1. COMUNITÀ SAN PAOLO IN GIUSSANO
SALUTO DI RINGRAZIAMENTO A
DON NORBERTO DONGHI
PER IL SUO MINISTERO COME PARROCO
Caro don Norberto eccoci qua, la “piccola” Comunità San Paolo che il Vescovo le ha chiesto di
guidare appena dopo la sua nascita e la dolorosa dipartita di don Silvano, è “tirata a lucido” per i
saluti che segnano la fine di questa convivenza.
“Piccola”, non certo per le sue dimensioni, ma per la sua età; poco più di 5 anni sono un tempo
veramente insufficiente per potersi definire “grandi e maturi”. Pochi anni che sono serviti giusto per
dare inizio a un’avventura nuova della Chiesa ambrosiana qui in Giussano. Sono stati anni intensi
non solo per lei che è stato la nostra guida, ma anche per noi che abbiamo dovuto cominciare a
guardarci con gli occhi nuovi di una maggior condivisione e di una più stretta collaborazione,
inizialmente spaesati perché i nostri punti di riferimento sono venuti a mancare nel giro di
pochissimo tempo.
Possiamo dire di essere cresciuti insieme: figli e fratelli in una Chiesa che, rivedendo il suo modo di
stare nella realtà secolare, mentre ai laici chiede più unità, collaborazione e responsabilità, ai preti
chiede la capacità di essere sempre più punti di riferimento per le questioni essenziali della fede,
insieme alla capacità di formare i fedeli perché si facciano carico loro stessi della propria comunità
e, a tutti, chiede la disponibilità di accettare il prezzo del non essere di qualcuno in particolare se
non unicamente di Cristo.
Ma sono stati anni segnati anche da una rinnovata euforia di un nuovo inizio, di un tempo nuovo
della nostra storia.
La vogliamo ringraziare, più che per quello che ha fatto per noi, per quello che è stato tra noi:
emerge subito la sua capacità di tenere duro e di essere una guida ferma, determinata e fedele
all’amore di cui parla il Vangelo, fino alla fine (Gv 13,1). E l’amore, si sa, non è sempre facile da
riconoscere e, a volte, deve affrontare sfide dolorose, andare avanti anche a costo di non essere
compreso. Lei è stato come un padre che sa essere deciso e premuroso nello stesso tempo, ci hai
proposto quali passi compiere di volta in volta dandoci prova di una grande pazienza che scaturisce
dalla preghiera e dalla meditazione della Parola di Dio.
È sicuramente lo sguardo fisso alla bellezza misteriosa del Signore Risorto che le ha permesso di
essere così attento alla bellezza della liturgia, la via maestra per giungere a Dio attraverso le nostre
povere azioni. Abbiamo potuto sperimentare con gioia l’alta qualità celebrativa che l’emerito
Vescovo Dionigi tanto raccomandava alle nostre comunità quando annunciava la riforma liturgica
della Chiesa Ambrosiana.
Celebrare bene, con equilibrio, e celebrare in luoghi belli, curati con gusto, riscoprendo quello che
la millenaria tradizione della Chiesa conserva, ci ha aiutato sicuramente a pregare meglio ed a
cogliere maggiormente, e con più facilità, il mistero che entra nella quotidianità della vita.
Come dalla celebrazione dell’Eucaristia scaturisce la missione della Chiesa, dalla sua cura
celebrativa è scaturita la cura per l’unità di queste parrocchie con tante iniziative per favorirne
l’armonia ed esaltarne la bellezza alla maniera di un ottimo cuoco che con diversi ingredienti a
disposizione riesce a cucinare piatti eccellenti.
In tutto questo abbiamo visto il suo entusiasmo con il quale si è buttato a capofitto nelle nuove sfide
che la pastorale ordinaria le metteva davanti, e sappiamo che vivere con entusiasmo significa
letteralmente vivere “con Dio dentro di sé”, vivere con Dio nel cuore. Questo è quello che ha
2. segnato la sua presenza tra noi e che speriamo continui a segnare sempre ciò che farà in futuro
anche se gli asettici ambienti dell’amministrazione diocesana non le daranno mai le eccitazioni che
può dare una parrocchia della Brianza.
Pretendiamo che lei possa continuare ad essere Collaboratore della nostra gioia (preti ’88), anche
se non sarà più fisicamente tra noi, ma con la preghiera.
Vorremmo che ogni mattina, quando uscirà di casa e attraverserà la Galleria che da piazza della
Scala porta in Piazza Duomo, lei non smetta di stupirsi nel vedere come la fede e la devozione della
nostra diocesi abbiamo costruito quella splendida cattedrale che è il nostro Duomo e, in questo
stupore, desidereremmo che alzi lo sguardo verso la Madonnina e possa avere anche un pensiero
per noi, per le nostre famiglie, per le nostre gioie e le nostre speranze, le nostre sofferenze e le
nostre angosce (cf. Gaudium et Spes, 1).
Anche noi ci impegneremo a pregare per lei perché possa sempre avere nella mente nel cuore e
sulle labbra la Parola di Dio, perché questa continui a segnare le azioni di ogni giornata, perché resti
a servizio della nostra Chiesa ambrosiana con umiltà e semplicità di cuore mettendosi al servizio di
tutti i fedeli della diocesi.
Perché ci abbia sempre davanti agli occhi in un’ottica di preghiera, le vogliamo regalare un dipinto
del nostro caro Luigi Filocamo, autore fra l’altro della bella Via Crucis di questa Basilica. Questo
prezioso quadro d’autore mentre le pone davanti allo sguardo e al cuore l’amore crocifisso del
Signore Gesù, le ricordi il nostro profondo affetto e la spinga a ricordarsi di noi sempre nel Signore.
Vogliamo esprimere con un mazzo di fiori il nostro ringraziamento anche alla sua domestica, la
signora Dina; siamo infatti consapevoli del fatto che essere a servizio dei sacerdoti è un modo
prezioso di servire tutta la comunità.
Grazie don Norberto, auguri per il suo nuovo incarico!
La Comunità San Paolo in Giussano
Giussano, 02 marzo 2014
Ultima domenica dopo l’Epifania, “del perdono”