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il periodico di informazione sulla sanità integrativa
Gennaio
Febbraio 2022
Anno IX
N°47
“CONNECTING MINDS, CREATING THE FUTURE”:
Expo 2020 Dubai, la prima esposizione in
presenza da inizio pandemia
> ATTUALITÀ
Guerra in Ucraina: è emergenza umanitaria
> FOCUS
Health & Wellness Week, la settimana di Expo 2020
Dubai dedicata alla salute e al benessere
> SALUTE
Lo studio di un vettore fotoattivo che elimina
le cellule tumorali
Le mascherine un vero limite per le persone
sordomute
PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE SULLA SANITÀ INTEGRATIVA
Anno IX - Gennaio/Febbraio 2022 - N°47
DIRETTORE RESPONSABILE
Nicoletta Mele
DIRETTORE EDITORIALE
Ing. Roberto Anzanello
COORDINAMENTO GENERALE
Health Italia
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Nicoletta Mele
Alessia Elem
Michela Dominicis
Alessandro Notarnicola
DIREZIONE E PROPRIETÀ
Health Italia SpA
c/o Palasalute - Via di Santa Cornelia, 9
00060 - Formello (RM)
www.healthitalia.it
ISCRITTO PRESSO IL REGISTRO STAMPA DEL TRIBUNALE DI TIVOLI
n. 2/2016 - diffusione telematica
n.3/2016 - diffusione cartacea
9 maggio 2016
IMMAGINI
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Articoli, notizie e recensioni firmati o siglati esprimono soltanto l’opinione dell’autore e comportano
di conseguenza esclusivamente la sua responsabilità diretta.
S OMMA R IO
La sanità del 21esimo secolo
è elemento di equità
05
a cura di Roberto Anzanello
EDITORIALE
Guerra in Ucraina:
è emergenza umanitaria.
L’allarme dell’UNHCR
06
di Alessandro Notarnicola
COVID-19: al via le nuove
regole per fronteggiare
la diffusione dei contagi.
Cosa cambia dal 1° febbraio?
08
di Alessia Elem
ATTUALITÀ
Lo studio di un vettore
fotoattivo che elimina
le cellule tumorali.
Ne parliamo con Matteo
Calvaresi
Le mascherine un vero limite
per le persone sordomute.
La denuncia di Danilo
Finocchiaro
24 28
di Alessia Elem
di Alessandro Notarnicola
SALUTE
Health & Wellness Week,
la settimana tematica
di Expo 2020 Dubai dedicata
alla salute e al benessere
18
“Connecting minds, creating
the future”: Expo 2020 Dubai
la prima esposizione in
presenza da inizio pandemia.
Presente il padiglione Italia
12
di Nicoletta Mele
Al centro la salute delle
persone. Il modello
romagnolo del Wellness
fa scuola a Expo Dubai
di Nicoletta Mele
22
di Alessandro Notarnicola
IN EVIDENZA FOCUS - EXPO 2020 DUBAI
Collaborazione tra
il Dipartimento di Scienze
giuridiche dell’Università
di Firenze e un’azienda leader
del settore
Banca delle Visite -
100 VISITE SOLIDALI per
i rifugiati in arrivo in Italia
dall’Ucraina
32 34
di Redazione Health Online
di Michela Dominicis
TECNOLOGIA SOCIALE
05
LA SANITÀ DEL 21ESIMO SECOLO È ELEMENTO DI EQUITÀ
Come abbiamo più volte ribadito da queste colonne l’unico modello perseguibile in quanto
economicamente sostenibile, organizzativamente evolutivo, eticamente equo, socialmente
equilibrato e giuridicamente già definito, per la gestione della sanità del futuro del nostro paese
non può che essere il doppio binario, rappresentato da un lato da una Sanità Pubblica fortemente
focalizzata sulla tutela delle fasce più deboli della popolazione e sulla gestione delle emergenze
sanitarie, dall’altro lato da una Sanità Complementare ed Integrativa fondata sul concetto della
mutualità e mirata ad una sensibile specializzazione ed ad una forte evoluzione tecnologica,
che consenta di spostare il paradigma della salute da “soggetto malato-cura” a “soggetto sano-
prevenzione”.
Per realizzare questo obiettivo, processo nel quale il nostro paese risulta essere in una fase molto
più avanzata rispetto agli altri paesi industrializzati, è indispensabile che la Sanità Pubblica
venga orientata in modo stringente sull’obbiettivo della prossimità all’individuo, con una forte
caratterizzazione territoriale rappresentata da strutture agili ed efficienti che, con una logica
basata sulla geografia del territorio e sulla densità abitativa, consentano di essere presenti
ovunque.
Per farequestoèopportunochegliinvestimentiprevistiper lasanitànelPNNRvenganoindirizzati
effettivamente nella identica direzione rappresentata nel progetto nazionale: medici di base
come primo riferimento, strutture multi-specialistiche come strumento di approfondimento e
strutture sanitarie ospedaliere quale avanguardia specializzata e di pronto intervento.
Affianco alla Sanita Pubblica, però, è indispensabile che operi una Sanità Complementare ed
Integrativa che sia in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo e superare il già buon livello con cui
opera attualmente, affinché gli Enti di Sanità Integrativa, quali soggetti no-profit abilitati dalla
normativa (Fondi Sanitari, Casse di Assistenza Sanitaria e Società di Mutuo Soccorso) siano in
grado di focalizzarsi sul tema dell’accessibilità degli associati, per risolvere, sempre meglio, i nodi
temporali, a volte francamente inaccettabili, della Sanità Pubblica, fornendo ai loro iscritti (oltre
12,5 milioni) percorsi di prevenzione efficaci ed efficienti, fondati sull’evoluzione tecnologica,
ove la Telemedicina sarà la chiave del successo.
Per fare questo è necessario che il diritto dei cittadini, sancito dalla costituzione, di associarsi
in una logica di mutualità venga ulteriormente incentivato ampliando la leva fiscale, con
la consapevolezza che non si tratterebbe di un costo per lo Stato, bensì di un risparmio, che
permetterebbe di ridurre ulteriormente costi ed affollamenti propri della Sanità Pubblica, con il
supporto di Enti autorizzati e, per la loro stessa natura, non votati alla logica del profitto.
Sicuramente, in questo modo, il doppio binario Sanità Pubblica e Sanità Integrativa potrebbe
ulteriormente migliorare il livello di performance con un equo equilibrio prestazionale e costi
ridotti rispetto agli attuali, ma questo primo passaggio da solo non è sufficiente.
Per un equilibrio economico in campo sanitario è anche ben necessario che tutte le componenti
che operano in questo settore, soprattutto quelle private che hanno sicuramente come obiettivo
il profitto, abbiano presente che la logica sottostante non può essere solo vincolata alla voce
“ricavi”, ma deve essere sottesa anche a principi etici comportamentali.
Sarebbe pertanto opportuno che i fornitori di tecnologia sanitaria fossero certificati e magari
iscritti ad un apposito albo, così come dovrebbe essere per i fornitori di strumenti e prodotti
sanitari, in modo da evitare che un’apparecchiatura medica, uno strumento chirurgico od un
prodotto sanitario possano costare X in una determinata città e X+Y in un’altra.
Inoltre, sarebbe oltremodo opportuno che le strutture sanitarie private si attengano a
comportamenti predefiniti e coerenti con la pratica medica, per evitare di incorrere in situazioni
che fanno sensibilmente lievitare i costi, tramite processi che, magari, inducano ad effettuare
ricoveri non necessari laddove sarebbe sufficiente il day-hospital, esami non coerenti con
la patologia laddove i protocolli sono ben definiti od aggiungendo ricarichi non adeguati alla
situazione contingente.
L’eticità di chi opera in campo sanitario, soprattutto se rappresentato da strutture private, non
deve mai potersi allontanare dalla logica del “giusto profitto”, perché costi inopportunamente
elevati gravano per la Sanita Pubblica sulle casse dello Stato e per la Sanità Complementare
sulle casse degli Enti di Sanità Integrativa, influendo in modo diretto sulle prestazioni erogabili
ai cittadini da un lato ed agli associati dall’altro, determinando in modo indotto un aggravio
economico per tutto il settore della Sanità e quindi per tutto il Paese, peraltro non consentendo
allo Stato ed agli Enti preposti di esercitare compiutamente il diritto alla salute di ogni cittadino,
sancito dalla nostra Costituzione.
La Sanità Pubblica con gli investimenti previsti dal PNNR, la Sanità Complementare ed
Integrativa con la prevenzione e la Telemedicina, la Sanità Privata con comportamenti coerenti
al Giuramento di Ippocrate, sono tutti soggetti che possono, volendo, traghettare il Sistema
Sanitario Italiano verso una ulteriore evoluzione, a patto di ricordarsi sempre e comunque che la
Sanità del 21esimo secolo è un elemento di equità economica, sociale, comportamentale ed etica.
a cura di
Roberto Anzanello
#EDITORIALE
Milanese, ho maturato un’esperienza
ultra ventennale nel settore assicurativo
e finanziario, occupandomi sia dei
prodotti che del marketing e dello sviluppo
commerciale, fino alla direzione di
compagnie assicurative, nazionali ed estere.
Nel 2005 sviluppo un progetto di consulenza
e strategia aziendale che ha consentito di
operare con i maggiori player del settore
assicurativo per realizzare piani strategici
di sviluppo commerciale. Dal 2009 mi
occupo di Sanità Integrativa, assumendo
la carica di Presidente ANSI, Associazione
Nazionale Sanità Integrativa eWelfare, e
contestualmente di Health Holding Group,
importante realtà del settore. Dal 2016 sono
presidente di Health Italia, una delle più
grandi realtà nel panorama della Sanità
Integrativa Italiana e società quotata in
Borsa sul mercato Euronext Growth Milan.
05
06
L
etteralmente bombardati. Il 24 febbraio 2022
ha sancito per l’epoca contemporanea un
nuovo inizio. Con l’avvio dell’azione militare
russa ai danni dell’Ucraina, una operazione
lavorata da otto anni e affinata nei minimi dettagli
nel corso dell’ultimo, l’Europa è ripiombata negli
inquietanti scenari del Novecento. Iniziò in questo
modo il secondo conflitto mondiale il 1° settembre
del 1939, con l’invasione da parte della Germania
nazista della Polonia, anche se in quel tempo non
esisteva Internet e le informazioni correvano lente
e vaghe. Oggi tutto è cambiato: è questa la guerra
dei social, che si combatte a suoni di clic e di post,
a partire dagli stessi leader politici. Al centro il
Donbass, regione al confine tra Russia e Ucraina
che da otto anni divide i due paesi.
“Ci saranno enormi perdite, scorrerà molto sangue
da entrambi le parti” e a pagare “saranno anche
i civili”. Riecheggiano nell’Europa ferita da un
ennesimo inquietante e quanto mai ingiustificato
conflitto le parole del reporter italiano Vittorio
Rangeloni, dal 2015 nel Donbass, che trovano
fondamento nei dati diffusi a livello internazionale
e relativi al primo bilancio di guerra. Sono infatti
già migliaia i morti della guerra tra i due paesi, tra
cuianchemolticivili.IlministerodellaDifesarusso
ha fornito per la prima volta un drammatico report
ufficiale delle perdite dall’inizio dell’invasione che
potrebbe causare malumori tra i russi stessi: 498
soldati russi morti e altri 1.597 feriti. Il bilancio
pubblicato su Facebook dallo Stato Maggiore delle
Forze Armate ucraine parla invece di 5.840 russi
morti e segnala anche la distruzione di 211 tank,
30 velivoli e 31 elicotteri, 862 mezzi blindati, due
unità navali e tre droni.
“La guerra risveglia l’Europa, fa concentrare
l’America, ridisegna un ordine globale”. Con
questo titolo il Washington Post offre una lettura
geopolitica dell’offensiva militare scatenata dal
capo del Cremlino in Ucraina, dove “le forze
russe assediano le principali città”. Ed è proprio
l’escalation dei bombardamenti (sono stati colpiti
anche ospedali, asili e l’antenna della tv a Kiev)
che, già a partire dal 24 febbraio, ha dato avvio
al lento e drammatico esodo dei civili verso
l’Europa occidentale (circa 60 chilometri di auto
incolonnate). Sono sempre di meno gli italiani
che vivono nella parte orientale del paese e quei
pochi che in queste ore sono alle prese con la
partenza verso Ungheria e Polonia descrivono via
social città sempre più sotto assedio. L’Ucraina è
in guerra ma la questione è internazionale. Non
a caso infatti l’Assemblea generale delle Nazioni
Unite ha adottato una risoluzione che condanna
l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi
che hanno votato a favore, cinque contrari e 35
EMERGENZA UCRAINA,
L’ESODO DEI PROFUGHI E LA MINACCIA
DEL NUCLEARE
di Alessandro Notarnicola
ATTUALITÀ
07
astenuti, tra cui la Cina. La risoluzione chiede
il ritiro “immediato” della Russia dall’Ucraina
condannando la decisione del presidente
russo Vladimir Putin di mettere in allerta le
forze nucleari. Intanto il popolo ucraino si
arma in autonomia e si prepara alla guerra
civile. Se da un lato ci sono gli uomini e le
donne – fieri e coraggiosi – pronti a tutto pur
di difendere la propria terra, dall’altro ci sono
le donne e i bambini che cercano di lasciare
il Paese e di raggiungere parenti e amici negli
altri paesi europei, tra cui l’Italia.
Quando l’offensiva russa è iniziata il 24, si
parlava di decine di migliaia di potenziali
rifugiati. Pochi giorni dopo erano già centinaia
di migliaia. Oggi quasi un milione. Al 2 marzo
2022 si contano 874mila, la metà in Polonia.
Seguono l’Ungheria, con 116.348 rifugiati,
il 13,3%, e la Moldavia, con 79.315, il 9,1%.
Intanto la Commissione Europea è al lavoro
per attivare la direttiva per la protezione
temporanea per dare assistenza immediata
alle persone in fuga dalla guerra. Agli sfollati
sarà concesso un permesso di soggiorno e
l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro.
È emergenza umanitaria.
Nel Consiglio dei Ministri di martedì 1° marzo
il Governo italiano ha destinato 10 milioni di
euro, a carico del Fondo per le emergenze
nazionali, per garantire soccorso e assistenza
alla popolazione ucraina. Per farlo è stato
dichiarato uno stato di emergenza umanitaria,
che durerà fino al 31 dicembre e che ha
l’obiettivo di assicurare il massimo aiuto
dell’Italia all’Ucraina. In modo particolare,
a spiegarlo è stato lo stesso Presidente del
Consiglio Mario Draghi, si tratta di un impegno
di solidarietà, che non avrà conseguenze per
gli italiani. L’Italia tuttavia si prepara al peggio
sul fronte dei rifugiati e dell’azione militare.
Dal punto di vista umanitario, considerato che
l’assedio russo ha innescato il maggior esodo
di rifugiati da 75 anni, l’Esecutivo è impegnato
nell’attivazione di corridoi speciali per i minori
orfani, perché possano raggiungere il nostro
Paese al più presto e in sicurezza. Si è valutata
la possibilità di applicare per la prima volta la
direttiva sulla protezione temporanea prevista
in caso di afflusso massiccio di sfollati. Questa
Direttiva garantirebbe agli ucraini in fuga
di soggiornare nell’Unione Europea per un
periodo di un anno rinnovabile ed eviterebbe
di dover attivare onerose procedure di asilo
dopo i 90 giorni di soggiorno senza visto.
Il Ministero dell’Interno sta lavorando
alla predisposizione di apposite norme
sull’accoglienza degli sfollati ucraini nelle
strutture nazionali.
In relazione alla presenza militare italiana
nei territorio interessati dal conflitto, sempre
Draghi ha informato che l’Italia è in costante
dialogo con le Agenzie delle Nazioni Unite
competenti per individuare le priorità di
intervento e procedere con l’elaborazione
di progetti d’assistenza ai rifugiati nei Paesi
vicini all’Ucraina. “In seguito all’intensificarsi
dell’offensiva russa – ha comunicato al Senato
– abbiamo adottato una risposta sempre
più dura e punitiva nei confronti di Mosca.
Sul piano militare, il Comandante Supremo
Alleato in Europa ha emanato l’ordine di
attivazione per tutti e 5 i piani di risposta
graduale che ho illustrato la settimana
scorsa. Questo consente di mettere in atto
direttamente la prima parte dei piani e
incrementare la postura di deterrenza sul
confine orientale dell’Alleanza con le forze
già a disposizione. Mi riferisco al passaggio
dell’unità attualmente schierata in Lettonia,
alla quale l’Italia contribuisce con 239 unità.
Per quanto riguarda le forze navali, sono
già in navigazione sotto il comando NATO.
Le nostre forze aeree schierate in Romania
saranno raddoppiate in modo da garantire
copertura continuativa, assieme agli alleati.
Sono in stato di pre-allerta ulteriori forze già
offerte dai singoli Paesi Membri all’Alleanza:
l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400
militari e un secondo di 2.000 unità”.
08
N
el mese di gennaio in Italia si è registrata
una crescita significativa dell’incidenza
dei casi Covid con l’Rt sempre sopra
soglia. Per fronteggiare la quarta ondata da
Covid-19 e consentire un successivo ma graduale
allentamento delle misure restrittive in vista della
fine dello stato di emergenza previsto per il 31
marzo, il Governo ha emanato delle nuove regole
in vigore dal 1° febbraio.
Le date significative sono: 1° febbraio, 11 febbraio
e 15 febbraio.
Con il Dpcm in vigore dal 1° febbraio è scattato
l’obbligo del green pass base per accedere nei
negozi, dal parrucchiere, dal barbiere e al centro
estetico.
Come previsto dal decreto festività, approvato
dal Consiglio dei ministri per evitare il rischio
assembramenti durante Natale e Capodanno, il
Green pass è ridotto da 9 a 6 mesi.
Il Green pass è una Certificazione in formato
digitale e stampabile, entrata in vigore dal 1° luglio
2021, ed è emessa dalla Piattaforma nazionale del
Ministero della Salute e contiene un QR Code per
attestarne l’autenticità e la validità. È lo strumento
che consente di viaggiare, prendere i mezzi di
trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro,
a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai
locali che offrono servizio di ristorazione e agli
alberghi. Permette, inoltre, di usufruire di alcuni
servizi e partecipare a numerose attività culturali,
ricreative e sportive.
Si distingue in: base, rafforzato e booster.
Quest’ultimo si ottiene dopo la somministrazione
della dose di richiamo, successiva al
completamento del ciclo vaccinale primario.
Dal 1° febbraio quali sono le attività per le quali è
richiesto il Green pass base e dove il Super Green pass?
Dal 1° febbraio 2022 il green pass base, la
certificazione verde rilasciata a seguito di
vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o
molecolare con risultato negativo, è richiesto a chi
accede ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e
finanziari e attività commerciali (quindi negozi,
ma anche centri commerciali) salvo eccezioni
COVID-19: AL VIA LE NUOVE REGOLE
PER FRONTEGGIARE LA DIFFUSIONE DEI
CONTAGI. COSA CAMBIA DAL 1° FEBBRAIO?
di Alessia Elem
ATTUALITÀ
Novità sul green pass, obbligo vaccinale e mascherine
09
come da Dpcm firmato, il 21 gennaio, dal
premier Mario Draghi.
Per le persone che entreranno senza green
pass nelle attività in cui è obbligatorio averlo,
è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La
stessa sanzione si applica al soggetto tenuto
a controllare il possesso del Green Pass se
omette il controllo.
Poche le eccezioni per accedere senza
esibire la certificazione verde. Nella lista
ci sono i negozi alimentari, supermercati,
ipermercati, farmacie, parafarmacie,
benzinai, ottici, sanitarie, negozi per animali
e edicole all’aperto. Si tratta, chiarisce il
provvedimento, di quelle attività legate
alle “esigenze essenziali e primarie della
persona”, quindi “esigenze alimentari e
di prima necessità”; “esigenze di salute”
come “l’approvvigionamento di farmaci e
dispositivi medici e alle strutture sanitarie”
e “veterinarie”; “esigenze di sicurezza”;
“esigenze di giustizia”. E ancora, “commercio
al dettaglio di carburante per autotrazione in
esercizi specializzati”; “commercio al dettaglio
di articoli igienico-sanitari”; “commercio al
dettaglio di medicinali in esercizi specializzati
(farmacie, parafarmacie e altri esercizi
specializzati di medicinali non soggetti a
prescrizione medica)”.
Senza il green pass si può andare inoltre negli
uffici delle forze di polizia e in quelli delle
polizie locali per “assicurare lo svolgimento
delle attività istituzionali indifferibili”, “di
prevenzione e repressione degli illeciti”
nonché per denunciare un reato o chiedere
un intervento a tutela dei minori.
Per quanto riguarda il Super Green pass o
certificazione rafforzata, che si ottiene solo
in caso di guarigione o vaccinazione e non
include l’effettuazione di un test antigenico
rapido o molecolare, la stretta dal 1° febbraio
riguarda in particolare gli over 50 che non si
sono sottoposti al vaccino obbligatorio.
Dal 15 febbraio scatta l’obbligo del super green
pass per gli over 50 sul luogo di lavoro. A tutti
i lavoratori del settore pubblico e privato, a
partire dai 50 anni di età, è richiesto il super
green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La
norma resterà in vigore fino al 15 giugno 2022.
La certificazione verde sarà inoltre richiesta
per partecipare ai concorsi pubblici.
I controlli possono essere effettuati
utilizzando l’app VerificaC19, che è in grado
di riconoscere la validita1 dei certificati
utilizzando l’impostazione “Rafforzata”
10
presente nel menù “Tipologia di verifica”,
che va selezionata dal verificatore prima di
effettuare la scansione del QR code. Questa
impostazione va utilizzata soltanto nei casi in
cui è richiesto il green pass rafforzato.
Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi
professionisti non vaccinati è prevista una
sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di
accesso ai luoghi di lavoro in violazione
dell’obbligo. Come già avviene per i lavoratori
sprovvisti di green pass, anche i lavoratori
ultracinquantenni che dal 15 febbraio 2022
saranno sprovvisti di green pass rafforzato
al momento dell’accesso al luogo di lavoro
saranno considerati assenti ingiustificati,
senza conseguenze disciplinari e con diritto
alla conservazione del rapporto di lavoro
ma senza diritto alla retribuzione né altro
compenso o emolumento.
Per quanto riguarda le misure per gli arrivi
dall’estero, il Ministro della Salute, Roberto
Speranza ha firmato una nuova ordinanza in
vigore dal 1° febbraio, secondo la quale per i
viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione
Europea sarà sufficiente il “green pass” senza
obbligo di tampone.
Via l’obbligo di indossare le mascherine
all’aperto
Dall’11 febbraio non è più obbligatorio
indossare le mascherine all’aperto in tutta
Italia. Resta l’obbligo di indossarle al chiuso
fino al 31 marzo.
Nell’ordinanza sulle mascherine del ministro
della Salute si legge che “fino al 31 marzo 2022
è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale
di indossare i dispositivi di protezione delle
vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi
dalle abitazioni private”.
Il provvedimento specifica, inoltre, che
l’obbligo “non sussiste quando, per le
caratteristiche dei luoghi o per le circostanze
di fatto, sia garantito in modo continuativo
l’isolamento da persone non conviventi. Sono
fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee
guida anti-contagio previsti per le attività
economiche, produttive, amministrative e
sociali, nonché le linee guida per il consumo
di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti
al pubblico”.
“Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di
protezione delle vie respiratorie - prosegue
il documento - sono comunque derogabili
esclusivamente in applicazione di protocolli
validati dal Comitato tecnico-scientifico”. Si
precisa inoltre che l’uso della mascherina
“integra e non sostituisce le altre misure di
protezione dal contagio”.
Tra le misure di protezione dal contagio ci
sono i vaccini che hanno un ruolo molto
importante dal momento che gli immunizzati
hanno meno probabilità di essere infettati e di
trasmettere il virus Sars-CoV-2 rispetto ai non
vaccinati.
La Commissione tecnico scientifica
dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha
dato il via libera alla quarta dose di vaccino
anti-Covid per i pazienti gravemente
immunodepressi, che abbiano completato il
ciclo primario di immunizzazione, composto
per questa categoria da due dosi più quella
addizionale. Dall’Aifa chiariscono che per i
pazienti immunocompromessi la quarta dose
equivarrebbe alla dose booster offerta alla
popolazione generale: un primo richiamo
a seguire appunto il ciclo primario ‘2+1’.
L’indicazione degli esperti è che venga
somministrata con vaccini a mRna, negli
stessi tempi del booster per tutti. Al momento
la somministrazione della quarta dose è per
i soggetti fragili, ma si sta valutando l’ipotesi
di estenderla a tutti dal prossimo autunno.
Ciò dipende dall’andamento epidemiologico
ma soprattutto dalla fine della pandemia nel
mondo.
11
Hai già scaricato
My Digital Health?
La nuova App gratuita di Health Point,
permette di prenotare ed effettuare
direttamente dallo smartphone e dal tablet
una televisita o un consulto telefonico
con un medico specialista in modo
semplice e veloce.
12
P
artita con un anno di ritardo a causa della
pandemia da Covid-19, Expo 2020 Dubai è
la prima esposizione universale in presenza
che riunisce a Dubai 192 Paesi di tutto il mondo dal
1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.
Con il claim “Collegare le menti, creare il futuro”,
Expo 2020 Dubai vuole incoraggiare la creatività,
l’innovazione e la collaborazione. Nel cuore del
sito di Expo, si trova la cupola di Al Wasl, in arabo
‘la connessione’, che riflette la storia della città
ed è il punto di incontro per milioni di persone e
collega i tre distretti tematici.
Il sito Expo 2020 Dubai si estende su un’area di 4,38
chilometri quadrati a Sud di Dubai e si divide in
tre distretti tematici: Sostenibilità, Opportunità e
Mobilità, sui quali sono stati costruiti i Padiglioni.
Sustainability District, caratterizzato da “alberi”
solari e a condensazione d’acqua oltre che da
sistemiidricibasatisulleformediirrigazionearabe
tradizionali falaj , ospita Terra, ovvero il padiglione
dedicato alla sostenibilità con molteplici soluzioni
internazionali che hanno come obiettivo la tutela
del pianeta.
Opportunity District riflette la missione di scoprire
nuove opportunità per gli individui e le comunità
e ispirarli a raggiungere i loro bisogni di oggi e
perseguire le aspirazioni future. Al Padiglione
Opportunità, che ospita Mission Possible, è
possibile seguire le orme di personaggi ispiratori
e innovatori in campo sociale per creare un futuro
migliore.
“CONNECTING MINDS, CREATING THE FUTURE”:
EXPO 2020 DUBAI LA PRIMA ESPOSIZIONE
IN PRESENZA DA INIZIO PANDEMIA
di Nicoletta Mele
IN EVIDENZA
Presente il Padiglione Italia all’insegna della sostenibilità
13
Mobility District invece ha l’obiettivo di
fornire un accesso più facile alla conoscenza,
ai mercati e all’innovazione lavorando
su soluzioni e tecnologie che facilitino il
movimento di persone, beni e idee. Il viaggio
all’interno di Alif, il padiglione dedicato alla
mobilità, consente di oltrepassare i confini tra
mondo fisico e mondo digitale.
Tra i distretti Opportunità e Sostenibilità,
in mezzo al Padiglione dell’India e quello di
Israele, c’è Padiglione Italia, dedicato alla
“Bellezza che unisce le persone”.
Padiglione Italia
Il Padiglione Italia, disegnato da Carlo Ratti,
Italo Rota, Matteo Gatto e FMIngegneria,
si estende su una superficie di 3.500 metri
quadri e con un’altezza di quasi 27 metri. La
copertura, costituita da tre grandi “scafi”
rivestiti con prodotti ad altissima tecnologia
del settore nautica del Gruppo Boero,
rappresenta il tricolore italiano più grande
al mondo. Il tema nautico è evocato anche
dalla perimetrazione esterna del Padiglione,
realizzata con corde in materiale riciclato
(plastica e pet) in tensione, all’interno delle
quali sono applicati led che nelle ore notturne
consentono alla facciata di illuminarsi e
diventare interattiva. Il padiglione propone
un percorso espositivo caratterizzato da
installazioni dimostrative dell’innovazione
e della sostenibilità. Il progetto integra
materiali sostenibili - come bucce d’arancia,
fondi di caffè, funghi e plastica riciclata -
utilizzati in modo innovativo come elementi
di costruzione.
Grazie ad una innovativa e sostenibile
tecnologia mediante l’utilizzo dell’alga
spirulina, il Padiglione Italia è l’unica struttura
senza condizionamento artificiale dell’aria
a Expo 2020 Dubai. L’anidride carbonica
prodotta dal respiro dei visitatori del
Padiglione Italia è trasformata in ossigeno,
grazie all’installazione di cinque grandi vasche
attorno al Belvedere, dove si coltivano le
microalghe. Al centro del Padiglione Italia la
riproduzione in 3D del David di Michelangelo,
simbolo di speranza e rinascita, arrivato a
Dubai ad aprile dello scorso anno. Non solo
un clone, ma un vero e proprio ambasciatore
del patrimonio culturale e artistico italiano.
A Expo 2020 Dubai l’Italia promuove, con 70
partner istituzionali, oltre 50 imprese sponsor,
15 Regioni e 30 Università aderenti, un vasto
programma di forum multilaterali (all’interno
Guarda il video di presentazione
montaggio a cura di Nicoletta Mele
Padiglione Italia
14
dell’Anfiteatro o dell’Accademia) e dialoghi di
alto livello che permettono di analizzare le
sfide più pressanti dell’umanità, indicando
soluzioni per generare crescita, innovazione e
collaborazione internazionale. Dal clima allo
spazio, dallo sviluppo urbano alla promozione
del dialogo interculturale, fino alle sfide
dell’innovazione e della digitalizzazione nella
salute, nell’agricoltura e nella blue economy,
il Programma dei forum multilaterali riunisce
attorno a questi temi cruciali policy-maker
di alto livello, esperti internazionali, giovani
studenti, rappresentati del mondo business
per evidenziare il contributo dell’Italia allo
sviluppo di nuovi modelli collaborativi sui
grandi temi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
La storia e il futuro dei 192 Paesi a Expo 2020
Dubai
Sono tante le novità di Expo 2020 Dubai, la
prima in territorio arabo. Ognuno dei 192
paesi partecipanti ha un proprio padiglione
che racconta la propria storia. Ne citiamo
alcuni. Il Padiglione degli Emirati Arabi
uniti, con un design bianco di 28 ali di falco
mobili, è composto da sei diverse zone che
ripercorrono un viaggio multisensoriale sui
valori e il cambiamento del Paese.
Il Padiglione dell’Arabia Saudita è il secondo
più grande all’Expo 2020 Dubai e offre uno
spaccato di un futuro condiviso con il Regno,
dimostrando i suoi quattro pilastri principali
che comprendono l’ambizione, comprese
le persone, la natura, il patrimonio e le
opportunità.
Il Padiglione di Singapore incarna il design
moderno ed elegante del paese. Presenta
un’esperienza verde tridimensionale e mette
in primo piano i temi dell’ambiente e della
sostenibilità con la sua foresta pluviale
incorporata a energia alimentata da un
ecosistema autosufficiente.
L’infrastruttura che circonda il Padiglione
Sudcoreano cambia nel corso della giornata.
Durante il giorno, le tonalità accese del rosso
e del giallo illuminano la struttura simile a
una tenda, ma la sera il blu e rosa illuminano
il cielo notturno.
Rimanendo fedele alle sue radici, la facciata
esterna del Padiglione della Cina ha la
forma di una lanterna ed è uno dei più
grandi padiglioni dell’esposizione universale.
Chiamato ‘Luce della Cina’, il padiglione
simboleggia “la speranza e un futuro più
luminoso per l’umanità”.
Il Padiglione della Russia, situato a Mobility
District, fa scalpore per il suo concetto di
economia creativa: dai capolavori letterari di
Tolstoj alle straordinarie scoperte scientifiche
di Mendeleev e alle opere d’avanguardia di
Kandinsky.
Il Padiglione Australiano guida i visitatori
attraverso il viaggio del paese nei progressi
tecnologicienellescopertemoderne.Presenta
tecnologie innovative per il risparmio idrico
e ospita eventi che avviano discussioni sulle
sfide globali.
15
Il Padiglione del Pakistan ha fatto scalpore sin
dall’inizio dell’Expo di Dubai. Progettato sotto
il tema dei “Tesori nascosti del Pakistan”, la
struttura espone mostre che mettono in risalto
la diversità, il paesaggio e la storia del paese.
Una delle caratteristiche distintive del
Padiglione del Lussemburgo è un enorme
scivolo di 21 metri, parte di un tour che
insegna ai visitatori fatti interessanti sul
piccolo ma dinamico paese europeo.
Composto da quattro piani, il Padiglione
India mostra le ultime tecnologie. Entrando
nel padiglione, si cammina in un tunnel
stellato per assistere al viaggio dell’India nello
spazio. Man mano che si va avanti è possibile
vedere i successi dell’India nel settore della
salute e del benessere, mettendo in evidenza
la vasta storia dell’Ayurveda e del sistema di
medicina alternativa.
Storica la partecipazione di Israele alla
prima Expo in un paese arabo in occasione
dell’anniversario della firma degli Accordi di
Abramo. Il Padiglione di Israele, che presenta
uno spazio aperto sulle dune con in cima una
grande insegna luminosa con scritto “Verso il
domani”, è un invito a creare un nuovo futuro.
Padiglione Arabia Saudita
Padiglione Emirati Arabi Uniti Ph Gimmi Cavalieri
Padiglione India
Padiglione Israele
Padiglione Singapore
Padiglione Russia
16
Women Pavilion: a Expo 2020 Dubai il
padiglione delle donne
Per la prima volta in una esposizione
universale è presente un padiglione
completamente dedicato alle donne. Con
il claim “When women thrive, humanity
thrives” (Quando le donne prosperano,
l’umanità prospera), Women Pavilion,
progettato da 4 donne, celebra il contributo
dell’empowerment femminile nella società,
nella ricerca e nel mercato del lavoro. La
mostra “New Perspectives” invita i visitatori a
celebrare e riconoscere il ruolo centrale che
le donne hanno avuto nel corso della storia
fino ai giorni nostri. Per tutto il semestre
espositivo il Padiglione delle donne organizza
una serie di eventi, mostre, dibattiti con al
centro l’emancipazione femminile e la parità
di genere. I dibattiti rientrano nell’ambito delle
‘visioni e Journeys’ di Women’s World Majlis, in
collaborazione con il World Majlis, come parte
del “Programme for People and Planet” di Expo
2020 Dubai.
Padiglione delle donne
Interno padiglione delle donne
17
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Insieme doniamo salute
18
C
omepossiamocreareunmondofeliceesano?
Questa la domanda di Health  Wellness
Week, la ottava delle 10 settimane tematiche
del “Programme for People and Planet” di Expo 2020
Dubai, che si è svolta dal 27 gennaio al 2 febbraio.
Health  Wellness Week è stata organizzata in
associazione con l’Università di Medicina e Scienze
della Salute, Mohammed Bin Rashid (Mbru) e
l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad introdurre la settimana della salute e del
benessere di Expo 2020 Dubai è stato “How
Humans Heal” uno dei 20 percorsi personalizzati
per i visitatori, un viaggio tra le tradizionali e le
nuove pratiche di guarigione in tutto il mondo.
Il tour è iniziato dal Padiglione del Marocco
che ha mostrato la conoscenza ancestrale della
medicina basata sulle piante e le sue applicazioni
nelle medicine convenzionali, compresa la
ricchezza dell’olio di argan e le virtù di altre specie
endemiche presentate nelle sale espositive “Argan
Stories” e “Power Plants”.
L’India è una destinazione rinomata per la
salute e il benessere ed è anche un fornitore
leader di servizi medici all’avanguardia. Nel
padiglione sono esposti sistemi di guarigione
olistici come lo yoga, la naturopatia, l’ayurveda,
HEALTH  WELLNESS WEEK,
LA SETTIMANA TEMATICA DI EXPO 2020 DUBAI
DEDICATA ALLA SALUTE E AL BENESSERE
di Nicoletta Mele
FOCUS - EXPO 2020 DUBAI
A Dubai le eccellenze italiane nel campo della ricerca, della innovazione,
della medicina preventiva, dell’imaging diagnostico e dell’Intelligenza Artificiale
applicata alla salute. L’Italia ha dato il via al primo Global Health
 Innovation Forum
19
l’unani, il siddha e l’omeopatia. Il viaggio
è proseguito al Padiglione di Cuba che ha
evidenziato l’innovazione nella biotecnologia
della nazione caraibica quale motore di
innovazione scientifica, impatto sociale e
crescita economica.
Al Padiglione della Lituania, i visitatori
hanno sperimentato come il paese baltico stia
utilizzando strumenti di editing del genoma
e studiando il DNA dal punto di vista dei dati.
La tecnologia di editing genetico CRISPR-
Cas9 taglia il DNA usando la proteina Cas9,
che si trova nei batteri. Oltre a modificare la
catena del DNA, gli scienziati lituani cercano
anche di trasformarla in una soluzione di
archiviazione dati per il futuro. A seguire, è
stata la volta della visita al Padiglione della
Croazia con la presentazione del progetto di
neuronavigazione robotica (RONNA) con dei
robot che eseguono la chirurgia cerebrale.
Questa tecnologia innovativa utilizza un
braccio robotico per il posizionamento
spaziale preciso e la guida degli strumenti
chirurgici, mentre un altro agisce come
assistente robotico. A conclusione del tour il
passaggio al Padiglione della Finlandia uno
dei paesi leader al mondo nella salute digitale.
Ad aprire la Settimana della Salute e del
Benessere di Expo 2020 Dubai è stato un evento
ibrido nel Padiglione della Sostenibilità che ha
celebrato gli atti quotidiani e i gesti eroici di
tutti coloro che sono stati impegnati in prima
linea nella lotta alla pandemia da Covid-19.
Tra i temi chiave della settimana della salute
e del benessere anche l’empowerment
femminile e il contributo delle donne in sanità
durante l’emergenza sanitaria mondiale.
Il padiglione delle donne, con una serie di
incontri, ha affrontato il ruolo delle donne
nella creazione di un mondo più sicuro e più
sano, mettendo in evidenza le storie di vita
reale delle donne che hanno fatto la storia.
Tanti gli eventi, dibattiti, forum e workshop
con al centro i temi della salute e il ruolo
sempre più importante della tecnologia per la
costruzione della società del futuro.
A Expo 2020 Dubai l’Italia ha portato il
modello di ricerca e innovazione sul futuro
della medicina predittiva. All’interno di
Padiglione Italia è possibile vedere “The
The Beauty of Imaging - Padiglione Italia
Padiglione Marocco
Padiglione Lituania
Beauty of Imaging” del Gruppo Bracco, Gold
Sponsor di Padiglione Italia. Si tratta di una
installazione multimediale composta da 82
schermi, suddivisi in 225 mattonelle LED ad
altissima risoluzione su un’altezza di 4 metri e
650 kg di peso.
Guardando “The Beauty of Imaging” si
percepisce bellezza e armonia attraverso
la narrazione di una delle scoperte più
rilevanti della medicina contemporanea:
l’imaging diagnostico. “L’obiettivo è quello
di sensibilizzare un pubblico internazionale
sull’importanza della medicina preventiva,
sull’impatto della diagnostica per immagini
avanzata e sul futuro della scienza medica,
uno degli aspetti più significativi del settore
della scienza della vita”. Fabrizio Grillo,
direttore degli affari generali e delle relazioni
internazionali del Gruppo Bracco.
20
Health  Wellness Week a Padiglione Italia
Ad aprire il ricco palinsesto di eventi di
Padiglione Italia per la settimana della salute
e benessere di Expo Dubai, il 26 gennaio il
forum “Intelligenza artificiale applicata alla
medicina: L’eccellenza italiana in telemedicina e
telechirurgia” promosso in collaborazione con
l’Ambasciata d’Italia negli U.A.E e Italian Trade
Agency (ITA). L’evento ha evidenziato il ruolo
sempre più rilevante dei big data considerati
oggi un asset fondamentale per la definizione
delle scelte strategiche di istituzioni, aziende a
tutela del benessere dei cittadini. Al forum, tra
gli altri, è intervenuto Marco Simoni presidente
della Fondazione Human Technopole, che
in una intervista per il magazine Health
Online ha parlato dell’importanza del settore
interdisciplinare delle Scienze della vita per
migliorare la salute delle persone.
Il 31 gennaio Diana Bracco, Presidente del
Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della
Vita Alisei, ha aperto la prima edizione del
“Global Health  Innovation Forum”. Investire
nel settore delle scienze della vita, un’area
interdisciplinare che include l’industria
farmaceutica, la biotecnologia e i servizi
sanitari, è importante per lo sviluppo di
un’economia sostenibile in grado di creare
grandi opportunità nel settore sanitario,
agroalimentare, chimico, farmaceutico e di
tutela dell’ambiente.
Partendo da questi presupposti a Padiglione
Italia si sono riuniti per il primo evento, che
vuole diventare un appuntamento annuale,
relatori di profilo internazionale che hanno
discusso sulle nuove frontiere della ricerca
scientifica, della tecnologia e dei dati per
costruire sistemi sanitari resilienti e sostenibili
nei paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo,
in linea con le attività e le dichiarazioni
sviluppate nell’ambito del G20 Italia.
Il 1° febbraio il Gruppo Bracco insieme ai
padiglioni Italia, Emirati Arabi e Israele, ha
organizzato un’intera giornata di workshop
e talk sul tema “Intelligenza Artificiale 
Cybersecurity per la salute umana”. L’evento
ha visto la partecipazione di esponenti delle
istituzioni ed esperti italiani, israeliani ed
emiratini, in un forum in cui si è parlato “di
come stiamo ridefinendo i nostri sistemi
sanitari nazionali attraverso nuovi sistemi
tecnologici con l’obiettivo di una forte
collaborazione e scambio di esperienze”, ha
detto il Commissario generale per l’Italia
all’Expo Paolo Glisenti. “Questo richiederà
di ripensare e rimodellare la cooperazione
internazionale, collaborazione scientifica,
partnership pubblico-private”.
Nel corso della giornata Bracco Imaging e
il Centro Diagnostico Italiano (CDI) con il
workshop dal titolo “Intelligent Imaging:
Beyond the Future and Back to Mind”
hanno presentato le ultime applicazioni
dell’intelligenza artificiale nella diagnostica
per immagini. L’evento è stata occasione per
far conoscere al mondo il progetto di ricerca
“AI-for-COVID” volto a prevedere, grazie alla
banca dati AI-for-COVID Imaging Archive a
disposizione dell’intera comunità scientifica
internazionale, l’evoluzione clinica della
malattia COVID-19.
21
Inoltre, in occasione della Giornata
Internazionale delle donne e delle ragazze
nella Scienza che si è celebrata l’11 febbraio,
Padiglione Italia in collaborazione con
Fondazione Bracco e The Aspen Institute
ha promosso un evento internazionale,
dal titolo “Mind the STEM Gap” dedicato
all’empowerment femminile nelle discipline
STEM (Science, Technology, Engineering and
Mathematics).
L’evento, che ha visto la partecipazione di
alte cariche istituzionali, in presenza e da
remoto, come Maria Cristina Messa ministra
dell’Università e della Ricerca, Patrizio
Bianchi, ministro dell’Istruzione e Elena
Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e
la Famiglia, è stata una grande opportunità
per condividere l’importanza della necessità
di un cambiamento nei sistemi educativi
al livello globale, permettendo alle donne
e alle ragazze di accedere alle discipline
comunemente dominate dagli uomini.
Durante la conferenza è stato presentato il
Manifesto Mind the STEM Gap sviluppato da
Fondazione Bracco per superare la disparità
di genere nelle discipline STEM, aumentare
la consapevolezza dei contributi delle donne
alla scienza, promuovere un’istruzione più
inclusiva per le ragazze, rimuovere stereotipi
e pregiudizi e sostenere la comunità degli
educatori.
Workshop “Intelligent Imaging: Beyond the Future and Back to Mind”
Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia,
all'evento Mind the STEM Gap
22
L
a sostenibilità, il biologico e la rivoluzione
digitale sono la vera frontiera del futuro ed
è giusto ritenere che si tratta effettivamente
di tre ambiti corrispondenti a una salda visione
di vita che racchiude in sé una sfida. Regge su
questi pilastri il distretto del benessere nato nel
cuore della Romagna nel 2002 e poche settimane
fa protagonista assoluto all’Expo di Dubai. Tra
medicina e benessere, stili di vita virtuosi che
richiamano una visione completa dello star
bene, il progetto nato oltre vent’anni fa in seno a
Technogym è stato presentato come unico esempio
di ecosistema territoriale che mette al centro la
salute delle persone e la qualità della vita.
Il palcoscenico era quello della Health and Wellness
Week, in programma dal 27 gennaio al 2 febbraio
2022 a Expo Dubai con un programma che ha
posto al centro i settori del biomedicale, delle
terapie avanzate utilizzate ai fini della medicina
rigenerativa e riparativa, dei big data e del
digital health, del nutraceutico, del farmaceutico
veterinario, le specialità ortopediche, delle
neuroscienze e della neurologia. L’iniziativa,
organizzata da Unimore - Università degli Studi
di Modena e Reggio Emilia con il supporto di
ART-ER Attrattività Ricerca Territorio. sono
intervenuti infatti le docenti Graziella Pellegrini
dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Valeria
Raparelli dell’Università di Ferrara, il professor
Luca Lorenzini dell’Università di Bologna e Davide
Adamo, dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ancora una volta le eccellenze che trainano
l’economia della Regione Emilia-Romagna fanno
scuola oltre i confini nazionali lasciando agli
Emirati Arabi un buon modello a cui potersi
ispirare o, nel peggiore dei casi, un sicuro contatto
di realtà innovative e al passo coi tempi con le
AL CENTRO LA SALUTE DELLE PERSONE
di Alessandro Notarnicola
Il modello romagnolo del Wellness fa scuola a Expo Dubai
FOCUS - EXPO 2020 DUBAI
23
quali dare avvio a partnership di alto rilievo.
Dopo Motor Valley, Food Valley e Data Valley,
l’Emilia Romagna – tramite Silvano Zanuso
della Wellness Foundation – ha presentato il
distretto del benessere con lo scopo di essere
fonte di ispirazione mondiale nella creazione
di distretti votati alla promozione degli stili
di vita sani, e “per attrarre il turismo”. Nata
nel 2002 grazie a una lungimirante intuizione
del fondatore di Technogym Nerio Alessandri,
oggi il progetto coinvolge tutta la Romagna in
una visione omogenea all’interno della quale
imprenditoria, benessere sociale e qualità
della vita crescono congiuntamente. Ma guai
a definirlo un modello territoriale. La Wellness
Valley incarna una filosofia di vita che pur
affondando le radici in Romagna si sviluppa a
livello internazionale con l’obiettivo di alzare
la qualità della vita tramite la prevenzione. Ed
ecco che si approda a un’economia votata alla
sostenibilità: gli Stati saranno sostenibili nel
futuro se sapranno investire in prevenzione.
L’idea è stata quella di creare il primo distretto
al mondo che si occupasse di qualità della vita
e benessere delle persone: il termine wellness
è dato infatti dall’incontro dei vocaboli inglesi
“wellbeing”e“fitness”edintendeunbenessere
ed un equilibrio psicofisico totale, a 360 gradi.
A dirlo è stato lo stesso Zanuso spiegando
che quell’idea iniziale è stata trasformata in
brevissimo tempo in una progettualità che ha
coinvolto molteplici stakeholder del territorio
(dalla sanità alle istituzioni politiche fino al
mondo della scuola) creando centinaia di
progetti con la chiara idea di promuovere sani
stili di vita. Si tratta dunque di “un progetto
che è molto piaciuto nel mondo ed è diventato
d’ispirazione per altre aree geografiche, come
ad esempio in Florida o in Qatar”.
Praticare sport per stare bene. Gli ultimi
anni hanno portato l’opinione pubblica ad
una crescente sensibilizzazione riguardo al
tema della salute della cura del corpo nel suo
complesso. La ricerca scientifica in questo
ambito incontra lo sviluppo tecnologico
e da questa unione nascono inediti
protocolli terapeutici, non a caso infatti la
medicina preventiva può essere ritenuta,
al giorno d’oggi, come la forma più ampia
di interdisciplinarietà esistente in campo
medico e sanitario. Pertanto, presentare il
wellness come una vera e propria estensione
del concetto di fitness è stata un’intuizione
epocale che ha dato vita a una filosofia di
vita che non ha niente a che fare con l’essere
sedentari ma, al contrario, mette il benessere
della persona al centro dell’attenzione
proponendo attività sportive, pratiche di
rigenerazione oltre che di mental training
combinate con un’alimentazione corretta
favorendo uno stato di benessere ed equilibrio
psicofisico. Un concetto questo che con ogni
probabilità a seguito della pandemia dovrà
essere rivisto. Praticare sport è indispensabile
per stare bene. Eppure, due anni di emergenza
sanitaria, con chiusure di centri sportivi e
restrizioni che hanno condizionato le stesse
abitudini motorie, hanno reso gli italiani
adulti più sedentari del solito. A incarnare la
visione del wellness infatti sono i più piccoli
che, rispetto a quanto emerso dallo studio
elaborato dall’Osservatorio Sportclubby
(principale piattaforma per il booking di
sport e benessere), nel 2021 sono ritornati allo
sport, con il +299% di prenotazioni rispetto
a settembre 2020. Secondo il Ministero
della Salute: “Il mancato rispetto delle
attuali raccomandazioni sull’attività fisica
è responsabile di oltre 5 milioni di morti
a livello globale ogni anno in tutte le fasce
d’età”. Si stima che ad oggi oltre il 23% degli
adulti e l’80% degli adolescenti non sono
sufficientemente attivi fisicamente.
Silvano Zanuso
24
U
n virus “buono”, lungo 1000 nanometri e
largo solo 5, modificato geneticamente
è in grado di trasportare un farmaco
nell’organismo per eliminare le cellule tumorali in
modo mirato e non invasivo. È lo studio – che ha
conquistato la copertina della rivista Nanoscale –
realizzato da un gruppo di ricerca dell’Università
di Bologna, nell’ambito del progetto NanoPhage
sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul
cancro. “Oggi più che mai sappiamo che i virus
possono essere pericolosi avversari per gli esseri
umani. È tuttavia importante ricordare che alcuni
virus possono rivelarsi preziosi alleati nella lotta
contro le malattie, compreso il cancro”. Ha detto
Matteo Calvaresi, professore al Dipartimento di
Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di
Bologna e coordinatore dello studio.
Gli studiosi hanno sperimentato un virus che per le
sue caratteristiche può diventare una piattaforma
efficace per ospitare e trasportare nanomateriali.
In particolare, l’obiettivo era trasformare il virus
in uno strumento per implementare una terapia
fotodinamica anticancro. La capacità del virus
modificato di riconoscere in modo mirato e non
invasivo le cellule tumorali e la possibilità di
controllare con precisione l’area in cui attivare
la terapia, irradiandola con la luce, potrebbero
contribuire a ridurre drasticamente gli effetti
collaterali delle terapie antitumorali.
Per saperne di più abbiamo intervistato il professor
Matteo Calvaresi.
Come nasce lo studio?
Lo studio nasce da un incontro con il Prof. Alberto
Danielli, professore del Dipartimento di Farmacia
e Biotecnologie, che ha co-coordinato con me le
attività della ricerca. Il mio gruppo si occupava già
LO STUDIO DI UN VETTORE FOTOATTIVO
CHE ELIMINA LE CELLULE TUMORALI
di Alessia Elem
SALUTE
Realizzato da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna grazie al progetto
NanoPhage sostenuto da Fondazione AIRC. Ne parliamo con Matteo Calvaresi,
professore al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”
dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio
25
da tempo di terapia fotodinamica per il cancro
e stavamo cercando un vettore specifico per le
nostre molecole, il Prof. Danielli aveva appena
cominciato a sviluppare una metodologia per
modificare geneticamente un virus, il fago
M13, ed indirizzarlo verso cellule tumorali, ed
abbiamo subito capito che mettendo insieme
le nostre diverse competenze potevamo
arrivare a sviluppare questo vettore, selettivo
per cellule tumorali e fotoattivabile.
In cosa consiste? Equal è la sua particolarità?
Il virus che abbiamo utilizzato, il fago M13,
naturalmente attacca un batterio, Escherichia
coli, e riesce ad essere assolutamente selettivo
verso questo microorganismo poiché presenta
un elemento di riconoscimento specifico.
Proprio questo elemento è stato modificato
geneticamente dal gruppo del Prof. Danielli,
per poter reindirizzare il vettore virale verso
un altro obiettivo, ovvero cellule tumorali
che sovraesprimono un particolare recettore
cellulare.
Nel mio gruppo abbiamo poi attaccato
chimicamente delle molecole sulla superficie
esterna del virus, decorandolo così come
si potrebbe fare con un albero di Natale.
Il virus si comporta così come un veicolo
capace di trasportare le molecole all’interno
delle cellule tumorali. La particolarità delle
molecole che abbiamo utilizzato, chiamate
fotosensibilizzatori, è che si attivano solo dopo
aver ricevuto uno stimolo luminoso, uccidendo
le cellule tumorali. Questo ci permette di
avere un doppio controllo sulla terapia: in
primis, le molecole sono trasportate dal virus
solo all’interno delle cellule tumorali, e poi
possiamo controllare la loro attivazione con
la luce, minimizzando gli effetti collaterali nei
confronti delle cellule sane.
Cosa è emerso dai risultati?
Prima di tutto abbiamo dimostrato che il
virus ingegnerizzato era davvero in grado
di riconoscere e trasportare le molecole di
interesse all’interno delle cellule tumorali.
E poi che le molecole usate, una volta
all’interno delle cellule tumorali ed attivate
dalla luce, sono in grado di trasformare
l’ossigeno normalmente presente nel nostro
organismo in un agente chimico altamente
reattivo, capace di uccidere efficacemente
le cellule stesse. La piattaforma sviluppata
funziona a concentrazioni bassissime,
circa mille volte più bassa dei normali
farmaci utilizzati attualmente per la terapia
fotodinamica. Nel nostro approccio la luce
può essere utilizzata come un bisturi, capace
di controllare spazialmente l’ablazione delle
cellule tumorali. L’utilizzo di metodi fisici per
l’eliminazione delle cellule permette inoltre
di eliminare il rischio di sviluppare resistenze
agli effetti dei farmaci da parte delle cellule
tumorali, che rappresenta una delle cause
principali del fallimento delle terapie
anticancro.
I risultati ottenuti sono anche il primo
importante passo per arrivare a una
sperimentazione clinica di questo vettore
virale che potrebbe anche trovare ulteriori
applicazioni mediche, è così?
I promettenti risultati ottenuti a livello
cellulare dovranno essere confermati anche
dai modelli animali, e solo allora si potrà
pensare a sperimentazioni cliniche.
La particolarità di questa nuova piattaforma
che abbiamo sviluppato, sta comunque nella
grande flessibilità offerta dalla biologia del
fago, che ci permette di reindirizzarlo verso
diversi obiettivi cellulari e dalla possibilità di
attaccare diverse molecole funzionali sulla
superficie esterna del virus. Questo approccio
modulare consente applicazioni innovative
nel campo della terapia e della medicina di
precisione, ma anche nella diagnostica e nella
biosensoristica.
Utilizzando un approccio simile a quello di
Matteo Calvaresi, professore al Dipartimento di Chimica “Giacomo
Ciamician” dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio
26
questo studio, stiamo lavorando al progetto
NeuroPhage, in collaborazione con il Prof.
Fabio Benfenati del Ospedale San Martino di
Genova, per riattivare i neuroni danneggiati
nella malattia di Parkinson e stiamo
sviluppando diversi progetti per combattere
batteri patogeni, resistenti agli antibiotici.
Perché ha scelto la ricerca?
La curiosità è stata sempre il motore che ha
alimentato le mie scelte, fin da piccolo, e
la carriera da ricercatore è stata la naturale
conseguenza di questa attitudine. Il mestiere
da ricercatore mi ha permesso di fare dello
studio un lavoro, quando si intraprendono
progetti così interdisciplinari non si finisce
davvero mai di imparare, approfondendo
anche campi molto distanti rispetto a quello
di chimico, che è stato il mio ambito di studio.
Il lavoro da ricercatore è poi spesso un lavoro
di squadra e rappresenta uno stimolante
confronto con idee ed approcci diversi. Gestire
il mio gruppo di ricerca mi permette inoltre di
essere sempre in contatto con giovani pieni di
voglia di scoprire.
Oggi è il coordinatore di un gruppo
diricerca con un progetto rivoluzionario per
combattere il cancro. Cosa rappresenta per
lei e per la sua carriera in ambito di ricerca
scientifica questo studio?
Questo progetto e questo studio rappresentano
un riconoscimento non solo personale, ma
a tutto il lavoro che il mio team del NanoBio
Interface Lab ha fatto in questi anni per la
messa a punto di terapie innovative per il
cancro attraverso l’uso delle nanotecnologie.
Questo grant rappresenta un punto di
discontinuità nel mio percorso professionale.
Mi permette finalmente di focalizzare la mia
attività di ricerca su un target ben definito
e di poter portare le mie ricerche da un
ambito strettamente di base ad un aspetto più
applicativo e traslazione. Occorre riconoscere
il coraggio che AIRC ha avuto nell’investire in
un progetto che poteva apparire visionario e
molto lontano dalla clinica.
Qual è il suo messaggio ai giovani ragazzi
che vogliono intraprendere la carriera di
ricercatori?
Di credere nelle loro idee e di provare a sfidare
gli approcci, le pratiche e i modelli di una
cultura troppo specialistica che spesso ci viene
inculcata. Bisogna sempre mettersi in gioco
e farsi contaminare da idee che provengono
da mondi apparentemente lontani. Abbiamo
bisogno di abbattere i confini che troppo spesso
ci affibbiano le nostre etichette accademiche.
Non esiste più la ricerca chimica, fisica,
biologica o medica, concepita come camere
stagne, ma per affrontare le sfide del futuro
dobbiamo saper unire le forze per mettere
insieme competenze ed approcci diversi.
27
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28
A
bbattere le barriere e includere è un
imperativo, ma non sempre i bisogni
ottengono un’effettiva e concreta risposta.
In vista della conclusione dello stato di emergenza
a livello nazionale, il 31 marzo 2022, è tempo di
resoconti rispetto all’andamento della pandemia e
in riferimento a tutte le misure intraprese a tutela
della salute pubblica. Tra queste spicca certamente
l’utilizzo della mascherina come misura di
prevenzione per il Coronavirus ormai obbligatoria
in tutta Italia dall’insorgere della pandemia,
con maggiore attenzione nei luoghi chiusi e in
occasione di iniziative ed eventi particolarmente
popolati.
Questi dispositivi di protezione individuale sin
da subito hanno rappresentato un limite della
comunicazione, tanto sul fronte pediatrico, e
dunque della formazione e della didattica, quanto
in riferimento a particolare forme di disabilità
e alle persone più vulnerabili. Indossare una
mascherina facciale infatti può compromettere
la capacità di comunicazione di alcune persone,
principalmente non udenti e ipoacusici, dato che
impedisce la lettura delle labbra riducendo in
modo sostanziale il livello di comprensione del
linguaggio trasmesso dalla bocca. Nonostante
questo grave pericolo, e pur apprezzando lo sforzo
di immettere nel mercato dispositivi trasparenti
che consentono la lettura labiale, l’Ufficio per le
politiche in favore delle persone con disabilità
nel corso di questi due anni ha ricevuto numerose
segnalazioni sulle difficoltà di comunicare che
l’uso obbligatorio e generalizzato delle mascherine
comporta per le persone sorde o con ipoacusia, per
coloro che usano impianti cocleari o apparecchi
acustici, e in generale per chi utilizza la lettura
delle labbra per comprendere. È questo il caso di
Danilo Finocchiaro, lavoratore trentacinquenne
di Catania, a cui da bambino è stata diagnosticata
una forma di sordomutismo.
Danilo Finocchiaro, comunicare è essenziale,
avere gli strumenti per farlo dovrebbe essere
alla base. E invece?
LE MASCHERINE UN VERO LIMITE
PER LE PERSONE SORDOMUTE
di Alessandro Notarnicola
SALUTE
La denuncia di Danilo Finocchiaro
29
Adistanzadidueannidall’avviodell’emergenza
sanitaria e dal susseguirsi di misure restrittive
e lockdown, le mascherine oltre ad essere un
valido dispositivo di protezione individuale
sono diventate parte integrante della nostra
vita. Non possiamo uscire di casa senza
averne una con noi. È doveroso indossarle per
noi stessi e per le persone che incontriamo,
nel mio caso anche i clienti dello store per
cui lavoro. Ma se da un lato c’è il dovere,
dall’altro resta il dispiacere di una misura
che non è stata immediata nell’agevolare la
comunicazione delle persone disabili. Per noi
persone sorde le mascherine chirurgiche e
FFP2 sono vere barriere per la comunicazione
e ne acuiscono le difficoltà.
Una barriera che ha ostacolato la
reciprocità comunicativa. Quanto è
importante per le persone sorde poter
seguire i movimenti delle labbra mentre
l’interlocutore parla?
È alla base. La mia esperienza a riguardo è
molto traumatica ed è costellata di difficoltà
anche in riferimento alle piccole attività
giornaliere, dal lavoro alla vita privata per
approdare alla famiglia stessa. La rimozione
di segnali di supporto visivi può rendere
la comunicazione molto faticosa a causa
dello sforzo mentale richiesto per ascoltare,
soprattutto in presenza di rumori esterni,
dove è necessaria maggiore concentrazione
per la comprensione. Di conseguenza,
non c’è solo un limite di apprendimento e
di ricezione del messaggio trasmesso ma
anche di elaborazione mentale dello stesso.
Alle mascherine inoltre si sommano i lunghi
periodi di restrizioni e di distanziamento
sociale che non hanno certo rese le cose
migliori. Ci siamo sentiti esclusi.
Lei parla di nuove barriere. In che senso?
Tutto questo più che un’esclusione sociale
nei confronti delle persone la vedo come una
nuova barriera nei confronti di persone meno
abili come me. I vulnerabili sono stati resi
ulteriormente deboli. Danilo Finocchiaro
C’è da dire però che ben presto a livello
nazionale e soprattutto in relazione ai centri
socio-occupazionali e al fronte scolastico, le
mascherine trasparenti hanno fatto il loro
ingresso.
La difficoltà è dovuta a un dato certamente
non trascurabile in tutta questa vicenda:
non eravamo pronti. Nessuno di noi avrebbe
mai potuto immaginare che la circolazione
di un virus a livello locale, in Cina, avrebbe
potuto interessare tutto il mondo causando
non poche conseguenze, anche per quanto
riguarda le relazioni. Una volta piombati in un
contesto certamente complesso siamo stati
colti alla sprovvista ed è come se tutto fosse
stato elaborato a partire da zero. Basti pensare,
ad esempio, che il Ministero dell’Istruzione, in
vista del nuovo anno scolastico, ha diramato
a tutte le scuole il Protocollo di Sicurezza del
14 agosto 2021 nel quale si fa riferimento alle
misure di prevenzione già in uso -mascherine,
distanziamento igienizzazione, areazione dei
locali ed altro -, e si prevede la fornitura a
personale e studenti di mascherine monouso
trasparenti per favorire l’inclusione degli
studenti sordi. Ricordo che la pandemia
è esplosa nel febbraio del 2020 e che nel
corso del primo anno particolari accortezze
sono mancate o, se vogliamo, non erano
regolamentate a livello nazionale.
30
C’è da dire però che fino al DPCM 3
novembre 2020, il Governo ha mantenuto
fermo il principio che la mascherina non
era obbligatoria per quelle persone la
cui disabilità è incompatibile con il suo
utilizzo, e non è obbligatoria neanche per
gli accompagnatori di queste persone nel
momento in cui devono comunicare con
loro.
Lo riconosco ma nonostante questo
“lasciapassare” tutti noi abbiamo indossato
sempre la mascherina quale strumento
di difesa personale. Un gesto quotidiano
destinato a scomparire in poche settimane,
pensavamo questo all’inizio, perdura invece
da due anni e ha dato vita a un nuovo modo
di concepire le relazioni e la comunicazione
stessa. Il coronavirus tende infatti ad
assumere una forma più grave nei soggetti
che già presentano delle difficoltà: lo stato
di tensione infatti rende la comunicazione
particolarmente difficile. Questa criticità è
stata raccolta da molte realtà che operano sul
mio territorio ed è per questo che sono stati
avviati e promossi progetti sociali a favore
delle persone sorde o che abbiano limitate
capacità uditive.
Con la mascherina trasparente dunque non
siete più “inascoltati”. È così?
Occorre lavorare ancora tantissimo per creare
nel nostro paese una cultura dell’inclusione
e dell’ascolto non caratterizzata da barriere
di qualsiasi tipo, architettoniche incluse. C’è
sempre una difficoltà. Sono stati compiuti
significativi progressi, lo riconosco, ma è un
processo di accoglienza lento.
31
ISCRIVERSI ALLA MUTUA È SEMPLICE:
• versare la quota associativa annua di € 25
e l’importo del Piano Sanitario tra i 5 disponibili,
sottoscrivibili in formula singola oppure in formula
nucleo:
• ‘Opera Smart’, ‘Opera Plus’ e ‘Opera Premium’ sottoscrivibili fino all’età di 67 anni
• ‘Opera Senior Plus’ e ‘Opera Senior Premium’ sottoscrivibili dall’età di 68 anni
Mutua Nazionale è una Società di Mutuo Soccorso
per il personale della Pubblica Amministrazione civile e
militare in servizio ed in quiescenza, opera senza fini di
lucro a favore dei propri Soci e loro familiari conviventi al
fine di far partecipare gli stessi ai benefici della mutualità,
nel settore sanitario e socio assistenziale.
Nel rispetto dei principi mutualistici, i piani sanitari:
 Sono accessibili a tutti (principio della porta aperta)
 per tutta la vita del socio;
 facoltà di disdetta;

un massimo di € 1.300 (cfr. Art. 83 comma 5, lg. 117/2017).
Crediamo in un sistema sanitario mutualistico che possa
riabilitazione, interventi ed assistenza con la certezza di
non esser mai abbandonati.
Mutua Nazionale infatti non recede dal sodalizio e
questo permette una garanzia assoluta.
Con questi piani sanitari Mutua Nazionale ha voluto raggiungere un triplice scopo:
•  Erogare prestazioni sanitarie e sostenere il socio in momenti di difficoltà
  •  Mantenere un contributo “sociale”, alla portata di tutti
• Rispettare la compliance ministeriale. Mutua Nazionale è regolarmente iscritta
all’anagrafe dei Fondi Sanitari del Ministero della Salute
Grazie alla convenzione stipulata con il Ministero
dell’Economia e delle Finanze - NOIPA, il personale
della Pubblica Amministrazione può versare il contributo
mensilmente con modalità TRATTENUTA IN BUSTA PAGA.
Mutua Nazionale sostiene Banca delle Visite
Con la sottoscrizione di ogni sussidio il Socio contribuisce a donare una prestazione medica
Mutua Nazionale collabora con Health Point SpA,
azienda leader nei servizi di telemedicina
INQUADRA IL
QR-CODE
PER SCOPRIRE
I PIANI SANITARI
Il servizio televisite consente la cura
e la tutela della salute dell’associato
in modo semplice anche a distanza,
in questo periodo di emergenza.
32
L
a pandemia ha reso evidente, all’interno di
un contesto di emergenza, le opportunità
offerte dalla telemedicina, l’insieme di
servizisostitutiviopropedeuticiallapraticamedica
convenzionale, realizzati attraverso le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
Proprio su questo campo il Dipartimento di
Scienze Giuridiche (DSG) dell’Università di
Firenze ha avviato una collaborazione con Health
Point S.p.A., società specializzata nella gestione
di sistemi evoluti di telemedicina e di percorsi di
prevenzione e cura, con sede a Roma. L’azienda
ha cofinanziato, ai sensi del decreto del Ministero
dell’Università e della Ricerca n. 1062/2021, un
progetto di ricerca che ha fra i propri obiettivi
quello di promuovere una prospettiva etica per la
diffusione della telemedicina e delle applicazioni
di salute digitale.
La ricerca, di durata triennale, ha un valore
complessivo di 150mila euro ed è cofinanziata dal
Fondo Sociale Europeo REACT EU – Programma
Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-
2020, a titolarità del Ministero dell’Università
e della Ricerca. Le attività di ricerca saranno
svolte da Carlo Botrugno, ricercatore di Filosofia
del diritto e Bioetica e coordinatore del Research
Unit on Everyday Bioethics and Ethics of Science
presso il centro di ricerca inter-universitario
L’Altro Diritto.
“Gli anni che stiamo attraversando mostrano le
possibilità che si aprono con l’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione in
sanità, ma siamo ancora lontani da un uso
sistematico di queste innovazioni” – spiega
Botrugno -. “Molte sono le questioni ancora
da affrontare al fine di assicurare uno sviluppo
coerentedellatelemedicina,bastipensareaiprofili
di responsabilità professionale o alle insidie poste
dalla regolazione dei dispositivi medici, solo per
fare alcuni esempi. Poiché non esiste ancora una
regolazione giuridica ad hoc per la telemedicina,
neppure a livello europeo – aggiunge il ricercatore
–, è di fondamentale importanza ricorrere agli
strumenti offerti dalla bioetica per stabilire un
punto di incontro fra chi offre e chi riceve il
servizio, ovvero quello che io definisco «una
prospettiva etica per la telemedicina»”.
“Questa prospettiva – commenta Botrugno – può
contribuire alla diffusione della telemedicina,
quindi anche aumentarne la sostenibilità
economica; ma soprattutto può avere un ruolo
imprescindibile per garantire una maggiore
inclusività, poiché sappiamo che le competenze
digitali rappresentano oggi un fattore chiave
per garantire una piena accessibilità ai servizi a
distanza da parte di tutta la popolazione”.
COLLABORAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO
DI SCIENZE GIURIDICHE DELL’UNIVERSITÀ DI
FIRENZE E UN’AZIENDA LEADER DEL SETTORE
di Redazione Health Online
TECNOLOGIA
33
ABBIAMO LA RISPOSTA PRONTA
Health Assistance fornisce le soluzioni più qualificate in ambito di salute integrativa, servizi sociali e
assistenza sanitaria, per privati e aziende. Siamo un Service Provider indipendente sul mercato
dell’Assistenza Sanitaria Integrativa, dei servizi Socio Assistenziali e Socio Sanitari, nel comparto
del Welfare Aziendale e privato. Per offrirti il meglio, abbiamo stipulato accordi e convenzioni con
le più accreditate Società di Mutuo Soccorso, Casse di Assistenza, Fondi Sanitari e Compagnie di
Assicurazione, nonché Cooperative, Società di Servizi, strutture sanitarie e liberi professionisti.
Per i servizi sanitari e socio assistenziali,
anche domiciliari:
Numero Verde: 800.511.311
Numero dall’estero: +39 06 90198080
Health Assistance S.C.p.A.
c/o Palasalute
Via di Santa Cornelia, 9
00060 Formello (RM)
Per le strutture del Network o a coloro che
intendano candidarsi al convenzionamento
Ufficio Convenzioni: 06.9019801 (Tasto 2)
email: network@healthassistance.it
www.healthassistance.it
34
C
ome un “caffè sospeso” in Sanità, Banca
delle Visite si occupa di offrire prestazioni
mediche a persone in difficoltà e, di fronte
all’escalation della crisi ucraina, nell’ambito
dell’iniziativa promossa da Consumerismo, si è
deciso di donare le visite in via prioritaria alle tante
persone che stanno scappando dalla guerra e che
hanno bisogno di aiuto.
Dopo il “caffè sospeso” di tradizione napoletana,
arrivano in Italia le “visite mediche sospese”
per garantire prestazioni sanitarie gratuite ai
più bisognosi. L’iniziativa congiunta di Banca
delle Visite e Consumerismo No Profit, mette e
a disposizione 100 visite specialistiche gratuite
da donare sia ai cittadini italiani in difficoltà
economica, sia ai rifugiati dall’Ucraina che stanno
arrivando in questi giorni nel nostro paese.
Lo scopo dell’iniziativa di solidarietà è quello di
aiutare chi non può attendere i tempi del servizio
sanitario pubblico né permettersi una visita
medica a pagamento, e offrire in aiuto concreto
a chi, in queste ore, sta fuggendo da una terribile
guerra e necessita di assistenza sanitaria e cure.
“In questo particolare momento di crisi abbiamo
deciso di estendere l’iniziativa di solidarietà ai
cittadini che stanno fuggendo dall’Ucraina e che
necessitano di prestazioni sanitarie urgenti –
spiegano Banca delle Visite e Consumerismo No
Profit – e siamo dunque pronti a donare il nostro
supporto a tutte le varie associazioni, enti e realtà
pubbliche e private, volontari e chiunque si stia
UCRAINA: BANCA DELLE VISITE ONLUS IN
COLLABORAZIONE CON CONSUMERISMO NO
PROFIT METTE A DISPOSIZIONE 100 VISITE
MEDICHE DANDO PRIORITÀ AI RIFUGIATI
DALL’UCRAINA E A PERSONE IN DIFFICOLTÀ
di Michela Dominicis
SOCIALE
35
adoperando attivamente per dare assistenza
alle persone in arrivo in Italia, affinchè ci
possano segnalare gli utenti bisognosi, per
provvedere a fissare loro le visite mediche di
cui hanno bisogno, in tutta Italia”.
Sia i diretti interessati che le persone
che vogliono segnalare casi di cittadini
in difficoltà possono inviare le richieste
compilando il form alla pagina https://www.
bancadellevisite.it/chiedi-aiuto/
Il Back Office di Banca delle Visite ricontatterà
l’utente per la presa in carico della richiesta.
Il costo della visita verrà sostenuto da Banca
delle Visite.
Il circuito solidale Banca delle Visite Onlus
si avvale della generosità di aziende e privati
cittadini le cui donazioni vengono trasformate
in prestazioni sanitarie in favore delle
persone in difficoltà, grazie anche al supporto
degli Amici Sostenitori e gli Amici Point,
ovvero persone e realtà locali che in maniera
volontaria si adoperano per creare iniziative e
connessioni utili, perché tutti insieme si possa
agire in un’ottica di aiuto reciproco a tutela del
diritto della Salute.
“Il nostro scopo è quello di rendere la Salute
accessibile a tutti, garantendo le cure mediche
necessarie a chi ne ha bisogno in modo rapido
e gratuito nel pieno rispetto della dignità di
ogni persona” – concludono Banca delle Visite
e Consumerismo No Profit.
Ricordiamo che la Onlus è sempre attiva per
aiutare chiunque si trovi ad avere necessità
mediche e versa in condizioni economiche
poco favorevoli, per chiedere aiuto basta
collegarsi al sito e inserire la propria richiesta.
Chiunque, inoltre, può aiutare in modo
volontario diventando Amico Sostenitore
per diffondere il progetto nella propria città,
con una semplice donazione o anche con il
5x1000, indicando Banca delle Visite Onlus
nella propria dichiarazione dei redditi il
Codice Fiscale: 97855500589 e apponendo la
propria firma.
Per segnalarci iniziative, o diventare Amico
Sostenitore o Point di Banca delleVisite, scrivici!
info@bancadellevisite.it
36
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trasformazione digitale
H-Digital è il partner giusto per chi vuole
distinguersi e dare visibilità al proprio business
perché è in grado di garantire ai propri clienti la realizzazione
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dei costi di realizzazione.
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e generare interesse sul mercato digitale.
37
38
Fino al
CUORE
della SALUTE
Un Gruppo unito per sostenere
e diffondere la Cultura della Salute
e della Prevenzione
dalla Ricerca Scientifica alle Soluzioni Personalizzate
Health Italia S.p.A. · c/o Palasalute · Via di Santa Cornelia, 9 · 00060 Formello (RM)· info@healthitalia.it
www.healthitalia.it
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Health Online 47 - Gennaio / Febbraio 2022

  • 1. il periodico di informazione sulla sanità integrativa Gennaio Febbraio 2022 Anno IX N°47 “CONNECTING MINDS, CREATING THE FUTURE”: Expo 2020 Dubai, la prima esposizione in presenza da inizio pandemia > ATTUALITÀ Guerra in Ucraina: è emergenza umanitaria > FOCUS Health & Wellness Week, la settimana di Expo 2020 Dubai dedicata alla salute e al benessere > SALUTE Lo studio di un vettore fotoattivo che elimina le cellule tumorali Le mascherine un vero limite per le persone sordomute
  • 2. PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE SULLA SANITÀ INTEGRATIVA Anno IX - Gennaio/Febbraio 2022 - N°47 DIRETTORE RESPONSABILE Nicoletta Mele DIRETTORE EDITORIALE Ing. Roberto Anzanello COORDINAMENTO GENERALE Health Italia HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Nicoletta Mele Alessia Elem Michela Dominicis Alessandro Notarnicola DIREZIONE E PROPRIETÀ Health Italia SpA c/o Palasalute - Via di Santa Cornelia, 9 00060 - Formello (RM) www.healthitalia.it ISCRITTO PRESSO IL REGISTRO STAMPA DEL TRIBUNALE DI TIVOLI n. 2/2016 - diffusione telematica n.3/2016 - diffusione cartacea 9 maggio 2016 IMMAGINI © AdobeStock Scarica Health Online in versione digitale su www.healthonline.it Per info e contatti: mkt@healthonline.it ***** ® 2022 Health Italia S.p.A. - Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo senza permesso scritto del direttore editoriale. Articoli, notizie e recensioni firmati o siglati esprimono soltanto l’opinione dell’autore e comportano di conseguenza esclusivamente la sua responsabilità diretta.
  • 3. S OMMA R IO La sanità del 21esimo secolo è elemento di equità 05 a cura di Roberto Anzanello EDITORIALE Guerra in Ucraina: è emergenza umanitaria. L’allarme dell’UNHCR 06 di Alessandro Notarnicola COVID-19: al via le nuove regole per fronteggiare la diffusione dei contagi. Cosa cambia dal 1° febbraio? 08 di Alessia Elem ATTUALITÀ Lo studio di un vettore fotoattivo che elimina le cellule tumorali. Ne parliamo con Matteo Calvaresi Le mascherine un vero limite per le persone sordomute. La denuncia di Danilo Finocchiaro 24 28 di Alessia Elem di Alessandro Notarnicola SALUTE Health & Wellness Week, la settimana tematica di Expo 2020 Dubai dedicata alla salute e al benessere 18 “Connecting minds, creating the future”: Expo 2020 Dubai la prima esposizione in presenza da inizio pandemia. Presente il padiglione Italia 12 di Nicoletta Mele Al centro la salute delle persone. Il modello romagnolo del Wellness fa scuola a Expo Dubai di Nicoletta Mele 22 di Alessandro Notarnicola IN EVIDENZA FOCUS - EXPO 2020 DUBAI Collaborazione tra il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze e un’azienda leader del settore Banca delle Visite - 100 VISITE SOLIDALI per i rifugiati in arrivo in Italia dall’Ucraina 32 34 di Redazione Health Online di Michela Dominicis TECNOLOGIA SOCIALE
  • 4. 05 LA SANITÀ DEL 21ESIMO SECOLO È ELEMENTO DI EQUITÀ Come abbiamo più volte ribadito da queste colonne l’unico modello perseguibile in quanto economicamente sostenibile, organizzativamente evolutivo, eticamente equo, socialmente equilibrato e giuridicamente già definito, per la gestione della sanità del futuro del nostro paese non può che essere il doppio binario, rappresentato da un lato da una Sanità Pubblica fortemente focalizzata sulla tutela delle fasce più deboli della popolazione e sulla gestione delle emergenze sanitarie, dall’altro lato da una Sanità Complementare ed Integrativa fondata sul concetto della mutualità e mirata ad una sensibile specializzazione ed ad una forte evoluzione tecnologica, che consenta di spostare il paradigma della salute da “soggetto malato-cura” a “soggetto sano- prevenzione”. Per realizzare questo obiettivo, processo nel quale il nostro paese risulta essere in una fase molto più avanzata rispetto agli altri paesi industrializzati, è indispensabile che la Sanità Pubblica venga orientata in modo stringente sull’obbiettivo della prossimità all’individuo, con una forte caratterizzazione territoriale rappresentata da strutture agili ed efficienti che, con una logica basata sulla geografia del territorio e sulla densità abitativa, consentano di essere presenti ovunque. Per farequestoèopportunochegliinvestimentiprevistiper lasanitànelPNNRvenganoindirizzati effettivamente nella identica direzione rappresentata nel progetto nazionale: medici di base come primo riferimento, strutture multi-specialistiche come strumento di approfondimento e strutture sanitarie ospedaliere quale avanguardia specializzata e di pronto intervento. Affianco alla Sanita Pubblica, però, è indispensabile che operi una Sanità Complementare ed Integrativa che sia in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo e superare il già buon livello con cui opera attualmente, affinché gli Enti di Sanità Integrativa, quali soggetti no-profit abilitati dalla normativa (Fondi Sanitari, Casse di Assistenza Sanitaria e Società di Mutuo Soccorso) siano in grado di focalizzarsi sul tema dell’accessibilità degli associati, per risolvere, sempre meglio, i nodi temporali, a volte francamente inaccettabili, della Sanità Pubblica, fornendo ai loro iscritti (oltre 12,5 milioni) percorsi di prevenzione efficaci ed efficienti, fondati sull’evoluzione tecnologica, ove la Telemedicina sarà la chiave del successo. Per fare questo è necessario che il diritto dei cittadini, sancito dalla costituzione, di associarsi in una logica di mutualità venga ulteriormente incentivato ampliando la leva fiscale, con la consapevolezza che non si tratterebbe di un costo per lo Stato, bensì di un risparmio, che permetterebbe di ridurre ulteriormente costi ed affollamenti propri della Sanità Pubblica, con il supporto di Enti autorizzati e, per la loro stessa natura, non votati alla logica del profitto. Sicuramente, in questo modo, il doppio binario Sanità Pubblica e Sanità Integrativa potrebbe ulteriormente migliorare il livello di performance con un equo equilibrio prestazionale e costi ridotti rispetto agli attuali, ma questo primo passaggio da solo non è sufficiente. Per un equilibrio economico in campo sanitario è anche ben necessario che tutte le componenti che operano in questo settore, soprattutto quelle private che hanno sicuramente come obiettivo il profitto, abbiano presente che la logica sottostante non può essere solo vincolata alla voce “ricavi”, ma deve essere sottesa anche a principi etici comportamentali. Sarebbe pertanto opportuno che i fornitori di tecnologia sanitaria fossero certificati e magari iscritti ad un apposito albo, così come dovrebbe essere per i fornitori di strumenti e prodotti sanitari, in modo da evitare che un’apparecchiatura medica, uno strumento chirurgico od un prodotto sanitario possano costare X in una determinata città e X+Y in un’altra. Inoltre, sarebbe oltremodo opportuno che le strutture sanitarie private si attengano a comportamenti predefiniti e coerenti con la pratica medica, per evitare di incorrere in situazioni che fanno sensibilmente lievitare i costi, tramite processi che, magari, inducano ad effettuare ricoveri non necessari laddove sarebbe sufficiente il day-hospital, esami non coerenti con la patologia laddove i protocolli sono ben definiti od aggiungendo ricarichi non adeguati alla situazione contingente. L’eticità di chi opera in campo sanitario, soprattutto se rappresentato da strutture private, non deve mai potersi allontanare dalla logica del “giusto profitto”, perché costi inopportunamente elevati gravano per la Sanita Pubblica sulle casse dello Stato e per la Sanità Complementare sulle casse degli Enti di Sanità Integrativa, influendo in modo diretto sulle prestazioni erogabili ai cittadini da un lato ed agli associati dall’altro, determinando in modo indotto un aggravio economico per tutto il settore della Sanità e quindi per tutto il Paese, peraltro non consentendo allo Stato ed agli Enti preposti di esercitare compiutamente il diritto alla salute di ogni cittadino, sancito dalla nostra Costituzione. La Sanità Pubblica con gli investimenti previsti dal PNNR, la Sanità Complementare ed Integrativa con la prevenzione e la Telemedicina, la Sanità Privata con comportamenti coerenti al Giuramento di Ippocrate, sono tutti soggetti che possono, volendo, traghettare il Sistema Sanitario Italiano verso una ulteriore evoluzione, a patto di ricordarsi sempre e comunque che la Sanità del 21esimo secolo è un elemento di equità economica, sociale, comportamentale ed etica. a cura di Roberto Anzanello #EDITORIALE Milanese, ho maturato un’esperienza ultra ventennale nel settore assicurativo e finanziario, occupandomi sia dei prodotti che del marketing e dello sviluppo commerciale, fino alla direzione di compagnie assicurative, nazionali ed estere. Nel 2005 sviluppo un progetto di consulenza e strategia aziendale che ha consentito di operare con i maggiori player del settore assicurativo per realizzare piani strategici di sviluppo commerciale. Dal 2009 mi occupo di Sanità Integrativa, assumendo la carica di Presidente ANSI, Associazione Nazionale Sanità Integrativa eWelfare, e contestualmente di Health Holding Group, importante realtà del settore. Dal 2016 sono presidente di Health Italia, una delle più grandi realtà nel panorama della Sanità Integrativa Italiana e società quotata in Borsa sul mercato Euronext Growth Milan. 05
  • 5. 06 L etteralmente bombardati. Il 24 febbraio 2022 ha sancito per l’epoca contemporanea un nuovo inizio. Con l’avvio dell’azione militare russa ai danni dell’Ucraina, una operazione lavorata da otto anni e affinata nei minimi dettagli nel corso dell’ultimo, l’Europa è ripiombata negli inquietanti scenari del Novecento. Iniziò in questo modo il secondo conflitto mondiale il 1° settembre del 1939, con l’invasione da parte della Germania nazista della Polonia, anche se in quel tempo non esisteva Internet e le informazioni correvano lente e vaghe. Oggi tutto è cambiato: è questa la guerra dei social, che si combatte a suoni di clic e di post, a partire dagli stessi leader politici. Al centro il Donbass, regione al confine tra Russia e Ucraina che da otto anni divide i due paesi. “Ci saranno enormi perdite, scorrerà molto sangue da entrambi le parti” e a pagare “saranno anche i civili”. Riecheggiano nell’Europa ferita da un ennesimo inquietante e quanto mai ingiustificato conflitto le parole del reporter italiano Vittorio Rangeloni, dal 2015 nel Donbass, che trovano fondamento nei dati diffusi a livello internazionale e relativi al primo bilancio di guerra. Sono infatti già migliaia i morti della guerra tra i due paesi, tra cuianchemolticivili.IlministerodellaDifesarusso ha fornito per la prima volta un drammatico report ufficiale delle perdite dall’inizio dell’invasione che potrebbe causare malumori tra i russi stessi: 498 soldati russi morti e altri 1.597 feriti. Il bilancio pubblicato su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine parla invece di 5.840 russi morti e segnala anche la distruzione di 211 tank, 30 velivoli e 31 elicotteri, 862 mezzi blindati, due unità navali e tre droni. “La guerra risveglia l’Europa, fa concentrare l’America, ridisegna un ordine globale”. Con questo titolo il Washington Post offre una lettura geopolitica dell’offensiva militare scatenata dal capo del Cremlino in Ucraina, dove “le forze russe assediano le principali città”. Ed è proprio l’escalation dei bombardamenti (sono stati colpiti anche ospedali, asili e l’antenna della tv a Kiev) che, già a partire dal 24 febbraio, ha dato avvio al lento e drammatico esodo dei civili verso l’Europa occidentale (circa 60 chilometri di auto incolonnate). Sono sempre di meno gli italiani che vivono nella parte orientale del paese e quei pochi che in queste ore sono alle prese con la partenza verso Ungheria e Polonia descrivono via social città sempre più sotto assedio. L’Ucraina è in guerra ma la questione è internazionale. Non a caso infatti l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari e 35 EMERGENZA UCRAINA, L’ESODO DEI PROFUGHI E LA MINACCIA DEL NUCLEARE di Alessandro Notarnicola ATTUALITÀ
  • 6. 07 astenuti, tra cui la Cina. La risoluzione chiede il ritiro “immediato” della Russia dall’Ucraina condannando la decisione del presidente russo Vladimir Putin di mettere in allerta le forze nucleari. Intanto il popolo ucraino si arma in autonomia e si prepara alla guerra civile. Se da un lato ci sono gli uomini e le donne – fieri e coraggiosi – pronti a tutto pur di difendere la propria terra, dall’altro ci sono le donne e i bambini che cercano di lasciare il Paese e di raggiungere parenti e amici negli altri paesi europei, tra cui l’Italia. Quando l’offensiva russa è iniziata il 24, si parlava di decine di migliaia di potenziali rifugiati. Pochi giorni dopo erano già centinaia di migliaia. Oggi quasi un milione. Al 2 marzo 2022 si contano 874mila, la metà in Polonia. Seguono l’Ungheria, con 116.348 rifugiati, il 13,3%, e la Moldavia, con 79.315, il 9,1%. Intanto la Commissione Europea è al lavoro per attivare la direttiva per la protezione temporanea per dare assistenza immediata alle persone in fuga dalla guerra. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. È emergenza umanitaria. Nel Consiglio dei Ministri di martedì 1° marzo il Governo italiano ha destinato 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, per garantire soccorso e assistenza alla popolazione ucraina. Per farlo è stato dichiarato uno stato di emergenza umanitaria, che durerà fino al 31 dicembre e che ha l’obiettivo di assicurare il massimo aiuto dell’Italia all’Ucraina. In modo particolare, a spiegarlo è stato lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi, si tratta di un impegno di solidarietà, che non avrà conseguenze per gli italiani. L’Italia tuttavia si prepara al peggio sul fronte dei rifugiati e dell’azione militare. Dal punto di vista umanitario, considerato che l’assedio russo ha innescato il maggior esodo di rifugiati da 75 anni, l’Esecutivo è impegnato nell’attivazione di corridoi speciali per i minori orfani, perché possano raggiungere il nostro Paese al più presto e in sicurezza. Si è valutata la possibilità di applicare per la prima volta la direttiva sulla protezione temporanea prevista in caso di afflusso massiccio di sfollati. Questa Direttiva garantirebbe agli ucraini in fuga di soggiornare nell’Unione Europea per un periodo di un anno rinnovabile ed eviterebbe di dover attivare onerose procedure di asilo dopo i 90 giorni di soggiorno senza visto. Il Ministero dell’Interno sta lavorando alla predisposizione di apposite norme sull’accoglienza degli sfollati ucraini nelle strutture nazionali. In relazione alla presenza militare italiana nei territorio interessati dal conflitto, sempre Draghi ha informato che l’Italia è in costante dialogo con le Agenzie delle Nazioni Unite competenti per individuare le priorità di intervento e procedere con l’elaborazione di progetti d’assistenza ai rifugiati nei Paesi vicini all’Ucraina. “In seguito all’intensificarsi dell’offensiva russa – ha comunicato al Senato – abbiamo adottato una risposta sempre più dura e punitiva nei confronti di Mosca. Sul piano militare, il Comandante Supremo Alleato in Europa ha emanato l’ordine di attivazione per tutti e 5 i piani di risposta graduale che ho illustrato la settimana scorsa. Questo consente di mettere in atto direttamente la prima parte dei piani e incrementare la postura di deterrenza sul confine orientale dell’Alleanza con le forze già a disposizione. Mi riferisco al passaggio dell’unità attualmente schierata in Lettonia, alla quale l’Italia contribuisce con 239 unità. Per quanto riguarda le forze navali, sono già in navigazione sotto il comando NATO. Le nostre forze aeree schierate in Romania saranno raddoppiate in modo da garantire copertura continuativa, assieme agli alleati. Sono in stato di pre-allerta ulteriori forze già offerte dai singoli Paesi Membri all’Alleanza: l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità”.
  • 7. 08 N el mese di gennaio in Italia si è registrata una crescita significativa dell’incidenza dei casi Covid con l’Rt sempre sopra soglia. Per fronteggiare la quarta ondata da Covid-19 e consentire un successivo ma graduale allentamento delle misure restrittive in vista della fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo, il Governo ha emanato delle nuove regole in vigore dal 1° febbraio. Le date significative sono: 1° febbraio, 11 febbraio e 15 febbraio. Con il Dpcm in vigore dal 1° febbraio è scattato l’obbligo del green pass base per accedere nei negozi, dal parrucchiere, dal barbiere e al centro estetico. Come previsto dal decreto festività, approvato dal Consiglio dei ministri per evitare il rischio assembramenti durante Natale e Capodanno, il Green pass è ridotto da 9 a 6 mesi. Il Green pass è una Certificazione in formato digitale e stampabile, entrata in vigore dal 1° luglio 2021, ed è emessa dalla Piattaforma nazionale del Ministero della Salute e contiene un QR Code per attestarne l’autenticità e la validità. È lo strumento che consente di viaggiare, prendere i mezzi di trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai locali che offrono servizio di ristorazione e agli alberghi. Permette, inoltre, di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive. Si distingue in: base, rafforzato e booster. Quest’ultimo si ottiene dopo la somministrazione della dose di richiamo, successiva al completamento del ciclo vaccinale primario. Dal 1° febbraio quali sono le attività per le quali è richiesto il Green pass base e dove il Super Green pass? Dal 1° febbraio 2022 il green pass base, la certificazione verde rilasciata a seguito di vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo, è richiesto a chi accede ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari e attività commerciali (quindi negozi, ma anche centri commerciali) salvo eccezioni COVID-19: AL VIA LE NUOVE REGOLE PER FRONTEGGIARE LA DIFFUSIONE DEI CONTAGI. COSA CAMBIA DAL 1° FEBBRAIO? di Alessia Elem ATTUALITÀ Novità sul green pass, obbligo vaccinale e mascherine
  • 8. 09 come da Dpcm firmato, il 21 gennaio, dal premier Mario Draghi. Per le persone che entreranno senza green pass nelle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green Pass se omette il controllo. Poche le eccezioni per accedere senza esibire la certificazione verde. Nella lista ci sono i negozi alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, ottici, sanitarie, negozi per animali e edicole all’aperto. Si tratta, chiarisce il provvedimento, di quelle attività legate alle “esigenze essenziali e primarie della persona”, quindi “esigenze alimentari e di prima necessità”; “esigenze di salute” come “l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e alle strutture sanitarie” e “veterinarie”; “esigenze di sicurezza”; “esigenze di giustizia”. E ancora, “commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati”; “commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari”; “commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)”. Senza il green pass si può andare inoltre negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per “assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili”, “di prevenzione e repressione degli illeciti” nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori. Per quanto riguarda il Super Green pass o certificazione rafforzata, che si ottiene solo in caso di guarigione o vaccinazione e non include l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, la stretta dal 1° febbraio riguarda in particolare gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio. Dal 15 febbraio scatta l’obbligo del super green pass per gli over 50 sul luogo di lavoro. A tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, a partire dai 50 anni di età, è richiesto il super green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La norma resterà in vigore fino al 15 giugno 2022. La certificazione verde sarà inoltre richiesta per partecipare ai concorsi pubblici. I controlli possono essere effettuati utilizzando l’app VerificaC19, che è in grado di riconoscere la validita1 dei certificati utilizzando l’impostazione “Rafforzata”
  • 9. 10 presente nel menù “Tipologia di verifica”, che va selezionata dal verificatore prima di effettuare la scansione del QR code. Questa impostazione va utilizzata soltanto nei casi in cui è richiesto il green pass rafforzato. Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. Come già avviene per i lavoratori sprovvisti di green pass, anche i lavoratori ultracinquantenni che dal 15 febbraio 2022 saranno sprovvisti di green pass rafforzato al momento dell’accesso al luogo di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento. Per quanto riguarda le misure per gli arrivi dall’estero, il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza in vigore dal 1° febbraio, secondo la quale per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea sarà sufficiente il “green pass” senza obbligo di tampone. Via l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto Dall’11 febbraio non è più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto in tutta Italia. Resta l’obbligo di indossarle al chiuso fino al 31 marzo. Nell’ordinanza sulle mascherine del ministro della Salute si legge che “fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”. Il provvedimento specifica, inoltre, che l’obbligo “non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”. “Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie - prosegue il documento - sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico”. Si precisa inoltre che l’uso della mascherina “integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio”. Tra le misure di protezione dal contagio ci sono i vaccini che hanno un ruolo molto importante dal momento che gli immunizzati hanno meno probabilità di essere infettati e di trasmettere il virus Sars-CoV-2 rispetto ai non vaccinati. La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per i pazienti gravemente immunodepressi, che abbiano completato il ciclo primario di immunizzazione, composto per questa categoria da due dosi più quella addizionale. Dall’Aifa chiariscono che per i pazienti immunocompromessi la quarta dose equivarrebbe alla dose booster offerta alla popolazione generale: un primo richiamo a seguire appunto il ciclo primario ‘2+1’. L’indicazione degli esperti è che venga somministrata con vaccini a mRna, negli stessi tempi del booster per tutti. Al momento la somministrazione della quarta dose è per i soggetti fragili, ma si sta valutando l’ipotesi di estenderla a tutti dal prossimo autunno. Ciò dipende dall’andamento epidemiologico ma soprattutto dalla fine della pandemia nel mondo.
  • 10. 11 Hai già scaricato My Digital Health? La nuova App gratuita di Health Point, permette di prenotare ed effettuare direttamente dallo smartphone e dal tablet una televisita o un consulto telefonico con un medico specialista in modo semplice e veloce.
  • 11. 12 P artita con un anno di ritardo a causa della pandemia da Covid-19, Expo 2020 Dubai è la prima esposizione universale in presenza che riunisce a Dubai 192 Paesi di tutto il mondo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022. Con il claim “Collegare le menti, creare il futuro”, Expo 2020 Dubai vuole incoraggiare la creatività, l’innovazione e la collaborazione. Nel cuore del sito di Expo, si trova la cupola di Al Wasl, in arabo ‘la connessione’, che riflette la storia della città ed è il punto di incontro per milioni di persone e collega i tre distretti tematici. Il sito Expo 2020 Dubai si estende su un’area di 4,38 chilometri quadrati a Sud di Dubai e si divide in tre distretti tematici: Sostenibilità, Opportunità e Mobilità, sui quali sono stati costruiti i Padiglioni. Sustainability District, caratterizzato da “alberi” solari e a condensazione d’acqua oltre che da sistemiidricibasatisulleformediirrigazionearabe tradizionali falaj , ospita Terra, ovvero il padiglione dedicato alla sostenibilità con molteplici soluzioni internazionali che hanno come obiettivo la tutela del pianeta. Opportunity District riflette la missione di scoprire nuove opportunità per gli individui e le comunità e ispirarli a raggiungere i loro bisogni di oggi e perseguire le aspirazioni future. Al Padiglione Opportunità, che ospita Mission Possible, è possibile seguire le orme di personaggi ispiratori e innovatori in campo sociale per creare un futuro migliore. “CONNECTING MINDS, CREATING THE FUTURE”: EXPO 2020 DUBAI LA PRIMA ESPOSIZIONE IN PRESENZA DA INIZIO PANDEMIA di Nicoletta Mele IN EVIDENZA Presente il Padiglione Italia all’insegna della sostenibilità
  • 12. 13 Mobility District invece ha l’obiettivo di fornire un accesso più facile alla conoscenza, ai mercati e all’innovazione lavorando su soluzioni e tecnologie che facilitino il movimento di persone, beni e idee. Il viaggio all’interno di Alif, il padiglione dedicato alla mobilità, consente di oltrepassare i confini tra mondo fisico e mondo digitale. Tra i distretti Opportunità e Sostenibilità, in mezzo al Padiglione dell’India e quello di Israele, c’è Padiglione Italia, dedicato alla “Bellezza che unisce le persone”. Padiglione Italia Il Padiglione Italia, disegnato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e FMIngegneria, si estende su una superficie di 3.500 metri quadri e con un’altezza di quasi 27 metri. La copertura, costituita da tre grandi “scafi” rivestiti con prodotti ad altissima tecnologia del settore nautica del Gruppo Boero, rappresenta il tricolore italiano più grande al mondo. Il tema nautico è evocato anche dalla perimetrazione esterna del Padiglione, realizzata con corde in materiale riciclato (plastica e pet) in tensione, all’interno delle quali sono applicati led che nelle ore notturne consentono alla facciata di illuminarsi e diventare interattiva. Il padiglione propone un percorso espositivo caratterizzato da installazioni dimostrative dell’innovazione e della sostenibilità. Il progetto integra materiali sostenibili - come bucce d’arancia, fondi di caffè, funghi e plastica riciclata - utilizzati in modo innovativo come elementi di costruzione. Grazie ad una innovativa e sostenibile tecnologia mediante l’utilizzo dell’alga spirulina, il Padiglione Italia è l’unica struttura senza condizionamento artificiale dell’aria a Expo 2020 Dubai. L’anidride carbonica prodotta dal respiro dei visitatori del Padiglione Italia è trasformata in ossigeno, grazie all’installazione di cinque grandi vasche attorno al Belvedere, dove si coltivano le microalghe. Al centro del Padiglione Italia la riproduzione in 3D del David di Michelangelo, simbolo di speranza e rinascita, arrivato a Dubai ad aprile dello scorso anno. Non solo un clone, ma un vero e proprio ambasciatore del patrimonio culturale e artistico italiano. A Expo 2020 Dubai l’Italia promuove, con 70 partner istituzionali, oltre 50 imprese sponsor, 15 Regioni e 30 Università aderenti, un vasto programma di forum multilaterali (all’interno Guarda il video di presentazione montaggio a cura di Nicoletta Mele Padiglione Italia
  • 13. 14 dell’Anfiteatro o dell’Accademia) e dialoghi di alto livello che permettono di analizzare le sfide più pressanti dell’umanità, indicando soluzioni per generare crescita, innovazione e collaborazione internazionale. Dal clima allo spazio, dallo sviluppo urbano alla promozione del dialogo interculturale, fino alle sfide dell’innovazione e della digitalizzazione nella salute, nell’agricoltura e nella blue economy, il Programma dei forum multilaterali riunisce attorno a questi temi cruciali policy-maker di alto livello, esperti internazionali, giovani studenti, rappresentati del mondo business per evidenziare il contributo dell’Italia allo sviluppo di nuovi modelli collaborativi sui grandi temi dell’Agenda 2030 dell’ONU. La storia e il futuro dei 192 Paesi a Expo 2020 Dubai Sono tante le novità di Expo 2020 Dubai, la prima in territorio arabo. Ognuno dei 192 paesi partecipanti ha un proprio padiglione che racconta la propria storia. Ne citiamo alcuni. Il Padiglione degli Emirati Arabi uniti, con un design bianco di 28 ali di falco mobili, è composto da sei diverse zone che ripercorrono un viaggio multisensoriale sui valori e il cambiamento del Paese. Il Padiglione dell’Arabia Saudita è il secondo più grande all’Expo 2020 Dubai e offre uno spaccato di un futuro condiviso con il Regno, dimostrando i suoi quattro pilastri principali che comprendono l’ambizione, comprese le persone, la natura, il patrimonio e le opportunità. Il Padiglione di Singapore incarna il design moderno ed elegante del paese. Presenta un’esperienza verde tridimensionale e mette in primo piano i temi dell’ambiente e della sostenibilità con la sua foresta pluviale incorporata a energia alimentata da un ecosistema autosufficiente. L’infrastruttura che circonda il Padiglione Sudcoreano cambia nel corso della giornata. Durante il giorno, le tonalità accese del rosso e del giallo illuminano la struttura simile a una tenda, ma la sera il blu e rosa illuminano il cielo notturno. Rimanendo fedele alle sue radici, la facciata esterna del Padiglione della Cina ha la forma di una lanterna ed è uno dei più grandi padiglioni dell’esposizione universale. Chiamato ‘Luce della Cina’, il padiglione simboleggia “la speranza e un futuro più luminoso per l’umanità”. Il Padiglione della Russia, situato a Mobility District, fa scalpore per il suo concetto di economia creativa: dai capolavori letterari di Tolstoj alle straordinarie scoperte scientifiche di Mendeleev e alle opere d’avanguardia di Kandinsky. Il Padiglione Australiano guida i visitatori attraverso il viaggio del paese nei progressi tecnologicienellescopertemoderne.Presenta tecnologie innovative per il risparmio idrico e ospita eventi che avviano discussioni sulle sfide globali.
  • 14. 15 Il Padiglione del Pakistan ha fatto scalpore sin dall’inizio dell’Expo di Dubai. Progettato sotto il tema dei “Tesori nascosti del Pakistan”, la struttura espone mostre che mettono in risalto la diversità, il paesaggio e la storia del paese. Una delle caratteristiche distintive del Padiglione del Lussemburgo è un enorme scivolo di 21 metri, parte di un tour che insegna ai visitatori fatti interessanti sul piccolo ma dinamico paese europeo. Composto da quattro piani, il Padiglione India mostra le ultime tecnologie. Entrando nel padiglione, si cammina in un tunnel stellato per assistere al viaggio dell’India nello spazio. Man mano che si va avanti è possibile vedere i successi dell’India nel settore della salute e del benessere, mettendo in evidenza la vasta storia dell’Ayurveda e del sistema di medicina alternativa. Storica la partecipazione di Israele alla prima Expo in un paese arabo in occasione dell’anniversario della firma degli Accordi di Abramo. Il Padiglione di Israele, che presenta uno spazio aperto sulle dune con in cima una grande insegna luminosa con scritto “Verso il domani”, è un invito a creare un nuovo futuro. Padiglione Arabia Saudita Padiglione Emirati Arabi Uniti Ph Gimmi Cavalieri Padiglione India Padiglione Israele Padiglione Singapore Padiglione Russia
  • 15. 16 Women Pavilion: a Expo 2020 Dubai il padiglione delle donne Per la prima volta in una esposizione universale è presente un padiglione completamente dedicato alle donne. Con il claim “When women thrive, humanity thrives” (Quando le donne prosperano, l’umanità prospera), Women Pavilion, progettato da 4 donne, celebra il contributo dell’empowerment femminile nella società, nella ricerca e nel mercato del lavoro. La mostra “New Perspectives” invita i visitatori a celebrare e riconoscere il ruolo centrale che le donne hanno avuto nel corso della storia fino ai giorni nostri. Per tutto il semestre espositivo il Padiglione delle donne organizza una serie di eventi, mostre, dibattiti con al centro l’emancipazione femminile e la parità di genere. I dibattiti rientrano nell’ambito delle ‘visioni e Journeys’ di Women’s World Majlis, in collaborazione con il World Majlis, come parte del “Programme for People and Planet” di Expo 2020 Dubai. Padiglione delle donne Interno padiglione delle donne
  • 16. 17 Con un caffè sospeso in sanità, Banca delle Visite raccoglie donazioni per offrire prestazioni mediche a persone in difficoltà che non possono permettersi una visita privata né attendere le tempistiche del Servizio Sanitario Nazionale in caso di bisogno e urgenza. Aiutaci anche tu! Si può sostenere Banca delle Visite con: · una donazione liberale su bancadellevisite.it · un bonifico bancario IBAN IT 67 Q 0306 9096 0610 0000 140646 Causale: Donazione per il progetto Banca delle Visite · il tuo 5x1000 devolvendolo al C.F. 97855500589 · con un acquisto sullo shop solidale VUOI PORTARE BANCA DELLE VISITE NELLA TUA CITTÀ? Aderisci come Amico Sostenitore! SEI UN MEDICO? Diventa un SuperDottore di Banca delle Visite! Scopri di più su www.bancadellevisite.it Insieme doniamo salute
  • 17. 18 C omepossiamocreareunmondofeliceesano? Questa la domanda di Health Wellness Week, la ottava delle 10 settimane tematiche del “Programme for People and Planet” di Expo 2020 Dubai, che si è svolta dal 27 gennaio al 2 febbraio. Health Wellness Week è stata organizzata in associazione con l’Università di Medicina e Scienze della Salute, Mohammed Bin Rashid (Mbru) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ad introdurre la settimana della salute e del benessere di Expo 2020 Dubai è stato “How Humans Heal” uno dei 20 percorsi personalizzati per i visitatori, un viaggio tra le tradizionali e le nuove pratiche di guarigione in tutto il mondo. Il tour è iniziato dal Padiglione del Marocco che ha mostrato la conoscenza ancestrale della medicina basata sulle piante e le sue applicazioni nelle medicine convenzionali, compresa la ricchezza dell’olio di argan e le virtù di altre specie endemiche presentate nelle sale espositive “Argan Stories” e “Power Plants”. L’India è una destinazione rinomata per la salute e il benessere ed è anche un fornitore leader di servizi medici all’avanguardia. Nel padiglione sono esposti sistemi di guarigione olistici come lo yoga, la naturopatia, l’ayurveda, HEALTH WELLNESS WEEK, LA SETTIMANA TEMATICA DI EXPO 2020 DUBAI DEDICATA ALLA SALUTE E AL BENESSERE di Nicoletta Mele FOCUS - EXPO 2020 DUBAI A Dubai le eccellenze italiane nel campo della ricerca, della innovazione, della medicina preventiva, dell’imaging diagnostico e dell’Intelligenza Artificiale applicata alla salute. L’Italia ha dato il via al primo Global Health Innovation Forum
  • 18. 19 l’unani, il siddha e l’omeopatia. Il viaggio è proseguito al Padiglione di Cuba che ha evidenziato l’innovazione nella biotecnologia della nazione caraibica quale motore di innovazione scientifica, impatto sociale e crescita economica. Al Padiglione della Lituania, i visitatori hanno sperimentato come il paese baltico stia utilizzando strumenti di editing del genoma e studiando il DNA dal punto di vista dei dati. La tecnologia di editing genetico CRISPR- Cas9 taglia il DNA usando la proteina Cas9, che si trova nei batteri. Oltre a modificare la catena del DNA, gli scienziati lituani cercano anche di trasformarla in una soluzione di archiviazione dati per il futuro. A seguire, è stata la volta della visita al Padiglione della Croazia con la presentazione del progetto di neuronavigazione robotica (RONNA) con dei robot che eseguono la chirurgia cerebrale. Questa tecnologia innovativa utilizza un braccio robotico per il posizionamento spaziale preciso e la guida degli strumenti chirurgici, mentre un altro agisce come assistente robotico. A conclusione del tour il passaggio al Padiglione della Finlandia uno dei paesi leader al mondo nella salute digitale. Ad aprire la Settimana della Salute e del Benessere di Expo 2020 Dubai è stato un evento ibrido nel Padiglione della Sostenibilità che ha celebrato gli atti quotidiani e i gesti eroici di tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea nella lotta alla pandemia da Covid-19. Tra i temi chiave della settimana della salute e del benessere anche l’empowerment femminile e il contributo delle donne in sanità durante l’emergenza sanitaria mondiale. Il padiglione delle donne, con una serie di incontri, ha affrontato il ruolo delle donne nella creazione di un mondo più sicuro e più sano, mettendo in evidenza le storie di vita reale delle donne che hanno fatto la storia. Tanti gli eventi, dibattiti, forum e workshop con al centro i temi della salute e il ruolo sempre più importante della tecnologia per la costruzione della società del futuro. A Expo 2020 Dubai l’Italia ha portato il modello di ricerca e innovazione sul futuro della medicina predittiva. All’interno di Padiglione Italia è possibile vedere “The The Beauty of Imaging - Padiglione Italia Padiglione Marocco Padiglione Lituania Beauty of Imaging” del Gruppo Bracco, Gold Sponsor di Padiglione Italia. Si tratta di una installazione multimediale composta da 82 schermi, suddivisi in 225 mattonelle LED ad altissima risoluzione su un’altezza di 4 metri e 650 kg di peso. Guardando “The Beauty of Imaging” si percepisce bellezza e armonia attraverso la narrazione di una delle scoperte più rilevanti della medicina contemporanea: l’imaging diagnostico. “L’obiettivo è quello di sensibilizzare un pubblico internazionale sull’importanza della medicina preventiva, sull’impatto della diagnostica per immagini avanzata e sul futuro della scienza medica, uno degli aspetti più significativi del settore della scienza della vita”. Fabrizio Grillo, direttore degli affari generali e delle relazioni internazionali del Gruppo Bracco.
  • 19. 20 Health Wellness Week a Padiglione Italia Ad aprire il ricco palinsesto di eventi di Padiglione Italia per la settimana della salute e benessere di Expo Dubai, il 26 gennaio il forum “Intelligenza artificiale applicata alla medicina: L’eccellenza italiana in telemedicina e telechirurgia” promosso in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia negli U.A.E e Italian Trade Agency (ITA). L’evento ha evidenziato il ruolo sempre più rilevante dei big data considerati oggi un asset fondamentale per la definizione delle scelte strategiche di istituzioni, aziende a tutela del benessere dei cittadini. Al forum, tra gli altri, è intervenuto Marco Simoni presidente della Fondazione Human Technopole, che in una intervista per il magazine Health Online ha parlato dell’importanza del settore interdisciplinare delle Scienze della vita per migliorare la salute delle persone. Il 31 gennaio Diana Bracco, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita Alisei, ha aperto la prima edizione del “Global Health Innovation Forum”. Investire nel settore delle scienze della vita, un’area interdisciplinare che include l’industria farmaceutica, la biotecnologia e i servizi sanitari, è importante per lo sviluppo di un’economia sostenibile in grado di creare grandi opportunità nel settore sanitario, agroalimentare, chimico, farmaceutico e di tutela dell’ambiente. Partendo da questi presupposti a Padiglione Italia si sono riuniti per il primo evento, che vuole diventare un appuntamento annuale, relatori di profilo internazionale che hanno discusso sulle nuove frontiere della ricerca scientifica, della tecnologia e dei dati per costruire sistemi sanitari resilienti e sostenibili nei paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo, in linea con le attività e le dichiarazioni sviluppate nell’ambito del G20 Italia. Il 1° febbraio il Gruppo Bracco insieme ai padiglioni Italia, Emirati Arabi e Israele, ha organizzato un’intera giornata di workshop e talk sul tema “Intelligenza Artificiale Cybersecurity per la salute umana”. L’evento ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni ed esperti italiani, israeliani ed emiratini, in un forum in cui si è parlato “di come stiamo ridefinendo i nostri sistemi sanitari nazionali attraverso nuovi sistemi tecnologici con l’obiettivo di una forte collaborazione e scambio di esperienze”, ha detto il Commissario generale per l’Italia all’Expo Paolo Glisenti. “Questo richiederà di ripensare e rimodellare la cooperazione internazionale, collaborazione scientifica, partnership pubblico-private”. Nel corso della giornata Bracco Imaging e il Centro Diagnostico Italiano (CDI) con il workshop dal titolo “Intelligent Imaging: Beyond the Future and Back to Mind” hanno presentato le ultime applicazioni dell’intelligenza artificiale nella diagnostica per immagini. L’evento è stata occasione per far conoscere al mondo il progetto di ricerca “AI-for-COVID” volto a prevedere, grazie alla banca dati AI-for-COVID Imaging Archive a disposizione dell’intera comunità scientifica internazionale, l’evoluzione clinica della malattia COVID-19.
  • 20. 21 Inoltre, in occasione della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza che si è celebrata l’11 febbraio, Padiglione Italia in collaborazione con Fondazione Bracco e The Aspen Institute ha promosso un evento internazionale, dal titolo “Mind the STEM Gap” dedicato all’empowerment femminile nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). L’evento, che ha visto la partecipazione di alte cariche istituzionali, in presenza e da remoto, come Maria Cristina Messa ministra dell’Università e della Ricerca, Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione e Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, è stata una grande opportunità per condividere l’importanza della necessità di un cambiamento nei sistemi educativi al livello globale, permettendo alle donne e alle ragazze di accedere alle discipline comunemente dominate dagli uomini. Durante la conferenza è stato presentato il Manifesto Mind the STEM Gap sviluppato da Fondazione Bracco per superare la disparità di genere nelle discipline STEM, aumentare la consapevolezza dei contributi delle donne alla scienza, promuovere un’istruzione più inclusiva per le ragazze, rimuovere stereotipi e pregiudizi e sostenere la comunità degli educatori. Workshop “Intelligent Imaging: Beyond the Future and Back to Mind” Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, all'evento Mind the STEM Gap
  • 21. 22 L a sostenibilità, il biologico e la rivoluzione digitale sono la vera frontiera del futuro ed è giusto ritenere che si tratta effettivamente di tre ambiti corrispondenti a una salda visione di vita che racchiude in sé una sfida. Regge su questi pilastri il distretto del benessere nato nel cuore della Romagna nel 2002 e poche settimane fa protagonista assoluto all’Expo di Dubai. Tra medicina e benessere, stili di vita virtuosi che richiamano una visione completa dello star bene, il progetto nato oltre vent’anni fa in seno a Technogym è stato presentato come unico esempio di ecosistema territoriale che mette al centro la salute delle persone e la qualità della vita. Il palcoscenico era quello della Health and Wellness Week, in programma dal 27 gennaio al 2 febbraio 2022 a Expo Dubai con un programma che ha posto al centro i settori del biomedicale, delle terapie avanzate utilizzate ai fini della medicina rigenerativa e riparativa, dei big data e del digital health, del nutraceutico, del farmaceutico veterinario, le specialità ortopediche, delle neuroscienze e della neurologia. L’iniziativa, organizzata da Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con il supporto di ART-ER Attrattività Ricerca Territorio. sono intervenuti infatti le docenti Graziella Pellegrini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Valeria Raparelli dell’Università di Ferrara, il professor Luca Lorenzini dell’Università di Bologna e Davide Adamo, dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Ancora una volta le eccellenze che trainano l’economia della Regione Emilia-Romagna fanno scuola oltre i confini nazionali lasciando agli Emirati Arabi un buon modello a cui potersi ispirare o, nel peggiore dei casi, un sicuro contatto di realtà innovative e al passo coi tempi con le AL CENTRO LA SALUTE DELLE PERSONE di Alessandro Notarnicola Il modello romagnolo del Wellness fa scuola a Expo Dubai FOCUS - EXPO 2020 DUBAI
  • 22. 23 quali dare avvio a partnership di alto rilievo. Dopo Motor Valley, Food Valley e Data Valley, l’Emilia Romagna – tramite Silvano Zanuso della Wellness Foundation – ha presentato il distretto del benessere con lo scopo di essere fonte di ispirazione mondiale nella creazione di distretti votati alla promozione degli stili di vita sani, e “per attrarre il turismo”. Nata nel 2002 grazie a una lungimirante intuizione del fondatore di Technogym Nerio Alessandri, oggi il progetto coinvolge tutta la Romagna in una visione omogenea all’interno della quale imprenditoria, benessere sociale e qualità della vita crescono congiuntamente. Ma guai a definirlo un modello territoriale. La Wellness Valley incarna una filosofia di vita che pur affondando le radici in Romagna si sviluppa a livello internazionale con l’obiettivo di alzare la qualità della vita tramite la prevenzione. Ed ecco che si approda a un’economia votata alla sostenibilità: gli Stati saranno sostenibili nel futuro se sapranno investire in prevenzione. L’idea è stata quella di creare il primo distretto al mondo che si occupasse di qualità della vita e benessere delle persone: il termine wellness è dato infatti dall’incontro dei vocaboli inglesi “wellbeing”e“fitness”edintendeunbenessere ed un equilibrio psicofisico totale, a 360 gradi. A dirlo è stato lo stesso Zanuso spiegando che quell’idea iniziale è stata trasformata in brevissimo tempo in una progettualità che ha coinvolto molteplici stakeholder del territorio (dalla sanità alle istituzioni politiche fino al mondo della scuola) creando centinaia di progetti con la chiara idea di promuovere sani stili di vita. Si tratta dunque di “un progetto che è molto piaciuto nel mondo ed è diventato d’ispirazione per altre aree geografiche, come ad esempio in Florida o in Qatar”. Praticare sport per stare bene. Gli ultimi anni hanno portato l’opinione pubblica ad una crescente sensibilizzazione riguardo al tema della salute della cura del corpo nel suo complesso. La ricerca scientifica in questo ambito incontra lo sviluppo tecnologico e da questa unione nascono inediti protocolli terapeutici, non a caso infatti la medicina preventiva può essere ritenuta, al giorno d’oggi, come la forma più ampia di interdisciplinarietà esistente in campo medico e sanitario. Pertanto, presentare il wellness come una vera e propria estensione del concetto di fitness è stata un’intuizione epocale che ha dato vita a una filosofia di vita che non ha niente a che fare con l’essere sedentari ma, al contrario, mette il benessere della persona al centro dell’attenzione proponendo attività sportive, pratiche di rigenerazione oltre che di mental training combinate con un’alimentazione corretta favorendo uno stato di benessere ed equilibrio psicofisico. Un concetto questo che con ogni probabilità a seguito della pandemia dovrà essere rivisto. Praticare sport è indispensabile per stare bene. Eppure, due anni di emergenza sanitaria, con chiusure di centri sportivi e restrizioni che hanno condizionato le stesse abitudini motorie, hanno reso gli italiani adulti più sedentari del solito. A incarnare la visione del wellness infatti sono i più piccoli che, rispetto a quanto emerso dallo studio elaborato dall’Osservatorio Sportclubby (principale piattaforma per il booking di sport e benessere), nel 2021 sono ritornati allo sport, con il +299% di prenotazioni rispetto a settembre 2020. Secondo il Ministero della Salute: “Il mancato rispetto delle attuali raccomandazioni sull’attività fisica è responsabile di oltre 5 milioni di morti a livello globale ogni anno in tutte le fasce d’età”. Si stima che ad oggi oltre il 23% degli adulti e l’80% degli adolescenti non sono sufficientemente attivi fisicamente. Silvano Zanuso
  • 23. 24 U n virus “buono”, lungo 1000 nanometri e largo solo 5, modificato geneticamente è in grado di trasportare un farmaco nell’organismo per eliminare le cellule tumorali in modo mirato e non invasivo. È lo studio – che ha conquistato la copertina della rivista Nanoscale – realizzato da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna, nell’ambito del progetto NanoPhage sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. “Oggi più che mai sappiamo che i virus possono essere pericolosi avversari per gli esseri umani. È tuttavia importante ricordare che alcuni virus possono rivelarsi preziosi alleati nella lotta contro le malattie, compreso il cancro”. Ha detto Matteo Calvaresi, professore al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio. Gli studiosi hanno sperimentato un virus che per le sue caratteristiche può diventare una piattaforma efficace per ospitare e trasportare nanomateriali. In particolare, l’obiettivo era trasformare il virus in uno strumento per implementare una terapia fotodinamica anticancro. La capacità del virus modificato di riconoscere in modo mirato e non invasivo le cellule tumorali e la possibilità di controllare con precisione l’area in cui attivare la terapia, irradiandola con la luce, potrebbero contribuire a ridurre drasticamente gli effetti collaterali delle terapie antitumorali. Per saperne di più abbiamo intervistato il professor Matteo Calvaresi. Come nasce lo studio? Lo studio nasce da un incontro con il Prof. Alberto Danielli, professore del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, che ha co-coordinato con me le attività della ricerca. Il mio gruppo si occupava già LO STUDIO DI UN VETTORE FOTOATTIVO CHE ELIMINA LE CELLULE TUMORALI di Alessia Elem SALUTE Realizzato da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna grazie al progetto NanoPhage sostenuto da Fondazione AIRC. Ne parliamo con Matteo Calvaresi, professore al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio
  • 24. 25 da tempo di terapia fotodinamica per il cancro e stavamo cercando un vettore specifico per le nostre molecole, il Prof. Danielli aveva appena cominciato a sviluppare una metodologia per modificare geneticamente un virus, il fago M13, ed indirizzarlo verso cellule tumorali, ed abbiamo subito capito che mettendo insieme le nostre diverse competenze potevamo arrivare a sviluppare questo vettore, selettivo per cellule tumorali e fotoattivabile. In cosa consiste? Equal è la sua particolarità? Il virus che abbiamo utilizzato, il fago M13, naturalmente attacca un batterio, Escherichia coli, e riesce ad essere assolutamente selettivo verso questo microorganismo poiché presenta un elemento di riconoscimento specifico. Proprio questo elemento è stato modificato geneticamente dal gruppo del Prof. Danielli, per poter reindirizzare il vettore virale verso un altro obiettivo, ovvero cellule tumorali che sovraesprimono un particolare recettore cellulare. Nel mio gruppo abbiamo poi attaccato chimicamente delle molecole sulla superficie esterna del virus, decorandolo così come si potrebbe fare con un albero di Natale. Il virus si comporta così come un veicolo capace di trasportare le molecole all’interno delle cellule tumorali. La particolarità delle molecole che abbiamo utilizzato, chiamate fotosensibilizzatori, è che si attivano solo dopo aver ricevuto uno stimolo luminoso, uccidendo le cellule tumorali. Questo ci permette di avere un doppio controllo sulla terapia: in primis, le molecole sono trasportate dal virus solo all’interno delle cellule tumorali, e poi possiamo controllare la loro attivazione con la luce, minimizzando gli effetti collaterali nei confronti delle cellule sane. Cosa è emerso dai risultati? Prima di tutto abbiamo dimostrato che il virus ingegnerizzato era davvero in grado di riconoscere e trasportare le molecole di interesse all’interno delle cellule tumorali. E poi che le molecole usate, una volta all’interno delle cellule tumorali ed attivate dalla luce, sono in grado di trasformare l’ossigeno normalmente presente nel nostro organismo in un agente chimico altamente reattivo, capace di uccidere efficacemente le cellule stesse. La piattaforma sviluppata funziona a concentrazioni bassissime, circa mille volte più bassa dei normali farmaci utilizzati attualmente per la terapia fotodinamica. Nel nostro approccio la luce può essere utilizzata come un bisturi, capace di controllare spazialmente l’ablazione delle cellule tumorali. L’utilizzo di metodi fisici per l’eliminazione delle cellule permette inoltre di eliminare il rischio di sviluppare resistenze agli effetti dei farmaci da parte delle cellule tumorali, che rappresenta una delle cause principali del fallimento delle terapie anticancro. I risultati ottenuti sono anche il primo importante passo per arrivare a una sperimentazione clinica di questo vettore virale che potrebbe anche trovare ulteriori applicazioni mediche, è così? I promettenti risultati ottenuti a livello cellulare dovranno essere confermati anche dai modelli animali, e solo allora si potrà pensare a sperimentazioni cliniche. La particolarità di questa nuova piattaforma che abbiamo sviluppato, sta comunque nella grande flessibilità offerta dalla biologia del fago, che ci permette di reindirizzarlo verso diversi obiettivi cellulari e dalla possibilità di attaccare diverse molecole funzionali sulla superficie esterna del virus. Questo approccio modulare consente applicazioni innovative nel campo della terapia e della medicina di precisione, ma anche nella diagnostica e nella biosensoristica. Utilizzando un approccio simile a quello di Matteo Calvaresi, professore al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio
  • 25. 26 questo studio, stiamo lavorando al progetto NeuroPhage, in collaborazione con il Prof. Fabio Benfenati del Ospedale San Martino di Genova, per riattivare i neuroni danneggiati nella malattia di Parkinson e stiamo sviluppando diversi progetti per combattere batteri patogeni, resistenti agli antibiotici. Perché ha scelto la ricerca? La curiosità è stata sempre il motore che ha alimentato le mie scelte, fin da piccolo, e la carriera da ricercatore è stata la naturale conseguenza di questa attitudine. Il mestiere da ricercatore mi ha permesso di fare dello studio un lavoro, quando si intraprendono progetti così interdisciplinari non si finisce davvero mai di imparare, approfondendo anche campi molto distanti rispetto a quello di chimico, che è stato il mio ambito di studio. Il lavoro da ricercatore è poi spesso un lavoro di squadra e rappresenta uno stimolante confronto con idee ed approcci diversi. Gestire il mio gruppo di ricerca mi permette inoltre di essere sempre in contatto con giovani pieni di voglia di scoprire. Oggi è il coordinatore di un gruppo diricerca con un progetto rivoluzionario per combattere il cancro. Cosa rappresenta per lei e per la sua carriera in ambito di ricerca scientifica questo studio? Questo progetto e questo studio rappresentano un riconoscimento non solo personale, ma a tutto il lavoro che il mio team del NanoBio Interface Lab ha fatto in questi anni per la messa a punto di terapie innovative per il cancro attraverso l’uso delle nanotecnologie. Questo grant rappresenta un punto di discontinuità nel mio percorso professionale. Mi permette finalmente di focalizzare la mia attività di ricerca su un target ben definito e di poter portare le mie ricerche da un ambito strettamente di base ad un aspetto più applicativo e traslazione. Occorre riconoscere il coraggio che AIRC ha avuto nell’investire in un progetto che poteva apparire visionario e molto lontano dalla clinica. Qual è il suo messaggio ai giovani ragazzi che vogliono intraprendere la carriera di ricercatori? Di credere nelle loro idee e di provare a sfidare gli approcci, le pratiche e i modelli di una cultura troppo specialistica che spesso ci viene inculcata. Bisogna sempre mettersi in gioco e farsi contaminare da idee che provengono da mondi apparentemente lontani. Abbiamo bisogno di abbattere i confini che troppo spesso ci affibbiano le nostre etichette accademiche. Non esiste più la ricerca chimica, fisica, biologica o medica, concepita come camere stagne, ma per affrontare le sfide del futuro dobbiamo saper unire le forze per mettere insieme competenze ed approcci diversi.
  • 26. 27 make it You Y Scatena il tuo benessere. Entra in Be Health. Be Health è un percorso concreto e coinvolgente per raggiungere l’indipendenza personale e professionale attraverso una concreta opportunità di business meritocratico, con un solido Gruppo alle spalle. Un percorso che inizia con la cura di se stessi e la ricerca di uno stile di vita sano e ispirato al ‘made in Italy’ fino all’unione di tante persone che hanno in comune la volontà di costruire la propria dimensione di benessere. Un vero e proprio Community Network dove poter scatenare e riscoprire il tuo naturale benessere. Scopri di più su www.behealthglobal.com
  • 27. 28 A bbattere le barriere e includere è un imperativo, ma non sempre i bisogni ottengono un’effettiva e concreta risposta. In vista della conclusione dello stato di emergenza a livello nazionale, il 31 marzo 2022, è tempo di resoconti rispetto all’andamento della pandemia e in riferimento a tutte le misure intraprese a tutela della salute pubblica. Tra queste spicca certamente l’utilizzo della mascherina come misura di prevenzione per il Coronavirus ormai obbligatoria in tutta Italia dall’insorgere della pandemia, con maggiore attenzione nei luoghi chiusi e in occasione di iniziative ed eventi particolarmente popolati. Questi dispositivi di protezione individuale sin da subito hanno rappresentato un limite della comunicazione, tanto sul fronte pediatrico, e dunque della formazione e della didattica, quanto in riferimento a particolare forme di disabilità e alle persone più vulnerabili. Indossare una mascherina facciale infatti può compromettere la capacità di comunicazione di alcune persone, principalmente non udenti e ipoacusici, dato che impedisce la lettura delle labbra riducendo in modo sostanziale il livello di comprensione del linguaggio trasmesso dalla bocca. Nonostante questo grave pericolo, e pur apprezzando lo sforzo di immettere nel mercato dispositivi trasparenti che consentono la lettura labiale, l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità nel corso di questi due anni ha ricevuto numerose segnalazioni sulle difficoltà di comunicare che l’uso obbligatorio e generalizzato delle mascherine comporta per le persone sorde o con ipoacusia, per coloro che usano impianti cocleari o apparecchi acustici, e in generale per chi utilizza la lettura delle labbra per comprendere. È questo il caso di Danilo Finocchiaro, lavoratore trentacinquenne di Catania, a cui da bambino è stata diagnosticata una forma di sordomutismo. Danilo Finocchiaro, comunicare è essenziale, avere gli strumenti per farlo dovrebbe essere alla base. E invece? LE MASCHERINE UN VERO LIMITE PER LE PERSONE SORDOMUTE di Alessandro Notarnicola SALUTE La denuncia di Danilo Finocchiaro
  • 28. 29 Adistanzadidueannidall’avviodell’emergenza sanitaria e dal susseguirsi di misure restrittive e lockdown, le mascherine oltre ad essere un valido dispositivo di protezione individuale sono diventate parte integrante della nostra vita. Non possiamo uscire di casa senza averne una con noi. È doveroso indossarle per noi stessi e per le persone che incontriamo, nel mio caso anche i clienti dello store per cui lavoro. Ma se da un lato c’è il dovere, dall’altro resta il dispiacere di una misura che non è stata immediata nell’agevolare la comunicazione delle persone disabili. Per noi persone sorde le mascherine chirurgiche e FFP2 sono vere barriere per la comunicazione e ne acuiscono le difficoltà. Una barriera che ha ostacolato la reciprocità comunicativa. Quanto è importante per le persone sorde poter seguire i movimenti delle labbra mentre l’interlocutore parla? È alla base. La mia esperienza a riguardo è molto traumatica ed è costellata di difficoltà anche in riferimento alle piccole attività giornaliere, dal lavoro alla vita privata per approdare alla famiglia stessa. La rimozione di segnali di supporto visivi può rendere la comunicazione molto faticosa a causa dello sforzo mentale richiesto per ascoltare, soprattutto in presenza di rumori esterni, dove è necessaria maggiore concentrazione per la comprensione. Di conseguenza, non c’è solo un limite di apprendimento e di ricezione del messaggio trasmesso ma anche di elaborazione mentale dello stesso. Alle mascherine inoltre si sommano i lunghi periodi di restrizioni e di distanziamento sociale che non hanno certo rese le cose migliori. Ci siamo sentiti esclusi. Lei parla di nuove barriere. In che senso? Tutto questo più che un’esclusione sociale nei confronti delle persone la vedo come una nuova barriera nei confronti di persone meno abili come me. I vulnerabili sono stati resi ulteriormente deboli. Danilo Finocchiaro C’è da dire però che ben presto a livello nazionale e soprattutto in relazione ai centri socio-occupazionali e al fronte scolastico, le mascherine trasparenti hanno fatto il loro ingresso. La difficoltà è dovuta a un dato certamente non trascurabile in tutta questa vicenda: non eravamo pronti. Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che la circolazione di un virus a livello locale, in Cina, avrebbe potuto interessare tutto il mondo causando non poche conseguenze, anche per quanto riguarda le relazioni. Una volta piombati in un contesto certamente complesso siamo stati colti alla sprovvista ed è come se tutto fosse stato elaborato a partire da zero. Basti pensare, ad esempio, che il Ministero dell’Istruzione, in vista del nuovo anno scolastico, ha diramato a tutte le scuole il Protocollo di Sicurezza del 14 agosto 2021 nel quale si fa riferimento alle misure di prevenzione già in uso -mascherine, distanziamento igienizzazione, areazione dei locali ed altro -, e si prevede la fornitura a personale e studenti di mascherine monouso trasparenti per favorire l’inclusione degli studenti sordi. Ricordo che la pandemia è esplosa nel febbraio del 2020 e che nel corso del primo anno particolari accortezze sono mancate o, se vogliamo, non erano regolamentate a livello nazionale.
  • 29. 30 C’è da dire però che fino al DPCM 3 novembre 2020, il Governo ha mantenuto fermo il principio che la mascherina non era obbligatoria per quelle persone la cui disabilità è incompatibile con il suo utilizzo, e non è obbligatoria neanche per gli accompagnatori di queste persone nel momento in cui devono comunicare con loro. Lo riconosco ma nonostante questo “lasciapassare” tutti noi abbiamo indossato sempre la mascherina quale strumento di difesa personale. Un gesto quotidiano destinato a scomparire in poche settimane, pensavamo questo all’inizio, perdura invece da due anni e ha dato vita a un nuovo modo di concepire le relazioni e la comunicazione stessa. Il coronavirus tende infatti ad assumere una forma più grave nei soggetti che già presentano delle difficoltà: lo stato di tensione infatti rende la comunicazione particolarmente difficile. Questa criticità è stata raccolta da molte realtà che operano sul mio territorio ed è per questo che sono stati avviati e promossi progetti sociali a favore delle persone sorde o che abbiano limitate capacità uditive. Con la mascherina trasparente dunque non siete più “inascoltati”. È così? Occorre lavorare ancora tantissimo per creare nel nostro paese una cultura dell’inclusione e dell’ascolto non caratterizzata da barriere di qualsiasi tipo, architettoniche incluse. C’è sempre una difficoltà. Sono stati compiuti significativi progressi, lo riconosco, ma è un processo di accoglienza lento.
  • 30. 31 ISCRIVERSI ALLA MUTUA È SEMPLICE: • versare la quota associativa annua di € 25 e l’importo del Piano Sanitario tra i 5 disponibili, sottoscrivibili in formula singola oppure in formula nucleo: • ‘Opera Smart’, ‘Opera Plus’ e ‘Opera Premium’ sottoscrivibili fino all’età di 67 anni • ‘Opera Senior Plus’ e ‘Opera Senior Premium’ sottoscrivibili dall’età di 68 anni Mutua Nazionale è una Società di Mutuo Soccorso per il personale della Pubblica Amministrazione civile e militare in servizio ed in quiescenza, opera senza fini di lucro a favore dei propri Soci e loro familiari conviventi al fine di far partecipare gli stessi ai benefici della mutualità, nel settore sanitario e socio assistenziale. Nel rispetto dei principi mutualistici, i piani sanitari: Sono accessibili a tutti (principio della porta aperta) per tutta la vita del socio; facoltà di disdetta; un massimo di € 1.300 (cfr. Art. 83 comma 5, lg. 117/2017). Crediamo in un sistema sanitario mutualistico che possa riabilitazione, interventi ed assistenza con la certezza di non esser mai abbandonati. Mutua Nazionale infatti non recede dal sodalizio e questo permette una garanzia assoluta. Con questi piani sanitari Mutua Nazionale ha voluto raggiungere un triplice scopo: •  Erogare prestazioni sanitarie e sostenere il socio in momenti di difficoltà   •  Mantenere un contributo “sociale”, alla portata di tutti • Rispettare la compliance ministeriale. Mutua Nazionale è regolarmente iscritta all’anagrafe dei Fondi Sanitari del Ministero della Salute Grazie alla convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze - NOIPA, il personale della Pubblica Amministrazione può versare il contributo mensilmente con modalità TRATTENUTA IN BUSTA PAGA. Mutua Nazionale sostiene Banca delle Visite Con la sottoscrizione di ogni sussidio il Socio contribuisce a donare una prestazione medica Mutua Nazionale collabora con Health Point SpA, azienda leader nei servizi di telemedicina INQUADRA IL QR-CODE PER SCOPRIRE I PIANI SANITARI Il servizio televisite consente la cura e la tutela della salute dell’associato in modo semplice anche a distanza, in questo periodo di emergenza.
  • 31. 32 L a pandemia ha reso evidente, all’interno di un contesto di emergenza, le opportunità offerte dalla telemedicina, l’insieme di servizisostitutiviopropedeuticiallapraticamedica convenzionale, realizzati attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Proprio su questo campo il Dipartimento di Scienze Giuridiche (DSG) dell’Università di Firenze ha avviato una collaborazione con Health Point S.p.A., società specializzata nella gestione di sistemi evoluti di telemedicina e di percorsi di prevenzione e cura, con sede a Roma. L’azienda ha cofinanziato, ai sensi del decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 1062/2021, un progetto di ricerca che ha fra i propri obiettivi quello di promuovere una prospettiva etica per la diffusione della telemedicina e delle applicazioni di salute digitale. La ricerca, di durata triennale, ha un valore complessivo di 150mila euro ed è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo REACT EU – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014- 2020, a titolarità del Ministero dell’Università e della Ricerca. Le attività di ricerca saranno svolte da Carlo Botrugno, ricercatore di Filosofia del diritto e Bioetica e coordinatore del Research Unit on Everyday Bioethics and Ethics of Science presso il centro di ricerca inter-universitario L’Altro Diritto. “Gli anni che stiamo attraversando mostrano le possibilità che si aprono con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in sanità, ma siamo ancora lontani da un uso sistematico di queste innovazioni” – spiega Botrugno -. “Molte sono le questioni ancora da affrontare al fine di assicurare uno sviluppo coerentedellatelemedicina,bastipensareaiprofili di responsabilità professionale o alle insidie poste dalla regolazione dei dispositivi medici, solo per fare alcuni esempi. Poiché non esiste ancora una regolazione giuridica ad hoc per la telemedicina, neppure a livello europeo – aggiunge il ricercatore –, è di fondamentale importanza ricorrere agli strumenti offerti dalla bioetica per stabilire un punto di incontro fra chi offre e chi riceve il servizio, ovvero quello che io definisco «una prospettiva etica per la telemedicina»”. “Questa prospettiva – commenta Botrugno – può contribuire alla diffusione della telemedicina, quindi anche aumentarne la sostenibilità economica; ma soprattutto può avere un ruolo imprescindibile per garantire una maggiore inclusività, poiché sappiamo che le competenze digitali rappresentano oggi un fattore chiave per garantire una piena accessibilità ai servizi a distanza da parte di tutta la popolazione”. COLLABORAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE E UN’AZIENDA LEADER DEL SETTORE di Redazione Health Online TECNOLOGIA
  • 32. 33 ABBIAMO LA RISPOSTA PRONTA Health Assistance fornisce le soluzioni più qualificate in ambito di salute integrativa, servizi sociali e assistenza sanitaria, per privati e aziende. Siamo un Service Provider indipendente sul mercato dell’Assistenza Sanitaria Integrativa, dei servizi Socio Assistenziali e Socio Sanitari, nel comparto del Welfare Aziendale e privato. Per offrirti il meglio, abbiamo stipulato accordi e convenzioni con le più accreditate Società di Mutuo Soccorso, Casse di Assistenza, Fondi Sanitari e Compagnie di Assicurazione, nonché Cooperative, Società di Servizi, strutture sanitarie e liberi professionisti. Per i servizi sanitari e socio assistenziali, anche domiciliari: Numero Verde: 800.511.311 Numero dall’estero: +39 06 90198080 Health Assistance S.C.p.A. c/o Palasalute Via di Santa Cornelia, 9 00060 Formello (RM) Per le strutture del Network o a coloro che intendano candidarsi al convenzionamento Ufficio Convenzioni: 06.9019801 (Tasto 2) email: network@healthassistance.it www.healthassistance.it
  • 33. 34 C ome un “caffè sospeso” in Sanità, Banca delle Visite si occupa di offrire prestazioni mediche a persone in difficoltà e, di fronte all’escalation della crisi ucraina, nell’ambito dell’iniziativa promossa da Consumerismo, si è deciso di donare le visite in via prioritaria alle tante persone che stanno scappando dalla guerra e che hanno bisogno di aiuto. Dopo il “caffè sospeso” di tradizione napoletana, arrivano in Italia le “visite mediche sospese” per garantire prestazioni sanitarie gratuite ai più bisognosi. L’iniziativa congiunta di Banca delle Visite e Consumerismo No Profit, mette e a disposizione 100 visite specialistiche gratuite da donare sia ai cittadini italiani in difficoltà economica, sia ai rifugiati dall’Ucraina che stanno arrivando in questi giorni nel nostro paese. Lo scopo dell’iniziativa di solidarietà è quello di aiutare chi non può attendere i tempi del servizio sanitario pubblico né permettersi una visita medica a pagamento, e offrire in aiuto concreto a chi, in queste ore, sta fuggendo da una terribile guerra e necessita di assistenza sanitaria e cure. “In questo particolare momento di crisi abbiamo deciso di estendere l’iniziativa di solidarietà ai cittadini che stanno fuggendo dall’Ucraina e che necessitano di prestazioni sanitarie urgenti – spiegano Banca delle Visite e Consumerismo No Profit – e siamo dunque pronti a donare il nostro supporto a tutte le varie associazioni, enti e realtà pubbliche e private, volontari e chiunque si stia UCRAINA: BANCA DELLE VISITE ONLUS IN COLLABORAZIONE CON CONSUMERISMO NO PROFIT METTE A DISPOSIZIONE 100 VISITE MEDICHE DANDO PRIORITÀ AI RIFUGIATI DALL’UCRAINA E A PERSONE IN DIFFICOLTÀ di Michela Dominicis SOCIALE
  • 34. 35 adoperando attivamente per dare assistenza alle persone in arrivo in Italia, affinchè ci possano segnalare gli utenti bisognosi, per provvedere a fissare loro le visite mediche di cui hanno bisogno, in tutta Italia”. Sia i diretti interessati che le persone che vogliono segnalare casi di cittadini in difficoltà possono inviare le richieste compilando il form alla pagina https://www. bancadellevisite.it/chiedi-aiuto/ Il Back Office di Banca delle Visite ricontatterà l’utente per la presa in carico della richiesta. Il costo della visita verrà sostenuto da Banca delle Visite. Il circuito solidale Banca delle Visite Onlus si avvale della generosità di aziende e privati cittadini le cui donazioni vengono trasformate in prestazioni sanitarie in favore delle persone in difficoltà, grazie anche al supporto degli Amici Sostenitori e gli Amici Point, ovvero persone e realtà locali che in maniera volontaria si adoperano per creare iniziative e connessioni utili, perché tutti insieme si possa agire in un’ottica di aiuto reciproco a tutela del diritto della Salute. “Il nostro scopo è quello di rendere la Salute accessibile a tutti, garantendo le cure mediche necessarie a chi ne ha bisogno in modo rapido e gratuito nel pieno rispetto della dignità di ogni persona” – concludono Banca delle Visite e Consumerismo No Profit. Ricordiamo che la Onlus è sempre attiva per aiutare chiunque si trovi ad avere necessità mediche e versa in condizioni economiche poco favorevoli, per chiedere aiuto basta collegarsi al sito e inserire la propria richiesta. Chiunque, inoltre, può aiutare in modo volontario diventando Amico Sostenitore per diffondere il progetto nella propria città, con una semplice donazione o anche con il 5x1000, indicando Banca delle Visite Onlus nella propria dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale: 97855500589 e apponendo la propria firma. Per segnalarci iniziative, o diventare Amico Sostenitore o Point di Banca delleVisite, scrivici! info@bancadellevisite.it
  • 35. 36 SIMPLY AHEAD Il mondo è in piena trasformazione digitale H-Digital è il partner giusto per chi vuole distinguersi e dare visibilità al proprio business perché è in grado di garantire ai propri clienti la realizzazione di progetti “end to end” e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche adatte alle singole esigenze e dimensioni di impresa, con un time to market ridotto e una ottimizzazione dei costi di realizzazione. H-Digital è un interlocutore unico con cui generare valore, l’alleato ideale per conquistare rapidamente visibilità e generare interesse sul mercato digitale.
  • 36. 37
  • 37. 38 Fino al CUORE della SALUTE Un Gruppo unito per sostenere e diffondere la Cultura della Salute e della Prevenzione dalla Ricerca Scientifica alle Soluzioni Personalizzate Health Italia S.p.A. · c/o Palasalute · Via di Santa Cornelia, 9 · 00060 Formello (RM)· info@healthitalia.it www.healthitalia.it