1. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
PROGRESSIONE DIDATTICA
In questo articolo andremo ad analizzare la relazione
che intercorre tra le capacità cognitive e le capacità
tattiche , trattando in modo dettagliato una possibile
progressione didattica realizzabile in una qualsiasi
scuola calcio . Prima di esporre l’argomento centrale
è bene soffermarsi e comprendere almeno a grandi
linee i concetti delle due capacità sopra elencate.
Capacità Cognitive - Parte I°
Per capacità cognitive o processi mentali , che saranno
utilizzati come sinonimi , si intendono tutti quei
meccanismi che il cervello mette in atto per recuperare
le informazioni dall’ambiente , o internamente , per
analizzarle e, comparandole con altre già
precedentemente memorizzate , per decidere ( in
funzione degli obiettivi che si prefigge) la risposta da
emettere, per programmare la risposta stessa e per
controllarne l’esecuzione . Tutte queste funzioni sono
concettualizzate nel cervello umano.
INPUT
Nel processo di elaborazione delle informazioni , si
possono individuare quattro componenti strutturali
principali:
•
•
•
La percezione esterocettiva
•
Il sistema Sensoriale deputato alla raccolta
delle informazioni
Le Memorie
Il sistema di risposta
Il sistema controllo
Il sistema sensoriale
E’ dato dall’insieme delle componenti mediante il
quale tutti gli stimoli accedono al sistema di
elaborazione attraverso gli organi di senso. Le
fonti
d’informazione
si
distinguono
in
Esterocettive e Propriocettive . Le fonti
propriocettive sono quelle che raccolgono le
La Vista
La principale fonte d’informazione esterocettiva è
senz’altro la vista. E’ possibile raccogliere
informazioni sia da
fermi ( campo visivo
stazionario)
o
in
movimento ( campo
visivo dell’occhio) .
L’orano di senso della
vista è l’occhio ,
l’informazione visiva
viene convogliata dalla
retina all’occhio lungo
due vie separate a due
differenti zone del cervello che vengono usate in
modo differente nel controllo del movimento :
OUTPUT
Schema riassuntivo capacità cognitive.( figura sopra)
•
informazioni dall’interno dell’organismo , mentre
quelle esterocettive raccolgono stimoli provenienti
dall’esterno del corpo.
La visone focale : identifica gli oggetti
Visione ambientale : controlla i movimenti
Un altro concetto importante è la “visione
periferica “ , cioè la capacità di vedere oggetti al limite
del proprio campo visivo, questo elemento è molto
importante tra le abilità di un calciatore , perché
permette di risolvere situazioni di gioco difficili , in cui
risulta fondamentale, saper trovare un compagno
libero da marcatura.
•
L’udito
L’organo di senso dell’udito è l’orecchio, nel quale si
divide in tre sezioni :
Orecchio esterno: costituito da padiglione
auricolare , meato acustico.
Orecchio medio : costituito da martello ,
incudine e staffa.
Orecchio interno : apparato vestibolare ( dotto
cocleare i tre canali semicircolari e da due
formazioni l’utricolo e il sacculo) e coclea.
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2. Enrico
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PROGRESSIONE DIDATTICA
L’udito risulta molto importante nel gioco del calcio ,
basti pensare , al dialogo “verbale “ tra due giocatori
quando si sentono termini come “Mia “ , “uomo “ ,
“solo “ ecc. E’ possibile eseguire un lavoro mirato sul
sistema dell’udito in qualsiasi momento della seduta , è
buona norma abituare i giovani calciatori ad eseguire
diversi elementi che possono essere tecnici o
cordiantivi , al comando visivo o acustico del proprio
istruttore.
•
Il Tatto
I recettori tattili sono situati nella cute . E’ per via
tattile che si percepiscono informazioni sulla forma e
la superficie degli oggetti che tocchiamo . Esistono tipi
di ricettori tra cui troviamo :
Termo recettori : i recettori per il caldo e il
freddo.
Nocicettori : i recettori del dolore.
Nel gioco del calcio sono numerosi i contatti che
avvengono tra giocatori , ed è per questo che in
determinante situazioni diventa importante il tatto
: basti pensare ad un calcio d’angolo sia per il
difensore che per l’attaccante è importante
“sentire l’avversario” ovviamente con finalità
diverse.
La percezione propriocettiva
Questi tipi di percezione include le informazioni
provenienti dalle articolazioni , le forze prodotte dai
muscoli e l’orientamento del corpo nello spazio.
•
Fuso neuromuscolare
I fusi neuro muscolari sono i più numerosi recettori
che si possono trovare nel muscolo. Variano a
seconda del muscolo . I fusi neuro muscolari sono
lunghi alcuni millimetri e disposti in modo parallelo
con le fibre muscolari scheletriche . Il fuso è l’insieme
di poche fibre muscolari modificate , contenute in una
capsula e munite di connessioni con fibre nervose
sensitive e motorie.
•
Organi tendinei di Golgi
A livello della giunzione fra il muscolo e il tendine
sono situati i recettori noti come organi tendinei di
Golgi , che segnalano il livello di forza a livello della
giunzione muscolo-tendinea. Questi recettori sono
localizzati nei tendini , sono posti in serie rispetto agli
elementi contrattili , ovvero le fibre muscolari. Essi
rispondono di qualsiasi tensione avvenga al tendine.
•
Recettori Articolari
Sono rappresentati dai corpuscoli di Pacini , da
terminazioni di Ruffini e da Organi di Golgi , simili a
quelli nei tendini. Questi si trovano nelle capsule
articolari , nei legamenti e nei tendini . Inviano al
sistema nervoso informazioni inerenti all’angolo ,
l’accelerazione
grado di deformazione assunta
dall’articolazione .
La memoria
Il concetto di memoria è molto importante si parla di
attività sportiva . L’informazione una volta recepita
viene passata in tre magazzini ben distinti : “memoria
sensoriale” , “memoria a breve termine “ e “memoria
a lungo termine “ . Ciascuno di essi differisce per
come l’informazione viene conservata , per la sua
durata e per la sua qualità . Il passaggio
dell’informazione è obbligata all’interno dei 3
contenitori.
La memoria sensoriale
è un magazzino di elevata
capienza e bassa permanenza, ospita molte
informazioni visive ed uditive(da cui il nome
"memoria sensoriale")destinate a perdersi dopo
qualche secondo. Vi persistono il tempo necessario a
fornire al soggetto un orientamento nello spazio, una
panoramica completa e immediata dell'ambiente,
questa infatti è la funzione della memoria sensoriale.
La Memoria a breve termine : è un magazzino a capacità
limitata , in grado di conservare , nella stessa unità di
tempo , un numero limitato d’informazioni per un
tempo massimo di 30’’ .
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3. Enrico
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DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
PROGRESSIONE DIDATTICA
La memoria a lungo termine : l’informazione se permane
un tempo sufficiente nella memoria a breve termine
può passare nel contenitore successivo , ovvero la
memoria a lungo termine .E’ un magazzino a lunga
conservazione , tutto quello che un individuo
apprende, esplicitamente o implicitamente , nel corso
della propria esistenza viene conservato nella memoria
a lungo termine.
Il Sistema di risposta
E’ uno stadio di fondamentale importanza , in questo
processo circolare in cui l’elaborazione procede a
partire dal risultato che si vuole raggiungere , dalle
previsioni che l’elaborazione centrale fa in base alle
sue conoscenze , ai suoi programmi e agli elementi
offerti dalla situazione .
Il processo di risposta si divide in quattro fasi :
1. Selezione della Risposta: è la fase più delicata, e
riguarda la scelta della soluzione più idonea tra
tutte quelle presenti in memoria.
2. Tempo di reazione e presa di decisione: ovvero la
velocità e l’efficacia della presa di decisione . Il
tempo di reazione è l’intervallo fra la
presentazione di uno stimolo e all’inizio della
risposta.
3. Programmazione della risposta : Una volta operata
la decisione rispetto alla risposta da emettere ,
nella fase di programmazione viene costruito un
programma motorio , cioè un progetto d’azione .
4. Esecuzione del movimento : dopo aver
programmato la risposta , bisogna che venga
messa in atto . Il SNC è deputato alla
trasformazione del programma in movimento o
una successione di movimenti , attraverso
contrazioni muscolari .
5. Sistema di controllo : sistema di supervisione che
si occupa di stabilire le priorità d’elaborazione e le
modalità di analisi , e di verificare i risultati parziali
finali del procedimento operativo.
La Tattica – Parte II°
Con il “termine tattica intendiamo una funzione di
collegamento o di raccordo fra le varie unità di
prestazione individuali , finalizzate all’azione collettiva
volta a perseguire obiettivi di gioco comuni.” La
Tattica a sua volta si suddivide in “Tattica individuale “
collegata con la Tecnica applicata e la “Tattica collettiva”
.Entrambe prevedono a loro volta due fasi distinte
fase di possesso palla ( fase offensiva) e fase di non
possesso palla (fase difensiva) brevemente andremo ad
elencare gli elementi che costituiscono la Tattica.
Tattica individuale
Fase possesso palla :
Smarcamento
Difesa e copertura della palla
Passaggio
Finta e dribbling
Tiro in Porta
Fase di non possesso palla:
Presa di posizione
Marcatura
Contrasto
Intercettamento
Difesa della porta
Tattica Collettiva
Fase di possesso palla :
Scaglionamento offensivo
Verticalizzazione
Ampiezza fronte d’attacco
Mobilità
Imprevedibilità
Fase di non possesso palla:
Scaglionamento difensivo
Azione di ritardo
Concentrazione in zona palla
Equilibrio difensivo
Controllo e cautela difensiva
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4. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
PROGRESSIONE DIDATTICA
Dopo aver descritto a grandi linee cosa è la Tattica
possiamo andare ad analizzare l’elemento portante di
questo articolo , ovvero andremo ad analizzare una
possibile progressione didattica realizzabile in una
qualsiasi scuola calcio . Innanzitutto è bene redigere
un programma didattico che preveda per ogni fascia
d’età un obiettivo chiaro e raggiungibile .
Quando parleremo dell’aspetto tattico all’interno di
una scuola calcio , faremo riferimento alle situazioni di
gioco semplici ( 1<1 al 3<3 ) .Di seguito andremo a
descrivere nel dettaglio le principali situazioni di gioco
sviluppabili per le fasce d’età più piccole , con un
particolare occhio di riguardo ai dettagli sul quale
l’istruttore dovrebbe concentrarsi maggiormente in
entrambe le fasi di gioco.
L’ uno contro uno (1 vs 1)
Lo sviluppo della situazione dell’ uno contro uno
risulta essere, nel calcio, di primaria importanza. In
qualsiasi partita osservata la possiamo ritrovare
praticamente in ogni azione, ed è per questo che
spetta all’allenatore creare i presupposti per una
didattica corretta. Bisognerà quindi proporre
inizialmente situazioni semplici di facile applicazione.
Questo tipo di elemento deve essere proposto già dal
primo anno di Piccoli amici ovviamente prevedendo
situazioni di facile soluzione.
L’ uno contro uno si può verificarsi in queste tre
situazioni:
1. Uno contro il portiere
2. Uno contro l’avversario
3. Uno contro uno più il portiere
Consigli tecnici
Fase difensiva
Presa di posizione corretta: indica l’appoggio a
terra dei piedi, non parallelo ma con una gamba
davanti l’altra con l’orientamento del corpo
semilaterale.
Temporeggiamento : il difensore dovrà rallentare
la sua corsa una volta arrivato a circa un metro
dalla palla e prepararsi per la difesa.
Quando è possibile è importante togliere spazio
all’avversario andando ad attaccarlo il più lontano
possibile dalla porta.
Corretta posizione nello spazio; la posizione del
difensore dovrà essere sempre tra l’attaccante e la
porta.
Corretta osservazione: il difensore dovrà osservare
la palla per evitare di farsi ingannare dalle finte
dell’avversario.
Corretta posizione del corpo: il corpo dovrà essere
in una posizione che permetta la massima
reattività.
Finte corpo in avanzamento e arretramento ;
queste permetteranno di rallentare l’azione
dell’avversario.
Fase offensiva
Cambio di corsa e ritmo; il giocatore con la palla
dovrà superare l’avversario cambiando oltre che la
direzione di corsa anche il ritmo di questa.
Protezione palla: il giocatore dovrà proteggere la
palla posizionando il suo corpo tra l’avversario e la
palla utilizzando le braccia in aiuto.
Fantasia del giocatore: risulta di vitale importanza
la capacità di inventare del giocatore eseguendo
finte o cambi di direzione più opportune per
raggiungere il proprio scopo.
Dopo aver elencato i principi tecnici generali dell’
uno contro uno, passiamo ad elencare le varie forme
di questa situazione di gioco, che si possono così
riassumere:
1. Uno contro uno frontale
2. Uno contro uno laterale
3. Uno contro uno ad inseguimento
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5. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
ITÀ
PROGRESSIONE DIDATTI
DIDATTICA
L’uno contro uno frontale
L’uno contro uno frontale(attaccante che punta
frontalmente il difensore) può svolgersi in diverse
tipologie.
1 a) L’attaccante punta la porta avversaria ed è in
una posizione centrale del campo.
Fase offensiva
La scelta dell’attaccante riguarderà la possibilità di
attaccare lo spazio oppure l’avversario.
Dovrà a sui discrezione effettuare cambi di
direzione, velocità o effettuare una finta.
L’uno contro uno laterale
Con il termine laterale vogliamo indicare un uno
contro uno nel quale il difensore si trovi in una
posizione laterale rispetto all’attaccante su una
linea avanzata rispetto a qu
quella del portatore palla
come riportato nella figura seguente.
1 b) L’attaccante punta la porta e si trova in una
posizione non centrale del campo ma più defilata.
Consigli tecnici
Fase difensiva
Consigli tecnici
Fase difensiva
Se la palla si trova in una zona pericolosa (palla
vicina alla porta) il difensore dovrà correre verso
questa e impedire il tiro o comunque la situazione
del pericolo, posizionandosi tra la palla e la propria
porta.
La posizione dei piedi se l’azione si sviluppa sulla
parte destra del campo , il piede destro avanti e il
sinistro dietro, se l’azione si sviluppa sulla parte di
sinistra sarà l’opposto.
Il non temporeggiamento porterà l’attaccante ad
una facile azione di superamento.
Il difensore cambierà strategia in funzione
all’azione dell’attaccante dipendente quindi dal
ritardo più o meno marcato della sua azione
difensiva.
In caso di ritardo marcato il difensore non ha a
disposizione molte possibilità di intervento e
opterà per un intervento sulla palla perché
altrimenti sarebbe superato.
In caso di assenza di ritardo dovrà comportarsi
come nella medesima situazio dell’uno contro
situazione
uno frontale.
Fase offensiva
L’attaccante avrà come per l’uno contro uno
frontale due possibilità ; attaccare l’avversario o
attaccare lo spazio.
Eseguire finte e cambi di direzione.
Fantasia del giocatore: risulta di vitale importanza
la capacità di inventare del giocatore eseguendo
finte o cambi di direzione più opportune per
raggiungere il proprio scopo.
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6. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
ITÀ
PROGRESSIONE DIDATTI
DIDATTICA
L’uno contro uno a inseguimento
Questa situazione diventa riscontrabile facilmente
in partita e risulta estremamente vantaggiosa pe
per
l’attaccante in quanto si trova in una posizione
vantaggiosa rispetto al difensore.
Il due contro uno (2 vs 1)
Lo sviluppo del 2 contro 1 risulta il passo successivo
allo sviluppo dell’uno contro uno. In questa situazione
di gioco avremo un vantaggio per quanto riguarda il
reparto offensivo rispetto a quello difensivo. Il
fensivo
concetto principale basilare da trasmettere nel
momento in cui si presentano azioni di gioco di
superiorità numerica, deve essere sicuramente quello
di arrivare alla conclusione in rete. Questo elemento
può essere proposto nell’ultimo anno di Piccoli Amici
oposto
e a partire dal 1° anno di Pulcini , previo sviluppo del
ire
fondamentale precedente , che ne risulta essere
propedeutico.
Consigli tecnici
Fase difensiva
Se il difensore che insegue è supportato in una
difesa frontale da un compagno, non cercare
l’intervento, ma supportare il compagno
posizionandosi in una zona non in linea all’ 1 vs 1
frontale ma in una seconda linea.
Un'altra soluzione può essere quella che una volta
raggiunto l’avversario , toccare la palla per
allontanarla.
Nel momento in cui l’attaccante rallenti la corsa, il
difensore dovrà subito posizionarsi tra l’attaccante
to
e la porta.
Fase offensiva
L’attaccante non dovrà diminuire la velocità di
corsa ma accelerare per non permettere il recupero
al difensore.
Nel caso in cui il difensore si appresta a
raggiungere la palla, l’attaccante dovrà essere bravo
a tagliare la strada a quest’ultimo.
Consigli tecnici
Fase difensiva
Assumere una posizione che rallenti la corsa degli
attaccanti, favorendo il rientro da parte dei
compagni di squadra.
Non attacca ne il portatore palla ne il giocatore
senza palla, per evitare di facilitare l’azione degli
avversari.
Il difensore dovrà posizionarsi sulla linea
immaginaria che unisce i due attaccanti
Il difensore non dovrà essere ne troppo vicino ne
troppo lontano dalla linea immaginaria
Nel caso il difensore si trovi vicino all’aria di rigore
e abbia capito che un’azione di temporeggiamento
risulterebbe inutile, l’azione da optare sarà quella
di attaccare il posse
possessore palla cercando di
intercettare un possibile passaggio.
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7. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
ITÀ
PROGRESSIONE DIDATTI
DIDATTICA
Fase offensiva
Evitare passaggi orizzontali che potrebbero
rallentare l’azione offensiva, ma dovranno
cercare l’ampiezza.
1-2 o dai e vai(avanti, indietro): il giocatore senza
:
palla può offrire una soluzione di 1
re
1-2 al
compagno con palla attraverso il movimento
vicino al portatore di palla, in questo caso il
portatore punterà il difensore e passerà palla al
compagno vicino.
Sovrapposizione: dopo la sovrapposizione da
:
parte del giocatore senza palla sul portatore,
alla
quest’ultimo potrà decidere se servigli palla o se
puntare l’avversario.
Taglio: simile alla sovrapposizione , il giocatore
sena palla esegue un movimento di corsa in
diagonale davanti al difensore, così permettendo
all’attaccante di decidere se servire palla o
cidere
puntare la porta.
Ricerca nel’ 1 vs 1: in questo caso il portatore
palla decide di puntare il difensore dando il via
ad un uno contro uno.
Il due contro due ( 2 vs 2)
Il due contro due è una situazione di gioco che viene
definita semplice , ma che in realtà presenta aspetti
assai complessi: primo tra tutti il saper collaborare sia
in fase offensiva che difensiva. Nel due contro due il
contatto con la palla è continuo , l’intensità di gioco è
elevata così come l’attenzione e la motivazione dei
quattro giocatori. Questo elemento è possibile
proporlo a partire dall’ultimo anno di Pulcini .
Consigli tecnici
Fase offensiva
Le tipologie di base d’azione per svolgere al meglio
una situazione offensiva di due contro due possono
essere:
Sviluppo di un uno contro uno: il portatore palla
decidere di puntare il difensore per creare
eventualmente una situazione di superiorità
numerica di due contro uno.
1-2 o dai e vai(avanti, indietro) il giocatore senza
2
indietro):
palla può offrire una soluzione di 1 al compagno
1-2
con palla attraverso il movimento vicino al
verso
portatore di palla, in questo caso il portatore
punterà il difensore e passerà palla al compagno
vicino.
Sovrapposizione: dopo la sovrapposizione da
:
parte del giocatore senza palla sul portatore,
quest’ultimo potrà decidere se servigli palla o se
puntare l’avversario.
Taglio: simile alla sovrapposizione , il giocatore
sena palla esegue un movimento di corsa in
diagonale davanti al difensore, così permettendo
all’attaccante di decidere se servire palla o puntare
la porta.
Nella tabella sotto riportata è possibile riepilogare per
abella
ogni fascia d’età , ed elemento tattico il grado di
allenabilità di ogni elemento.
enabilità
Fascia d’età categoria
Piccoli
Amici
1°
Piccoli Amici 2°
Piccoli Amici 3°
Pulcini 1 ° anno
Pulcini 2° anno
Pulcini 3 ° anno
Elemento
tattico
1
vs
1
(introduzione)
1 vs 1 (Tutte le
forme )
1 vs 1 – 2 vs
1(Introduzione)
2 vs 1
2 vs 1
2 vs 1 – 2 vs 2
Grado
Allenabilità
XXX
XXX
XXX/X
X
XXX
XXX/XX
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8. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
PROGRESSIONE DIDATTICA
Proposte d’allenamento
III ° Parte
Situazionale Partita
Di seguito andremo a descrivere delle semplici
esercitazioni , che possono essere proposte sin dalle
fasce d’età più basse , per lo sviluppo delle capacità
cognitive / capacità tattiche .
Riscaldamento / attivazione
Descrizione
Dividere i ragazzi in 3 file , le due file laterali deve
eseguire un percorso coordinativo , il blu dovrà
leggere la situazione e passare palla al primo arrivato ,
che diventerà il suo compagno nel 2 vs 1, mentre
l’altro giocatore diventerà il difendente.
Descrizione
Delimitare un rettangolo di dimensioni da definire ,
all’interno ogni giocatore ha un pallone , al comando
dell’allenatore eseguire il comando ( es rotolare) ,
successivamente al comando del colore tramite stile
visivo o acustico i giocatori si dirigeranno verso il
cono del colore corrispondente .
Tecnica Analitica
Descrizione
Dividere i ragazzi in 2 file , la fila blu comanda e
decide quale percorso svolgere , la fila blu deve
comportarsi di conseguenza, scegliendo il percorso
opposto.
Conclusioni
In conclusione possiamo affermare come le capacità
cognitive e gli elementi di tattica vadano di pari passo ,
abbiamo riscontrato in entrambe un elemento chiave
in comune ovvero la “ soluzione di compiti o
problemi situazionali “ , è da questa affermazione che
ogni istruttore di scuola deve programmare il proprio
percorso didattico in ambito tattico , e risulta
fondamentale come descritto già in precedenza avere
una corretta progressione , cucita su misura in base
all’età e alle capacità dei propri giovani calciatori .
Infatti molto spesso si vedono giovani difensori uscire
a “ valanga “ sul portatore palla , questo è un chiaro
esempio di una mancanza di sviluppo del 1 vs 1 che
prevede in primo luogo la giusta presa di posizione del
difensore che dopo aver avvicinato il giocatore
offendente , compie un leggero scivolamento indietro
sugli avampiedi . Come descritto in precedenza è bene
per ogni fascia d’età e categoria porsi degli obiettivi
precisi anno per anno, questo per evitare uno sviluppo
precoce di un elemento non idoneo all’età dei nostri
giocatori , ma soprattutto per evitare un
sovraffollamento di informazioni tattiche che
potrebbero rilevarsi controproducenti .
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9. Enrico
Mordillo
DALLE CAPACITA’ COGNITIVE ALLE CAPACITÀ TATTICHE :
PROGRESSIONE DIDATTICA
L’Autore
Mordillo Enrico nato a Napoli il
10/06/1988. Residente a Novara
. Laureato in Scienze motorie e
Sportive con votazione 102/110 ,
titolo della tesi “La video analisi
nello sviluppo tecnico tattico del
giovane calciatore”.
Istruttore corso Coni-Figc ,
Corso Base/Top e Super di
Juventus University, esperienze
come istruttore presso Juventus
Soccer Schools , Fc Pro Vercelli
1892, altre esperienze in ambito
camp estivi presso Juventus
Sumemr Camp e Novara City Camp. Autore sito
internet www.enricomordillo.blogspot.it
Oppure seguimi su facebook :
www.facebook.com/pages/Blog-Contenutiper-Allenatori-di-Calcio
Bibliografia
1. Juventus Soccer Scholls - “Tattical Manual”
2. Bonaccorso S. – “Allenare il settore giovanile”
, ed Correre, 2008.
3. A.a.A - “La didattica del giuoco del calcio”, ed
Correre ,2010.
4. A.a.a – “Manuale di psicologia generale “ , ed
Giunti , 2005.
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