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◗ L’AQUILA
Un sistemacombinato di senso-
ri in fibra ottica e accelerometri,
in grado di inviare in tempo rea-
le informazioni sul comporta-
mentodell’edificio incaso disol-
lecitazione sismica o altri eventi
catastrofici. Questa è l’innova-
zione nel recupero statico e nel-
la riqualificazione funzionale di
Palazzo Mannetti, nel cuore del
centro storico, tra corso Vittorio
Emanuele e piazza Regina Mar-
gherita restaurato dalla Mancini
srl.Un palazzo di impianto sei-
centesco, ma con rifacimenti
successivi al terremoto del 1703.
Il progetto è firmato dall’inge-
gner Diego Dell’Erba e dalla Si-
smlab srl, spin-off dell’Universi-
tà della Calabria, con la collabo-
razione di un comitato scientifi-
co, costituito da docenti di vari
Atenei italiani e stranieri e la
consulenza del professor Leo-
nardoCorbo.
IDANNI.I danni provocati dal si-
sma del 6 aprile 2009 su Palazzo
Mannetti sono stati significativi,
con il crollo di parte delle volte e
lo scollamento di altre, ma il pa-
lazzo è stato completamente ri-
sanato con un progetto specifi-
co diadeguamentosismicoe l’u-
tilizzo di materiali come l’accia-
io e la fibra di vetro per ispessire
e, al tempo stesso, alleggerire le
volte e garantire una migliore ri-
sposta in caso di evento sismico
diunacertaentità.
L’INTERVENTO.«Le tecniche mo-
dernediconsolidamentohanno
rispettato l’architettura storica
dell’edificio che oggi dispone di
un sistema di monitoraggio
strutturale di controllo della ri-
sposta sismica in caso di terre-
moto, il primo installato in un
palazzo del centro storico aqui-
lano», come spiega lo stesso
Dell’Erba. Le sale dai soffitti af-
frescati e i particolari decorativi
recuperati, come il camino in
pietraealcunipavimentiripristi-
nati secondo il disegno origina-
riopre-sisma, raccontano la sto-
riadiunodeipalazzettinobiliari
o alto-borghesi dell’Aquila del
’700, alle prese anche allora con
laricostruzione.
MONITORAGGIO. La vera rivolu-
zione in chiave di prevenzione,
sicurezza e manutenzione nel
restauro dell’edificio è però il
progetto di monitoraggio strut-
turale. Il sistema progettato per
Palazzo Mannetti prevede infat-
ti l’installazione di sette sensori
a fibra ottica nei maschi murari
delprimoedelsecondoordinee
otto sensori in quello del terzo
ordine. L’architetturadi monito-
raggio dinamico scelta per l’edi-
ficio prevede, inoltre, la presen-
za permanente di una centrali-
na di gestione in grado di acqui-
sire e inviare segnali di allerta e
diallarme incaso di superamen-
todeiparametridisoglia.
AUROMILLA.Sicurezzaecertezza
sulla staticità del fabbricato so-
no assicurate dai sensori deno-
minati “auromilla” che vegliano
senza soluzione di continuità
sulla stabilità della costruzione.
Dal giorno dell’installazione i
sensori a fibra ottica hanno ini-
ziatoa misurareearchiviare ipa-
rametri fisico-meccanici della
struttura. La rete di monitorag-
gio, quando ce ne sarà bisogno,
invierà segnali di pericolo trami-
te sms o messaggi su tablet o siti
web dedicati e consentirà di in-
dividuare l’azione più urgente
da applicare: ricorrere a indagi-
ni visive in caso di allerta o limi-
tarsi a studiare i dati registrati
dai sensori in caso di semplice
allarme.Un sistemateso a ridur-
reilrischiocrollo.
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ L’AQUILA
«Palloncini? No grazie». Il Wwf
critica la scelta di liberare pal-
lonciniinariainoccasionedella
festa della Rinascita alla quale
ha preso parte anche il presi-
dente della Repubblica Sergio
Mattarella.
«È stata una vera e propria
gioia festeggiare un momento
cosìbelloeattesodapiùdinove
anni», scrive il Wwf in relazione
alla cerimonia di riapertura del-
la chiesa delle Anime Sante. «E
tutti ciauguriamo che, anche at-
traversoquesti momenti simbo-
lici,si possa dare impulso alla ri-
nascita del nostro capoluogo di
regione. Il momento centrale di
festa è stata contrassegnato dal
lancio in aria di centinaia e cen-
tinaiadipallonciniverdieneri,i
colori dellacittà, liberati dai tan-
ti bambini presenti. E questo ci
offre l’occasione per condivide-
re con tutti una piccola riflessio-
ne sugli effetti della scelta di fe-
steggiare così questo evento. È
giusto contrassegnare un felice
momento di comunità liberan-
do nell’aria palloncini di plasti-
cache,inevitabilmente,nelgiro
di poche ore, ricadranno a ter-
ra? Possibile che nel 2018, dopo
tutte le campagne informative
sulla necessità di ridurre il con-
sumo di plastica, sui danni che
la stessa provoca all’ambiente e
alla salute degli animali e
dell’uomo,sulsuoimpattosugli
ecosistemi marini, non si trovi
di meglio per celebrare una fe-
sta?».
Si stima, secondo il Wwf, che
nel 2015 la produzione mondia-
le di plastica sia stata di 322 mi-
lioni di tonnellate, venti volte
maggiore rispetto al 1964. Di
queste quantità enormi, solo il
14%viene differenziata e soltan-
to il 5% effettivamente riciclata
(il7%considerando ilPet, il poli-
mero maggiormente utilizzato
nella produzione di bottiglie).
«Attualmente il 40% della pro-
duzione globale di plastica è de-
stinato alle discariche e addirit-
tura il 32% non viene neppure
raccolto e va disperso nell’am-
biente. Ogni anno milioni e mi-
lioni di tonnellate di buste, bot-
tiglie, accendini, utensili vari e
anche palloncini finiscono a
mare: è stato calcolato che di
questo passo nel 2050 negli
oceani ci sarà una quantità di
plastica superiore alla quantità
di pesce. Questa plastica è indi-
struttibile e provoca la morte
persoffocamento a pesci e tarta-
rughe marine. Inoltre, dopo an-
ni, finisce per disgregarsi crean-
do microframmenti che vengo-
no ingeriti da pesci e molluschi
tanto da essere stati ritrovati an-
che nel pescato che arriva sulle
tavole. Tutti insieme dobbiamo
invertirequestatendenza».
Davanti a Palazzo Mannetti l’ingegnereDiego Dell’Erba, il professore Leonardo Corbo e Corrado Kropp di Enea
◗ ROCCADICAMBIO
Giovedì, alla presenza del
cardinale arcivescovo Giu-
seppe Petrocchi e di nume-
rose autorità civili e militari,
sarà riaperta al pubblico la
trecentesca abbazia di Santa
Lucia di Rocca di Cambio, ri-
masta chiusa tutti questi an-
niacausadel terremotodel6
aprile 2009. Ne dà notizia
Alessandro Marinangeli,
componente del comitato fe-
steggiamenti.
Dopo circa 10 anni, quin-
di, sarà restituito, alla popo-
lazione di Rocca di Cambio e
dell’intero Altopiano delle
Rocche e ai tanti visitatori,
questo antico monumento
nazionale molto conosciuto
per il ciclo di affreschi che or-
nano le pareti della chiesa
dedicata alla patrona di Roc-
cadiCambio.
«Gli affreschi», spiega Ma-
rinangeli,«raccontanola vita
della santa siracusana ed epi-
sodi del Nuovo Testamento.
Tra questi spicca la rappre-
sentazione dell’Ultima Cena
cheoccupauna pareteintera
e che ha la particolarità asso-
luta di vedere Gesù Cristo se-
duto a capotavola e non al
centro della mensa insieme
ai suoi Apostoli, come rap-
presentato in tantissimi altri
cicli pittorici. Grazie alla So-
printendenza ai beni monu-
mentali dell’Abruzzo, all’am-
ministrazione comunale di
Rocca di Cambio, alla Prote-
zione civile, all’impresa che
ha portato avanti i lavori di
restauro e a quanti hanno
contribuito a recuperare
gran parte degli affreschi, fi-
nalmente si tornerà a prega-
re nell’abbazia risalente al
XII secolo e ad ammirare il te-
soro inestimabile dei suoi af-
freschi».
È proprio in occasione del-
la ricorrenza del 13 dicem-
bre, giorno della festa di San-
ta Lucia, che l’amministra-
zione comunale di Rocca di
Cambio e il comitato festeg-
giamenti hanno stilato un
programma di appuntamen-
ti che prevede, oltre alla ria-
pertura della chiesa abbazia-
le, alle 11, cui seguirà la pro-
cessione con spettacolo piro-
tecnico, anche una serie di
iniziative culturali e di intrat-
tenimento programmate nel
pomeriggio. Alle 17 convivia-
le al centro polifunzionale
“Nicola Jacovitti” allietata
dallenote di“Silvioshow”.
festa della rinascita
Wwfcontro i palloncini nero-verdi
Gliambientalisticritici:«Inpocheorequellaplasticaricadeaterra»
Il palazzo si muove? L’allerta con un sms
Monitoraggio strutturale di controllo della risposta sismica sull’edificio Mannetti ripristinato dopo i danni del terremoto
L’immobile si affaccia su corso Vittorio Emanuele
Un’immagine degli affreschi nella chiesa abbaziale di Santa Lucia
rocca di cambio
Riaprel’abbaziadiSantaLucia
dopouna chiusura durata 10 anni
Palloncini neri e verdi in occasione della riapertura delle Anime sante
ricostruzione »TECNICHEINNOVATIVE
MARTEDÌ 11 DICEMBRE 2018 ILCENTRO L'Aquila 17