Beni pubblici, beni comuni e beni collettivi - Presentazione di Nadia Carestiato
1. SCUOLA ESTIVA DELLA DECRESCITA
CORSO DI FORMAZIONE SUI BENI COMUNI E PER LA TRANSIZIONE VERSO UNA SOCIETA’
SOLIDALE
Pesariis (Prato Carnico, Udine)
13-18 settembre 2011
Beni pubblici, Beni comuni e Beni collettivi
Nadia Carestiato
nadia.carestiato@uniud.it
2. BENI PUBBLICI
Tutti quei beni socialmente indispensabili che, a causa
il loro scarso potenziale economico o dei costi troppo
elevati, non possono essere forniti dal libero mercato.
BENI COMUNI
Ogni risorsa … sfruttata insieme da più utilizzatori i cui
processi di esclusione sono difficili e/o costosi (Ostrom
1990, p. 30)
3. CLASSIFICAZIONE DEI BENI COMUNI
Beni comuni tradizionali = beni che una determinata
comunità gode per diritto consuetudinario (prati,
pascoli, boschi, aree di pesca ecc.)
Beni comuni globali = acqua, aria, foreste, biodiversità,
oceani, fonti energetiche non rinnovabili …
New commons = cultura, conoscenze tradizionali, vie
di comunicazione, parcheggi e aree verdi in città,
abitazioni, servizi pubblici (acqua, trasporti, case
popolari, sanità, scuola …), diritto alla sicurezza e alla
pace
4. Distinzione tra beni pubblici e beni comuni
rapporto tra il bene e gli utilizzatori
2 variabili
1) l’escludibilità = difficoltà di escludere un
individuo dalla fruizione di un bene;
2) la sottraibiltà = data dal grado di consumo
di un bene da parte di un soggetto che può
ridurre la possibilità di consumo degli altri
attori.
5. BENI PUBBLICI
difficile escludibilità e bassa sottraibilità
BENI COMUNI
difficile escludibilità e alta sottraibilità
BENI PRIVATI
facile escludibilità e alta sottraibilità
6. I beni comuni condividono con i beni pubblici i problemi di
fornitura e conservazione,
con i beni privati il problema dello sfruttamento.
Questione centrale dei beni
comuni è la loro amministrazione
e gestione, sia a livello locale che
globale.
7. Dibattito contemporaneo sui commons
dalla tragedia dei commons (Hardin, 1968) …
NODI DEL DIBATTITO
Incapacità da parte di un gruppo o di una comunità
di darsi delle regole per fronteggiare o sottrarsi alla
“tragedia delle risorse comuni” (esaurimento).
Necessità di imporre regole dall’esterno per
garantire la corretta amministrazione delle risorse.
8. alla possibile gestione dei beni comuni
teorizzata da E. Ostrom
L’osservazione diretta di una vasta serie di sistemi
collettivi gestiti da diverse comunità locali prova che
non esiste un’unica via alla gestione delle risorse
comuni (privatizzazione o statalizzazione).
Si tratta di sistemi di risorse collettive a scala locale, di piccole
dimensioni (villaggio): es. piccole zone di pesca costiera, aree
di pascolo, bacini di acque sotterranee, sistemi di irrigazione e
foreste collettive.
9. La proprietà collettiva
ordinamento di diritti di proprietà nel quale un
GRUPPO DI UTENTI
condivide diritti e doveri verso una determinata risorsa
10. Elementi fondanti della proprietà collettiva
- la pluralità di persone, individuata nella comunità locale,
chiamata a gestire il patrimonio della collettività e a raggiungere
uno scopo comune sulla base di regole condivise;
- il regime giuridico dei beni di proprietà collettiva, contraddistinto
dalla loro incommerciabilità e inappropriabilità;
- il suo scopo istituzionale, in base al quale la proprietà collettiva
non ha finalità speculative, ma mira a fornire beni, servizi e/o
occasioni di lavoro ai componenti della collettività locale,
portando un vantaggio patrimoniale collettivo.
11. La proprietà collettiva si distingue in due tipologie:
- proprietà collettiva “chiusa”, in cui sono ammessi a
godere dell’uso delle risorse naturali i residenti in una
certa zona, discendenti dagli antichi originari;
- proprietà collettiva “aperta”, in cui lo sfruttamento delle
risorse è garantito a tutti gli abitanti stabilmente insediati
in un territorio.
Entrambe le tipologie trovano senso di esistere su
fondamenti comuni e rispondono ai medesimi interessi e
funzionalità.
12. Le funzioni della proprietà collettiva
3 funzioni principali:
- funzione ecologica: deriva dalla natura del sistema (tipologia
della risorsa) e dalle regole adottate dalla comunità;
- funzione economica: collegata alle funzioni del patrimonio
collettivo all’interno del sistema economico della comunità
(sfruttamento diretto, vendita, produzione di servizi);
- funzione socio-culturale: deriva dagli usi non economici della
risorsa e si lega agli aspetti della socialità …
13. La proprietà collettiva in Italia
• antichissima origine
• realtà complesse
• pluralismo culturale
• prevalenza di boschi e pascoli
Dimensione del patrimonio
3 milioni di ettari di terreni (10% del territori nazionale)
concentrati soprattutto nell’area montana: arco alpino,
Appennino settentrionale … a cui si aggiungono i diritti collettivi
su aree di pesca (laguna di Marano e Grado, Orbetello …)
14. Le terre collettive del
Friuli Venezia Giulia
75 mila ettari di terreni
-in 46 comuni la proprietà
collettiva è riconosciuta in
base alla legge
1766/1927
-in 9 comuni in base alla
legge regionale 3/1996
- in 93 comuni le
operazioni di
accertamento sono
ancora in corso
La Vicìnia, n. 396 (2009)