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Gruppo 1_firenze_siena_corso_e_book_in_bibl
1. Gruppo 1
Firenze - Siena
Corso AIB "E-book in biblioteca 2011"
1° lavoro di gruppo FISHTAIL
martedì 8 novembre 2011
2. Gruppo 1
Firenze - Siena
pars destruens
non prevedere in bilancio spese per acquisto e-book
. non dare visibilità sugli opac agli e-book
. non informare l'utente / cittadino dell'esistenza di e-book in
biblioteca
. temere le novità: aspettare che si muovano gli altri
. acquistare pochi titoli in e-book e non corrispondenti alle richieste
del bacino di utenza
. non aggiornarsi (come operatori)
. non confrontarsi con i colleghi, compresi gli informatici per
problematiche tecniche
. non fare manutenzione dei device
. non contrattare con i fornitori per "spuntare" migliori condizioni di
acquisto
. mettere il servizio a pagamento
. non puntare sulla cooperazione
Corso AIB "E-book in biblioteca 2011"
3. Gruppo 1
Firenze - Siena
pars construens
3. investire risorse sull'acquisto di e-book
7. dare visibilità sugli opac degli e-book acquisiti dalla Biblioteca
5. informare correttamente l'utente/cittadino
1. non temere le novità, sperimentare
2. aggiornarsi
8. acquistare titoli che possano interessare i nostri utenti/cittadini
9. aggiornare la collezione di e-book con le ultime uscite
10. avere un rapporto continuo e collaborativo con i colleghi e con gli
informatici
11. prevedere la manutenzione dei device
12. cooperare negli acquisti e nella gestione del servizio
4. contrattare con i fornitori per avere le migliori condizioni di acquisto
6. garantire la gratuità del servizio
Corso AIB "E-book in biblioteca 2011"
4. Gruppo 1
Firenze - Siena
Considerazioni e criticità 1
-da Chiara Cardaioli: ritengo che sia difficile ma allo stesso tempo stimolante
aggiornarsi continuamente e confrontarsi con le nuove tecnologie e i nuovi
materiali da offrire ai nostri utenti/cittadini.
- da Carlo Paravano: il problema è: quanto la biblioteca viene vista come luogo
dove incontrare, capire, provare i nuovi media? E' il problema del
riposizionamento; solo per questo credo abbia senso comprare e mostrare i
device in biblioteca, per far capire che i tablet e gli e-reader non si vedono non si
vedono solo a Media world. Individuare alleati e nemici (esistono anche quelli, e di
solito siamo noi i primi) di questa nuova immagine e visibilità (credo sia lo scopo
di queste slide).
- da Manuela Bacchiega : pubblicare e mettere a disposizione come biblioteca
propri e-book proprietari e/o chiedere alla cittadinanza/utenza di collaborare alla
pubblicazione e messa a disposizione di pubblicazioni locali (fondi familiari, testi
di autori locali non distribuiti,ecc)
5. Gruppo 1
Firenze - Siena
Considerazioni e criticità 2
- da Daniela Brenci sul punto 10: l'ingresso nelle biblioteche di
documenti nuovi implica una riflessione più ampia sulla formazione del
bibliotecario, in quanto è corretto che vi sia un rapporto costante e
collaborativo con i colleghi informatici ma forse è importante che anche in
questo ambito il bibliotecario abbia una padronanza e una conoscenza sempre
maggiore degli strumenti informatici con cui si trova a lavorare per poter
intervenire anche in modo autonomo e celere.
- da Daniela Brenci sul punto 12: la cooperazione è un'attività che dovrebbe
essere già presente all'interno delle reti bibliotecarie, anche se in molte realtà
ancora non è così, ma con l'introduzione di questi nuovi documenti l'impegno e
la volontà di relazionarsi e collaborare con le altre biblioteche dovrebbe essere
maggiore e visto come ulteriore punto di forza di sviluppo del servizio, sia nei
confronti dei propri utenti che nei confronti degli amministratori affinchè vi sia
da parte loro una maggiore sensibilità, in termini economici, ad investire e non
solo a tagliare.