte e localizzate. L’info-learn affianca l’e-learning in una logica  just in time  e  on the job  (che li accomuna) offrendo però non percorsi formativi completi ma atomi di conoscenza. Le pillole info-formative vanno spesso a integrare e completare l’azione dei  learning object , le singole unità formative dei  corsi  e-learning. (Rif.  dal corso al percorso ) Elementi criticità:   Diversa idoneità dell’info-learn a coprire competenze operative e gestionali  ( Hard Skills ) rispetto alle competenze relazionali e comportamentali ( Soft Skills ).  Per queste ultime continuano a essere più indicati i business game con architetture relazionali multiutente ed elementi di simulazione di ruolo ( fascia alta e-learning ).
info-learn e formazione delle risorse umane: i  knowledge network . ●   Combinazione di  AUTONOMIA  e  COORDINAMENTO nella gestione di conoscenze ( sapere ) e competenze ( saper fare ); ●   Combinazione di  EFFICIENZA  e  SODDISFAZIONE   delle HR nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:   Persone E-learning Secondo step per la   Learning Organization 2- Modello organizzativo dei knowledge network Info-learn e formazione delle risorse umane Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione Partecipativa
  info-learn / comunità di pratica: un’integrazione possibile? Nel momento in cui le risorse umane diventano  pro-sumer  (Toffler, 1980), ovvero  produttori e fruitori di materiale info-formativo , i fattori di maggiore criticità non derivano né dalla condivisione dell’architettura relazionale né dalla disponibilità alla produzione e diffusione di materiali info-formativi, ma dalla qualità intrinseca degli stessi.  il  P2P info-learn  all’interno delle CDP mostra le stesse criticità già evidenziate da Chighine (2002) riguardo al  P2P learning .  “ la criticità maggiore di questi sistemi risiede […] proprio nella loro più importante caratteristica. Il poter condividere il sapere direttamente tra tutti, senza subire controlli, fa sì che la circolazione delle informazioni sia molto più rapida e non mediata; ma tale mancanza di controllo, unita all’immediatezza, non garantisce la qualità della conoscenza”  (Chighine, 2002: p. 93). Focus :  Si ripropone il conflitto tra  approccio centralizzato vs distribuito .
info-learn e ottimizzazione dei processi: le  reti operative del sapere . ●   Scaffolding (sostegno) di tipo  cognitivo ,  operativo  e  relazionale ; ●   Trasformazione di:  CONOSCENZE   (dimensione  cognitiva )  COMPETENZE   (dimensione  operativa ) INTERAZIONI   (dimensione  relazionale )  in  AZIONI   (dimensione  esecutiva ) Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:   Processi Comunità di Pratica Terzo step per la  Learning Organization 3 - Modello organizzativo delle “reti operative del sapere” Organizzazione partecipativa Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione flessible
info-learn: verso la  Value Creating Company . ,[object Object],[object Object],[object Object],Valorizzazione  capitale umano  (conoscenze e competenze) Supporto  knowledge management Supporto  e-learning Autonomia / Coordinamento Efficienza / Soddisfazione Valorizzazione  capitale strutturale Supporto  processi CONOSCENZE ,  COMPETENZE  e  INTERAZIONIi  in  AZIONI Learning Organization flessibile  e orientata al   cambiamento Value  Creating Company Learning Organization basata su conoscenze e competenze Flessibilità dell’azione organizzativa Adattamento alle  richieste del mercato Learning Organization centrata  sul cliente Piattaforme info-learn

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info-learn

  • 1. info-learn: oltre (?) l’informazione e la formazione. LABeL-CATTID Laboratorio e-learning “ Sapienza”, Università di Roma Roma, 31 maggio 2007.
  • 2. Una prima definizione: cosa (NON) è l’info-learn L’info-learn NON rappresenta semplicemente una nuova piattaforma per l’erogazione di nuovi contenuti, ma costituisce un nuovo ambito per la connessione-integrazione di diverse aree. L’ info-learn costituisce un’infrastruttura tecnologica trasversale che coinvolge, connette e ibrida i territori propri dell’ organizzazione (knowledge management), delle risorse umane (e-learning) e dei processi organizzativi (comunità di pratica). Si posiziona quindi tra i “territori ben definiti e finora distinti, della formazione e dell’informazione […] digitale, fra l’e-learning e l’e-publishing” (Eletti, 2003), integrandoli in modo funzionale.
  • 3.
  • 4. Origini e sviluppo dell’info-learn in ambito aziendale: la learning organization. ● learning organization come modello “idealtipico” (rif. Weber) del paradigma post-industriale: realtà che possiede tutte le caratteristiche ideali del modello. ● caratteristiche principali di una learning organization : - basata su conoscenze e competenze; - partecipativa; - flessibile e orientata al cambiamento; - centrata sul cliente; - orientata alla qualità e alla creazione di valore;
  • 5. Origini e sviluppo dell’info-learn: dal modello meccanico al modello organico (1) Modello meccanico di impresa - Le attività affidate alle risorse umane sono sostanzialmente ridotte a un susseguirsi lineare di operazioni routinarie; - L’elaborazione di informazioni è ridotta, standard e prevalentemente a bassa complessità; - Le variazioni all’interno delle singole procedure operative e gestionali sono accuratamente arginate in quanto l’intera organizzazione risulta tanto più efficiente quanto meno varianze insorgono al suo interno; - La componente decisionale è sottratta al singolo e incorporata nell’organizzazione; - Strutture organizzative, funzioni e procedure sono integralmente specificate, oltre che razionalmente interconnesse secondo un piano preordinato, per assicurare l’efficienza dell’organizzazione.
  • 6.
  • 7. info-learn: un nuovo territorio. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 8. Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (1) . La maggiore consapevolezza del ruolo ricoperto dagli asset intangibili ( capitale umano , capitale strutturale e capitale relazionale ) si combina all’esigenza di governare l’incremento della complessità sociotecnica dell’impresa Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Persone E-learning Performance economica, tecnica e organizzativa dell’ecosistema aziendale Componente Processi Comunità di pratica Infrastruttura tecnologica per l’info-formazione Modello Hacker P2P connettivo e relazionale
  • 9. Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (2). Analisi dell’info-learn come analisi delle ripercussioni significative in ciascun sottoinsieme organizzativo. In particolare: 1 - Sottoinsieme info-learn / organizzazione (integrazione con knowledge management); 2 - Sottoinsieme info-learn / risorse umane (integrazione con e-learning); 3 - Sottoinsieme info-learn / processi aziendali (integrazione con comunità di pratica); Focus: elementi tecnologici considerati in stretta relazione con elementi di tipo organizzativo e socio-relazionale.
  • 10. Metodo (sottostante) di analisi dell’info-learn: il modello “hacker” Un modello di progettazione tecnologica e sociale che è possibile applicare a 1 - relazioni tra persone; 2 - relazioni tra ambiti e componenti interne dell’azienda; 3 - relazioni tra azienda (nel suo complesso) e mercato. Un modello di produzione e condivisione peer to peer (P2P). Secondo tale modello, l’info-learn è concepito come piattaforma tecnologica di tipo connettivo e relazionale in grado di integrare in prospettiva antropocentrica le sue diverse componenti di contesto.
  • 11. Definizioni di contesto: cos’è il knowledge management.. Il knowledge management (KM) rappresenta una strategia organica di identificazione, gestione e valorizzazione delle conoscenze (Davenport et al., 1996). Distinguiamo: - conoscenza preposizionale o dichiarativa (conoscenza del cosa, know what ), tendenzialmente esplicita; - conoscenza procedurale o competenza (conoscenza del come, know how ), tendenzialmente implicita. L’ obiettivo principale di un sistema di knowledge management è “ gestire sia le conoscenze tacite che quelle esplicite, combinando la presentazione di informazioni e conoscenze esplicite con la gestione dei flussi di conoscenza tacita tra gli attori impegnati direttamente nella realizzazione delle attività” (Morici, Ceriotti, 2003: pp. 148-149).
  • 12. Definizioni di contesto: cos’è l’e-learning.. Antonio Fini, Luca Vanni (da Learning Object e Metadati ) Il termine e-learning denota […] un complesso insieme di metodologie e tecnologie rivolte all’erogazione di contenuti didattici attraverso internet o, più in generale, attraverso qualsiasi tecnologia informatica o delle comunicazioni. Antonio Fini, Giovanni Bonaiuti (da E-learning 2.0) L’e-learning sfrutta le potenzialità della rete per fornire in modalità sincrona e/o asincrona, l’accesso a contenuti o relazioni formative in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione. Valerio Eletti (da Che cos'è l'e-learning ) L’e-learning, letteralmente “apprendimento elettronico”, si propone come una modalità o meglio come un sistema di formazione continua, dove ciò che assume valore è il processo all’interno del quale la singola attività formativa è inserita.
  • 13. Definizioni di contesto: cosa sono le comunità di pratica.. Comunità di pratica Le comunità di pratica sono aggregati informali di persone che condividono, in modo cooperativo, fini e obiettivi aziendali, ma anche un dominio comune di conoscenze, pratiche ed esperienze. Network partecipativi come le comunità di pratica consentono di far emergere gli aspetti critici del sistema e di individuare soluzioni cooperative. (Rif. Lave, Wenger, 1991; Brown, Duguid, 1991) L’individuazione di pratiche disfunzionali è conseguita anche attraverso altri canali, come la partecipazione a forum di discussione on line. Le criticità rilevate sono poi spesso affidate a gruppi autonomi di progetto. Un team autonomo di progetto è un gruppo operativo in presenza o a distanza, incaricato di esaminare, sviluppare e introdurre dei cambiamenti in uno specifico contesto. Il team di progettazione lavora con una logica partecipativa, ricevendo obiettivi e non istruzioni.
  • 14. info-learn: un territorio da cui ripartire a sostegno dell’impresa. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 15. info-learn: tipologie di contenuti. Fonte: Enel-Sfera, immagini cortesemente fornite dalla dott.sa Pisani. - Enciclopedia di pillole di conoscenza Finalità: restituire all’utente, in modo flessibile rispetto alle sue esigenze, l’immediata completezza info-formativa sull’argomento; - Manuali interattivi Finalità: fornire un supporto specifico per la risoluzione di problemi contingenti, con conoscenze e competenze orientate al contesto; - Schemi autoesplicanti Finalità: agevolare l’utente nello svolgimento di sequenze procedurali complesse, con set specifici di istruzioni.
  • 16. info-learn: tipologie di strumenti - Motori di ricerca in linguaggio naturale: Gestiscono il recupero dei contenuti info-learn all’interno dei repository attraverso interrogazioni in linguaggio naturale. Il personale non esperto in chiavi di ricerca complesse o operatori booleani può così familiarizzare con domini di conoscenza estranei al proprio percorso formativo ( paradigma dell’accesso ): - Agenti intelligenti: Software che interagiscono attraverso un protocollo comune per il raggiungimento di uno scopo (es. personalizzazione contenuti ); - Funzioni proattive integrate: Strumenti collegati all’attività degli agenti intelligenti nei repository di contenuti. L’erogazione dei contenuti è gestita dalla piattaforma in modo autonomo, non su richiesta dell’utente, attraverso particolari indici che anticipano le sue esigenze cognitive e operative .
  • 17.
  • 18. info-learn: come integrare le aree di contesto per valorizzare l’azienda. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 19. info-learn / knowledge management: un’integrazione possibile? L’info-learn offre singoli atomi di conoscenza dichiarativa e procedurale. In analogia con le migliori esperienze di KM, invece, il nuovo territorio dell’info-formazione può definirsi: ● just in time , nel senso che l’offerta info-formativa avviene, su richiesta dell’utente, nel momento in cui le singole conoscenze operative e gestionali, circoscritte e localizzate, sono effettivamente necessarie; ● on the job , nel senso che, nella quasi totalità delle esperienze, l’info- learn interviene su bisogni info-formativi puntuali e delimitati che si manifestano in modo contestuale rispetto allo svolgimento delle attività . Focus: Approccio centralizzato vs approccio distribuito al KM
  • 20. info-learn e apprendimento organizzativo: l’impresa ipertestuale . ● AUTONOMIA locale e periferica nella creazione, gestione e condivisione delle conoscenze ( livello micro-organizzativo ); ● COORDINAMENTO e certificazione delle conoscenze create, gestite e condivise ( livello meso e macro-organizzativo ). Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica : Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Organizzazione knowledge management Primo step per la Learning Organization 1 - Modello organizzativo dell’impresa ipertestuale Info-learn e apprendimento organizzativo Organizzazione basata su conoscenze
  • 21. info-learn / e-learning: un’integrazione possibile? Lo standard extended e-learning copre un ventaglio ampio (ma generico) di bisogni formativi L’ info-learn interviene invece in modo capillare rendendo disponibili pillole di conoscenza settoriali, circoscritte e localizzate. L’info-learn affianca l’e-learning in una logica just in time e on the job (che li accomuna) offrendo però non percorsi formativi completi ma atomi di conoscenza. Le pillole info-formative vanno spesso a integrare e completare l’azione dei learning object , le singole unità formative dei corsi e-learning. (Rif. dal corso al percorso ) Elementi criticità: Diversa idoneità dell’info-learn a coprire competenze operative e gestionali ( Hard Skills ) rispetto alle competenze relazionali e comportamentali ( Soft Skills ). Per queste ultime continuano a essere più indicati i business game con architetture relazionali multiutente ed elementi di simulazione di ruolo ( fascia alta e-learning ).
  • 22. info-learn e formazione delle risorse umane: i knowledge network . ● Combinazione di AUTONOMIA e COORDINAMENTO nella gestione di conoscenze ( sapere ) e competenze ( saper fare ); ● Combinazione di EFFICIENZA e SODDISFAZIONE delle HR nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Persone E-learning Secondo step per la Learning Organization 2- Modello organizzativo dei knowledge network Info-learn e formazione delle risorse umane Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione Partecipativa
  • 23. info-learn / comunità di pratica: un’integrazione possibile? Nel momento in cui le risorse umane diventano pro-sumer (Toffler, 1980), ovvero produttori e fruitori di materiale info-formativo , i fattori di maggiore criticità non derivano né dalla condivisione dell’architettura relazionale né dalla disponibilità alla produzione e diffusione di materiali info-formativi, ma dalla qualità intrinseca degli stessi. il P2P info-learn all’interno delle CDP mostra le stesse criticità già evidenziate da Chighine (2002) riguardo al P2P learning . “ la criticità maggiore di questi sistemi risiede […] proprio nella loro più importante caratteristica. Il poter condividere il sapere direttamente tra tutti, senza subire controlli, fa sì che la circolazione delle informazioni sia molto più rapida e non mediata; ma tale mancanza di controllo, unita all’immediatezza, non garantisce la qualità della conoscenza” (Chighine, 2002: p. 93). Focus : Si ripropone il conflitto tra approccio centralizzato vs distribuito .
  • 24. info-learn e ottimizzazione dei processi: le reti operative del sapere . ● Scaffolding (sostegno) di tipo cognitivo , operativo e relazionale ; ● Trasformazione di: CONOSCENZE (dimensione cognitiva ) COMPETENZE (dimensione operativa ) INTERAZIONI (dimensione relazionale ) in AZIONI (dimensione esecutiva ) Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Processi Comunità di Pratica Terzo step per la Learning Organization 3 - Modello organizzativo delle “reti operative del sapere” Organizzazione partecipativa Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione flessible
  • 25.