Nella sessione plenaria "tecnologie, dati e soluzioni per la città e il territorio" della Conferenza LandCity Revolution 2016, è stata presentata da Giovanni Borga dello IUAV - Università di Venezia, la relazione "ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori".
Similar to LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori - Giovanni Borga (IUAV - Università di Venezia)
Similar to LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori - Giovanni Borga (IUAV - Università di Venezia) (20)
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LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori - Giovanni Borga (IUAV - Università di Venezia)
1. ICT e Smartness
per il futuro
delle nostre città
e dei nostri territori
Giovanni Borga
Università Iuav di Venezia
2. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Chi sono
Chi sono:
Architetto, PhD in Nuove Tecnologie e Informazione Territorio Ambiente
Ricercatore all’Università Iuav di Venezia sui temi delle Tecnologie ICT per la Smart City
Socio fondatore di UniSky, lo spin-off dell’Università Iuav di Venezia ora startup innovativa ai
sensi della L.221/12
Di cosa mi occupo:
Svolgo attività di ricerca e sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico per la
conoscenza e il governo di città, territorio e ambiente.
Mi occupo di formazione su queste tematiche, sia sul versante del training software, sia su
quello metodologico della progettazione di quadri di conoscenza condivisi per il supporto ai
processi di governance della città e del territorio.
Ho scritto City Sensing, un libro che raccoglie esperienze di ricerca e prototipazione di sistemi
di rilevamento diffuso e pervasivo condotti nell’arco di circa 4 anni di ricerca all’Università Iuav
di Venezia e di attività professionale in UniSky.
2
4. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
La Smartness
Di Smart Cities in Italia si parla ormai da quasi cinque anni.
Da poco si inizia a parlare anche di Smart Land in quanto è sempre più evidente il rapporto tra l’ambiente
costruito e quello naturale.
Alcuni aspetti oggi si sono sedimentati e sono riconducibili alla ricerca di Smartness:
4
Potenziale della città e del territorio che è
opportuno valorizzare
• Risorse naturali
• Risorse culturali
• Risorse socio-economiche
• Potenzialità sinergiche generate dalla coesistenza di funzioni diverse
Problematiche tipiche dell’era moderna
per cui servono anche nuovi strumenti
• Inquinamento
• Bassa qualità dei servizi
• Funzioni troppo complesse
• Svalutazione / degrado di beni collettivi
• Attività insostenibili
• Criticità sociali – iniquità – ingiustizia
Maggior uso di tecnologie
5. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Informazioni
(Proliferazione di fonti e mezzi,
incoerenze, ridondanze)
5
Occorre più intelligenza?
Da cosa nasce questo «desiderio di smartness»?
Probabilmente molte delle istanze che abbiamo citato sono caratterizzate da una inedita complessità che ci
dà la percezione di non riuscire ad avere un adeguato controllo dei fenomeni che ne stanno alla base.
Di fatto molti degli elementi in gioco sono numericamente incrementati:
Regole
(Stratificazione di strumenti
regolativi, incoerenze,
ridondanze)
Oggetti
(Beni, manufatti,
dispositivi e oggetti
complessi)
Relazioni
Persone
(Aumento demografico e
concentrazione nelle aree
urbane)
Attività
(Nuove attività, attività
immateriali)
Probabilmente è questa maggiore complessità che ci porta a ricercare modalità e strumenti più “intelligenti”.
6. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 6
Una riflessione sul significato di «intelligenza»
• Trarre delle conclusioni a partire da ciò che ci è noto
• Fare previsioni riguardo al futuro
• Esprimere un giudizio
• Risolvere un problema mai incontrato in precedenza
• Scoprire aspetti non considerati
• Comprendere e fronteggiare situazioni nuove, a volte
adattarsi
• Elaborare modelli astratti della realtà
• Scoprire relazioni tra elementi del pensiero, sapere, passato
ambiente
7. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 7
Esercitare l’intelligenza
Trarre conclusioni
Fare previsioni
Dare giudizi
Scoperta di
relazioni
Adattamento
Elementi noti
Modelli astratti
Conoscenza condivisa
Studio / analisi
Consapevolezza
Sperimentazione
Valutazione
Affrontare
nuovi problemi
nuovi aspetti
nuove situazioni
Creatività
8. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
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Da non confondere con l’intelligenza
• Efficienza
Possiamo osservare molti sistemi efficienti che non sono affatto
intelligenti
• Crescita
Va definito cosa deve crescere
Va trovato un modo per misurarla
• Benessere e ricchezza
Come molti altri fattori, anche il benessere e la ricchezza sono parametri
che vanno valutati all’interno di uno scenario complessivo, non da soli.
• …
Questi aspetti non
sono forse più
parametri di giudizio
di una soluzione
Smart ?
smart
smart
Potremmo immaginare la Smartness
come funzione di essi?
f (efficienza, crescita, benessere, …)
Consideriamo che spesso alcuni di
questi fattori sono inversamente
correlati.
In un processo
multi-fattoriale spesso
la cosa difficile è capire
se la direzione presa
è quella giusta
10. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 10
Come possono aiutarci le ICT?
Nel settore delle ICT per la città, il territorio e l’ambiente spesso si
raggruppano strumentalmente le risorse in tre grandi categorie:
Tecnologie che misurano e registrano le caratteristiche dell’ambiente
Le osservazioni che possono essere condotte con rapporti osservatore-oggetto diversi,
da remoto a prossimo fino a quello pervasivo
Tecnologie che permettono di analizzare ed estrarre valore aggiunto dalle misure
Secondo la disciplina producono informazione utile partendo dai dati
Tecnologie che permettono l’utilizzo delle informazioni prodotte
L’utilizzo o genericamente accesso alle informazioni, da quello monodirezionale a quello
gestionale completo, passando per le diverse modalità di utilizzo cooperativo multi-livello
Qual è dunque lo stato dell’arte di questi strumenti? E quali le problematiche connesse?
11. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 11
ICT per ottenere nuovi dati
Paradigma HI-RES
Paradigma del tempo reale
e della multitemporalità
Gli strumenti per ottenere nuovi dati hanno avuto negli ultimi anni uno
sviluppo eccezionale, modificando sensibilmente i paradigmi consolidati.
Paradigma 3D
e modelli quantitativi
Paradigma della pervasività
Da produzione centralizzata
a produzione distribuita
Paradigma del low-cost
12. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 12
ICT per ottenere nuovi dati
Nuovi paradigmi evidenziano nuove problematiche
Adeguamento degli strumenti
Occorrono più performances e architetture tecnologiche diverse (ad. es. cloud oriented)
Adeguamento delle competenze
Occorre un riallineamento continuo delle competenze
Modelli di gestione e manutenzione
Cambiano le logiche di aggiornamento dei dati e di mantenimento dei sistemi
Superamento del dato certificato
Spesso non c’è da scegliere tra dato certificato o non certificato ma il dato più adatto
Il problema non è più se il dato è certificato ma chi lo gestisce e quali caratteristiche dichiara
13. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 13
ICT per estrarre informazione dai dati
Nella teoria, l’informazione diviene tale quando si contestualizza un dato,
ovvero quando si integra quel dato con altri elementi propri del contesto applicativo.
Entrano dunque in gioco gli strumenti di analisi, elaborazione / correlazione dei dati.
Classificatori automatici
Analisi multitemporali
Big/Linked data analysis tools
Metadata & Semantics
Quantificazione /
Contabilizzazione
14. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 14
ICT per estrarre informazione dai dati
Le problematiche evidenziate dall’impiego di nuovi strumenti e nuove tecniche
da un lato riprendono quelle associate a i paradigmi precedenti, dall’altro conferiscono un
nuovo ruolo ad alcune specifiche capacità.
«Progettare l’informazione»
Occorre sviluppare la capacità di trattare dati diversi e disomogenei
Interdisciplinarietà
I dati e le informazioni afferiscono a discipline diverse, storicamente separate ma che ora
occorre far dialogare
15. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 15
ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni
L’accesso permette di creare conoscenza dall’informazione.
Strumenti e modi di accedere ed elaborare informazioni hanno un ruolo strategico.
Open data
Open web services
Architetture web
Approcci distribuiti
Augmented reality
3D & Mobiles
Data visualisation
Info-design
16. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 16
ICT per migliorare l’accesso a dati e informazioni
Anche per quanto riguarda gli strumenti di accesso all’informazione molte delle
criticità sono riferibili a quanto già evidenziato.
Tuttavia alcuni aspetti sono peculiari.
Criticità di origine culturale
In molti casi le basi informative sono utilizzate per giustificare ruoli e gerarchie
Manca la percezione dell’informazione pubblica come bene collettivo
Criticità connesse alla mancanza di competenze tecniche e progettuali
Un livello minimo di competenza da parte dei segmenti dirigenziali di enti, aziende e
organizzazioni consente di dare le giuste direttive agli specialisti nella creazione di nuove
architetture informative
18. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 18
Approcci più o meno Smart
Luca Debiase (2013)
«Discutendo della concreta applicazione di questa progettualità (smart
city ndr), si sono distinti coloro che la vedevano come una forma di
innovazione digitale di qualcosa (traffico, pubblica amministrazione,
sanità, e così via) e coloro che la vedano come una forma di
rinnovamento urbanistico destinato alla qualità della vita: non si può
negare che la seconda idea convinca di più, ma è anche chiaro che la
prima ha una forma più adatta a raccogliere finanziamenti»
Già qualche anno fa Debiase delineava una sorta di dicotomia nell’approccio allo sviluppo di
soluzioni smart per la città, ovvero:
Un approccio più technology-driven
Un altro approccio più squisitamente disciplinare
19. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 19
Sviluppare soluzioni Smart a forte contributo tecnologico
Nel decidere un approccio siamo ormai consapevoli che:
Non bisogna dare eccessivo peso alle tecnologie ma considerarle in funzione degli
obiettivi
E’ necessario conoscere sufficientemente le tecnologie per poterle orientare
efficacemente alle applicazioni
Tuttavia:
Dopo quasi cinque anni ci troviamo ad osservare e valutare centinaia di «ricette smart»
senza riuscire a capire se sono buone o cattive
Sappiamo forse distinguerne gli obiettivi buoni da quelli cattivi :-)
Come anche riusciamo abbastanza a distinguere buone tecnologie da tecnologie meno
buone o obsolete
Come muoverci dunque per essere «un po’ più smart»?
20. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 20
Un team multidisciplinare è Smart
Un gruppo di specialisti può mettere in relazione strumenti
con obiettivi lavorando in modo sinergico:
Esperti della tematica e delle problematiche connesse
(generalmente più di uno, quando le discipline coinvolte
sono diverse)
+
Esperto di hardware e reti
Esperto di software
Esperto di dati ed elaborazioni
Esperto di comunicazione, percezione, interazione
Sempre in modo cooperativo, occorre progettare e realizzare i meccanismi di monitoraggio
e valutazione
Definizione obiettivi
e domanda di
conoscenza
Sviluppo della base
conoscitiva e degli
strumenti operativi
21. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 21
Quantificare è Smart
Nell’ottica di dare oggettività a confronti, valutazioni, e decisioni la possibilità di
generare parametri quantitativi è un requisito centrale per una soluzione Smart.
In questo esempio la «Smart M.App for Agriculture» sviluppata da Stefano Picchio per il concorso
IGNITE di Hexagon geospatial è tra i 20 finalisti a livello mondiale.
L’applicazione, pensata per supportare le pratiche agricole, è imperniata sul concetto di quantificazione
e confronto multi-temporale di un set di indici numerici georiferiti.
22. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 22
Cooperare è Smart
Le ormai note dinamiche del web 2.0 hanno
evidenziato i vantaggi delle sinergie che si possono
generare integrando contributi e competenze diverse.
Gli approcci tech-driven ha portato spesso a creare
forum e blog per ogni occasione senza agganciarli
ad un reale processo.
In alternativa una generale indicazione a «fare
rete» senza preoccuparsi di come evitare
l’autoreferenzialità e come sedimentare dati e
informazioni si dimostra quanto mai inconsistente.
In questo esempio, un approccio «più smart» per il
piano di sicurezza stradale a Rovigo, ha consentito
ad esempio di mettere a punto un meccanismo
dinamico di «taratura» dell’indicatore di rischio
mediante un programma di confronti con panel di
utenti della strada e di soggetti istituzionali.
Mappa del
rischio per il
piano di
sicurezza
stradale in
provincia di
Rovigo
23. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 23
Consapevolezza è Smart
E.W.A.R.E. è il neonato sistema di early warning per i rischi naturali e le emergenze di
casa geoSDI.
(CNR – IMAA).
Dal punto di vista
tecnologico non è
nulla di nuovo perché
è un semplice
aggregatore di dati in
rete.
Dal punto di vista
concettuale la novità
sta nella correlazione
di dati assolutamente
disomogenei presenti
in Internet sulla base
della posizione
geografica.
24. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 24
Geografico è Smart (land&city)
Geografico non significa solo rappresentare in mappa.
Significa soprattutto «pensare» come mappa.
Immaginiamo di avere uno scenario in cui tre fattori di impatto F1, F2, F3 hanno effetti su
tre tipologie di soggetti A, B, C secondo gli indici espressi nella seguente tabella:
F1 F2 F3
A 0 1 0
B -1 0 1
C 0 0 0
Noto che F1 influisce negativamente su B mentre non ha effetti su A e C.
Altrettanto F2 ha effetti su A e F3 su B.
Se non considero i rapporti spaziali posso calcolare un impatto globale di (1+1-1) = 1
25. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 25
Geografico è Smart (land&city)
Se invece risulta che gli impatti di F1, F2 e F3 hanno una distribuzione non
globale ma differiscono in base alla localizzazione, e che la distribuzione di A, B e C non è
omogenea ma la situazione è quella esemplificata nella figura che segue:
F1 F2 F3
A 0 1 0
B -1 0 1
C 0 0 0
A
F1
F2 + F3
B
C
Ne conseguirà che nella tabella solo
alcune celle hanno significato:
E il bilancio diventa -1.
27. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 27
Anatomia di una soluzione Smart
Provare a scomporre una soluzione progettuale nelle sue componenti
principali può essere un buon esercizio per ripensare la progettazione:
• Vision – Obiettivi - Sistema di valori
• Base di conoscenza condivisa
• Repository open di dati e servizi
• Sistema di interazione tra attori
• Co-design / Co-working
• Meccanismi di sedimentazione
delle nuove conoscenze prodotte
• Sistema di supporto decisionale
• Meccanismi di monitoraggio
• Information / Communication /
Interaction Design
• Modello di manutenzione
• … ?
Esempio di impianto progettuale: Energy Web Feltre – sistema di
conoscenza condivisa per lo sviluppo di politiche di
efficientamento energetico a scala urbana
28. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga 28
Riflessione conclusiva aperta
Occupandomi di formazione non possono non sviluppare una considerazione,
a partire in primis dalla precedente slide.
E’ piuttosto chiaro come attualmente il sistema formativo italiano non preveda una figura
professionale specifica per un profilo che sia in grado di governare lo sviluppo di una
soluzione Smart.
Le domande che ci possiamo porre sono molte. Alcune di queste sono:
Serve veramente una professionalità specifica per questo tipo di attività?
Ci sono alcune professionalità esistenti che sono particolarmente adatte? Di che
estrazione sono?
Come comportarci di fronte all’alto grado di interdisciplinarietà che sembra
caratterizzare fortemente questo tipo di progetti?
Se serve una professionalità specifica, serve anche una scuola e una formazione
specifica?
…
30. ICT e Smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori Giovanni Borga
Contatti e riferimenti
Giovanni Borga architetto
www.borga.it
Università Iuav di Venezia
Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi
www.iuav.it www.iuav.it/Ateneo1/strutture-/progettazi www.laureasmartcityiuav.info
UniSky Srl
spin-off dell’Università Iuav di Venezia – PMI innovativa L.33/2015
www.unisky.it
Editor's Notes
Questa maggiore complessità ci porta a ricercare modalità e strumenti più “intelligenti”, da un lato per risolvere problemi, dall’altro per sfruttare appieno risorse possibilmente senza depauperarle; e ovviamente nel far questo si va alla ricerca di quanto di meglio l’innovazione tecnologica ci piò offrire senza tuttavia escludere la possibilità di realizzare soluzioni smart non ICT-based.
Un esercizio di associazione di concetti ci permette di identificare i requisiti richiesti alle soluzioni Smart.
Conoscenza di base adeguata – strumenti di analisi – permettere sperimentazioni – creare consapevolezza – applicare la creatività – consentire valutazioni quanto più oggettive possibile.
Ecco quindi un altro requisito importante che dobbiamo richiedere a una soluzione smart: che ci dia in modo chiaro e quanto più oggettivo e tempestivo se stiamo andando verso l’obiettivo o se ci stiamo allontanando. Magari anche se lo stiamo facendo con i tempi giusti e rispettando i vincoli che ci siamo posti.
Questa lunga premessa vorrebbe aiutarci a capire se gli strumenti innovativi che pensiamo di utilizzare possono dare un contributo sostanziale a una o più delle questioni che abbiamo delineato.
Parliamo quindi di ICT …