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E-Learning & Polimi 2.0
A cura di: Andrea Auriti
- 1 -
Perché l’e-learning?
«L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si
possono utilizzare per cambiare il mondo»
Nelson Mandela
Obiettivi
Analizzare..
 L’impatto e lo sviluppo delle
tecnologie digitali nel mondo
universitario
 Lo stato dell’e-Learning al
Politecnico di Milano
Proporre..
 Alcune idee innovative
per lo sviluppo di Beep
 Il mio punto di vista sullo
scenario futuro dell’ e-
learning nell’università
- 2 -
«L’e-learning è una metodologia d’insegnamento e apprendimento
mediata dalla tecnologia digitale che coinvolge sia il prodotto che il
processo formativo» (Anee)
Società
Economia
Blended
«Pure»
Modalità
Erogative
Modello di
Formazione
UNIVERSITA’
Campo
d’applicazione
For business
For education
Scuola
Modalità Erogative
• Blended: combina
attività on line ed in
presenza
• Pure: tutte le
attività didattiche
sono svolte on line
Blended
«Pure»
Modalità
Erogative
Modello di
Formazione
UNIVERSITA’
Campo
d’applicazione
For business
For education
Scuola
Modello di Formazione
• Web based training: focus sull’erogazione dei contenuti
e relazione con il docente limitata a scambi di e-mail
• Supported on line learning: forte interazione con il
docente e tra pari, ricerca di risorse e lavoro
collaborativo
• Informal learning: corso non istituzionale ma gruppo di
persone che condividono un interesse comune, focus
su condivisione e apprendimeto collaborativo
Blended
«Pure»
Modalità
Erogative
Modello di
Formazione
UNIVERSITA’
Campo
d’applicazione
For business
For education
Scuola
Le validazioni delle teorie androgogiche mostrano che l’apprendimento
dell’adulto è diverso da quello del bambino perchè attivo e selettivo. E’
quindi opportuno distinguere tra e-learning universitario e scolastico
E-learning for Education E-larning for Business
Scopo Migliorare i processi di
apprendimento
Migliorare le performance
aziendali
Misure
di
Valutazione
Soddisfazione dell’utente
Risparmio di risorse
Certificazioni
Aumento delle vendite
Velocità Servizi
Tasso di errore ridotto
Confronto Risultati ottenuti in passato Situazione dei concorrenti
Fruitori Studenti Lavoratori interni, stakeholders
Limitazioni Budget Fiducia
Blended
Modalità
Erogative
Modello di
FormazioneUNIVERSITA’
I Generazione
«Apprendimento
postale»
III Generazione
«Apprendimento digitale»
• Off-line
• On line
(e-Learning 1.0 e 2.0)
II Generazione
«Apprendimento audiovisivo»
• Radio
• Televisione
• VHS
tecnologia modello di apprendimento interazione
docente
Comunica-
zione
collaborazione
tra discenti
Relazione
I GENERAZIONE posta auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a 1
II GENERAZIONE audiovisiva auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N
III GENERAZIONE
off-line
floppy, CD,
videodischi
auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N
E-learning 1.0 Internet auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N
E-learning 2.0 Internet apprendimento collaborativo
attivo
elevata Sincrona e
Asincrona
forte N a N
• Didattica: focalizzazione
sull’obbiettivo, meccanismi di
ricompensa e punizione
• Sistemi di tipo trasmissivo
STIMOLI
ESTERNI
RISPOSTA
Comportamentismo
L’apprendimento
come meccanismo
Stimolo - risposta
STIMOLI
ESTERNI
RISPOSTA
PROCESSI
COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione
critica dei contenuti, collegamenti
interdisciplinari, approfondimenti
personali
• Sistemi interazionisti
Comportamentismo
L’apprendimento
come meccanismo
Stimolo - risposta
Cognitivismo
L’apprendimento
come processo
attivo
Comportamentismo
L’apprendimento
come meccanismo
Stimolo - risposta
Costruttivismo
L’apprendimento
come processo
sociale
STIMOLI
ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI
COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione,
collaborazione, negoziazione
• Sistemi aperti
Cognitivismo
L’apprendimento
come processo
attivo
• Didattica: focalizzazione
sull’obbiettivo, meccanismi di
ricompensa e punizione
• Sistemi di tipo trasmissivo
STIMOLI
ESTERNI
RISPOSTA
STIMOLI
ESTERNI
RISPOSTA
PROCESSI
COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione
critica dei contenuti, collegamenti
interdisciplinari, approfondimenti
personali
• Sistemi interazionisti
Comportamentismo
L’apprendimento
come meccanismo
Stimolo - risposta
Costruttivismo
L’apprendimento
come processo
sociale
STIMOLI
ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI
COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione,
collaborazione, negoziazione
• Sistemi aperti
Cognitivismo
L’apprendimento
come processo
attivo
Connettivismo
L’apprendimento
come connessione di
una rete
USA
• Paese che ha investito di più sull’ e-learnig
• 1,66 milioni di utenti nel 2010
• Mercato:
• 18 miliardi di $ nel2010
• Previsti 26 miliardi di $ nel 2014
• 5 milioni di utenti di pure e-learning
• trend di crescita esponenziale
MOOC
Fonti
1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)
2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie
3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)
4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
Paesi in via di sviluppo
• Crescita di mercato prevista per il periodo 2010-15:
• Asia + 30%
• America Latina + 19 %
• Africa +18%
• Paesi con il maggior numero
di studenti nei MOOC (dopo gli USA)
• India (8,8%)
• Brasile (5,9%)
Fonti
1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)
2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie
3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)
4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
Europa
Per l’UE l’e-learning è..
• «un’elemento importante della socità informatica» (Agenda digitale europea)
• Strumento d’integrazione ( «Campus virtuali») e cooperazione («Mobilità
virtuale»)
Ma l’e-learning stenta a decollare:
• 5% della popolazione partecipa a corsi on line
• Crescita lenta (+2% rispetto al2007)
Fonti
1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)
2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie
3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)
4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
Fonti
1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)
2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie
3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)
4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
Italia
• In media con il resto d’Europa ma situazione frammentaria:
• Il 90% degli studenti non è soddisfatto della dotazione tecnologica del
proprio ateneo
• Scarso accesso a Corsi on line (81%)
• Assenza lezioni in streaming (86,5%)
• Assenza lavagne digitali (77%)
• L’ 80,5% pensa che la tecnologia nel futuro migliorerà
l’apprendimento e l’università
Tre prospettive d’analisi
Tecnologici
• M-learning
• Rapid e-learning
• Personal Learning Environment
Socio-Educativa
• Informal Learning
• Social Learning
• Longlife learning
• Flipped Classroom
Economica
• Open source
• I MOOCs
Informal learning
• apprendimento formale: si sviluppa
all’interno di un contesto strutturato e
organizzato, conduce a un
riconoscimento ufficiale.
• apprendimento non-formale: si svolge
al di fuori delle principali strutture di
istruzione, non porta a certificati
ufficiali.
• apprendimento informale: fa parte
della vita quotidiana non è
necessariamente intenzionale.
Social
network
Blog
Chat
. . .
«Coloro che fanno distinzione fra
intrattenimento ed educazione
forse non sanno che l’educazione
deve essere divertente e il
divertimento deve essere
educativo»
Longlife learning
L’apprendimento non è più limitato ad un determinato periodo
della vita, ma la dinamicità della società richiede una
formazione continua. Per le università la sfida consiste nel
riuscire offrire ai propri studenti le capacità e gli strumenti
affinché ciò sia possibile.
Flipped classroom
A casa..In aula..
Esposizione dei contenuti da
parte del docente
Studio ed elaborazione critica
dei contenuti
• Riflessione sui contenuti
• confronto
• discussione
• messa in pratica delle conoscenze
Fruizione dell’esposizione dei
contenuti attraverso le
tecnologie informatiche
Social learning
«Le università devono fare sistema, sia tra di loro che al loro interno,
e le tecnologie dell’informazione lo rendono possibile» (CRUI)
Due livelli d’azione:
• Sistemico
• Didattico
Knowlege sharing &
Social responability
Cooperative Learning
Classe
tradizionale
Flipped
Classroom
Opensource
Open source VS Closed source
Oggi, le soluzioni per l’e-learning Opensuorce..
• hanno qualità superiore di quelle Closed
• Offrono una maggiore reattività, personalizzabilità, flessibilità e
scalabilità del sistema
• garantiscono la riduzione dei costi
I MOOCs (Massive On-Line Open Courses)
Nati negli USA, i MOOC sono corsi on-line tenuti da docenti di
università di fama mondiale accessibili gratuitamente da chiunque.
• Fondata da
professori Stenford
• 2 milioni d’iscritti
• Include Stenford,
La Sapienza
Coursera
• Joint-venture tra
Harward e MIT
(60M + 1M Bill
Gates)
• 373.000 iscritti
EdX
•Fondata da
Sebastian Thun
di Stenford
•753.000 iscritti
Udacity
Le sfide future: modello di business sostenibile ed esami on line
Insieme di strumenti software finalizzati a produrre ed erogare materiali
didattici a basso costo e con tempi ridotti di sviluppo.
I software di rapid learning tipicamente
• consentono di produrre in maniera intuitiva una sequenza di slide
commentate che possono includere esercizi interattivi( in formato Flash )
• Esempi: ActivePresenter, Adobe Captivate e PresentationTube.
M-learning
Rapid e-learning
I Personal learning environment
Piattaforme
e-learninng
• Mobile Learning Engine
• Moodle4iPhone (Poi anche android)
Aziende
Mobile
• Apple: i-tunes University
• Prolificano app per studenti
Università
Italiane
• Genial Sapienza
• Federica
«Learn anything, anytime, anywhere» (Slogan Apple)
- 13 -
CONTENUTI
INFRA -
STRUTTURA
SERVIZI DI
ATENEO
STUDENTI
PROFESSORE
UNIVERSITA’
SERVIZI DEL
CORSO
«L’università tradizionale riscritta in bit»
CORSO
Approccio course-centred
• Focus su apprendimento formale
• Spazio definito dal docente e/o
dall’istituzione
• Lo studente:
• «subisce» le scelte del docente
e dell’università
• Non crea valore
LMS
• Studente
• Amministratore
• Docente
LCS
• Learning
Object
• Scrom
LEARNING CONTENENT MANAGMENT SYSTEM
I TOOLS
Condivisione contenuti
Un VLE è un ambiente informatico costituito da hardware, software ed
eventualmente middleware finalizzato all’erogazione e alla fruizione di percorsi
formativi attraverso la rete.
Tre macro-componenti
 Learning Content System
 Learning Managment System
 I tools didattici
Si occupa della:
 Gestione
 Creazione
 Archiviazione
dei contenuti didattici
 Importazione
 Esportazione
 Aggiornamento
LEARNING
OBJECT
Modularità
Riusabilità
Accessibilità
Come progettare e realizzare i contenuti didattici?
Content Aggregation Model:
• Content model
• Metadata
• Content Packaging
Runtime Environment
Sequencing and Navigation
SCO VLE
API
adapter
MANIFEST
Asset Asset
Asset
Asset
Asset
Sharable Content Object
Metadati
Si occupa della:
 Gestione del corso
 Gestione degli studenti
 Verifica preparazione dello studente
 Monitoraggio delle attività
 Reporting delle attività
• Non interazione
sincrona tra utenti
• Multimedialità
Comunicazione
Sincrona
Comunicazione
Asincrona
Formale
Informale
Vitual
classroom
e-Mail
Gruppi di
discussione
Condivisione
contenuti
Videoconferenza
Chat
Interactive
Whiteboard
Condivisione
Applicazioni
Comunicazione
Sincrona
Comunicazione
Asincrona
Formale
Informale
Vitual
classroom
e-Mail
Gruppi di
discussione
Condivisione
contenuti
Videoconferenza
Chat
Interactive
Whiteboard
Condivisione
Applicazioni
Virtual Classroom
• Applicazione finalizzata a riprodurre on line una classe in presenza
• Applicazioni di supporto: audio/video conferenza, interactive
whiteboard, condivisione delle applicazioni, test on line, chat testuale
e/o vocale
• Funzionalità avanzate: alzata di mano virtuale, condivisione contenuti
e commenti in real time
• Esempi di utilizzo: Politecnico di Torino
Alta
Usabilità
Bassa
Usabilità
Elevata ampiezza
dell’offerta
Bassa ampiezza
dell’offerta
Fonti
1. «Giornale dell’e-learning»
2. «Analisi comparativa» (www.giornalistinellerba.it)
..ma non
innovazione!
Choose a “handwritten” font to make this book more like a notebook or a standard font to look more like a printed book.
- 22 -
SERVIZI CONTENUTI
INFRASTRUTTURA
DISCENTE
«Lo studente diventa costruttore attivo»
Approccio lerner-centred
• Contenuti creati collaborativamente
• Struttura come «dialogo» più che
come manuale o libro
• Apprendimento formale ed
informale
• Lo studente
• Definisce attivamente il proprio
percorso d’apprendimento
• Crea valore
Prospettiva tecnologica
«e-Learning 2.0 è e -learning based su
tools che combinano:
• semplicità di creazione di contenuti
• semplicità di web delivery
• Collaborazione integrata» (Karrer)
WEB
PROFESSORE
UNIVERSITA’
«I PLE sono sistemi che aiutano i discenti a controllare ed organizzare il proprio apprendimento.
Questi includono un supporto per:
• Organizzare i loro obbiettivi d’apprendimento
• Gestire il loro apprendimento, sia il contenuto che il processo
• Comunicare con altri durante il processo d’apprendimento
E così raggiungere gli obbiettivi d’apprendimento.» (Wikipedia)
VLE
Web 2.0
e-Portfolio
PLE
Aggregatori di
persone
produttività
personale
Aggregatori di
software
. . .
CollaborazioneCondivisione
Aggregatori di
contenuti
Identity
Managment
Comunicazione
Applicazioni per l’individuo
SERVIZI WEB PER
SPAZI PERSONALI
SOCIAL NETWORK
S
o
c
i
a
l
i
t
à
P
e
r
s
o
n
a
l
i
z
z
a
z
i
o
n
e
Applicazioni per l’organizzazione
SOFTWARE DI
eCOLLABORATION
APPLICAZIONI AD
HOC
PLE
• Apprendimento
Customizzato
• Formale & Informale
• Apertura
• Loglife learning
• Riferimento univoco
• Strutturazione personale
dei contenuti
• Autovalutazione e misura
• Tools «illimitati»
VLE
• Apprendimento
Standardizzato
• Formale
• Periodo limitato
• Riferimento universitario
• Processo definito dal
docente
• Valutazione del
docente/sistema
• Tools limitati
- 28 -
Il centro METID
Soluzione sviluppata in casa
• Potenzialità rete
• Open source
• Nuova didattica on line
• Limiti tecnici
1999 2012
Soluzione Opensource platform
Il progetto Beep
•Approccio costruttivista
•Open source
•Collaborazione
•Multimedialità
•Ricercabilità contenuti
Defininzione
obbiettivi
•VLE
• applicativi di
ecollaboration
•Elgg, Liferay Alfresco
Scelta della
Piattaforma
•Buona integrazione
tools web, usabilità e
personalizzabilità
•Difficile gestione
contenuti
Sperimentazione
•SCROM player
•Aunica Login
•Ruoli
•Aula virtuale
Personalizzazione
Ambiente
personale
Ambiente
Del corso
Beep
Corsi on line
Gestione
Profilo
Aula
virtuale
Avvisi
Informazioni
corso
Forum
personali
Blog
Wiki
Forum
professore
Motore di
ricerca interno
Upload
contenuti
Social
Boockmarking
Creazione
sondaggi
Si
No
5.4%
14.0%
17.1%
26.4%
18.6%
20.9%
15.5%
16.3%
60.5%
17.1%
22.5%
5.4%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Niente
Facilità nel reperire il materiale didattico
Organizzazione
Praticità
Maggiore interattività tra studenti e docenti…
Attività di approfondimento…
Dialogo tra studenti
Dialogo con il docente
Contatto con il mondo extra-universitario…
Lavori di gruppo e momenti di condivisione tra…
Supporto nell'apprendimento da parte del…
Altro (specificare)
Sulla base degli insegnamenti che hai seguito, cosa ritieni che manchi
ai corsi del Politecnico?
I limiti dei corsi del Politecnico
• Flipped classroom e tool
specifici (ricevimento on line)
• Strumenti di comunicazione
con aziende (Es.U2B)
370
studenti
• La sensibilità degli studenti
ai tools on line è elevata
Gli studenti e i tools on line
• Gli studenti sono soddisfatti dei
tools on line del politecnico
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
I servizi on line offerti dovrebbero essere uno dei fattori
da considerare nella scelta di un università.
Gli strumenti on line semplificano e velocizzano alcune
attività che, però, potrebbero benissimo essere fatte in
altro modo.
I servizi on line del PoliMi stanno aiutando molto il mio
percorso di formazione.
La dotazione di strumenti on line offerta dal PoliMi è
sufficiente a soddisfare le mie principali esigenze
accademiche.
Sei d'accordo con le seguenti affermazioni?
Decisamente d'accordo Parzialmente d'accordo
Parzialmente in disaccordo Decisamente in disaccordo
Gli studenti e Beep
• Uno studente su tre non nota differenze tra CoL e Beep
• Il 90% degli studenti non ha mai utilizzato le
«funzionalità 2.0»
• Uno studente su tre non conosceva «le funzionalità 2.0»
• L’11% ritiene importanti gli strumenti per scrivere
• La maggior parte passa su Beep meno di un’ora alla
settimana
Punti di forza
La grafica 24,2%
La presenza di strumenti "per scrivere" (
blog, forum,..) e non solo documenti "da
leggere"
11,3%
La possibilità di importare file da siti esterni 13,7%
La semplicità di utilizzo 50,8%
Le nuove funzionalità a supporto del corso
(come consegne on line,forum, ecc.)
57,3%
Altro (specificare) 8,9%
Da Migliorare
L'usabilità 36,3%
L'accessibilità da smartphone e/o tablet 65,3%
La semplicità e la rapidità di accesso ai
materiali del corso
47,6%
Gli strumenti per la comunicazione con il
docente e con gli altri studenti
25,0%
La multimedialità del sito 20,2%
Altro (specificare) 6,5%
Gli studenti
fanno un
«utilizzo 1.0» di
Beep
Gli sviluppi futuri che gli studenti desiderano
Tre proposte dominanti:
• Video-registrazione delle lezioni
• Mobile ( Accessibilità ed App)
• E-book a prezzi agevolati
Altre idee interessanti:
• Tools per prendere appunti on line
e condividerli con il resto della
classe
• Ricevimento studenti via webcam
• Integrazione in un unico portale
servizi on line e Beep
- 36 -
Tre grandi quesiti
 Come cambierà il modo di «fare università» nei prossimi anni
grazie alle idee e alle tecnologie emergenti?
 Si affermeranno i PLE in ambito universitario ed incarneranno
realmente un nuovo modello d’apprendimento?
 Quali saranno gli sviluppi futuri dell’offerta
e-Learning del Politecnico di Milano?
«Ci saranno dei cambiamenti radicali nell’Univeristà. l’attuale
sistema educativo non è più sostenibile, sia da un punto di
vista economico che culturale: l’implementazione di reti
mediante il web e la centralità dello studente sostituiranno
completamente il vecchio paradigma d’insegnamento»
Mike Liebhold
Ricercatore del Institute of Feature
60%
«Poche università avranno le risorse per evolversi, la maggior
parte rimarranno esattamente come sono oggi a parte
qualche piccola modifica. Il 2020 non sarà molto differente
dal presente»
Steve Jones
Professore dell’Università dell’Illinois
40%
Fonti
1. Report 2012 «L’istruzione nel 2020» (Pew Internet)
Aula Esperienziale
Università Aperta
Studente Attivo
Tre assi di sviluppo
«il PLE diventerà qualcosa di simile a quello che in realtà si prefigge
di contrastare: le piattaforme. Sarà un nuovo recinto gestito dalle
istituzioni scolastiche e formative, all’interno del quale isolare gli
studenti dal resto del mondo»
Graham Atwell
Direttore del Pontydisgu
«i VLE sopravvivranno a stento, nella misura in cui essi si apriranno
agli utenti abbandonando gli standard restrittivi a quali sono
vincolati, abbracciando la filosofia del learner centred»
Terry Anderson
Professore Athabasca University
«Non servono strumenti appositi, lo stesso internet è un PLE»
Leigh Blackall
Educational Desiner
PLE vs VLE
VLE
PLE
VLE
Sviluppi di mercato
Mercato in
crescita
VLE Opensource che
integreranno le logiche
del learning 2.0
Soluzioni ad hoc
Il VLE può essere integrato nel PLE, occupandosi della
componente formale dell’apprendimento
«Il futuro del politecnico è nei MOOC. Per questo, Noi del
centro Metid monitoriamo costantemente lo sviluppo dei
MOOC e stiamo cercando di realizzare un percorso, iniziato con
l’introduzione di Beep, che accompagni professori e studenti in
un’ottica di nuova apertura e d’innovazione della didattica»
Federica Brambilla
Project Manager di Beep
«Nel lungo temine penso che sia possibile che la didattica
evolverà verso la flipped Classroom anche se questo richiede
una forte riprogettazione dei corsi e un investimento non di
poco conto » (concorda anche con i MOOCs)
Donatella Sciuto
Prorettrice Politecnico di Milano
Fonti
1. Intervista a Federica Brambilla
2. http://www.svoltastudenti.it/blogs/redazione/beep-polimi-
miglioriamolo-insieme-parola-alla-prorettrice-donatella-sciuto.
Mobile
Coinvolgimento
studenti
Strumenti di
comunicazione
sincrona
Apertura
e-Portfolio
Maggiore
attività
didattica online
E-Learning & Polimi 2.0
Anno accademico 2012-2013
Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
Tecnologie, applicazioni e servizi dell’internet
A cura di: Andrea Auriti

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E learning & polimi 2.0

  • 1. E-Learning & Polimi 2.0 A cura di: Andrea Auriti
  • 2. - 1 - Perché l’e-learning? «L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo» Nelson Mandela Obiettivi Analizzare..  L’impatto e lo sviluppo delle tecnologie digitali nel mondo universitario  Lo stato dell’e-Learning al Politecnico di Milano Proporre..  Alcune idee innovative per lo sviluppo di Beep  Il mio punto di vista sullo scenario futuro dell’ e- learning nell’università
  • 4. «L’e-learning è una metodologia d’insegnamento e apprendimento mediata dalla tecnologia digitale che coinvolge sia il prodotto che il processo formativo» (Anee) Società Economia
  • 5. Blended «Pure» Modalità Erogative Modello di Formazione UNIVERSITA’ Campo d’applicazione For business For education Scuola Modalità Erogative • Blended: combina attività on line ed in presenza • Pure: tutte le attività didattiche sono svolte on line
  • 6. Blended «Pure» Modalità Erogative Modello di Formazione UNIVERSITA’ Campo d’applicazione For business For education Scuola Modello di Formazione • Web based training: focus sull’erogazione dei contenuti e relazione con il docente limitata a scambi di e-mail • Supported on line learning: forte interazione con il docente e tra pari, ricerca di risorse e lavoro collaborativo • Informal learning: corso non istituzionale ma gruppo di persone che condividono un interesse comune, focus su condivisione e apprendimeto collaborativo
  • 7. Blended «Pure» Modalità Erogative Modello di Formazione UNIVERSITA’ Campo d’applicazione For business For education Scuola Le validazioni delle teorie androgogiche mostrano che l’apprendimento dell’adulto è diverso da quello del bambino perchè attivo e selettivo. E’ quindi opportuno distinguere tra e-learning universitario e scolastico E-learning for Education E-larning for Business Scopo Migliorare i processi di apprendimento Migliorare le performance aziendali Misure di Valutazione Soddisfazione dell’utente Risparmio di risorse Certificazioni Aumento delle vendite Velocità Servizi Tasso di errore ridotto Confronto Risultati ottenuti in passato Situazione dei concorrenti Fruitori Studenti Lavoratori interni, stakeholders Limitazioni Budget Fiducia
  • 9. I Generazione «Apprendimento postale» III Generazione «Apprendimento digitale» • Off-line • On line (e-Learning 1.0 e 2.0) II Generazione «Apprendimento audiovisivo» • Radio • Televisione • VHS tecnologia modello di apprendimento interazione docente Comunica- zione collaborazione tra discenti Relazione I GENERAZIONE posta auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a 1 II GENERAZIONE audiovisiva auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N III GENERAZIONE off-line floppy, CD, videodischi auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N E-learning 1.0 Internet auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N E-learning 2.0 Internet apprendimento collaborativo attivo elevata Sincrona e Asincrona forte N a N
  • 10. • Didattica: focalizzazione sull’obbiettivo, meccanismi di ricompensa e punizione • Sistemi di tipo trasmissivo STIMOLI ESTERNI RISPOSTA Comportamentismo L’apprendimento come meccanismo Stimolo - risposta
  • 11. STIMOLI ESTERNI RISPOSTA PROCESSI COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione critica dei contenuti, collegamenti interdisciplinari, approfondimenti personali • Sistemi interazionisti Comportamentismo L’apprendimento come meccanismo Stimolo - risposta Cognitivismo L’apprendimento come processo attivo
  • 12. Comportamentismo L’apprendimento come meccanismo Stimolo - risposta Costruttivismo L’apprendimento come processo sociale STIMOLI ESTERNI RISPOSTA PROCESSI COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione, collaborazione, negoziazione • Sistemi aperti Cognitivismo L’apprendimento come processo attivo
  • 13. • Didattica: focalizzazione sull’obbiettivo, meccanismi di ricompensa e punizione • Sistemi di tipo trasmissivo STIMOLI ESTERNI RISPOSTA STIMOLI ESTERNI RISPOSTA PROCESSI COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione critica dei contenuti, collegamenti interdisciplinari, approfondimenti personali • Sistemi interazionisti Comportamentismo L’apprendimento come meccanismo Stimolo - risposta Costruttivismo L’apprendimento come processo sociale STIMOLI ESTERNI RISPOSTA PROCESSI COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione, collaborazione, negoziazione • Sistemi aperti Cognitivismo L’apprendimento come processo attivo Connettivismo L’apprendimento come connessione di una rete
  • 14. USA • Paese che ha investito di più sull’ e-learnig • 1,66 milioni di utenti nel 2010 • Mercato: • 18 miliardi di $ nel2010 • Previsti 26 miliardi di $ nel 2014 • 5 milioni di utenti di pure e-learning • trend di crescita esponenziale MOOC Fonti 1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP) 2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie 3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab) 4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
  • 15. Paesi in via di sviluppo • Crescita di mercato prevista per il periodo 2010-15: • Asia + 30% • America Latina + 19 % • Africa +18% • Paesi con il maggior numero di studenti nei MOOC (dopo gli USA) • India (8,8%) • Brasile (5,9%) Fonti 1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP) 2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie 3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab) 4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
  • 16. Europa Per l’UE l’e-learning è.. • «un’elemento importante della socità informatica» (Agenda digitale europea) • Strumento d’integrazione ( «Campus virtuali») e cooperazione («Mobilità virtuale») Ma l’e-learning stenta a decollare: • 5% della popolazione partecipa a corsi on line • Crescita lenta (+2% rispetto al2007) Fonti 1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP) 2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie 3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab) 4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
  • 17. Fonti 1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP) 2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie 3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab) 4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI) Italia • In media con il resto d’Europa ma situazione frammentaria: • Il 90% degli studenti non è soddisfatto della dotazione tecnologica del proprio ateneo • Scarso accesso a Corsi on line (81%) • Assenza lezioni in streaming (86,5%) • Assenza lavagne digitali (77%) • L’ 80,5% pensa che la tecnologia nel futuro migliorerà l’apprendimento e l’università
  • 18. Tre prospettive d’analisi Tecnologici • M-learning • Rapid e-learning • Personal Learning Environment Socio-Educativa • Informal Learning • Social Learning • Longlife learning • Flipped Classroom Economica • Open source • I MOOCs
  • 19. Informal learning • apprendimento formale: si sviluppa all’interno di un contesto strutturato e organizzato, conduce a un riconoscimento ufficiale. • apprendimento non-formale: si svolge al di fuori delle principali strutture di istruzione, non porta a certificati ufficiali. • apprendimento informale: fa parte della vita quotidiana non è necessariamente intenzionale. Social network Blog Chat . . . «Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo» Longlife learning L’apprendimento non è più limitato ad un determinato periodo della vita, ma la dinamicità della società richiede una formazione continua. Per le università la sfida consiste nel riuscire offrire ai propri studenti le capacità e gli strumenti affinché ciò sia possibile.
  • 20. Flipped classroom A casa..In aula.. Esposizione dei contenuti da parte del docente Studio ed elaborazione critica dei contenuti • Riflessione sui contenuti • confronto • discussione • messa in pratica delle conoscenze Fruizione dell’esposizione dei contenuti attraverso le tecnologie informatiche Social learning «Le università devono fare sistema, sia tra di loro che al loro interno, e le tecnologie dell’informazione lo rendono possibile» (CRUI) Due livelli d’azione: • Sistemico • Didattico Knowlege sharing & Social responability Cooperative Learning Classe tradizionale Flipped Classroom
  • 21. Opensource Open source VS Closed source Oggi, le soluzioni per l’e-learning Opensuorce.. • hanno qualità superiore di quelle Closed • Offrono una maggiore reattività, personalizzabilità, flessibilità e scalabilità del sistema • garantiscono la riduzione dei costi I MOOCs (Massive On-Line Open Courses) Nati negli USA, i MOOC sono corsi on-line tenuti da docenti di università di fama mondiale accessibili gratuitamente da chiunque. • Fondata da professori Stenford • 2 milioni d’iscritti • Include Stenford, La Sapienza Coursera • Joint-venture tra Harward e MIT (60M + 1M Bill Gates) • 373.000 iscritti EdX •Fondata da Sebastian Thun di Stenford •753.000 iscritti Udacity Le sfide future: modello di business sostenibile ed esami on line
  • 22. Insieme di strumenti software finalizzati a produrre ed erogare materiali didattici a basso costo e con tempi ridotti di sviluppo. I software di rapid learning tipicamente • consentono di produrre in maniera intuitiva una sequenza di slide commentate che possono includere esercizi interattivi( in formato Flash ) • Esempi: ActivePresenter, Adobe Captivate e PresentationTube. M-learning Rapid e-learning I Personal learning environment Piattaforme e-learninng • Mobile Learning Engine • Moodle4iPhone (Poi anche android) Aziende Mobile • Apple: i-tunes University • Prolificano app per studenti Università Italiane • Genial Sapienza • Federica «Learn anything, anytime, anywhere» (Slogan Apple)
  • 24. CONTENUTI INFRA - STRUTTURA SERVIZI DI ATENEO STUDENTI PROFESSORE UNIVERSITA’ SERVIZI DEL CORSO «L’università tradizionale riscritta in bit» CORSO Approccio course-centred • Focus su apprendimento formale • Spazio definito dal docente e/o dall’istituzione • Lo studente: • «subisce» le scelte del docente e dell’università • Non crea valore
  • 25. LMS • Studente • Amministratore • Docente LCS • Learning Object • Scrom LEARNING CONTENENT MANAGMENT SYSTEM I TOOLS Condivisione contenuti Un VLE è un ambiente informatico costituito da hardware, software ed eventualmente middleware finalizzato all’erogazione e alla fruizione di percorsi formativi attraverso la rete. Tre macro-componenti  Learning Content System  Learning Managment System  I tools didattici
  • 26. Si occupa della:  Gestione  Creazione  Archiviazione dei contenuti didattici  Importazione  Esportazione  Aggiornamento LEARNING OBJECT Modularità Riusabilità Accessibilità Come progettare e realizzare i contenuti didattici?
  • 27. Content Aggregation Model: • Content model • Metadata • Content Packaging Runtime Environment Sequencing and Navigation SCO VLE API adapter MANIFEST Asset Asset Asset Asset Asset Sharable Content Object Metadati
  • 28. Si occupa della:  Gestione del corso  Gestione degli studenti  Verifica preparazione dello studente  Monitoraggio delle attività  Reporting delle attività • Non interazione sincrona tra utenti • Multimedialità
  • 30. Comunicazione Sincrona Comunicazione Asincrona Formale Informale Vitual classroom e-Mail Gruppi di discussione Condivisione contenuti Videoconferenza Chat Interactive Whiteboard Condivisione Applicazioni Virtual Classroom • Applicazione finalizzata a riprodurre on line una classe in presenza • Applicazioni di supporto: audio/video conferenza, interactive whiteboard, condivisione delle applicazioni, test on line, chat testuale e/o vocale • Funzionalità avanzate: alzata di mano virtuale, condivisione contenuti e commenti in real time • Esempi di utilizzo: Politecnico di Torino
  • 31. Alta Usabilità Bassa Usabilità Elevata ampiezza dell’offerta Bassa ampiezza dell’offerta Fonti 1. «Giornale dell’e-learning» 2. «Analisi comparativa» (www.giornalistinellerba.it)
  • 32. ..ma non innovazione! Choose a “handwritten” font to make this book more like a notebook or a standard font to look more like a printed book.
  • 34. SERVIZI CONTENUTI INFRASTRUTTURA DISCENTE «Lo studente diventa costruttore attivo» Approccio lerner-centred • Contenuti creati collaborativamente • Struttura come «dialogo» più che come manuale o libro • Apprendimento formale ed informale • Lo studente • Definisce attivamente il proprio percorso d’apprendimento • Crea valore Prospettiva tecnologica «e-Learning 2.0 è e -learning based su tools che combinano: • semplicità di creazione di contenuti • semplicità di web delivery • Collaborazione integrata» (Karrer) WEB PROFESSORE UNIVERSITA’
  • 35. «I PLE sono sistemi che aiutano i discenti a controllare ed organizzare il proprio apprendimento. Questi includono un supporto per: • Organizzare i loro obbiettivi d’apprendimento • Gestire il loro apprendimento, sia il contenuto che il processo • Comunicare con altri durante il processo d’apprendimento E così raggiungere gli obbiettivi d’apprendimento.» (Wikipedia) VLE Web 2.0 e-Portfolio
  • 36. PLE Aggregatori di persone produttività personale Aggregatori di software . . . CollaborazioneCondivisione Aggregatori di contenuti Identity Managment Comunicazione
  • 37. Applicazioni per l’individuo SERVIZI WEB PER SPAZI PERSONALI SOCIAL NETWORK S o c i a l i t à P e r s o n a l i z z a z i o n e Applicazioni per l’organizzazione SOFTWARE DI eCOLLABORATION APPLICAZIONI AD HOC
  • 38. PLE • Apprendimento Customizzato • Formale & Informale • Apertura • Loglife learning • Riferimento univoco • Strutturazione personale dei contenuti • Autovalutazione e misura • Tools «illimitati» VLE • Apprendimento Standardizzato • Formale • Periodo limitato • Riferimento universitario • Processo definito dal docente • Valutazione del docente/sistema • Tools limitati
  • 40. Il centro METID Soluzione sviluppata in casa • Potenzialità rete • Open source • Nuova didattica on line • Limiti tecnici 1999 2012 Soluzione Opensource platform Il progetto Beep •Approccio costruttivista •Open source •Collaborazione •Multimedialità •Ricercabilità contenuti Defininzione obbiettivi •VLE • applicativi di ecollaboration •Elgg, Liferay Alfresco Scelta della Piattaforma •Buona integrazione tools web, usabilità e personalizzabilità •Difficile gestione contenuti Sperimentazione •SCROM player •Aunica Login •Ruoli •Aula virtuale Personalizzazione
  • 41. Ambiente personale Ambiente Del corso Beep Corsi on line Gestione Profilo Aula virtuale Avvisi Informazioni corso Forum personali Blog Wiki Forum professore Motore di ricerca interno Upload contenuti Social Boockmarking Creazione sondaggi
  • 42. Si No
  • 43. 5.4% 14.0% 17.1% 26.4% 18.6% 20.9% 15.5% 16.3% 60.5% 17.1% 22.5% 5.4% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Niente Facilità nel reperire il materiale didattico Organizzazione Praticità Maggiore interattività tra studenti e docenti… Attività di approfondimento… Dialogo tra studenti Dialogo con il docente Contatto con il mondo extra-universitario… Lavori di gruppo e momenti di condivisione tra… Supporto nell'apprendimento da parte del… Altro (specificare) Sulla base degli insegnamenti che hai seguito, cosa ritieni che manchi ai corsi del Politecnico? I limiti dei corsi del Politecnico • Flipped classroom e tool specifici (ricevimento on line) • Strumenti di comunicazione con aziende (Es.U2B) 370 studenti
  • 44. • La sensibilità degli studenti ai tools on line è elevata Gli studenti e i tools on line • Gli studenti sono soddisfatti dei tools on line del politecnico 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% I servizi on line offerti dovrebbero essere uno dei fattori da considerare nella scelta di un università. Gli strumenti on line semplificano e velocizzano alcune attività che, però, potrebbero benissimo essere fatte in altro modo. I servizi on line del PoliMi stanno aiutando molto il mio percorso di formazione. La dotazione di strumenti on line offerta dal PoliMi è sufficiente a soddisfare le mie principali esigenze accademiche. Sei d'accordo con le seguenti affermazioni? Decisamente d'accordo Parzialmente d'accordo Parzialmente in disaccordo Decisamente in disaccordo
  • 45. Gli studenti e Beep • Uno studente su tre non nota differenze tra CoL e Beep • Il 90% degli studenti non ha mai utilizzato le «funzionalità 2.0» • Uno studente su tre non conosceva «le funzionalità 2.0» • L’11% ritiene importanti gli strumenti per scrivere • La maggior parte passa su Beep meno di un’ora alla settimana Punti di forza La grafica 24,2% La presenza di strumenti "per scrivere" ( blog, forum,..) e non solo documenti "da leggere" 11,3% La possibilità di importare file da siti esterni 13,7% La semplicità di utilizzo 50,8% Le nuove funzionalità a supporto del corso (come consegne on line,forum, ecc.) 57,3% Altro (specificare) 8,9% Da Migliorare L'usabilità 36,3% L'accessibilità da smartphone e/o tablet 65,3% La semplicità e la rapidità di accesso ai materiali del corso 47,6% Gli strumenti per la comunicazione con il docente e con gli altri studenti 25,0% La multimedialità del sito 20,2% Altro (specificare) 6,5% Gli studenti fanno un «utilizzo 1.0» di Beep
  • 46. Gli sviluppi futuri che gli studenti desiderano Tre proposte dominanti: • Video-registrazione delle lezioni • Mobile ( Accessibilità ed App) • E-book a prezzi agevolati Altre idee interessanti: • Tools per prendere appunti on line e condividerli con il resto della classe • Ricevimento studenti via webcam • Integrazione in un unico portale servizi on line e Beep
  • 48. Tre grandi quesiti  Come cambierà il modo di «fare università» nei prossimi anni grazie alle idee e alle tecnologie emergenti?  Si affermeranno i PLE in ambito universitario ed incarneranno realmente un nuovo modello d’apprendimento?  Quali saranno gli sviluppi futuri dell’offerta e-Learning del Politecnico di Milano?
  • 49. «Ci saranno dei cambiamenti radicali nell’Univeristà. l’attuale sistema educativo non è più sostenibile, sia da un punto di vista economico che culturale: l’implementazione di reti mediante il web e la centralità dello studente sostituiranno completamente il vecchio paradigma d’insegnamento» Mike Liebhold Ricercatore del Institute of Feature 60% «Poche università avranno le risorse per evolversi, la maggior parte rimarranno esattamente come sono oggi a parte qualche piccola modifica. Il 2020 non sarà molto differente dal presente» Steve Jones Professore dell’Università dell’Illinois 40% Fonti 1. Report 2012 «L’istruzione nel 2020» (Pew Internet)
  • 50. Aula Esperienziale Università Aperta Studente Attivo Tre assi di sviluppo
  • 51. «il PLE diventerà qualcosa di simile a quello che in realtà si prefigge di contrastare: le piattaforme. Sarà un nuovo recinto gestito dalle istituzioni scolastiche e formative, all’interno del quale isolare gli studenti dal resto del mondo» Graham Atwell Direttore del Pontydisgu «i VLE sopravvivranno a stento, nella misura in cui essi si apriranno agli utenti abbandonando gli standard restrittivi a quali sono vincolati, abbracciando la filosofia del learner centred» Terry Anderson Professore Athabasca University «Non servono strumenti appositi, lo stesso internet è un PLE» Leigh Blackall Educational Desiner
  • 52. PLE vs VLE VLE PLE VLE Sviluppi di mercato Mercato in crescita VLE Opensource che integreranno le logiche del learning 2.0 Soluzioni ad hoc Il VLE può essere integrato nel PLE, occupandosi della componente formale dell’apprendimento
  • 53. «Il futuro del politecnico è nei MOOC. Per questo, Noi del centro Metid monitoriamo costantemente lo sviluppo dei MOOC e stiamo cercando di realizzare un percorso, iniziato con l’introduzione di Beep, che accompagni professori e studenti in un’ottica di nuova apertura e d’innovazione della didattica» Federica Brambilla Project Manager di Beep «Nel lungo temine penso che sia possibile che la didattica evolverà verso la flipped Classroom anche se questo richiede una forte riprogettazione dei corsi e un investimento non di poco conto » (concorda anche con i MOOCs) Donatella Sciuto Prorettrice Politecnico di Milano Fonti 1. Intervista a Federica Brambilla 2. http://www.svoltastudenti.it/blogs/redazione/beep-polimi- miglioriamolo-insieme-parola-alla-prorettrice-donatella-sciuto.
  • 55. E-Learning & Polimi 2.0 Anno accademico 2012-2013 Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale Tecnologie, applicazioni e servizi dell’internet A cura di: Andrea Auriti