Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Storia di una lumaca che scopri l'importanza della lentezza
1. Storia di una lumaca che
scoprì l’importanza della
lentezza
Classe II A a.s. 2015-2016 I.C. Giovanni Falcone – Napoli Coordinati dalla prof.ssa Francesca Di Fenza
Dal romanzo di Luis Sepùlveda
2. Questa storia inizia con la domanda di un
bambino:
“Perché le lumache sono lente?”…
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3. Delle lumache vivevano in
un piccolo spazio di un
giardino e credevano di
essere nel posto più bello del
mondo: il paese del Dente di
Leone sotto la frondosa
pianta del calicanto.
Le lumache si chiamavano
tra loro con il nome di
“lumaca” e si confondevano
spesso non avendo un nome
proprio.
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4. Accettavano il fatto di essere lente, ma un giorno
una di loro si pose la domanda:
« Perché le lumache sono lente? ».
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5. La lumaca e il gufo
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6. La lumaca, che voleva conoscere i motivi della lentezza
e avere un nome, ascoltò due compagne parlare di un
gufo saggio che viveva su un faggio altissimo del paese
del Dente di Leone .
Pensò « Sicuramente il gufo mi darà delle risposte!».
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7. Lentamente, molto lentamente, partì per il faggio più
alto del prato.
Quando arrivò il gufo aveva gli occhi chiusi, lei gli
chiese il perché e lui le rispose che li apriva solo di
notte, era un animale notturno.
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8. Chiese al gufo saggio il motivo della lentezza e lui rispose :«Tu sei una giovane
lumaca e tutto ciò che hai visto, tutto ciò che hai provato, amaro e dolce, pioggia
e sole, freddo e notte, è dentro di te, e pesa, ed essendo così piccola quel peso ti
rende lenta».
« E a che mi serve essere così lenta? » sussurrò la lumaca.
« A questo non ho una risposta. Dovrai trovarla da sola» disse il gufo. E con il
suo silenzio indicò che non voleva altre domande.
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9. La lumaca e le sue compagne
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10. La lumaca scese dall’albero e la sua domanda era sempre la stessa:
«Perché erano lente? ».
Vide le lumache che cenavano insieme, era una abitudine del paese del Dente di Leone:
mangiare al tramonto in compagnia, trascorrere il tempo in allegria mordicchiando le
foglioline del Dente di Leone e chiacchierare sulle abitudini degli altri animali del prato
come formiche, cavallette, bruchi e scarabei.
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11. Durante la cena una lumaca anziana, all’ennesima richiesta del motivo della lentezza, le rispose : «
Siamo lente perché non sappiamo saltare come le cavallette o volare come le farfalle, lo scoiattolo
squittisce e salta svelto di ramo in ramo, il cardellino e la gazza volano veloci, uno canta e l’altra stride, il
gatto e il cane corrono veloci, uno miagola e l’altro abbaia, ma noi siamo lente e silenziose, è la vita e non
c’è niente da fare».
Lei ancora non fu soddisfatta della risposta e le altre lumache la minacciarono di cacciarla dal gruppo.
«Me ne vado, e tornerò soltanto quando saprò perché siamo così lente, e quando avrò un nome! ».
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12. La lumaca e la tartaruga
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13. La lumaca, che voleva conoscere
i motivi della lentezza e avere un
nome, si allontanò dal paese del
Dente di Leone lasciando le sue
amiche.
Quando il sole lasciò spazio alla
luna, la lumaca trovò una grande
pietra che, secondo lei, era adatta
per passare la notte...
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14. Si rinchiuse nel guscio…
La pietra all’improvviso si mosse
e domandò chi fosse seduta sul
suo carapace, la lumaca rispose
che lei l’aveva scambiata per una
pietra e si era appisolata.
La tartaruga rispose che poteva
dormire su di lei.
Il mattino seguente la tartaruga le
domandò il perché della scelta
di abbandonare il suo paese, lei
le rispose: « Perché volevo
conoscere il motivo della
lentezza e volevo un nome! »
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15. La tartaruga le disse: « Il tuo nome è Ribelle, perché fai delle domande scomode a
cui gli altri non vogliono o non sanno rispondere! ».
« Ribelle, mi piace questo nome! ».
La lumaca le chiese se lei aveva un nome, la tartaruga le rispose: « Sì, mi chiamo
Memoria perché ricordo sia la strada di andata sia quella di ritorno della casa in
cui ho vissuto con gli umani che mi hanno abbandonata! ».
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17. Al calar del sole la lumaca incominciò a strisciare con
Memoria, ma fu interrotta da ciò che vide: un manto nero
che ricopriva tutto il prato!
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18. La tartaruga le spiegò che il
manto nero era una strada
costruita dagli umani per
camminare con i loro animali
meccanici, cioè le auto.
Le spiegò che, piano piano, gli
umani avrebbero coperto con il
manto nero tutto il prato.
Si fermarono per riposare e la
tartaruga chiese: «Cosa farai
Ribelle?».
«Non so se voglio conoscere i
motivi della lentezza oppure
tornare dalle mie compagne e
avvertirle dell’oscuro pericolo
che incombe su loro! ».
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19. … La tartaruga, masticando gli ultimi petali delle margheritine, le disse che se lei
non fosse stata una lumaca dall’andatura lenta, se invece della sua lentezza
avesse avuto il volo veloce del nibbio, la rapidità della cavalletta che copre a salti
enormi distanze, o l’agilità della vespa che ora c’è ora non c’è perché è più
veloce dello sguardo, forse non sarebbe mai stato possibile quell’incontro di
esseri lenti come una tartaruga e una lumaca…
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20. « La mia lentezza è servita a incontrarsi, a farmi
dare un nome da te, a farmi mostrare il pericolo, e
ora so che devo avvertire le mie compagne
…Grazie, Memoria, ti porterò sempre con me»
sussurrò.
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Grazie, Memoria, ti
porterò sempre con me!
21. Ribelle e le formiche
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22. Durante il tragitto Ribelle si imbatté in un gruppo di
formiche.
Obbedendo alle regole del prato lei si fermò
e domandò loro se potevano farla passare. La più anziana,
che controllava che tutto andasse per il meglio, le chiese il
motivo e lei rispose:
<<Perché devo avvisare le mie compagne di un pericolo! Un
manto nero coprirà tutto il prato!>>.
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23. La formica anziana le disse
di andare dalla loro regina e
di raccontare che cos’era
questo pericolo.
Arrivata dalla sovrana,
Ribelle raccontò tutta la storia
degli umani:
<<…stanno per ricoprire il
prato di un manto nero che
serve a far andare i loro
animali chiamati
macchine>>.
La regina la ringraziò per
averle avvisate del pericolo e
subito chiamò l’esodo.
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24. Ribelle dopo aver avvertito le
formiche continuò il suo viaggio.
Incontrò altri animali e li avvisò del
pericolo. I bruchi e gli scarabei
scapparono dicendo a Ribelle :<<
Grazie Ribelle! Menomale che non sei
veloce come i grilli e i serpenti perché
non ti avremmo visto e incontrato! >>
La sera, prima di addormentarsi, sbucò
dal terreno una talpa che le domandò
:<<Sei tu la famosa Ribelle che sta
avvertendo tutti gli animali del prato
di un pericolo imminente ?>>.
Stupita rispose di sì e la avvertì di
cosa fosse quel pericolo
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25. Ribelle torna al
paese Dente di Leone
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26. La lumaca, lentamente, molto
lentamente,tornò dalle compagne ad
avvertirle del pericolo…
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27. Le compagne videro Ribelle e
con molto sarcasmo chiesero
se aveva un nome e se aveva
capito il significato della
lentezza.
Ribelle non le ascoltò e le
avvertì del pericolo.
Le lumache più giovani
credevano alle parole di
Ribelle, invece le più anziane
la videro come una minaccia.
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28. Ribelle suggerì di scappare, le più giovani erano d’accordo, ma le più anziane
non volevano lasciare il paese del Dente di Leone.
Durante il percorso qualcuna si accorse che stavano andando proprio incontro
agli umani e tornò indietro, altre la seguirono.
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29. Ribelle e il paese « Pericolo »
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30. Le lumache avanzavano lentamente, molto lentamente sull’erba ed
erano molto tristi, perché stavano lasciando il loro albero di calicanto per
raggiungere il confine del prato, verso gli umani, in un posto che
chiamavano «Pericolo».
Le più anziane criticavano Ribelle per questa scelta, ma lei rispose che
aveva osservato gli umani e che non coprivano mai con un manto nero la
casa dove vivevano e lasciavano un po’ di prato.
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31. Le più anziane, molto lentamente, cominciarono a tornare indietro verso la pianta di
calicanto, mentre le più giovani seguirono Ribelle fiduciose.
Questa situazione spaventò molto la lumaca, perché capì che non aveva solo la
responsabilità di se stessa, ma anche delle altre .
Ricordò Memoria che le aveva detto che un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla , e
lentamente, molto lentamente, continuò ad avanzare nell’erba.
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32. Ribelle e il Gufo
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33. Quando le lumache arrivarono alla striscia dura e nera, che gli umani chiamavano
strada, ebbero paura e cominciarono a tremare, il manto era puzzolente, ma di un
calduccio molto piacevole. Ribelle, anche se impaurita, incitò le compagne a
continuare: dovevano cercare il nuovo paese del Dente di Leone
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34. Raggiunsero il ciglio opposto
della strada e si rifugiarono in
una specie di caverna circolare di
metallo, fredda e umida e si
addormentarono sfinite.
Solo Ribelle rimase sveglia e
vide arrivare il gufo che le disse
:<<Dovete andare via da qui,
sono venuto per aiutarvi. Ho
sentito parlare di te da una
vecchia tartaruga di nome
Memoria e finalmente ti ho
trovato. Sveglia le tue compagne
e partiamo! >>.
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35. Ribelle svegliò le compagne e il gufo disse loro di attaccarsi tutte ad un
ramo, spiccò il volo, ridiscese, afferrò faticosamente con le zampe il pesante
fardello e volò via da quel luogo.
Dopo un po’ il gufo le lasciò vicino a dei grossi alberi e disse loro :<<
Questo è un bosco di castagni; andate avanti e raggiungete un grande prato
pieno di fiori. Lì potrete stare al sicuro! >>. Poi andò via.
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36. Ribelle e il paese
del Dente di Leone
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37. Avevano desiderio
di arrivare al
nuovo paese del
Dente di Leone.
Tutte le lumache
avevano fame.
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38. << Non si vede più il
muschio sui tronchi.
Fermiamoci qui a
riposare finché non
spunta il giorno>>
sussurrò Ribelle. Una
lumaca non le dava
fiducia :<< Non
troveremo mai il nuovo
paese del dente di
leone>> si lamentò.
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39. Le lumache, sempre guidate da Ribelle, continuarono la loro marcia , ma alcune preferirono
ritirarsi nel loro guscio e abbandonarsi ad un sonno senza sogni e speranze.
<< Ci aspetta il nuovo Paese del Dente di Leone >> sussurrava Ribelle, in quelle parole trovava
la forza di andare avanti…
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40. Ribelle e la forza dei sogni
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41. Le lumache arrivarono alla radura, Ribelle non fece altro che pensare al loro vecchio
Paese Dente di Leone, non ricordava nemmeno quante notti avessero dormito sotto le
foglie.
Non tutte le lumache riuscirono a raggiungere la radura, solo le più giovani seguirono
Ribelle fino in fondo, infatti mentre guardavano il prato ricoperto di brina, Ribelle si
girava per assicurarsi che ci fossero tutte.
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42. Videro un grosso tronco
tagliato e pensarono che fosse
stato un posto perfetto per
dormire.
Non solo c’era la penombra ma
anche delle erbe nutrienti da
mangiare.
Il mattino seguente dopo aver
riposato, Ribelle si posò sulla
bava che aveva lasciato il
giorno prima, chiamò le altre e
disse loro di guardare il
paesaggio, i fiori selvatici, la
brina, l’erba che s’innalzava e
la grande quantità di cibo...
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43. Una di loro la ringraziò per aver mantenuto la parola e averle portate nel nuovo Paese
Dente di Leone.
<< No’ >> sussurrò Ribelle :<< Ti sbagli. In questo viaggio, che è
iniziato quando ho voluto avere un nome, ho imparato tante cose.
Ho imparato l’importanza della lentezza e, adesso, ho imparato che
il Paese del Dente di Leone, a forza di desiderarlo, era dentro di
noi>> concluse in un sussurro e lentamente, molto lentamente, se ne
andò a mangiare insieme alle sue compagne >>.
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44. Classe II A a.s. 2015-2016 I.C. Giovanni Falcone - Napoli
45. Credits
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Baiano Luigi
Baiano Stefano
Barretta Carlo
Beneduce Federica
Chichierchia Emanuele
Conte Francesco Romano
Di Costanzo Giuseppe
Di Meglio Pasquale
Di Vicino Michelle Sveva
Differente Luigi
Esposito Ettore
Esposito Francesco
Gramaglia Francesca Pia
Matania Alessandra
Mazzola Emanuela
Recano Ciro
Santucci Anna
Schiavone Francesco Pio
Simeoli Mattia
Stanzione Luca
Autori dei capitoli e dei
disegni
Editing speciale
Ettore Esposito
Pachi Di Meglio
Coordinamento prof.ssa
Francesca Di Fenza
46. Giochiamo insieme
imparando
Hai ascoltato la storia della lumaca?
Queste domande saranno semplici … solo per chi è stato attento!
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47. Domanda 1
La lumaca protagonista cosa ascolta dalle compagne?
L’età
Che c’è un gufo saggio su un faggio altissimo
Dei pettegolezzi su un gufo
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48. Domanda 2
La lumaca cosa chiede al gufo?
Il perché della sua lentezza
Se gli piace la pizza
Se può volare
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49. Domanda 3
Ribelle cosa vuole dire alle compagne?
C’è un nuovo panino al pub
Che è caduta una foglia dall’albero
Le vuole avvertire del pericolo
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50. Domanda 4
Come si chiamava la tartaruga che incontrò Ribelle?
Brontolona Memoria
Tontolona Dormigliona
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51. Domanda 5
Cosa mangiavano le lumache?
Il fiore del Dente di Leone
Foglie Kebab Insetti
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52. Domanda 6
Chi incontra Ribelle durante il suo viaggio?
Dei ninja che vogliono conquistare il mondo
Folletti Formiche
Delle sue compagne
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53. Domanda 7
Cosa fa Ribelle quando incontra le formiche?
Una gara a chi è più veloce
Prendono un tè insieme
Chiede il permesso di passare
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54. Domanda 8
Qual è il pericolo per il prato, chi stava arrivando?
La nonna Gli umaniLe formiche
Delle tartarughe
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74. Domanda 9
Chi si rifiuta di andarsene dal prato?
Le lumache anziane
Le formiche
La mamma di Ribelle
Le rane moscettine
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75. Domanda 10
Dove riposarono le lumache?
In un hotel a 5 stelle
In un grosso tronco tagliato
In una capannetta degli indiani
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76. Domanda 11
Cosa dice Ribelle alle altre? lumache?
Pretende di essere ringraziata per aver trovato un posto dove stare
Si può ottenere ciò che si vuole solo desiderandolo profondamente
Deve trovare per forza un ristorante dove mangiare
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Termina la presentazione
86. E guarda un po’ il mondo…
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Lunedi`mentre arrivavamo a scuola, all’altezza della rotonda ci siamo fermate
e chi abbiamo visto e fotografato?
Un lumaca che lentamente, molto lentamente strisciava tra i basoli della
strada…