1. ISTITUTI IN RETE OPITERGINO-MOTTENSE
SCUOLE DELL’INFANZIA DI
PIAVON, CAMINO, TRE PIERE, LEVADA E PONTE DI PIAVE
Anno scolastico 2013-2014
1.1 Denominazione Progetto
PROGETTO: RICERCA – AZIONE
UDA: “Piccoli Esploratori in ricerca nel prato, nel bosco, nella fattoria, nel mare”
1.2 Gruppo di Lavoro
Le insegnanti: Marton Linda, Carnelos Stefania, Maccari Valentina, Girardo Daniela, Marconato
Gianna, Boccato Raffaela, Lorenzon Maria Vittoria, Tonetto Marta, Grazia Culetta
Coordinatore: Vedovelli Giuliana
1.3 Esigenze specifiche che hanno determinato la formulazione del progetto
Tema di Ricerca:
Prevenzione delle difficoltà di Apprendimento
Identificazione del Problema:
Presenza di diversi bambini non italofoni con scarsa conoscenza della lingua italiana da cui
conseguono le seguenti difficoltà:
scarsa comprensione di parole e discorsi e conseguente difficoltà a prestare attenzione
lessico limitato e conseguente difficoltà ad esprimersi e a comunicare con gli altri
Tempi di attenzione brevi
Difficoltà di organizzare le fasi di un lavoro
In alcuni casi, la difficoltà a coinvolgere i genitori di differenti etnie nell’azione educativa della
scuola (frequenza scolastica regolare, partecipazione ad incontri con le docenti e alle iniziative
promosse) ostacola la continuità educativa tra scuola e famiglia (condivisione di regole,
responsabilizzazione, sviluppo dei rapporti sociali, sviluppo del linguaggio…).
1.4 Finalità della ricerca
Arricchire e precisare il proprio lessico
Comprendere parole e discorsi, fare ipotesi sui significati
Utilizzare il linguaggio in differenti situazioni comunicative
Prolungare i tempi di attenzione per potenziare la memoria a breve e a lungo termine
(uditiva e visiva)
Sviluppare le strategie per la risoluzione di situazioni problematiche
Saper utilizzare in modo pertinente i termini linguistici specifici
Sviluppare la capacità di organizzare il proprio lavoro in termini temporali e spaziali
2. 1.5 Motivazioni e riferimenti
Generalmente intorno ai cinque anni il bambino utilizza un linguaggio abbastanza efficiente ed
inizia un graduale percorso di affinamento delle abilità linguistiche: le parole utilizzate sono più
lunghe e vengono organizzate in espressioni più complesse e sofisticate. Il piccolo inizia a
sviluppare la consapevolezza metalinguistica. Lo sviluppo di questa nuova consapevolezza
avviene mediante l’ osservazione delle espressioni verbali, riformulate, riorganizzate in modo tale
da essere maggiormente comprensibili ai propri interlocutori.
L’ingresso a scuola, oltre a permettere al bambino di affinare ulteriormente le proprie competenze
linguistiche, offre la possibilità di imparare a comunicare e a condividere i propri vissuti, i propri
bisogni e le proprie emozioni in modo efficace e socialmente riconosciuto. La scuola ha quindi il
dovere di guidare la crescita di ciascun alunno valorizzando le risorse linguistiche esistenti ed
offrendo infinite occasioni durante le quali fare esperienza con la lingua.
Grazie alla lingua i bambini “hanno accesso ai loro stati interni – pensieri ed emozioni – e ne
diventano consapevoli, imparano a riconoscerli e a controllarli, costruiscono ragionamenti,
organizzano fatti ed esperienze in quadri culturali e diventano capaci di rendere trasparenti idee,
pensieri ed emozioni negli scambi comunicativi” (L. Cisotto)
Un bambino linguisticamente competente pensa, riflette, è consapevole del proprio ruolo all’
interno dei contesti sociali nei quali è inserito, utilizza la lingua come strumento privilegiato per
fare infinite esperienze, per accrescere le proprie conoscenze, per interagire con qualsiasi
interlocutore.
La scuola dell’ infanzia promuove il cosiddetto processo di alfabetizzazione emergente (come
definito da diversi autori nel corso dell’ ultimo ventennio), cioè quell’ insieme di abilità,
atteggiamenti, processi che precedono l’acquisizione della letto-scrittura secondo un sistema
convenzionale.
Secondo G. Pinto il concetto di alfabetizzazione emergente è frutto dell’ intreccio di quattro
componenti fondamentali:
1. La consapevolezza fonologica che si traduce nella capacità di discriminazione dei suoni che
compongono le parole, alle quali può essere attribuito un particolare valore sonoro. Tutti i
suoni possono così essere manipolati intenzionalmente in sequenze e contesti lessicali
differenti (discriminazione dei suoni che compongono le parole, dei fonemi iniziali e finali,
oltre la lunghezza dei vocaboli)
2. L’area pragmatica, relativa agli usi e alle funzioni del codice scritto all’interno di un
determinato contesto. All’età di cinque anni il bambino solitamente sembra aver compreso
l’esistenza di una relazione tra il segno scritto e il messaggio che questo può trasmettere ad un
particolare destinatario; il segno diventa veicolo di contenuti, di suoni, di parole. L’aspetto
pragmatico del linguaggio è importante in vista dell’acquisizione della letto-scrittura, basti
pensare all’ idea di parola che deve essere visualizzata come una sequenza di segni compresa
tra due spazi bianchi;
3. L’area linguistica che raggruppa tutte le capacità coinvolte nella cosiddetta consapevolezza
linguistica. Essere linguisticamente consapevoli significa essere abili nel segmentare un
discorso in parole, individuando la struttura degli enunciati e accedendo al repertorio lessicale
in continua evoluzione.
La consapevolezza linguistica si articola in
competenza lessicale: affinamento dell’abilità di categorizzazione della realtà
competenza semantica: capacità di riflettere sulle parole, sul loro significato e sul loro
utilizzo corretto in relazione al contesto di riferimento
competenza sintattica: consapevolezza della possibilità di scomporre il linguaggio in unità
linguistiche, cioè parti del discorso con funzioni e significati diversi, legate da un sistema
di regole grammaticali
4 l’area narrativa, spazio in cui le conoscenze e le abilità di tipo fonologico, pragmatico e
linguistico si incontrano permettendo la comprensione e la produzione di storie, frutto di
processi psicologici complessi che coinvolgono la capacità di memoria episodica, di memoria
semantica e di problem-solving.
Il compito della scuola sta nell’ accogliere, nel valorizzare, nel potenziare le conoscenze e gli
3. apprendimenti spontanei dei propri alunni innescando una serie di processi che permettano ad ogni
bambino di consolidare la lingua orale e di familiarizzare con la scrittura. Oralità e scrittura , due
componenti chiave dell’educazione linguistica che possono essere sviluppati pensando l’ambiente
scolastico come un contenitore ricco di stimoli, all’ interno del quale l’azione didattica dell’
insegnante è caratterizzata da tecniche e strategie di lavoro che incentivano lo sviluppo delle abilità
linguistiche del gruppo di studenti.
La scuola ha il compito di promuovere l’ apprendimento collaborativo (S. Cavalloro) come
sostegno sociale alla crescita della mente e all’apprendimento in situazioni educative.
L’ impostazione metodologica deve mirare quindi alla costruzione di ambienti di apprendimento
che favoriscano una didattica costruttiva e collaborativa, fondata sulla scoperta, sulla riflessione e
sulla negoziazione dei significati. Osservare, descrivere, porre domande, formulare ipotesi e
verificarle sono le azioni che devono essere stimolate dall’ intervento didattico dell’ insegnante
che:
indirizza l’ alunno verso soluzioni produttive costruendo intenzionalmente situazioni
problematiche;
predispone diverse e flessibili forme di partecipazione;
progetta pratiche significative, cura la regia di contesti ricchi – sollecitanti – flessibili;
fa sperimentare in gruppo ciò che il singolo non è in grado di fare da solo (tutoring) ;
promuove la circolarità delle idee;
indirizza il filo del ragionamento e lo svolgimento della discussione verso direzioni più
produttive;
crea dei ponti tra le esperienze personali dei bambini;
evita le domande aperte;
promuove l’interazione tra gli alunni, senza dare immediatamente la risposta, ma rilanciando le
domande ai compagni
La ricerca di nuovi percorsi educativi fondati sulla didattica per competenze ha lo scopo di
motivare l’apprendimento dei bambini rendendoli competenti e protagonisti del loro sapere,
dando significato alle loro esperienze personali, alle loro conoscenze e al loro linguaggio,
favorendo così l’inclusività in “una Scuola di Tutti e per Tutti” ( Milani).
1.6 Destinatari
38 bambini di cinque anni delle sezioni: I – II – IV della scuola dell’ infanzia di Piavon
(di cui 27 italofoni e 11 non italofoni);
15 bambini di cinque anni della sezione: VI della scuola dell’ infanzia di Tre Piere
(di cui 10 italofoni e 5 non italofoni);
13 bambini di cinque anni della sezione: III della scuola dell’ infanzia di Camino
( di cui 11 italofoni e 2 non italofoni)
12 bambini di cinque anni delle sezioni I – III – IV della scuola dell’ infanzia di Levada
12 bambini di cinque anni della sezione arancione della scuola dell’ infanzia di Ponte di Piave
(di cui 2 italofoni e 10 non italofoni)
Dall’analisi della situazione iniziale sono emerse le difficoltà indicate nel riquadro 1.3. e nel gruppo
con il maggior numero di alunni non italofoni, alle sopracitate difficoltà si è sommata anche la
discontinuità della frequenza scolastica da parte di alcuni bambini.
Nel resto dei gruppi, gli alunni sono inseriti serenamente nell’ambiente educativo e si osserva un
buon adattamento all’organizzazione scolastica. Buona parte dei bambini si esprime con un
linguaggio comprensibile ed adeguato all’età e solo alcuni presentano delle difficoltà di
comprensione e di produzione linguistica.
Gran parte degli alunni possiede una buona autonomia personale e ha instaurato relazioni positive
con gli adulti e con i pari. I bambini conoscono le regole di convivenza, ma non sempre le
rispettano. Accettano e partecipano favorevolmente a giochi e attività proposte anche se i tempi di
4. ascolto e di attenzione, per la maggior parte degli alunni, non sono ancora adeguati all’età. Molti
bambini portano a termine il lavoro con sufficiente autonomia operativa e in tempi adeguati. Alcuni
invece hanno difficoltà a comprendere le consegne date al gruppo, a mantenere la concentrazione e
non sono ancora in grado di organizzare le fasi e i tempi del proprio lavoro nonchè di utilizzare in
modo adeguato gli strumenti e i materiali per svolgere l’attività.
1.7 Durata del Progetto
Da Febbraio a Maggio 2014
1.8 Metodologie utilizzate
1. Grazie all’ intervento di personaggi guida (Nella Coccinella, Gallina Carletta, Gallina
Giacomina, Mucca Macchietta) è stato possibile introdurre in maniera motivante le diverse
proposte di lavoro:
- costruendo intenzionalmente situazioni problematiche per indirizzare i bambini verso
soluzioni produttive (S. Cavalloro).
- predisponendo diverse e flessibili forme di partecipazione
- creando contesti ricchi, sollecitanti e flessibili (narrazioni, drammatizzazioni, attività
espressive, manipolative, motorie, canti, filastrocche, uscite nel territorio…)
- facendo sperimentare in gruppo ciò che il singolo non è ancora in grado di fare da solo
(tutoring)
2. La conversazione collettiva, all’interno di un contesto didattico, ha favorito la circolarità e una
prima sistematizzazione delle idee
3. La ludicità dei percorsi ha facilitato il coinvolgimento attivo dei bambini, ha creato un clima di
lavoro non ansiogeno, ha permesso l’osservazione della presenza e della qualità delle relazioni
tra pari, degli aspetti relativi alla costruzione di strategie il tutto all’interno di una struttura
regolamentata da “regole” poste dai bambini stessi a garanzia dell’ espressione individuale e di
gruppo.
Scelte organizzative:
Lavoro di gruppo
Lavoro individuale
Lavoro di intersezione
Scelte strumentali:
Giochi strutturati e non
Materiale di facile consumo
Attività: vedi Piani di Lavoro delle UdA :“Piccoli Esploratori in ricerca nel prato, nel bosco, nella
fattoria, nel mare ”
1.9 Indicatori di Qualità
- Partecipazione attiva dei bambini
- Coinvolgimento dei genitori (anche non italofoni) nella vita scolastica
1.10 Monitoraggio
MODALITÀ DI VERIFICA
5. Valutazione in itinere attraverso:
- l’utilizzo di elaborati individuali e di gruppo
- l’utilizzo di griglie raccolta dati iniziali e finali
- l’osservazione diretta e informale durante i giochi, le attività e le conversazioni
- le produzioni grafico- pittoriche
- l’esecuzione di consegne
1.10 Risultati ottenuti
I risultati ottenuti sono stati positivi dal punto di vista linguistico, cognitivo e relazionale – affettivo.
Con l’ ampliamento della comunicazione verbale e della comprensione (soprattutto da parte degli
alunni non italofoni) i bambini hanno prolungato i tempi di attenzione, hanno migliorato la
memoria a breve e a lungo termine, rispettano le regole e cooperano con più autonomia nel gioco e
nel lavoro.
La maggior parte dei bambini ha acquisito le abilità richieste.
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Denominazione
“PICCOLI ESPLORATORI IN RICERCA NEL PRATO, NEL
BOSCO, NELLA FATTORIA, NEL MARE”
Sviluppare e potenziare le aree relative all’attenzione e alla memoria in
ambito linguistico, in un’ottica di prevenzione delle difficoltà di
apprendimento
Prodotti Libretti individuali
Cartelloni collettivi
“Mappa delle Parole”
“Gioco dell’ oca della coccinella”, “Domino delle rime”, “ Ok, inizia
come…”
Filastrocche in rima
“Frasi vere” e “Frasi matte”
“Albero della storia”
Costruzione di un pollaio
Carta di identità degli animali
Copricapi degli animali
“Scatole della memoria” e “Diario di Viaggio” (memoria del vissuto
scolastico);
6. Competenze chiave
europee:
comunicazione nella madrelingua
matematica, scienze e tecnologia
competenze sociali e civiche
spirito di iniziativa e imprenditorialità
consapevolezza ed espressione culturale (linguaggi creatività
espressione - il corpo e il movimento)
Life skills:
problem solving
comunicazione efficace
pensiero creativo
gestione delle emozioni
capacità di relazione interpersonale
Campi di esperienza: La conoscenza del mondo - I discorsi e le parole - Il sé e l’ altro - Il corpo e
il movimento - Immagini, suoni, colori.
Competenze di base in: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA:
Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale;
Comprendere testi di vario tipo letti da altri;
Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
Abilità Conoscenze
Usare un linguaggio appropriato e corretto
(utilizzo di nomi, verbi, aggettivi, avverbi);
Analizzare e commentare figure di crescente
complessità;
Formulare frasi di senso compiuto;
Inventare storie e racconti;
Formulare ipotesi sulla lingua scritta e
sperimentare le prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura
spontanea;
Utilizzare il metalinguaggio: ricercare
assonanze e rime, somiglianze semantiche;
Interagire con altri, mostrando fiducia nelle
proprie capacità comunicative, ponendo
domande, esprimendo sentimenti e bisogni,
comunicando azioni e avvenimenti;
Ascoltare e comprendere i discorsi altrui;
Esprimere sentimenti e stati d'animo.
Elementi di base delle funzioni della lingua;
Lessico fondamentale per la gestione di
semplici comunicazioni orali,
Principi essenziali di organizzazione del
discorso;
Parti variabili del discorso e gli elementi
principali della frase semplici.
Competenze di base in: MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA
Porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni;
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze.
7. Abilità Conoscenze
Mettere in successione ordinata fatti e
fenomeni della realtà;
Individuare analogie e differenze tra oggetti,
persone e fenomeni;
Porre domande sulle cose e la natura;
Elaborare previsioni ed ipotesi;
Concetti temporali: (prima, dopo, durante,
mentre) di successione, contemporaneità,
durata;
Raggruppamenti.
Competenze di base in: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri
bambini;
Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle
persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente.
Abilità Conoscenze
Accettare e gradualmente rispettare le regole,
i ritmi, le turnazioni;
Partecipare attivamente alle attività, ai giochi
(anche di gruppo), alle conversazioni;
Manifestare interesse per i membri del
gruppo: ascoltare, interagire nella
comunicazione, nel gioco, nel lavoro;
Aiutare i compagni che manifestano
difficoltà o chiedono aiuto;
Rispettare le norme per la sicurezza e la
salute date e condivise nel gioco e nel
lavoro.
Significato della regola;
Regole fondamentali della convivenza nei
gruppi di appartenenza;
Regole della vita e del lavoro in sezione e/o
intersezione.
Competenze di base in: SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem - solving.
Abilità Conoscenze
Confrontare la propria idea con quella altrui.
Sostenere la propria opinione con argomenti
semplici, ma pertinenti;
Formulare ipotesi di soluzione.
Ripercorrere verbalmente le fasi di un
lavoro, di un compito, di un’ azione eseguiti.
Regole della discussione
I ruoli e la loro funzione
Fasi di un’azione
Competenze di base in: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi,
multimediali (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura )
8. Abilità Conoscenze
Inventare storie ed esprimersi attraverso
diverse forme di rappresentazione e
drammatizzazione, attraverso il disegno, la
pittura e altre attività manipolative e
utilizzare diverse tecniche espressive;
Rappresentare sul piano grafico, pittorico,
plastico: sentimenti, pensieri, fantasie, la
propria e reale visione della realtà;
Utilizzare diversi materiali per rappresentare;
Ricostruire le fasi più significative per
comunicare quanto realizzato;
Formulare piani di azione, individualmente e
in gruppo e scegliere con cura materiali e
strumenti in relazione all’ attività da
svolgere.
Tecniche di rappresentazione grafica, plastica,
audiovisiva, corporea.
Competenze di base in: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali, del messaggio corporeo
Abilità Conoscenze
Muoversi spontaneamente e in modo
guidato, da soli e in gruppo.
Movimento sicuro. Le regole dei giochi
Sicurezza nel movimento e nell’ espressione
delle emozioni.
Utenti
Destinatari :
Alunni dell’ ultimo anno della scuola dell’ Infanzia:
n. 12 alunni sez. 1^, 2^, 4^ Sc. dell’ Infanzia di Levada
n. 12 alunni sez. arancione Sc. Dell’ Infanzia di Ponte di Piave
n. 38 alunni sez. 1^, 2^, 4^ Sc. dell’ Infanzia di Piavon
n. 15 alunni sez. 6^ Sc. dell’ Infanzia di Tre Piere
n. 13 alunni sez. 3^ Sc. dell’ Infanzia di Camino
Fase di applicazione Febbraio, marzo, aprile, maggio 2014
Tempi: Durata complessiva del percorso: da un minimo di 10 ore ad un massimo di
20 ore per competenza linguistica
Esperienze attivate: Vedi Piani di lavoro UdA
Metodologia:
Scelte organizzative
Scelte strumentali
Intervento di personaggi-stimolo
Problem-solving
Condivisione di esperienze significative
Rielaborazione delle esperienze in discussione
Gioco
Lavoro di gruppo
Lavoro individuale
Ricerca di materiali inerenti all’argomento trattato
Narrazione
Drammatizzazioni
9. Attività di sezione ed intersezione per età omogenea; individuali e di gruppo;
(Vedi Piani di lavoro UdA)
Risorse umane
interne:
Plesso di Tre Piere: Marton Linda
Plesso di Camino: Carnelos Stefania, Maccari Valentina
Plesso di Piavon: Girardo Daniela, Marconato Gianna, Boccato Raffaela
Plesso di Ponte di Piave, Lorenzon Maria Vittoria
Plesso di Levada: Tonetto Marta, Culetta, Grazia
Coordinatore: Vedovelli Giuliana
Risorse umane
esterne:
Esperto della “Sea Life”
Allevatore
Agricoltore
Valutazione: Strumenti:
osservazione diretta e informale durante i giochi e le conversazioni;
produzioni grafico- pittoriche;
l’esecuzione di consegne;
questionario individuale alunno
compilazione di una griglia finale specifica.
Oggetti della valutazione (risultati attesi)
Il bambino:
migliora la comprensione
utilizza nuovi vocaboli
amplia il lessico quotidiano
espande la frase minima
analizza e descrive le sensazioni provate
individua parole appropriate a uno specifico contesto
riflette sulla struttura di base della frase
ricostruisce una frase con l’utilizzo di immagini
compone enunciati mediante l’utilizzo di immagini
scompone e ricompone sillabe
riconosce e riproduce rime
riconosce i fonemi iniziali delle parole
formula ipotesi sull’identità di un oggetto a partire dalle sue
caratteristiche
individua le sequenze che costituiscono una storia
crea storie mediante l’utilizzo di parole e immagini
comprende i legami logici, temporali e causali delle storie
riconosce la funzione comunicativa della scrittura
produce semplici scritte con funzione comunicativa
rispetta le regole concordate
coopera nel gioco e nel lavoro
prende decisioni rispetto a giochi o attività in presenza di più possibilità
amplia i tempi di attenzione
migliora la memoria a breve e a lungo termine
10. SCUOLA DELL’INFANZIA DI…………
Anno Scolastico 2013-2014
Nome e Cognome……………………….........................................Età…........./...........Sesso………
Sezione…..…Data 1° somministrazione………………..Data 2° somministrazione…………………
Nazionalità:……………………………………….
PROVA TEST INIZIALE RETEST FINALE
Comprensione linguistica
Espressione orale
Pre-alfabetizzazione
PUNTEGGIO TOTALE
QUESTIONARIO IPDA
COMPRENSIONE LINGUISTICA
T. I. R. F.
1. ASCOLTA E SEGUE LE CONVERSAZIONI E LE ARGOMENTAZIONI AFFRONTATE IN CLASSE IN MODO
ADEGUATO ALL’ETÀ
2.
CAPISCE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE CHE L’INSEGNANTE USA
3.
COMPRENDE LE ISTRUZIONI DATE A VOCE
Punteggio parziale
ESPRESSIONE ORALE
T.I. R.F.
1. HA UNA BUONA CAPACITÀ DI RACCONTARE UN EPISODIO A CUI HA ASSISTITO O AL QUALE HA PRESO
PARTE
2.
RIESCE A ESPRIMERE IN MODO CHIARO PROPRI PENSIERI, SENTIMENTI ED ESIGENZE
3.
HA UN RICCO VOCABOLARIO
4.
SA DESCRIVERE UNA SEMPLICE STORIELLA RAPPRESENTATA IN UNA SERIE DI VIGNETTE
5.
DAL PUNTO DI VISTA MORFO-SINTATTICO SI ESPRIME CORRETTAMENTE (SINGOLARE - PLURALE,
GENERE MASCHILE - FEMMINILE)
Punteggio parziale
PRE-ALFABETIZZAZIONE
T.I. R.F.
1.
SA PERCEPIRE E RIPETERE ESATTAMENTE PAROLE NUOVE SUBITO DOPO AVERLE SENTITE
(PICCO – PONTILE – SUPPORTO – MANOVALE)
2.
SA DISTINGUERE I GRAFEMI DA ALTRI SEGNI GRAFICI
3.
E’ CONSAPEVOLE CHE LE PAROLE SCRITTE NEI LIBRI CORRISPONDONO A QUELLE DETTE A VOCE
4.
RIESCE A SCRIVERE IL SUO NOME
5.
RIESCE A COPIARE UNA SEMPLICE PAROLA (AD ESEMPIO “TAVOLA” SCRITTO IN STAMPATELLO
MAIUSCOLO
Punteggio parziale
11. SCUOLA DELL’INFANZIA DI ……..
Anno Scolastico 2013-2014
Nome e Cognome……………………….........................................Età…........./...........Sesso………
Sezione…..…Data 1° somministrazione………………..Data 2° somministrazione…………………
Nazionalità:…………………………………..
PROVA TEST INIZIALE RETEST FINALE
1. Sintesi sillabica
2. Coppie minime di parole/non parole
3. Ricognizione di rime
4. Riconoscimento della sillaba iniziale
5. Segmentazione sillabica
PUNTEGGIO TOTALE
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE METAFONOLOGICHE
1. SINTESI SILLABICA
“ Ascoltami bene, perché ora ti dirò una parola a pezzettini e tu dovrai indovinare che parola è. Ti
faccio un esempio: se dico CA-NE, tu dovrai dirmi CANE. Tutto chiaro? Iniziamo.”
Sintesi Sintesi Test Retest
1 SO-LE
2 ME-LA
3 LU-NA
4 MA-TI-TA
5 CA-RO-TA
6 SA-PO-NE
7 TE-LE-FO-NO
8 PA-TA-TI-NE
9 SE-MA-FO-RO
Numero di risposte corrette
2. DISCRIMINAZIONE DI COPPIE MINIME (PAROLE)
“Ascoltami bene: ora ti dirò delle parole e tu dovrai dirmi se sono uguali o no. Facciamo un
esempio: se io ti dico PANE-CANE, sono uguali, sì o no? E se ti dico PANE-PANE? Hai capito
bene? Iniziamo.
Test Retest
1 POLLO BOLLO
2 MANO NANO
3 POLLO POLLO
4 TOPO DOPO
5 VINO VINO
6 TASSA TAZZA
7 MANGIA MANCIA
8 LANA LANA
9 TITO DITO
Numero di risposte corrette
12. 3. RICOGNIZIONE DI RIME
“Ascoltami bene. Tu sai cosa è una rima? Si ha una rima quando una parola ha lo stesso suono di
un’altra; due parole fanno rima se finiscono nello stesso modo, con lo stesso suono. Per es.
GIORNATA fa rima con LIMONATA, PASSEGGIATA e ARANCIATA (finisce come limonata,
passeggiata e aranciata). Hai capito bene? Facciamo una prova: guarda queste figure e stai
attento/a”.
PINO
OROLOGIO……..FIORE……….VINO…X……
“Hai capito bene? Iniziamo”
Test Retest
1 SACCO
TORO….... PACCO….... CALZA…….
2 FORESTA
PENNA……. TESTA……. TARTARUGA……
3 CANE
ELEFANTE….... PANE……. PULCINO…….
4 PALLINA
FOCA……. BIBERON……. GALLINA…….
5 CAPPELLO
TAVOLA……. PENNELLO……. ZEBRA…….
6 PULCINO
BAMBINO……. BALENA……. ELEFANTE…….
7 MARTELLO
CASTELLO…….GIRAFFA……. CARRIOLA…….
8 RANA
LANA……. FINESTRA…….. ELICOTTERO……
9 DOCCIA
SEDIA……. GRANCHIO……. GOCCIA…….
Numero di risposte corrette
4. DISCRIMINAZIONE DI COPPIE MINIME (NON PAROLE)
“Ascoltami bene: ora ti dirò delle parole che non esistono e tu dovrai dirmi se sono uguali o no.
Facciamo un esempio: se dico PADE – FADE, sono uguali, sì o no? E se ti dico ZANE – ZANE?
Hai capito bene? Iniziamo.
Test Retest
1 PACA BACA
2 BATA PATA
3 PASE PASE
4 LETA LETA
5 GIPI GIPI
6 CANO CAMO
7 LACO RACO
8 SEBA ZEBA
9 SALU SALU
Numero di risposte corrette
13. 5. RICONOSCIMENTO DELLA SILLABA INIZIALE DI PAROLE
“Ascoltami bene: ora ti dirò una parola e tu dovrai dirmi quale fra le altre tre comincia allo stesso
modo: Facciamo qualche prova per vedere se hai capito: qual è la parola che comincia come PIPA:
torta, macchina, pistola. La risposta giusta è PISTOLA perché comincia per PI come PIPA”.
PIPA
TORTA……….MACCHINA……….PISTOLA…X…….
“Hai capito? Bene, ora iniziamo”.
Test Retest
1 CAVALLO
BICCHIERE…… PERA……. CANE…….
2 PANINO
MANO……. PALLA……. CASA…….
3 NAVE
PERA……. NASO……. TOPO…….
4 RANA
TAZZA……. RAGNO……. FOGLIA……..
5 GATTO
GALLO……. TELEFONO……. BICICLETTA……
6 FORCHETTA
CHIAVE……. FORBICI……. PALLA…….
7 SEMAFORO
SERPENTE……. VELA…….. RAMO…….
8 LUNA
BUSTA……. CAPPELLO……. LUMACA…….
9 DIVANO
FIORE……. MOTO……. DITO…….
Numero di risposte corrette
6. SEGMENTAZIONE SILLABICA
“Ascoltami bene perché ora ti dirò una parola tutta insieme e tu dovrai ripetermela a pezzettini. Ti
faccio un esempio: se io dico CANE, tu dovrai dirmi CA-NE. È tutto chiaro? Iniziamo.”
Segmentazione Segmentazione Test Retest
1 SOLE
2 LUNA
3 PANE
4 MATITA
5 CAROTA
6 SAPONE
7 TELEFONO
8 SALUTARE
9 REGALINO
Numero di risposte corrette
14. SCUOLA DELL’INFANZIA DI……………
Anno Scolastico 2013-2014
Nome e Cognome……………………….........................................Età…......../............Sesso………
Sezione…..…Data 1° somministrazione………………..Data 2° somministrazione…………………
Nazionalità: ……………………………………..
PROVA TEST INIZIALE RETEST FINALE
MEMORIA A BREVE TEMINE NUMERICA
Avanti 3 cifre
Avanti 4 cifre
Indietro 2 cifre
Indietro 3 cifre no no
MEMORIA A BREVE TERMINE VERBALE
2 parole
3 parole
4 parole
PROVA DI RICORDO SELETTIVO MBT MLT MBT MLT
PUNTEGGIO TOTALE
MBT= memoria a breve termine
MLT= memoria a lungo termine
PROVA DI MEMORIA A BREVE TERMINE (NUMERICA)
AVANTI Test
iniziale
Retest
finale
3 cifre
3-8-6
5-8-2
6-1-2
Numero di risposte corrette
AVANTI Test
iniziale
Retest
finale
4 cifre
3-4-1-7
6-1-5-8
6-4-3-9
Numero di risposte corrette
INDIETRO Test
iniziale
Retest
finale
2 cifre
2-5
7-9
4-1
Numero di risposte corrette
INDIETRO Test
iniziale
Retest
finale
3 cifre
5-7-1
4-7-9
5-2-9
Numero di risposte corrette
15. PROVA DI MEMORIA A BREVE TERMINE (VERBALE)
Test iniziale Retest finale
2 PAROLE CANE-STRADA
TRENO-MANO
Numero di risposte corrette
Test iniziale Retest finale
3 PAROLE MARE-CASA-LIBRO
PANE-LUNA-PORTA
Numero di risposte corrette
Test iniziale Retest finale
4 PAROLE CAPO-GENTE-SCARPA-BIMBO
NAVE-CARTA-TESTA-SOLE
Numero di risposte corrette
PROVA DI RICORDO SELETTIVO DI PAROLE
(immediato per 8 tentativi e differito dopo 30’)
°TEST INIZIALE
ITEM 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° Differito
MBT MBT MBT MBT MBT MBT MBT MBT MLT
1 MELA
2 SERPENTE
3 PIATTO
4 PORTA
5 PANE
6 SCIMMIA
7 MATITA
8 CUCCHIAIO
PUNTEGGI
PARZIALI
PUNT.TOTALE
IMMEDIATO
PUNTEGGIO TOTALE
DIFFERITO
ORA DI FINE PROVA DI RIEVOCAZIONE IMMEDIATA_____________________
(dopo 30 minuti somministrare la prova di rievocazione differita)
16. GRIGLIA DI RACCOLTA DATI BAMBINI
SCUOLA SEZIONE 1* 2 3 4 5 6*
DATA ETA' MEDIASEZIONE
SESSO (M=maschio F=femmina)
COMPRENSIONE LINGUISTICA
1. Ascolta e segue le conversazioni e le argomentazioni affrontate
in classe in modo adeguato all'età
2. Capisce il significato delle parole
3. Comprende le istruzioni date a voce
ESPRESSIONE ORALE
1. Ha una buona capacità di raccontare un episodio a cui ha assi-stito
o al quale ha preso parte
2. Riesce ad esprimere in modo chiaro propri pensieri, sentimenti
ed esigenze
3. Ha un ricco vocabolario
4.Sa descrivere una semplice storiella rappresentata in una serie
di vignette
5. Dal punto di vista morfo-sintattico si esprime correttamente
(singolare - plurale, genere maschile - femminile)
PRE-ALFABETIZZAZIONE
1. Sa percepire e ripetere esattamente parole nuove subito dopo
averle sentite (PICCO-PONTILE-SUPPORTO-MANOVALE)
2. Sa distinguere i grafemi da altri segni grafici
3. E' consapevole che le parole scritte nei libri corrispondono a
quelle dette a voce
4. Riesce a scrivere il suo nome
5. Riesce a copiare una semplice parola (ad es. "TAVOLA" )
scritta in stampatello maiuscolo
PROVE DI MEMORIA
1. PROVA DI MEMORIA A BREVE TERMINE (NUMERICA)
Avanti 3 cifre
Avanti 4 cifre
Indietro 2 cifre
2. PROVA DI MEMORIA A BREVE TERMINE (VERBALE)
2 parole
3 parole
4 parole
3. PROVA DI RICORDO SELETTIVO (IMMEDIATO)
4. PROVA DI RICORDO SELETTIVO (DIFFERITO)
COMPETENZE METAFONOLOGICHE
1. Sintesi sillabica
2. Discriminazione di coppie minime (parole e non parole)
3. Ricognizione di rime
4. Riconoscimento della sillaba iniziale
5. Segmentazione sillabica
I BAMBINI NON ITALOFONI VENGONO INDICATI CON UN ASTERISCO *
Media per alunno/media degli alunni per item
Media della sezione
L’età viene espressa in anni e mes