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GESTIONE E ORGANIZZAZIONE PER
LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA
A.A. 2011-2012




        Mercoledì 26 Ottobre 2011
        Prof.Lucio Fumagalli
Riepilogando:
Per cambiamento intendiamo qualsiasi evento richieda
all’organizzazione un adeguamento dei propri obiettivi o delle
modalità per raggiungerli, agendo coerentemente su tutti i
livelli dell’organizzazione. In un’azienda, questo può presentare
ampiezza e profondità diverse a seconda degli obiettivi che si
vogliono perseguire e dell’ambito di azione e suscitano reazioni
differenti:
     Livello
     performance
                                           Adattamento   Miglioramento
                                 Accettazione
                           Resistenza
                   Incertezza

             Negazione

              Performance
              attuali                                    Profondità


                                   Ampiezza
                                                                         Tempo
                                                                                 2
Le operazioni straordinarie e
      la loro gestione



                                3
Obiettivo e contenuto della lezione
Parte 1
 Definire il concetto di operazione straordinaria in
  chiave organizzativa
 Analizzare le motivazioni alla base di un’operazione
  straordinaria
 Descrivere le principali cause che possono determinare il
  successo o l’insuccesso nell’implementazione di operazioni
  straordinarie
 Descrivere le caratteristiche e le dimensioni del fenomeno
  delle operazioni straordinarie
Parte 2
 Individuare ed analizzare le relazioni che si creano fra
  soggetti di mercato a seguito di un’operazione
  straordinaria

                                                           4
Le operazioni straordinarie /1




Con il termine “operazioni straordinarie” si indica un’ampia
     classe di operazioni volte a riconfigurare in modo
sostanziale la struttura aziendale, gli assetti di governo, le
risorse umane, le risorse patrimoniali, i profili gestionali e
                        organizzativi.




                                                                 5
Le operazioni straordinarie /2
 Il livello di impatto sulle diverse variabili aziendali dipende dal
  grado di complessità dell’operazione.

 La particolarità delle operazioni straordinarie è testimoniata
  dalle molteplici discipline che sono impattate:
    Economia aziendale
    Diritto
    Sociologia
    Politica
    Economia industriale
    Politica economica.




                                                                 6
Le operazioni straordinarie /3


 L’approccio economico-aziendale considera le
  operazioni straordinarie come strumenti per il
  raggiungimento e il mantenimento delle condizioni di
  economicità dell’impresa.



    Rispettare le condizioni di economicità
    significa assicurare che il livello delle risorse
    disponibile sia coerente e compatibile con gli
    obiettivi aziendali stabiliti




                                                         7
Le dimensioni delle operazioni straordinarie
Nonostante in un processo di cambiamento innescato da
un’operazione straordinaria le dimensioni aziendali siano
strettamente correlate ed interdipendenti, è possibile evidenziare
le dimensioni più rilevanti:

         Dimensione strategica                                  Dimensione organizzativa
   Intesa come insieme di attività direzionali         Valutazione delle forme organizzative che meglio
      con cui si definiscono gli obiettivi, si         possono far raggiungere gli obiettivi strategici in
  formulano le scelte e si stabiliscono i piani          modo più efficiente, interessando la struttura
 d’azione con cui dare attuazione pratica alle           organizzativa, i valori dell’organizzazione, le
                    strategie                                  risorse umane e la loro gestione



                                     Dimensione finanziaria
                          E’ gestita in funzione delle dimensioni precedenti
                                e deve fornire all’organizzazione i mezzi
                             finanziari necessari per dare attuazione agli
                               investimenti e alle strategie programmate


                                                                                                        8
Le tipologie di operazioni straordinarie
In relazione ad una minore o maggiore intensità del salto
ed all’ampiezza del focus è possibile individuare quattro
tipologie principali di operazioni straordinarie:

   1. la ristrutturazione: operazione effettuata
      all’interno dell’organizzazione tesa a ridare vigore
      al preesistente processo di creazione di valore;
   2. la riconversione: operazione che pur fondandosi
      sulle basi storiche della creazione del valore
      comporta uno strappo nella rete di relazioni tra i
      portatori d’interesse;




                                                             9
Le tipologie di operazioni straordinarie /2


3. la trasformazione: operazione che comporta un
   profondo cambiamento nei rapporti tra i soggetti
   interni all’organizzazione;
4. il turnaround: operazione radicale in grado di
   modificare fortemente l’azienda che dovrebbe
   reinventare se stessa, creando punti di rottura e
   di discontinuità con il passato.




                                                       10
Le cause delle operazioni straordinarie /1

Le motivazioni che spingono le imprese ad
intraprendere operazioni straordinarie possono essere
classificate in:

 Determinanti a carattere generale. Derivano dal
  contesto economico di riferimento e sono quindi
  ravvisabili nell’ambiente esterno all’organizzazione.

 Determinanti di carattere specifico. Derivano
  dalle singole imprese e/o dal loro contesto
  competitivo e sono quindi ravvisabili sia
  nell’ambiente esterno all’organizzazione sia
  nell’ambiente interno.


                                                          11
Le cause delle operazioni straordinarie /2

                                       Determinanti a carattere
                                              generale



      Sviluppo                   Evoluzioni                        Nuove                  Nuovi equilibri
    tecnologico                    sociali                      legislazioni                 politici
incide sui prodotti e sui     le trasformazioni dei         nuove leggi a carattere     possono influenzare la
   processi produttivi               bisogni                nazionale o comunitario         nascita di nuovi
causando, da un lato, la    collettivi, l’affacciarsi di         o il processo di       mercati, l’aumento dei
 rapida obsolescenza            nuove culture , il               delegificazione              fenomeni di
degli approcci esistenti       formarsi di mercati          provocano cambiamenti         globalizzazione, lo
 e, dall’altro, un flusso      sovranazionali con               nelle domanda e            sviluppo di nuova
   continuo di nuove              caratteristiche          nell’offerta e influenzano   concorrenza, fenomeni
      opportunità           omogenee, i processi di        le opportunità di crescita     di delocalizzazione
                             internazionalizzazione               e di business                produttiva
                                   determinano
                               modificazioni nella
                             domanda e spinte alla
                            ricerca di adeguamenti
                                                                                                       12
Le cause delle operazioni straordinarie /3

                             Determinanti specifiche




  Tensioni interne                    Forze
                                                                     Clienti
   organizzative                    competitive

        dinamiche                     dinamiche                    esigenze dei
organizzative, potenzialit     concorrenziali, politiche    clienti, nascita di prodotti
 à inespresse, esigenze         dei fornitori, potenziali             sostitutivi
     di miglioramento                nuovi entranti




                                                                                           13
Le finalità delle operazioni straordinarie
A fronte delle determinanti viste precedentemente, le
finalità che le aziende perseguono attraverso
un’operazione straordinaria sono:

    ingresso in nuovi mercati
    ricerca di posizione di leadership nel mercato
    accesso a nuovi beni patrimoniali o a nuova risorse
     distintive
    necessità di focalizzarsi sul core business e di
     sviluppare le core competence
    ricerca di sinergie per una maggiore efficienza
    diversificazione
    obiettivi finanziari
    obiettivi personali del management
                                                           14
Gli stakeholder delle operazioni straordinarie
                                     Stakeholder secondari
              Rappresentano il più vasto contesto ambientale dell’impresa verso cui
                               esercitano solo rapporti d’influenza

 Concorrenti                                                                             Mass-media
                                           Stakeholder primari
                       Rappresentano il sistema sociale che interagisce con
                            l’impresa attraverso rapporti contrattuali

                      Azionisti                                       Dipendenti
                                               Management

                                 Clienti                         Fornitori
                                                Sindacati
Produttori                                                                                 Gruppi di
sostitutivi                                                                                opinione




                  Collettività                     …
                                                                      Partiti politici
                    locali

                                                                                                       15
I trend attuali: Il mercato M&A /1
 Il mercato delle operazioni di fusione e acquisizione ha vissuto
  una crescita che ha toccato il picco nel 2000 a causa di:
    andamento positivo e costante dei principali indici di borsa
    clima di fiducia nell’andamento dell’economia
    supporto dal sistema creditizio
    moda manageriale
 Milioni di euro




                                                                            Numero
Operazioni di fusione e acquisizione nel mondo per valore e numero (1995-2003) Fonte: Thomson Financial
                                                                                                          16
I trend attuali: Il mercato M&A /2

Negli ultimi anni il mercato M&A è stato caratterizzato
da:

 operazioni a carattere orizzontale all’interno dello
  stesso business allo scopo di:
    allargare la quota di mercato
    accrescere le barriere all’entrata
    eliminare concorrenti effettivi e potenziali
    acquisire nuove competenze




                                                          17
I trend attuali: Il mercato M&A /3


 processi di concentrazione di
  attività, competenze, business con caratteristiche
  simili a discapito di operazioni finalizzate alla
  diversificazione

 diminuzione dei fenomeni di integrazione “a monte” e
  “a valle” del ciclo produttivo (operazioni verticali)

 aumento di operazioni di outsourcing di funzioni e
  processi e di specializzazione delle attività



                                                          18
I trend attuali: Il mercato M&A /4

                                                              Motivazioni
 Settori                       Crescita        Crescita verticale/                         Investimenti
                                                                            Sinergie                      Altre
                              orizzontale       Diversificazione                            Finanziari

           Alimentare            32%                  3%                     29%               29%        8%

           Elettronica           52%                  7%                     10%               21%        10%

           Commercio             48%                  19%                    17%               12%        5%

           Banche                62%                   0                      6%               11%        21%

           Chimico               50%                   0                     20%               25%        5%

           Informatica           29%                   0                     44%               10%        17%

           Meccanico             48%                   0                     12%               36%        4%

           Utilities             53%                   0                     26%                5%        16%

           Mercato
                                 41%                  5%                     18%               17%        20%
           complessivo


Principali settori delle imprese acquisite e le motivazioni delle acquisizioni nel 2003 in Italia
Fonte: Osservatorio M&A SDA Bocconi



                                                                                                             19
I trend attuali
Le ragioni della caduta delle operazioni di carattere
verticale a favore di operazioni a carattere orizzontale
sono da ricercare in:

  livelli crescenti di complessità organizzativo-
   manageriale

  difficili meccanismi di coordinamento per
   aziende di grandi dimensioni

  bisogno costante di flessibilità




                                                       20
I trend attuali


 strumenti avanzati ed economici di
  comunicazione fra imprese

 necessità di recuperare margini di competitività sul
  core business e sullo sviluppo di core
  competence

 necessità di concentrarsi su quelle attività e su
  quelle funzioni della catena del valore
  strategicamente rilevanti per il raggiungimento o
  mantenimento di un vantaggio competitivo.


                                                      21
Il fallimento delle operazioni straordinarie
I parametri di valutazione del successo di una operazione
straordinaria possono essere diversi: il valore di mercato delle
azioni, i profitti, la produttività, il turn-over, il livello di
innovazione e, in generale, il raggiungimento o il non
raggiungimento degli obiettivi della fusione.
Studi diversi hanno messo in luce un elevato tasso di
insuccesso:




                                                              22
I fattori critici di successo
Nonostante i fattori che determinano il successo o l’insuccesso
di un’operazione siano legati alle caratteristiche delle singole
operazioni e delle singole aziende, analisi teoriche e esperienze
concrete dimostrano che esistono fattori critici di successo con
valore universale:
     Complementarietà delle risorse o dei prodotti delle
      aziende coinvolte
     Acquisizione di tipo “amichevole”
     Basso ricorso al credito
     Caratteristiche di flessibilità e precedenti esperienze di
      cambiamento operate con successo
     Accurata selezione preliminare delle aziende obiettivo
      d’acquisizione o dell’azienda partner
     Enfasi sull’innovazione
     Attenta gestione delle risorse umane
                                                                23
I fattori critici di insuccesso
Gli elementi che l’analisi di casi empirici indica come
principali fattori di insuccesso delle operazioni straordinarie
sono invece:

    Notevole indebitamento necessario per concludere
     l’operazione
    Valutazione errata o comunque approssimativa
     dell’azienda obiettivo
    Ragioni eminentemente opportunistiche alla base della
     conclusione dell’operazione




                                                                  24
I fattori critici di insuccesso/2


    Trasformazioni eccessive che non tengano nella
     giusta considerazione la necessità di adattamento
     ed integrazione
    Diversificazione spinta in settori lontani dal core-
     business
    Numero eccessivo di acquisizioni in un arco di
     tempo breve



Cattiva comunicazione e scarsa capacità di disegno
e conduzione del programma di cambiamento?


                                                            25
La gestione delle operazioni straordinarie /1
Per garantire il successo della gestione di un’operazione
straordinaria è necessario agire su tre leve:

     Persone: è fondamentale gestire il clima nella fase di
      implementazione, soprattutto se l’operazione ha
      ripercussioni rilevanti sulle persone

     Processi: l’operazione deve essere in grado di
      migliorare i risultati delle organizzazioni coinvolte, è
      quindi fondamentale gestire in modo rigoroso i rapporti
      fra le aziende, le funzioni e i processi impattati

     Aspetti economici e finanziari: l’audit preliminare dei
      costi e il loro monitoraggio costante e condiviso nel
      tempo certificano il valore e i benefici del processo
                                                               26
La gestione delle operazioni straordinarie /2
    GENESI                 IMPLEMENTAZIONE                     STABILIZZAZIONE



Disegno soluzione
              Negoziazione
                           Transizione
                                              Trasformazione
                    Due diligence                          Stabilizzazione


                               Data di efficacia
                               dell’operazione




                      Gestione ordinaria


                                                                             27
Il Caso Bp Mobil – l’outsourcing

  Nel febbraio del 1996 British Petroleum e Mobil
  annunciarono di voler legare le loro azioni di
  distribuzione di lubrificanti e benzina in Europa creando
  2 Joint Venture asincrone:
  - JV carburanti al 70% di Bp e al 30% di Mobil
  - JV lubrificanti al 51 % di Mobil e al 49% di BP
  L’accordo intendeva mettere a fattore comune
  produzione, distribuzione e azione commerciale.
  L’ambito dell’accordo prevedeva che BP avesse la
  completa autorità per la parte dei carburanti e Mobil per
  la parte dei lubrificanti.



                                                          28
Il Caso Bp Mobil/2

Tra le iniziative:
 Stabilire uno Shared Service con funzioni di supporto
  (non core ma comunque mission critical)
 BPO finance outsourcing a PWC(centro servizi in
  Germania e centro Europa) e Accenture (copertura
  network europeo) in tutti i paesi coinvolti
 Creazione di piattaforme IT unificate
Per quanto riguarda lo Shared Service BP ne detiene il
controllo unilaterale e la responsabilità operativa.




                                                          29
Il Caso Bp Mobil/3
Lo Shared Services coinvolgeva i seguenti ambiti:
 Information technology
 Finanza e amministrazione
 Gestione RU
 Legal & office management
 Attività non core
Fondamentale fu la massima coordinazione tra tutti i
paesi coinvolti.
Obiettivo Shared Services:
 Far crescere parallelamente le due JV
 Evitare che questa iniziativa sopravvalutasse o
  sottovalutasse i vincoli che le due organizzazioni
  avevano contratto nel tempo.

                                                       30
Il Caso Bp Mobil/4


 Nel 2000, BP Amoco e Exxon Mobil Corporation
  annunciarono lo scioglimento della joint venture Mobil-
  BP Amoco European fuels and lubricants.




                                                       31
Progetti di Transition

   Il trasferimento del personale rappresenta un esempio
    di profondo cambiamento con conseguenze rilevanti
    sulle persone e sull’organizzazione.
   La gestione del cambiamento richiese un programma
    specifico suddiviso a sua volta in progetti ciascuno dei
    quali indirizzava una leva del
    cambiamento, persone, servizio, aspetti economici e di
    infrastruttura.
                          Programme
                          Management



 Personale e        Service        Financial      Office
Comunicazione     Management      Management   Management




                                                            32
Progetti di Transition/2

1)       Personale e Comunicazione
        Disegnare ed implementare una soluzione HR in
         linea con le aspettative del Cliente ed il contesto
         normativo
        Sviluppare e gestire la comunicazione in tutte le
         aree della funzione acquisita
        Mantenere la forza lavoro stabile e motivata nel
         periodo di maggior cambiamento organizzativo
        Promuovere comportamenti ed attitudini che
         supportino la cultura di servizio al cliente
        Disegnare e sviluppare un modello di gestione del
         personale all’interno della Unit che possa
         valorizzare al meglio il contributo delle persone e le
         loro competenze


                                                              33
Progetti di Transition/3

2)       Service Management
        Creare un modello di servizio
        Sviluppare i Service Level Agreements (SLA) e gli
         Operational Level Agreements (OLA)
        Definire la struttura di Service Reporting
        Definire la struttura di governance
3)       Financial Management
        Definire le procedure amministrative per
         monitorare e controllare le operazioni di business
         della nuova struttura
4)       Office Management
        Fornire spazi di lavoro confortevoli e strumenti che
         consentano un’efficiente organizzazione del lavoro


                                                            34
Gant attività
Le attività di un progetto di Transition sono pianificabili in
uno spazio temporale:




                                                                 35
Un esempio ulteriore di processo di cambiamento
  La fase di integrazione del personale va gestita
  attraverso una suddivisione in fasi delle attività:

   Accoglimento del personale
      Tra gli obiettivi di questa attività vi è l’avvio di
       un’analisi delle competenze richieste ed un’analisi
       delle competenze effettivamente possedute al fine
       di definire i percorsi di training previsti dal nuovo
       modello di gestione del personale
   Creazione di una funzione del personale dedicata
      Obiettivo di questa attività è dotare l’Unità di
       Servizio di una funzione del personale pienamente
       adeguata ai fabbisogni immediati ed a tendere



                                                               36
Un esempio ulteriore di processo di
cambiamento/2
   Sviluppo ed Implementazione del modello di gestione
    del personale
      Obiettivo di questa attività è portare a compimento
       l’inserimento e l’integrazione delle risorse
       trasferite, inserendole a pieno titolo nel Modello di
       Gestione del Personale proprio del nuovo datore di
       lavoro
      Valorizzazione del Management trasferito per
       garantire continuità di gestione ed un servizio
       costantemente allineato ai fabbisogni del cliente
      Sostegno al personale per facilitare immediati o
       futuri sviluppi professionali attraverso:
          l’allargamento dei propri compiti e
           responsabilità
          lo sviluppo della cultura Cliente / Fornitore
                                                           37
Il programma di Transition per BP-Mobil

Fasi di realizzazione del Service Management
1) Creazione della Service Management Framework
   (organizzazione che inquadra le tematiche di gestione
   del servizio)
2) Analisi dei Processi (dettaglio i flussi procedurali
   che regolano le modalità di erogazione del servizio);
3) Disegno del Modello di Servizio che definisca
   struttura, ruoli, responsabilità e canali di
   comunicazione;
4) Definizione delle linee di servizio in ambito e
   condivisione degli Accordi sul Livello di Servizio
   (Service Level Agreement / Operational Level
   Agreement)
5) Identificazione di un Piano di Comunicazione sulla
   infrastruttura di servizio sugli strumenti utilizzati

                                                             38
Il programma di Transition per BP-Mobil

     Service Management – modello “a clessidra”
                                                   Customers



SLA opera a livello clienti
                                                     Client



e customer                               Service Level Agreements
                                             Service Level Agreements

Service control struttura                       Service Delivery


speculare di relazione                         Customer Services

composta da Service
Manager e Account
                                                Service Control
                                              Service Control


Manager che                                    Domain Management

agisce per risolvere eventuali
controversie                            Operating Level Agreements
                                            Operating Level Agreements

OLA opera a livello                          Operational Domains


fornitore                                          Suppliers
Il programma di Transition per BP-Mobil

 Service Level Agreement (SLA)

Documento o contratto con gli impegni reciproci che:
 definisce l’ambito, i servizi, i parametri di misurazione
  della qualità del servizio (Key Performance Indicator -
  KPI) e gli aspetti economici ad esso collegati.
 è frutto di una negoziazione tra la funzione erogatrice del
  servizio ed il Cliente, per identificare:
   □ I processi in ambito più strategici per la misurazione;
   □ gli indicatori della qualità del servizio.

            Cliente      Gestione della Domanda



                                 SLA

           Funzione        Service Management


                                                                   40
Il programma di Transition per BP-Mobil

Operating Level Agreement (OLA)

E’ un protocollo di relazioni, una procedura (che può essere
informatizzata o meno) che regola le attività di
responsabilità del cliente o di altre terze parti necessarie
affinché l’erogazione del servizio possa avvenire secondo i
livelli di qualità concordati.


           Cliente      Gestione della Domanda



                               OLA


          Funzione        Service Management




                                                                  41
Il programma di Transition per BP-Mobil

Benefici prodotti dal progetto Service
Management
Il progetto Service Management si propone di:
 Identificare con chiarezza i punti di contatto per le
    richieste degli utenti (lato cliente e lato fornitore);
 Documentare in modo dettagliato gli accordi sul servizio
    (SLAs) in linea con gli impegni contrattuali;
 Introdurre la “cultura del servizio” nelle persone
    trasferite e del “miglioramento continuo”




                                                                42
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Il Caso Nissan



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  • 1. GESTIONE E ORGANIZZAZIONE PER LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA A.A. 2011-2012 Mercoledì 26 Ottobre 2011 Prof.Lucio Fumagalli
  • 2. Riepilogando: Per cambiamento intendiamo qualsiasi evento richieda all’organizzazione un adeguamento dei propri obiettivi o delle modalità per raggiungerli, agendo coerentemente su tutti i livelli dell’organizzazione. In un’azienda, questo può presentare ampiezza e profondità diverse a seconda degli obiettivi che si vogliono perseguire e dell’ambito di azione e suscitano reazioni differenti: Livello performance Adattamento Miglioramento Accettazione Resistenza Incertezza Negazione Performance attuali Profondità Ampiezza Tempo 2
  • 3. Le operazioni straordinarie e la loro gestione 3
  • 4. Obiettivo e contenuto della lezione Parte 1  Definire il concetto di operazione straordinaria in chiave organizzativa  Analizzare le motivazioni alla base di un’operazione straordinaria  Descrivere le principali cause che possono determinare il successo o l’insuccesso nell’implementazione di operazioni straordinarie  Descrivere le caratteristiche e le dimensioni del fenomeno delle operazioni straordinarie Parte 2  Individuare ed analizzare le relazioni che si creano fra soggetti di mercato a seguito di un’operazione straordinaria 4
  • 5. Le operazioni straordinarie /1 Con il termine “operazioni straordinarie” si indica un’ampia classe di operazioni volte a riconfigurare in modo sostanziale la struttura aziendale, gli assetti di governo, le risorse umane, le risorse patrimoniali, i profili gestionali e organizzativi. 5
  • 6. Le operazioni straordinarie /2  Il livello di impatto sulle diverse variabili aziendali dipende dal grado di complessità dell’operazione.  La particolarità delle operazioni straordinarie è testimoniata dalle molteplici discipline che sono impattate:  Economia aziendale  Diritto  Sociologia  Politica  Economia industriale  Politica economica. 6
  • 7. Le operazioni straordinarie /3  L’approccio economico-aziendale considera le operazioni straordinarie come strumenti per il raggiungimento e il mantenimento delle condizioni di economicità dell’impresa. Rispettare le condizioni di economicità significa assicurare che il livello delle risorse disponibile sia coerente e compatibile con gli obiettivi aziendali stabiliti 7
  • 8. Le dimensioni delle operazioni straordinarie Nonostante in un processo di cambiamento innescato da un’operazione straordinaria le dimensioni aziendali siano strettamente correlate ed interdipendenti, è possibile evidenziare le dimensioni più rilevanti: Dimensione strategica Dimensione organizzativa Intesa come insieme di attività direzionali Valutazione delle forme organizzative che meglio con cui si definiscono gli obiettivi, si possono far raggiungere gli obiettivi strategici in formulano le scelte e si stabiliscono i piani modo più efficiente, interessando la struttura d’azione con cui dare attuazione pratica alle organizzativa, i valori dell’organizzazione, le strategie risorse umane e la loro gestione Dimensione finanziaria E’ gestita in funzione delle dimensioni precedenti e deve fornire all’organizzazione i mezzi finanziari necessari per dare attuazione agli investimenti e alle strategie programmate 8
  • 9. Le tipologie di operazioni straordinarie In relazione ad una minore o maggiore intensità del salto ed all’ampiezza del focus è possibile individuare quattro tipologie principali di operazioni straordinarie: 1. la ristrutturazione: operazione effettuata all’interno dell’organizzazione tesa a ridare vigore al preesistente processo di creazione di valore; 2. la riconversione: operazione che pur fondandosi sulle basi storiche della creazione del valore comporta uno strappo nella rete di relazioni tra i portatori d’interesse; 9
  • 10. Le tipologie di operazioni straordinarie /2 3. la trasformazione: operazione che comporta un profondo cambiamento nei rapporti tra i soggetti interni all’organizzazione; 4. il turnaround: operazione radicale in grado di modificare fortemente l’azienda che dovrebbe reinventare se stessa, creando punti di rottura e di discontinuità con il passato. 10
  • 11. Le cause delle operazioni straordinarie /1 Le motivazioni che spingono le imprese ad intraprendere operazioni straordinarie possono essere classificate in:  Determinanti a carattere generale. Derivano dal contesto economico di riferimento e sono quindi ravvisabili nell’ambiente esterno all’organizzazione.  Determinanti di carattere specifico. Derivano dalle singole imprese e/o dal loro contesto competitivo e sono quindi ravvisabili sia nell’ambiente esterno all’organizzazione sia nell’ambiente interno. 11
  • 12. Le cause delle operazioni straordinarie /2 Determinanti a carattere generale Sviluppo Evoluzioni Nuove Nuovi equilibri tecnologico sociali legislazioni politici incide sui prodotti e sui le trasformazioni dei nuove leggi a carattere possono influenzare la processi produttivi bisogni nazionale o comunitario nascita di nuovi causando, da un lato, la collettivi, l’affacciarsi di o il processo di mercati, l’aumento dei rapida obsolescenza nuove culture , il delegificazione fenomeni di degli approcci esistenti formarsi di mercati provocano cambiamenti globalizzazione, lo e, dall’altro, un flusso sovranazionali con nelle domanda e sviluppo di nuova continuo di nuove caratteristiche nell’offerta e influenzano concorrenza, fenomeni opportunità omogenee, i processi di le opportunità di crescita di delocalizzazione internazionalizzazione e di business produttiva determinano modificazioni nella domanda e spinte alla ricerca di adeguamenti 12
  • 13. Le cause delle operazioni straordinarie /3 Determinanti specifiche Tensioni interne Forze Clienti organizzative competitive dinamiche dinamiche esigenze dei organizzative, potenzialit concorrenziali, politiche clienti, nascita di prodotti à inespresse, esigenze dei fornitori, potenziali sostitutivi di miglioramento nuovi entranti 13
  • 14. Le finalità delle operazioni straordinarie A fronte delle determinanti viste precedentemente, le finalità che le aziende perseguono attraverso un’operazione straordinaria sono:  ingresso in nuovi mercati  ricerca di posizione di leadership nel mercato  accesso a nuovi beni patrimoniali o a nuova risorse distintive  necessità di focalizzarsi sul core business e di sviluppare le core competence  ricerca di sinergie per una maggiore efficienza  diversificazione  obiettivi finanziari  obiettivi personali del management 14
  • 15. Gli stakeholder delle operazioni straordinarie Stakeholder secondari Rappresentano il più vasto contesto ambientale dell’impresa verso cui esercitano solo rapporti d’influenza Concorrenti Mass-media Stakeholder primari Rappresentano il sistema sociale che interagisce con l’impresa attraverso rapporti contrattuali Azionisti Dipendenti Management Clienti Fornitori Sindacati Produttori Gruppi di sostitutivi opinione Collettività … Partiti politici locali 15
  • 16. I trend attuali: Il mercato M&A /1  Il mercato delle operazioni di fusione e acquisizione ha vissuto una crescita che ha toccato il picco nel 2000 a causa di:  andamento positivo e costante dei principali indici di borsa  clima di fiducia nell’andamento dell’economia  supporto dal sistema creditizio  moda manageriale Milioni di euro Numero Operazioni di fusione e acquisizione nel mondo per valore e numero (1995-2003) Fonte: Thomson Financial 16
  • 17. I trend attuali: Il mercato M&A /2 Negli ultimi anni il mercato M&A è stato caratterizzato da:  operazioni a carattere orizzontale all’interno dello stesso business allo scopo di:  allargare la quota di mercato  accrescere le barriere all’entrata  eliminare concorrenti effettivi e potenziali  acquisire nuove competenze 17
  • 18. I trend attuali: Il mercato M&A /3  processi di concentrazione di attività, competenze, business con caratteristiche simili a discapito di operazioni finalizzate alla diversificazione  diminuzione dei fenomeni di integrazione “a monte” e “a valle” del ciclo produttivo (operazioni verticali)  aumento di operazioni di outsourcing di funzioni e processi e di specializzazione delle attività 18
  • 19. I trend attuali: Il mercato M&A /4 Motivazioni Settori Crescita Crescita verticale/ Investimenti Sinergie Altre orizzontale Diversificazione Finanziari Alimentare 32% 3% 29% 29% 8% Elettronica 52% 7% 10% 21% 10% Commercio 48% 19% 17% 12% 5% Banche 62% 0 6% 11% 21% Chimico 50% 0 20% 25% 5% Informatica 29% 0 44% 10% 17% Meccanico 48% 0 12% 36% 4% Utilities 53% 0 26% 5% 16% Mercato 41% 5% 18% 17% 20% complessivo Principali settori delle imprese acquisite e le motivazioni delle acquisizioni nel 2003 in Italia Fonte: Osservatorio M&A SDA Bocconi 19
  • 20. I trend attuali Le ragioni della caduta delle operazioni di carattere verticale a favore di operazioni a carattere orizzontale sono da ricercare in:  livelli crescenti di complessità organizzativo- manageriale  difficili meccanismi di coordinamento per aziende di grandi dimensioni  bisogno costante di flessibilità 20
  • 21. I trend attuali  strumenti avanzati ed economici di comunicazione fra imprese  necessità di recuperare margini di competitività sul core business e sullo sviluppo di core competence  necessità di concentrarsi su quelle attività e su quelle funzioni della catena del valore strategicamente rilevanti per il raggiungimento o mantenimento di un vantaggio competitivo. 21
  • 22. Il fallimento delle operazioni straordinarie I parametri di valutazione del successo di una operazione straordinaria possono essere diversi: il valore di mercato delle azioni, i profitti, la produttività, il turn-over, il livello di innovazione e, in generale, il raggiungimento o il non raggiungimento degli obiettivi della fusione. Studi diversi hanno messo in luce un elevato tasso di insuccesso: 22
  • 23. I fattori critici di successo Nonostante i fattori che determinano il successo o l’insuccesso di un’operazione siano legati alle caratteristiche delle singole operazioni e delle singole aziende, analisi teoriche e esperienze concrete dimostrano che esistono fattori critici di successo con valore universale:  Complementarietà delle risorse o dei prodotti delle aziende coinvolte  Acquisizione di tipo “amichevole”  Basso ricorso al credito  Caratteristiche di flessibilità e precedenti esperienze di cambiamento operate con successo  Accurata selezione preliminare delle aziende obiettivo d’acquisizione o dell’azienda partner  Enfasi sull’innovazione  Attenta gestione delle risorse umane 23
  • 24. I fattori critici di insuccesso Gli elementi che l’analisi di casi empirici indica come principali fattori di insuccesso delle operazioni straordinarie sono invece:  Notevole indebitamento necessario per concludere l’operazione  Valutazione errata o comunque approssimativa dell’azienda obiettivo  Ragioni eminentemente opportunistiche alla base della conclusione dell’operazione 24
  • 25. I fattori critici di insuccesso/2  Trasformazioni eccessive che non tengano nella giusta considerazione la necessità di adattamento ed integrazione  Diversificazione spinta in settori lontani dal core- business  Numero eccessivo di acquisizioni in un arco di tempo breve Cattiva comunicazione e scarsa capacità di disegno e conduzione del programma di cambiamento? 25
  • 26. La gestione delle operazioni straordinarie /1 Per garantire il successo della gestione di un’operazione straordinaria è necessario agire su tre leve:  Persone: è fondamentale gestire il clima nella fase di implementazione, soprattutto se l’operazione ha ripercussioni rilevanti sulle persone  Processi: l’operazione deve essere in grado di migliorare i risultati delle organizzazioni coinvolte, è quindi fondamentale gestire in modo rigoroso i rapporti fra le aziende, le funzioni e i processi impattati  Aspetti economici e finanziari: l’audit preliminare dei costi e il loro monitoraggio costante e condiviso nel tempo certificano il valore e i benefici del processo 26
  • 27. La gestione delle operazioni straordinarie /2 GENESI IMPLEMENTAZIONE STABILIZZAZIONE Disegno soluzione Negoziazione Transizione Trasformazione Due diligence Stabilizzazione Data di efficacia dell’operazione Gestione ordinaria 27
  • 28. Il Caso Bp Mobil – l’outsourcing Nel febbraio del 1996 British Petroleum e Mobil annunciarono di voler legare le loro azioni di distribuzione di lubrificanti e benzina in Europa creando 2 Joint Venture asincrone: - JV carburanti al 70% di Bp e al 30% di Mobil - JV lubrificanti al 51 % di Mobil e al 49% di BP L’accordo intendeva mettere a fattore comune produzione, distribuzione e azione commerciale. L’ambito dell’accordo prevedeva che BP avesse la completa autorità per la parte dei carburanti e Mobil per la parte dei lubrificanti. 28
  • 29. Il Caso Bp Mobil/2 Tra le iniziative:  Stabilire uno Shared Service con funzioni di supporto (non core ma comunque mission critical)  BPO finance outsourcing a PWC(centro servizi in Germania e centro Europa) e Accenture (copertura network europeo) in tutti i paesi coinvolti  Creazione di piattaforme IT unificate Per quanto riguarda lo Shared Service BP ne detiene il controllo unilaterale e la responsabilità operativa. 29
  • 30. Il Caso Bp Mobil/3 Lo Shared Services coinvolgeva i seguenti ambiti:  Information technology  Finanza e amministrazione  Gestione RU  Legal & office management  Attività non core Fondamentale fu la massima coordinazione tra tutti i paesi coinvolti. Obiettivo Shared Services:  Far crescere parallelamente le due JV  Evitare che questa iniziativa sopravvalutasse o sottovalutasse i vincoli che le due organizzazioni avevano contratto nel tempo. 30
  • 31. Il Caso Bp Mobil/4  Nel 2000, BP Amoco e Exxon Mobil Corporation annunciarono lo scioglimento della joint venture Mobil- BP Amoco European fuels and lubricants. 31
  • 32. Progetti di Transition  Il trasferimento del personale rappresenta un esempio di profondo cambiamento con conseguenze rilevanti sulle persone e sull’organizzazione.  La gestione del cambiamento richiese un programma specifico suddiviso a sua volta in progetti ciascuno dei quali indirizzava una leva del cambiamento, persone, servizio, aspetti economici e di infrastruttura. Programme Management Personale e Service Financial Office Comunicazione Management Management Management 32
  • 33. Progetti di Transition/2 1) Personale e Comunicazione  Disegnare ed implementare una soluzione HR in linea con le aspettative del Cliente ed il contesto normativo  Sviluppare e gestire la comunicazione in tutte le aree della funzione acquisita  Mantenere la forza lavoro stabile e motivata nel periodo di maggior cambiamento organizzativo  Promuovere comportamenti ed attitudini che supportino la cultura di servizio al cliente  Disegnare e sviluppare un modello di gestione del personale all’interno della Unit che possa valorizzare al meglio il contributo delle persone e le loro competenze 33
  • 34. Progetti di Transition/3 2) Service Management  Creare un modello di servizio  Sviluppare i Service Level Agreements (SLA) e gli Operational Level Agreements (OLA)  Definire la struttura di Service Reporting  Definire la struttura di governance 3) Financial Management  Definire le procedure amministrative per monitorare e controllare le operazioni di business della nuova struttura 4) Office Management  Fornire spazi di lavoro confortevoli e strumenti che consentano un’efficiente organizzazione del lavoro 34
  • 35. Gant attività Le attività di un progetto di Transition sono pianificabili in uno spazio temporale: 35
  • 36. Un esempio ulteriore di processo di cambiamento La fase di integrazione del personale va gestita attraverso una suddivisione in fasi delle attività:  Accoglimento del personale  Tra gli obiettivi di questa attività vi è l’avvio di un’analisi delle competenze richieste ed un’analisi delle competenze effettivamente possedute al fine di definire i percorsi di training previsti dal nuovo modello di gestione del personale  Creazione di una funzione del personale dedicata  Obiettivo di questa attività è dotare l’Unità di Servizio di una funzione del personale pienamente adeguata ai fabbisogni immediati ed a tendere 36
  • 37. Un esempio ulteriore di processo di cambiamento/2  Sviluppo ed Implementazione del modello di gestione del personale  Obiettivo di questa attività è portare a compimento l’inserimento e l’integrazione delle risorse trasferite, inserendole a pieno titolo nel Modello di Gestione del Personale proprio del nuovo datore di lavoro  Valorizzazione del Management trasferito per garantire continuità di gestione ed un servizio costantemente allineato ai fabbisogni del cliente  Sostegno al personale per facilitare immediati o futuri sviluppi professionali attraverso:  l’allargamento dei propri compiti e responsabilità  lo sviluppo della cultura Cliente / Fornitore 37
  • 38. Il programma di Transition per BP-Mobil Fasi di realizzazione del Service Management 1) Creazione della Service Management Framework (organizzazione che inquadra le tematiche di gestione del servizio) 2) Analisi dei Processi (dettaglio i flussi procedurali che regolano le modalità di erogazione del servizio); 3) Disegno del Modello di Servizio che definisca struttura, ruoli, responsabilità e canali di comunicazione; 4) Definizione delle linee di servizio in ambito e condivisione degli Accordi sul Livello di Servizio (Service Level Agreement / Operational Level Agreement) 5) Identificazione di un Piano di Comunicazione sulla infrastruttura di servizio sugli strumenti utilizzati 38
  • 39. Il programma di Transition per BP-Mobil Service Management – modello “a clessidra” Customers SLA opera a livello clienti Client e customer Service Level Agreements Service Level Agreements Service control struttura Service Delivery speculare di relazione Customer Services composta da Service Manager e Account Service Control Service Control Manager che Domain Management agisce per risolvere eventuali controversie Operating Level Agreements Operating Level Agreements OLA opera a livello Operational Domains fornitore Suppliers
  • 40. Il programma di Transition per BP-Mobil Service Level Agreement (SLA) Documento o contratto con gli impegni reciproci che:  definisce l’ambito, i servizi, i parametri di misurazione della qualità del servizio (Key Performance Indicator - KPI) e gli aspetti economici ad esso collegati.  è frutto di una negoziazione tra la funzione erogatrice del servizio ed il Cliente, per identificare: □ I processi in ambito più strategici per la misurazione; □ gli indicatori della qualità del servizio. Cliente Gestione della Domanda SLA Funzione Service Management 40
  • 41. Il programma di Transition per BP-Mobil Operating Level Agreement (OLA) E’ un protocollo di relazioni, una procedura (che può essere informatizzata o meno) che regola le attività di responsabilità del cliente o di altre terze parti necessarie affinché l’erogazione del servizio possa avvenire secondo i livelli di qualità concordati. Cliente Gestione della Domanda OLA Funzione Service Management 41
  • 42. Il programma di Transition per BP-Mobil Benefici prodotti dal progetto Service Management Il progetto Service Management si propone di:  Identificare con chiarezza i punti di contatto per le richieste degli utenti (lato cliente e lato fornitore);  Documentare in modo dettagliato gli accordi sul servizio (SLAs) in linea con gli impegni contrattuali;  Introdurre la “cultura del servizio” nelle persone trasferite e del “miglioramento continuo” 42