Biella Marco - Il Ruolo della Categorizzazione Sociale nei Comportamenti Economici: l'Intergroup Bias nell'Ultimatum Game
1. IL RUOLO DELLA CATEGORIZZAZIONE
SOCIALE NEI COMPORTAMENTI ECONOMICI:
L’EFFETTO DELL'INTERGROUP BIAS
NELL’ULTIMATUM GAME
Tesista: Marco Biella
Relatrice: Prof. Simona Sacchi
Anno accademico 2013/2014
2. MODELLI DECISIONALI
Riferimento della Standard
Economic Theory
Homo oeconomicus come
modello di essere umano
Illimitate capacità cognitive
Razionalità perfetta
Non è influenzato dalle emozioni
È motivato solo dal proprio
interesse utilitaristico
Teoria dell’utilità attesa (Von
Neumann & Morgenstern, 1944)
e Massimizzazione dell’utilità
(Friedman, 1953)
Integrazione di evidenze da
diverse discipline
Modello di essere umano più
realistico
Limitate capacità cognitive
Razionalità ecologica (Goldstein
& Gigerenzer, 2002)
È influenzato dalle emozioni
Estrae un numero limitato di
informazioni dall’ambiente
Decisioni non ottimali ma che gli
permettono di soddisfare i suoi
bisogni e di adattarsi
all’ambiente
Modello Normativo Modello Descrittivo
3. ULTIMATUM GAME
Spartizione di risorse per via
strategica
Proposer: offerta di spartizione di
risorse (equa o iniqua)
Responder: accettare o rifiutare
Se accetta si segue la
spartizione se rifiuta nessuno
prende nulla
Il rifiuto di proposte comporta il
passaggio da un guadagno reale
a un guadagno nullo (violazione
della Standard Economic
Theory)
Third Party Ultimatum Game
Indagare la reazione all’iniquità
slegandola dagli interessi del
decisore
Responder non riceve nulla
Avversione all’iniquità (Bolton,
1991; Bolton & Ockefnels, 2000;
Fehr & Schmidt, 1999) e Equità
come euristica (Messick &
Schell, 1995)
4. OBIETTIVI
Indagare come la categorizzazione sociale possa
influenzare il processo di presa di decisione in
ambito economico
Categorizzazione sociale: minimal group paradigm
(Tajfel et al., 1971; Tajfel & Turner, 1979)
Decisione: «un processo di scelta di un’opzione
preferita tra una serie di alternative possibili» (Wilson &
Keil, 1999)
Indagare come l’appartenenza di gruppo possa
influenzare la reazione all’iniquità
5. MINIMAL GROUP PARADIGM
(TAJFEL ET AL., 1971)
Condizioni minime per innescare la
categorizzazione sociale
Generare gruppi sociali sulla base di:
Differenze tra i gruppi che siano oggettivamente
percepibili
Similarità tra membri dello stesso gruppo
Intergroup bias: favoritismo verso i membri
dell’ingroup
6. IPOTESI
Violazione della Standard Economic Theory
Presenza di rifiuti e conseguente guadagno nullo
Uso euristico dell’equità
Risposta automatica in caso di equità
Effetto dell’appartenenza di gruppo nella risposta a
proposte vantaggiose
Accettazione differenziale in funzione del gruppo del
ricevente
Rifiuto di proposte svantaggiose troppo consistente per
essere influenzato
7. STUDIO 1
Questionario
Rilevare tramite misure esplicite delle differenze
individuali (Regulatory Focus Questionnaire, Social Reward
Questionnaire, Cooperative/Competitive Strategy Scale, Empathic
Concern, Perspective Taking Scale)
Presentato come lo strumento per assegnare i
partecipanti a uno dei due gruppi (arancione o blu)
Parte in laboratorio
Sessioni di gruppo
Attribuzione di appartenenza
Ultimatum Game standard o Third Party
8. STUDIO 1
Partecipanti (N=61)
controllo (N=21), ingroup (N=20) e outgroup (N=20)
età tra 18 e 40 anni (M=23.5, SD=3.94); 24.6% uomini e
75.4% donne
Variabili indipendenti:
condizione (controllo, ingroup e outgroup) – between-subjects
livelli della proposta (9 livelli) –within subjects
Variabili dipendenti: tasso di accettazione delle
proposte e tempi di risposta
svantaggiose equa vantaggiose
proposer 9 8 7 6 5 4 3 2 1
responder 1 2 3 4 5 6 7 8 9
9. STUDIO 1 RISULTATI
Livello:
F(1, 58)=17.43, p<.001
Condizione:
F(2, 58)=1.97, p=.15
Livello x Condizione:
F(2, 58) = 2.30, p=.11
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
svantaggiose eque vantaggiose
Tasso di accettazione
controllo
ingroup
outgroup
1750
2250
2750
3250
3750
4250
svantaggiose eque vantaggiose
Tempi di risposta
controllo
ingroup
outgroup
Livello:
F(1, 58)=99.34, p<.001
Condizione:
F(2, 58)=.13, p=.88
Livello x Condizione:
F(2, 58)=1.75, p=.18
Nessun effetto delle differenze individuali
10. STUDIO 1 RISULTATI
Analisi esplorativa proposte vantaggiose (contrasti
post-hoc)
Minor accettazione delle proposte quando queste vanno
a favore di un membro dell’outgroup
Risposta più lenta nella condizione outgroup
controllo ingroup outgroup
controllo (M=.85) p=.74 p=.09
ingroup (M=.88) p=.74 p<.05
outgroup (M=.71) p=.09 p<.05
controllo ingroup outgroup
controllo (M=2762) p=.95 p<.05
ingroup (M=2794) p=.95 p<.05
outgroup (M=3928) p<.05 p<.05
11. STUDIO 2
Questionario (come studio 1)
Parte in laboratorio
Sessioni di Individuali (evitare presenza di pari)
Attribuzione di appartenenza
Ultimatum Game standard o Third Party (maggiormente
conservativo)
Identificazione con l’ingroup
6 item dopo Ultimatum Game
Partecipanti (N=61)
controllo (N=20), ingroup (N=21) e outgroup (N=20)
età tra 20 e 33 anni (M=23.5, SD=2.23)
32.8% maschi e 67.2% femmine
12. STUDIO 2 RISULTATI
Livello:
F(1, 58)=32.39, p<.001
Condizione:
F(2, 58)=.35, p=70
Livello x Condizione:
F(2, 58)=1.33, p=.27
Livello:
F(1, 58)=86.67, p<.001
Condizione:
F(2, 58)=1.69, p=.19
Livello x Condizione:
F(2, 58)=.33, p=.72
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
svantaggiose eque vantaggiose
Tasso di accettazione
controllo
ingroup
outgroup
1750
2250
2750
3250
3750
4250
svantaggiose eque vantaggiose
Tempi di risposta
controllo
ingroup
outgroup
Nessun effetto delle differenze individuali
14. CONCLUSIONI
Uso euristico dell’equità
La risposta in caso di proposte eque è estremamente più
veloce
In tale caso il soggetto ha a disposizione una risposta pronta
ed adatta all’ambiente
Violazione del principio di massimizzazione dell’utile
Presenza di rifiuti che portano ad un guadagno nullo
Rifiuto differenziale di proposte vantaggiose a seconda della
condizione (e dell’appartenenza di chi riceve l’utilità)
Moderazione dell’identificazione
Ad alti livelli di identificazione corrispondono violazioni più
gravi del principio di massimizzazione dell’utilità quando
questa va a favore dell’outgroup
15. LIMITI
Artificiosità situazione sperimentale
Presenza di pari (studio 1)
Implementazione feedback nel processo
decisionale
Se il responder rifiuta proposte inique per mandare un
segnale e alterare il comportamento del proposer tale
segnale non viene raccolto