9. Solido aureo di Costantino II Cesare, 322/323. LA “RIFORMA” DI COSTANTINO
10. LA “RIFORMA” DI COSTANTINO Nel 309-310 Costantino introdusse una riforma monetaria, necessaria anche per fare fronte alla scarsità di monete d'oro. Venne, quindi, introdotto il solidus ( nomisma ) d'oro, con un peso di 4,54 g pari a 1/72 di libbra, cioè più leggero (anche se più largo e sottile) dell’ aureus , che in quel momento valeva 1/60 di libbra. Si ritornò inoltre al sistema bimetallico di Augusto coniando la siliqua d'argento, di 2,27 g pari a 1/144 di libbra: il miliarensis , con un valore doppio della siliqua, aveva quindi lo stesso peso del solido. Per quanto riguarda i bronzi, il follis , ormai fortemente svalutato, venne sostituito da una moneta di 3 g, detto nummus centenionalis , pari ad1/100 di libbra e di siliqua.