2. Obiettivi formativi
Apprendere posture e tecniche che rilassano, rafforzano
e alleviano i problemi del corpo per il controllo del dolore
Acquisire strumenti del controllo del dolore durante il
parto con la respirazione guidata
Riconoscere le zone riflesse di trattamento del dolore
per modularlo
Apprendere le posizioni più confortevoli che favoriscono
il travaglio
Favorire il rilassamento per controllare il rilascio della
tensione ed intervenire efficacemente sul ciclo paura –
tensione - dolore
3. L'ostetrica e la
l'informazione pre-natale
La paura del dolore del parto e la volontà di informarsi
ed attrezzarsi per affrontarlo al meglio è forse
l’elemento che, più di ogni altro, spinge le donne a
seguire un corso di preparazione alla nascita.
Oggigiorno, infatti, difficilmente una primipara ha
avuto nella sua famiglia la possibilità di condividere
esperienze di parto e confrontarsi su questo
argomento. Esplicitare le proprie paure, con altre
donne e con il partner, risulta senz’altro utile e
“terapeutico”.
4. La respirazione
La respirazione diaframmatica
Influenza della respirazione sul sistema
nervoso
La diffusione del qi tramite il respiro
Il training autogeno
Respiro e rilascio emozionale
Respirazione guidata: perchè?
5. Canto carnatico
Il canto carnatico è un canto tradizionale del sud
dell'India che viene utilizzato come esercizio di
vocalizzazione e respirazione durante le pratiche
meditative e di visualizzazione. Viene anche chiamato
“canto delle vocali”, perché si parte da una “m”
sussurrata e poi si prosegue con le vocali (a, e, o, i, u)
per concludere col sussurro della “m” iniziale.
È molto semplice da praticare, non occorrono
particolari tecniche o conoscenze pregresse e da molti
anni viene spesso proposto durante i corsi di
accompagnamento al parto, grazie alla sua diffusione
in occidente da parte del medico F. Leboyer.
6. La posizione ginecologica
Se è bloccato a letto il bacino non può compiere
dei micromovimenti basculatori - nutazione
(antiversione) e contro nutazione (retroversione)
- che permettono il sensibile allargamento dei
diametri pelvici. L’osso posteriore del bacino, ha
in altre parole la capacità di ondulare avanti e
indietro, assecondando così il passaggio del
bambino: purchè sia libero di muoversi.
Le posizioni verticali nelle quali il bacino è libero,
facilitano il parto, mentre restare a letto ostacola
il parto, in quanto il bacino è impossibilitato a
muoversi poiché costretto contro il letto.
7. Ciclo
paura-tensione-dolore
Sul dolore del parto, si proiettano molte
concezioni e condizioni, che possono alterare la
sensibilità, la soglia e la sopportazione. Tanto
più la donna avrà paura di quel dolore, tanto più
il corpo reagirà a quel dolore.
Negli anni,30, il dottore Grantly Dick Read
(pionere delle ricerche sul controllo del dolore in
travaglio ed autore del libro “Childbirth without
fear”) definì in modo chiaro ed efficace questo
fenomeno con una specie di sillogismo:
paura - > tensione –> dolore
8. Il Training autogeno
Il Training autogeno è il primo metodo di rilassamento
nato in Europa da J.H. Schultz e da cui prendono
avvio quasi tutti i successivi
“Il principio del metodo del T.A. è di indurre
attraverso esercizi fisiologici e razionali una
disconnessione generale dell'organismo che per
analogia con i lavori sull'ipnosi permette tutte le
realizzazioni proprie agli stati suggestivi”
E' un metodo di decontrazione muscolare basato
sull'autoipnosi.
9. Sciogliere la tensione
e dare sostegno
I punti sono stimolati durante le contrazioni,
aumentando la pressione (peso) quando queste
acquistano intensità. Tra una contrazione e
l’altra può essere utile fare dei tamburellamenti
o esercitare una pressione generale più leggera.
Si devono individuare le zone dove la donna ha
tensione o dove ha piacere del contatto.
Alcune persone sono più sensibili e potrebbero
avere una reazione dopo pochi secondi mentre
altre potrebbero non sentire nulla anche dopo
alcuni minuti.