Daniele Lunassi, CEO & Head of Design @Eye Studios – “Creare prodotti e servi...
Astroemagazine n8
1. Astroemagazine
the first italian astronomical e-zine
Giugno 2000 n° 8
P HEMU ’97
Rare coreografie in cielo
I Parte
BIOASTRONOMIA
La storia del SETI
Sul web: http:// astrofili.org/astroemag
2° StarParty a Campigna
LE AURORE RADIOASTRONOMIA
SHUTTLE Un’altra visione
La missione STS-101 dell’Universo (2 parte)
Astroemagazine n°8 – Giugno 2000
Home Planet
FLUSSI FREDDI, VENTI
Serate in Chat
ENERGETICI E JETS
NOAA Space Environment
in oggetti stellari giovani Center Home Page
http://astrofili.org/astroemag
2. 2
Astroemagazine
Astroemagazine n° 8
In copertina:
Phemu 97. Europa eclissato da
Callisto in una immagine di
the first italian astronomical e-zine
computer-art realizzata da n° 8 – Giugno 2000
Salvatore Pluchino dell’OAIN
E-mail: pluchino@tiscalinet.it
Direttore responsabile:
Fabio De Sicot
EDITORIALE
Coordinatore Generale:
Ippolito Forni Cari lettori,
Direttore tecnico e WebMaster:
Trisciani Damiano
innanzi tutto un grazie da parte di tutta la redazione e da coloro che
partecipano al progetto per aver accolto il ritorno di astroemagazine con
Grafica PDF e Webmaster: tanto affetto.
Salvatore Pluchino
Il nuovo staff e le collaborazioni provenienti da più parti ci hanno permesso
Promoters: di tornare online con un'enorme dose di grinta, voglia di fare e passione.
Salvatore Pluchino, Marco Galluccio
Curatore News: Grazie all'utilizzo del formato PDF abbiamo potuto creare un magazine
Luca Zanchetta facilmente scaricabile da rete, da poter leggere offline con tutta tranquillità,
sul monitor o su carta e sono ancora molte le sorprese che vi attendono in
questo numero e nei prossimi numeri.
Redazione articolisti:
Fabio De Sicot, Ippolito Forni, Salvatore
Pluchino, Marco Galluccio, Luca Zanchetta, Oltre alla continuazione di serie precedenti, sono presenti su questo
Mirko Sotgiu, Saverio Cammarata, numero i primi articoli di serie completamente nuove che vi
Federica Pirovano, Tony Scamato, accompagneranno anche nei prossimi mesi
Roberto Baldini, Roberto Benatti, Antonio
Catapano, Giovanni Fratarcangeli, Luca Non voglio dunque trattenervi troppo su questa pagina e, ringraziandovi
Izzo
ancora, vi invito a tuffarvi nella lettura!
Hanno collaborato a questo numero:
questo
Massimo Barbieri, Saverio Cammarata, Cieli sereni
Paola Cannata, Ippolito Forni, Marco
Galluccio, Alessandro Gambaro, Salvatore
Pluchino, Tony Scarmato, Mirko Sotgiu, La redazione
Luca Zanchetta
Su Internet:
http://astrofili.org/astroemag
E-Mail: jolek@libero.it
Grafica e impaginazione:
Salvatore Pluchino
pluchino@tiscalinet.it
Astroemagazine
3. 3
Sommario
OGGETTO DEL MESE SISTEMA SOLARE BIOASTRONOMIA
Phemu97 La storia del
SETI
Rare coreografie in di Ippolito Forni pag. 28
28
cielo
N G C 3 7 8 3 : Una g a la s s ia
Prima parte pag. 13
13 RADIOASTRONOMIA
RADIOASTRONOMIA
es plos iva pag. 4 di Salvatore Pluchino
di Luca Zanchetta Un’altra visione
ASTROFILI dell’universo
FOTO DEL MESE
2 ° STA R P A R TY
A CAMPIGNA
di Paola Cannata pag. 17
17
ASTROFISICA Seconda parte
di Salvatore Pluchino
Le foto del mese di Giugno
dalla Bacheca dell’astrofilo pag. 30
pag. 6
di Mirko Sotgiu ATTIVITA’ SOLARE
Le aurore
di Alessandro Gambaro
SITO DEL MESE pag. 34
FLUSSI FREDDI
NOAA VENTI ENERGETICI E
JETS in oggetti stellari
giovani
ASTRONAUTICA
Space Environment di Tony Scarmato pag. 19
Center pag. 8
di Luca Zanchetta
RECENSIONE SOFTWARE
Home Planet La missione dello
NEWS di Marco Galluccio pag. 24 SHUTTLE STS -101
Le ultime news astronomiche di Saverio Cammarata
dall'Italia e dal mondo SERATE IN CHAT pag. 25 pag. 40
pag. 11 di Saverio Cammarata
RECENSIONI LIBRI
di Massimo Barbieri
pag. 43
43
Astroemagazine
4. 4
OGGETTO DEL MESE
N GC 3 7 8 3 : U na ga la ssia e splosiva
A cura di Luca Zanchetta z.luca81@libero.it
Caratteristiche fisiche:
Tipologia oggetto: galassia di Seyfert tipo 1 (galassia attiva) Dettaglio interessante:
Catalogazione: Ngc 3783 Tipologia oggetto: buco nero gigante attivo (con disco di
Dimensioni angolari (in primi d'arco): 1,9 x 1,7 accrescimento)
Magnitudine apparente: 11,7 Catalogazione: assente
Frequenza di emissione elettromagnetica: raggi X
Note speciali: poderoso vento di particelle
Elaborazione grafica dei dati rilevati dallo spettrometro
HETG del satellite Chandra. Evidenti le righe di emissione
di numerosi elementi chimici ionizzati, anche pesanti quali
ferro e silicio, presenti nel disco di accrescimento del buco
nero.
Descrizione:
Gli istanti finali della vita degli astri sono da
Immagine tratta dal database della "Digitalized Sky Survey" ricondurre per definizione stessa, non solo nella realtà fisica,
(DSS). Al centro, nel riquadro, è indicata la piccola galassia ma anche nell'immaginario collettivo, a fenomeni catastrofici e
attiva, compresa in un campo stellare ampio circa due gradi.
violenti; perfettamente calzante con tale concezione, l'oggetto
che questo mese vi proponiamo, risulta essere uno tra i più
Posizione: esotici mai osservati.
Costellazione: Centauro Le Seyfert si distinguono dalle altre categorie di galassie per
Coordinate equatoriali: RA: 11 39 00.0; Dec: -37 45 00.0 una peculiare attività, tanto intensa da poterle definire una
Caratteristiche di osservabilità: non visibile dall'emisfero nord sorta di "anello mancante" che congiunga sistemi ordinari e
quasar, attività espressa sotto forma di violente emissioni, sia
elettromagnetiche, sia di materia. Oltre ad essere intensamente
Immagine ripresa dall'osservatorio orbitale Chandra nella banda X. Il punto centrale è l'oggetto in NGC 3783;
le linee oblique incidenti sono artefatti indotti dallo spettrometro di bordo.
Astroemagazine
5. 5
Cartina per l’identificazione di NGC 3783
emittenti nelle alte frequenze dello spettro, queste strutture strumento, che ha consentito di indagare con una precisione
celesti sono infatti caratterizzate da getti di particelle stupefacente la struttura dell'astro collassato, nonché la genesi
elementari, simili al vento del nostro sole, emessi verticalmente delle formazioni ad esso legate.
dai poli galattici, e più precisamente da un buco nero Concludendo, non va tuttavia trascurata neanche
ipermassiccio presente nel nucleo. l'osservazione amatoriale al telescopio, che, data l'elevata
Grazie all'eccezionale risoluzione ottenuta dal satellite NASA luminosità superficiale dell'oggetto può regalare, a dispetto
Chandra del progetto grandi osservatori, andato a colmare il delle ridotte dimensioni apparenti, qualche splendida
vuoto lasciato dal defunto Compton, rientrato distruttivamente emozione, pur riservata ai pochi fortunati esploratori
in atmosfera lo scorso quattro giugno dopo nove anni di dell'emisfero australe.
gloriosa attività, è stato possibile osservare l'intenso vento di
particelle prodotto dal disco di accrescimento, in rotazione
attorno al buco nero in NGC 3783 sopra presentato. L'analisi
spettrometrica, effettuata dai ricercatori dell'università della
Pennsylvania, ha permesso, oltre che la rilevazione degli Luca Zanchetta è nato nel 1981 a Treviso, dove
elementi chimici presenti nel disco, anche di misurare la vive e studia. Da anni si interessa di fisica ed
velocità di eiezione dei getti polari, stimata in valori prossimi a astronomia, con particolare attenzione verso le
quella della luce stessa. dinamiche del collasso stellare; partecipa
La straordinarietà dell'esperienza condotta, oltre che all'attività dell'A.A.T. (Associazione Astrofili
Trevigiani), ed è contattabile al seguente indirizzo
da ricondurre all'osservazione delle velocità relativistiche
internet: z.luca81@libero.it
raggiunte, è dovuta all'eccezionale risoluzione angolare dello
Astroemagazine
6. 6
FOTO DEL MESE
by Bacheca dell’Astrofilo http://www.astrofili.org/bacheca/
di Mirko Sotgiu mirko@gsi.it
M31
Galassia di
Andromeda
Marco Donati
dudo97@yahoo.com
località Palazzo
al Piano (SI)
strumento
Rifrattore
apocromatico
ZEN 150mm
F6.5
Via Lattea a Las Palmas
Marco Lorenzi
lorenzi@mail.dex-net.com
con un obiettivo Fujica 28mm f/4.
esposizione di 20 minuti su Fuji
NPH 400
Astroemagazine
7. 7
IC2118
La Testa della
Strega
(Witch Head
Nebula)
Marco Lorenzi
e Luca Zaggia
lorenzi@mail.dex-net.com
Immagine
realizzata all'isola
di La Palma (Islas
Canarias) nel
Febbraio 1999
con un obiettivo
Nikon 300mm
f/4,5. Somma di
due esposizioni di
25 minuti l'una su
Kodak PJM-2 non
ipersensibilizzata.
Un IRIDIUM Flare
Foto di Marco Galluccio
marcogalluccio@libero.it
Astroemagazine
8. 8
SITO DEL MESE
NCenter A page
OAhome Space Environment
di Luca Zanchetta z.luca81@libero.it
n questo bizzarro periodo primaverile,
I buona parte degli astrofili italiani è in
piena attività ed in trepidante attesa a
causa del ritorno nei cieli del nostro
Paese di uno dei più spettacolari eventi
la natura sappia offrire: l’aurora boreale.
Si, avete capito bene, per coloro i quali
non siano ancora stati raggiunti dalla
notizia (e credo siano oramai rimasti
ben pochi), lo scorso venerdì 7 aprile tra
le ore 01:00 e le ore 03:40 circa,
un’aurora boreale d'intensità
notevolissima si è resa visibile sin dalle
medie basse latitudini, come già
avvenuto nel lontano (perlomeno
rispetto alle capacità d'attesa di ogni
astrofilo che si rispetti) 13 marzo 1989.
La straordinarietà di questo fenomeno è
strettamente collegata all’undecennale
ciclo dell’attività solare la quale,
aumentando costantemente nei giorni e L'aurora dello scorso Aprile ripresa a Varese, presso l'osservatorio G. V.
nei mesi a venire, culminerà con un Schiapparelli; fotografia Salvatore Funa
massimo previsto dalla NASA per i mesi
centrali del 2001; ma non basta, poiché, riguardanti vastissimi campi della fisica I dati vengono forniti in un grafico a
date le particolari condizioni fisiche solare, e delle interazioni dell’astro del colonne, di comprensione assolutamente
attuali della nostra stella, fenomeni simili giorno con la magnetosfera terrestre. intuitiva, nel quale in ordinata sono
esposti i valori relativi all’intensità
non sono immuni dal ripetersi.
Cosa centra questo con il sito del mese?
L’indice Pk dell’indice Pk, mentre in ascissa è
Da segnalare, tra i tanti servizi offerti, vi inserito il tempo, e nella fattispecie gli
Beh, nulla a parte il fatto che diretta
è la rilevazione in tempo reale dell’indice ultimi tre giorni di rilevazione dei dati.
conseguenza di questi eventi è la
di attività solare; questo servizio riveste L’indice Pk, oscillando all’interno di
tempesta, non geomagnetica ma di
un ruolo assolutamente centrale in valori compresi tra 0 e 9, consente di
richieste di informazione, dalla quale
quanto definisce, avvalendosi di una rete individuare con immediatezza quale sia,
viene tuttora subissato il sito del NOAA,
di magnetometri terrestri sparsi fra o sia stata, la probabilità di poter
l’organizzazione deputata alla raccolta e
Meanook, Glenlea, Saint Johns e Ottawa osservare un drappo aurorale.
all'elaborazione dei dati pervenuti dagli
(in Canada), Sitka (in Alaska), Newport, Esemplificando, al valore di quattro punti
osservatori solari; e proprio di tale sito
(nello stato di Washington), viene attribuito il ruolo di linea di
tratteremo in questo numero. La home
Fredericksburg (in Virginia), Boulder (in demarcazione tra un’attività normale
page è particolarmente ben curata, di
Colorado) e Fresno (in California), la (barra gialla), ed una attività intensa
facile consultazione, ed è in grado di
probabilità di poter osservare un’aurora (barra rossa); un eventuale valore di
offrire, attraverso una non comune
sia nel nostro emisfero, sia in quello nove punti prefigurerebbe una elevata
capacità espositiva, data la complessità
australe. probabilità di poter assistere ad
delle tematiche trattate, informazioni
Astroemagazine
9. 9
poi ancora su “Auroral activity
estimates”, è possibile accedere ad un
database contente delle splendide
mappe polari, le quali espongono
graficamente l’intensità energetica ed il
livello medio di attività rilevata, nonché
l’estensione geografica, dell’ovale
aurorale. Attraverso l'utilizzo di differenti
tonalità di colore, viene attribuita ad
ogni singola porzione del modello la
rispettiva intensità di flusso magnetico
equivalente del vento in arrivo, sulla
base di una banda di valori oscillanti fra
0 e 10 erg · cm^-2 · s^-1. Un
indicatore rosso segnala inoltre la
longitudine geocentrica del sole, ossia,
all'incirca, la direzione di provenienza
del vento di particelle incidente.
Queste carte sono frutto dei dati rilevati
Grafico dell'indice di attività eliosferica Pk; in rosso sono evidenziati i picchi dai magnetometri di bordo del satellite
di attivita per valori superiori a quattro punti. in orbita polare terrestre NOAA-POES, in
grado di effettuare un passaggio al di
sopra dei poli geografici ogni cinquanta
minuti circa, e di trasmettere a terra i
un’aurora estesa anche a latitudini quegli osservatori particolarmente dati raccolti per la successiva
geomagnetiche piuttosto basse, qual è il desiderosi di compiere un attivo elaborazione e pubblicazione. La mappa
caso del nostro Paese. Questo grafico, monitoraggio aurorale. per ogni singolo emisfero viene quindi
soggetto a costanti aggiornamenti aggiornata ogni ora e mezza circa (il
automatici effettuati ad intervalli
temporali di quindici minuti circa, si Le mappe polari tempo indicato è in T.U.), con il notevole
pregio, rispetto ad un semplice grafico,
propone, per la sua dinamicità e Parallelamente a quanto sinora esposto, di saper rendere visivamente anche le
completezza, quale uno dei più validi partendo dalla pagina iniziale del NOAA, alterazioni regionali degli effetti prodotti
strumenti attualmente a disposizione di e cliccando su “Latest space weather”, e dalle propaggini dell'atmosfera solare
sul nostro pianeta.
Altre utilità
A corollario di tutto ciò, si pongono una
serie di utilità minori ma non meno
importanti, quali i dati aggiornati circa il
flusso elettromagnetico in raggi X, o
l'intensità relativa del vento particellare
ad alta energia. Infine,
fondamentalmente rivolte ad un utenza
meno specializzata, rubriche quali
"Education and Outreach" o "Solar
Images", la raccolta di immagini del sole
in H-alfa cui si può accedere attraverso
la pagina "Today's Space Weather", o
ancora la guida alle maggiori attività di
monitoraggio del sole a livello mondiale,
disponibile come link cliccando su
"Geomangetic Data" e " Kp, ap, Ap, Cp
and C9".
Conclusioni
Mappa polare dell'emisfero nord, acquisita il giorno 14 maggio 2000 dal satellite NOAA- L’uso comparato di questi eccezionali
15. E' evidente il livello di attività medio alto presente al momento dell'osservazione. strumenti di analisi ed indagine delle
Astroemagazine
10. 10
interazioni fra vento solare e
magnetosfera terrestre, inseriti in rete Bibliografia web
affinché tutti ne possano disporre -NOAA home page: http://sec.noaa.gov/ -Global geomagnetic activities:
liberamente, costituisce senz’altro http://www.gfz-
-NOAA auroral activity estimates: potsdam.de/pb2/pb23/niemegk/kp_index
un’opera di tutto rispetto, specialmente http://sec.noaa.gov/pmap/index.html
se considerato il suo ruolo di elemento -Space Environment Center:
di raccordo tra l’attività dei professionisti -NOAA three days estimated Kp index: http://sec.noaa.gov/sec.html
e quella degli amatori, quest’ultimi http://sec.noaa.gov/rt_plots/kp_3d.cgi
sempre alla costante, ed a volte non
facile, ricerca di informazioni precise ed -NOAA relative intensities of energetic
autorevoli. particels: Luca Zanchetta è nato nel 1981 a
Consiglio a tutti, non solamente ai http://sec.noaa.gov/tiger/index.html Treviso, dove vive e studia. Da anni
“fissati” delle aurore, di tenere questo si interessa di fisica ed astronomia,
-NOAA solar images:
sito in seria considerazione, in particolar http://sec.noaa.gov/solar_images/ImageInde
con particolare attenzione verso le
modo ora che il sole sembra dinamiche del collasso stellare;
x.cgi partecipa all'attività dell'A.A.T.
improvvisamente tornato, dopo un lungo
(Associazione Astrofili Trevigiani),
oblio, ad essere per molti un oggetto -NOAA X-ay flux: ed è contattabile al seguente
interessante, anche se controllato ed http://sec.noaa.gov/rt_plots/xray_1m.cgi indirizzo internet:
osservato, perché no, nottetempo. z.luca81@libero.it
Un sentito grazie da parte della
redazione agli autori del sito del NOAA e
dello Space Environment Center.
Astroemagazine
Per collaborare ...
Nato per divulgare l'astronomia, ma anche per dimostrare la possibilità
degli astrofili che in maniera gratuita e autogestita riescono a produrre
una rivista elettronica che non ha nulla da invidiare a quelle cartacee.
Cosa serve per entrare nella redazione di Astroemagazine?
q Competenza astronomica e/o scientifica generale
q Passione per l'astronomia
q Tanta voglia :-)
q La Consapevolezza che questa scelta ti cambierà la vita :-()
Quali sono le condizioni?
Scrivere uno o più articoli ogni 1-2 mesi, oppure se possiedi particolari doti grafiche o di impaginazione HTML puoi
dare una mano alla realizzazione tecnica del sito.
Come posso partecipare?
Rivolgersi al Direttore Fabio De Sicot scrivendo all’indirizzo jolek@astrofili.org
Se non vuoi prenderti l'impegno di unirti al gruppo in modo continuo, puoi partecipare ugualmente inviandoci il tuo
articolo collegandoti sul web alla pagina http://www.astrofili.org/astroemag/collaborare.htm.
Astroemagazine
11. 11
NEWS
21/06/2000 L'universo in 3D http://sci.esa.int/content/news/index.cfm?aid=1&cid=1&oid=20
405 by AstroeMagazine
E' giunta a compimento la più grande survey di galassie mai
condotta. I dati raccolti sono stati elaborati in una mappa
tridimensionale dell'universo visibile, la quale, contenendo più 19/06/2000 Novità sulle magnetar
di 100000 galassie, ha posto in evidenza come la bassa densità Il rilevamento di righe di emissione nei raggi gamma, effettuato
di materia del cosmo non possa portare ad un Big Crunch; un dallo RXTE su di una rara classe di stelle note in quanto
altro indizio, quindi, a favore della teoria dell'universo aperto. intensamente emettenti in tale zona spettrale, suggerisce la loro
http://www.mso.anu.edu.au/2dFGRS/Public/AAS-June2000/ by natura sia quella di magnetar, stelle di neutroni in rapida
AstroeMagazine rotazione, dotate di uno spaventoso campo magnetico.
ftp://pao.gsfc.nasa.gov/pub/PAO/Releases/2000/00-61.htm by
21/06/2000 Al centro della Via Lattea
Lattea AstroeMagazine
A lungo gli astronomi si sono chiesti cosa vi fosse oltre la
cortina di polveri che circonda il nucleo della Via Lattea, 18/06/2000 Piccoli problemi sulla NEAR
invano. Con l'avvento dei telescopi operanti nell'infrarosso, tale A causa di un eccessivo flusso energetico, uno dei sei strumenti
problema ha trovato soluzione; le recenti osservazioni condotte scientifici di bordo della sonda è stato temporaneamente
dal telescopio spaziale europeo ISO, hanno permesso di disattivato. La missione in orbita attorno all'asteroide Eros
risolvere in stelle le zone centrali della nostra galassia, rivelando procede, ad ogni modo, correttamente.
una popolazione di oltre 100000 stelle sinora mai osservate. http://near.jhuapl.edu/news/flash/00jun07.html by
http://spdext.estec.esa.nl/content/news/index.cfm?aid=18&cid=4 AstroeMagazine
1&oid=20040 by AstroeMagazine
17/06/2000 Il mare di Europa
17/06/2000
21/06/2000 Presenza di acqua su Marte! Un recente studio indica la possibile esistenza, sulla luna
Scienziati NASA ritengono di aver trovato prove di presenza di medicea, di discrete quantità d'acqua liquida nei pressi della
acqua sulla superficie di Marte, sotto forma di "sorgenti" (piu` superficie. Lo spessore della calotta ghiacciata potrebbe, quindi,
che altro essudazioni di acqua fangosa, probabilmente a non essere sufficiente a bloccare del tutto la luce solare,
carattere stagionale) sul fondo della Valles Mariner. (MIRKO) apportando un notevole contributo al possibile sviluppo della
http://news.bbc.co.uk/hi/english/sci/tech/newsid_799000/79955 vita. http://www.spaceviews.com/2000/06/08c.html by
2.stm by Astrofili.org AstroeMagazine
20/06/2000 Bolide diruno nei cieli dell' Italia 17/06/2000 Novità su alfa UMi
centrale ! L'impiego di un nuovo tipo di telescopio, ha permesso di
Alla ITalian Superbolide Network (ITASN) sono giunte alcune indagare a fondo la natura della Stella Polare; ne è emersa in
segnalazioni di un bolide diurno osservato alle 13:35 TU del 18 modo distinto, oltre ad un diametro di ben 46 soli, la natura,
giugno 2000. Il bolide, di colore rossastro e con una scia di circa seppur insolita, di variabile Cefeide.
20 gradi, e' stato osservato sia dalla Toscana che dall'Emilia.Un http://www.usno.navy.mil/pao/press/npoi0607.html by
bolide diurno e' un evento abbastanza raro e vale la pena AstroeMagazine
raccogliere il maggior numero di osservazioni possibile per
ceracre di detrminarne la traiettoria, come gia' successo per il 15/06/2000 Ancora Chandra...
bolide del 22 marzo 2000. Ancora sorprese da Chandra, questa volta impegnato con una
http://www.fis.unipr.it/~albino/ITASN/ by Damiano nebulosa planetaria! Di essa, il satellite è riuscito a cogliere uno
dei dettagli più elusivi, sino ad ora mai osservato: la bolla di gas
20/06/2000 Coppie di stelle morte ad altissima temperatura, contenente elementi chimici in salita
Recenti studi, suggeriscono la possibilità che molti dei buchi dal nucleo, che circonda ogni astro morente di medie
neri posti nei nuclei galattici, siano in realtà una coppia di astri dimensioni, dopo l'inizio della fase espansiva.
legati gravitazionalmente. http://chandra.harvard.edu/press/00_releases/press_060600pne.h
http://uc.rutgers.edu/medrel/viewArticle.phtml?ArticleID=640 tml by AstroeMagazine
by AstroeMagazine
15/06/2000 Mercurio dal suolo
20/06/2000 Da Chandra Per la prima volta un telescopio terrestre è riuscito a catturare
Recenti immagini della galassia Perseus A ottenute dettagli della superficie di Mercurio, nel lato non esplorato, nel
dall'osservatorio orbitale, ne rivelano l'origine. Questa galassia 1974-75, dalla sonda Mariner 10.
supergigante si sarebbe evoluta inghiottendone altre minori http://www.bu.edu/news/releases/2000/5-26-mercury.htm by
entrate nel suo campo gravitazionale; la prova sarebbe data da AstroeMagazine
emissioni nelle alte frequenze dello spettro, causate dal fluire di
materiale da una galassia minore. 15/06/2000 Osservazioni congiunte
http://chandra.harvard.edu/press/00_releases/press_060700pers. Coordinando le potenzialità di HST, Chandra e vari telescopi
html by AstroeMagazine terrestri, un team di astronomi è riuscito, per la prima volta, a
scorgere un brillamento levarsi da una stella diversa dalla nostra.
19/06/2000 Ulysses continua... Lo studio di questi flares, della stessa natura di quelli prodotti
Lo scorso 14 giugno, l'agenzia spaziale europea ha deciso di dal sole, aiuterà a comprendere meglio le interazioni fra il gas
stanziare nuovi finanziamenti in favore della sonda Ulysses il eliosferico ed i relativi campi magnetici.
cui compito è di indagare il sole alle elevate latitudini. La http://www.colorado.edu/NewsServices/NewsReleases/2000/70
missione verrà prolungata per altri due anni e nove mesi. 6.html by AstroeMagazine
Astroemagazine
12. 12
Un altro successo del telescopio spaziale nel campo dei buchi
15/06/2000 Formidabile Chandra neri: recenti dati ottenuti da "Hubble" suggeriscono che la
formazione dei buchi neri presenti nel nucleo, non anticipi
Nel cuore di Pictor A, galassia radioemittente, Chandra ha
quella dei dischi galattici, contrariamente a quanto sinora
rilevato la presenza di intense emissioni X, provenienti dalle
ipotizzato.
vicinanze di un buco nero. La radiazione è originata da una
http://oposite.stsci.edu/pubinfo/pr/2000/22/index.html by
sorgente puntiforme, posta alla sommità di un immane getto di
AstroeMagazine
materia, ampio più di otto volte il diametro della Via Lattea
espulso dalle vicinanze dell'astro milioni di anni fa. 10/06/2000 Dall' Hubble Space Telescope
http://chandra.harvard.edu/press/00_releases/press_060600pic.ht Novità sui buchi neri supermassicci: l'"Hubble Space Telescope"
ml by AstroeMagazine ha ripreso immani bolle di gas in espansione, emesse da astri
collassati. http://oposite.stsci.edu/pubinfo/pr/2000/21/index.html
14/06/2000 Articolo su "Piu' veloce della luce" by AstroeMagazine
Un altro articolo in Inglese che parla degli esperimenti del
DOTT A. Ranfagni, riguardo la possibilita', in alcune precise 10/06/2000 Dopo nove anni di gloriosa attività, ed
circostanze di poter superare la velocira della luce!. insostituibile produzione scientifica, il celeberrimo Compton
http://focus.aps.org/v5/st23.html by AstroeMagazine Gamma Ray Observatory (CGRO), è stato condotto, lo scorso
quattro giugno, in atmosfera per un rientro distruttivo.
13/06/2000 Plutone oscilla!!! http://cossc.gsfc.nasa.gov/cossc/reentry.html
AstroeMagazine
by
Misurazioni condotte mediante il satellite europeo ISO, hanno
rivelato la presenza di periodiche fluttuazioni nel sistema
Plutone-Caronte, che fanno ipotizzare una disomogeneità 08/06/2000 AURORA ?
crostale del nono pianeta. Stasera 8 Giugno occhi aperti, e' arrivata la tempesta magnetica
http://sci.esa.int/content/news/index.cfm?aid=18&cid=41&oid= del flare solare di due giorni fa'. Porebbe esserci un Aurora
19705 by AstroeMagazine visibile alle nostre latitudini !
http://www.geocities.com/agambaros/Aurora02.htm by
13/06/2000 Dalla NEAR... Damiano
Indagini condotte dalla sonda NEAR (Near Earth Asteroid
Rendezvous), fanno ipotizzare che l'asteroide Eros altro non sia 07/06/2000 Eccezzionale video dalla sonda
che un primordiale residuo della formazione del sistema solare,
scampato all'aggregazione planetaria. Analisi chimiche ne SOHO
rivelano inoltre l'affinità alle condriti meteoritiche. Il giorno 6 Giugno c'e' stato un grande flare, (una specie di
http://www.jhuapl.edu/public/pr/000530.htm by esplosione) naturalmente osservata dalla sonda, vi segnalo
AstroeMagazine questo bellissimo sito sempre aggiornato dove scaricare il video
dell' esplosione, affrettatevi perche' sara' presto soppiantato da
un nuovo filmato. http://lasco-www.nrl.navy.mil/rtmovies.html
11/06/2000 Ultimissime da IO by Damiano
Ancora sorprese dalla Galileo, questa volta alle prese con Io;
sulla superficie della luna medicea, sono stati individuati nuovi
fenomeni geologici eruttivi, alcuni dei quali dotati di uno strano 07/06/2000 Parte la costruzione del telescopio
andamento pulsante. http://galileo.jpl.nasa.gov/ by orbitale europeo Plank
AstroeMagazine L' istituto di ricerca spaziale danese (DSRI), ha ricevuto l'
incarico di costruire le componenti principali del telescopio
10/06/2000 Probabile Aurora Boreale orbitale europeo Plank, il cui compito sarà quello di indagare l'
universo in radiazione di fondo. Lancio previsto per il 2007.
Nella giornata del 10 Giugno arrivera' sulla Terra un' ondata di
http://sci.esa.int/content/news/index.cfm?aid=1&cid=1&oid=19
particelle emesse dal Sole in un grosso flare di qualche giorno
925 by AstroeMagazine
fa'. State allerta ci potrebbe essere un Aurora anche da noi !
http://www.spaceweather.com/ by Damiano
05/06/2000 Eventi: LEONIDS' PLAY, for 5 tapes
10/06/2000 Per la prima volta, dopo oltre cinquant'anni di PRESENTAZIONE MONDIALE: il 12/6 al Congresso
"Semplice e Complesso" dell'INFMeeting verrà presentata la
dibattiti, è stato possibile condurre un'osservazione diretta circa
composizione LEONIDS' PLAY, for 5 tapes di M.Messieri
il trasferimento di energia dal vento solare alla magnetosfera
(commissione dell'Istituto Nazionale di ricerca per la Fisica
terrestre, e di qui all'atmosfera. http://www-istp.gsfc.nasa.gov/
della Materia, su un oggetto sonoro concreto fornito dalla
by AstroeMagazine
NASA) LEONIDS' PLAY, for 5 tapes (prima esecuzione
assoluta - 12/6 ore 9,00 - Porto Antico, Sala Tramontana, EXPO
10/06/2000 Il satellite Nasa "IMAGE" (Imager for - ) http://astrofili.org/eventi/leonidsplay/ by Astrofili.org
Magnetopause to Aurora Global Exploration) ha per la prima
volta permesso di rilevare le fluttuazioni del plasma
magnetosferico terrestre, in relazione alle variazioni d'intensità
01/06/2000 Più veloce della luce
Ricercatori americani e di Firenze sono riusciti a superare il
del vento solare. http://pluto.space.swri.edu/IMAGE/ by
limite di 300 mila km a secondo
AstroeMagazine
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/univ/luce/luce.h
tml by Staff
10/06/2000 Ancora dall' Hubble Space
Hubble
Telescope
Astroemagazine
13. 13
SISTEMA SOLARE - CCD
PHEMU 97Rare coreografie in cielo
L’osservazione dei Fenomeni Mutui Galileiani e la Campagna
Phemu ’97 all’Osservatorio Astronomico I.Newton di Scicli (RG) Prima Parte
di Salvatore Pluchino pluchino@tiscalinet.it
O
gni sei anni la danza dei satelliti
medicei attorno a Giove ci regala
una coreografia di notevole
rarità. E’ con questo periodo che ci si
presenta l’opportunità di osservare i
fenomeni mutui che avvengono tra i
quattro satelliti scoperti da Galileo nel
1610. La danza di ogni singolo satellite
ha qualcosa in comune con una a noi
molto familiare, infatti tutti e quattro i
medicei rivolgono costantemente al
pianeta la stessa faccia proprio come fa
la Luna con la Terra. Ma tale danza è
davvero così simile a quella del nostro
satellite naturale ? Soltanto in parte,
infatti il sistema Terra-Luna se
paragonato a quello Gioviano è
relativamente semplice. Per poter
descrivere analiticamente il moto della
Luna attorno alla Terra, attingiamo alle
Teorie sul Sistema dei Due Corpi, e già ci
accorgiamo quanto difficile sia poter
considerare tutti gli elementi in gioco.
Adesso immaginiamoci di voler
descrivere un sistema dove non sono più
due i corpi in gioco, ma sicuramente
molti di più. In questi casi diventa
estremamente complesso il processo
che ci permette di descrivere più o meno
accuratamente il moto dei corpi in orbita.
Il Sistema Gioviano viene spesso
paragonato ad un sistema solare in
piccolo, infatti, come avviene tra i pianeti
del Sistema Solare, il moto molto veloce
di questi satelliti viene di continuo
perturbato dal Sole, da Giove stesso,
dalle mutue interazioni generate dalle Fig.1 – Fotomontaggio di un phemu dove Europa è eclissato da Callisto,
loro masse, nonché dal “relativamente” entrambi satelliti di Giove. Immagine di S.Pluchino.
vicino Saturno.
Lo studio del moto dei satelliti Galileiani 1612 e da S.Mayer due anni più tardi. osservazione di un’eclisse di J1 che gli
iniziò già dalle loro prime osservazioni, Nel 1668 fecero la comparsa le prime permise di ottenere un valore
infatti, Galileo nel Marzo del 1610, aveva tavole di predizione delle eclissi dei incredibilmente accurato della velocità
stabilito che il loro moto attorno a Giove satelliti da parte di Giove, e a tal della luce. Le pubblicazioni delle tavole
fosse circolare. Le prime tavole sul loro proposito ricordiamo l’esperimento che per le predizioni del moto dei satelliti e
moto furono fatte dallo stesso Galileo nel fece Roemer nel 1675 grazie ad una sua di eventuali eclissi, si fecero sempre più
Astroemagazine
14. 14
precise fin quando questi “tabulati veloci e numerose forze perturbatrici), campagna per tutti gli astronomi non
empirici” non vennero rimpiazzati da per gli studi che vengono compiuti sulla professionisti che hanno voluto
nuovi, dedotti stavolta dalle teorie ricerca di piccoli effetti gravitazionali non partecipare con le loro osservazioni.
matematiche che via via si andavano ancora messi del tutto in chiaro ed
sviluppando sul moto dei satelliti. Le ancora per lo studio dei problemi legati Avendo a disposizione una tale mole di
prime tra queste, in ordine di tempo, alla risonanza. dati osservativi, molte teorie vennero da
sono dovute a Bailly, Lagrange (1766) e quel momento fittate direttamente su
più tardi a Laplace (1788). Seguirono Negli ultimi decenni nacque l’esigenza di questi. Ci si rese subito conto che
numerosi lavori di verifica basati su coordinare le osservazioni sui phemu sfortunatamente queste osservazioni
queste teorie ed effettuati da parte di organizzando vere e proprie campagne includevano normalmente anche degli
numerosi astronomi. Soltanto nel 1910 osservative. Il Bureau des Longitudes di errori sistematici, così si è capita
Sampson pubblica le sue tavole basate Parigi nella persona di Jean-Eudes Arlot l’importanza di sviluppare diversi tipi di
su di una sua nuova teoria che tuttavia ha organizzato fin dal 1973, in osservazione per tali fenomeni.
venne pubblicata soltanto nel 1921. Nel occasione di questi eventi, le Campagne Qualunque sia il metodo utilizzato per la
1977 questa teoria venne ripresa da Osservative Phemu, anche se la prima raccolta dei dati, si ha a che fare con
Lieske e messa in prova da Arlot nel vera e propria campagna fu la PHEMU osservazioni di tipo astrometrico
1982 su 8856 osservazioni fotografiche ‘79 poiché prima di tale data si parlava consistenti nella misura, ad un dato
molto più accurate queste ultime rispetto soltanto d’osservazioni fatte con mezzi intervallo di tempo, di una certa quantità
alle vecchie osservazioni visuali delle relativamente semplici. L’Italia si è fisica. Nel nostro caso specifico si misura
eclissi. Quest’ultimo lavoro è alla base sempre impegnata in tali campagne con il flusso luminoso che ci giunge
delle effemeridi pubblicate nel notevoli apporti osservativi. Ricordiamo dall’oggetto osservato, quindi si parla di
“Connaissance des Temps” ed usate per già le prime pubblicazioni di curve UVB fotometria. Vi sono a questo punto due
il calcolo dei cosiddetti “fenomeni di 3 eclissi mutue nel 1974 di C.Blanco e diversi tipi di osservazione possibile:
mutui”. S.Catalano dell’Osservatorio Astrofisico
Oggigiorno l’importanza degli studi che dell’Università di Catania su delle - L’osservazione regolare che
vengono effettuati su questi particolari osservazioni compiute nel 1973. consiste nella misura di una
fenomeni è data soprattutto dalla Nell’ultima campagna, la Phemu ’97, la quantità fisica, come ad esempio un
richiesta di sempre più accurate Sezione Pianeti e la Sezione Occultazioni flusso di luce rapportato ad un
posizioni dei satelliti non solo in vista della UAI rispettivamente nelle persone certo istante di tempo e riferito ad
delle missioni spaziali ma anche, data la di Paolo Tanga e Claudio Costa, hanno una scala assoluta.
natura del sistema gioviano (con moti coordinato nazionalmente tale
Fig. 2 Accuratezza Astrometrica delle osservazioni dei satelliti Galileiani
Astroemagazine
15. 15
Fig. 3 Declinazione giovicentrica di Terra e Sole negli anni 1997, 2003, 2009 e 2015
con un clock da sincronizzare ad una km per il metodo fotografico e al
- L’osservazione del fenomeno che scala temporale assoluta. sensazionale valore di ben 8 km per
consiste nella determinazione Per l’osservazione dei Phemu, possono osservazioni effettuate in siti ottimi e con
dell’istante di tempo quando una essere seguiti alcuni metodi d’indagine: fotometri fotoelettrici utilizzando delle
certa quantità fisica ha un ben osservazioni visuali, fotografiche, modellizzazioni della superficie
determinato valore (solitamente un fotometriche e CCD. Ovviamente dal tipo satellitare.
massimo o un minimo in riferimento di osservazione scelta, dipenderà
ad una quantità variabile). l’accuratezza astrometrica ottenuta che
In ogni caso entrambi i due tipi di andrà dai 1000 Km circa per le
osservazione richiedono la correlazione osservazioni visuali, a poco più di 500
N oi al Newton Observatory, abbiamo
utilizzato per le nostre osservazioni
dei Phemu una camera CCD. Già nella
campionamento di soli 256 livelli. Il
risultato ottenuto con questo sistema fu,
a suo tempo, molto convincente.
stessi, e quando la declinazione
giovicentrica del Sole diventa zero, si
verificano delle eclissi mutue.
precedente campagna Phemu’91, alcuni Ma prima di addentrarci nei dettagli Questi particolari eventi possono
osservatori avevano avuto alcune tecnici del nostro operato, andiamo a accadere nell’arco di alcuni mesi, come
esperienze con l’osservazione CCD di tali vedere cosa è un phemu.Ogni sei anni, ad esempio in questa campagna dove gli
fenomeni conseguendo un notevole la Terra e il Sole passano attraverso il eventi si sono verificati dal Giugno 1996
successo date le particolari piano equatoriale di Giove che all’Aprile del 1998. Ciò avviene anche
caratteristiche che i CCD vantano in corrisponde al comune piano orbitale dei per il fatto che i satelliti Galileiani hanno
campo fotometrico. Già nella campagna satelliti galileiani. In questo momento, dimensioni pressoché simili e che le loro
Phemu ’85, fu utilizzata una camera quando la declinazione giovicentrica orbite hanno delle inclinazioni molto
video con sensore bidimensionale, che della Terra diventa zero, si verificano piccole. Durante la campagna Phemu
utilizzava tubi Vidicon e un delle occultazioni mutue fra i satelliti ’97, ben 468 eventi si sono verificati e
Fig.3 – Geometria degli Eventi mutui tra i satelliti galileiani
Astroemagazine
16. 16
perturbazioni, i calcoli necessari alle
posizioni sono relativamente semplici,
ovvero per ciascuna congiunzione
geocentrica o eliocentrica, si avrà un
phemu. Però ciò non avviene “così
semplicemente” nella realtà, infatti, le
numerose perturbazioni studiate grazie
a varie teorie devono essere prese in
considerazione. Oggi grazie ai
computers, i calcoli per le posizioni
possono essere eseguiti senza grossi
errori, ma nonostante ciò, tra calcolo ed
osservazione possono esserci importanti
differenze, ed è proprio lo studio di
queste differenze che ci permette di
poter convalidare le teorie sul moto di
questi corpi celesti.
I satelliti non hanno atmosfera e dunque
l’accuratezza astrometrica delle
osservazioni di questi eventi può
raggiungere livelli molto alti. In più,
l’analisi di queste curve di luce può dare
informazioni di un certo valore sulla
superficie dei satelliti, soprattutto nei
casi in cui tali superfici siano interessate
da fenomeni particolarmente mutevoli
(ad esempio l’attività vulcanica su Io,
ecc.). La riduzione di questo tipo di
osservazioni consiste nel fittaggio di un
modello della curva di luce sui dati
osservativi, deducendone parametri
come l’istante di massimo dell’evento, la
distanza minima apparente tra i satelliti
coinvolti e la riflettività delle superfici dei
satelliti stessi. Infatti, alcune curve di
luce non simmetriche, ci danno
informazioni sulla natura della superficie
del satellite, dato che il disco apparente
di questo non è assolutamente ad
albedo uniforme. Ma l’analisi delle curve
è soltanto l’ultimo dei passi da compiere
nello studio di un phemu, infatti prima
Fig. 5 – Geometrie dei diversi tipi di phemu viene l’osservazione, bisogna
immagazzinare i dati, dunque ridurli e
fortunatamente i più interessanti sono parziale, totale o anulare (come per la poi analizzarli. Nelle prossime puntate
avvenuti lontano dalla data di Luna). Nel caso delle eclissi, può vedremo ciascuna di queste fasi più in
congiunzione tra Giove ed il Sole. Tra verificarsi anche soltanto la fase di particolare.
questi 208 presentano un flusso di penombra, ma questo tipo di evento è
magnitudine maggiore di 0.20, e 390 si molto difficile da essere osservato. Se il
sono verificati a più di 20 arcosecondi di moto dei satelliti è circolare e senza
distanza dal limbo di Giove.
Un’occultazione avviene Salvatore Pluchino è nato a Scicli (Rg) nel 1973 e studia Fisica all’Uni-
quando la distanza apparente tra i due versità di Catania. E’ proprietàrio dell’OAIN (Osservatorio Astronomico
satelliti è più piccola della somma dei I.Newton) di Scicli dove si occupa principalmente di CCD e di Radioastro-
nomia. E’ uno dei redattori e il WebMaster PDF di Astroemagazine.
raggi apparenti. Il fenomeno può essere
Astroemagazine
17. 17
ASTROFILI
2° Star Party di macchina) la nostra maratona osservativa
ci ha portato a scambi di esperienza e di
opinioni con altri astrofili, la possibilità
NUOVO ORIONE
di fare un tour tra i vari strumenti
posizionati nel parco, il piacere della
collaborazione con persone provenienti
da gran parte d'Italia.
La nostra strumentazione ( 2 binocoli
10x50 Tasco e Paim Antares Tombcat+
telescopio C90 Celestron) ha superato
a Campigna brillantemente la prova su campo e la
parte osservativa ci ha regalato
meraviglie indescrivibili a parole.
Abbiamo potuto osservare lo Scorpione
di Paola Cannata nella sua
Cari amici, siamo rientrati da poco dallo splendido Star interezza con il
Party di Nuovo Orione. Che dire... E' stata una suo ammasso globulare M4, la
Nebulosa Velo nel Cigno, M27 Zona circumpolare
bellissima esperienza, sicuramente da ripetere.
nella Volpetta, M13 in Ercole, Ob. 50 mm,f/1,7 con
Il posto scelto ha passato a pieni voti il nostro giudizio,
M31 e M32 in Andromeda, posa di 30 minuti a
anche gli alberghi convenzionati meritano una lode per
stelle doppie come Albireo, partire dalle 23:45
la cordialità e la pazienza dimostrate verso i nostri orari
Mizar ed Alcor T.U. su pellicola
poco convenzionali!
(tranquillamente visibili ad 200 ISO.
Direi che anche l'organizzazione è stata buona e
soprattutto non vincolante. Una nota di merito agli occhio nudo), varie meteore e,
come ciliegina sulla torta, la Autori:
organizzatori per la scelta del parco osservativo, situato
MIR ha attraversato il cielo da Davide Nava e
a 1490 m., sul Passo della Calla a Campigna (Fo) che
Sud verso Nord intorno alle Paola Cannata
ci ha regalato un cielo splendido dove la magnitudine si
aggirava intorno a 6.5/ 7 , veramente uno spettacolo!
A parte i "soliti" inconvenienti tipo corrente che salta e 02.00 circa regalandoci un bel flare di 10 secondi di
qualche "bagliore nel buio" (il parcheggio era magnitudine -1/-2. Ultimi non per ordine d'importanza,
praticamente di fianco al parco osservativo e ogni tanto l'osservazione del Sole che ha mostrato
qualcuno si dimenticava di spegnere i fari della delle belle macchie a conferma della sua attività e
l'osservazione diurna di
Giove. Si è tentato di
osservare la cometa
Linear verso le 03.30 ma
con scarsi risultati,
bisognerà aspettare
ancora qualche settimana.
Insomma, a parte i ritmi
biologici completamente
sballati, è stato uno
splendido fine settimana,
durante il quale oltre alle
risate, abbiamo potuto
allargare il nostro
bagaglio culturale,
conoscere persone in
gamba, rivedere amici e
soprattutto osservare le
meraviglie del cielo,
lontani dall'inquinamento
luminoso.
Per tutto questo e per
La foto degli "irriducibili": Ore 5.30 gli ultimi a lasciare il campo di battaglia. Da sinistra,Daniele
Crudeli, Paolo Colona, Damiano Trisciani (l'alieno), Mauro Ugolini, Giovanni Greatti, Davide
altro ancora, Paola,
Nava. Davide e Giovanni a
nome del GAB vogliono
Astroemagazine
18. 18
ringraziare: Nuovo
Orione, Gruppo Astrofili
M13 di Scandicci, Prof.
Battistini, Plinio Camaiti,
Paolo Colona, Marco
Donati, Daniele Crudeli,
Lido Prosperi, Damiano
Trisciani, Fox Volpini e
tutti quanti hanno preso
parte alla manifestazione.
Da parte mia voglio
ringraziare infinitamente
Davide e Giovanni, per la
loro fiducia e per la loro
disponibilità , senza i quali
non avrei potuto fare
questa meravigliosa
esperienza e grazie ai
quali ho potuto entrare a
far parte di un gruppo
meraviglioso e unito come
il nostro. Un particolare Paolo Colona e Giovanni Greatti osservano Vega alle 5.30 del mattino, notare il
ringraziamento a Paolo goniometro sulla montatura del rifrattore...
Colona per il mini tour
della prima sera, per la Paola Cannata ha 28 anni,è fisioterapista; è responsabile della
disponibilità e per i girini! sezione Luna del G.A.B (g_a_b@mail.xoom.it).,gli piacciono
Grazie ancora a tutti e un molto gli Star Party,osserva il nostro satellite naturale con un
augurio di tanti, tanti cieli piccolo rifrattore di 60 mm dalla terrazza di casa,quando può
sereni. visto che le ore del giorno non gli bastano mai... :-)
Astroemagazine
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q L' articolo va redatto in formato testo, con un programma di scrittura come notepad o word.
q All' interno dell' articolo deve essere specificato il titolo, l'autore, la propria e-mail, eventuali links di
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q I documenti cosi' prodotti vanno zippati in un unico file e spediti al Coordinatore generale di Astroemagazine
Ippolito Forni all’indirizzo ip.forni@isiline.it
Inutile dire di non postare articoli copiati o coperti da diritto d'autore o editore.
La Redazione
Astroemagazine
19. 19
ASTROFISICA
FLUSSI FREDDI,
collimata da assomigliare ai getti delle
galassie attive. Da quando furono fatte
le prime scoperte, sono stati proposti
diversi modelli, e molti autori hanno
VENTI ENERGETICI E fatto una lunga serie di osservazioni
per cercare di capire il fenomeno.
JETS I passi più importanti sono stati fatti a
seguito delle osservazioni dell’ HST,
ma l’origine dei getti molecolari non è
ancora ben chiara anche se i modelli
in oggetti stellari giovani proposti sono in buon accordo con le
di Tony Scarmato toniscarmato@interfree.it osservazioni.
Purtroppo, un modello che spieghi
tutto ciò che si osserva non è stato
Premessa galassie sono formate da stelle, che
sono i principali oggetti che emettono
ancora proposto ed in particolare non
si riesce a spiegare il processo fisico
L o studio dei fenomeni astrofisici
ha riservato continuamente delle
sorprese, soprattutto da quando la
e stimolano la materia ad emettere
luce, quello che bisogna capire bene è
che riesce a collimare i flussi di
materia su grande scala.
come nascono le stelle all’interno di
radioastronomia e i telescopi spaziali,
una galassia, definendone la struttura
hanno potuto sondare i misteri più
lontani del nostro universo.
sia fisica che chimica. Perdita di massa delle stelle di
Negli ultimi 20 anni, l’astrofisica
stellare ha prodotto notevoli sforzi per pre-sequenza principale
pre-sequenza
poter spiegare alcuni fenomeni che si Le osservazioni fatte nel 1983 da
sono presentati agli osservatori delle MUNDT & FRIEND di oggetti
regioni di formazione stellare. Infatti, galattici stellari nella fase di pre-
in queste regioni è stato scoperto un sequenza principale, hanno mostrato
nuovo fenomeno, che fino al 1980 era che queste stelle perdono massa sotto
stato osservato solo su scala forma di getti bipolari. Un modello
extragalattica e sembra interessare grafico che descrive molto bene la
diversi tipi di oggetti stellari. formazione di una stella è stato. Il
Si tratta dei getti stellari, cioè modello proposto da Snell e altri, lo si
Foto Hubble Telescope emissione di materia a velocità elevata può osservare nella figura che segue
Lo studio del cosmo ha seguito una di forma geometrica bipolare molto
strada molto tortuosa tralasciando,
fino a qualche anno fa, di osservare e
capire alcuni fenomeni, che
interessano principalmente la nostra
galassia.
Infatti, gli astrofisici si sono
interessati ai fenomeni extragalattici,
cercando di capire l’evoluzione
dell’universo fin dai primi istanti
della sua vita, convinti che la
struttura della nostra galassia fosse
stata compresa dettagliatamente.
L’astrofisica stellare ha prodotto così
diversi modelli di evoluzione stellare
che, in linea generale, producono
risultati teorici in accordo con le
osservazioni.
Accettando, quindi, questi modelli,
l’astrofisica extragalattica ha
estrapolato i concetti studiando i
fenomeni cosmologici in base ai
risultati ottenuti su scala galattica.
Considerando, però, che ciò che noi
osserviamo è luce, la quale trasporta
le informazioni relative all’oggetto
da cui essa proviene, e siccome le La nebulosa di Orione è una zona di intensa formazione stellare (foto Antonio Scamato)
Astroemagazine
20. 20
Calcolo della massa e della
lunghezza d’onda di JEANS
Per il calcolo della massa di JEANS
di una nube di gas, si parte dal
presupposto che se non sono presenti
effetti gravitazionali dovuti alla
presenza di masse esterne e/o interne
alla distribuzione di gas, il problema
si riduce ad analizzare la velocità del
suono nel sistema.
Si può dimostrare che, se si
considera la variazione del
potenziale gravitazionale dovuta alla
fluttuazione di densità δρ, la velocità
di propagazione dell’onda di densità
dipende dal numero d’onda K ed è
immaginaria per ogni numero
d’onda K<Kj.L’instabilità
gravitazionale che ne consegue è
stata scoperta da JEANS, ed
essenzialmente, può essere riassunta
nel suo principio: se la lunghezza
d’onda λ della perturbazione è
Modello proposto da Snell per spiegare l’osservazione dell’oggetto L1551. Il disco di maggiore della lunghezza di JEANS
accrescimento oscura la stella al centro e il flusso di CO è guidato da un vento stellare λj dove allora la distribuzione di gas
in cui sono immersi gli oggetti HH (Herbig-Haro).
collassa.
Essenzialmente, questo criterio dice
E’ quindi molto importante conoscere L’instabilità è dovuta al fatto che le che, perturbazioni di densità con
le condizioni fisiche e chimiche varie parti della stella core (nucleo lunghezza d’onda maggiore della
durante la prima fase dell’evoluzione centrale), inviluppo (strato di materia lunghezza d’onda di JEANS vengono
stellare per poter intuire qual’ è il costituita in prevalenza da idrogeno amplificate fino a produrre una
meccanismo che determina la che avvolge il core) e l’atmosfera instabilità di tipo gravitazionale.
formazione dei getti stellari. stellare (parte più esterna) sono L’instabilità si crea perché quando è
Infatti, queste stelle di pre-sequenza, soggette a processi fisici e chimici presente un’onda di pressione è
cioè nella loro prima fase della vita, che sottopongono la stella a continue richiesta una spesa di energia
sono instabili e cercano di raggiungere implosioni ed espansioni. proporzionale alla velocità del suono.
l’equilibrio termodinamico, cioè la Infatti, come già accennato, le stelle Allo stesso tempo ciò è in relazione
sequenza principale dove vivono nascono perché le nubi interstellari, con l’energia potenziale . Quando il
“tranquillamente” per un tempo che costituite per il 95% da H, elio e da criterio di JEANS è soddisfatto il
dipende dalla loro massa. Infatti, la polvere (piccole particelle solide con sistema può spontaneamente andare
luminosità di una stella è raggi di circa 10^-4 cm dette anche verso uno stato di bassa energia
proporzionale ad una potenza della grani), sono “costrette” a collassare potenziale, ma ciò, per il teorema del
massa secondo la relazione L~M^1,73. sotto la forza della loro gravità, in viriale comporta un aumento di
seguito ad una instabilità che si crea energia cinetica e quindi di
Perciò, più grande è la massa della all’interno della nube. temperatura che causa una
stella, maggiore è la luminosità, cioè JEANS ha calcolato che una produzione di energia termica la
l’energia emessa per unità di tempo distribuzione di gas di densità ρ in quale viene emessa.
nella banda visibile dello spettro cui si propagano delle onde di Questo processo porta il sistema a
elettromagnetico (3600<λ<8000 Å). perturbazione (cioè variazioni collassare essendo il tempo di
Questo significa che, nello stesso spaziali e temporali di densità) con raffreddamento (dovuto all’emissione
tempo, una stella massiccia dissipa più una certa lunghezza d’onda λ, di energia termica) minore del tempo
energia rispetto ad una stella con una tenderà ad “amplificare” le onde se la di caduta libera del sistema.
massa più piccola. sua massa è maggiore di una massa Il collasso procede fino a quando
Per la relazione di Einstein che lega la critica Mj detta massa di JEANS, non interviene una fonte di energia la
massa all’energia, cioè se la lunghezza d’onda λ delle quale si oppone al collasso stesso
E = mc2 onde è maggiore di λj che è la della materia che cade verso il
ciò significa perdere massa, cioè lunghezza d’onda di JEANS. centro. A causa della caduta di
vivere di meno sulla sequenza materia la pressione al centro del
principale. core aumenta rapidamente e di
conseguenza aumenta la temperatura.
Astroemagazine
21. 21
Quando questa raggiunge un valore aumenta, poiché il raggio della nube alcuni parametri importanti del vento
dell’ordine di 20x10^6 °K, produce diminuisce. stellare, come la massa e la velocità.
l’innesco delle reazioni nucleari. La conseguenza di ciò è che, se la Inoltre, le nubi vengono trasformate
A loro volta queste producono una protostella ruota molto velocemente, fisicamente dal vento stellare, perciò,
radiazione che nella sua l’accelerazione centrifuga può esso gioca un ruolo molto importante
propagazione è accompagnata da una bilanciare o addirittura superare per l’evoluzione delle nubi e , quindi,
pressione, detta appunto pressione di l’accelerazione gravitazionale sulla per la formazione stellare.
radiazione, che è proporzionale alla superficie stellare, per cui la
densità del flusso.
La radiazione tenderà a scaldare la
temperatura al centro del core non
raggiunge il valore critico poiché il
Interazioni tra il vento stellare
stella che emetterà collasso può essere fermato prima. e il mezzo interstellare
approssimativamente come un corpo Il problema sta quindi nel dissipare Le misure effettuate alla lunghezza
nero secondo la nota legge di anche momento angolare. Un modo d’onda radio si 21.13 cm per la
PLANCK. per fare ciò è perdere massa. Fino al radiazione emessa dall’atomo di
A seconda dello stato della materia 1981 i modelli di evoluzione stellare idrogeno, hanno fornito sicure
della stella, l’energia proveniente dal proposti (IBEN 1970) prevedevano informazioni sul valore della densità
core sarà dissipata o immagazzinata che le stelle perdessero massa a causa di idrogeno neutro n(HI), nei dintorni
all’interno della stella. del vento stellare emesso con del Sole, che è circa 1 atomo per
Perciò l’evoluzione termica e simmetria sferica per l’interazione centimetro cubo.
dinamica della protostella sarà del flusso di radiazione con L’effettivo spessore di questo gas è
caratterizzata da quattro processi; l’atmosfera stellare. Il vento stellare definito come il rapporto tra la
contrazione, espansione, è costituito da protoni (le particelle colonna di densità N(HI) di H neutro
riscaldamento e raffreddamento. più massicce) e da elettroni. Il tasso in un centimetro quadrato di sezione
Questi processi hanno tempi di massa persa dM per anno, secondo e n(HI), (SPITZER 1978).
caratteristici il cui confronto ci dirà questi modelli (CASTOR, WEAVER La maggior parte del mezzo
se la stella è in espansione o in & McGRay 1975), sta in un interstellare, circa il 95%, è risultato
contrazione. intervallo tra 10-5 – 10-7 Mo /anno essere costituito da idrogeno neutro
Il tempo di caduta libera dipende (Mo=masse solari). ed elio. La temperatura cinetica degli
dall’inverso della radice quadrata La velocità del vento risulta intorno a atomi delle nubi interstellari è
della densità, mentre quello di 2000 Km/sec belle vicinanze della mediamente di 90 °K. Per le nubi
espansione dipende dall’inverso della stella (10 ^13 cm). La luminosità del più dense, cioè opache , e quindi in
radice quadrata della temperatura. vento meccanica Ev=4x10^- grado di assorbire più del 50% dei
I tempi di riscaldamento e 1(Mo/anno x Km^2/sec^2), con un fotoni emessi dalla sorgente immersa
raffreddamento dipendono momento uguale a 2x10^-4 in esse, generalmente una stella
rispettivamente dalla differenza tra Λ (Mo/anno x Km/sec). giovane, la misura della emissione
(tasso di perdita di energia) e Γ Ora, l’interazione tra il vento stellare dovuta alle molecole di CO, a 0.26
(guadagno di energia). Da queste e il mezzo interstellare produce cm, mostra che il gas si trova ad una
considerazioni si intuisce che la stella emissione di radiazione infrarossa. temperatura di ~30 °K, per le nubi
per sopravvivere deve combattere Questa è dovuta a processi d’urto tra che circondano e regioni HII e circa
contro la gravità quando questa i protoni e le molecole che 10 °K per le nubi scure.
prevale sull’agitazione termica, costituiscono le nubi. Nella tabella che segue sono riportati
mentre deve dissipare energia quando L’analisi dello spettro di questa i parametri del gas interstellare.
la temperatura diventa tale da radiazione permette di conoscere Come si può notare l’intervallo delle
produrre l’espansione della stella.
Bilanciare la gravità e dissipare PARAMETRI GAS INTERSTELLARE
energia non sono i soli problemi che Densità media r=3X10^-24 (gm/cm^3)
una stella deve risolvere per DENSITA' TIPICA DELLE PARTICELLE:
raggiungere l’equilibrio Idrogeno neutro delle nubi diffuse n(HI)=20/cm^3
termodinamico. Idrogeno neutro tra le nubi n(HI)=0.1/cm^3
Infatti, in generale, le nubi Idrogeno neutro nelle nubi molecolari n(H)=10^3-10^6/cm^3
interstellari possono ruotare. In
presenza di una rotazione uniforme TEMPERATURE TIPICHE:
vale ancora il criterio di JEANS, e, in Nubi diffuse di HI 80 °K
più, se le nubi interagiscono in modo HI tra le nubi 6000 °K
significativo con masse interne o HII nelle regioni fotoionizzate 8000 °K
esterne sia gravitazionalmente che
radiativamente, il momento angolare VELOCITA' DEL SUONO ISOTERMICA:
deve essere conservato.
Regioni (nubi) di HI a 80 °K Vs=0.7 (Km/sec)
Ciò implica che se si conserva anche
Regioni di HII gas a 8000 °K Vs=10 (Km/sec)
la massa, la velocità di rotazione
Campo magnetico B=2.5 x 10^-6 (Gauss)
Effettivo spessore strato di HI 250 (Parsec)
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