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COMUNICATO STAMPA
             III RAPPORTO SUL MERCATO IMMOBILIARE 2012
                             Bologna, 21 Novembre 2012



Pietro Modiano, presidente di Nomisma, traccia lo scenario economico e di mercato per i
prossimi mesi

           Sul mercato immobiliare italiano emerge un potenziale re-
           cessivo più di quanto rifletta la lenta erosione dei prezzi
           che, tuttavia, nell’ultimo quadriennio ha accumulato una
           discesa dei valori del 10-15%.
           Il nodo cruciale, però, resta il mercato finanziario. Negli ul-
           timi mesi non sono arrivate le notizie di distensione dal
           mercato del credito, che fondavano sulla speranza che gli
           interventi europei avessero rimosso i vincoli di liquidità e si
           fossero trasferiti all’economia reale. Le erogazioni conti-
           nuano a ridursi, non per effetto restrittivo dell’offerta, ma
           per un brusco indebolimento della domanda.

Sergio De Nardis, chief economist di Nomisma, mette a fuoco le ansie e le attese di una con-
giuntura depressiva dentro un contesto di interdipendenza tra politica monetaria europea e
politiche economiche nazionali

           La speranza è che la prospettiva di un’azione adeguata del-
           la BCE finisca col riflettersi anche sulle economie reali, al-
           lentando la stretta creditizia che ostacola le decisioni di
           spesa di imprese e famiglie. Restano, però, importanti inter-
           rogativi che si sono riverberati sulle dinamiche degli spread.

Luca Dondi, responsabile real estate di Nomisma, evidenzia le recenti dinamiche di mercato
e analizza le ragioni strutturali della debolezza del settore

           L’ormai evidente rottura strutturale nelle strategie di allo-
           cazione creditizia verso il settore immobiliare rispetto al
           passato rende improbabile che l’inevitabile aggiustamento
           possa giungere attraverso un maggiore sostegno della do-
           manda.
Comunicato stampa
                                   III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012

Il mercato immobi-                       Italia – Numero di compravendite residenziali annuali
liare continua ad es-
sere in crisi, sia sul                                                       858.476                  869.308

comparto residen-              840.000                                 828.037
                                                                                                             808.827
ziale sia su quello            790.000                       761.522
corporate                      740.000                                     762.086
                                          690.478
                               690.000                                                                            684.034
                                                       681.264
                               640.000                                                                                         611.878
                                                                                                             609.456
                               590.000
                                                                                                                            598.224
                               540.000
                                                                                                                                                     497.713
                               490.000
                                                                                                                                      466.644
                                                                                                                                                     454.353
                               440.000
                                           00            01      02     03       04    05        06     07       08    09      10       11 12* 13* 14*
                                                                                                                                        * Previsioni Nomisma

                         Fonte: Agenzia del Territorio


                                   Italia – Volume degli investimenti immobiliari corporate
                                                       (miliardi di euro)
                                                             9                                   8,0 8,5
                                                             8
                                                             7
                                                                                                           5,6
                                                             6
                                                Miliardi €




                                                             5                             4,4
                                                                                 3,9 3,7                         4,1 4,2 4,3
                                                             4             3,5

                                                             3
                                                             2   1,3 1,5                                                        1,2
                                                             1
                                                             0
                                                                 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12
                                                                                                     Q3

                         Fonte: elaborazioni e stime Nomisma su dati BNP Paribas RE e CB Richard Ellis

                         Le aspettative di timida ripresa per la fine di quest’anno si sono fragorosamen-
                         te infrante sui numeri a consuntivo. Quando si pensava di aver ormai raggiunto
                         la soglia di resistenza, dopo un quadriennio di continui arretramenti, si è abbat-
                         tuto sul settore un nuovo tracollo di impronosticabile durezza. Le quasi 600 mi-
                         la compravendite residenziali e i circa 4,2 miliardi di investimenti corporate del
                         2011 rappresentano, infatti, grandezze nemmeno paragonabili rispetto ai livelli
                         su cui si attesta oggi il mercato immobiliare italiano. Le previsioni da questo
                         punto di vista sono impietose, con transazioni residenziali ancorate sulle posi-
                         zioni di metà anni ‘90 per il prossimo biennio. La tendenza alla contrazione tut-
                         tora in atto e la capacità del settore di travolgere qualsiasi “resistenza”, non
                         consentono di escludere ulteriori arretramenti, che alla luce dell’esiguità dei
                         livelli attuali non potranno che essere di modesta entità. Si tratta di dinamiche
                         a dir poco sorprendenti alla luce delle persistenti manifestazioni di interesse da
                         parte della domanda potenziale e, più in generale, delle dimensioni della nostra
                         economia.
                         Non meno rilevante appare il gap tra il livello attuale degli investimenti corpo-
                         rate e il target potenziale, soprattutto in relazione ai segnali di stabilizzazione
                         del quadro di finanza pubblica e di ritrovata credibilità internazionale, testimo-
                         niate dall’erosione di quell’indicatore istantaneo di affidabilità rispetto agli altri
                         Paesi che è diventato lo spread. In una situazione di ripristinata normalità emo-
                         tiva non è, infatti, pensabile che l’Italia raccolga la miseria dell’1,6% degli inve-

                                                                       Pagina 2
                                                Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                               III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012

                              stimenti immobiliari realizzati a livello continentale. Il costante deflusso di capi-
                              tali stranieri, l’attendismo degli operatori istituzionali domestici, riconducibile
                              al protrarsi delle prospettive recessive, nonché le proibitive condizioni di acces-
                              so alla leva finanziaria hanno favorito un drastico ridimensionamento del mer-
                              cato, che a consuntivo faticherà a superare i 2 miliardi di euro.


Lo sboom del finan-                                           Qualità del credito del sistema bancario
ziamento immobilia-                                  (dati in milioni di euro e valori percentuali; giugno 2012)
re e preoccupazione
per la crescita dei                                                             Ammontare               Incidenza           Tasso di copertura
crediti deteriorati                  Crediti verso la clientela                  2.219.604               100,0                     5,2
                                      in bonis                                   1.946.260                87,7                     0,6
                                         - deteriorati                              273.344               12,3                    37,7
                                         - sofferenze                               148.713                6,7                    54,7
                                         - incagli                                  79.462                 3,6                    20,6
                                         - ristrutturati                            21.308                 1,0                    18,9
                                         - scaduti                                  23.861                 1,1                     7,9
                                     Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Banca d'Italia

                          Tipologie di mutui erogati e loro dinamica nel periodo 2008-2012

                                    2008                       2009                      2010                     2011                   2012*

                            mln €          quota       mln €          quota      mln €          quota     mln €          quota    mln €       quota

Erogazioni Totali          56.980         100,0%       51.047     100,0%        55.851       100,0%      49.248      100,0%       27.780     100,0%
di cui:
nuovi mutui                45.584          80,0%       35.733         70,6%     35.745          64,0%    34.831          71,9%    25.877      93,2%
surroghe e sostituzioni    11.396          20,0%       15.314         29,4%     20.106          36,0%    14.417          28,1%    1.902          6,8%

                                                                              Variazione media annua

Erogazioni Totali                    -                      -10,4%                       9,4%                    -11,8%                  -43,6%
di cui:
nuovi mutui                          -                      -21,6%                     0,0%                       -2,6%                  -25,7%
surroghe e sostituzioni              -                      34,4%                     31,3%                      -28,3%                  -86,8%
(*)
      Previsioni e stime Nomisma
Fonte: Nomisma su dati Banca d’Italia, Mutuionline e Assofin

                              La “dipendenza da credito”, che il mercato immobiliare ha progressivamente
                              sviluppato nella fase ascendente del ciclo rappresenta l’antefatto fondamenta-
                              le per comprendere la rilevanza che il deleveraging attuale assume anche in
                              Paesi, come il nostro, in cui l’esposizione del comparto verso il settore bancario
                              risulta decisamente contenuta. L’eccesso di sostegno, anche se temporalmente
                              concentrato, si è rivelato una trappola da cui le banche italiane cercano oggi
                              affannosamente di uscire, in un ambito in cui la massiccia diffusione della pro-
                              prietà e l’ondivago interesse per il comparto da parte degli investitori istituzio-
                              nali limitano significativamente le possibilità di azione
                              L’inesorabile scivolamento verso la sofferenza di una quota non trascurabile di
                              crediti, associato all’evoluzione della regolamentazione prudenziale, che impo-
                              ne alle banche di detenere capitale addizionale rispetto al passato a fronte de-
                              gli impieghi immobiliari, ha spinto ad un ripensamento delle strategie allocative
                              che non è escluso possa avere caratteri di strutturalità. La reiterazione del mo-
                              dello “ritarda e prega” come strategia di gestione delle insolvenze e, quanto-
                              meno nell’immediato, di contestuale autotutela, rischia di rappresentare, in as-

                                                                         Pagina 3
                                                           Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                    III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012

                        senza di miracolose inversioni cicliche, una scelta controproducente per lo
                        stesso sistema bancario. La difesa strenua di posizioni non più sostenibili e, con
                        essa, il contingentamento dell’indispensabile supporto della domanda finisce
                        per limitare enormemente la platea dei potenziali interlocutori, con inevitabili
                        ricadute in termini di illiquidità degli immobili da alienare.
                        Secondo le nostre stime la quota di erogato destinata a nuovi mutui nel 2012
                        potrebbe rappresentare il 93% sul totale, quando nel 2011 era stata in media
                        del 72% e prima ancora, nel 2010, del 64%. Se fino al 2009 il dinamismo delle
                        sostituzioni aveva in parte compensato il venir meno del sostegno bancario al
                        settore immobiliare, negli ultimi anni la progressiva erosione di tale opzione ha
                        finito per ampliare l’entità della contrazione in atto a livello generale.


La contrazione dei                     Intenzioni di acquisto di un'abitazione nei prossimi 12 mesi
mutui ha indebolito
la domanda, ma non                                 1.400.000
le esigenze potenzia-                                              1.220.65
li di acquisto                                     1.200.000
                                                                                    1.048.32
                                                   1.000.000                           0
                                 Numero famiglie




                                                    800.000                                     Con mutuo
                                                                      3,9%
                                                    600.000                           3,2%
                                                                                                Senza
                                                    400.000                                     mutuo
                                                    200.000
                                                                      1,1%            1,0%
                                                           0
                                                                  novembre-12       giugno-12


                        Fonte: Indagine Nomisma

                        In attesa di un provvidenziale cambiamento di strategia da parte del sistema
                        bancario, sulla scorta dell’esperienza americana dove il sostegno al mercato dei
                        mutui e le misure a vantaggio delle famiglie in difficoltà nei pagamenti hanno
                        contribuito a migliorare sensibilmente le prospettive, il mercato immobiliare
                        italiano pare fatalmente destinato a non risollevarsi dagli asfittici livelli attuali.
                        Ancora oggi, infatti, sono ben oltre un milione le famiglie che si dicono inten-
                        zionate ad acquistare un’abitazione, quasi a testimoniare l’esistenza di un le-
                        game che prescinde da opportunismi di carattere congiunturale, oltreché di un
                        enorme fabbisogno progressivamente compressosi negli anni recessivi.




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                                                        Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                      III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012

Massima illiquidità                              13 grandi città – Tempi medi di vendita
del mercato al det-
taglio                         10,0
                                           Abitazioni          Uffici         Negozi
                                8,0


                                6,0


                       Mesi     4,0


                                2,0


                                0,0
                                       I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II
                                      01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12


                      Fonte: Nomisma

                                                13 grandi città – Tempi medi di locazione
                                7,0
                                            Abitazioni          Uffici            Negozi
                                6,0

                                5,0

                                4,0
                        Mesi




                                3,0

                                2,0

                                1,0

                                0,0
                                        I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II
                                       01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12


                      Fonte: Nomisma

                                13 grandi città – Sconto medio praticato sul prezzo richiesto (in %)
                               17,0

                               16,0               Abitazioni             Uffici            Negozi

                               15,0

                               14,0

                               13,0
                       %




                               12,0

                               11,0

                               10,0

                                9,0
                                       I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II
                                      01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12


                       Fonte: Nomisma



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                                              Bologna, 21 Novembre 2012
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                                 III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012


                        Nel secondo semestre del 2012, l’andamento dicotomico di offerta e domanda
                        si è ulteriormente accentuato, in particolare nel mercato delle abitazioni e, per
                        il settore non residenziale, dei negozi e dei capannoni. Per gli uffici, nel perio-
                        do si è, invece, attenuata la spinta all’ampliamento dell’offerta, anche in ragio-
                        ne del differimento di talune iniziative di sviluppo previste nei maggiori mercati
                        e del ritiro di immobili in vendita da tempo. Per contro, la domanda di uffici,
                        nonostante l’autentico tracollo registrato negli ultimi anni, ha fatto registrare
                        un nuovo arretramento.
                        Nell’attuale situazione di crisi generalizzata, i segnali più preoccupanti proven-
                        gono dagli immobili d’impresa, con l’eccezione rappresentata dai negozi, che
                        continuano invece a mostrare una maggiore capacità di tenuta rispetto al resto
                        del mercato.
                        In un quadro di persistente debolezza della domanda da una parte e di prolun-
                        gato ampliamento dell’offerta dall’altra si rileva, nel semestre, un nuovo e più
                        marcato allungamento dei tempi di transazione, che hanno raggiunto quasi o-
                        vunque livelli mai registrati nell’orizzonte ultraventennale di monitoraggio del
                        mercato.
                        Gli effetti della congiuntura sui valori sono stati ovviamente recessivi, anche se
                        di entità contenuta se paragonati alla contrazione dei livelli di attività. La fles-
                        sione su base semestrale si è attestata nell’ordine del 2% per il comparto della
                        compravendita e poco al di sotto per il comparto locativo. Con il calo registrato
                        nell’anno (pari in media al 4%), l’arretramento rispetto ai picchi della fase e-
                        spansiva ha raggiunto il 12/12,5% per il settore residenziale e direzionale e il
                        10% per quello commerciale. Anche i canoni d’affitto seguono un andamento
                        riflessivo non dissimile rispetto a quello dei prezzi al punto che il rendimento
                        medio lordo annuo da locazione risulta stabile già da alcuni semestri. Si deve
                        tornare indietro di 8-10 anni per ritrovare rendimenti superiori di un punto
                        percentuale rispetto agli attuali, che risultano in media pari al 4,8% per le abi-
                        tazioni, al 7,2% per i negozi e al 4,9% per gli uffici. Nonostante la flessione dei
                        prezzi perduri già da 9-10 semestri a seconda dei comparti, si continua a regi-
                        strare una rigidità delle richieste iniziali che rischia di penalizzare ulteriormente
                        le prospettive dell’intero settore. L’ampliamento degli sconti, associato
                        all’esiguità del calo dei valori di mercato, testimonia la sostanziale invarianza
                        delle aspettative di realizzo dalla vendita.


Focus abitazioni –      Il mercato della locazione nei 13 maggiori mercati italiani, investito da un ciclo
Inadeguatezza           riflessivo di intensità minore rispetto a quello delle compravendite, vede nei
dell’offerta rispetto   contratti sul libero mercato la tipologia più ricorrente (pari al 65% del totale),
alla crescente do-      con una leggera crescita rispetto allo scorso anno, a scapito dei contratti a ca-
manda di sostenibili-
                        none concordato e di quelli transitori.
tà
                        L’abitazione viene prevalentemente locata quale abitazione principale (66% dei
                        contratti), mentre la restante quota viene utilizzata per lavoro (16%) e studio
                        (15,4%).




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                                          Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                                 III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012


                                                           Mercato della locazione
                      Tipologie contrattuali                                             Destinazione dell’abitazione locata
                                                                                                                   Lavoro
        Comodato d'uso
                               0,6%                         2011                                                   16,0%
                               0,1%
                                                            2012
                                         21,4%
    Canone concordato
                                         20,8%                                                                               Studio
                                                                                                                             15,4%
                                       17,1%
               Transitorio
                                      14,2%
                                                                                                                            Turismo
                                                                                   Abitazione                                1,9%
                                                            60,9%                  principale                        Altro
                   Libero                                                            66,0%                           0,7%
                                                              64,9%




Fonte: Nomisma

                                                     Mercato della compravendita
                      Stato di manutenzione                                         Destinazione dell’abitazione acquistata
   100%                                                                          100%
                                                                                                13,0%      12,1%
                                                                                                5,1%       6,7%
       80%                                                                       80%
                                                   Usate                                                               Investimento
                                                                                                34,9%      29,9%
       60%          75,2%             75,6%                                      60%                                   Seconda casa

                                                   Nuove/complet.                                                      Sostituzione
       40%                                        ristrutturate                  40%
                                                                                                                       Prima casa
                                                                                                47,0%      51,3%
       20%                                                                       20%
                    24,8%             24,4%

       0%                                                                         0%
                    2011              2012                                                      2011       2012




                                                                                         Tipologia di abitazione acquistata
                             Ricorso al mutuo                                                  per classe energetica
2011                                   66,3%
                                                                                    A              10,8%

2012                                   53,3%
                                                                                    B       3,8%



                                                                                    C        4,6%



                                                                                  D-E-
                                                                                                                                      80,8%
             Domanda di abitazioni in classe A o B                                F-G


2011                                   9,5%

2012                                   10,1%

Fonte: Nomisma



                                      Sul mercato della compravendita la quota di abitazioni usate prevale netta-
                                      mente su quelle nuove, mantenendosi negli ultimi due anni pressoché stabi-
                                      le attorno al 75% del mercato.

                                                                      Pagina 7
                                                           Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                 III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012


                         La casa acquistata rappresenta nel 51,3% dei casi la prima abitazione, men-
                         tre una quota significativa degli acquisti, pari al 30%, viene fatta per sostitu-
                         zione. A distanza di un anno, cresce la quota di acquisti di prima casa mentre
                         si riduce l’incidenza delle altre destinazioni. Per sostenere gli acquisti, nel
                         53,3% degli scambi si segnala l’accensione di un mutuo. A conferma della
                         sempre più problematica accessibilità al mercato del credito da parte delle
                         famiglie, è possibile rilevare la contrazione di transazione che hanno benefi-
                         ciato di finanziamenti, scese nell’ultimo anno di 13 punti percentuali.
                         Il 10% della domanda di abitazioni si è dimostrata interessata a ricercare
                         immobili caratterizzati da elevate prestazioni energetiche (classe A o B). Ri-
                         spetto alle transazioni avvenute nel semestre, le abitazioni in classe energe-
                         tica A e B rappresentano poco meno del 7% del mercato mentre la parte di
                         gran lunga più rilevante si è posizionata nelle classi più basse, dalla D alla G
                         (88,4%).


Il downgrading delle      13 grandi città – Previsioni dei prezzi medi degli immobili a valori correnti:
previsioni rimanda la       confronto tra i valori elaborati a novembre 2012 e quelli di luglio 2012
ripresa dei valori im-                                (variazioni % annuali)
mobiliari al 2015
                                           Abitazioni                     Uffici                   Negozi
                                      Luglio      Novembre       Luglio        Novembre   Luglio       Novembre
                                      2012          2012         2012            2012     2012            2012
                          2013        -2,4         -4,3          -2,9           -4,7      -2,8           -4,1
                          2014        -1,7         -2,4          -1,6           -2,7      -1,9           -2,2
                          2015        n.d.         +0,7          n.d.           +0,1      n.d.           +0,2
                         Fonte: Nomisma

                         Come si può evincere dal raffronto, le previsioni relative al 2013 e al 2014
                         sono state corrette al ribasso, coerentemente con la revisione dei valori del-
                         lo scenario macro-economico descritto precedentemente. Pertanto, anche
                         per il prossimo anno si dovrebbero sperimentare flessioni di oltre quattro
                         punti percentuali in tutti i comparti del mercato, e di oltre due punti percen-
                         tuali nel 2014. Qualche lieve segno positivo si intravede nel 2015, quando
                         avrà probabilmente fine la fase deflattiva.
                         Le variazioni sono abbastanza omogenee in tutti i segmenti del mercato, se-
                         gno che la fase recessiva colpisce indistintamente sia il settore residenziale
                         che quello d’impresa.
                         Le contrazioni dei prezzi degli immobili sono di entità decisamente più con-
                         tenuta rispetto alla diminuzione delle transazioni: ciò evidenzia la persisten-
                         te rigidità da parte dei proprietari ad adeguare i valori alle esigenze della
                         domanda, generando una discrasia che rappresenta un ulteriore ostacolo
                         alla dinamicità del mercato. Va anche rimarcato il fatto che quelli presentati
                         sono valori medi, dietro ai quali si celano dinamiche molto eterogenee.
                         Un ulteriore elemento degno di nota è rappresentato dal ritardo temporale
                         con cui i prezzi degli immobili tornano a sperimentare tassi di crescita posi-
                         tivi rispetto alle altre grandezze del mercato immobiliare: se investimenti in
                         costruzioni e compravendite sono previsti in aumento a partire dal 2014,
                         per i prezzi immobiliari le evidenze delle analisi indicano nel 2015 l’anno di
                         inversione di tendenza.




                                                   Pagina 8
                                         Bologna, 21 Novembre 2012
Comunicato stampa
                                   III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012



Indagine Green Building      Ammontare degli investimenti derivanti da transazioni immobiliari che in-
– Potenzialità dei pro-            teressano immobili aventi una certificazione ambientale
tocolli di certificazione,
                                   40
ma scarso utilizzo sul
mercato italiano
                                   30


                                   20
                              %                                                      33,9

                                   10
                                                     16,4

                                    0

                                              Nell'ultimo biennio           Nel prossimo biennio



                             Se 4 su 5 degli operatori di mercato intervistati conosce i protocolli di certi-
                             ficazione ambientale (es. Leed, Breaam, Casaclima, ecc.), solo 1 su 3 utilizza
                             poi questi sistemi di metrica nella propria operatività. A risultare in maggio-
                             re ritardo sulla conoscenza e l’utilizzo di tali strumenti sono le piccole im-
                             prese, il segmento retail e il mondo dell’agency, mentre per ovvie ragioni
                             risultano maggiormente stimolate quelle imprese il cui core business è
                             proiettato anche sui mercati internazionali.
                             Dall’indagine effettuata non emerge un giudizio di demerito nei confronti
                             delle opportunità che tali strumenti offrono in termini di misurabilità (ex an-
                             te) e garanzia (ex post) delle performance degli immobili (in termini di con-
                             sumi energetici, gestione delle acque, qualità ambientale interna, garanzia
                             dei prodotti utilizzati, ecc.), quanto una diffusa valutazione critica sui troppi
                             adempimenti operativi e burocratici richiesti dall’adozioni di tali sistemi.
                             Dovrebbe preoccupare di più, tuttavia, la discrasia tra la percezione che nei
                             prossimi due anni raddoppierà la quota di transazioni di unità immobiliari
                             certificate (dal 16,4% al 33,9%) e la convinzione che, almeno in questa fase
                             di incertezza dalla durata impronosticabile, il recupero di gap nella qualità
                             offerta sul mercato possa effettivamente costituire un driver di ripartenza
                             del mercato. Secondo gli intervistati, infatti, la domanda asfittica grava quasi
                             esclusivamente sulle responsabilità delle banche (58,3%) e di un mercato
                             non in grado di rivedere al ribasso i valori immobiliari (21,7%).
                             È molto chiara agli operatori la valenza “commerciale” dei sistemi di certifi-
                             cazione, in termini di maggiore vendibilità (sebbene i costi associati rappre-
                             sentino un importante vincolo di bilancio importante in fasi difficili come
                             l’attuale), tuttavia il loro utilizzo dovrebbe essere maggiormente interpreta-
                             to come una precisa volontà del sistema di avviarsi ad una nuova e diversa
                             fase di sviluppo.




                                                    Pagina 9
                                           Bologna, 21 Novembre 2012

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  • 1. COMUNICATO STAMPA III RAPPORTO SUL MERCATO IMMOBILIARE 2012 Bologna, 21 Novembre 2012 Pietro Modiano, presidente di Nomisma, traccia lo scenario economico e di mercato per i prossimi mesi Sul mercato immobiliare italiano emerge un potenziale re- cessivo più di quanto rifletta la lenta erosione dei prezzi che, tuttavia, nell’ultimo quadriennio ha accumulato una discesa dei valori del 10-15%. Il nodo cruciale, però, resta il mercato finanziario. Negli ul- timi mesi non sono arrivate le notizie di distensione dal mercato del credito, che fondavano sulla speranza che gli interventi europei avessero rimosso i vincoli di liquidità e si fossero trasferiti all’economia reale. Le erogazioni conti- nuano a ridursi, non per effetto restrittivo dell’offerta, ma per un brusco indebolimento della domanda. Sergio De Nardis, chief economist di Nomisma, mette a fuoco le ansie e le attese di una con- giuntura depressiva dentro un contesto di interdipendenza tra politica monetaria europea e politiche economiche nazionali La speranza è che la prospettiva di un’azione adeguata del- la BCE finisca col riflettersi anche sulle economie reali, al- lentando la stretta creditizia che ostacola le decisioni di spesa di imprese e famiglie. Restano, però, importanti inter- rogativi che si sono riverberati sulle dinamiche degli spread. Luca Dondi, responsabile real estate di Nomisma, evidenzia le recenti dinamiche di mercato e analizza le ragioni strutturali della debolezza del settore L’ormai evidente rottura strutturale nelle strategie di allo- cazione creditizia verso il settore immobiliare rispetto al passato rende improbabile che l’inevitabile aggiustamento possa giungere attraverso un maggiore sostegno della do- manda.
  • 2. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 Il mercato immobi- Italia – Numero di compravendite residenziali annuali liare continua ad es- sere in crisi, sia sul 858.476 869.308 comparto residen- 840.000 828.037 808.827 ziale sia su quello 790.000 761.522 corporate 740.000 762.086 690.478 690.000 684.034 681.264 640.000 611.878 609.456 590.000 598.224 540.000 497.713 490.000 466.644 454.353 440.000 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12* 13* 14* * Previsioni Nomisma Fonte: Agenzia del Territorio Italia – Volume degli investimenti immobiliari corporate (miliardi di euro) 9 8,0 8,5 8 7 5,6 6 Miliardi € 5 4,4 3,9 3,7 4,1 4,2 4,3 4 3,5 3 2 1,3 1,5 1,2 1 0 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 Q3 Fonte: elaborazioni e stime Nomisma su dati BNP Paribas RE e CB Richard Ellis Le aspettative di timida ripresa per la fine di quest’anno si sono fragorosamen- te infrante sui numeri a consuntivo. Quando si pensava di aver ormai raggiunto la soglia di resistenza, dopo un quadriennio di continui arretramenti, si è abbat- tuto sul settore un nuovo tracollo di impronosticabile durezza. Le quasi 600 mi- la compravendite residenziali e i circa 4,2 miliardi di investimenti corporate del 2011 rappresentano, infatti, grandezze nemmeno paragonabili rispetto ai livelli su cui si attesta oggi il mercato immobiliare italiano. Le previsioni da questo punto di vista sono impietose, con transazioni residenziali ancorate sulle posi- zioni di metà anni ‘90 per il prossimo biennio. La tendenza alla contrazione tut- tora in atto e la capacità del settore di travolgere qualsiasi “resistenza”, non consentono di escludere ulteriori arretramenti, che alla luce dell’esiguità dei livelli attuali non potranno che essere di modesta entità. Si tratta di dinamiche a dir poco sorprendenti alla luce delle persistenti manifestazioni di interesse da parte della domanda potenziale e, più in generale, delle dimensioni della nostra economia. Non meno rilevante appare il gap tra il livello attuale degli investimenti corpo- rate e il target potenziale, soprattutto in relazione ai segnali di stabilizzazione del quadro di finanza pubblica e di ritrovata credibilità internazionale, testimo- niate dall’erosione di quell’indicatore istantaneo di affidabilità rispetto agli altri Paesi che è diventato lo spread. In una situazione di ripristinata normalità emo- tiva non è, infatti, pensabile che l’Italia raccolga la miseria dell’1,6% degli inve- Pagina 2 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 3. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 stimenti immobiliari realizzati a livello continentale. Il costante deflusso di capi- tali stranieri, l’attendismo degli operatori istituzionali domestici, riconducibile al protrarsi delle prospettive recessive, nonché le proibitive condizioni di acces- so alla leva finanziaria hanno favorito un drastico ridimensionamento del mer- cato, che a consuntivo faticherà a superare i 2 miliardi di euro. Lo sboom del finan- Qualità del credito del sistema bancario ziamento immobilia- (dati in milioni di euro e valori percentuali; giugno 2012) re e preoccupazione per la crescita dei Ammontare Incidenza Tasso di copertura crediti deteriorati Crediti verso la clientela 2.219.604 100,0 5,2 in bonis 1.946.260 87,7 0,6 - deteriorati 273.344 12,3 37,7 - sofferenze 148.713 6,7 54,7 - incagli 79.462 3,6 20,6 - ristrutturati 21.308 1,0 18,9 - scaduti 23.861 1,1 7,9 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Banca d'Italia Tipologie di mutui erogati e loro dinamica nel periodo 2008-2012 2008 2009 2010 2011 2012* mln € quota mln € quota mln € quota mln € quota mln € quota Erogazioni Totali 56.980 100,0% 51.047 100,0% 55.851 100,0% 49.248 100,0% 27.780 100,0% di cui: nuovi mutui 45.584 80,0% 35.733 70,6% 35.745 64,0% 34.831 71,9% 25.877 93,2% surroghe e sostituzioni 11.396 20,0% 15.314 29,4% 20.106 36,0% 14.417 28,1% 1.902 6,8% Variazione media annua Erogazioni Totali - -10,4% 9,4% -11,8% -43,6% di cui: nuovi mutui - -21,6% 0,0% -2,6% -25,7% surroghe e sostituzioni - 34,4% 31,3% -28,3% -86,8% (*) Previsioni e stime Nomisma Fonte: Nomisma su dati Banca d’Italia, Mutuionline e Assofin La “dipendenza da credito”, che il mercato immobiliare ha progressivamente sviluppato nella fase ascendente del ciclo rappresenta l’antefatto fondamenta- le per comprendere la rilevanza che il deleveraging attuale assume anche in Paesi, come il nostro, in cui l’esposizione del comparto verso il settore bancario risulta decisamente contenuta. L’eccesso di sostegno, anche se temporalmente concentrato, si è rivelato una trappola da cui le banche italiane cercano oggi affannosamente di uscire, in un ambito in cui la massiccia diffusione della pro- prietà e l’ondivago interesse per il comparto da parte degli investitori istituzio- nali limitano significativamente le possibilità di azione L’inesorabile scivolamento verso la sofferenza di una quota non trascurabile di crediti, associato all’evoluzione della regolamentazione prudenziale, che impo- ne alle banche di detenere capitale addizionale rispetto al passato a fronte de- gli impieghi immobiliari, ha spinto ad un ripensamento delle strategie allocative che non è escluso possa avere caratteri di strutturalità. La reiterazione del mo- dello “ritarda e prega” come strategia di gestione delle insolvenze e, quanto- meno nell’immediato, di contestuale autotutela, rischia di rappresentare, in as- Pagina 3 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 4. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 senza di miracolose inversioni cicliche, una scelta controproducente per lo stesso sistema bancario. La difesa strenua di posizioni non più sostenibili e, con essa, il contingentamento dell’indispensabile supporto della domanda finisce per limitare enormemente la platea dei potenziali interlocutori, con inevitabili ricadute in termini di illiquidità degli immobili da alienare. Secondo le nostre stime la quota di erogato destinata a nuovi mutui nel 2012 potrebbe rappresentare il 93% sul totale, quando nel 2011 era stata in media del 72% e prima ancora, nel 2010, del 64%. Se fino al 2009 il dinamismo delle sostituzioni aveva in parte compensato il venir meno del sostegno bancario al settore immobiliare, negli ultimi anni la progressiva erosione di tale opzione ha finito per ampliare l’entità della contrazione in atto a livello generale. La contrazione dei Intenzioni di acquisto di un'abitazione nei prossimi 12 mesi mutui ha indebolito la domanda, ma non 1.400.000 le esigenze potenzia- 1.220.65 li di acquisto 1.200.000 1.048.32 1.000.000 0 Numero famiglie 800.000 Con mutuo 3,9% 600.000 3,2% Senza 400.000 mutuo 200.000 1,1% 1,0% 0 novembre-12 giugno-12 Fonte: Indagine Nomisma In attesa di un provvidenziale cambiamento di strategia da parte del sistema bancario, sulla scorta dell’esperienza americana dove il sostegno al mercato dei mutui e le misure a vantaggio delle famiglie in difficoltà nei pagamenti hanno contribuito a migliorare sensibilmente le prospettive, il mercato immobiliare italiano pare fatalmente destinato a non risollevarsi dagli asfittici livelli attuali. Ancora oggi, infatti, sono ben oltre un milione le famiglie che si dicono inten- zionate ad acquistare un’abitazione, quasi a testimoniare l’esistenza di un le- game che prescinde da opportunismi di carattere congiunturale, oltreché di un enorme fabbisogno progressivamente compressosi negli anni recessivi. Pagina 4 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 5. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 Massima illiquidità 13 grandi città – Tempi medi di vendita del mercato al det- taglio 10,0 Abitazioni Uffici Negozi 8,0 6,0 Mesi 4,0 2,0 0,0 I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II 01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12 Fonte: Nomisma 13 grandi città – Tempi medi di locazione 7,0 Abitazioni Uffici Negozi 6,0 5,0 4,0 Mesi 3,0 2,0 1,0 0,0 I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II 01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12 Fonte: Nomisma 13 grandi città – Sconto medio praticato sul prezzo richiesto (in %) 17,0 16,0 Abitazioni Uffici Negozi 15,0 14,0 13,0 % 12,0 11,0 10,0 9,0 I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II 01 01 02 02 03 03 04 04 05 05 06 06 07 07 08 08 09 09 10 10 11 11 12 12 Fonte: Nomisma Pagina 5 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 6. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 Nel secondo semestre del 2012, l’andamento dicotomico di offerta e domanda si è ulteriormente accentuato, in particolare nel mercato delle abitazioni e, per il settore non residenziale, dei negozi e dei capannoni. Per gli uffici, nel perio- do si è, invece, attenuata la spinta all’ampliamento dell’offerta, anche in ragio- ne del differimento di talune iniziative di sviluppo previste nei maggiori mercati e del ritiro di immobili in vendita da tempo. Per contro, la domanda di uffici, nonostante l’autentico tracollo registrato negli ultimi anni, ha fatto registrare un nuovo arretramento. Nell’attuale situazione di crisi generalizzata, i segnali più preoccupanti proven- gono dagli immobili d’impresa, con l’eccezione rappresentata dai negozi, che continuano invece a mostrare una maggiore capacità di tenuta rispetto al resto del mercato. In un quadro di persistente debolezza della domanda da una parte e di prolun- gato ampliamento dell’offerta dall’altra si rileva, nel semestre, un nuovo e più marcato allungamento dei tempi di transazione, che hanno raggiunto quasi o- vunque livelli mai registrati nell’orizzonte ultraventennale di monitoraggio del mercato. Gli effetti della congiuntura sui valori sono stati ovviamente recessivi, anche se di entità contenuta se paragonati alla contrazione dei livelli di attività. La fles- sione su base semestrale si è attestata nell’ordine del 2% per il comparto della compravendita e poco al di sotto per il comparto locativo. Con il calo registrato nell’anno (pari in media al 4%), l’arretramento rispetto ai picchi della fase e- spansiva ha raggiunto il 12/12,5% per il settore residenziale e direzionale e il 10% per quello commerciale. Anche i canoni d’affitto seguono un andamento riflessivo non dissimile rispetto a quello dei prezzi al punto che il rendimento medio lordo annuo da locazione risulta stabile già da alcuni semestri. Si deve tornare indietro di 8-10 anni per ritrovare rendimenti superiori di un punto percentuale rispetto agli attuali, che risultano in media pari al 4,8% per le abi- tazioni, al 7,2% per i negozi e al 4,9% per gli uffici. Nonostante la flessione dei prezzi perduri già da 9-10 semestri a seconda dei comparti, si continua a regi- strare una rigidità delle richieste iniziali che rischia di penalizzare ulteriormente le prospettive dell’intero settore. L’ampliamento degli sconti, associato all’esiguità del calo dei valori di mercato, testimonia la sostanziale invarianza delle aspettative di realizzo dalla vendita. Focus abitazioni – Il mercato della locazione nei 13 maggiori mercati italiani, investito da un ciclo Inadeguatezza riflessivo di intensità minore rispetto a quello delle compravendite, vede nei dell’offerta rispetto contratti sul libero mercato la tipologia più ricorrente (pari al 65% del totale), alla crescente do- con una leggera crescita rispetto allo scorso anno, a scapito dei contratti a ca- manda di sostenibili- none concordato e di quelli transitori. tà L’abitazione viene prevalentemente locata quale abitazione principale (66% dei contratti), mentre la restante quota viene utilizzata per lavoro (16%) e studio (15,4%). Pagina 6 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 7. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 Mercato della locazione Tipologie contrattuali Destinazione dell’abitazione locata Lavoro Comodato d'uso 0,6% 2011 16,0% 0,1% 2012 21,4% Canone concordato 20,8% Studio 15,4% 17,1% Transitorio 14,2% Turismo Abitazione 1,9% 60,9% principale Altro Libero 66,0% 0,7% 64,9% Fonte: Nomisma Mercato della compravendita Stato di manutenzione Destinazione dell’abitazione acquistata 100% 100% 13,0% 12,1% 5,1% 6,7% 80% 80% Usate Investimento 34,9% 29,9% 60% 75,2% 75,6% 60% Seconda casa Nuove/complet. Sostituzione 40% ristrutturate 40% Prima casa 47,0% 51,3% 20% 20% 24,8% 24,4% 0% 0% 2011 2012 2011 2012 Tipologia di abitazione acquistata Ricorso al mutuo per classe energetica 2011 66,3% A 10,8% 2012 53,3% B 3,8% C 4,6% D-E- 80,8% Domanda di abitazioni in classe A o B F-G 2011 9,5% 2012 10,1% Fonte: Nomisma Sul mercato della compravendita la quota di abitazioni usate prevale netta- mente su quelle nuove, mantenendosi negli ultimi due anni pressoché stabi- le attorno al 75% del mercato. Pagina 7 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 8. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 La casa acquistata rappresenta nel 51,3% dei casi la prima abitazione, men- tre una quota significativa degli acquisti, pari al 30%, viene fatta per sostitu- zione. A distanza di un anno, cresce la quota di acquisti di prima casa mentre si riduce l’incidenza delle altre destinazioni. Per sostenere gli acquisti, nel 53,3% degli scambi si segnala l’accensione di un mutuo. A conferma della sempre più problematica accessibilità al mercato del credito da parte delle famiglie, è possibile rilevare la contrazione di transazione che hanno benefi- ciato di finanziamenti, scese nell’ultimo anno di 13 punti percentuali. Il 10% della domanda di abitazioni si è dimostrata interessata a ricercare immobili caratterizzati da elevate prestazioni energetiche (classe A o B). Ri- spetto alle transazioni avvenute nel semestre, le abitazioni in classe energe- tica A e B rappresentano poco meno del 7% del mercato mentre la parte di gran lunga più rilevante si è posizionata nelle classi più basse, dalla D alla G (88,4%). Il downgrading delle 13 grandi città – Previsioni dei prezzi medi degli immobili a valori correnti: previsioni rimanda la confronto tra i valori elaborati a novembre 2012 e quelli di luglio 2012 ripresa dei valori im- (variazioni % annuali) mobiliari al 2015 Abitazioni Uffici Negozi Luglio Novembre Luglio Novembre Luglio Novembre 2012 2012 2012 2012 2012 2012 2013 -2,4 -4,3 -2,9 -4,7 -2,8 -4,1 2014 -1,7 -2,4 -1,6 -2,7 -1,9 -2,2 2015 n.d. +0,7 n.d. +0,1 n.d. +0,2 Fonte: Nomisma Come si può evincere dal raffronto, le previsioni relative al 2013 e al 2014 sono state corrette al ribasso, coerentemente con la revisione dei valori del- lo scenario macro-economico descritto precedentemente. Pertanto, anche per il prossimo anno si dovrebbero sperimentare flessioni di oltre quattro punti percentuali in tutti i comparti del mercato, e di oltre due punti percen- tuali nel 2014. Qualche lieve segno positivo si intravede nel 2015, quando avrà probabilmente fine la fase deflattiva. Le variazioni sono abbastanza omogenee in tutti i segmenti del mercato, se- gno che la fase recessiva colpisce indistintamente sia il settore residenziale che quello d’impresa. Le contrazioni dei prezzi degli immobili sono di entità decisamente più con- tenuta rispetto alla diminuzione delle transazioni: ciò evidenzia la persisten- te rigidità da parte dei proprietari ad adeguare i valori alle esigenze della domanda, generando una discrasia che rappresenta un ulteriore ostacolo alla dinamicità del mercato. Va anche rimarcato il fatto che quelli presentati sono valori medi, dietro ai quali si celano dinamiche molto eterogenee. Un ulteriore elemento degno di nota è rappresentato dal ritardo temporale con cui i prezzi degli immobili tornano a sperimentare tassi di crescita posi- tivi rispetto alle altre grandezze del mercato immobiliare: se investimenti in costruzioni e compravendite sono previsti in aumento a partire dal 2014, per i prezzi immobiliari le evidenze delle analisi indicano nel 2015 l’anno di inversione di tendenza. Pagina 8 Bologna, 21 Novembre 2012
  • 9. Comunicato stampa III Rapporto sul Mercato Immobiliare 2012 Indagine Green Building Ammontare degli investimenti derivanti da transazioni immobiliari che in- – Potenzialità dei pro- teressano immobili aventi una certificazione ambientale tocolli di certificazione, 40 ma scarso utilizzo sul mercato italiano 30 20 % 33,9 10 16,4 0 Nell'ultimo biennio Nel prossimo biennio Se 4 su 5 degli operatori di mercato intervistati conosce i protocolli di certi- ficazione ambientale (es. Leed, Breaam, Casaclima, ecc.), solo 1 su 3 utilizza poi questi sistemi di metrica nella propria operatività. A risultare in maggio- re ritardo sulla conoscenza e l’utilizzo di tali strumenti sono le piccole im- prese, il segmento retail e il mondo dell’agency, mentre per ovvie ragioni risultano maggiormente stimolate quelle imprese il cui core business è proiettato anche sui mercati internazionali. Dall’indagine effettuata non emerge un giudizio di demerito nei confronti delle opportunità che tali strumenti offrono in termini di misurabilità (ex an- te) e garanzia (ex post) delle performance degli immobili (in termini di con- sumi energetici, gestione delle acque, qualità ambientale interna, garanzia dei prodotti utilizzati, ecc.), quanto una diffusa valutazione critica sui troppi adempimenti operativi e burocratici richiesti dall’adozioni di tali sistemi. Dovrebbe preoccupare di più, tuttavia, la discrasia tra la percezione che nei prossimi due anni raddoppierà la quota di transazioni di unità immobiliari certificate (dal 16,4% al 33,9%) e la convinzione che, almeno in questa fase di incertezza dalla durata impronosticabile, il recupero di gap nella qualità offerta sul mercato possa effettivamente costituire un driver di ripartenza del mercato. Secondo gli intervistati, infatti, la domanda asfittica grava quasi esclusivamente sulle responsabilità delle banche (58,3%) e di un mercato non in grado di rivedere al ribasso i valori immobiliari (21,7%). È molto chiara agli operatori la valenza “commerciale” dei sistemi di certifi- cazione, in termini di maggiore vendibilità (sebbene i costi associati rappre- sentino un importante vincolo di bilancio importante in fasi difficili come l’attuale), tuttavia il loro utilizzo dovrebbe essere maggiormente interpreta- to come una precisa volontà del sistema di avviarsi ad una nuova e diversa fase di sviluppo. Pagina 9 Bologna, 21 Novembre 2012