In questo progetto, il nostro gruppo ha intervistato l'HR Specialist in Recruitment di Valentino spa.
Abbiamo discusso e approfondito le tematiche HR con un focus particolare sul processo di selezione effettuato in Valentino, prestando attenzione al ruolo e alla concezione che in Azienda si hanno della funzione HR.
Il recruitment firmato Valentino: intervista a Erminia Girardi
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Master in Risorse Umane e Organizzazione
XIX Edizione
IL RECRUITMENT FIRMATO VALENTINO:
INTERVISTA A ERMINIA GIRARDI
Maria Carmela Florio
Erminia Lo Conti
Mariangela Olivieri
Vincenza Palmiero
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La curiosità di scoprire e toccare con mano la storia tutta italiana di una delle case
di moda più famose al mondo ci conduce in Via Turati, Head Quarter di Valentino
Spa, sede della nostra intervista.
Tradizione, storia e fascino ci trasportano in un mondo all’interno del quale la
nostra attenzione viene immediatamente catturata dalle fotografie delle icone che
hanno segnato la storia di Valentino negli anni e che ci hanno guidate all’ufficio
di Erminia Girardi.
La freschezza e la vitalità di una giovane ragazza ci hanno mess o da subito a
nostro agio; il nostro iniziale imbarazzo è svanito nel momento in cui Erminia ci
ha accolte al tavolo con lei, dove la nostra intervista si è svolta.
L’ambizione e la determinazione emergono come le caratteristiche principali della
sua personalità. Da sempre appassionata al mondo della moda, Erminia ha
costantemente indirizzato le sue scelte professionali al mondo del F ashion–Luxury,
senza mai perdere di vista il suo obiettivo.
La sua ambizione si traduce nell’instancabile ricerca di nuove sfide che l’aiutino e
la spingano ad un continuo miglioramento di se stessa e della sua professio nalità
all’interno del mondo HR targato Valentino.
Valentino Fashion Group, con una presenza mondiale ed una forte riconoscibilità
di stile, è uno dei maggiori rappresentanti dello stile e della creatività italiana nel
mondo della moda e del lusso.
Attualmente Valentino Fashion Group è presente in oltre 90 paesi, con circa 250
punti vendita in tutto il mondo.
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INTERVISTA A ERMINIA GIRARDI
HR RECRUTEMENT SPECIALIST PRESSO
VALENTINO SPA
A cura di Maria Carmela Florio, Erminia Lo Conti, Mariangela Olivieri e Vincenza Palmiero
Qual è stato il percorso personale e professionale che l’ha portata ad occupare
la posizione che attualmente ricopre?
Sicuramente la scelta cruciale ha riguardato il percorso universitario, quando ho
scelto di iscrivermi a Psicologia Sociale, del Lavoro e della Comunicazione. Dopo
pochi mesi dalla laurea sono stata contattata, tramite Monster, da una nota azienda
di moda, Diesel, che mi ha proposto un colloquio per uno stage. Da li è iniziata la
mia esperienza nel mondo delle Risorse Umane, in particolare nell’ambito della
selezione e gestione del personale. Una delle attività che ricordo con vero piacere
è un progetto, di cui ero team leader, che aveva la finalità di valutare lo stress
lavoro– correlato, una ricerca che prevedeva per ogni dipendente il calcolo di
diversi indicatori, come ad esempio incidenti sul turnover, assenteismo ecc.
Io mi ritengo una persona molto
curiosa, quindi anche se in quel
periodo ero soddisfatta della mia
esperienza in Diesel, ho
cominciato a guardarmi intorno
e ho trovato il bando per
l’assegnazione di una borsa di
studio per frequentare il Master
in Risorse Umane presso la
fondazione ISTUD. Faccio le
selezioni e risulto vincitrice
della borsa di studio. Colgo,
quindi, l’occasione per investire
nuovamente nella mia
formazione. Nel momento di ricerca dello stage comincio a muovermi in modo
autonomo e del tutto indipendente rispetto a ISTUD e questo perché io sono
sempre stata affascinata dal mondo della moda…volevo fare il mio stage in questo
settore! Rispondo ad un annuncio di lavoro su fashion job e dopo un colloq uio mi
confermano come stagista in Valentino.
Potrebbe raccontarci di cosa si occupa concretamente?
Mi occupo di recruiting, quindi sono io la persona di riferimento per la ricerca del
personale. Spesso mi capita di ricevere richieste da parte dei referenti aziendali
che, avendo bisogno di nuove figure professionali da inserire all’interno del
proprio team, condividono con me una scheda, un job profile in cui mi indicano
determinate caratteristiche al fine di ricercare e selezionare il candidato più
idoneo.
Per questo tipo di attività utilizzo prevalentemente il canale LinkedIn, però mi
capita di attivare anche ulteriori strumenti come ad esempio database
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universitari/master e piattaforme più settoriali come Fashion Jobs e Pambianco,
che si occupano esclusivamente di moda e lusso.
La mia attività si suddivide in due parti, una di ricerca attiva, nella quale come
appena detto, cerco i candidati, effettuo lo screening dei curricula fino a giungere
ai colloqui telefonici o di persona con la successiva presentazione della rosa dei
candidati al referente; l’altra parte invece, di ricerca passiva, che si concretizza
nella pubblicazione di annunci su Job Boards.
Scelto il candidato da inserire in azienda, si stabilisce d’accordo con il direttore
HR, una proposta economica e si prepara una lettera di impiego; all’accettazione
della proposta, segue quindi l’ingresso della persona in azienda.
Uno dei temi rilevanti riguarda la cosiddetta ‘War of Talent’. Avendo a lungo
discusso in aula su questo tema, vogliamo chiederle come interpretate in
Valentino la parola talento e in che modo cercate e formate i vostri talenti?
In azienda c’è un piano di acquisizione di talenti, per cui stiamo contattando
diverse società di consulenza per capire come fare, quindi come selezionare, ma
anche e soprattutto come gestire un talento, prevedendo percorsi di crescita
all’interno dell’azienda.
In realtà devo essere sincera, in questo senso noi non siamo ancora pronti e non
c’è, ad oggi, quello che vedo in altre aziende di
moda – penso ad esempio a Zegna e Bottega
Veneta che in questo sono molto più avanti
di noi – dove c’è proprio una persona
dedicata ad elaborare piani di acquisizione di
talenti e percorsi di crescita ad hoc.
Sicuramente in fase di selezione la ricerca è
orientata a persone di talento, perché
aspiriamo trovare la persona migliore;
tuttavia il talento non sta solo e sempre in un
curriculum ‘stellato’, ad esempio con un master
piuttosto che un’esperienza
all’estero. Il talento risiede soprattutto nelle capacità e abilità personali del
candidato, nell’allineamento alla cultura e alla policy aziendali. Nel caso specifico
degli stage, inoltre, fondamentali sono l’umiltà e il modo di presentarsi, in quanto
essi sono opportunità di inserimento all’interno di un ufficio fatto di altre persone
con un certo grado di esperienza dalle quali si può e si deve imparare.
Per quanto riguarda i percorsi di crescita professionale, non abbiamo ad oggi dei
percorsi definiti, ma tutto dipende dalle vicissitudini dell’azienda, che promuove a
ruoli di maggiori responsabilità i giovani più promettenti.
L’ambito HR è un ambito tanto bello quanto complesso: quali sono, a suo
avviso, le caratteristiche e le competenze necessarie per un HR? E quali le
maggiori difficoltà di questo lavoro?
Sicuramente le competenze necessarie sono la professionalità, fondamentale
nell’approccio al lavoro, la capacità di ascolto e di dialogo con le varie funzioni,
la flessibilità nel gestire le urgenze e gli imprevisti che vi troverete ad affrontare
in azienda. Molto utile in queste circostanze sarà aver ben chiare le priorità e
saperle riconoscere, gestire il tempo ed esercitare la memoria.
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La principale difficoltà che si incontra è conciliare le richieste dei referenti
aziendali e dei dipendenti con le esigenze della funzione HR. Alcune volte bisogna
saper dire anche di ‘no’, sapendo però argomentare e dimostrare le motivazioni
delle proprie scelte.
La funzione HR non è semplice, lo vedrete in azienda, bisogna saper indossare
questo ruolo nel migliore dei modi e se fatto nel modo giusto e con l’approccio
giusto, ripaga anche nel momento in cui devi dire un ‘no’.
Qual è la maggiore sfida che ha dovuto affrontare nel suo percorso
professionale?
In tutta sincerità, secondo me, la vera sfida professionale deve ancora arrivare e la
sto aspettando. Sto crescendo gradualmente incontrando difficoltà ogni giorno, ma
credo che la vera sfida professionale arriverà quando assumerò responsabilità
maggiori oppure quando accetterò un cambiamento aziendale, o ancora quando
accoglierò una opportunità all’estero. Queste secondo me sono le vere sfide.
Tra cinque anni mi vedo da tantissime parti; ad oggi non ho un percorso di carriera
predefinito e forse perché, essendo una persona curiosa, mi piace l’idea di poter
fare cose diverse e avere nuove responsabilità. Sicuramente mi vedo in un ruolo
più ampio di quello che ho oggi, mi piacerebbe continuare con la selezione ma
vorrei occuparmi anche della parte di gestione, che purtroppo oggi non seguo. Mi
piacerebbe anche l’estero, non lo nego, per assumere un ruolo più ampio, magari
per seguire un progetto.
Cosa consiglierebbe ad un giovane che si affaccia al mondo delle Risorse
Umane?
In un momento così difficile il mio consiglio non può che essere quello di essere
sempre positivi, di impegnarvi nello studio, di essere disposti a f are sacrifici e di
fare scelte responsabili.
Il mio consiglio personale, che è stato e rimane tutt’ora la mia spinta
motivazionale più grande, è quello di seguire sempre le vostre passioni. “Se avete
l’azienda dei sogni, mandate il curriculum!”