Web Analytics - WHR 2012: informazioni pratiche, consigli, case history e una guida completa all'utilizzo di Google Analytics. Relatore: Enrico Ferretti
2. Consulente e docente Web Marketing
Fondatore della web agency Secret Key
Autore del blog Turismo&Consigli
Enrico Ferretti
Piacere!
3. • Perchè è fondamentale utilizzare uno strumento di web analytics
• Come creare un account su Google Analytics e installarlo su un sito web
• Cosa sono i KPI e a cosa servono
• Dati statistici ed indicatori principali su Google Analytics
• Focus su Mobile e Social Analytics
• Come definire obiettivi e conversioni per il proprio sito web per misurare le varie attività
di web marketing
• Come tracciare obiettivi e conversioni ecommerce per misurare risultati e ROI
• Canalizzazione multicanale
• Monitoraggio in real time e rapporti personalizzati
cosa spiegherò in due ore:
4. il significato di web analytics
La Web Analytics è una disciplina che si occupa di
raccogliere, analizzare e interpretare dati e statistiche
relative agli accessi su un sito web, per comprenderne
e ottimizzarne le performance.
Un sito senza web analytics è come una barca che
naviga di notte, senza cartina e senza bussola.
6. 6
La Web Analytics permette di conoscere ed interpretare
il comportamento degli utenti su un sito
e
di effettuare sulla base di queste interpretazioni
modifiche e migliorie
nonchè di attuare nuove strategie.
8. • Account Google
• Accesso a internet
• Accesso al codice html del tuo sito web
• Nozioni di base dell'html
strumenti necessari per installare
google analytics sul tuo sito
Nota bene: In alternativa se non conosci l'html puoi chiedere al tuo webmaster
o consulente internet di effettuare queste operazioni per te, è semplice!
9. creazione di un account google analytics
Se hai già un account google (gmail, docs, picasa, etc..)
potrai utilizzare la stessa username e password, per
registrarti a google analytics.
Collegati all'indirizzo www.google.it/intl/it/analytics/
10. creazione di un account google analytics
Premi sul
pulsante crea account
11. creazione di un account google analytics
Inserisci email e
password del tuo account
google e clicca su accedi
oppure registrati
12. creazione di un account google analytics
Clicca sul
pulsante
registrazione
15. Preleva il codice
di tracciamento che dovrai
inserire nelle pagine del tuo
sito web
16. livelli di accesso dell’account GA
• Amministratore: (di default chi crea l’account) può operare modifiche alla
configurazione, creare modificare o eliminare filtri, gestire gli ulteriori utenti, ecc.
• Utente: può solo consultare i report, non ha nessun altro tipo di diritto.
Nota bene: se chiedi al tuo webmaster di creare l’account analytics, fagli utilizzare i
tuoi dati di accesso, in modo che sia solo tu l'amministratore, eviterai di perdere i dati
statistici del tuo sito, qualora dovessi cambiare fornitore. Cosa che avviene spesso...
17. installare il codice di tracciamento di GA
Nello snippet simile a quello riportato di seguito, il codice XXXXX-Y indica l'ID proprietà web del
tuo account Analytics.
<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-XXXXX-Y']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script>
18. installare il codice di tracciamento di GA
Una volta individuato lo snippet di codice, va copiato e incollato
nelle pagine web che vogliamo monitorare, subito prima del tag di
chiusura </head>
Se lo snippet di codice è stato inserito correttamente, nell'arco di
massimo 24 ore, google analytics comincierà a tracciare ogni
accesso sul sito web.
19. concessione dell’accesso GA ad altri utenti
1
2
E’ semplice,
basta andare
sul profilo del sito web e:
1) cliccare sulla tab utenti
2) cliccare sul pulsante crea
nuovo utente
20. concessione dell’accesso GA ad altri utenti
3
4
5
3) inserire la mail dell'utente al quale
vuoi dare l'accesso
4) Scegliere il livello di accesso al profilo
5) Cliccare sul pulsante crea utente
21. creazione di un filtro per il traffico
Un filtro comune che è buona regola applicare, è quello relativo
al traffico interno dei dipendenti dell'azienda, che in molti casi
può falsare i vari report di un sito.
Per escludere tale traffico, conviene mettere un filtro che inibisce il
conteggio degli accessi di un determinato range di indirizzi ip.
22. nome filtro
ip aziendali
salva e conferma
Questa operazione è molto semplice,
cliccate sul profilo creato e dopo di che
sulla tab filtri.
Poi cliccate sul pulsante nuovo filtro e
successivamente inserite i parametri
relativi agli indirizzi ip da escludere.
creazione di un filtro per il traffico
23. key performance indicators (kpi)
Avinash Kaushik
Google Analytics evangelist, in maniera
molto semplice definisce i KPI in questo
modo:
“I kpi sono le misure che ci permettono
di capire come stiamo andando
rispetto agli obiettivi prefissati.”
24. Il KPI perfetto
Indicalità: un KPI misura (indica) il valore di una variabile,
individuabile dal rapporto tra metriche proprie della web analytics. Tale
rapporto è solitamente rappresentato in forma di numero percentuale.
Temporalità: un KPI è temporale in quanto le tendenze che rispecchia
sono individuabili confrontando il valore dello stesso indice nel tempo.
Azionabilità: al variare di un KPI nel tempo deve corrispondere
un’azione mirata a trattare eventuali fenomeni riscontrati, siano essi
positivi o negativi.
25. facciamo un esempio
“Sul sito dell'Hotel Secret Key si è riscontrato, nel mese di novembre, un calo del
tasso di conversione del 50%.”
L’azionabilità e il processo che ne deriva è infine rappresentata dall’affermazione
stessa. Conseguentemente al calo del tasso di conversione, infatti verranno attivate
le verifiche per determinerare le cause possibili, che per esempio potrebbero essere
attribuibili alla perdita di posizioni su google organic per determinate parole
chiave. Appurato ciò forniremo tali informazioni preziose al consulente SEO che
dovrà rimediare (azionabilità).
La temporalità è rappresentata dal mese di novembre, rispetto al mese precedente.
L’indicalità è rappresentata dal calo del 50%
26. i kpi in google analytics
In google analytics i kpi sono suddivisi in cinque gruppi principali di indicatori
Pubblico: indicatori sugli utenti che accedono al sito
Sorgenti di traffico: indicatori sulle sorgenti di traffico
Contenuti: indicatori sulla fruizione dei contenuti
Conversioni: indicatori sul raggiungimento degli obiettivi
Pubblicità: indicatori sulle campagne di advertising online
27. • visite: (nota bene non è il numero di visitatori unici)
• visitatori unici: il numero totale di persone che ha effettuato 1 o più accessi al sito
• visualizzazioni di pagina: il numero totale di pagine singole visualizzate
• pagine/visita: indica il numero medio di pagine visualizzate durante una visita al tuo sito.
• durata media visita: indica la durata media di una visita del tuo sito
• nuovi visitatori: il numero di visitatori nuovi rispetto al numero dei visitatori totali
• frequenza di rimbalzo: indica la percentuale di visite di una sola pagina, ossia visite in cui
la persona esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata. E' comunemente conosciuto
anche come bounce rate.
• % nuove visite: indica la percentuale di visite che erano prime visite (di persone che non
avevano mai visitato il tuo sito prima di allora).
• returning visitor: visitatori di ritorno che avevano precedentemente già visitato il sito
Indicatori sul pubblico
28. analisi degli Indicatori sul pubblico
Per effettuare una prima analisi
su questi indicatori, dobbiamo
prendere un secondo periodo di
riferimento da mettere a
confronto, selezionandolo
nell'intervallo di date.
seleziona un periodo da
mettere a confronto
29. analisi degli Indicatori sul pubblico
In questo report ad esempio si evince un incremento di visite nel 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011
30. Fra gli altri rapporti relativi al
pubblico, trovate tutta una
serie di informazioni, fra cui
la lingua degli utenti e la
località dalla quale si sono
connessi (paese, città,
continente) con una intuitiva
mappa interattiva
analisi degli Indicatori sul pubblico
31. analisi degli Indicatori sul pubblico
In questo altro report invece viene
messo a confronto il traffico per località
da gennaio a novembre 2010, con lo
stesso lasso di tempo del 2012.
I dati evidenziano un incremento di
visite da tutti i paesi target, con
percentuali che vanno dal 21 a al 105%.
32. rapporti visite mobile
Visto l'incremento di accessi al web
tramite dispositivi mobile (smartphone
e tablet), google analytics ha
introdotto da quasi un paio di anni,
un rapporto esclusivamente dedicato
a questo tipo di visite, nel quale si
evidenziano anche i vari modelli di
dispositivi utilizzati.
33. Google ha pronosticato che entro la
fine del 2013 gli utenti che
navigheranno su internet tramite
dispositivi mobile sarà superiore a
quelli desktop. Queste immagini
relative all'aumento di traffico
mobile sul sito di un hotel mio
cliente, (confronto 2011/2012) ne
sono la conferma, le visite mobile
sono aumentate oltre il 1000%!
rapporti visite mobile
34. Una enorme mole di potenziali clienti da tenere in considerazione,
che va accolta con un sito ottimizzato, in grado di offrire una
piacevole esperienza di navigazione.
Un sito desktop può essere difficile da navigare con uno
smartphone, poiché implica caricamenti di contenuti pesanti, e
costringe l'utente ad effettuare continui zoom per visionare
correttamente testi ed immagini.
conviene trascurare le visite mobile?
35. Il sito desktop di un mio cliente che su smartphone si vedeva cosi:
sito mobile ready si o no? famo de si!
37. Ha registrato un incremento di accessi più profondi e duraturi, sintomo che con il nuovo
sito creato ad hoc l'esperienza mobile è più che soddisfacente rispetto al passato.
38. • traffico diretto: accessi diretti digitando il nome a dominio nel campo indirizzo di un
browser, dai preferiti o da altre fonti dove non esistono sistemi di rintracciabilità della fonte
• referral: sono gli accessi provenienti da siti esterni su cui è presente un link al tuo sito
• ricerca: è il traffico proveniente dai motori di ricerca, e viene suddiviso ulteriormente in
risultati organici e a pagamento (adwords).
• risultati organici: quali sono le parole chiave che hanno generato traffico non a pagamento.
• a pagamento: quali sono le parole chiave a pagamento che hanno generato traffico
• campagne: riepilogo del traffico generato da attività come PPC ed Email Marketing
Indicatori sulle sorgenti di traffico
Nota bene: per tracciare correttamente il traffico proveniente da Google Adwords
come a pagamento, è necessario collegare l'account che gestisce la campagna con
quello di analytics. La procedura è molto semplice ed illustrata in maniera esaustiva
qui: http://support.google.com/analytics/bin/answer.py?hl=it&answer=1033961
39. analisi delle sorgenti di traffico
• È positivo l’aumento di traffico diretto perché determina un buon lavoro a livello di brand e
fidelizzazione dei visitatori
• È positivo un incremento di referral se questi portano traffico profilato che effettua visite
profonde (e possibilmente che converte), poichè vuole dire che probabilmente stiamo
lavorando bene a livello di strategic placement e content marketing.
• È positivo un incremento di accessi organici per parole chiave generiche, sia con volumi alti
sia long tail. Indica che dal punto di vista SEO stiamo andando nella giusta direzione,
merito magari di una ottimizzazione del sito, o anche attribuibile ad attività di link building
e content marketing di qualità.
• E' positivo un incremento di visite a pagamento (adwords) soprattutto se il budget mensile
rimane invariato, sintomo che la campagna sta migliorando a livello di rendimento.
Sulla base di questi rapporti, ha senso dire che:
40. analisi del traffico organico
Ad esempio in questo report si evince un incremento di visite organiche pari al 27%
41. seo case history
Mentre in questo altro report
relativo ai risultati organici dei
motori di ricerca, si evince come
diverse parole chiave hanno
generato un consistente aumento di
accessi sul sito.
Risultato frutto di attività SEO che
hanno portato un miglior ranking
su google.
42. rapporti visite social
Google afferma che:
“Gli utenti condividono, discutono e
interagiscono sempre di più con i
contenuti di un sito
tramite i social network.
L’80% delle interazioni con
contenuti avviene su siti diversi dal
sito web del proprietario dei
contenuti.
43. • Sorgenti e pagine: identifica reti e community in cui le persone possono interagire con i tuoi
contenuti e il traffico generato verso il tuo sito.
• Visite provenienti dai referral social
• Conversioni: Misura il successo e l'impatto delle tue campagne sociali allineandole ai tuoi
obiettivi on-site, alle tue conversioni e alle tue transazioni e-commerce. Identifica le reti che
generano il maggiore impatto sotto il profilo delle entrate.
• Plug-in sociali: misura il coinvolgimento dei tuoi utenti on-site, per mezzo dei vari pulsanti
social, come i +1 di google, like button e like box di facebook, tweet, etc...
• Flusso di visitatori sociali: è un grafico che mostra il comportamento che i visitatori dei
social network hanno intrapreso sul tuo sito, attraverso il percorso di navigazione.
gli indicatori sociali
Vediamo ora qualche screenshot per capire meglio i rapporto social più interessanti
45. rapporti social: visite da referral social
Cliccando sul nome del social network, si vedono le pagine condivise dagli utenti di quel determinato social
46. rapporti social: visite da referral social
Nel caso di google +, cliccando sulla tab flusso delle attività, si può addirittura visualizzare l'elenco delle
conversazioni fra utenti in cui viene condiviso l'url di una delle pagine del sito web. Questo report è
particolarmente utile per capire quali sono gli orari migliori per condividere un contenuto, basandosi sulle
ricondivisioni generate.
47. rapporti social: visite da referral social
Cliccando sul pulsante altro accanto ad ogni singola conversazione,
si aprirà un menù a tendina, cliccate sul pulsante eco
clicca sul pulsante eco
48. rapporti social: visite da referral social
Vedremo nel dettaglio il grafico dell'eco di ogni singola condivisione, che mostra
la diffusione di questo post a mano a mano che gli utenti lo condividono su Google+.
49. Per monitorare le interazioni Google +1 che si verificano sul tuo
sito, non occorre alcuna impostazione.
Mentre per monitorare le interazioni su altri social come facebook
e twitter, bisogna modificare il codice di monitoraggio. Tale
operazione è molto complessa, questo il link ufficiale con le linee
guida.
monitoraggio delle interazioni sociali
50. rapporti social: conversioni
Misura il successo e l'impatto delle tue campagne sociali allineandole ai tuoi obiettivi on-site,
alle tue conversioni e alle tue transazioni e-commerce.
51. rapporti social: conversioni indirette
È il numero (e il valore monetario) di vendite e conversioni a cui il social network ha contribuito.
Si verifica un evento indiretto quando un utente visita il tuo sito, esce senza effettuare la conversione,
ma torna in seguito per effettuare la conversione durante una visita successiva.
52. rapporti social: plug in sociali
widget box di
facebook
puslanti interattivi
vari
pulsante mi piace
53. rapporti social: flusso di visitatori socialiÈ un grafico che mostra il comportamento che i visitatori dei social network hanno intrapreso su un sito,
attraverso il percorso di navigazione. Ad esempio, se pubblichi un link che promuove una determinata
pagina, puoi scoprire se i visitatori provenienti da un determinato social network sono entrati nel tuo sito
tramite quella pagina e se hanno proseguito verso altre parti del sito oppure sono usciti.
54. analisi dei rapporti sociali
• contenuti di valore che vengono condivisi spontaneamente dagli utenti
• giusta frequenza di pubblicazione sui profili social (nè poco nè troppo)
• conoscenza della propria audience e giusto modo di relazionarsi con gli utenti
• corretta integrazione dei widget social sul sito, che rendono più facile la
condivisione da parte degli utenti
Sulla base di questi rapporti, ha senso dire che è positivo l’aumento di traffico e
interazioni social perché implica un buon lavoro a livello di social media marketing,
che può essere determinato da diversi fattori come ad esempio:
Consiglio: per una corretta misurazione del traffico e delle interazioni social, a google
analytics vanno affiancati altri tool di analisi, che riescono a dare un quadro più
preciso della portata e dell'engagement generato dalle varie attivitià social, come
facebook insights, tweetreach, trackur, sproutsocial o radian6 e vari altri.
55. • tutte le pagine: elenco delle pagine del sito web con relativi numeri di visualizzazioni, tempi medi per
visita e frequenza di rimbalzo
• pagine di destinazione: quale sono le pagine di entrata dalle quali gli utenti effettuano il primo accesso
• pagine di uscita: quale solo le pagine di uscita, cioè l’ultima pagina visualizzata prima di lasciare il sito
web
• velocità sito: indica i tempi e le performance del sito, fornendo anche il dettaglio sul tempo di
caricamento medio di ogni singola pagina.
• ricerca su sito: disponibile solo per i siti che hanno un motore di ricerca interno (blog, ecommerce e
portali), fornisce informazioni sulle visite che hanno effettuato ricerche, indicando le keywords utilizzate.
• eventi: informazioni relative ad azioni compiute dagli utenti come il click su un'indirizzo email, il
download di un pdf, ma anche il click su un link verso un sito esterno.
• analisi dati in page: con una visuale interattiva del tuo sito, google analytics mostra su ogni link e voce di
menù presente nelle varie pagine, le percentuali di click da parte degli utenti.
gli indicatori sui contenuti
Sono dati che forniscono informazioni sulla navigabilità di un sito web, fondamentali
per capire se i contenuti delle varie pagine funzionano o meno.
56. analisi dati in page
Molto utile per capire se ci sono voci di menù troppo sacrificate o di scarso appeal.
57. analisi dei rapporti sui contenuti
• verifica quali sono le pagine di entrata del sito, per ottimizzare contenuti
• e call to action che generano conversioni
• determina quali sono le pagine più visitate per capire i reali interessi degli utenti
• analizza le pagine con le maggiori percentuali di uscita dal sito per definire la
causa dell'abbandono da parte di potenziali clienti (tempi di caricamento lenti,
malfunzionamenti tecnici, contenuti poco accattivanti e respingenti, etc..)
• studia l'analisi dei dati in page per comprendere dove cliccano gli utenti e di
conseguenza apportare cambiamenti nell'architettura dell'informazione del tuo sito
per rendere accessibili soprattutto i link e i pulsanti che portano a pagine di
conversione.
Nei rapporti relativi ai contenuti, concentrati sui seguenti aspetti:
58. • avere obiettivi concreti
• avere la possibilità di misurare il livello di raggiungimento di tali obiettivi, grazie ad
alcuni indicatori (KPI)
• definire i risultati che si intendono conseguire in un determinato periodo di tempo per
poterci ritenere soddisfatti
Indicatori sul raggiungimento di
conversioni e obiettivi
Questi sono i rapporti più importanti di google analytics, poiché, indicano il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Premessa, per capire se un sito web sta performando bene o male dobbiamo:
59. tipologie di obiettivi
Un sito Web può avere diversi tipi di obiettivi, che possono essere
di tipo monetario, come la vendita di prodotti o servizi (nel caso
degli hotel si vendono room nights), oppure obiettivi di altro tipo,
quali l’acquisizione di nuovi clienti e contatti (lead) o di iscritti alla
mailing list, il download di file, la durata di una visita, etc...
Va considerato un obiettivo raggiunto, il compimento da parte dei
visitatori, di un’azione che noi avevamo predeterminato (chiamata
con il termine “conversione”).
60. come impostare un obiettivo non monetario
In questo lab vi mostrerò come impostare obiettivi riconducibili alla visualizzazione di una
determinata pagina. Ipotizziamo di voler impostrare come obiettivo, l'iscrizione alla
newsletter di un sito web. Prendiamo come esempio il mio blog Turismo&Consigli.
Step 1: l’utente si iscrive alla newsletter:
61. come impostare un obiettivo non monetario
Step 2: l’utente riceve una mail di verifica, nella quale c'è un link che va cliccato per
confermare la sottoscrizione.
62. come impostare un obiettivo non monetario
Step 3: l’utente quando clicca su tale link
viene indirizzato su una specifica pagina
di ringraziamento, che avrà un url
univoco, come ad esempio:
www.turismoeconsigli.com/conferma.html
Ora che vi ho illustrato gli step
necessari, vediamo come tracciare il
numero di iscritti alla newsletter,
impostando l'url di conferma finale,
come obiettivo.
63. tracciare il numero di iscritti alla newsletter
• Fai clic sulla scheda Amministratore nella parte in alto a destra
• Fai clic sul nome dell'account e poi sul nome della proprietà su cui desideri aggiungere un obiettivo.
• Fai clic sulla scheda Obiettivi sotto il menu Profilo.
• Fai clic su + Obiettivo per aggiungere un obiettivo a uno degli insiemi di obiettivi.
• Inserisci un Nome obiettivo facilmente riconoscibile nei rapporti, in questo caso sarà Newsletter.
• Seleziona Attivo se desideri che l'obiettivo venga applicato subito dopo essere stato creato e salvato.
• Seleziona il Tipo obiettivo: usa destinazione URL
• Dettaglio obiettivo: Inserisci nel campo vuoto url obiettivo, l'indirizzo della pagina relativa
all'obiettivo, in questo caso va inserito l'url della pagina /conferma-iscrizione/ senza il dominio.
• Seleziona il tipo di corrispondenza dal menù a tendina come “corrispondenza esatta”
• Imposta un valore per l'obiettivo. Questo campo è facoltativo.
Nel mio caso ipotizzando che circa il 4% degli utenti che si iscrivono
alla newsletter, alla fine acquistano dal sottoscritto una consulenza del valore medio
di 1000 Euro, significa che il valore dell'obiettivo Newsletter sarà di 40 euro.
64. tracciare il numero di iscritti alla newsletter
Screenshot di riepilogo delle informazioni per l’impostazione dell’obiettivo
65. come impostare un obiettivo non monetario
Questo è solo un esempio, ma con lo
stesso metodo possiamo tracciare
diversi tipi di obiettivi non economici e
verificarne il completamento.
Per configurare altri tipi di obiettivi è
disponibile la guida ufficiale fornita da
Google Analytics.
66. • quante vendite online genera il sito web
• quali sono le camere più vendute
• qual'è il loro valore medio
• quali sono le fonti di traffico che generano più acquisti e più entrate
• dove conviene investire per promuoversi online
• quali sono le lacune del sito web che incidono negativamente su conversioni e
processo di acquisto
Veniamo ora alla conversione più importante per il sito di un hotel, la prenotazione di una
camera, un servizio che ha un valore economico e che in questo caso richiede il
monitoraggio ecommerce. Misurando le prenotazioni online possiamo ottenere tutta una
serie di informazioni preziose che ci aiuteranno a comprendere:
tracciamento ecommerce
67. Grazie al tracciamento ecommerce, abbiamo dunque la possibilità di
misurare con precisione, il ritorno sull'investimento(ROI) di ogni attività di
web marketing, come seo, keyword & display advertising, email
marketing, strategic placement, e anche social media marketing.
E, sulla base di questi risultati possiamo prendere decisioni strategiche
basate su dati certi.
Per attivare il tracciamento ecommerce sul sito dell'hotel è indispensabile
avere un booking engine, che è lo strumento che consente agli utenti di
verificare la disponibilità delle camere e successivamente di prenotare
online con carta di credito.
tracciamento ecommerce
68. Il tracciamento ecommerce implica l'aggiunta del codice di monitoraggio
nel codice html dei vari step di prenotazione, fino alla conferma finale.
Essendo il booking engine un software che risiede su server esterno e di
proprietà altrui, questa operazione può essere effettuata unicamente dal
fornitore del booking engine.
Bisogna dare gli accessi come amministratore del profilo google analytics
al fornitore del booking engine, e sarà sua cura attivare il monitoraggio
ecommerce, impostare gli step del processo d'acquisto (funnel), e inserire il
codice di tracciamento nella pagina di conferma della prenotazione.
Per capire meglio i vari passaggi per attivare il tracciamento ecommerce,
questo è il link alla guida ufficiale.
tracciamento ecommerce: chi fa cosa?
69. rapporti sulle conversioni ecommerce
Vediamo finalmente i rapporti sulle
conversioni ecommerce!
Cliccando su conversioni e
successivamente sulla scritta
ecommerce, avremo una
panoramica di questo tipo
70. rapporti sulle conversioni ecommerce
Più in basso è presente la sezione sorgente/mezzo, che riporta ogni singola
sorgente e le relative entrate generate anche a livello di percentuale.
71. rapporti sulle conversioni ecommerce
Ad esempio nel caso di questo cliente, analizzando i referral abbiamo appurato che
l'investimento per la business listing su tripadvisor, genera una grossa mole di
prenotazioni e quindi un ROI positivo.
72. analisi delle transazioni generate dalla seo
Questo rapporto ecommerce mette in luce le prenotazioni generate dalle visite provenienti da
google organic, andando ad elencare le varie parole chiave.
cliccare su
dimensione secondaria
successivamente selezionare
“parola chiave”
73. analisi delle conversioni seo
L’elenco riporta le parole chiave che hanno generato una o più transazioni, le entrate complessive per
singola keyword, il valore medio delle transazioni, il tasso di conversione e il valore per singola visita.
74. analisi delle conversioni seo
Per escludere le transazioni generate da keywords brandizzate, possiamo aggiungere dei filtri
di esclusione, cliccando sulla scritta avanzata accanto al campo di ricerca e inserendo le
parole chiave che vogliamo escludere in una o più dimensioni.
1) clicca su avanzata
inserisci il nome
dell’hotel
75. analisi delle transazioni generate dai PPC
Per visionare le conversioni ecommerce generate da adwords, bisogna cliccare sulla fonte google
cpc, e successivamente selezionare come dimensione secondaria sorgenti di traffico > parola chiave
76. analisi delle transazioni generate da DEM
Se spedisci newsletter periodiche, contenenti promozioni, last minute e news
riguardanti il tuo hotel, come per le altre attività di web marketing dovresti
monitorare i risultati generati da questo tipo di attività promozionale, per capire se è
efficace o meno.
Se utilizzi un software di direct email marketing professionale non devi fare nulla,
poiché di default dovrebbe avere integrato uno script di tracciamento in ogni link.
Detto ciò se il software non traccia o se spedisci aimè le email con un client di posta
tipo outlook (aaaargghhhh), puoi comunque tracciare i link contenuti nel corpo della
email, che portano gli utenti sulle varie landing page, come ad esempio delle offerte
stagionali.
Per fare ciò puoi utilizzare lo strumento di creazione url di google analytics.
78. Adottando questa tecnica, ogni visita proveniente dalle newsletter, che genera una conversione,
verrà attribuita alla newsletter spedita, per cui anche in questo caso possiamo analizzare i risultati
e le transazioni attribuibili ad ogni singolo invio, e fare dei test per capire come ottimizzare le
newsletter a livello di forma e contenuto.
79. rapporti sulle conversioni ecommerce
Altro rapporto ecommerce da tenere in considerazione è quello del tempo all'acquisto, che indica il
numero di giorni trascorsi dalla prima visita e il totale di visite impiegato per completare le transazioni.
80. canalizzazione multicanale
Fra le principali novità introdotte
recentemente da google analytics, c'è
sicuramente la canalizzazione multicanale.
Fino a qualche tempo fa le conversioni
venivano attribuite erroneamente solo
all'ultimo passaggio compiuto dall'utente,
che magari prima di convertire aveva
compiuto un percorso molto articolato fatto
di ricerche organiche, click su annunci ppc,
accessi diretti, etc...
veniva conteggiato solo
l’ultimo passaggio che
precedeva il canestro
81. C'era insomma un sommerso che non dava il giusto peso ai vari canali di web marketing
che precedevano e assistevano la conversione finale.
Non si capiva quanto tempo trascorreva tra l'interesse iniziale del visitatore e il suo
acquisto.
I rapporti Ecommerce sulle canalizzazioni multicanale rispondono a queste e ad altre
domande mostrando in che modo i canali di marketing interagiscono per generare vendite
e conversioni, permettendoci di:
canalizzazione multicanale
• scoprire in quale misura ogni sorgente di traffico contribuisce alle conversioni
• visualizzare tutte le interazioni del ciclo di vendita.
83. principali percorsi di conversioneIl rapporto Principali percorsi di conversione invece mostra i percorsi di conversione che i clienti hanno seguito per
arrivare all'acquisto, evidenziando i passaggi molteplici che gli utenti effettuano nel processo decisionale che li porta
ad effettuare la conversione finale.
84. principali percorsi di conversioneGrazie a questo report si comprende nel dettaglio come i vari canali di marketing, ovvero google organic, ppc,
social, email, e referral vari, se ben miscelati tra loro, contribuiscano chi più chi meno a far ottenere delle
conversioni. Senza questo report non avremmo mai potuto capire ad esempio che anche i social network, sono una
fonte preziosa di conversioni e revenue.
85. principali percorsi di conversione
I rapporti Tempo alla conversione e Lunghezza del percorso infine mostrano il tempo (in giorni e interazioni)
impiegato dai visitatori per diventare clienti, evidenziando come il processo decisionale sia lungo e articolato.
Per maggiori informazioni sulla canalizzazione multicanale è disponibile la guida ufficiale di google analytics.
86. monitoraggio in real time
Il monitoraggio in real time è una funzione che ci consente di sapere in maniera immediata il traffico e
le performance di un sito web. Questo report è utilissimo soprattutto per misurare in tempo reale
l'impatto di campagne social e di email marketing.
87. monitoraggio in real time
Vedremo il conteggio
aggiornato secondo per secondo
dei visitatori sul sito, le pagine
che navigano, l'ubicazione
geografica dell'utente e le fonti
di traffico che l'hanno portato
sul sito (referral, socia, search).
88. Google analytics oltre ai rapporti standard, consente di creare rapporti personalizzati, che ci
permettono di avere a disposizione solo i dati che reputiamo necessari ai fini della nostra
analisi.
rapporti personalizzati
Per creare un rapporto personalizzato è possibile di seguire la procedura illustrata sulla guida ufficiale.
89. In questo lab ti segnalo a mio avviso i migliori rapporti personalizzati, disponibili in rete e
applicabili al sito di un hotel (e non solo), cosi eviterai di perder tempo nella ricerca del
report ideale.
Per associare questi report personalizzati al proprio profilo google bisogna prima loggarsi
a google analytics, cliccare sui link riportati di seguito, e associare ogni report al profilo
desiderato, fatto ciò si apriranno i report in tutto il loro splendore... :-)
rapporti personalizzati: i migliori
90. Se hai attivato una campagna PPC ad esempio, di certo vorrai sapere quali sono le keyword più performanti, magari
per ottimizzare le tue strategie SEO. Controllando i valori presenti in questo report potrai perfezionare la tua campagna e
capire quali keyword sospendere e su quali spendere più soldi.
91. Ecco i report, fanne buon uso!
rapporti personalizzati
• Keyword Analysis Report
• Link Analysis Report
• PPC Keywords Report
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92. Enrico Ferretti
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