Il 2 Marzo alla Camera è stata presentata la proposta di legge
Disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione (Atto Camera: 3564) promossa dagli Onorevoli TENTORI, PALMIERI, CATALANO, BOCCADUTRI, BONOMO, BRUNO BOSSIO, COPPOLA, GALGANO, QUINTARELLI, BASSO
4. ConsultazioneEconomiadellaCondivisione
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Flavia Marzano
Facciamo…
1. Lobby trasparente per far sì che l’innovazione sia
centrale nell’agenda politica italiana (iniziative istituzionali
e politiche nazionali e locali, proposte di nuove norme,
indirizzi strategici);
2. Progetti di innovazione sociale, come luogo di
partecipazione permanente di tutti gli stakeholder
3. Valorizzazione e supporto delle esperienze migliori di
innovazione, favorendone condivisione e replicabilità
4. Diffusione della cultura digitale e supporto per crescita
della consapevolezza di cittadini, imprese e PA
sull’importanza dell’innovazione (conferenze, workshop, e-
book, supporto a progetti conformi con la ns missione).
5. ConsultazioneEconomiadellaCondivisione
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Flavia Marzano
Cose
fatte
Open
Government
1. Open Data by Default in Italia (per legge)
2. Istituto Italiano Open Data
3. Manifesto per la trasparenza delle ONG
4. Open Government Partnership supporto alla definizione
del Piano di Azione Italiano
5. Carta di Intenti per l’Innovazione firmata da più di 150
candidati in parlamento
6. Processo partecipativo Agenda Digitale supporto a
Regione Umbria e Regione Lazio
7. Processo partecipativo per raccolta emendamenti (es.
Riforma PA su amministrazione aperta)
8. FOIA4Italy
6. ConsultazioneEconomiadellaCondivisione
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Flavia Marzano
La consultazione: perché?
• Le politiche pubbliche sono troppo spesso raccontate
attraverso semplificazioni pubblicate nei media, senza
entrare nel merito delle proposte.
• Le conversazione sui social media rimane superficiale,
ideologica e conflittuale.
• Gli strumenti di partecipazione sono troppo complessi
e orientati agli esperti.
• La discussione tecnica è ristretta a lobbisti e deputati.
• Il risultato finale sono politiche pubbliche che non
sfruttano l’intelligenza collettiva e connettiva.