1. Come individuare gli influencer e le community per fare bene digital PR
mafedebaggis.itCorso di laurea in Relazioni Pubbliche, Gorizia, 13 ottobre 2015
Analisi del target e Digital
PR
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Furio Garbagnati - Weber Shandwick
Fino a poco tempo fa il compito
delle Relazioni Pubbliche era di
aiutare le imprese a raccontare
la propria storia ai pubblici
influenti; oggi le stesse imprese
non possono fare a meno di
ascoltare le persone influenti
che parlano della loro storia.
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Costruire la propria presenza in
rete e curare la propria
reputazione è necessario anche
se non si vuole ancora attivare
relazioni con community e reti di
influencer.
Farsi trovare (e in buona forma)
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Conversazioni implicite
Sentirsi e comportarsi come
parte di una rete di relazioni
permette di conversare anche in
asincrono e con maggiore
efficienza.
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Una conversazione implicita si
può svolgere:
mettendo a disposizione o nascondendo le
informazioni
valorizzando contenuti ed esperienze degli
interlocutori
rispondendo con le azioni alle richieste
rendendosi disponibili
esprimendo la propria cultura con i fatti
usando lo storytelling per far sentire tutti
parte dello stesso racconto
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Creatori e spettatori
Per Forrester il 78% delle persone che
utilizzano Internet si definisce
"spettatore" dei social media.
Qualunque strategia di comunicazione
rivolta alle persone attive in rete deve
avere ben presente la parola “media”,
diversa da “network” :-)
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La cassetta degli attrezzi
»olio di gomito = lavoro
sul campo digitale e non
»l’agendina = un buon
archivio personalizzato
»l’argano = i software
giusti, con cautela
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I tre ingredienti di base
»il lievito = attenzione,
disponibilità, curiosità
»la farina = il linguaggio
e le azioni
»lo zucchero = la gentilezza
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E con le azioni.
Si comunica con il linguaggio.
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Errore #1: Chiedere
Se vuoi ottenere qualcosa da qualcuno
non devi chiedergli di farlo, devi fargli
venire voglia di farlo.
49. In occasione di (…)(…) ha deciso di lanciare un’attività
anche sul web e sui social per avere la massima
visibilità per (…). Ci piacerebbe che attraverso social e
blog si potesse creare un po’ di engagement sfruttando
l’hashtag #xyz.
(l’impressione è di aver ricevuto per sbaglio la
minuta del briefing e non la sua trasformazione
in un progetto di comunicazione)
50. Soluzione #1: Invitare
Fai in modo che l’azione proposta
abbia valore - o almeno una parvenza
di interesse - anche per chi deve
compierla.
51. Errore #2: Chiudere
Le digital PR possono svolgersi a tua insaputa:
lavora per costruire una relazione che funziona
anche in tua assenza.
Aree stampa accessibili dietro user e password,
l’outreach come unico criterio di selezione, il
mancato aggiornamento delle destination list
possono costare molto cari.
52. Soluzione #2: Lasciare liberi
Più fai parlare quello che è pubblico e
esprimi il tuo messaggio con le azioni,
più gli influencer saranno liberi di
apprezzarlo e condividerlo.
53. Errore #3: Proiettare
Non è come pensi, quasi mai: non
proiettare le tue ansie, le tue paure e i
tuoi pregiudizi sugli influencer, sono
tutti diversi tra di loro e diversi da te.
Lavora sui contenuti per migliorare le
relazioni.
54. Soluzione #3: Empatizzare
Se hai un buon concept e una buona
reputazione la relazione funzionerà
anche con chi non ti assomiglia per
niente.
55. Errore #4: Allargare
Non lasciare fuori nessuno quando
costruisci, scegli con cura chi
coinvolgere quando agisci. A nessuno
piace perdere tempo.
56. Soluzione #4: Selezionare
La cura e la manutenzione delle liste e
dei singoli è l’equivalente della
leggendaria “agendina” dei pierre di
una volta. Hai un pensiero per tutti,
ma diverso per ciascuno.
57. Errore #5: Far scorrere
Il tempo del digitale scorre via:
progettare iniziative e contenuti usa e
getta è spesso uno spreco di risorse.