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MEDIALIBRARYONLINE E PRESTITO DI  E-BOOK READER: UN NUOVO SERVIZIO NELLE BIBLIOTECHE SENESI Siamo così? Lo siamo mai state/i?
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IDEA STORE, Tower Hamlets, London
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Amsterdam – Openbare Bibliotheek  Pistoia - San Giorgio
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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],1. I libri sono fatti per essere usati 2. Ad ogni lettore il suo libro 3. Ad ogni libro il suo lettore 4. Non far perdere tempo al lettore 5. La biblioteca è un organismo che cresce
1.9 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Nel 2006 Chris Anderson pubblica un libro dal titolo  The long tail. Why the future of business is selling less of more , che, attraverso l'analisi dell'impatto di Internet sul mercato dei prodotti digitali, introduce un vero e proprio cambio di prospettiva nella teoria economica: mentre l'economia mondiale in ambiente analogico era quasi esclusivamente basata sui mercati di massa, con l'affermarsi di Internet le nicchie sono diventate non solo economicamente sostenibili, ma anche redditizie, in particolare per quei prodotti che possono essere distribuiti in formato digitale. I vincoli fisici che in passato avevano impedito di avere subito disponibile un ampio catalogo di prodotti presso un unico distributore (a causa della necessità di spazi di stoccaggio molto grandi e dell'inefficienza di tenere in magazzino migliaia di prodotti per mesi o anni) sono stati superati dal processo di convergenza di un numero crescente di prodotti verso il formato digitale. Questo paradigma economico è chiamato "coda lunga" perché,  se si collocano su un grafico le vendite dei prodotti di massa e quelle dei prodotti di nicchia, si osserva che i primi vendono moltissimo, ma sono in numero estremamente limitato, mentre i secondi vendono pochissimo se presi singolarmente, ma nel loro insieme possono produrre un guadagno sostanzialmente paragonabile a quello dei mercati di massa.   Internet ha favorito il fiorire delle nicchie, in quanto ha consentito a persone che vivono in diverse parti del mondo di incontrarsi in rete e condividere le proprie passioni, anche le meno popolari; inoltre, ha realizzato un collegamento virtuale tra i numerosi venditori e distributori sparsi in tutto il mondo, creando così la possibilità di acquistare o scambiare oggetti di culto per mezzo di portali come eBay, iTunes o Amazon.
1.10 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Alcuni anni fa, alcuni giornalisti scrivevano che la nascita degli ipermercati e dei centri commerciali stava determinando la chiusura dei piccoli supermercati di quartiere e dei negozi locali; in realtà, il progressivo spostamento dei clienti da questi ultimi al primo tipo di offerta era dovuto principalmente al cambiamento di abitudini dei cittadini metropolitani, alla rivoluzione tecnologica e all'emergere del paradigma della lunga coda. Si deve, però, aggiungere che i negozi specializzati non sono realmente scomparsi, anzi hanno acquisito nuovo vigore grazie alla loro capacità di offrire ai clienti una copertura quasi completa nel settore di loro specializzazione e di sfruttare al meglio una efficace rete di cooperazione, indispensabile per essere realmente competitivi. I negozi specializzati puntano a mettere a disposizione quasi tutto in un certo ambito, mentre gli ipermercati, pur garantendo un'elevata varietà dell'offerta, non possono coprire esaustivamente tutti i settori merceologici.  In ambito biblioteconomico…
1.11 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Poiché una biblioteca locale non può, in ogni caso, garantire una copertura altrettanto ampia quanto quella di una biblioteca pubblica centrale, essa dovrebbe puntare, da un lato, su una raccolta di bestsellers ben selezionati e di altri materiali multimediali capaci di soddisfare una parte significativa delle esigenze del grande pubblico, dall'altro, su nicchie bibliografiche individuate in base alle caratteristiche specifiche della popolazione da servire e categorie più legate alla vita del quartiere (anziani, bambini etc.) (A.Galluzzi)
2.1 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0… WEB 2.0 = Cultura della partecipazione Insieme di tecnologie e pratiche caratterizzate da: interattività, produzione, condivisione, fusione degli strumenti di pubblicazione e comunicazione Collocare la biblioteca in rete per: usare mezzi nuovi per fare “pubblicità” Conoscere  i bisogni degli utenti avviando una conversazione con loro Potenziare i servizi online: collezioni e servizi si spostano dallo spazio fisico a quello digitale
2.2 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],2.3 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…
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2.11 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…
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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],3.2 Social network e social reading PROFESSIONALI – altri strumenti per “fare comunità”
3.5 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READING SOCIAL PROFESSIONALE … ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
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INFO su CIME TEMPESTOSE Vorrei leggere il romanzo Cime Tempestose. C'è qualche sito dove posso trovare tutti i capitoli del libro in italiano?
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3.4 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READING LE BIBLIOTECHE SONO  SOCIAL   (DEDICATI)… ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
SOCIAL DEDICATI … VEDIAMOLI L’EVOLUZIONE DEI SOCIAL NETWORK HA PORTATO NEGLI   ANNI A SPERIMENTARE NUOVE PIATTAFORME LEGATE AI LIBRI. È IL CASO – FORSE PIÙ CLAMOROSO – DI  ANOBII , LA LIBRERIA VIRTUALE RIBATTEZZATA DA TEMPO IL “FACEBOOK” DEI LIBRI .
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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Il SOCIAL library più diffuso in Italia
 
3.10 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READING LIBRARY THING ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
3.11 Social network e social reading Bookliners è un progetto italiano. Trae spunto da un nuovo formato digitale, il booklin ciosè una copia del testo fruibile in streaming. La novità è che i lettori possono visualizzare ed utilizzare interattivamente il libro inserendo commenti testuali o multimediali sul formato elettronico. Senza la necessità di un device apposito. Basta registrarsi al sito gratuitamente, sfogliare il catalogo dei testi disponibili, visualizzare alcuni estratti e, una volta acquistato il booklin, accedere al libro intero. A quel punto, scatta il lato “social” dell’iniziativa: si può vedere cosa ne pensano gli altri lettori, inserire appunti e sottolineature sul formato digitale, partecipare alla discussione con commenti testuali, link audio e video. Ogni chiosa può essere oggetto di risposte, ed è possibile seguire le conversazioni a cui si è più interessati. O ancora creare gruppi di lettura. All’iniziativa hanno già aderito numerosi editori, tra cui minimum fax, Nottetempo, Iperborea, Newton Compton, i classici di Liber Liber-Progetto Manuzio e le opere del collettivo Wu Ming. Es. Gino Roncaglia ha reso disponibile per intero  La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del libro , con la possibilità di interagire direttamente con l’autore e condividere il testo con gli altri utenti della piattaforma.
 
 
http://www.smashwords.com http://www.wattpad.com/
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4.3 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca  Il nostro ruolo: aiutare nel rendere i cittadini capaci di cercare in modo critico le informazioni e i documenti per essere autonomi nel valutare e decidere. Si è spesso dato per certo che, una volta possedute le capacità di usare le tecnologie, le conoscenze sarebbero arrivate; si è investito molto nel colmare il “divario digitale” tra gli individui: divario nelle possibilità di accesso e divario nelle competenze. Dal rapporto di PISA 2011 emerge che per i nativi digitali, un uso ampio del PC non è sufficiente a determinare buoni risultati di apprendimento; coloro che hanno condizioni economiche, sociali e culturali di buon livello elevano le proprie performance.  PISA: Programme for international student assessment SECONDO DIVARIO DIGITALE dovuto alle condizioni familiari e al contesto sociale
4.4 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca  NOI BIBLIOTECARI SIAMO CHIAMATI A: -fornire strumenti nuovi e tecnologie per contribuire a superare sempre di più il “divario digitale” e le differenze economiche (e-book reader, e-book, materiali digitali…) -fornire strumenti “intellettivi” utili a superare il secondo divario digitale, quello del contesto sociale di formazione (Information literacy in biblioteca / Laura Ballestra,  Ed. Bibliografica, 2011)
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Il ruolo della biblioteca oggi e gli strumenti del web 2.0

  • 1. MEDIALIBRARYONLINE E PRESTITO DI E-BOOK READER: UN NUOVO SERVIZIO NELLE BIBLIOTECHE SENESI Siamo così? Lo siamo mai state/i?
  • 2.
  • 4.
  • 5.
  • 6. IDEA STORE, Tower Hamlets, London
  • 7. IDEA STORE, Tower Hamlets, London
  • 8. Amsterdam – Openbare Bibliotheek Pistoia - San Giorgio
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15. 1.9 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Nel 2006 Chris Anderson pubblica un libro dal titolo  The long tail. Why the future of business is selling less of more , che, attraverso l'analisi dell'impatto di Internet sul mercato dei prodotti digitali, introduce un vero e proprio cambio di prospettiva nella teoria economica: mentre l'economia mondiale in ambiente analogico era quasi esclusivamente basata sui mercati di massa, con l'affermarsi di Internet le nicchie sono diventate non solo economicamente sostenibili, ma anche redditizie, in particolare per quei prodotti che possono essere distribuiti in formato digitale. I vincoli fisici che in passato avevano impedito di avere subito disponibile un ampio catalogo di prodotti presso un unico distributore (a causa della necessità di spazi di stoccaggio molto grandi e dell'inefficienza di tenere in magazzino migliaia di prodotti per mesi o anni) sono stati superati dal processo di convergenza di un numero crescente di prodotti verso il formato digitale. Questo paradigma economico è chiamato "coda lunga" perché, se si collocano su un grafico le vendite dei prodotti di massa e quelle dei prodotti di nicchia, si osserva che i primi vendono moltissimo, ma sono in numero estremamente limitato, mentre i secondi vendono pochissimo se presi singolarmente, ma nel loro insieme possono produrre un guadagno sostanzialmente paragonabile a quello dei mercati di massa. Internet ha favorito il fiorire delle nicchie, in quanto ha consentito a persone che vivono in diverse parti del mondo di incontrarsi in rete e condividere le proprie passioni, anche le meno popolari; inoltre, ha realizzato un collegamento virtuale tra i numerosi venditori e distributori sparsi in tutto il mondo, creando così la possibilità di acquistare o scambiare oggetti di culto per mezzo di portali come eBay, iTunes o Amazon.
  • 16. 1.10 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Alcuni anni fa, alcuni giornalisti scrivevano che la nascita degli ipermercati e dei centri commerciali stava determinando la chiusura dei piccoli supermercati di quartiere e dei negozi locali; in realtà, il progressivo spostamento dei clienti da questi ultimi al primo tipo di offerta era dovuto principalmente al cambiamento di abitudini dei cittadini metropolitani, alla rivoluzione tecnologica e all'emergere del paradigma della lunga coda. Si deve, però, aggiungere che i negozi specializzati non sono realmente scomparsi, anzi hanno acquisito nuovo vigore grazie alla loro capacità di offrire ai clienti una copertura quasi completa nel settore di loro specializzazione e di sfruttare al meglio una efficace rete di cooperazione, indispensabile per essere realmente competitivi. I negozi specializzati puntano a mettere a disposizione quasi tutto in un certo ambito, mentre gli ipermercati, pur garantendo un'elevata varietà dell'offerta, non possono coprire esaustivamente tutti i settori merceologici. In ambito biblioteconomico…
  • 17. 1.11 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi Poiché una biblioteca locale non può, in ogni caso, garantire una copertura altrettanto ampia quanto quella di una biblioteca pubblica centrale, essa dovrebbe puntare, da un lato, su una raccolta di bestsellers ben selezionati e di altri materiali multimediali capaci di soddisfare una parte significativa delle esigenze del grande pubblico, dall'altro, su nicchie bibliografiche individuate in base alle caratteristiche specifiche della popolazione da servire e categorie più legate alla vita del quartiere (anziani, bambini etc.) (A.Galluzzi)
  • 18. 2.1 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0… WEB 2.0 = Cultura della partecipazione Insieme di tecnologie e pratiche caratterizzate da: interattività, produzione, condivisione, fusione degli strumenti di pubblicazione e comunicazione Collocare la biblioteca in rete per: usare mezzi nuovi per fare “pubblicità” Conoscere i bisogni degli utenti avviando una conversazione con loro Potenziare i servizi online: collezioni e servizi si spostano dallo spazio fisico a quello digitale
  • 19. 2.2 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…
  • 20.
  • 21.
  • 22.
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  • 28. 2.11 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…
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  • 38. INFO su CIME TEMPESTOSE Vorrei leggere il romanzo Cime Tempestose. C'è qualche sito dove posso trovare tutti i capitoli del libro in italiano?
  • 39.
  • 40.
  • 41. SOCIAL DEDICATI … VEDIAMOLI L’EVOLUZIONE DEI SOCIAL NETWORK HA PORTATO NEGLI ANNI A SPERIMENTARE NUOVE PIATTAFORME LEGATE AI LIBRI. È IL CASO – FORSE PIÙ CLAMOROSO – DI  ANOBII , LA LIBRERIA VIRTUALE RIBATTEZZATA DA TEMPO IL “FACEBOOK” DEI LIBRI .
  • 42.
  • 43.  
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  • 52. 3.11 Social network e social reading Bookliners è un progetto italiano. Trae spunto da un nuovo formato digitale, il booklin ciosè una copia del testo fruibile in streaming. La novità è che i lettori possono visualizzare ed utilizzare interattivamente il libro inserendo commenti testuali o multimediali sul formato elettronico. Senza la necessità di un device apposito. Basta registrarsi al sito gratuitamente, sfogliare il catalogo dei testi disponibili, visualizzare alcuni estratti e, una volta acquistato il booklin, accedere al libro intero. A quel punto, scatta il lato “social” dell’iniziativa: si può vedere cosa ne pensano gli altri lettori, inserire appunti e sottolineature sul formato digitale, partecipare alla discussione con commenti testuali, link audio e video. Ogni chiosa può essere oggetto di risposte, ed è possibile seguire le conversazioni a cui si è più interessati. O ancora creare gruppi di lettura. All’iniziativa hanno già aderito numerosi editori, tra cui minimum fax, Nottetempo, Iperborea, Newton Compton, i classici di Liber Liber-Progetto Manuzio e le opere del collettivo Wu Ming. Es. Gino Roncaglia ha reso disponibile per intero  La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del libro , con la possibilità di interagire direttamente con l’autore e condividere il testo con gli altri utenti della piattaforma.
  • 53.  
  • 54.  
  • 56.
  • 57.
  • 58. 4.3 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca Il nostro ruolo: aiutare nel rendere i cittadini capaci di cercare in modo critico le informazioni e i documenti per essere autonomi nel valutare e decidere. Si è spesso dato per certo che, una volta possedute le capacità di usare le tecnologie, le conoscenze sarebbero arrivate; si è investito molto nel colmare il “divario digitale” tra gli individui: divario nelle possibilità di accesso e divario nelle competenze. Dal rapporto di PISA 2011 emerge che per i nativi digitali, un uso ampio del PC non è sufficiente a determinare buoni risultati di apprendimento; coloro che hanno condizioni economiche, sociali e culturali di buon livello elevano le proprie performance. PISA: Programme for international student assessment SECONDO DIVARIO DIGITALE dovuto alle condizioni familiari e al contesto sociale
  • 59. 4.4 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca NOI BIBLIOTECARI SIAMO CHIAMATI A: -fornire strumenti nuovi e tecnologie per contribuire a superare sempre di più il “divario digitale” e le differenze economiche (e-book reader, e-book, materiali digitali…) -fornire strumenti “intellettivi” utili a superare il secondo divario digitale, quello del contesto sociale di formazione (Information literacy in biblioteca / Laura Ballestra, Ed. Bibliografica, 2011)
  • 60.
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  • 62.
  • 63.  
  • 64.
  • 65.  
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