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ICT e Smartness
per il futuro
delle nostre città
e dei nostri territori
Giovanni Borga
Università Iuav di Venezia
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Chi sono
Chi sono:
Architetto, PhD in Nuove Tecnologie e Informazione Territorio Ambiente
Ricercatore all’Università Iuav di Venezia sui temi delle Tecnologie ICT per la Smart City
Socio fondatore di UniSky, lo spin-off dell’Università Iuav di Venezia ora startup innovativa ai
sensi della L.221/12
Di cosa mi occupo:
Svolgo attività di ricerca e sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico per la
conoscenza e il governo di città, territorio e ambiente.
Mi occupo di formazione su queste tematiche, sia sul versante del training software, sia su
quello metodologico della progettazione di quadri di conoscenza condivisi per il supporto ai
processi di governance della città e del territorio.
Ho scritto City Sensing, un libro che raccoglie esperienze di ricerca e prototipazione di sistemi
di rilevamento diffuso e pervasivo condotti nell’arco di circa 4 anni di ricerca all’Università Iuav
di Venezia e di attività professionale in UniSky.
2
Sulla Smartness
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
La Smartness
Di Smart Cities in Italia si parla ormai da quasi cinque anni.
Da poco si inizia a parlare anche di Smart Land in quanto è sempre più evidente il rapporto tra l’ambiente
costruito e quello naturale.
Alcuni aspetti oggi si sono sedimentati e sono riconducibili alla ricerca di Smartness:
4
Potenziale della città e del territorio che è
opportuno valorizzare
• Risorse naturali
• Risorse culturali
• Risorse socio-economiche
• Potenzialità sinergiche generate dalla coesistenza di funzioni diverse
Problematiche tipiche dell’era moderna
per cui servono anche nuovi strumenti
• Inquinamento
• Bassa qualità dei servizi
• Funzioni troppo complesse
• Svalutazione / degrado di beni collettivi
• Attività insostenibili
• Criticità sociali – iniquità – ingiustizia
Maggior uso di tecnologie
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Informazioni
(Proliferazione di fonti e mezzi,
incoerenze, ridondanze)
5
Occorre più intelligenza?
Da cosa nasce questo «desiderio di smartness»?
Probabilmente molte delle istanze che abbiamo citato sono caratterizzate da una inedita complessità che ci
dà la percezione di non riuscire ad avere un adeguato controllo dei fenomeni che ne stanno alla base.
Di fatto molti degli elementi in gioco sono numericamente incrementati:
Regole
(Stratificazione di strumenti
regolativi, incoerenze,
ridondanze)
Oggetti
(Beni, manufatti,
dispositivi e oggetti
complessi)
Relazioni
Persone
(Aumento demografico e
concentrazione nelle aree
urbane)
Attività
(Nuove attività, attività
immateriali)
Probabilmente è questa maggiore complessità che ci porta a ricercare modalità e strumenti più “intelligenti”.
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 6
Una riflessione sul significato di «intelligenza»
• Trarre delle conclusioni a partire da ciò che ci è noto
• Fare previsioni riguardo al futuro
• Esprimere un giudizio
• Risolvere un problema mai incontrato in precedenza
• Scoprire aspetti non considerati
• Comprendere e fronteggiare situazioni nuove, a volte
adattarsi
• Elaborare modelli astratti della realtà
• Scoprire relazioni tra elementi del pensiero, sapere, passato
ambiente
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 7
Esercitare l’intelligenza
Trarre conclusioni
Fare previsioni
Dare giudizi
Scoperta di
relazioni
Adattamento
Elementi noti
Modelli astratti
Conoscenza condivisa
Studio / analisi
Consapevolezza
Sperimentazione
Valutazione
Affrontare
nuovi problemi
nuovi aspetti
nuove situazioni
Creatività
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
8
Da non confondere con l’intelligenza
• Efficienza
 Possiamo osservare molti sistemi efficienti che non sono affatto
intelligenti
• Crescita
 Va definito cosa deve crescere
 Va trovato un modo per misurarla
• Benessere e ricchezza
 Come molti altri fattori, anche il benessere e la ricchezza sono parametri
che vanno valutati all’interno di uno scenario complessivo, non da soli.
• …
Questi aspetti non
sono forse più
parametri di giudizio
di una soluzione
Smart ?
smart
smart
Potremmo immaginare la Smartness
come funzione di essi?
f (efficienza, crescita, benessere, …)
Consideriamo che spesso alcuni di
questi fattori sono inversamente
correlati.
In un processo
multi-fattoriale spesso
la cosa difficile è capire
se la direzione presa
è quella giusta
Sulle ICT
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 10
Come possono aiutarci le ICT?
Nel settore delle ICT per la città, il territorio e l’ambiente spesso si
raggruppano strumentalmente le risorse in tre grandi categorie:
Tecnologie che misurano e registrano le caratteristiche dell’ambiente
Le osservazioni che possono essere condotte con rapporti osservatore-oggetto diversi,
da remoto a prossimo fino a quello pervasivo
Tecnologie che permettono di analizzare ed estrarre valore aggiunto dalle misure
Secondo la disciplina producono informazione utile partendo dai dati
Tecnologie che permettono l’utilizzo delle informazioni prodotte
L’utilizzo o genericamente accesso alle informazioni, da quello monodirezionale a quello
gestionale completo, passando per le diverse modalità di utilizzo cooperativo multi-livello
Qual è dunque lo stato dell’arte di questi strumenti? E quali le problematiche connesse?
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 11
ICT per ottenere nuovi dati
Paradigma HI-RES
Paradigma del tempo reale
e della multitemporalità
Gli strumenti per ottenere nuovi dati hanno avuto negli ultimi anni uno
sviluppo eccezionale, modificando sensibilmente i paradigmi consolidati.
Paradigma 3D
e modelli quantitativi
Paradigma della pervasività
Da produzione centralizzata
a produzione distribuita
Paradigma del low-cost
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 12
ICT per ottenere nuovi dati
Nuovi paradigmi evidenziano nuove problematiche
 Adeguamento degli strumenti
 Occorrono più performances e architetture tecnologiche diverse (ad. es. cloud oriented)
 Adeguamento delle competenze
 Occorre un riallineamento continuo delle competenze
 Modelli di gestione e manutenzione
 Cambiano le logiche di aggiornamento dei dati e di mantenimento dei sistemi
 Superamento del dato certificato
 Spesso non c’è da scegliere tra dato certificato o non certificato ma il dato più adatto
 Il problema non è più se il dato è certificato ma chi lo gestisce e quali caratteristiche dichiara
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 13
ICT per estrarre informazione dai dati
Nella teoria, l’informazione diviene tale quando si contestualizza un dato,
ovvero quando si integra quel dato con altri elementi propri del contesto applicativo.
Entrano dunque in gioco gli strumenti di analisi, elaborazione / correlazione dei dati.
Classificatori automatici
Analisi multitemporali
Big/Linked data analysis tools
Metadata & Semantics
Quantificazione /
Contabilizzazione
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 14
ICT per estrarre informazione dai dati
Le problematiche evidenziate dall’impiego di nuovi strumenti e nuove tecniche
da un lato riprendono quelle associate a i paradigmi precedenti, dall’altro conferiscono un
nuovo ruolo ad alcune specifiche capacità.
 «Progettare l’informazione»
 Occorre sviluppare la capacità di trattare dati diversi e disomogenei
 Interdisciplinarietà
 I dati e le informazioni afferiscono a discipline diverse, storicamente separate ma che ora
occorre far dialogare
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 15
ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni
L’accesso permette di creare conoscenza dall’informazione.
Strumenti e modi di accedere ed elaborare informazioni hanno un ruolo strategico.
Open data
Open web services
Architetture web
Approcci distribuiti
Augmented reality
3D & Mobiles
Data visualisation
Info-design
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 16
ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni
Anche per quanto riguarda gli strumenti di accesso all’informazione molte delle
criticità sono riferibili a quanto già evidenziato.
Tuttavia alcuni aspetti sono peculiari.
 Criticità di origine culturale
 In molti casi le basi informative sono utilizzate per giustificare ruoli e gerarchie
 Manca la percezione dell’informazione pubblica come bene collettivo
 Criticità connesse alla mancanza di competenze tecniche e progettuali
 Un livello minimo di competenza da parte dei segmenti dirigenziali di enti, aziende e
organizzazioni consente di dare le giuste direttive agli specialisti nella creazione di nuove
architetture informative
Una questione di approccio …
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 18
Approcci più o meno Smart
Luca Debiase (2013)
«Discutendo della concreta applicazione di questa progettualità (smart
city ndr), si sono distinti coloro che la vedevano come una forma di
innovazione digitale di qualcosa (traffico, pubblica amministrazione,
sanità, e così via) e coloro che la vedano come una forma di
rinnovamento urbanistico destinato alla qualità della vita: non si può
negare che la seconda idea convinca di più, ma è anche chiaro che la
prima ha una forma più adatta a raccogliere finanziamenti»
Già qualche anno fa Debiase delineava una sorta di dicotomia nell’approccio allo sviluppo di
soluzioni smart per la città, ovvero:
 Un approccio più technology-driven
 Un altro approccio più squisitamente disciplinare
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 19
Sviluppare soluzioni Smart a forte contributo tecnologico
Nel decidere un approccio siamo ormai consapevoli che:
 Non bisogna dare eccessivo peso alle tecnologie ma considerarle in funzione degli
obiettivi
 E’ necessario conoscere sufficientemente le tecnologie per poterle orientare
efficacemente alle applicazioni
Tuttavia:
 Dopo quasi cinque anni ci troviamo ad osservare e valutare centinaia di «ricette smart»
senza riuscire a capire se sono buone o cattive
 Sappiamo forse distinguerne gli obiettivi buoni da quelli cattivi :-)
 Come anche riusciamo abbastanza a distinguere buone tecnologie da tecnologie meno
buone o obsolete
Come muoverci dunque per essere «un po’ più smart»?
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 20
Un team multidisciplinare è Smart
Un gruppo di specialisti può mettere in relazione strumenti
con obiettivi lavorando in modo sinergico:
 Esperti della tematica e delle problematiche connesse
(generalmente più di uno, quando le discipline coinvolte
sono diverse)
+
 Esperto di hardware e reti
 Esperto di software
 Esperto di dati ed elaborazioni
 Esperto di comunicazione, percezione, interazione
Sempre in modo cooperativo, occorre progettare e realizzare i meccanismi di monitoraggio
e valutazione
Definizione obiettivi
e domanda di
conoscenza
Sviluppo della base
conoscitiva e degli
strumenti operativi
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 21
Quantificare è Smart
Nell’ottica di dare oggettività a confronti, valutazioni, e decisioni la possibilità di
generare parametri quantitativi è un requisito centrale per una soluzione Smart.
In questo esempio la «Smart M.App for Agriculture» sviluppata da Stefano Picchio per il concorso
IGNITE di Hexagon geospatial è tra i 20 finalisti a livello mondiale.
L’applicazione, pensata per supportare le pratiche agricole, è imperniata sul concetto di quantificazione
e confronto multi-temporale di un set di indici numerici georiferiti.
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 22
Cooperare è Smart
Le ormai note dinamiche del web 2.0 hanno
evidenziato i vantaggi delle sinergie che si possono
generare integrando contributi e competenze diverse.
Gli approcci tech-driven ha portato spesso a creare
forum e blog per ogni occasione senza agganciarli
ad un reale processo.
In alternativa una generale indicazione a «fare
rete» senza preoccuparsi di come evitare
l’autoreferenzialità e come sedimentare dati e
informazioni si dimostra quanto mai inconsistente.
In questo esempio, un approccio «più smart» per il
piano di sicurezza stradale a Rovigo, ha consentito
ad esempio di mettere a punto un meccanismo
dinamico di «taratura» dell’indicatore di rischio
mediante un programma di confronti con panel di
utenti della strada e di soggetti istituzionali.
Mappa del
rischio per il
piano di
sicurezza
stradale in
provincia di
Rovigo
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 23
Consapevolezza è Smart
E.W.A.R.E. è il neonato sistema di early warning per i rischi naturali e le emergenze di
casa geoSDI.
(CNR – IMAA).
Dal punto di vista
tecnologico non è
nulla di nuovo perché
è un semplice
aggregatore di dati in
rete.
Dal punto di vista
concettuale la novità
sta nella correlazione
di dati assolutamente
disomogenei presenti
in Internet sulla base
della posizione
geografica.
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 24
Geografico è Smart (land&city)
Geografico non significa solo rappresentare in mappa.
Significa soprattutto «pensare» come mappa.
Immaginiamo di avere uno scenario in cui tre fattori di impatto F1, F2, F3 hanno effetti su
tre tipologie di soggetti A, B, C secondo gli indici espressi nella seguente tabella:
F1 F2 F3
A 0 1 0
B -1 0 1
C 0 0 0
Noto che F1 influisce negativamente su B mentre non ha effetti su A e C.
Altrettanto F2 ha effetti su A e F3 su B.
Se non considero i rapporti spaziali posso calcolare un impatto globale di (1+1-1) = 1
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 25
Geografico è Smart (land&city)
Se invece risulta che gli impatti di F1, F2 e F3 hanno una distribuzione non
globale ma differiscono in base alla localizzazione, e che la distribuzione di A, B e C non è
omogenea ma la situazione è quella esemplificata nella figura che segue:
F1 F2 F3
A 0 1 0
B -1 0 1
C 0 0 0
A
F1
F2 + F3
B
C
Ne conseguirà che nella tabella solo
alcune celle hanno significato:
E il bilancio diventa -1.
… o una questione di progetto
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 27
Anatomia di una soluzione Smart
Provare a scomporre una soluzione progettuale nelle sue componenti
principali può essere un buon esercizio per ripensare la progettazione:
• Vision – Obiettivi - Sistema di valori
• Base di conoscenza condivisa
• Repository open di dati e servizi
• Sistema di interazione tra attori
• Co-design / Co-working
• Meccanismi di sedimentazione
delle nuove conoscenze prodotte
• Sistema di supporto decisionale
• Meccanismi di monitoraggio
• Information / Communication /
Interaction Design
• Modello di manutenzione
• … ?
Esempio di impianto progettuale: Energy Web Feltre – sistema di
conoscenza condivisa per lo sviluppo di politiche di
efficientamento energetico a scala urbana
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 28
Riflessione conclusiva aperta
Occupandomi di formazione non possono non sviluppare una considerazione,
a partire in primis dalla precedente slide.
E’ piuttosto chiaro come attualmente il sistema formativo italiano non preveda una figura
professionale specifica per un profilo che sia in grado di governare lo sviluppo di una
soluzione Smart.
Le domande che ci possiamo porre sono molte. Alcune di queste sono:
 Serve veramente una professionalità specifica per questo tipo di attività?
 Ci sono alcune professionalità esistenti che sono particolarmente adatte? Di che
estrazione sono?
 Come comportarci di fronte all’alto grado di interdisciplinarietà che sembra
caratterizzare fortemente questo tipo di progetti?
 Se serve una professionalità specifica, serve anche una scuola e una formazione
specifica?
 …
… che risposte ci diamo?
Grazie dell’attenzione
ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Contatti e riferimenti
Giovanni Borga architetto
www.borga.it
Università Iuav di Venezia
Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi
www.iuav.it www.iuav.it/Ateneo1/strutture-/progettazi www.laureasmartcityiuav.info
UniSky Srl
spin-off dell’Università Iuav di Venezia – PMI innovativa L.33/2015
www.unisky.it

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LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori - Giovanni Borga (IUAV - Università di Venezia)

  • 1. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga Università Iuav di Venezia
  • 2. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga Chi sono Chi sono: Architetto, PhD in Nuove Tecnologie e Informazione Territorio Ambiente Ricercatore all’Università Iuav di Venezia sui temi delle Tecnologie ICT per la Smart City Socio fondatore di UniSky, lo spin-off dell’Università Iuav di Venezia ora startup innovativa ai sensi della L.221/12 Di cosa mi occupo: Svolgo attività di ricerca e sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico per la conoscenza e il governo di città, territorio e ambiente. Mi occupo di formazione su queste tematiche, sia sul versante del training software, sia su quello metodologico della progettazione di quadri di conoscenza condivisi per il supporto ai processi di governance della città e del territorio. Ho scritto City Sensing, un libro che raccoglie esperienze di ricerca e prototipazione di sistemi di rilevamento diffuso e pervasivo condotti nell’arco di circa 4 anni di ricerca all’Università Iuav di Venezia e di attività professionale in UniSky. 2
  • 4. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga La Smartness Di Smart Cities in Italia si parla ormai da quasi cinque anni. Da poco si inizia a parlare anche di Smart Land in quanto è sempre più evidente il rapporto tra l’ambiente costruito e quello naturale. Alcuni aspetti oggi si sono sedimentati e sono riconducibili alla ricerca di Smartness: 4 Potenziale della città e del territorio che è opportuno valorizzare • Risorse naturali • Risorse culturali • Risorse socio-economiche • Potenzialità sinergiche generate dalla coesistenza di funzioni diverse Problematiche tipiche dell’era moderna per cui servono anche nuovi strumenti • Inquinamento • Bassa qualità dei servizi • Funzioni troppo complesse • Svalutazione / degrado di beni collettivi • Attività insostenibili • Criticità sociali – iniquità – ingiustizia Maggior uso di tecnologie
  • 5. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga Informazioni (Proliferazione di fonti e mezzi, incoerenze, ridondanze) 5 Occorre più intelligenza? Da cosa nasce questo «desiderio di smartness»? Probabilmente molte delle istanze che abbiamo citato sono caratterizzate da una inedita complessità che ci dà la percezione di non riuscire ad avere un adeguato controllo dei fenomeni che ne stanno alla base. Di fatto molti degli elementi in gioco sono numericamente incrementati: Regole (Stratificazione di strumenti regolativi, incoerenze, ridondanze) Oggetti (Beni, manufatti, dispositivi e oggetti complessi) Relazioni Persone (Aumento demografico e concentrazione nelle aree urbane) Attività (Nuove attività, attività immateriali) Probabilmente è questa maggiore complessità che ci porta a ricercare modalità e strumenti più “intelligenti”.
  • 6. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 6 Una riflessione sul significato di «intelligenza» • Trarre delle conclusioni a partire da ciò che ci è noto • Fare previsioni riguardo al futuro • Esprimere un giudizio • Risolvere un problema mai incontrato in precedenza • Scoprire aspetti non considerati • Comprendere e fronteggiare situazioni nuove, a volte adattarsi • Elaborare modelli astratti della realtà • Scoprire relazioni tra elementi del pensiero, sapere, passato ambiente
  • 7. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 7 Esercitare l’intelligenza Trarre conclusioni Fare previsioni Dare giudizi Scoperta di relazioni Adattamento Elementi noti Modelli astratti Conoscenza condivisa Studio / analisi Consapevolezza Sperimentazione Valutazione Affrontare nuovi problemi nuovi aspetti nuove situazioni Creatività
  • 8. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 8 Da non confondere con l’intelligenza • Efficienza  Possiamo osservare molti sistemi efficienti che non sono affatto intelligenti • Crescita  Va definito cosa deve crescere  Va trovato un modo per misurarla • Benessere e ricchezza  Come molti altri fattori, anche il benessere e la ricchezza sono parametri che vanno valutati all’interno di uno scenario complessivo, non da soli. • … Questi aspetti non sono forse più parametri di giudizio di una soluzione Smart ? smart smart Potremmo immaginare la Smartness come funzione di essi? f (efficienza, crescita, benessere, …) Consideriamo che spesso alcuni di questi fattori sono inversamente correlati. In un processo multi-fattoriale spesso la cosa difficile è capire se la direzione presa è quella giusta
  • 10. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 10 Come possono aiutarci le ICT? Nel settore delle ICT per la città, il territorio e l’ambiente spesso si raggruppano strumentalmente le risorse in tre grandi categorie: Tecnologie che misurano e registrano le caratteristiche dell’ambiente Le osservazioni che possono essere condotte con rapporti osservatore-oggetto diversi, da remoto a prossimo fino a quello pervasivo Tecnologie che permettono di analizzare ed estrarre valore aggiunto dalle misure Secondo la disciplina producono informazione utile partendo dai dati Tecnologie che permettono l’utilizzo delle informazioni prodotte L’utilizzo o genericamente accesso alle informazioni, da quello monodirezionale a quello gestionale completo, passando per le diverse modalità di utilizzo cooperativo multi-livello Qual è dunque lo stato dell’arte di questi strumenti? E quali le problematiche connesse?
  • 11. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 11 ICT per ottenere nuovi dati Paradigma HI-RES Paradigma del tempo reale e della multitemporalità Gli strumenti per ottenere nuovi dati hanno avuto negli ultimi anni uno sviluppo eccezionale, modificando sensibilmente i paradigmi consolidati. Paradigma 3D e modelli quantitativi Paradigma della pervasività Da produzione centralizzata a produzione distribuita Paradigma del low-cost
  • 12. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 12 ICT per ottenere nuovi dati Nuovi paradigmi evidenziano nuove problematiche  Adeguamento degli strumenti  Occorrono più performances e architetture tecnologiche diverse (ad. es. cloud oriented)  Adeguamento delle competenze  Occorre un riallineamento continuo delle competenze  Modelli di gestione e manutenzione  Cambiano le logiche di aggiornamento dei dati e di mantenimento dei sistemi  Superamento del dato certificato  Spesso non c’è da scegliere tra dato certificato o non certificato ma il dato più adatto  Il problema non è più se il dato è certificato ma chi lo gestisce e quali caratteristiche dichiara
  • 13. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 13 ICT per estrarre informazione dai dati Nella teoria, l’informazione diviene tale quando si contestualizza un dato, ovvero quando si integra quel dato con altri elementi propri del contesto applicativo. Entrano dunque in gioco gli strumenti di analisi, elaborazione / correlazione dei dati. Classificatori automatici Analisi multitemporali Big/Linked data analysis tools Metadata & Semantics Quantificazione / Contabilizzazione
  • 14. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 14 ICT per estrarre informazione dai dati Le problematiche evidenziate dall’impiego di nuovi strumenti e nuove tecniche da un lato riprendono quelle associate a i paradigmi precedenti, dall’altro conferiscono un nuovo ruolo ad alcune specifiche capacità.  «Progettare l’informazione»  Occorre sviluppare la capacità di trattare dati diversi e disomogenei  Interdisciplinarietà  I dati e le informazioni afferiscono a discipline diverse, storicamente separate ma che ora occorre far dialogare
  • 15. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 15 ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni L’accesso permette di creare conoscenza dall’informazione. Strumenti e modi di accedere ed elaborare informazioni hanno un ruolo strategico. Open data Open web services Architetture web Approcci distribuiti Augmented reality 3D & Mobiles Data visualisation Info-design
  • 16. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 16 ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni Anche per quanto riguarda gli strumenti di accesso all’informazione molte delle criticità sono riferibili a quanto già evidenziato. Tuttavia alcuni aspetti sono peculiari.  Criticità di origine culturale  In molti casi le basi informative sono utilizzate per giustificare ruoli e gerarchie  Manca la percezione dell’informazione pubblica come bene collettivo  Criticità connesse alla mancanza di competenze tecniche e progettuali  Un livello minimo di competenza da parte dei segmenti dirigenziali di enti, aziende e organizzazioni consente di dare le giuste direttive agli specialisti nella creazione di nuove architetture informative
  • 17. Una questione di approccio …
  • 18. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 18 Approcci più o meno Smart Luca Debiase (2013) «Discutendo della concreta applicazione di questa progettualità (smart city ndr), si sono distinti coloro che la vedevano come una forma di innovazione digitale di qualcosa (traffico, pubblica amministrazione, sanità, e così via) e coloro che la vedano come una forma di rinnovamento urbanistico destinato alla qualità della vita: non si può negare che la seconda idea convinca di più, ma è anche chiaro che la prima ha una forma più adatta a raccogliere finanziamenti» Già qualche anno fa Debiase delineava una sorta di dicotomia nell’approccio allo sviluppo di soluzioni smart per la città, ovvero:  Un approccio più technology-driven  Un altro approccio più squisitamente disciplinare
  • 19. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 19 Sviluppare soluzioni Smart a forte contributo tecnologico Nel decidere un approccio siamo ormai consapevoli che:  Non bisogna dare eccessivo peso alle tecnologie ma considerarle in funzione degli obiettivi  E’ necessario conoscere sufficientemente le tecnologie per poterle orientare efficacemente alle applicazioni Tuttavia:  Dopo quasi cinque anni ci troviamo ad osservare e valutare centinaia di «ricette smart» senza riuscire a capire se sono buone o cattive  Sappiamo forse distinguerne gli obiettivi buoni da quelli cattivi :-)  Come anche riusciamo abbastanza a distinguere buone tecnologie da tecnologie meno buone o obsolete Come muoverci dunque per essere «un po’ più smart»?
  • 20. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 20 Un team multidisciplinare è Smart Un gruppo di specialisti può mettere in relazione strumenti con obiettivi lavorando in modo sinergico:  Esperti della tematica e delle problematiche connesse (generalmente più di uno, quando le discipline coinvolte sono diverse) +  Esperto di hardware e reti  Esperto di software  Esperto di dati ed elaborazioni  Esperto di comunicazione, percezione, interazione Sempre in modo cooperativo, occorre progettare e realizzare i meccanismi di monitoraggio e valutazione Definizione obiettivi e domanda di conoscenza Sviluppo della base conoscitiva e degli strumenti operativi
  • 21. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 21 Quantificare è Smart Nell’ottica di dare oggettività a confronti, valutazioni, e decisioni la possibilità di generare parametri quantitativi è un requisito centrale per una soluzione Smart. In questo esempio la «Smart M.App for Agriculture» sviluppata da Stefano Picchio per il concorso IGNITE di Hexagon geospatial è tra i 20 finalisti a livello mondiale. L’applicazione, pensata per supportare le pratiche agricole, è imperniata sul concetto di quantificazione e confronto multi-temporale di un set di indici numerici georiferiti.
  • 22. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 22 Cooperare è Smart Le ormai note dinamiche del web 2.0 hanno evidenziato i vantaggi delle sinergie che si possono generare integrando contributi e competenze diverse. Gli approcci tech-driven ha portato spesso a creare forum e blog per ogni occasione senza agganciarli ad un reale processo. In alternativa una generale indicazione a «fare rete» senza preoccuparsi di come evitare l’autoreferenzialità e come sedimentare dati e informazioni si dimostra quanto mai inconsistente. In questo esempio, un approccio «più smart» per il piano di sicurezza stradale a Rovigo, ha consentito ad esempio di mettere a punto un meccanismo dinamico di «taratura» dell’indicatore di rischio mediante un programma di confronti con panel di utenti della strada e di soggetti istituzionali. Mappa del rischio per il piano di sicurezza stradale in provincia di Rovigo
  • 23. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 23 Consapevolezza è Smart E.W.A.R.E. è il neonato sistema di early warning per i rischi naturali e le emergenze di casa geoSDI. (CNR – IMAA). Dal punto di vista tecnologico non è nulla di nuovo perché è un semplice aggregatore di dati in rete. Dal punto di vista concettuale la novità sta nella correlazione di dati assolutamente disomogenei presenti in Internet sulla base della posizione geografica.
  • 24. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 24 Geografico è Smart (land&city) Geografico non significa solo rappresentare in mappa. Significa soprattutto «pensare» come mappa. Immaginiamo di avere uno scenario in cui tre fattori di impatto F1, F2, F3 hanno effetti su tre tipologie di soggetti A, B, C secondo gli indici espressi nella seguente tabella: F1 F2 F3 A 0 1 0 B -1 0 1 C 0 0 0 Noto che F1 influisce negativamente su B mentre non ha effetti su A e C. Altrettanto F2 ha effetti su A e F3 su B. Se non considero i rapporti spaziali posso calcolare un impatto globale di (1+1-1) = 1
  • 25. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 25 Geografico è Smart (land&city) Se invece risulta che gli impatti di F1, F2 e F3 hanno una distribuzione non globale ma differiscono in base alla localizzazione, e che la distribuzione di A, B e C non è omogenea ma la situazione è quella esemplificata nella figura che segue: F1 F2 F3 A 0 1 0 B -1 0 1 C 0 0 0 A F1 F2 + F3 B C Ne conseguirà che nella tabella solo alcune celle hanno significato: E il bilancio diventa -1.
  • 26. … o una questione di progetto
  • 27. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 27 Anatomia di una soluzione Smart Provare a scomporre una soluzione progettuale nelle sue componenti principali può essere un buon esercizio per ripensare la progettazione: • Vision – Obiettivi - Sistema di valori • Base di conoscenza condivisa • Repository open di dati e servizi • Sistema di interazione tra attori • Co-design / Co-working • Meccanismi di sedimentazione delle nuove conoscenze prodotte • Sistema di supporto decisionale • Meccanismi di monitoraggio • Information / Communication / Interaction Design • Modello di manutenzione • … ? Esempio di impianto progettuale: Energy Web Feltre – sistema di conoscenza condivisa per lo sviluppo di politiche di efficientamento energetico a scala urbana
  • 28. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 28 Riflessione conclusiva aperta Occupandomi di formazione non possono non sviluppare una considerazione, a partire in primis dalla precedente slide. E’ piuttosto chiaro come attualmente il sistema formativo italiano non preveda una figura professionale specifica per un profilo che sia in grado di governare lo sviluppo di una soluzione Smart. Le domande che ci possiamo porre sono molte. Alcune di queste sono:  Serve veramente una professionalità specifica per questo tipo di attività?  Ci sono alcune professionalità esistenti che sono particolarmente adatte? Di che estrazione sono?  Come comportarci di fronte all’alto grado di interdisciplinarietà che sembra caratterizzare fortemente questo tipo di progetti?  Se serve una professionalità specifica, serve anche una scuola e una formazione specifica?  …
  • 29. … che risposte ci diamo? Grazie dell’attenzione
  • 30. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga Contatti e riferimenti Giovanni Borga architetto www.borga.it Università Iuav di Venezia Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi www.iuav.it www.iuav.it/Ateneo1/strutture-/progettazi www.laureasmartcityiuav.info UniSky Srl spin-off dell’Università Iuav di Venezia – PMI innovativa L.33/2015 www.unisky.it

Editor's Notes

  1. Questa maggiore complessità ci porta a ricercare modalità e strumenti più “intelligenti”, da un lato per risolvere problemi, dall’altro per sfruttare appieno risorse possibilmente senza depauperarle; e ovviamente nel far questo si va alla ricerca di quanto di meglio l’innovazione tecnologica ci piò offrire senza tuttavia escludere la possibilità di realizzare soluzioni smart non ICT-based.
  2. Un esercizio di associazione di concetti ci permette di identificare i requisiti richiesti alle soluzioni Smart. Conoscenza di base adeguata – strumenti di analisi – permettere sperimentazioni – creare consapevolezza – applicare la creatività – consentire valutazioni quanto più oggettive possibile.
  3. Ecco quindi un altro requisito importante che dobbiamo richiedere a una soluzione smart: che ci dia in modo chiaro e quanto più oggettivo e tempestivo se stiamo andando verso l’obiettivo o se ci stiamo allontanando. Magari anche se lo stiamo facendo con i tempi giusti e rispettando i vincoli che ci siamo posti.
  4. Questa lunga premessa vorrebbe aiutarci a capire se gli strumenti innovativi che pensiamo di utilizzare possono dare un contributo sostanziale a una o più delle questioni che abbiamo delineato. Parliamo quindi di ICT …
  5. Low-cost: anche DIM, MMS, Droni