2. Noi siamo Pazzi Saggi che fanno capriole,
pronunciano profezie e si grattano in
pubblico. Possiamo scherzare delle Grandi
Idee perché le nostre sgargianti origini nelle
riviste popolari ci fanno apparire innocui.
Come scrittori di fantascienza abbiamo
ogni ragione di godercela: abbiamo
influenza senza responsabilità. Pochissimi
si sentono in obbligo di prenderci sul serio
e tuttavia le nostre idee penetrano nella
cultura, si diffondono in maniera invisibile
come una radiazione di fondo.
“
6. “
I detriti parevano qualcosa cresciuto lì
dentro, un fungo di metallo e plastica
ritorti. Riusciva a distinguere i singoli
oggetti ma questi quasi subito
tornavano a confondersi nella massa: i
visceri di un televisore, vecchio al punto
da essere costellato dai moncherini di
vetro delle valvole, una parabolica
accartocciata, un bidone di fibra
marrone stipato di corrosi tubi di lega
metallica.
8. “
Il sorriso del barista si allargò ancora di
più. La sua bruttezza era leggendaria. In
un’epoca in cui la bellezza era alla
portata di tutte le tasche, c’era qualcosa
di araldico in quell’assenza. Quel
braccio meccanico cigolò quando si tese
a prendere un altro boccale. Era una
protesi militare russa, o manipolatore a
sette funzioni, con relativo feed-back,
racchiuso in un robusto involucro di
plastica rosea.
10. “
La matrice è una rappresentazione astratta
delle relazioni fra i sistemi di dati. I
programmatori autorizzati si inseriscono
nel settore della matrice appartenente ai
loro datori di lavoro e si trovano
circondati da luminose forme
geometriche che rappresentano i dati
della società. Torri e campi si dispiegano
nel non-spazio incolore della matrice,
questa allucinazione collettiva elettronica
che facilita il trattamento e lo scambio di
grandi quantità di dati.
12. “
Bobby era un cowboy. Bobby era uno
scassinatore, un ladro che perlustrava il
sistema nervoso elettronico
dell’umanità, razziava dati e crediti
nell’affollata matrice, lo spazio
monocromatico dove le uniche stelle
sono costituite da concentrazioni di
dati e in alto bruciano le galassie delle
multinazionali e le fredde braccia a
spirale dei sistemi militari.
14. “
”
Il sangue di una zaibatsu è fatto
di informazioni, non di gente.
La struttura è indipendente dalle
vite individuali che la
compongono. Le aziende sono
una forma di vita.
15. Tron Steven Lisberger 1982
Videodrome David Cronenberg 1983
Terminator James Cameron 1984
Max Headroom: 20 Minutes into the Future A. Jankel/R. Morton 1985
RoboCop Paul Verhoeven 1987
Akira Katsuhiro Otomo 1988
Tetsuo Shinya Tsukamoto 1989
Hardware Richard Stanley 1990
Ghost in the Shell Mamoru Oshii 1995
Nirvana Gabriele Salvatores 1997