“L’uso corretto dei social network e la difesa dalle insidie della rete” - Tr...
Convegno e-learning today Progetttotrio
1. E-learning today
Convegno Progetto Trio
Firenze - 11 giugno 2008
Workshop 2
Il modello collaborativo e
la collaborazione tra sistemi
Intervento
Caterina Policaro – Docente - Esperta tecnologie didattiche
caterina.policaro@gmail.com
1
2. Il modello collaborativo e la collaborazione tra sistemi
a. Descrizione del modello • Collaborative learning
• Contenuti
b. Strutturazione dei • Web 2.0
contenuti nel modello • Blog, Wiki, Podcast,
• Social networking
collaborativo
Alcune esperienze:
• ProgettoTrio
• Icamp
c. Modello collaborativo e • Moodle
formazione formale • Perla-Scuola
• Indire
• Sloop
2
3. E' cambiato il modo di vivere, comunicare ed imparare
grazie alle tecnologie e ad internet
3
5. Modello e-learning collaborativo
Una definizione:
• Apprendimento risultato di attività
collaborative in comunità virtuale
• Materiali come supporto comune
distribuiti e (co)costruiti in rete
• Condivisione di compiti e collaborazione
tra gli attori
Caratteristiche:
• Acquisizione di conoscenze, abilità e
atteggiamenti risultato dell'interazione
del gruppo
• Collaborazione su compiti e task
• Autonomia e flessibilità organizzativa
5
6. Modello e-learning collaborativo
Il vecchio
modello
trasmissivo
Elementi fondamentali del nuovo modello
• Pool di materiali distribuiti online
• Tecnologie che la community usa per
comunicare, cooperare, accedere e produrre
informazione e conoscenza
• Community virtuale/relazioni che comprende
formatori, corsisti, esperti, osservatori e
tutor online
6
7. Ruolo e funzioni delle tecnologie
Funzioni
• Comunicazione (spesso scritta e in
differita/asincrona, e multimedia)
• Condivisione di documenti, materiali e
informazioni
• Accesso all'informazione (Internet sempre
più necessario)
• Cooperazione in rete
7
8. Punti di forza del modello collaborativo
• Apprendimento non • Messaggi come
solo trasmissione di traccia del processo
conoscenza ma anche di apprendimento
costruizione • Interazione per la
• Interazione nella comprensione dei
comunità virtuale che materiali e per lo
produce nuove svolgimento dei
conoscenze compiti non solo
• Materiali autoapprendimento
riutilizzabili e
modificabili
8
9. Contenuti nell'e-learning collaborativo
Interattività e multimedia:
Pluridirezionalità dello scorrimento
delle informazioni
Ruolo attivo dell’utente nella
selezione delle informazioni
richieste
Ritmo della comunicazione (tempo
reale)
Produzione di oggetti testuali e non
nuovi non completamente prevedibili a
priori (mash-up)
Integrazione di codici e linguaggi
9
10. Quando funziona l'e-learning collaborativo
- Soggetti adulti, - Domini che si prestano
dotati di buona a valorizzare la
autonomia, dimensione progettuale o
responsabilità e confronto critico di
capacità gestionale approcci/metodologie
(es. studio di casi
ecc..)
- Soggetti già esperti
nel dominio (valore - Domini in cui un valore
aggiunto derivante aggiunto può essere dato
dalla condivisione di dalla stessa capacità
expertise) collaborativa
10
11. Web 2.0: verso il learning 2.0 e il personal learning
11
12. Web 2.0: verso il learning 2.0 e il personal learning
Su Internet c'è qualcosa di
nuovo.
E' il ”Web 2.0”, nuovo modo di:
realizzare, scambiare,
modificare, trovare, vedere,
contenuti web.
Definire cosa è “2.0” è
difficile, opinabile, fluido.
Riduce ancora di più la distanza
tra chi usa e chi crea contenuti
12
14. Ajax
Nuove parole sharing xml
post condivisione Extensible Markup
blog Language
pubblicazione
Tagging
Social Bookmarking Tag wiki
casting
definizione partecipazione
mash-up aggregare
miscelare commento
opinioni
profilo
Social Networking feed
identità
nutrimento RSS
community Really Simple
popolarità
interessi Syndication
comuni usabilità, Syndication
folksonomy accessibilità
tassonomia fatta dal popolo del web permalink affiliazione
link Web 2.0
permanente
14
15. Nuovi strumenti per nuovi contenuti per nuovi
apprendimenti
Non è più necessario conoscere
il linguaggio HTML...
... per creare un proprio blog
... per mettere i propri video online
... per mettere la propria musica su un sito
... per creare pagine interattive di consultazione
... per creare informazioni in rete
Ci sono ora nuovi strumenti che l'e-learning deve
tenere in considerazione.
15
16. Nuovi Siti 2.0 e nuovi servizi
Siti web 2.0 nascono e
muoiono continuamente,
ogni giorno idee nuove
e nuovi servizi
germogliano.
Servizi spesso gratuiti
per l'utente e
community autocreate e
autogestite ma
allargate
16
17. Nuove modalità di lavoro: Social Networking
Il social networking mette in
condivisione le amicizie
per creare una rete di
rapporti in cui nessuno è
sconosciuto e chiunque è
identificabile in quanto
quot;amico diquot; un altro (= mi
registro, invito i miei
amici, che a loro volta
invitano i loro e così via,
fino a creare una rete di
amicizie a scopo personale,
lavorativo o altro).
Metto in rete tutto!
17
18. Collaborazione online e Wiki
Software per creare un sito web per
l'apprendimento collaborativo e
la co-costruzione della conoscenza.
Un esempio di corso su Wiki: Corso di Psicotecnologie -
Università “La Sapienza” di Roma – A.A. 06/07
18
19. Collaborazione online e Wiki
Consente la lettura e la redazione di contenuti da
parte degli stessi utenti.
Ambienti aperti o chiusi.
Ciò che viene editato viene pubblicato online ed è
modificabile da tutti gli utenti che hanno accesso
a quell'area.
Tracciamento di tutte le modifiche effettuate da
ognuno degli editors
19
20. Collaborazione online: Wiki e usi didattici
Documentazione, pubblicazione e discussione di
tematiche proposte dal docente;
Creazione collaborativa(docente/studente) di programmi
didattici;
Project groups accompagnati da diari di discussione
online(talk pages);
Progetti di scrittura collaborativa/creativa a più
mani;
Collaborazioni ed interscambi internazionali
attraverso i wiki-rings;
Creazione di e-Portfolio in ambiente Wiki;
Riformulazione dei Webquest in Wikiquest;
Molte piattaforme Open Source(v. Moodle) hanno
inglobato il software wiki per lo sviluppo di progetti
di scrittura collaborativa
20
21. Nuove modalità di condivisione e distribuzione
contenuti
Social Bookmarking.
In un posto unico tutti i propri siti preferiti,
con la possibilità di creare “categorie” di
bookmark.
Blog, e il sito personale va in pensione.
Un blog è un modo semplice per essere presenti
online.
Testi, foto, video, musica... rientrano sotto
il nome di post, pubblicabili semplicemente.
Chiunque può lasciare un commento. Il post può
essere diffuso in altri siti automaticamente,
se è in formato RSS.
21
23. RSS: aggiornamenti in automatico
Non appena un sito/blog cambia veniamo avvisati,
anziché controllare se ci sono novità.
Tutti i feed cui ci “affiliamo”
(anche di siti differenti) sono
visibili in un programma, o nel
browser che si usa per navigare,
oppure in siti aggregatori o in
particolari dispositivi
tecnologici.
23
25. TAG, classificare a modo mio
Attività principale in rete: ricerca.
Come trovare? Come essere trovato?
Ogni file presente in rete, sui siti 2.0 è
accompagnato da uno o più tag che potranno essere
facilmente usati per oganizzare le risorse,
trovarle, metterle in relazione con altre simili.
In sostanza taggare significa trovare e farsi
trovare.
25
26. Nuove modalità di condivisione e distribuzione
contenuti
MySpace, il mio garage.
Offre spazio web gratuito per inserire file
musicali e presentazione della propria band.
Una community vivace che scambia, linka, commenta,
si popola, si promuove, si incontra e pratica il
mash-up.
Come tutti i siti web 2.0 occorre prima registrarsi e
creare il proprio profilo.
Youtube, videosharing
Miniera di video di tutti i tipi. E' possibile
mettere i propri video e poi collegarli con altri
simili, collezionarli, classificarli, includerli
nel proprio sito.
26
27. Nuove modalità di condivisione e distribuzione
contenuti
Flickr, fotosharing e ricerca folksonomica.
Pubblicare, condividere foto... e trarre ispirazione!
Cerco immagini secondo un sistema tassonomico e molto
altro.
Wikipedia, l'enciclopedia libera anche mia.
Wiki = “rapido”, “veloce” in lingua hawaiiana
Può essere anche l'acronimo di quot;What I Know Isquot;.
L'approccio wiki esprime la costruzione progressiva
di qualcosa da parte di più persone, partecipata.
Ciascuno può scrivere e spiegare un termine che
conosce, altri collaboreranno ad ampliare, precisare,
smontare, stimolare
27
28. Podcasting
quot;Podcastingquot; = quot;iPodquot;
+ quot;broadcastingquot;. Ascoltabili in ogni momento
da computer o player mp3
Un podcast è molto
simile alla Automaticamente recapitati
sottoscrizione di un agli abbonati
magazine audio.
Fruizione in condizioni di
mobilità, prerogativa finora
riservata alla radio
tradizionale.
28
29. Oggi: Immersive learning
Learning by doing +
collaborative learning +
learning by interacting +
learning by searching +
learning by sharing
- interattività
- multimedialità
- contenuti
- attori
- web 2.0
- partecipazione
- piattaforme
collaborative (Moodle
ecc.)
-PLE
Stephen Downes
29
30. Sapere socialmente distribuito
Sapere “socialmente distribuito”, potenziato dall’uso
delle applicazioni che favoriscono l’accesso,
l’interscambio di informazioni e la generazione
collettiva di contenuti.
Sapere interscambiabile, cumulativo, collaborativi, che
può essere condiviso, trasferito e convertito in un bene
pubblico.
Gibbons, Limoges, Nowotny,
Schwartzman, Scott e Trow
(1994)
30
33. 1. ICamp - Innovative Inclusive Interactive e
Intercultural Learning Campus
Promuove
l’applicazione delle
tecnologie, strumenti
e servizi del web 2.0
nell’ambiente
educativo.
Infrastrutture per la
cooperazione e
formazione di reti
sociali di
apprendimento
attraverso diversi
sistemi
(open source) in
diversi paesi
d’Europa.
33
34. 1. ICamp - Innovative Inclusive Interactive e
Intercultural Learning Campus
Ambiente di apprendimento
interattivo per studenti
UE.
Obiettivo pedagogico:
formare persone capaci di
gestire il proprio
apprendimento (self
directed)con attività di
learning by searching,
scambiare portfolios-
repositories di contenuti
educativi e usare
strumenti collaborativi
ecc. (Fumero 2006).
34
35. 2. Moodle
Sofisticato sistema che permette di creare e
amministrare una piattaforma di insegnamento online
Offre un supporto per le più moderne tecniche
pedagogiche, oltre ad offrire interessanti strumenti
collaborativi e sociali per promuovere partecipazione.
E’ disponibile in più di 75 lingue ed è open source,
per cui si può usare gratuitamente.
35
36. 2. Moodle
Offre (anche) blog e wiki e consente a ciascun
partecipante propri spazi di scrittura. Qui i
contenuti si possono classificare e dividere
attraverso tags (etichette) e gli utenti possono
selezionare per chi sarà visibile il proprio
blog.
Attualmente questa piattaforma conta nel mondo
più di due milioni di utenti.
Utilizzatissimo da scuole e università.
36
37. 3. Progetto MIUR Perla-Scuola
Formazione per il personale scolastico
Obiettivo:
- sviluppo delle competenze indispensabili per
lavorare per obiettivi, reperire e gestire
risorse rispondendo ai bisogni specifici del
contesto e del territorio.
37
38. 3. Progetto MIUR Perla-Scuola
Consolidare le competenze relative a:
• le metodologie progettuali
• gli strumenti di project management
• la gestione delle risorse economiche
• le metodologie e gli strumenti di
valutazione
Formazione in servizio del personale scolastico
Edizione Anno Sedi corso Partecipanti
I 2005/2006 73 3828
II 2006/2007 81 3600
III 2007/2008 81 3000
38
39. 4. Indire – For - Neoassunti
For è un ambiente di formazione
continua per tutti i docenti
italiani, è un laboratorio di
sviluppo professionale flessibile
e personalizzabile.
Una piattaforma con caratteri di
flessibilità che consentono di
piegarla alle esigenze del
modello formativo, a seconda dei
destinatari e della formazione
da erogare.
39
40. Può ospitare le interazioni di numeri
significativamente elevati di
corsisti:
da un minimo di un migliaio (cfr
PuntoEdu Apprendimenti di Base) ad un
massimo di 200.000 iscritti (cfr
PuntoEdu ForTic o PuntoEdu Dlgs59.
1. Gli ambienti on line propongono
una modalità più basata su modelli ci
cooperative learning ed
un’architettura informatica che ne
consenta la reale messa in atto (aree
di condivisione, discussione sincrona
ed asincrona, lavagne condivise,
video conferenze…)
2. Numeri più elevati aree di
interazione e discussione basate su
un confronto tra pari.
40