2. ALLA SCOPERTA DEL BAROCCO
La nostra ricerca ha avuto inizio da Piazza
Vittorio Veneto dove si trova la chiesa di San
Domenico.
3. CHIESA DI SAN DOMENICO
La Chiesa di San Domenico fu
costruita nel ‘300 e
ristrutturata nel ‘700. La
facciata esterna è a salienti ed
è costituita da un rosone.
4. ALTARI DELLA CHIESA DI SAN
DOMENICO
Gli altari, come nella Chiesa di San Francesco
D’Assisi, sono 9 e furono costruiti tutti in
finto marmo.
5. CUPOLA DELL’ALTARE DELLA CHIESA DI
SAN DOMENICO
Su un altare
c’è una
cupola che
dà l’idea
della
prospettiva.
8. CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI
La Chiesa di
San Francesco
D’Assisi fu
costruita tra il
1200 e il
1300.
Sotto il pavimento della Chiesa attuale, si trovano i
resti di un’altra Chiesa, costruita nel 1093, dedicata
a San Pietro.
9. ALTARE ED ORGANO DELLA CHIESA DI
SAN FRANCESCO D’ASSISI
Gli altari della Chiesa di San Francesco D’Assisi sono 9. Alcuni furono costruiti in
marmo, altri in pietra locale, finto marmo perché il vero marmo era molto
costoso.
Negli altari di questa Chiesa ci sono tombe di persone importanti, dipinti
barocchi e stucchi.
10. STUCCHI DELLA CHIESA DI SAN
FRANCESCO D’ASSISI
Gli stucchi barocchi in
questa Chiesa sono
elaborati.
L’autore che li ha realizzati è
il milanese Casino.
12. CHIESA DEL PURGATORIO
La Chiesa del Purgatorio fu
costruita nel ‘700 ed è stata
ristrutturata nel 2007.
Purtroppo la ristrutturazione
non è andata a buon fine
poiché le pareti interne sono
state ridipinte con un colore
verde non corrispondente
all’originale.
13. TESCHI DELLA CHIESA DEL
PURGATORIO
I teschi della Chiesa
rappresentano le anime
del Purgatorio e sono
presenti sia all’interno
che all’esterno.
14. ORGANO DELLA CHIESA DEL
PURGATORIO
L’organo è situato sul portale della Chiesa.
15. ALTARE DELLA CHIESA DEL
PURGATORIO
Gli altari questa
volta sono 3 e,
come al solito,
alcuni sono in
finto marmo
altri in vero
marmo.
17. PALAZZO LANFRANCHI
Il Palazzo Lanfranchi,
inizialmente, è stata
una scuola per
sacerdoti, in seguito
una Chiesa e da due
anni fa Museo
Nazionale.
18. PALAZZO LANFRANCHI
Palazzo Lanfranchi è suddiviso in
tre sezioni: la seconda
costituisce la Collezione
D’Errico e la terza i dipinti
dell’esperienza vissuta ad
Aliano da Carlo Levi.
19. CAMILLO D’ERRICO
Camillo D’Errico nasce nel
1821 a Palazzo San
Gervasio, studia a Napoli,
si laurea in
Giurisprudenza e nel
1861, anno dell’unità
d’Italia, diventa Sindaco
del suo paese natale.
In seguito inizia la sua
collezione di 300 quadri e
muore nel 1897.
20. COLLEZIONE D’ERRICO
La Collezione D’Errico è costituita
da circa 300 quadri, tutti in stile
Barocco e Tardo Barocco.
Questi quadri furono comprati da
Camillo D’Errico tramite
Vincenzo Scognamiglio e
Raffaello Barghieri, i quali
sceglievano i quadri in base alla
qualità e li portavano a Palazzo
S. Gervasio presso il Palazzo
D’Errico.
21. COLLEZIONE D’ERRICO
A nessuno, purtroppo, interessava
il Barocco nell’800, ma nel 1920
Roberto Longhi apprezza l’arte
Barocca e le sue qualità. Nel
1939 lo Stato, attraverso una
legge, decise di trasferire la
Collezione D’Errico a Matera per
dare a questa collezione più
importanza, anche se i cittadini
di Palazzo S. Gervasio si erano
affezionati alla Collezione.
Inoltre D’Errico, prima di morire,
lasciò un testamento sul quale
scrisse che la Collezione non si
doveva muovere da Palazzo S.
Gervasio.
22. COLLEZIONE D’ERRICO
I materani, a questo
punto, decisero di rubare
la Collezione. I cittadini
di Matera riuscirono
nell’impresa ed ora la
Collezione D’Errico si
trova a Palazzo
Lanfranchi, anche se due
anni fa Palazzo S.
Gervasio ha vinto la
causa.
23. PITTURA E MUSICA
I pittori del settecento
dipingevano nelle loro
opere anche scene che
venivano prese dai
melodrammi dei
musicisti di quello stesso
periodo storico culturale.
Fra questi musicisti vi è
Egidio Romualdo Duni.
24. EGIDIO ROMUALDO DUNI
Egidio Romualdo Duni si è distinto
nella storia della musica
settecentesca come uno dei
fondatori dell’opera comica in
Francia.
Musicò delle opere di Carlo Goldoni,
prima di Niccolò Piccinni, musicista
suo coevo e anche conterraneo, che
fu chiamato a Parigi dopo di lui col
chiaro obbiettivo di continuarne
l’opera.
25. EGIDIO ROMUALDO DUNI
Scrisse musiche di genere
strumentale e vocale anche se,
le sue opere più belle le
possiamo trovare in
quest’ultimo genere.
Le sue composizioni erano
allegre, gioviali e vivaci ma,
all’occorrenza, sapevano
trasmettere al pubblico
sentimenti di dolcezza, di
tranquillità, di tristezza che
rispecchiavano il suo
temperamento e il suo
carattere.