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14° CONVEGNO
                        °
           Patologia immune e malattie orfane
                          Torino 20- 22 gennaio 2011


       Appropriatezza delle cure e
          gestione del rischio:
  l’ospedale come sistema complesso

                                Dott. Marco Rapellino
Direttore SCDO Qualità, Risk Management e Accreditamento, AOU S.Giovanni Battista, Torino
          Referente Area Formazione, Qualità e Accreditamento AReSS Piemonte
”Se un costruttore ha edificato una
casa per un uomo e il suo lavoro non
 è stato a regola d’arte, tanto che la
   casa crolla uccidendo chi in essa
abita, allora il costruttore deve essere
                  ucciso”

               Hammurabi
            (Circa 1700 a.C.)
Se un medico che cura un uomo libero causa la
sua morte, oppure apre un ascesso e distrugge
un occhio, al medico saranno mozzate le dita,
se invece opera uno schiavo e questi muore, il
medico comprerà un altro schiavo al padrone,
se distrugge l’occhio dovrà pagare metà del
valore dello schiavo;
se un medico distrugge un occhio di un
aristocratico al medico sarà accecato il suo
occhio”

                  Hammurabi
               (Circa 1700 a.C.)
“Uno degli aspetti più controversi delle
           cure mediche è la capacità di causare
           disabilità e disagi. Ovunque cure
           mediche vengano dispensate il paziente
           corre il rischio di essere vittima di un
           danno in conseguenza involontaria di
           quelle stesse cure, per questo oggi la
           percentuale di danni iatrogeni causati è
           diventata un importante indicatore della
           qualità delle cure”
                                     Thomas EJ 2000
Fiandra - Glossario
Appropriatezza
In generale in medicina al termine
“appropriatezza” si attribuisce il senso di:
  fare le cose giuste
  nel modo giusto
  per la persona giusta
  al momento giusto
  al costo giusto
  e possibilmente in massima sicurezza
Appropriatezza
Definizione: se un beneficio di salute atteso
eccede le conseguenze negative attese con un
margine abbastanza ampio per giustificare
l’attuazione della procedura piuttosto che di
quelle alternative.
                          Fonte: Busse, 1998 (da Herrin et al., 1997)


Esempio: l’utilizzo della TC per studio colonna
vertebrale appropriato se un dolore al dorso inizia
subito dopo un trauma, ma è inappropriato nel caso di
dolore cronico
Appropriatezza
Un servizio-prestazione-intervento sanitario può
essere definito appropriato secondo due prospettive
complementari.
Professionale (clinica): se è di efficacia provata,
viene prescritto per le indicazioni cliniche riconosciute
ed ha effetti sfavorevoli “accettabili” rispetto ai
benefici.
Organizzativa (generica): se l’intervento è erogato
in condizioni tali (setting assistenziale, professionisti
coinvolti) da “consumare” un’appropriata quantità di
risorse.
                                         da: www.gimbe.org
Appropriatezza clinica
Misura in cui un particolare intervento è sia efficace sia indicato
per la persona che lo riceve.
Perché un intervento sia appropriato è necessario che i benefici
attesi siano superiori ai possibili effetti negativi e ai disagi
derivabili dal suo impegno.
Dovrebbe essere anche l’intervento in cui il rapporto
benefici/danni è più elevato: occorrerebbe cioè tenere anche
conto dei costi.
L’appropriatezza specifica è un concetto fondamentale della
qualità professionale. Viene talvolta indicata anche col termine
pertinenza.

    Modificato da: Morosini-Perraro«Enciclopedia della gestione della qualità in sanità», 2001
Appropriatezza organizzativa
    L’appropriatezza organizzativa o generica: ad es.
    appropriatezza delle giornate di degenza o dei livelli di
    effettuazione (domicilio, ambulatorio, day-hospital, ricovero).

    Per appropriatezza del livello di effettuazione si intende se un
    intervento (che può essere più o meno appropriato dal punto di
    vista dell’appropriatezza clinica o specifica) viene erogato al
    livello più gradito all’utente e/o meno costoso.
    (una quota non trascurabile di ricoveri ospedalieri ordinari sono
    sostituibili da trattamenti in day hospital, ambulatoriali o
    domiciliari)

     Modificato da: Morosini-Perraro «Enciclopedia della gestione della qualità in sanità», 2001
Principali criticità
Prove di efficacia disponibili solo per una parte degli interventi
sanitari
Profilo beneficio – rischio generalmente sovrastimato
Tendenza a non pubblicare gli studi negativi ed a minimizzare gli
effetti sfavorevoli degli interventi sanitari
Percezione professionale, non raramente distorta da conflitti di
interesse
Criteri per autorizzare il marketing di tutte le tecnologie sanitarie
Spinte di mercato che attraverso i media, influenza la domanda
dei servizi e prestazioni sanitarie da parte degli utenti
Efficacia, costo-efficacia e efficienza delle modalità organizzative
dell’assistenza, hanno a supporto prove di efficacia limitate e
difficilmente trasferibili tra i vari contesti
Strumenti utilizzabili per
    promuovere lo sviluppo
dell’appropriatezza organizzativa

  coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni

  assegnazione di risorse, obiettivi e responsabilità

  adozione di sistemi di controllo correlati a “incentivi e sanzioni”

  indicatori di performance e benchmarking

  sistemi esterni di valutazione della qualità

  accreditamento istituzionale
Strumenti utilizzabili per
     promuovere lo sviluppo
dell’appropriatezza professionale

  Medicina Basata sulle prove di efficacia (EBM)
  Percorsi clinico – assistenziali
  Audit
  Formazione continua
  Miglioramento continuo della qualità (VRQ – MCQ)
  Valutazione dei risultati come outcome ed esiti
  Gestione del rischio clinico
Dizionario Classico di Medicina
         Interna ed Esterna
              (Edizione del 1833)
Errore:
“Non essendo una scienza di calcolo né
una scienza soltanto descrittiva, ed
avendovi il ragionamento una parte tanto
importante quanto l’osservazione, la
Medicina è particolarmente esposta ad
errori a causa della nostra ignoranza sopra
un infinito numero di fatti”

                            da Leonardo la Pietra 2009
Gestione del rischio clinico

“Processo sistematico, comprendente
sia la dimensione clinica che quella
gestionale, che impiega un insieme di
metodi, strumenti e azioni che
consentono di identificare, analizzare,
valutare e trattare i rischi al fine di
migliorare la sicurezza dei pazienti”
Fonte: Ministero della salute, “Glossario per la sicurezza dei pazienti
e per la gestione del rischio clinico”
Le principali fasi della
     Gestione del rischio clinico

1.   Identificazione del profilo di rischio nell’ambito preso
     in esame
2.   Impostazione e applicazione di misure di
     prevenzione
3.   Attivazione di un sistema di controllo per osservare
     l’effetto delle eventuali misure di prevenzione
     applicate
4.   Proposte di progressivo miglioramento
Organizzazioni
      sanitarie:
 sistemi complicati
o sistemi complessi?
Sistema complicato
Può essere scomposto
in sottoparti e meglio
compreso analizzando
ciascuna di esse.
Sistema complesso
Può essere compreso
solo considerandolo nel
suo insieme e osservando
le interazioni
tra i suoi elementi.
Alcune caratteristiche di un
    sistema complesso
  presenza di numerosi elementi
  interazioni non lineari
  auto – organizzazione
  emergenza di una struttura gerarchica
  struttura a rete
  retroazioni positive e negative
  capacità di evolvere e adattarsi
  robustezza
Robustezza
Capacità di evolvere ed adattarsi in
risposta all’ambiente sviluppando
strategie adeguate per neutralizzare e
sfruttare a proprio vantaggio gli errori.
Individuazione degli eventi
         avversi




  Incident Reporting
Incident Reporting
Raccolta volontaria di schede
anonime per la segnalazione
di eventi avversi
             “Risk management in sanità. Il problema degli errori”
             Commissione Tecnica sul rischio clinico
             (DM 5 marzo 2003)
Incident Reporting
      (segnalazione anonima)



Elementi caratterizzanti
 Confidenzialità
 Articolazione dello strumento (livello analisi)
 Analisi degli eventi (come)
 Feed-back
 Analisi del processo
Incident Reporting
           (segnalazione anonima)

Vantaggi
 Individuazione incidenti o near miss
 Può individuare errori latenti
 Coinvolgimento (possibile) di tutti gli
 operatori ⇒ sensibilizzazione sicurezza
 Può entrare nella routine
 Si presta a studi di rilevamento nel corso
 del tempo
Incident Reporting
      (segnalazione anonima)



Svantaggi
 Bias della delazione
 Necessità di informazione continua
 Necessità (in Italia) di anonimato
 Necessità assoluta di feed back
 continuo
Qualifica Operatore:
                                                                                    231




                                      88
                                                                                                                69
                                                              54                                                                      57
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                                                                                                                                                 18



Coor d. I nf . / T ecni co   I nf er mi er e/ T ecni co   Di r et t or e SC   Di r i gent e M edi co   Di r i gent e Sani t ar i o   E qui pe   No dat o




         settembre 2010
Categoria:
          Altro-15

                                              Organizzativi-78

                                                                 Deficit tecnico
                                                                 strutturale-110
          Deficit di vigilanza-14

                              Caduta-45

    Infezioni-3


                                                                                   Correlato alla terapia
       Emotrasfusioni-9                                                             farmacologica-185
      Ustioni intraop-7

                          Durante procedura-40

    Lesione da malpos-6

                          Da intubazione-40

     Corpi estranei-5
     Errore ritardo diagnosi-8




settembre 2010
Individuazione
       degli eventi sentinella




         Il Protocollo Ministeriale
per la segnalazione degli Eventi Sentinella
Evento Sentinella

      “evento avverso di particolare gravità, che
     causa morte o grave danno al paziente e che
     determina una perdita di fiducia dei cittadini
     nei confronti del Servizio Sanitario”



Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella – luglio 2009
La Procedura Regionale
   DGR n. 8 – 10923 del 9 marzo 2009

La Regione Piemonte ha scelto di autorizzare una sola
struttura centrale deputata all’inserimento degli eventi
nel database SIMES per:

   raggiungere omogenei criteri di scelta degli eventi
   sentinella da inserire nel database
   una standardizzazione delle procedure di analisi delle cause
   sottese agli eventi sentinella da parte delle Aziende
   Sanitarie Regionali
   la graduale acquisizione di un sistema omogeneo di
   segnalazione in tutte le Aziende Sanitarie Regionali
   relativamente agli eventi sentinella
   individuare un gruppo ristretto di interlocutori con i
   funzionari ministeriali
Tipologia di evento:
   casistica regionale




Fonte: Reportistica SIMES – Utente Regione Piemonte (18.11.2010)
Le principali criticità


difficoltà a raggiungere in modo capillare
tutti gli attori convolti

eventi sottoposti ad indagine giudiziaria

rilascio del dato
Principi della Clinical Governance


  La Clinical Governance è
stata invocata come metodo
       per migliorare la
  governabilità dei sistemi
           sanitari
     (sistemi complessi)
I principi della
Clinical Governance
e l’identificazione
sicura del paziente
Governo clinico: strumenti e competenze

        Gestione di flussi informativi e dati
        EBM - Linee guida
        Valutazione delle tecnologie sanitarie
        Audit clinici
        Collaborazione multidisciplinare e
           multiprofessionale
        Gestione del rischio clinico
        Accountability
        Ricerca e sviluppo
        Formazione professionale
        Monitoraggio dei processi e dei risultati
        Coinvolgimento degli utenti

                        (Nino Cartabellotta 2002, modificato)
Gestione di flussi informativi e dati

Sono stati valutati dati provenienti da:

• segnalazioni negative (2003-2007)
• contenzioso (2003-2007)
• incident reporting anonimo (2005-2007)
• segnalazioni volontarie degli operatori
  (2003-2007)
 Erano presenti eventi avversi o near miss
 legati a errata identificazione del
 paziente.
EBM - Linee guida

Ci siamo confrontati con il
gruppo EBM presente nella
nostra Azienda:
        Il problema dell’identificazione
        del paziente ha una valenza
        importante?

 ?       Dall’esame della letteratura
         la risposta è stata positiva
Valutazione delle tecnologie sanitarie

 Sono state esaminate le applicazioni
 tecnologiche che possono contribuire a
 migliorare la sicurezza del paziente,
 rendendone più sicura l’identificazione,
 valutandone i vantaggi e gli svantaggi in
 termini di efficacia, efficienza, costo,
 problemi organizzativi.

   Identificazione in chiaro
   Barcode
   RFID
Valutazione delle tecnologie sanitarie

Anche sulla base dei dati della letteratura e
delle esperienze internazionali e nazionali, è
stata scelta la tecnologia a barcode
monodimensionale.



L’identificazione     del   paziente    avviene
utilizzando un codice alfanumerico di 6 caratteri
(tre lettere e tre numeri)
Coinvolgimento degli utenti

Prima dell’inizio della sperimentazione sono
state convocate riunioni con Cittadinanza
Attiva e rappresentanti delle Associazioni di
Volontariato per spiegare scopi e utilità
dell’iniziativa.


Due sono state le obiezioni principali dei
  cittadini:
  rispetto della privacy
  influenza sul rapporto umano tra operatori
  e paziente
Valutazione delle tecnologie sanitarie
     Collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale



La scelta di utilizzare il barcode ha richiesto:

   l’interfacciamento tra diversi sistemi informatici
   presenti in Azienda (Laboratorio Analisi, Servizi di
   Radiologia, Centro Trasfusionale e Sistema
   Informativo Gestionale Aziendale)

   lo sviluppo di un barcode con caratteristiche tali da
   non creare interferenze con altri sistemi di lettura
   automatici (Laboratorio)
Informazione e Formazione

E’ stata effettuata un’attività di formazione per
infermieri e medici del Pronto Soccorso, dei
Reparti e dei Servizi Diagnostici interessati al
Progetto.

Parte teorica: principi per la corretta
identificazione e impatto sui processi tecnico-
organizzativi.

Parte pratica: formazione sul campo con l’uso
delle stampanti dedicate e dei lettori stand-
alone di barcode
Gestione del rischio clinico

Il progetto è stato attivato il 1 Luglio 2008.

  A fine dicembre 2010 sono stati posizionati
  circa 200.000 braccialetti corrispondenti al
  numero dei passaggi di utenti in Pronto
  Soccorso.

  I braccialetti sono utilizzati in Pronto
  Soccorso, Radiologia, Laboratorio Analisi
  e due reparti di Medicina.
Monitoraggio dei processi e dei risultati

    Caratteristica più significativa del sistema è la
    possibilità di raccogliere i dati delle letture
    effettuate dai singoli lettori, grazie alle “culle di
    ricarica” collegate ai PC dei Reparti e questi
    ad un server centrale che immagazzina in
    automatico i dati trasmessi da ogni lettore.



    Possibilità di ottenere dati oggettivi sugli
    eventuali “errori” evitati e sul reale uso che gli
    operatori fanno del supporto informatico.
Audit clinici

Dall’esame dei dati trasmessi dei lettori possono
essere rilevati confronti tra codici appartenenti a
pazienti diversi, con successivo intercettamento del
possibile errore.

Questi casi sono stati valutati in audit
clinici, per evidenziare le possibili cause di
questi “near miss”.
Ogni altra incongruenza rilevata è stata
analizzata con gli operatori.
Coinvolgimento di utenti e operatori


Per valutare la gradibilità dell’iniziativa sono stati predisposti e
somministrati circa 400 ai questionari pazienti delle strutture
coinvolte e circa 200 agli operatori.

                           RISULTATI

   I pazienti considerano l’iniziativa positiva e la considerano
elemento importante per migliorare la loro sicurezza durante la
permanenza in Ospedale

  Gli operatori mostrano una buona accoglienza dell’iniziativa,
anche se evidenziano alcune difficoltà nel completo utilizzo
della tecnologia
Accountability

I dati raccolti nel database generale del server
ci possono dare indicazioni sull’uso quantitativo
che gli operatori di una singola postazione
fanno del supporto informatico

Stiamo verificando l’opportunità di valutare
l’utilizzo dei lettori durante le attività
assistenziali da parte del singolo operatore
Ricerca e sviluppo

Estensione del sistema di identificazione
con barcode alla Banca del Sangue (per la
tracciabilità delle sacche)

Implementazione dell’uso del sistema di
identificazione con barcode ad altri reparti
di degenza

Sperimentazione di altre tecnologie come
barcode bidimensionali o tag Radio-
Frequency Identification (RFID)
Una lista per non dimenticare


«………………………. abbiamo iniziato solo
 ora a capire e ad ammettere che noi per
 primi non facciamo sempre tutto quello che
 dovremmo.
Per questo dobbiamo procedere in modo
 sistematico, e a tal fine è vitale disporre di
 un elenco specifico, proprio come lo è per
 un pilota di aereo, che ha la responsabilità
 di decine di vite».

                    Da un’intervista al chirurgo
       Atul. Gawande, Brigham and Women’s Hospital di Boston
“
Conclusioni


Identificazione corretta dei processi
Sviluppo di un valido sistema di comunicazione
interno ed esterno
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Rapellino marco appropriatezza delle cure e gestione del rischio-torino gennaio 2011-14°convegno patolog

  • 1. 14° CONVEGNO ° Patologia immune e malattie orfane Torino 20- 22 gennaio 2011 Appropriatezza delle cure e gestione del rischio: l’ospedale come sistema complesso Dott. Marco Rapellino Direttore SCDO Qualità, Risk Management e Accreditamento, AOU S.Giovanni Battista, Torino Referente Area Formazione, Qualità e Accreditamento AReSS Piemonte
  • 2. ”Se un costruttore ha edificato una casa per un uomo e il suo lavoro non è stato a regola d’arte, tanto che la casa crolla uccidendo chi in essa abita, allora il costruttore deve essere ucciso” Hammurabi (Circa 1700 a.C.)
  • 3. Se un medico che cura un uomo libero causa la sua morte, oppure apre un ascesso e distrugge un occhio, al medico saranno mozzate le dita, se invece opera uno schiavo e questi muore, il medico comprerà un altro schiavo al padrone, se distrugge l’occhio dovrà pagare metà del valore dello schiavo; se un medico distrugge un occhio di un aristocratico al medico sarà accecato il suo occhio” Hammurabi (Circa 1700 a.C.)
  • 4. “Uno degli aspetti più controversi delle cure mediche è la capacità di causare disabilità e disagi. Ovunque cure mediche vengano dispensate il paziente corre il rischio di essere vittima di un danno in conseguenza involontaria di quelle stesse cure, per questo oggi la percentuale di danni iatrogeni causati è diventata un importante indicatore della qualità delle cure” Thomas EJ 2000 Fiandra - Glossario
  • 5. Appropriatezza In generale in medicina al termine “appropriatezza” si attribuisce il senso di: fare le cose giuste nel modo giusto per la persona giusta al momento giusto al costo giusto e possibilmente in massima sicurezza
  • 6. Appropriatezza Definizione: se un beneficio di salute atteso eccede le conseguenze negative attese con un margine abbastanza ampio per giustificare l’attuazione della procedura piuttosto che di quelle alternative. Fonte: Busse, 1998 (da Herrin et al., 1997) Esempio: l’utilizzo della TC per studio colonna vertebrale appropriato se un dolore al dorso inizia subito dopo un trauma, ma è inappropriato nel caso di dolore cronico
  • 7. Appropriatezza Un servizio-prestazione-intervento sanitario può essere definito appropriato secondo due prospettive complementari. Professionale (clinica): se è di efficacia provata, viene prescritto per le indicazioni cliniche riconosciute ed ha effetti sfavorevoli “accettabili” rispetto ai benefici. Organizzativa (generica): se l’intervento è erogato in condizioni tali (setting assistenziale, professionisti coinvolti) da “consumare” un’appropriata quantità di risorse. da: www.gimbe.org
  • 8. Appropriatezza clinica Misura in cui un particolare intervento è sia efficace sia indicato per la persona che lo riceve. Perché un intervento sia appropriato è necessario che i benefici attesi siano superiori ai possibili effetti negativi e ai disagi derivabili dal suo impegno. Dovrebbe essere anche l’intervento in cui il rapporto benefici/danni è più elevato: occorrerebbe cioè tenere anche conto dei costi. L’appropriatezza specifica è un concetto fondamentale della qualità professionale. Viene talvolta indicata anche col termine pertinenza. Modificato da: Morosini-Perraro«Enciclopedia della gestione della qualità in sanità», 2001
  • 9. Appropriatezza organizzativa L’appropriatezza organizzativa o generica: ad es. appropriatezza delle giornate di degenza o dei livelli di effettuazione (domicilio, ambulatorio, day-hospital, ricovero). Per appropriatezza del livello di effettuazione si intende se un intervento (che può essere più o meno appropriato dal punto di vista dell’appropriatezza clinica o specifica) viene erogato al livello più gradito all’utente e/o meno costoso. (una quota non trascurabile di ricoveri ospedalieri ordinari sono sostituibili da trattamenti in day hospital, ambulatoriali o domiciliari) Modificato da: Morosini-Perraro «Enciclopedia della gestione della qualità in sanità», 2001
  • 10. Principali criticità Prove di efficacia disponibili solo per una parte degli interventi sanitari Profilo beneficio – rischio generalmente sovrastimato Tendenza a non pubblicare gli studi negativi ed a minimizzare gli effetti sfavorevoli degli interventi sanitari Percezione professionale, non raramente distorta da conflitti di interesse Criteri per autorizzare il marketing di tutte le tecnologie sanitarie Spinte di mercato che attraverso i media, influenza la domanda dei servizi e prestazioni sanitarie da parte degli utenti Efficacia, costo-efficacia e efficienza delle modalità organizzative dell’assistenza, hanno a supporto prove di efficacia limitate e difficilmente trasferibili tra i vari contesti
  • 11. Strumenti utilizzabili per promuovere lo sviluppo dell’appropriatezza organizzativa coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni assegnazione di risorse, obiettivi e responsabilità adozione di sistemi di controllo correlati a “incentivi e sanzioni” indicatori di performance e benchmarking sistemi esterni di valutazione della qualità accreditamento istituzionale
  • 12. Strumenti utilizzabili per promuovere lo sviluppo dell’appropriatezza professionale Medicina Basata sulle prove di efficacia (EBM) Percorsi clinico – assistenziali Audit Formazione continua Miglioramento continuo della qualità (VRQ – MCQ) Valutazione dei risultati come outcome ed esiti Gestione del rischio clinico
  • 13. Dizionario Classico di Medicina Interna ed Esterna (Edizione del 1833) Errore: “Non essendo una scienza di calcolo né una scienza soltanto descrittiva, ed avendovi il ragionamento una parte tanto importante quanto l’osservazione, la Medicina è particolarmente esposta ad errori a causa della nostra ignoranza sopra un infinito numero di fatti” da Leonardo la Pietra 2009
  • 14. Gestione del rischio clinico “Processo sistematico, comprendente sia la dimensione clinica che quella gestionale, che impiega un insieme di metodi, strumenti e azioni che consentono di identificare, analizzare, valutare e trattare i rischi al fine di migliorare la sicurezza dei pazienti” Fonte: Ministero della salute, “Glossario per la sicurezza dei pazienti e per la gestione del rischio clinico”
  • 15. Le principali fasi della Gestione del rischio clinico 1. Identificazione del profilo di rischio nell’ambito preso in esame 2. Impostazione e applicazione di misure di prevenzione 3. Attivazione di un sistema di controllo per osservare l’effetto delle eventuali misure di prevenzione applicate 4. Proposte di progressivo miglioramento
  • 16. Organizzazioni sanitarie: sistemi complicati o sistemi complessi?
  • 17. Sistema complicato Può essere scomposto in sottoparti e meglio compreso analizzando ciascuna di esse.
  • 18. Sistema complesso Può essere compreso solo considerandolo nel suo insieme e osservando le interazioni tra i suoi elementi.
  • 19. Alcune caratteristiche di un sistema complesso presenza di numerosi elementi interazioni non lineari auto – organizzazione emergenza di una struttura gerarchica struttura a rete retroazioni positive e negative capacità di evolvere e adattarsi robustezza
  • 20. Robustezza Capacità di evolvere ed adattarsi in risposta all’ambiente sviluppando strategie adeguate per neutralizzare e sfruttare a proprio vantaggio gli errori.
  • 21. Individuazione degli eventi avversi Incident Reporting
  • 22. Incident Reporting Raccolta volontaria di schede anonime per la segnalazione di eventi avversi “Risk management in sanità. Il problema degli errori” Commissione Tecnica sul rischio clinico (DM 5 marzo 2003)
  • 23. Incident Reporting (segnalazione anonima) Elementi caratterizzanti Confidenzialità Articolazione dello strumento (livello analisi) Analisi degli eventi (come) Feed-back Analisi del processo
  • 24. Incident Reporting (segnalazione anonima) Vantaggi Individuazione incidenti o near miss Può individuare errori latenti Coinvolgimento (possibile) di tutti gli operatori ⇒ sensibilizzazione sicurezza Può entrare nella routine Si presta a studi di rilevamento nel corso del tempo
  • 25. Incident Reporting (segnalazione anonima) Svantaggi Bias della delazione Necessità di informazione continua Necessità (in Italia) di anonimato Necessità assoluta di feed back continuo
  • 26. Qualifica Operatore: 231 88 69 54 57 48 18 Coor d. I nf . / T ecni co I nf er mi er e/ T ecni co Di r et t or e SC Di r i gent e M edi co Di r i gent e Sani t ar i o E qui pe No dat o settembre 2010
  • 27. Categoria: Altro-15 Organizzativi-78 Deficit tecnico strutturale-110 Deficit di vigilanza-14 Caduta-45 Infezioni-3 Correlato alla terapia Emotrasfusioni-9 farmacologica-185 Ustioni intraop-7 Durante procedura-40 Lesione da malpos-6 Da intubazione-40 Corpi estranei-5 Errore ritardo diagnosi-8 settembre 2010
  • 28. Individuazione degli eventi sentinella Il Protocollo Ministeriale per la segnalazione degli Eventi Sentinella
  • 29. Evento Sentinella “evento avverso di particolare gravità, che causa morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario” Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella – luglio 2009
  • 30. La Procedura Regionale DGR n. 8 – 10923 del 9 marzo 2009 La Regione Piemonte ha scelto di autorizzare una sola struttura centrale deputata all’inserimento degli eventi nel database SIMES per: raggiungere omogenei criteri di scelta degli eventi sentinella da inserire nel database una standardizzazione delle procedure di analisi delle cause sottese agli eventi sentinella da parte delle Aziende Sanitarie Regionali la graduale acquisizione di un sistema omogeneo di segnalazione in tutte le Aziende Sanitarie Regionali relativamente agli eventi sentinella individuare un gruppo ristretto di interlocutori con i funzionari ministeriali
  • 31. Tipologia di evento: casistica regionale Fonte: Reportistica SIMES – Utente Regione Piemonte (18.11.2010)
  • 32. Le principali criticità difficoltà a raggiungere in modo capillare tutti gli attori convolti eventi sottoposti ad indagine giudiziaria rilascio del dato
  • 33. Principi della Clinical Governance La Clinical Governance è stata invocata come metodo per migliorare la governabilità dei sistemi sanitari (sistemi complessi)
  • 34. I principi della Clinical Governance e l’identificazione sicura del paziente
  • 35. Governo clinico: strumenti e competenze Gestione di flussi informativi e dati EBM - Linee guida Valutazione delle tecnologie sanitarie Audit clinici Collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale Gestione del rischio clinico Accountability Ricerca e sviluppo Formazione professionale Monitoraggio dei processi e dei risultati Coinvolgimento degli utenti (Nino Cartabellotta 2002, modificato)
  • 36. Gestione di flussi informativi e dati Sono stati valutati dati provenienti da: • segnalazioni negative (2003-2007) • contenzioso (2003-2007) • incident reporting anonimo (2005-2007) • segnalazioni volontarie degli operatori (2003-2007) Erano presenti eventi avversi o near miss legati a errata identificazione del paziente.
  • 37. EBM - Linee guida Ci siamo confrontati con il gruppo EBM presente nella nostra Azienda: Il problema dell’identificazione del paziente ha una valenza importante? ? Dall’esame della letteratura la risposta è stata positiva
  • 38. Valutazione delle tecnologie sanitarie Sono state esaminate le applicazioni tecnologiche che possono contribuire a migliorare la sicurezza del paziente, rendendone più sicura l’identificazione, valutandone i vantaggi e gli svantaggi in termini di efficacia, efficienza, costo, problemi organizzativi. Identificazione in chiaro Barcode RFID
  • 39. Valutazione delle tecnologie sanitarie Anche sulla base dei dati della letteratura e delle esperienze internazionali e nazionali, è stata scelta la tecnologia a barcode monodimensionale. L’identificazione del paziente avviene utilizzando un codice alfanumerico di 6 caratteri (tre lettere e tre numeri)
  • 40. Coinvolgimento degli utenti Prima dell’inizio della sperimentazione sono state convocate riunioni con Cittadinanza Attiva e rappresentanti delle Associazioni di Volontariato per spiegare scopi e utilità dell’iniziativa. Due sono state le obiezioni principali dei cittadini: rispetto della privacy influenza sul rapporto umano tra operatori e paziente
  • 41. Valutazione delle tecnologie sanitarie Collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale La scelta di utilizzare il barcode ha richiesto: l’interfacciamento tra diversi sistemi informatici presenti in Azienda (Laboratorio Analisi, Servizi di Radiologia, Centro Trasfusionale e Sistema Informativo Gestionale Aziendale) lo sviluppo di un barcode con caratteristiche tali da non creare interferenze con altri sistemi di lettura automatici (Laboratorio)
  • 42. Informazione e Formazione E’ stata effettuata un’attività di formazione per infermieri e medici del Pronto Soccorso, dei Reparti e dei Servizi Diagnostici interessati al Progetto. Parte teorica: principi per la corretta identificazione e impatto sui processi tecnico- organizzativi. Parte pratica: formazione sul campo con l’uso delle stampanti dedicate e dei lettori stand- alone di barcode
  • 43. Gestione del rischio clinico Il progetto è stato attivato il 1 Luglio 2008. A fine dicembre 2010 sono stati posizionati circa 200.000 braccialetti corrispondenti al numero dei passaggi di utenti in Pronto Soccorso. I braccialetti sono utilizzati in Pronto Soccorso, Radiologia, Laboratorio Analisi e due reparti di Medicina.
  • 44. Monitoraggio dei processi e dei risultati Caratteristica più significativa del sistema è la possibilità di raccogliere i dati delle letture effettuate dai singoli lettori, grazie alle “culle di ricarica” collegate ai PC dei Reparti e questi ad un server centrale che immagazzina in automatico i dati trasmessi da ogni lettore. Possibilità di ottenere dati oggettivi sugli eventuali “errori” evitati e sul reale uso che gli operatori fanno del supporto informatico.
  • 45. Audit clinici Dall’esame dei dati trasmessi dei lettori possono essere rilevati confronti tra codici appartenenti a pazienti diversi, con successivo intercettamento del possibile errore. Questi casi sono stati valutati in audit clinici, per evidenziare le possibili cause di questi “near miss”. Ogni altra incongruenza rilevata è stata analizzata con gli operatori.
  • 46. Coinvolgimento di utenti e operatori Per valutare la gradibilità dell’iniziativa sono stati predisposti e somministrati circa 400 ai questionari pazienti delle strutture coinvolte e circa 200 agli operatori. RISULTATI I pazienti considerano l’iniziativa positiva e la considerano elemento importante per migliorare la loro sicurezza durante la permanenza in Ospedale Gli operatori mostrano una buona accoglienza dell’iniziativa, anche se evidenziano alcune difficoltà nel completo utilizzo della tecnologia
  • 47. Accountability I dati raccolti nel database generale del server ci possono dare indicazioni sull’uso quantitativo che gli operatori di una singola postazione fanno del supporto informatico Stiamo verificando l’opportunità di valutare l’utilizzo dei lettori durante le attività assistenziali da parte del singolo operatore
  • 48. Ricerca e sviluppo Estensione del sistema di identificazione con barcode alla Banca del Sangue (per la tracciabilità delle sacche) Implementazione dell’uso del sistema di identificazione con barcode ad altri reparti di degenza Sperimentazione di altre tecnologie come barcode bidimensionali o tag Radio- Frequency Identification (RFID)
  • 49. Una lista per non dimenticare «………………………. abbiamo iniziato solo ora a capire e ad ammettere che noi per primi non facciamo sempre tutto quello che dovremmo. Per questo dobbiamo procedere in modo sistematico, e a tal fine è vitale disporre di un elenco specifico, proprio come lo è per un pilota di aereo, che ha la responsabilità di decine di vite». Da un’intervista al chirurgo Atul. Gawande, Brigham and Women’s Hospital di Boston
  • 50.
  • 51.
  • 52.
  • 53.
  • 54. Conclusioni Identificazione corretta dei processi Sviluppo di un valido sistema di comunicazione interno ed esterno Azioni multidisciplinari e multiprofessionali Necessità di feedback tra operatori e tra operatori e utenti Leadership consapevole e partecipante