Il turismo nel 2023 ha toccato picchi sorprendenti già nei primi mesi dell’anno, per poi arrivare a livelli ancor più elevati nei mesi estivi. Le previsioni stimano in circa 442 milioni i pernottamenti nell’intero 2023, il che vorrebbe dire un ritorno ai livelli pre-pandemia con addirittura un anno e mezzo di anticipo. Viene da chiedersi fino a che punto le nostre infrastrutture e soprattutto il nostro sistema dei trasporti siano realmente pronti a far fronte a flussi turistici così importanti. Purtroppo, ad oggi, le nostre infrastrutture di trasporto presentano alcune falle che andrebbero colmate velocemente. Il PNRR ha stanziato fondi che, almeno nel medio periodo, possono contribuire a dare una svolta sostanziale. Un progetto che si muove nella giusta direzione ma che, da solo, non può risolvere del tutto il problema.
Il turismo nel 2023 ha toccato picchi sorprendenti già nei primi mesi dell’anno, per poi arrivare a livelli ancor più elevati nei mesi estivi. Le previsioni stimano in circa 442 milioni i pernottamenti nell’intero 2023, il che vorrebbe dire un ritorno ai livelli pre-pandemia con addirittura un anno e mezzo di anticipo. Viene da chiedersi fino a che punto le nostre infrastrutture e soprattutto il nostro sistema dei trasporti siano realmente pronti a far fronte a flussi turistici così importanti. Purtroppo, ad oggi, le nostre infrastrutture di trasporto presentano alcune falle che andrebbero colmate velocemente. Il PNRR ha stanziato fondi che, almeno nel medio periodo, possono contribuire a dare una svolta sostanziale. Un progetto che si muove nella giusta direzione ma che, da solo, non può risolvere del tutto il problema.