La Biourbanistica ha per oggetto lo studio dell’organismo urbano, inteso come sistema ipercomplesso, l’analisi delle dinamiche interne e quelle con il suo intorno (territorio), nonché le relazioni che sussistono tra dette componenti.
Biourbanistica come nuovo modello epistemologico, Antonio Caperna & Stefano Serafini
1. Associazione Progettazione
S t ibil P t i t S i tàSostenibile e Partecipata Società
Internazionale di BiourbanisticaInternazionale di Biourbanistica
Seminario OPENPISM 2013Seminario OPENPISM 2013
“Progettazione Partecipata Sostenibile,
f ttibilità Bi b i ti ”fattibilità e Biourbanistica”
Marzo – Settembre 2013
corsi progettazionepartecipata orgcorsi.progettazionepartecipata.org
www.biourbanism.org
info@biourbanism.org
2. Antonio Caperna e Stefano SerafiniAntonio Caperna e Stefano Serafini
“Biourbanistica come nuovo
modello epistemologico”
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
5. Biourbanistica
Antonio Caperna, Alessia Cerqua, Alessandro Giuliani, Nikos A. Salìngaros, Stefano Serafini
La Biourbanistica ha per oggetto lo studio dell’organismo
urbano, inteso come sistema ipercomplesso, l’analisi delle
di i h i t ll il i t (t it i ) hédinamiche interne e quelle con il suo intorno (territorio), nonché
le relazioni che sussistono tra dette componenti.
La Biourbanistica considera il corpo urbano come costituito da
una molteplicità di livelli interconnessi che si influenzano
vicendevolmente in modo non-lineare. Tale caratteristica induce
l’emergere di proprietà complessive non prevedibili attraverso lo
t di d ll i l ti l d ll’ li i di istudio delle singole parti, ma solo dall’analisi dinamica
dell’intero.
6. Biourbanistica
Antonio Caperna, Alessia Cerqua, Alessandro Giuliani, Nikos A. Salìngaros, Stefano Serafini
Questo atteggiamento conoscitivo accomuna la Biourbanistica alle scienze
della vita e, più in generale, a tutte quelle scienze che nel XXI secolo si
occupano di sistemi integrati come la meccanica statistica la termodinamicaoccupano di sistemi integrati, come la meccanica statistica, la termodinamica,
la ricerca operativa e l’ecologia. La similitudine non è solo metodologica ma
anche nei contenuti (da cui il prefisso Bio) essendo le città l’ambiente di vita
d ll i D i il i i t di ‘f tti li’ il bilidella specie umana. Da qui il riconoscimento di ‘forme ottimali’ rilevabili a
diverse scale di definizione (dalla fisiologia fino al livello ecologico) che,
attraverso processi morfogenetici, garantiscono l’optimum in termini di
efficienza sistemica e di qualità di vita degli abitanti. Una progettazione che
non obbedisca a queste leggi è destinata a creare ambienti antinaturali, ostili
all’evoluzione degli individui e al rafforzamento della vita, nelle sue molteplicig , p
declinazioni.
7. Bi b i tiBiourbanistica
Antonio Caperna, Alessia Cerqua, Alessandro Giuliani, Nikos A. Salìngaros, Stefano Serafini
La Biourbanistica agisce sul mondo reale attraverso una metodologiaLa Biourbanistica agisce sul mondo reale attraverso una metodologia
partecipativo-maieutica, con verifica intersoggettiva (ovvero il benessere
percepito e comunicato dagli abitanti) e oggettiva (ovvero le misurazioni
i li di i di i fi i l i i i li i i)sperimentali di indici fisiologici, sociali, economici).
Obiettivo della Biourbanistica è quello di fornire un contributo scientifico che
concorra: (i) allo sviluppo e all’attuazione delle premesse dell’Ecologia
profonda (Bateson) sul piano socio-ambientale; (ii) alla rilevazione e
attuazione delle potenzialità di miglioramento dell’ambiente rispetto ai bisognip g p g
di natura degli esseri umani che vi vivono e del loro ecosistema; (iii) a gestire
la transizione dall’economia dell’energia fossile a un nuovo modello
organizzativo della civiltà; (iv) ad approfondire in particolare l’organicaorganizzativo della civiltà; (iv) ad approfondire in particolare l organica
interazione di fattori culturali e fisici nella realtà urbanistica (sociogeometria,
studio dei flussi e delle reti, ecc.).
8. atteggiamento riduzionista:
gli elementi che formano il Mondo si gli elementi che formano il Mondo si
muovono in uno spazio e in un tempo
assoluti
i fenomeni fisici si riconducono al moto
di particelle elementari e materiali
causato dalla loro attrazione reciproca
visione meccanicistica della natura
d i i i h d determinismo, atteggiamento che tende
a interpretare ogni fenomeno come la
manifestazione di una semplice catena di
causa/effettocausa/effetto
Conoscenza frammentaria
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
9. Architettura ed
urbanistica del XX secolo
FUTURAMA by GM
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
18. Pristina, Kosovo, Biblioteca Nazionale
Torre Velasca, Milano
M2, Tokyo, Giappone
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
28. Dall’urbanistica alla Biourbanistica
… È necessaria una riformulazione di ciò che è a monte,
ovvero il
“corpo” inteso come proprietà “dello zoon aristotelico, lo zoon
politikon, cioè il «vivente cui è proprio vivere nella polis»,
laddove è chiaro che la polis è un ordine sociospaziale molto
preciso in cui politica e città si realizzanopreciso, in cui politica e città si realizzano
contemporaneamente e indissolubilmente nell’incontro
dialettico di uomini capaci di architettare in prima persona ladialettico di uomini capaci di architettare in prima persona la
vita pubblica”
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
29. COMPLESSITA’
oggetti
Nella visione meccanicistica, il mondo è un insieme di oggetti. Nella visione classica l’attenzione è
posta sugli oggetti e non sulle loro interrelazioni. Viceversa, nella visione sistemica gli oggetti
t i di ti di l i i i it ll’i t di ti iù di P i i t i i l l i istessi divengono reti di relazioni, inserite all’interno di reti più grandi. Per i sistemici le relazioni
hanno una importanza primaria, mentre i confini degli schemi diventano secondari
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
31. Concetto di Emergenza (nei sistemi complessi)
Francisco Varela definisce
“l'emergentismo come quella prospettiva“l'emergentismo come quella prospettiva
secondo la quale «un gran numero di agenti
elementari dotati di proprietà semplici può essereelementari dotati di proprietà semplici può essere
messo insieme, anche in modo casuale, per dar
luogo a ciò che appare a un osservatore come unluogo a ciò che appare a un osservatore come un
tutto integrato e significativo, senza la necessità
di una supervisione centrale”di una supervisione centrale”.
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
33. Evolution of Modular CoherenceEvolution of Modular Coherence
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
34. La teoria dei sei gradi di separazione è
un'ipotesi secondo cui qualunque persona può
essere collegata a qualunque altra personaessere collegata a qualunque altra persona
attraverso una catena di conoscenze con non
più di 5 intermediari. Tale teoria è stata proposta
per la prima volta nel 1929 dalloper la prima volta nel 1929 dallo
scrittore ungherese Frigyes Karinthy in un
racconto breve intitolato Catene
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
35. LIFE SCIENCESLIFE SCIENCES
Radici biologiche dell’architettura eg
dell’urbanistica
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
36. La biourbanistica:
- non promuove la sterile- non promuove la sterile
imitazione di forme naturali,
- ma cerca di comprenderema cerca di comprendere
in che modo ci si connette a
determinate forme e strutturedeterminate forme e strutture
geometriche
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
41. Una chiocciolina a spirale del genere Panorbis. Il principio
t ti h i d ll f è l t dimatematico che presiede alla sua forma è lo stesso di
quello che genera le spirali galattiche (torsione centrale
durante uno sviluppo radiale)durante uno sviluppo radiale)
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
42. Disegni ramificati nellag
formazione di strutture:
1- scarica elettrica;1 scarica elettrica;
2- sezione della radice di
una pianta;una pianta;
3 - Stella marina
Gorgonocephalus;Gorgonocephalus;
4 - sezione del braccio di
A t d (E hi d )Antedon (Echinoderma).
(Da Lima-de-Faria,1988)
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
43. In the side-by-side
images above, the photo
on the left shows a city as
b t tseen by astronauts on
the International Space
Station, and then photo
on the right shows aon the right shows a
photo of a neuron imaged
with fluorescence
microscopy One ismicroscopy. One is
massive and seen from a
grand scale, while the
other is microscopic andother is microscopic and
cannot be seen by the
human eye, yet they look
strangely similar in theirstrangely similar in their
structure.
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
45. La geometria frattale si può
applicare anche nel campo
biologico-scientifico
Nel corpo umano strutture
riconducibili a frattali sono
osservabili nei neuroni e nelleosservabili nei neuroni e nelle
fibre nervose, nel muscolo
cardiaco, nei vasi sanguigni,
nell’intestino e nell’alberonell intestino e nell albero
bronchiale.
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
47. Similar Patterns of Inefficient
“Vessel” Formation.
Left. Shows normal (A) versus tumor-
elicited (B) blood vessel pattern,
illustrating differences in design
efficiencyefficiency.
Photomicrograph by L.Heuser and R.
Ackland, University of Louisville School of
Medicine.
Left. shows traditional development
with street grid pattern, compared to
sprawl development. The possible
pathways and distance from locationpathways and distance from location
“A” to location “B” is indicative of
differences in distribution efficiency.
Satellite images courtesy of Google
2008, Tele Atlas.
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
49. PEER TO PEERPEER TO PEER
&
O SPEER TO PEER URBANISM
(P2PU)(P2PU)
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
55. Architettura biofilica e Biophilic Design
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
56. L'ipotesi di Wilson circa la biofiliaL ipotesi di Wilson circa la biofilia
asserisce che
gli esseri umani sono predispostigli esseri umani sono predisposti
biologicamente a cercare il contatto
con complessa geometria dellep g
forme naturali delle forme naturali.
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”
67. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALEBIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
E. Mortola, A. Giangrande, P. Mirabelli, A. Caperna (a
cura di) PARTECIPAZIONE E ICT, Gangemi
Editore, 2013
Antonio Caperna e Stefano Serafini “Biourbanistica come nuovo modello epistemologico”