1. La bellezza femminile
nella storia
Percorso di ricerca e analisi dalla preistoria
alla pubblicità oggi.
a cura degli alunni di classe 2^ C
coordinati dai docenti Cadei F. e Scognamiglio F.
2. Presentazione
Il lavoro è nato in seguito all’ intervento della dott. ssa Siani Roberta, responsabile del
reparto sui Disturbi del Comportamento Alimentare, presso l’ospedale di Borgo Roma, che,
a febbraio, ha incontrato gli studenti di classe seconda, all’interno di un progetto più
ampio,”Adolescenza e Dipendenza”.
Ha parlato ai ragazzi delle patologie, quali anoressia e bulimia, analizzando le caratteristiche
e le aspettative che i giovani d’oggi hanno; ha sottolineato come spesso si inseguono canoni di
bellezza contro natura, come i preadolescenti siano attratti da una bellezza artificiale da
raggiungere ad ogni costo. Dopo aver illustrato l’argomento, è stato evidenziato come la
questione sia legata ai nostri tempi, al mondo dell’immagine, della pubblicità, della moda che
penetra nella psiche dei giovani confondendoli, in particolare in un’età in cui sono alla ricerca
della propria identità e sono impegnati nella costruzione della propria personalità.
Nel passato l’dea di bellezza era completamente diversa, basti guardare i dipinti di grandi
artisti quali Botticeli, Masaccio. Proprio da queste sue parole è nata la curiosità di
approfondire come il concetto di bellezza femminile sia cambiato nel corso della storia e
nell’arte.
Vi proponiamo un breve percorso nel tempo e alcune riflessioni dei ragazzi.
3. Nella Preistoria
Le prime espressioni artistiche erano figure femminili, come la Venere di
Willendorf che rappresenta la fertilità e l’ abbondanza della donna,
indispensabile per garantire la sopravvivenza del gruppo familiare.
4. La Venere di Willendorf
Il seno grande e il ventre
promettente sono attributi
femminili ben visibili, a
voler sottolineare
l’importanza delle forme.
5. Nell’arte greca
Nel periodo arcaico i Greci rappresentavano
la donna come se fosse un assemblamento di
forme geometriche, inoltre le statue avevano
lo sguardo fisso ed erano rigide, non
rappresentavano nessun movimento.
Nel periodo classico le sculture erano basate sulla
bellezza ideale. In questo periodo le statue
mostravano un maggior movimento, infatti il loro
tronco formava una “S” e per dimostrare che stavano
in equilibrio da sole se la gamba destra era piegata
anche il gomito sinistro lo era e viceversa. Venivano
rappresentate soprattutto le divinità.
6. L’arte romana
I Romani, influenzati dal pensiero
classico ed ellenistico, rappresentavano
la femminilità seguendo gli ideali greci,.
Mostrarono una particolare attenzione
nella rappresentazione degli aspetti
reali. Ad esempio nelle sculture dei volti
femminili i capelli venivano descritti nei
minimi particolari.
Inoltre si sviluppò sempre di più il
movimento e lo sguardo non era più
fisso.
8. La Madonna con il Bambino...
Nel Medioevo era molto diffusa l’
immagine della Madonna con il
Bambino. Nella rappresentazione
del tema della Madonna col
Bambino, la Vergine viene sempre
presentata con sembianze
idealizzate, mentre il Bambino, pur
essendo un personaggio divino,
appare spesso goffo e innaturale,
come se l'artista non fosse stato in
grado di rendere i suoi tratti in
modo adeguato.
9. Medioevo - Cimabue
La donna nei dipinti di Cimabue
veniva rappresentata più grande
del normale, soprattutto se era
una figura sacra. Ad esempio,
nel dipinto a lato, la Madonna
viene raffigurata più grande
rispetto agli altri personaggi, su
un trono insieme a Gesù. Inoltre
lo sfondo era sempre oro per
simboleggiare la divinità e per
dare luce al dipinto.
10. L’arte medievale presenta
quasi sempre soggetti sacri.
Soggetto sacro per
eccellenza sono le
madonne che si presentano
composte, dolci ed eleganti,
come nel caso di Simone
Martini ;
o ricche di umanità e di tratti
quasi umani quelle di Giotto
11. LA DONNA NEL PRIMO
RINASCIMENTO
Viene ripresa alla statura
reale, posizionata al centro
dell’ opera e donandole
colori puri e divini
12. Il Rinascimento è un movimento artistico culturale
che nasce a Firenze; è molto importante per:
-l’ esaltazione dell’ uomo: l’ uomo rappresenta la
Ragione, la Dignità, la Capacità, che non sono più
considerati doni di Dio ma conquiste
-il riutilizzo delle caratteristiche dell’ arte greca e romana
-la prospettiva: ridurre su un piano bidimensionale lo
spazio reale attraverso la tridimensionalità
- il recupero degli ordi architettonici antichi (colonne,
capitelli, archi,...)
………………………………
…………………….
dipinto di Piero della Francesca
13. … RINASCIMENTO …
La donna veniva raffigurata con
dimensioni normali anche se era una
figura religiosa. Anche se la Madonna
veniva rappresentata a dimensioni
naturali, spesso era su un trono al centro
del dipinto. Si iniziava ad applicare la
prospettiva ai quadri; questa consisteva
nel far immaginare all’ osservatore la
tridimensionalità. Si iniziò ad applicare
uno sfondo realistico.
14. DONATELLO
Donatello, vero nome Donato di Nicolò
di Bardi è stato uno scultore, orafo e
disegnatore italiano. Con la sua
lunghissima carriera fu uno dei padri
del Rinascimento assieme a Masaccio
e Brunelleschi. Accantonò le
esperienze del gotico e superò i
modelli dell’arte classica, all’insegna di
un espressionismo nuovo e inquieto
che pervade le sue opere migliori.
Giuditta e la Maddalena
15. MASACCIO
Masaccio è soprannome di Tommaso di Ser Giovanni
di Mon Cassai.
E’ stato un pittore italiano.
Fu uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze
Masaccio raffigurava la donna nuda e in particolare con
volto e corpo che rispecchiavano benissimo la realtà.
Dava molta espressione al viso soprattutto di tristezza e
malinconia. Utilizzava la prospettiva.
La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre
16. PIERO DELLA FRANCESCA
Piero della Francesca è il soprannome di Piero
di Benedetti de’ Franceschi. E’ stato un pittore
e matematico italiano. Nel Rinascimento
Italiano fu un pittore-umanista. Le sue opere
erano un miscuglio tra la prospettiva e le
geometrie brunelleschiane. Un esempio é il
Battesimo di Cristo. L’asse della
composizione è la figura di Cristo. La scena è
illuminata da una luce quasi soprannaturale,
che definisce le forme in modo nitido, come
puri volumi geometrici. Sullo sfondo il
dettagliato paesaggio ricorda la Val Tiberina,
dove Piero ha vissuto a lungo.
17. BOTTICELLI
Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Vanni Filipepi.
E’ stato un pittore italiano. Verso il 1575 entra nella corte di
Lorenzo de’ Medici e traduce in pittura gli ideali degli
umanisti. Nella Nascita di Venere Botticelli riprende un
tema mitologico caro agli umanisti fiorentini: la bellezza e
l’amore.
Il disegno è raffinato. La linea modella i corpi che si
intrecciano, i capelli fluenti, i veli leggeri e le onde del mare.
La Primavera è molto simile alla Nascita di Venere. E’ un
opera molto famosa di Botticelli, divenuta simbolo della
Firenze di Lorenzo il Magnifico. Lo spazio di quest’opera
non ha un impianto prospettico: le figure sono come
sospese, non c’è profondità né paesaggio dietro gli alberi.
Le figure sono legate ad un ritmo musicale.
La figura femminile appare in tutta la sua bellezza data
dalle forme e dalle sue rotondità.
18. La raffigurazione della donna in
Bellini seguiva molto i suoi caratteri
personali e la realtà, qui rappresenta
Maria incoronata da Gesù. Fu uno
dei primi pittori che non pose la
figura femminile al centro dell’opera;
in questo dipinto usa la prospettiva.
Incoronazione di Maria
BELLINI
19. LEONARDO DA VINCI
Nasce a Vinci, in Toscana nel 1452. Muore
in Francia nel 1519.
Nel 1503 inizia a dipingere La Gioconda, in
cui viene rappresentata una nobildonna
(forse Lisa Gherardini).
Il volto tondo e paffuto è in armonia con il
resto del corpo.
20. RAFFAELLO
Nasce a Urbino nel 1483 e muore nel
1520. La sua opera più famosa è la
Madonna del Belvedere. Egli ritiene
che gli ideali supremi di grazia siano
la bellezza e la dolcezza,
caratteristiche umane.
21. MICHELANGELO
Michelangelo Buonarotti è nato in
Toscana nel 1475 ed è morto nel 1564. Il
suo progetto più importante è la Volta
della Cappella Sistina. Qui ritrae la donna
con forme maschili e monumentali.
La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre
Anche nelle sue sculture raffigura la donna
con un corpo simile a quello maschile, cioè
con muscoli.
La loro bruttezza esteriore è il segno della colpa del
peccato appena commesso.
22. GIORGIONE
Il suo vero nome era Giorgio
Gasparini; nasce a Castelfranco
Veneto, nel 1477 circa. Muore a
Venezia nel 1510. Sulla sua vita e
sulle opere si hanno poche
notizie. Il dipinto più famoso è La
Tempesta.
Laura, di Giorgione
23. ...La Tempesta...
La donna è raffigurata
abbondante per ricordare la
fertilità. Molti studiosi
affermano che raffiguri la
Cacciata dal Paradiso
Terrestre, e che quindi i fulmini
indichino l’ira divina, e la città
l’Eden perduto.
24. ...Due veneri a confronto
la Venere dormiente, di Giorgione
La Venere di Urbino, di Tiziano
25. Venere dormiente
I capelli incorniciano l’ovale
perfetto del viso; questo
ricorda gli ideali di bellezza
degli antichi greci e romani.
26. Venere di Urbino
Questa Venere, al contrario
dell’altra, guarda l’osservatore. I
capelli sono raccolti in una
treccia e indossa vari gioielli;
nella mano destra tiene alcuni
boccioli di rosa, simbolo della
dea dell’amore.
28. Nei dipinti presentati si è
potuto notare che tutte le
fugure femminili hanno come
denominatore comune
l’influenza che la Chiesa ha
avuto nel Medioevo. Le
immagini più frequentemente
riprodotte sono: la madre, la
donna-angelo e nelle
rappresentazioni allegoriche
la figura diabolica e
tentatrice.
Le forme sono tondeggianti e
sinuose a richiamare la
maternità. Il viso luminoso
dai tratti dolci e rassicuranti.
a confronto...
Nella società odierna, si è
affermato un vero e proprio
culto del corpo e la bellezza
esteriore, sembra essere più
importante delle qualità
morali ed intellettive: una
vera e propria ossessione,
un obiettivo da raggiungere a
tutti i costi, ricorrendo se
necessario, a lifting, ritocchi
vari, fino a veri interventi
chirurgici per assottigliare
alcune parti o riempirne altre.
29. altri esempi...
canoni di bellezza
oggi:
misure sottili
taglia 38/40
canoni di bellezza “ieri”:
forme, rotondità, bacino e fianchi
larghi,
30. L’IMMAGINE IDEALE AI GIORNI NOSTRI
Con il computer sono riusciti a
realizzare la donna ideale
mettendo insieme le parti perfette
di alcune donne famose.
Tutto ciò che vediamo sui cartelloni pubblicitari è
reale?
31. e nella moda?
Sulle passerelle di moda sfilano
ragazze molto magre, quasi
scheletriche. Per essere modelle è
assolutamente necessario avere un
fisico che entri in abiti di taglia 38.
Questo induce le giovani di oggi,
aspiranti modelle, a sottoporsi a
diete estreme che vanno a
snaturare la loro personalità e
bellezza naturale.
32. Con quali conseguenze?
L’incontro con la Dott.ssa Siani, ci ha proprio aiutato a riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte.
E’ importante essere belle e presentabili, si può e si deve cercare di migliorarsi per sentirsi a proprio
agio e star bene con se stesse e con gli altri, ma tutto ha un limite e naturalmente è necessario
seguire il buon senso. Spesso le ragazze rincorrono ideali di bellezza che non esistono, abbagliate
dalla pubblicità, dalle attrici, dalle modelle e da ciò che la società consumistica ci propone anche
ingannandoci.
Essere in forma fisicamente è importante e salutare, ma lo si è solo quando anche psicologicamente
si sta bene, si è raggiunti un equilibrio tale da accettarsi pienamente, senza rincorrere sogni illusori e
irreali.
Sempre più spesso si sente parlare di anoressia e bulimia, non solo nel contesto moda, ma anche tra
le ragazze comuni, che conducono una vita comune; vanno a scuola, lavorano e pian piano si
consumano fisicamente e psicologicamente perchè non si piacciono mai e si chiedono se anche
l’acqua fa ingrassare.
33. Anoressia, bulimia e obesità
sono gravi malattie che si servono del corpo per esprimere
delle sofferenze profonde
In Italia circa 3.000.000 di persone, cioè il 5% della popolazione,
soffre di disturbi alimentari causati da:
perdite affettive,
abbandoni,
eventi traumatici
che l’ individuo ha subito.
Il grafico dimostra che sono di più le persone
anoressiche di sesso femminile che maschile, ma
sempre più spesso si sente parlare di anoressia
dell’atleta.
34. L’ ANORESSIA
Come si vede la
donna anoressica?
L’ anoressia consiste nel
vedersi più grasse di quello
che si è, nel pensare di
dover per forza migliorare
per assomigliare alle top-
model della pubblicità.
35. PRIMA E DOPO IL TRUCCO
Con queste foto si
dimostra che anche le
donne famose non sono
perfette nella realtà e
quindi non bisogna
cercare di somigliare
loro, perché senza
trucco e ritocchi vari
sono loro che
assomigliano a noi.
La riconoscete?
36. Abbiamo voluto riflettere su un problema molto grave che interessa e
colpisce sempre più giovani, ragazze e ragazzi,
abbiamo capito che essere belli e piacersi è importante e ci fa stare
bene,
ma
abbiamo anche capito che la “bellezza” di una persona è qualcosa di
più profondo e non si limita ad un numero di taglia o a tratti del viso
particolari,
quindi
non rincorriamo dei cartelloni pubblicitari che rappresentano immagini
artificiali toccate e ritoccate.
Ogni persona deve essere se stessa, curarsi e amarsi, valorizzando i
propri pregi, minimizzando i propri difetti e prendendosi cura di sé
senza autodistruggersi.
Considerazioni finali