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www.lasignoraingiallorosso.it
Anno III • n. 4 • Aprile 2007 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05
5000 VOLTE
GRAZIE
2. La Signora in Giallorosso - aprile 2007
L’Editoriale di Paolo Franchi
ORA E SEMPRE,
FORZA ROMA
TRASFORMIAMO altra sera, mentre il Ricordandomi che, seppur di culo, nel
IL 7-1 IN 0-1
FACCIAMO DURARE POCO
ANCHE QUESTO RECORD
L’ Manchester United sbertuc-
ciava i poveri lupacchiotti no-
stri, tra me e il televisore si è
materializzato Paulo Roberto. No, non
giustamente celebre film di Cicero il
doppio del centravanti di sfondamento
brasiliano di gol ne segnava, assicurando
rocambolescamente la vittoria al Napoli,
Paulo Roberto Falcao. Paulo Roberto mentre i sosia giallorossi in campo in
Cotechiño, dico, il centravanti di sfonda- Gran Bretagna non facevano che beccar-
mento brasiliano del Napoli interpretato ne; e facendomi osservare garbatamen-
da Alvaro Vitali nel mitico film di Nando te che la differenza, a prima vista secon-
Cicero (1983): una banda di sequestra- daria, era in realtà decisiva. Mi ha lascia-
tori sardi lo rapisce alla vigilia della par- to senza parole, Paulo Roberto: solo, e
tita con l’Inter, e l’allenatore decide di nudo, in faccia al disastro. In solitudine
mandare in campo un suo sosia. Che
e in nudità, mentre gli inglesi, imperter-
c’entra? C’entra, eccome. Perché, fatta
riti, continuavano a segnare, mi sono do-
eccezione forse per Totti e De Rossi, an-
lorosamente reso conto che di sosia,
che all’Old Strafford non c’erano i no-
all’Old Trafford, in realtà non ce n’era-
stri, ma i loro (impresentabili) doppi: quel
biondone non era Mexes, quel tizio con no. Mexes era Mexes, Chivu Chivu,
la maschera somigliava appena a Chivu, Pizarro Pizarro, e via rattristandoci.
quel piccoletto si atteggiava a Pizarro, ma Erano venuti tutti a giocare, si fa per di-
il Cile non lo aveva visto nemmeno in re, la loro partita. La Roma no. La Roma
cartolina…Così ragionavo mentre il era rimasta a Trigoria, ad allenarsi sotto
Manchester United segnava, segnava, se- l’occhio e l’orecchio vigili di Roma
gnava. E mi chiedevo, visto che Totti e De Channel, in vista dei prossimi importan-
Rossi si guardavano bene dal segnalare ti appuntamenti, iniziando da Milano con
all’arbitro l’evidentissimo inghippo, quale l’Inter. Così, finalmente, mi sono rassicu-
oscura trama ci fosse mai sotto, e quale rato. E ho mandato rassicuranti sms al-
inaudita punizione Uefa attendesse la le ragazzette e ai ragazzetti nostri in
Roma per un simile misfatto. Io continua- quel di Manchester: tranquilli, non state
vo a ragionare, quelli continuavano a se- vivendo in un incubo ma in un episodio
gnare. Sarebbe andata avanti così a lun- di “Ai confini della realtà”, la partita,
go, se Paulo Roberto-Alvaro Vitali non quella vera, si giocherà chissà quando. Mi
avesse provveduto a farmi tornare con i hanno risposto che ero matto. Io gli ho
piedi per terra. risposto: ora e sempre, Forza Roma.
Il resto conta poco o nulla!
di Massimo Ruggeri
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Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05
Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri
Finito di stampare 15 aprile 2007
Prossima uscita 15 maggio 2007
Tiratura 5.000 copie
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3. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 3
L’Eco del Filosofo
L’Eco del Filosofo
di Giuseppe Manfridi dedicato a Massimo Billi
ammino tra le schegge
C del sogno, che sono di
vetro e sono tante, e a
ogni passo sanguino. Destino di
un tifoso che quella maledetta
sera di martedì 10 aprile ha ca-
pito qualcosa che già sospettava
da tempo: il Dio del calcio ci
odia. Non è un piagnisteo, è am-
missione della realtà. Altrimenti,
non si spiegherebbero varie co-
se. Non si spiegherebbe, ad
esempio, come mai l’anno suc-
cessivo a quello in cui stabiliamo
un epocale record di successi in-
frangendo un precedente che
reggeva da decenni, arriva l’Inter
e ce lo polverizza. Né si spieghe-
rebbe come mai l’anno in cui ot- a questa disfatta.Tonetto che sci- versa Kalì. E ciò a prescindere
teniamo una vittoria di tale cla- vola in allenamento, e arriveder- dalle mille cose che avrei da di-
more da attizzare un vespaio di ci e grazie proprio nei dieci gi- re ai miei giocatori, che, a ogni
grottesche polemiche, un risulta- roni cruciali della stagione… modo, le trame di quella divinità
to pressoché analogo ci viene in- Perrotta, sotto diffida, che viene sa dimidiare di valore con siste-
flitto a livello planetario annichi- ammonito per una simulazione matica e variegata fantasia. Ma
lendo una sequela di gioie ina- evitabilissima, e Taddei che svani- per quanto si dia da fare nel tra-
nellate una appresso all’altra per sce dalla formazione titolare po- mestare contro di noi, questo
arrivare a cosa? A essere umilia- chi minuti prima del fischio di nume pallonaro che ci avversa
ti così. Come il Catania da noi. inizio! oltre ogni dire, nulla può dinan-
E neppure si spiegherebbe la de- E allora, se è così che ci tratta zi alla bellezza della nostra cur-
menza fatale delle assenze che ci il Dio del calcio, non ne nego l’e- va, applaudita a Manchester an-
hanno in gran parte condannato sistenza (tanta malignità non può che dal Capitano. Un applauso
essere solo umana!), non mi fac- magnifico, il suo! Un applauso
cio ateo né pagano, ma eretico che merita un altro applauso. Il
sì, e decido di combatterlo! resto, è silenzio.
Sempre il Dio del calcio, s’inten-
de. Perciò, che la cosa non suo-
ni a offesa di chi è sincero e fer-
vido credente. Io, lo ammetto,
non lo sono e ne patisco. Vorrei
avere la Fede piena, quella vera,
ma la mia ragione me la nega e
spesso ne soffro. Perversamente,
invece, credo in questa divinità
nefasta. L’Eupalla di breriana me-
moria. Per me, per noi, una per-
4. 4 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
L’EVOLUZIONE DEL...
GAMBERO
5. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 5
L’inchiesta
di Piergiorgio Bruni
ezzo dopo pezzo, angolo dopo angolo, tere decisionale. Ma non finisce qui, poiché vi
P l’anima del calcio si sta pian piano dis-
solvendo. Già, proprio quell’intima es-
sarà una vera e propria regolamentazione sul-
le dimensioni, che non dovranno superare il
senza di un gioco capace di regalare a milioni metro e mezzo, sul contenuto delle scritte e
di persone gioie e sorrisi, sogni e spensieratez- sul materiale di realizzazione.
ze. Un divertimento, un businnes, chiamatelo Discorso a parte, ovviamente, per quei gruppi che
come volete, che per responsabilità nostre o all’interno dovessero avere anche un solo ele-
di chi, più semplicemente, invece, governa il mento raggiunto dal DASPO, ovvero il divieto di
mondo del pallone, sta scomparendo dal cuo- accesso allo stadio, in quel caso l’autorizzazione
re di tanti, tantissimi amanti sedotti, traditi e sarebbe automaticamente negata, a prescindere
abbandonati. I tifosi. da tutti i precedenti parametri adempiuti.
Dal 30 marzo scorso, per portare uno striscio- Fortunatamente, almeno per ciò che riguarda
ne all’interno di un impianto sportivo, sarà ne- invece le bandiere e le sciarpe, l’Osservatorio
cessario ottemperare ad alcune disposizioni di Nazionale sulle manifestazioni sportive, non ha
legge. Per prima cosa sarà necessario fare una posto alcuna limitazione. Insomma un modo,
richiesta ufficiale alla società ospitante almeno a quanto si intuisce dal Viminale, ben preciso
sette giorni prima dello svolgimento della ga- per rivedere la cosiddetta “responsabilità og-
ra. Successivamente bisognerà chiedere l’auto- gettiva” che grava da tempo sulle società e
rizzazione al G.O.S. (ossia il gruppo operativo che, spesso e volentieri, punisce soprattutto
di sicurezza) di cui fanno parte un funzionario gli innamorati del pallone. Insomma, un segna-
dell’ordine pubblico, uno della sicurezza di en- le forte e deciso ma che ancora una volta la-
trambe società interessate e uno dei vigili del scia sulle labbra di tutti quanti gli innamorati
fuoco. Oppure, nel caso d’impianto di gioco in- del pallone, il vero carburante di questo me-
feriore ai diecimila posti, il placet invece arri- raviglioso ingranaggio ludico, un sorriso male-
verebbe dal Questore, che avrebbe pieno po- dettamente amaro.
6. 6 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
“quinta puntata” Tra storia
ROMA
CAPUT MUNDI
l fascino della millenaria storia caos assoluto, il potere fu preso da
I di Roma risiede anche nei re-
pentini passaggi da periodi fa-
stosi ad altri decisamente fo-
schi. Così, dopo le glorie della dinastia
Valeriano (253-260), che affidò
l’Occidente al figlio Gallieno e si trasferì
in Oriente per combattere i Persiani.
Proprio in battaglia, fu catturato dai ne-
Flavia, Roma ha dovuto affrontare una mici e morì in prigionia. Per valutare la
delle fasi più oscure della sua esistenza: è gravità di una tale umiliazione, si ricordi
la crisi del III secolo, caratterizzata dalla che Augusto nel 20 a.C. aveva preteso dai Mura Aureliane
reggenza di sovrani occasionali, inadegua- Parti la restituzione delle insegne perdu-
ti all’amministrazione del grande Impero. te da Crasso trent’anni prima. La vicen- lici, Aureliano passò alla storia anche per
Gli eserciti approfittano del vuoto di po- da ebbe una forte risonanza in una Roma una grandiosa opera militare-architettoni-
tere conseguente alla morte di Severo sentita fino ad allora come eterna, quasi ca, le famose mura che da lui presero il
Alessandro, nominano e abbattono gli im- per volontà divina. In Occidente, Gallieno nome di “aureliane”. I lavori iniziarono nel
peratori a loro capriccio, rifiutando qual- lottò con le forze disponibili per restitui- 217, e vennero portati avanti con una cer-
siasi tipo di disciplina: la monarchia mili- re lustro al nome di Roma, ottenendo ta celerità, suggerita dalla preoccupazione
tare instaurata per garantire l’ordine in qualche successo contro i barbari; ma non per le minacce esterne. Le mura, costitui-
seguito all’uccisione di Comodo, si tra- riuscì a riconquistare il cosiddetto impe- te da mattoni, erano alte circa sei metri
sformava paradossalmente in anarchia mi- ro delle Gallie, esteso sino alla Britannia e ogni cento piedi fu costruita una torre
litare. Prima dell’avvento di Diocleziano, e alla Spagna, formatosi soprattutto per- di pianta quadrata, utile per la difesa.
gli imperatori di questo periodo rispec- ché le popolazioni locali sentivano il bi- L’inserimento di edifici già esistenti nelle
chiano talvolta il temperamento rozza- sogno di provvedere autonomamente a mura, conferma la fretta che presiedette
mente militaresco dei soldati che hanno quella difesa dai barbari che il governo i lavori: i Castra Pretoria, Porta Maggiore,
contribuito ad elevarli al potere. Tipico è centrale non era più in grado di assicu- l’Anfiteatro Castrense, la Piramide Cestia
il caso di Massimino il Trace: un ufficiale rare in modo adeguato. Nel 268 Gallieno e il Muro Torto ne sono la testimonian-
di basso grado, acclamato dalle truppe cadde vittima di una congiura e, dopo la za. La fortificazione fu oggetto di succes-
dopo l’assassinio di Severo Alessandro, fa- reggenza biennale di Claudio il Gotico, sivi lavori nel corso dei secoli. In partico-
moso solo per la forza fisica e le propor- l’impero romano cominciò a rinascere lare con Belisario, nel corso del IV seco-
zioni gigantesche. Negli scritti dei legio- lo, la cinta muraria divenne una fortezza
dalle ceneri di una delle crisi più profon-
nari, il personaggio è contornato dall’au- inespugnabile. La ricognizione delle mura
de della sua storia, conquistando fatico-
rea della leggenda: Massimino aveva pol- per larghi tratti è ancora in piedi. Essa ini-
samente un periodo di benessere e di re-
lici del diametro di un braccialetto, pote- zia dalla Porta Flaminia, alla quale segue
lativa tranquillità. L’inversione di tendenza
va gareggiare nella corsa con un uomo a un tratto che, includendo con varie si-
si ebbe con Domizio Aureliano (270 –
cavallo, poteva lottare di seguito contro nuosità il Pincio, è noto con il nome di
275), che dovette sì abbandonare l’attua-
sedici uomini dei più forti e sconfiggerli Muro Torto. La parte meglio conservata
le Romania, ormai indifendibile dall’ag-
uno dopo l’altro. E per queste doti, che e che ancora oggi può essere ammirata
gressione dei Goti, ma nel complesso ot-
potevano servire a tutto, salvo che a gui- in tutta la sua antica maestosità è quella
tenne notevoli successi. Battè infatti i
dare uno stato, i soldati lo acclamarono che segue Porta Metronia e giunge fino
Vandali in Pannonia e gli Alemanni, pene-
imperatore. Egli del resto interpretò il alla Porta Appia, conosciuta anche come
proprio compito in modo elementare ma trati in Italia. Guidò una spedizione vitto-
riosa contro il regno di Palmiria e ricon- Porta S.Sebastiano, al quale il pubblico
non disonesto, impiegando la sua straor- può arrivare seguendo l’antico cammina-
dinaria forza fisica per difendere il confi- quistò il dominio sull’ impero delle
Gallie. Si accingeva infine a condurre una mento che parte da Porta Latina. Chi de-
ne renano – danubiano. Fu ucciso nel 238 cide di fare una passeggiata lungo la stra-
dai suoi stessi soldati, mentre si dispone- nuova spedizione contro i Persiani, quan-
do cadde vittima della vendetta persona- da, può ammirare la testimonianza più
va a lottare contro le truppe che la clas- indicativa delle grave crisi economica e
se abbiente, stanca dei pesanti tributi, ave- le di un suo liberto. Con i suoi numero-
si successi, Aureliano riuscì comunque a politica che attanagliò Roma nel corso del
va inviato contro di lui. Seguirono i bre- III secolo: le mura aureliane, costruite per
vissimi regni dei tre Gordiani (238-241), recuperare parte del prestigio di cui go-
difendere il cuore dell’Impero Romano in
di Filippo l’Arabo (244-249), che celebrò devano un tempo gli imperatori: un pre-
uno dei periodi più oscuri della sua lu-
nelle peggiori condizioni il millenario del- stigio che egli volle consolidare preten-
dendo d’essere divinizzato e associando cente storia.
la nascita di Roma, e di Decio (249-251),
che sottopose i cristiani a una persecu- la propria persona al dio solare Mithra, Continua…
zione crudele. Poi, dopo un biennio di oggetto di particolare venerazione negli
ambienti militari. Al di là dei successi bel- Massimiliano Rossi
7. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 7
e leggenda
MAGICA
A.S. ROMA La formazione della Roma 1985-1986
Dopo aver concluso uno gione il presidente Viola chiese par- zo posto, dietro al Milan che dettò
G dei migliori periodi della
sua storia con Liedholm,
Dino Viola affidò la panchina giallo-
ticolare attenzione alla Coppa delle
Coppe, per poter togliere la polve-
re dalla bacheca, che oltre ai sei tro-
legge dall’inizio alla fine e al Napoli
di Maradona, qualificandosi, così, per
la Coppa Uefa. Il 1988/’89 fu la sta-
rossa ad un altro tecnico svedese fei nazionali esponeva solamente gione delle “bufale”; infatti vennero
Sven Göran Eriksson, osservato da una Coppa delle Fiere conquistata acquistati due brasiliani: un centra-
qualche tempo e che rimase in sel- nel 1961 ed un torneo Anglo- vanti, Renato Portaluppi, ed un cen-
la dal 1984/’85 fino al campionato Italiano vinto nel 1972. In quel pe- trocampista, Andrade, portati a
1986/’87. Dopo la prima deludente riodo, tra le file giallorosse, si stava Roma come salvatori della patria, ri-
stagione, conclusasi con il settimo mettendo in mostra quello che di- velandosi, invece, due giocatori me-
posto in classifica e con l’amaro ad- ventò uno dei più grandi talenti diocri e non in grado di far fare il
dio di Paulo Roberto Falcao, nel prodotti dal vivaio: Giuseppe salto di qualità alla squadra. Oltre
1986 la Roma sfiorò nuovamente il Giannini. Purtroppo però, con l’an- ad una campagna acquisti mediocre,
tricolore. Un cammino caratterizza- dare avanti della stagione, la Roma un altro fattore aggravò la situazio-
to da grandi imprese e fantozziani vide svanire ogni speranza di vitto- ne della compagine giallorossa: la
scivoloni come quello che costò il ria. Uscì subito dalla Coppa delle magia tra la Roma e Liedholm era
terzo scudetto alla compagine gial- Coppe contro il Real Saragozza finita. Infatti i capitolini terminarono
lorossa: Roma-Lecce 2-3. Correva la (perdendo dopo i calci di rigore) il campionato all’ottavo posto, usci-
penultima giornata di campionato e non riuscendo così a soddisfare le rono dalla Coppa Uefa agli ottavi
la Roma doveva affrontare in casa il richieste del numero 1 romanista; eliminati dalla Dinamo Dresda e sa-
Lecce già retrocesso. Sembrava fat- venne eliminata dalla Coppa Italia, lutarono anche la Coppa Italia, ter-
ta, i giallorossi avevano recuperato agli ottavi contro un Bologna che si minando la corsa alla seconda fase
ben nove punti alla Juventus capoli- barcamenava nella serie cadetta; ar- del girone eliminatorio.
sta, rimonta culminata con un so- rivò ottava in campionato decretan-
noro 3-0 all’Olimpico, proprio ai do, così, la più deludente stagione Continua…
danni dei bianconeri. L’imperativo dell’era Viola. Altra nota caratteriz- Gianmarco Fava
era vincere e, per poter ricucire zante l’addio di Sven Goran
quel tanto amato scudetto sulle ma- Eriksson alla 26^ giornata, sostitui-
glie capitoline, mancava questo ulti- to da Sormani. Per cercare di rin-
mo tassello. Le reti messe a segno verdire gli antichi fasti, nella stagio-
da Pruzzo e Graziani non bastaro- ne 1987/’88, venne richiamato colui
no; il gol dell’ex Alberto Di Chiara che rese felice il popolo giallorosso
ed una doppietta di Juan Alberto
riportando lo scudetto all’ombra
Barbas spensero gli ardori gialloros-
del Colosseo: Niels Liedholm.Oltre
si, condannando la Roma ad un’a-
al ritorno del “Barone” venne fatta
mara sconfitta e firmarono una del-
una campagna acquisti di livello, for-
le pagine più amare della storia del
mata da giocatori di esperienza:
club. A fine anno il ruolino della
Collovati insieme al ritorno di
squadra di Eriksson recitava: 19 vit-
Lionello Manfredonia, e da giovani
torie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte,
di buone speranze, come Desideri
troppe per realizzare i sogni di glo-
ma, soprattutto Rudi Voeller, il
ria con cui era iniziato il campiona-
“Tedesco volante”, proveniente dal
to. La conquista, nello stesso anno,
Werder Brema. Il tecnico svedese
della sesta Coppa Italia non riuscì
riuscì a dare una sferzata più o me-
ugualmente ad addolcire una pillola
no positiva alla squadra. Infatti la
troppo amara. Nella successiva sta-
Roma terminò il campionato al ter-
8. 8 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
di Piergiorgio Bruni
La televisione b
Intervista a Flavio Insinna
ffari tuoi, fiction e tanto lavio, che cosa permette acciamoci un po’ di affa-
A teatro, com’è cambiata la
Sua vita in questi anni? F all’attore di godere del-
l’immortalità del ricordo? F ri suoi, come si è scoper-
to tifoso romanista?
Ho iniziato 22 anni fa con il grande Gigi Non credo tanto all’immortalità del ricor- Mio padre mi portava ogni tanto allo stadio,
Proietti, che considero il mio maestro. Poi, do- do, o meglio è solo per pochi, tipo ma visto che per lui era un posto con troppa
po un pochino, è arrivato il primo spettacolo Gassman, Sordi oppure Mastroianni. Non confusione, mi disse di trovare un accompagna-
con i compagni di laboratorio, la prima rap- ho questa presunzione, cerco di fare del tore alternativo. Casualmente, il mio compagno
presentazione teatrale, la parte in un telefilm, mio meglio e spero di essere ricordato co- di banco alle elementari era romanista e da lì
le prime fiction, don Matteo a cui devo mol- me una persona per bene e onesta. cominciai ad andare allo stadio con lui e il pa-
to e infine, Affari tuoi. Devo dire che mi sono pà, scegliendo la Roma nell’anno in cui la Lazio
sempre divertito, mettendoci tanta passione. vinse lo scudetto. Andavamo allo stadio in auto-
Non è stata una gavetta, obiettivamente la bus, con il 90, poi facevamo l’ultimo tratto a
chiamerei una crescita, un cammino. Ho fatto piedi con sciarpe e panino. È meraviglioso sa-
tanti sacrifici ma non mi sono pesati proprio pere che la passione per la Roma fa da col-
perchè c’era la passione. I miei genitori inizial- lante tra persone con vite completamente di-
mente erano restii, poi assorbito il colpo mi verse. Pensi che una volta ero in Tunisia per la-
hanno sempre assecondato ed appoggiato. voro ed ho ascoltato il derby per telefono.
ndiamo indietro col tem- accontano che Lei dorma nfonde più sicurezza l’amo-
A po, qual è il primo ricor-
do romanista che Le vie-
ne alla mente?
R “protetto” da un poster
della Roma? I re per una donna o quello
per i colori giallorossi?
In camera ho un poster, un calendario del- Sono due cose diverse. L’unica cosa che
Un derby che il mio papà mi portò a vede- la Roma, la sciarpa del Commando Ultra Le posso dire è che se una donna mi
re. In quell’occasione la Roma perse con un della stagione 1974/’75. Poi ho una parte avesse tradito come a volte è successo
gol di Giordano. Una partita dominata dai dell’armadio con i miei cimeli: la maglietta con la Roma, mi sarei ucciso o sarei mor-
lupacchiotti, tant’è vero che il giorno dopo, con lo sponsor “Barilla” e una t-shirt fatta to di infarto.
Pulici (il portiere biancoceleste – ndr) aveva dal “magliettaro” con stampata la tessera
tutti dieci in pagella. Proprio quella volta mi del 2001.
innamorai a pelle del giallo e del rosso.
FLAVIO INSINNA
Flavio Insinna è nato a Roma il 3 luglio del 1965 e successivamente ha conseguito il diploma di maturità classica nel 1984 presso il liceo Augusto
di Roma. Nonostante fin da bambino volesse entrare a far parte dell’Arma dei carabinieri, Insinna dovette rinunciarvi causa il mancato supera-
mento del test di ammissione, una coincidenza che lo ha portato ad intraprendere un’altra strada, quella dello spettacolo. Fin da quando aveva
15 anni, dopo aver assistito allo spettacolo di Gigi Proietti “A me gli occhi”, Flavio rimase affascinato dal mestiere dell’attore. Dopo essere sta-
to rifiutato dall’Accademia di arte drammatica a Roma, pensava che il suo “sogno” fosse finito; ma nel 1986 la sorella Valentina lo iscrisse alla
scuola di recitazione di Alessandro Fersen permettendogli di ricominciare a studiare. Nel 1988 poi, un chiaro segno del destino: nel palazzo ac-
canto alla sua scuola, si insediò il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti. Proprio l’ultimo giorno in cui era possibile iscriversi alle
audizioni, Insinna presentò la sua domanda di ammissione. Dopo aver superato varie prove di selezione, si presentò al provino finale davanti a
Gigi Proietti con un monologo tratto da “Edmund Kean, genio e sregolatezza”, cavallo di battaglia di Vittorio Gassman. Superato l’ultimo scoglio
e seguito l’iter formativo del corso, si diplomò nel 1990. La sua carriera di attore, o di “artigiano” come preferisce definirsi lui, si è alternata tra
cinema, teatro e televisione. Dopo un inizio difficile che ha messo a dura prova il suo amore per questo mestiere, Flavio, con molto impegno,
tanto studio ed un incontro fortunato con il regista Enrico Oldoini, ha cominciato a farsi conoscere ed apprezzare dal pubblico. Nel gennaio del
2001 ha ricevuto il premio speciale di “Prima guida italiana degli attori” per la sua interpretazione in “Guardami”. Nel 2004 ha vinto il premio “Telegrolle - scommessa vinta” e il premio per
l’Europa per la sua interpretazione di “Don Bosco”. Sempre nel 2004 ha ricevuto anche il premio internazionale Sant’Antonio per la fiction “Don Matteo” in cui interpreta il ruolo del Capitano
dei carabinieri Anceschi, il personaggio che gli ha dato la popolarità. Poi, è stato premiato nel novembre 2004 nella 57^ edizione del festival del cinema e della fiction di Salerno. Il 27 mag-
gio 2006 ha ricevuto a Fabriano il “Premio Fabriano” per il ruolo del gladiatore Davide in “San Pietro”. Il 2 Luglio 2006 ha ricevuto a Pescara il “Premio Internazionale Flaiano” per la sua
interpretazione di don Pietro Pappagallo in “La buona battaglia”. L’8 luglio 2006 a San Filippo del Mela durante la serata di Gala della 14^ Edizione della “Divertiamoci Correndo”, Flavio Insinna
ha ricevuto il premio per il Cinema e Teatro “Apoxiomeno Filippese” ed anche la locale sezione Carabinieri in congedo ha omaggiato l’attore. Il 24 settembre 2006 ha debuttato come pre-
sentatore, conducendo la nuova edizione del programma “Affari tuoi”. Il 28 settembre 2006 in Campidoglio a Roma è stato assegnato a Flavio Insinna il Premio di Cultura “Città di Santa
Marinella”, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Roma, per la fiction “La Buona Battaglia”. Il 18 novembre 2006 a
Saint Vincent per le Telegrolle 2006 Flavio ha ricevuto il premio come miglior attore di fiction per “La buona battaglia - don Pietro Pappagallo”. Sempre per la sua interpretazione di don
Pappagallo il 4 dicembre 2006 Flavio Insinna ha ricevuto il premio “Come Barbara” nella sala Consiliare del Comune di Rieti. Nel dicembre 2006 Flavio ha ricevuto anche il premio “Città di
Roma”. Infine, il 25 gennaio 2007 ha ricevuto un Telegatto speciale come “conduttore rivelazione dell’anno 2006” per il successo ottenuto con il programma “Affari tuoi”.
9. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 9
L’intervista
bella e semplice
ediamo di fare gli indovi- rmai maturo, chi conside- tralci di passato. Qual è
V ni. Che cosa c’è nel Suo
futuro? O ra il suo modello artistico?
Il mio maestro, Gigi Proietti. Una persona,
S stato il momento più dif-
ficile della Sua carriera?
Vedo il lavoro, anche se a settembre farò un attore e un insegnante straordinario. Mi Di preciso non lo so , forse gli anni ‘90 sono
una vacanza dopo tanto tempo. Uno scrit- reputo molto fortunato ad avere avuto il stati difficili, ma la cosa che sostengo da sem-
tore diceva che il futuro ha di bello che privilegio di essere stato un suo allievo. In pre è che in questo mestiere nulla è sicuro. Un
viene un giorno alla volta. Comunque la finale, comunque, sono convinto che biso- momento puoi stare sulla cresta dell’onda e l’at-
cosa più importante è la salute e la feli- gna imparare ogni giorno e rubare l’arte timo dopo finisci in caduta libera; se accade que-
cità della mia famiglia, il resto conta re- per poterla fare nostra anche da un ra- sto l’importante è non farsi prendere dal pani-
lativamente. gazzo con meno esperienza ma che ma- co, sfruttando il tempo in modo costruttivo, cer-
gari ha l’intuizione giusta. cando di accrescere il proprio bagaglio artistico.
orniamo con la mente a ipensandoci, Lei avrebbe nsinna, provi a fare l’in-
T Manchester – Roma, co-
me ha vissuto la gara? R voluto fare il carabiniere.
Come sarebbe
Flavio Insinna nell’Arma?
stato I
rossa?
dovino, come si conclude-
rà questa stagione giallo-
Non l’ho vista, ho voluto fare una sorta Nel fare il carabiniere avrei messo la stessa Sono troppo tifoso, non dico nulla per sca-
di fioretto laico. Poi, quando ho visto che applicazione, dedizione e costanza che met- ramanzia ma dentro di me è tutto chiaro
negli altri palazzi non accadeva nulla ho to nel fare l’attore. Credo molto nelle istitu- e delineato.
acceso il televideo (Flavio, è contro la tec- zioni ed amo il mio Paese, avrei fatto del mio
nologia, preferisce vedere la Roma al bar meglio come in tutto ciò che faccio.
piuttosto che da solo su Sky – ndr) ed
ho trovato un risultato che sembrava il
primo set di Wimbledon, non ci credevo,
ho pensato che l’apparecchio si fosse
rotto. Ho cambiato tv ma non si modifi-
cava nulla, poi, al terzo televisore i gol
aumentavano ma dalla parte sbagliata e
alla fine, sono dovuto uscire a prendere
una boccata d’aria.
Dove e quando “La Signora in Giallorosso”
Televisione Radio Agenzia Stampa
T9 Teleregione (CH. 45) TELERADIOSTEREO www.paginegiallorosse.it
Lunedì dalle 22.15 alle 00.30 F.M. 92.7
Venerdì dalle 22.45 alle 00.00
SKY (CH. 877)
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Domenica
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lunedì: ore 23.45 - 02.00 • mercoledì: ore 01.45 - 03.30 - 06.00 - 07.45 Lunedì “La Signora in Giallorosso”
Trasmissione del Venerdì dalle 22.15 alle 00.30 Mensile Gratuito
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10. 10 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
Cartolina LE PROSSIME AVVERSARIE
Giallorossa di Marco Madeddu
BENTORNATA
ALLA CONTINUITÀ Mercoledì 18 aprile si recupera la 22^ giornata di Serie A, rinviata do-
Inter po i tragici fatti di Catania. La Roma fa visita alla capolista Inter, con
l’intenzione di rafforzare il secondo posto della graduatoria e di ri-
opo tre mesi e mezzo di digiuno la tardare il più possibile la festa scudetto dei nerazzurri. L’impresa non
D Roma è finalmente riuscita a vince-
re fuori dalle mura amiche del-
l’Olimpico, con un secco 2 a 0 al
Catania. Da sottolineare positivamente soprattut-
sarà delle più agevoli, dato che, nei 73 precedenti disputati all’ombra
della “madonnina”, i giallorossi vantano soltanto 11 successi contro i 41 dei rivali. L’anno scorso
a trionfare furono comunque gli uomini di Spalletti, capaci di imporsi per 3-2 grazie al gol di
Montella e alla doppietta di capitan Totti.
to la buona prova dei “bomber di scorta”. Ciccio
Tavano con il gran gol di sabato, i passaggi fil-
tranti al bacio e il gioco in velocità ha dimostra- Atalanta e Roma si affrontano per la 46^ volta in campiona-
to ampiamente di poter dire la sua anche in
una grande squadra come la Roma. Questo è il Atalanta to all’Azzurri d’Italia. Il bilancio tra le due compagini vede pre-
valere leggermente i padroni di casa, avanti 15-13 nel com-
suo secondo gol da romanista. Ma anche Mirko puto delle vittorie. All’andata i giallorossi riuscirono ad im-
Vucinic ha giocato molto bene schierato da cen- porsi per 2-1 grazie alla doppietta di Francesco Totti, grazie
travanti puro. L’uomo di Certaldo ha sempre cre- alla quale i capitolini riuscirono a ribaltare lo svantaggio iniziale provocato dalla rete di Zampagna.
duto in lui anche nei momenti più neri ed è sta- Bottino pieno anche nell’ultima occasione in terra lombarda quando, il 22 maggio 2005, Cassano
to ripagato con gol e grandi prestazioni dall’at- eliminò alla Roma i rischi di una bruciante retrocessione.
taccante montenegrino. Altra nota di merito per
il giovanissimo Ricardo Faty. Aiutato da Pizarro
non ha perso un pallone e ha lottato nella mi- La 34^ giornata di Serie A mette di fronte Roma e Lazio. Il derby
schia fino alla conclusione dell’incontro. Curci ha
mantenuto inviolata la sua porta respingendo da
Lazio numero 126 della capitale vale probabilmente l’accesso diretto alla
Champions League 2007/’08. Ai giallorossi il compito di rafforzare la
campione due tiri velenosi di Caserta e Spinesi. seconda posizione in classifica e di “vendicare” l’onta del sorpren-
La Roma è riuscita a portare a casa i tre pun- dente 3-0 subito all’andata per mano di Ledesma, Oddo e Mutarelli.
La storia del confronto con la Roma squadra ospitante vede i giallorossi aventi per 21 successi
ti senza faticare troppo e non sovraccaricando
a 12, con 76 gol realizzati e 52 subiti.
i titolari. Nel primo tempo ha dominato il
Catania senza la fretta di cercare il gol. Il se-
condo tempo è sembrato molto simile ad un al-
lenamento. Se la squadra giallorossa continuerà Per la 35^ giornata di campionato la Roma fa visita al Palermo.
a giocare mantenendo l’aggressività e la concen-
trazione mostrati contro gli etnei non potrà sfug- Palermo Dopo il rocambolesco 3-3 dell’anno scorso i capitolini cercheran-
no di riequilibrare un bilancio fatto di 5 vittorie, 6 pareggi e 7 scon-
girle il secondo posto, che vorrà dire niente pre- fitte. Soltanto un successo per i padroni di casa, comunque, negli
liminari di Champions e soprattutto un discre- ultimi 5 confronti casalinghi con i giallorossi, datato 4 maggio 1969.
to introito economico. Insomma, un traguardo
fondamentale.
di Nicola Ceolin Per il terzultimo turno di Serie A la Roma ospita il Torino, con-
Torino tro il quale cercherà di ottenere il 40 successo di fronte al pub-
blico amico. I granata, invece, in piena lotta per non retrocede-
vendita moto re, tenteranno di incrementare un bottino fatto di 12 vittorie e
e assistenza 13 pareggi. All’andata i capitolini si imposero per 2-1, grazie alle
plurimarche
reti di Totti e Mancini; inutile, al 92’, il gol messo a segno da Rosina. Quattro successi per i gial-
lorossi nelle ultime quattro occasioni, con un borsino di 6 gol fatti e 1 subito.
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Lucianone ha conquistato Roma. Dedicato sidente di Lega ecco Abete presidente FIGC.
“KYMCO POINT” a chi al suo arrivo gli mandava sms con- Per citare Tomasi di Lampedusa: “Affinché
ROMA NORD sigliandogli di lasciar perdere niente cambi tutto deve cambiare”
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11. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 11
Dietro le quinte
di Caterina Di Lernia
B
uonasera e benvenuti a questa Pasquetta ne abbiamo fatte tante, a vol- poco per finire il panico: il lazialissimo
puntata de La Signora in te anche un po’ controvoglia, invidiando Pietro chiama dal centralino e in sala
Giallorosso”. Da anni Massimo chi era partito per la classica gita fuori montaggio va via la luce. Per fortuna la
Ruggeri inizia le trasmissioni in questo porta, ma in quella che ha preceduto la previdente Alice (detta anche l’artista del
modo, ma di sicuro sono state poche le partita dell’Old Trafford c’era tanta la vo- Razor, perché fa dei montaggi immagini
volte in cui nel dirlo ha provato un’e- glia di trasmettere le nostre emozioni, al che sono capolavori) aveva salvato tutto
mozione forte come quella del 9 aprile punto di metterci tre ore per curare nei un minuto prima, altrimenti ci sarebbe-
scorso. La vigilia di Manchester – Roma minimi dettagli un clip che non doveva ro state scene d’isteria collettiva. In via
ha un’atmosfera particolare, te ne accor- e non poteva passare inosservata. Dopo precauzionale abbiamo intimato a Pietro
gi già dal momento in cui entri negli stu- la conquista della Gallia avevamo pensa- di non chiamare più se ci teneva alla sua
di televisivi e la frase più ricorrente è: to ad un servizio con la colonna sono- incolumità fisica. Dopo tanto lavoro la
“Non succede, ma se succede…”. C’è ra di Ligabue, perché quello era stato “Il cosa più bella è stata vedere tutti quel-
chi già sa che non riuscirà a dormire per giorno dei giorni”, quello in cui tutta li che guardavano il servizio emozionar-
la tensione e chi già dalla mattina ha ini- l’Europa si era accorta che non erava- si e alla tenerissima Francesca Borlenghi
ziato a fare il conto alla rovescia: “Ma mo la Cenerentola della Champions. Il stavano quasi per scendere le lacrime.
quando arriva sta partita? Mamma mia cammino che ci ha portati ad arrivare in Purtroppo non è andata come sperava-
che ansia, chi ce la fa ad arrivare fino a Inghilterra e ad accarezzare un sogno ha mo, ma quanto è stato bello sognare.
domani?”. E quelle immagini che hai già avuto come sottofondo “Meravigliosa
visto e rivisto mille volte ti fanno veni- creatura” di Gianna Nannini, con gli “oc-
re la pelle d’oca come se i gol contro chi di sole” di Francesco Totti, Spalletti
lo Shacktar, la vittoria contro
l’Olimpiakos o l’impresa di Lione li stes-
che “veglia” sui colori giallorossi e un as-
solo in bianco e nero per le immagini
Risposte
si vivendo in quel momento per la pri-
ma volta. Di trasmissioni il giorno di
del gol di Rooney. Tutto è stato curato
nei minimi dettagli e quando mancava pericolose
“ Massimo Ruggeri
si è tagliato
i capelli perché:
”
❍ Si è visto allo specchio una dome-
nica mattina e si è spaventato
❍ Il barbiere ha fatto uno sconto co-
mitiva a lui, Piero Torri e Zibì
Boniek
❍ Voleva assomigliare di più a
Gianfranco Giubilo
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12. 12 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
Quelli de... di Fabrizio Cavalieri e Mario Chiapperi
MALEDETTA
PRIMAVERA
embrava potesse esse- squadra e una buona dose di settore giovanile, Ivano
S re un campionato tran-
quillo, ricco di soddi-
mala sorte sono stati fattori
determinanti in una simile, de-
Stefanelli e del presentissimo
Bruno Conti, vera anima del-
sfazioni e gioie, invece si è ri- ludente, avventura. Per le po- la dirigenza.
velato un vero e proprio cal- tenzialità di questa squadra i Ma, se la Primavera non ha
vario. L’ultimo atto della sfor- risultati non sono stati all’al- brillato di straordinaria luce
tunata regular season della tezza: troppe sconfitte evitabi- propria, gli Allievi della Roma,
Roma Primavera è andato in li, compresa quella nel derby hanno superato loro stessi ag-
scena sabato 7 aprile contro contro la Lazio persa per 1 a giudicandosi con grande auto-
il Cesena, quando la formazio- 0 con gol partita del nigeria- revolezza il trofeo “Dino
ne di Alberto De rossi ha su- no Diakitè e, forse, l’eccessiva Viola”. Una vittoria ottenuta
bito l’ennesima cocente scon- sufficienza dei nostri “gioielli- con il sacrificio, l’impegno e la
fitta stagionale, debacle che è ni” nell’affrontare alcuni, deli- dedizione di tutto l’entourage
costata ai colori giallorossi la cati match. Tutti possibili fat- giallorosso, un trionfo che ha
possibilità di accedere ai play- tori che non hanno aiutato inorgoglito tifosi e soprattut-
off per giocarsi la vittoria tri- per niente Okaka e soci a su- to i parenti dei ragazzi stessi.
colore. Sicuramente gli infor- perare i momenti più difficili. La prima squadra è un obiet-
tuni, le convocazioni dei gio- Tornando indietro con la tivo duro e difficile da rag-
catori più importanti in prima mente e si ripensa poi alla giungere, ma questi giovani
spedizione di Viareggio, i rim- stanno dimostrando che con
pianti non possono far altro il lavoro e l’impegno possono
che aumentare; visto che la fi- essere raggiunti tutti i risul-
nale persa con il Genoa per 2 tati che ci si è prefissati.
a 1 sembrava ampiamente Capitan Totti docet…
messa in cassaforte dopo la
rete del vantaggio giallorosso.
Questa stagione “kafkiana”
però ha confermato la grande
qualità del vivaio romanista
che continua a sfornare giova-
ni davvero interessanti, con
due nomi su tutti: il difensore
Polverini e il centrocampista
Giacomini (ai quali auguriamo
vivamente di fare molta stra-
da in questo club). E tutto ciò
grazie al proficuo lavoro del
Francesco Totti mister, del responsabile del Stefano Okaka
13. La Signora in Giallorosso - aprile 2007 13
a cura di Adriano Serafini
non solo calcio
Roma, Capitale dello Sport
La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano
Lottomatica Virtus Roma Basket
Nuova vittoria per la squadra capitolina, che prolunga la serie positiva, ora arrivata ad
8 vittorie di fila, 5 consecutive nei match casalinghi. I romani hanno eguagliato il record di
squadra che apparteneva all’Adr Roma, nel campionato 2000/’01, maturato in una delle
stagioni più esaltanti della storia del club. Roma, firma l’impresa dell’ultima fase di questo
campionato di Serie A, espugnando il PalaVerde con estrema autorevolezza: la Benetton Treviso
soccombe per 61-73. Era da 11 anni, dai tempi di Hugo Sconochini e Steve Henson per
intenderci, che Roma non vinceva in casa della formazione trevigiana, immobile al terzulti-
mo posto, dopo la penalizzazione di 15 punti che potrebbe costargli un posto nei play-off.
L’ultima vittima della striscia di vittorie è la Legea Scafati dominata da un inizio prepoten-
te della Virtus che allunga immediatamente sui campani. I gialloblù non sono mai scesi sot-
to i 20 punti di svantaggio, se non negli ultimi minuti. Il match è stata l’occasione per Repesa
per far tirare il fiato a qualche titolare e far giocare tutti e 12 i giocatori portati in pan-
china. Di questi, ben 10 sono andati a canestro. Roma continua a incrementare il vantag-
gio sulle dirette inseguitrici e aggancia al secondo posto l’Armani Jeans Milano vittoriosa
contro la Virtus Bologna.
M.Roma Volley
La M. Roma Volley, dopo le festività di Pasqua, si gode la vetta alta della classifica e attende intrepi-
da che si parta per i playoff scudetto. Scongiurata l’ipotesi Trento, la formazione capitolina, nei quar-
ti di finale, se la vedrà con la Prisma Taranto. Il coach dei nero – verdi, Serniotti, può contare sulla
buona condizione fisica generale dell’intera rosa, ad eccezione di Osvaldo Hernandez alle prese con
un leggero risentimento muscolare alla schiena accusato contro Vibo Valentia. Nei due giorni pasqua-
li, l’atleta è stato sottoposto alle terapie necessarie per debellare la sua contrattura. Ad ogni buon
conto il tecnico, i medici e lo stesso opposto, già prima dell’incontro con Vibo Valentia, avevano stabi-
lito una ripresa agonistica soft e un oculato reintegro in squadra. Sono invece migliorate le condizio-
ni di Molteni, Semenzato e Rosalba, tutti e tre a disposizione per le prossime, decisive, gare. Proprio
questi tre atleti, reduci da infortuni, contro i calabresi sono stati impiegati in maniera equilibrata, se-
condo un programma che ha consigliato il graduale reinserimento e un giustificato turnover. Come an-
ticipato in occasione della riapertura della campagna abbonamenti di gennaio, la M. Roma Volley pre-
mierà tutti i suoi abbonati annuali, dando loro la possibilità di assistere gratuitamente a gara 1 dei
quarti di finale scudetto. L’ennesima iniziativa del club di Massimo Mezzaroma nell’avvicinare questo
sport al sempre più entusiasta palcoscenico romano.
Almaviva Capitolina Rugby
“Passione Capitolina” è il tema di questa stagione. “Coloriamo il Flaminio di blu, bianco e bordeaux”,
l’invito diramato da parte della società a tutti coloro che sosterranno questi ragazzi vestendo i co-
lori della propria squadra. Con il successo a Catania, l’AlmavivA Capitolina si aggiudica il primo de-
gli scontri con le dirette avversarie per la permanenza in Super 10 e si allontana dalla zona calda
della classifica. Al S. Maria Goretti di Catania contro l’Amatori, arriva la prima vittoria dell’Almaviva
Capitolina nel girone di ritorno. Si tratta di una vittoria pesante, d’importanza quanto mai particola-
re in termini di salvezza e che consente alla formazione capitolina di allungare il passo sulle dirette
concorrenti: 5 punti dal Femi CZ Rovigo, 7 dall’Infinito l’Aquila e 8 dall’Amatori. Una partita molto du-
ra in cui le due formazioni non si sono affatto risparmiate, affrontandosi a viso aperto, con un piz-
zico di supremazia da parte della squadra romana nel tenere sempre in pugno le redini del gioco.
Nel primo tempo, conclusosi sul punteggio di 13 a 6 per gli ospiti, si è costruito il successo finale. La
prima frazione di gioco, infatti, è stata ben giocata e ben gestita dall’AlmavivA Capitolina, brava a
produrre un gioco semplice ma concreto ed efficace. La partita si è conclusa con una vittoria di mi-
sura per 26 a 20. I ragazzi di Mascioletti portano a casa 4 punti di fondamentale importanza po-
nendo il primo mattone di quella che sarà la stagione del futuro.
14. 14 La Signora in Giallorosso - aprile 2007
Una riflessione
AV GALLERY
cose d’arte e cose a regola d’arte
Prosegue con entusiasmo e vigore il programma Town”, inserito nel Percorso editoriale, scritto da
di eventi che, quasi con cadenza settimanale, si Bianca Garavelli ed edito dalla Avagliano Editore.
svolge presso l’AV Gallery, la galleria d’arte di pro- Alla serata hanno partecipato l’autrice, che ha
prietà della Fondazione Antonio Valentino esposto i risvolti anche psicologici del suo roman-
Onlus sita in viale Angelico 2 a Roma e nata con zo che racconta di un io narrante che va in Sud
l’intento di mettere a disposizione di artisti uno Africa per cercare il grande amore per poi capi-
spazio di idee da valorizzare, ma anche come con- re che in realtà il grande amore non c’è da nes-
cept store in cui poter trovare oggetti particolari suna parte, ed il Direttore editoriale della
spesso provenienti da fiere di oggettistica nazio- Avagliano Editore, Andrea Di Consoli, che ha pre-
nali ed internazionali di alto livello, come il Macef sentato alla platea il percorso seguito negli anni
di Milano, Maison & Object di Parigi e Ambient di dalla casa editrice salernitana per affermarsi al
Francoforte. Oggetti d’arte così particolari e spes- grande pubblico. Ed ora una carrellata sui prossi-
so unici ed una naturale suddivisione in piccoli mi eventi già in calendario, ai quali chiunque dei
Percorso editoriale, presentazione del libro
ambienti, la rendono comunque un luogo “fami- lettori può partecipare qualora interessato. Sabato
“Beatles for sale. Il Romanzo”, scritto da Marco
liare” ed intimo, frequentemente scelto anche per 10 marzo dalle ore 20.30 è in programma l’inau-
Bonfiglio per la Fermento Editore in cui l’auto-
feste private o in cui ambientare eventi dalle ca- gurazione di una mostra fotografica avente ad og-
re narra la storia dei Beatles come nessuno l’ha
ratteristiche più ludiche come quelli inseriti nel getto le meraviglie del mondo marino viste da
mai raccontata, cioè sotto forma di romanzo e
Percorso enogastronomico. I Percorsi di cui si par- subacquei professionisti ed organizzata da Gian
Maria Vecchierelli in collaborazione con Valturdiving. non come saggio musicale o di costume. A par-
la sono cinque (Artistico, Editoriale, Benessere,
Lunedì 19 marzo alle ore 21.00 la galleria si tra- larci è Doctor Robert (anche titolo di una famo-
Musicale ed Enogastronomico) e sono stati idea-
sformerà in un laboratorio culinario nel quale si sa canzone dei Beatles), un’entità sprema nota co-
ti all’inizio della stagione 2006-2007 dall’equipe or-
ganizzativa dell’AV Gallery, che fa capo al sfideranno dai 6 ai 10 concorrenti per aggiudicar- me S.T.A.R.R. (Supervisore Tutelare per Artisti
Presidente e fondatore della Fondazione Antonio si, a colpi di forchetta, i tre premi in palio per la Rock’n’Roll e anche cognome del batterista dei
Valentino, l’avv. Pierluigi Valentino, supportato da 2a Gara Culinaria avente come tema i primi Beatles), che si occupa di tutelare e indirizzare la
Luciana Elefante, Responsabile piatti. Una giuria di 20 assaggiatori valuterà i piat- carriera della band. Una sorta di angelo custode
Eventi&Comunicazione sia per l’AV Gallery che per ti secondo tre gradi di giudizio - gusto, difficoltà che li accompagna in ogni momento, che tutto
la parte medico-scientifica relativa alla Fondazione, di esecuzione e presentazione – mentre un pre- vede e tutto sente, che racconta in prima perso-
per creare un ideale tracciato entro cui poter svi- mio speciale sarà assegnato per il miglior accop- na perché è stato parte dell’avventura inizialmen-
luppare idee diverse ma con un unico comune piamento cibo-arte, intendendosi per questo una te in bianco e nero e poi in un crescendo di co-
denominatore, l’Arte, vista da ogni prospettiva e certificata appartenenza del primo piatto al mon- lori psichedelici fino al tramonto dei Beatles, per
rappresentata tenendo conto della molteplicità do del cinema, dell’arte e/o della letteratura. scoprire che in realtà quattro decenni non sono
delle sue espressioni. Dopo il periodo particolar- Venerdì 23 o lunedì 26 marzo alle 21.00 ancora mai trascorsi e che la musica dei baronetti di
mente intenso di eventi che ha preceduto le fe- una presentazione editoriale con il romanzo di Liverpool è ancora parte integrante della nostra
stività natalizie, il 2007 si è riaperto all’insegna del Marco Ravaldi “Mambo. Perché tutto sembri vero”, vita di tutti i giorni. Sempre ad aprile, nei primi
San Valentino, con un’anteprima svoltasi venerdì 2 una storia d’amore di inizio millennio, eccitante e giorni del mese, è prevista l’inaugurazione dell’AV
febbraio, interamente dedicata allo shopping, in irrazionale, che si dipana attraverso sms ed email Gallery (summer), un altro spazio espositivo che
una galleria allestita per l’occasione con una net- in una Roma assolutamente vera, frenetica, ine- accoglierà oggettistica ed eventi nella stagione
ta prevalenza di oggettistica dedicata al cuore, se- briante e ruffiana, che fa prima da sfondo e poi estiva nella maremma toscana, a Capalbio, cuore
guita poi dalla festa annuale della Fondazione che da trampolino di lancio verso nuove pulsazioni da dell’Argentario e meta anche di molti romani nel
sin dalla sua inaugurazione coincide con il San ricercare in altri luoghi, come New York ed Agadir. periodo estivo. La nuova sede, che affiancherà le
Valentino, in virtù di un ribattezzato “cognomasti- Una romanzo che attanaglia di curiosità, non fos- attività di quella romana fino al 30 settembre, apri-
co”. In occasione di questo evento, anticipato per se altro perché scritto da un quarantenne bolo- rà i battenti in via Vittorio Emanuele 12. Ogni in-
motivi organizzativi al 13 febbraio, è stato presen- gnese che oggi è Chief Financial Officer di una formazione più specifica sugli eventi e sugli orari
tato il libro “Come portarsi a letto una donna in 10 multinazionale di servizi finanziari ed è lecito chie- di apertura di entrambe le gallerie può essere ri-
mosse” che, nonostante il titolo particolare e pro- dersi se esiste davvero una linea di demarcazio- chiesta via email all’indirizzo
vocatorio, è stato in realtà scritto a quattro ma- ne tra aspetti così diversi della vita quotidiana. Ad avgallery@avonlus.org oppure chiamando i nume-
ni da due donne, Laura Amisano e Cristina Origone aprile, lunedì 2 alle 21.00, sempre inserito nel ri 06.8841189 e 06.37512216.
per Delos Book, che attraverso l’enumerazione di
un decalogo delle 10 mosse più consuete che un
uomo mette in pratica per “abbordare” una don- Sportello Giovani Calciatori
na, raccontano con spirito ed ironia questa fase
(messaggio destinato ai genitori di giovani calciatori)
di caccia tra presunta preda e ancor più presun-
to predatore vista dagli occhi delle donne. A far Se avete bisogna di consulenza sulle normative che regolano i giovani calciatori op-
da cornice alla irriverente presentazione la mo-
pure, se vi occorrono chiarimenti sul loro trasferimento o tesseramento, la soluzione
stra dell’artista maremmano Dedò, ancora visita-
bile, che si è aperta la stessa sera con un vernis- è a portata di un click. Contattate gratuitamente lo “Sportello Giovani Calciatori”,
sage di suoi dipinti ed oggetti d’arte ispirati alla inviando un’email a sportellogiovanicalciatori@gmail.com, gli avvocati Scopelliti e
new pop-art, dai toni brillanti, i colori caldi e le Ferro, con la loro esperienza pluriennale, saranno a vostra disposizione per risolve-
forme lineari. Spentisi gli echi del San Valentino, la re e gestire qualsiasi genere di problema.
galleria ha riaperto i battenti al successivo even-
to lunedì 26 febbraio alle ore 21.00 per ospitare “Sportello Giovani Calciatori”, il presente che si specchia nel futuro.
la presentazione del romanzo “Amore a Cape
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